San Possidio: differenze tra le versioni

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|note= Vescovo
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{{vescovo
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|ruoliricoperti=[[Vescovo]] di [[Guelma|Calama]] (397-437)
|chiesa= cattolica
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Morì poco|deceduto= dopo il [[437]].
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{{Bio
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|AnnoMorte = dopo il [[437]] circa
|Epoca = 400
|Attività = vescovo
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== Biografia ==
Intorno al [[397]] fu eletto vescovo[[Diocesi di [[GuelmaCalama|vescovo di Calama]] in [[Numidia]]. Amico per oltre 40 anni di [[Agostino d'Ippona|sant'Agostino]], che conobbe probabilmente all'epoca della fondazione del monastero maschile a [[Ippona]], ne descrisse l'apostolato in ''Vita Sancti Augustini''. Partecipò ai Concili d'Africa, tra cui quello del [[411]], tra [[Cattolicesimo|cattolici]] e [[Donatismo|donatisti]].
 
Partecipò anche ai Concili [[Pelagianesimo|antipelagiani]] di [[Diocesi di Milevi|Milevi]] nel [[416]] e di Cartagine nel [[419]], e fu incaricato di due missioni ufficiali in [[Italia]] presso l'imperatore nel [[409]] e nel [[410]] per difendere le ragioni della chiesa africana. Nel [[428]] scampò alla devastazione di [[Calama (Guelma)|Calama]], attaccata dai [[Vandali]], rifugiandosi ad [[Ippona]], presso Agostino.
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In seguito, secondo la ricostruzione del racconto agiografico, nel quale la vicenda di Possidio si confonde con quella di [[Possidonio (vescovo)|san Possidonio]], il vescovo sarebbe stato esiliato dai Vandali della Numidia: lasciato da questi su una barca senza vele e senza remi, si sarebbe miracolosamente salvato approdando sulle coste dell'attuale [[Puglia]]. Qui Possidio trascorse gli ultimi giorni della sua vita. Successivamente le spoglie del santo africano sarebbero state donate al [[Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|vescovo di Reggio Emilia]].
 
L'ultima menzione storica di Possidio risale al [[437]], quando venne esiliato da [[Genserico]], assieme a Novato di [[Diocesi di Sitifi|Sitifi]] e a Severiano di [[Diocesi di Ceramussa|Ceramussa]].<ref>Mandouze, ''Prosopographie de l'Afrique chrétienne'', p. 895.</ref>
Morì poco dopo il [[437]].
 
Non si conosce la data della sua morte.
 
==Culto==
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L'Ordine agostiniano lo celebra insieme a [[Alipio di Tagaste|sant'Alipio]] il 16 maggio per concessione di [[papa Clemente X]] (breve ''Alias a Congregatione'' del 19 agosto [[1672]]).
 
Sulle pareti della chiesa ipogea di San Possidonio a [[MassafraCrispiano]] era raffigurato in un affresco; ne è rimasta l'iscrizione.
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
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*{{Cita libro|curatore1=[[Roberto Caprara]]|titolo=La chiesa ipogea di San Posidonio |data=2018|editore=Archeogruppo}}
*{{fr}} André Mandouze, [https://books.google.it/books?id=APJVAAAAYAAJ&pg=PA890 ''Prosopographie chrétienne du Bas-Empire, 1. Prosopographie de l'Afrique chrétienne (303-533)''], Paris, Éditions du Centre National de la Recherche Scientifique, 1982, pp. 890-896
*Elena Zocca, L᾽impatto della Vita Augustini (e di Agostino) sulla produzione letteraria di età vandalica: temi martiriali e agiografici, in: Römische Quartalschrift für Christliche Altertumskunde und Kirchengeschichte 115 (2020), S. 1-17.
 
==Altri progetti==