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"Third Text" è considerata una pubblicazione scientifica ed è ampiamente citata in saggi universitari. Essendo in inglese, la rivista è nota in particolare nel mondo anglofono, anche se sono state avviate dagli editori iniziative per facilitarne la traduzione e l'accesso. Nel 2003 viene pubblicato nelle [[Canarie]] a cura di [[Orlando Britto Jinorio]] il numero zero di "Tercer Texto", la versione spagnola di "Third Text", che è stata rilanciata con un progetto specifico nel 2010. Per diffondere i saggi in particolare tra studiosi africani, nel 2009 è stato pubblicato il primo numero di "Third Text Africa" in collaborazione con l'organizzazione sudafricana ASAI; questa edizione a cura di [[Mario Pissarra]] mette a disposizione gratuitamente e online una selezione di contributi<ref>Sito di "Third Text Africa" {{cita web |url=http://www.asai.co.za/3rd-text-africa/online-journal.html |titolo=Copia archiviata |accesso=14 marzo 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130205050927/http://www.asai.co.za/3rd-text-africa/online-journal.html |dataarchivio=5 febbraio 2013 }}.</ref>. Nel 2008 inoltre nasce "Third Text Asia", un'estensione di "Third Text" focalizzata appunto sull'Asia.
Nel 2012 Rasheed Araeen invia a collaboratori e conoscenti un messaggio nel quale li informa dei conflitti in corso con il comitato direttivo (Board of Trustees<ref>I membri del comitato direttivo nel 2012 sono Marjorie Allthorpe-Guyton, René Gimpel, Paul Goodwin, Joanna Mackle, Lord Bhikhu Parekh and [[Ziauddin Sardar]] (presidente). Nel 2013 il direttivo è composto dagli stessi membri ad eccezione di Paul Goodwin.</ref>) e presenta il suo punto di vista sulla situazione e le sue cause. A luglio 2012 il messaggio di Rasheed Araeen viene presentato in una lettera aperta di Mario Pissarra e Lize van Robbroeck pubblicata sul sito di "ASAI Africa South Art Initiative"<ref>''Open letter to the Board of Trustees of Black Umbrella concerning the dismissal of Rasheed Araeen'', {{cita web |url=http://www.asai.co.za/word-view/speaches-a-statements/item/156-open-letter-to-the-board-of-trustees-of-black-umbrella-concerning-the-dismissal-of-rasheed-araeen.html |titolo=Copia archiviata |accesso=14 marzo 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130207060351/http://www.asai.co.za/word-view/speaches-a-statements/item/156-open-letter-to-the-board-of-trustees-of-black-umbrella-concerning-the-dismissal-of-rasheed-araeen.html |dataarchivio=7 febbraio 2013 }}.</ref>; la lettera aperta chiede al consiglio direttivo (Board of Trustees) di motivare il licenziamento del fondatore della rivista; oltre 100 persone firmano la lettera manifestando il loro sostegno a Rasheed Araeen<ref>''Second Supplement to 13 August 2012 Open Letter to Black Umbrella Board of Trustees, Taylor & Francis Group and Arts Council England'', {{cita web |url=http://www.asai.co.za/word-view/speaches-a-statements/item/163-second-supplement-to-13-august-2012-open-letter.html |titolo=Copia archiviata |accesso=14 marzo 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130206102544/http://www.asai.co.za/word-view/speaches-a-statements/item/163-second-supplement-to-13-august-2012-open-letter.html |dataarchivio=6 febbraio 2013 }}.</ref>. Pochi giorni dopo il consiglio direttivo invia una lettera confidenziale in cui spiega le sue motivazioni. Il comitato editoriale (Editorial Board) della rivista aveva già inviato due lettere al comitato direttivo (che vengono pubblicate sul sito di "ASAI Africa South Art Initiative"<ref>''Members of the Editorial Board of Third Text resign and call for independent review of journal'', messaggio del comitato editoriale con le due lettere inviate al comitato direttivo a novembre 2011 e marzo 2012, {{collegamento interrotto|1=http://asai.co.za.www12.cpt3.host-h.net/word-view/speaches-a-statements/item/159-members-of-the-editorial-board-of-third-text-resign-and-call-for-independent-review-of-journal.html |
== Approccio ==
La rivista focalizza la sua attenzione sul contesto globale privilegiando pubblicando saggi che contribuiscono al dibattito critico. "Third Text" non ha mai accettato di essere definita come anti-razzista, [[Multiculturalismo|multiculturale]] o [[
Durante il primo decennio di pubblicazione lo scopo principale della rivista era denunciare la chiusura istituzionale del mondo dell'arte e degli artisti che ne facevano parte. In seguito, come Sean Cubitt ha sintetizzato<ref>Ibidem</ref>, l'obiettivo di "Third Text" è diventato l'indagine sul fenomeno dell'assimilazione dell'esotico nei nuovi contesti artistici. Nel [[1999]] Rasheed Araeen parlando della sua rivista dichiara l'intenzione di "demolire i confini che separano [[arte]] e [[critica d'arte]]". Scrivere equivaleva per lui ad alzare la voce contro il discorso egemonico del mondo dell'arte che lo aveva classificato come stereotipo etnico, impedendogli di diventare un artista. I contenuti e l'approccio di "Third Text" sono inseparabili dallo sguardo di [[Rasheed Araeen]], tanto che è possibile considerare e analizzare la rivista come un'opera d'arte dello stesso artista e intellettuale. In tutta la sua produzione Araeen segnala un'assenza: condanna un'esclusione deliberatamente operata dall'establishment britannico a danno degli artisti non inglesi. Artisti africani, asiatici e caraibici sono stati condannati all'oblio, sono stati «soppressi dalla storia». Nessuno pare disposto a riconoscere il fatto che molti di loro abbiano partecipato alla costruzione e alla critica dell'attuale scena artistica e che alcuni siano stati addirittura figure centrali nella nascita del modernismo o dell'avanguardismo. Araeen predica una radicale decostruzione, revisione e ridefinizione della storia dell'arte moderna, una rilettura che riempia i silenzi ed eviti i facili esotismi e le ormai più che istituzionalizzate derive multi-culturali o post-coloniali, che lui liquida come appropriazioni edulcorate, ideologiche e strumentali, deformate da una costruzione dell'Altro che risponde ad una percezione monolaterale e predeterminata e ad una altrettanto unilaterale e predeterminata valutazione.
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* n. 6, 1989. [[Magiciens de la Terre]].
* n. 8-9, 1989. ‘The Other Story: AfroAsian Artist in Britain'.
* n. 11, 1990. ‘Beyond the Rushdie
* n. 12, 1990. Body Politics.
* n. 15, 1991. Art & Immigration.
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== Collegamenti esterni ==
* "Third Text Africa" https://web.archive.org/web/20100927080801/http://www.asai.co.za/thirdtextafrica
* "Third Text" in spagnolo "Tecer Texto" http://www.tercertexto.org {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130710081922/http://www.tercertexto.org/ |
* {{cita web|http://www.tandf.co.uk/journals/titles/09528822.asp|La rivista "Third Text" sul sito dell'editore Taylor & Francis}}
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