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[[File:Mercato Centrale (Florence) - 48180223941.jpg|miniatura|305x305px|Mercato Centrale]]
'''Piazza del Mercato Centrale''' è una piazza situata nel centro storico di [[Firenze]] di forma triangolare. Nelle sue vicinanze troviamo il [[Cattedrale di Santa Maria del Fiore|Duomo di Firenze]], le [[Cappelle medicee|Cappelle Medici]] e il [[Mercato Centrale (Firenze)|Mercato di San Lorenzo]].
'''Piazza del Mercato Centrale''' si trova a [[Firenze]].
 
==Storia della piazza==
<ref>{{Cita libro|titolo=Luca Giannelli, Vecchi mestieri e figure della Firenze popolare, Scramasax Editori}}</ref>Piazza del Mercato Centrale è è una delle piazze più importanti a livello storico, urbanistico e culturale della città di Firenze. Nasce dalla riqualificazione del [[Mercato Vecchio]] del 1860 che diede vita anche ad un'altra piazza molto nota come [[Piazza della Repubblica (Firenze)|Piazza della Repubblica]]. Il Mercato Vecchio era la piazza più grande della città e divenne un luogo centrale della vita della Firenze dell'epoca per la sua grande vitalità e la presenza del marcato. Inizialmente solo le strade che la circondavano si prestarono allo scambio di merci, ma successivamente la piazza si riempi' di banchi che furono coperti con legame e tettoie, diventando baracche che vennero a loro volta murate assumendo l'aspetto di casotti chiusi e botteghe. esse erano divise da strettissimi vicoli che si internavano come raggi nel centro della piazza e le larghe strettoie che sporgevano, assicurate da colonne, diventarono delle logge. Dall'opera dell'artista Fabio [[Fabio Borbottoni|Borbottoni]] si percepisce come l'antica piazza del mercato fosse importante e di come fosse centrale nell'ambito sociale della città di Firenze. Era il fulcro della città frequentato dalla gente più disparata, da ladri e donne di malaffare a nobili e commercianti, tutti riuniti in un perimetro ristretto e vivissimo, caratterizzato dai colori sgargianti delle merci e dal vociare continuo.<ref>{{Cita libro|titolo=Franco Cesati, Firenze sparita nei 120 dipinti di Fabio Borbottoni, Newton Capton Editori, Roma 2003 (pag 242)}}</ref> Se all'inizio la trasformazione di questa zona piacque molto ai fiorentini, ben presto si resero conto che l'ammasso incontrollato di merce e persone, creasse problemi igenici e di ordine pubblico. I grandi palazzi prima vennero abbandonati e finirono con il degradarsi. Vista la situazione di forte decadenza divenne sempre più popolare l'idea dello smantellamento dell'area che quando avvenne infatti non sollevò polemiche da parte della popolazione, questo quasi a testimoniare una sorta di rottura al quale si era giunti. I tre "camaldoli", ovvero rioni poveri e insalubri, furono scelti tra cui quelli di San Frediano, demolito nei primi del 900, di Sant'Ambrogio e di San Lorenzo, quest'ultimo è il mercato che viene trattato. Via dell'Ariento, Via Panicale, Via Sant'Antonio e Via Chiara mantennero soltanto le loro schiere di case esterne , mentre quelle interne vennero abbattute liberando uno spazio enorme dove fu terminato nel 1874 il Mercato Centrale e la sua piazza triangolare. <ref>{{Cita libro|titolo=Andrea Petrioli e Fabrizio Petrioli, Un involontario ritratto di Firenze, Polistampa Firenze Edizioni}}</ref>Questo grandissimo lavoro di riqualificazione era dovuto al passaggio di capitale di Italia da Torino a Firenze (1865-1871). Anche oggigiorno la principale attività della piazza riguarda il mercato, infatti il mercato di San Lorenzo ha una sezione esterna, che si sviluppa lungo le diverse stradine che circondano l'edificio del Mercato Centrale. Sono presenti centinaia di bancarelle che espongono, in entrambi i lati delle strade, manufatti in ceramica, abiti, oggetti di cartoleria, souvenir e svariati articoli in pelle. Molti proprietari delle bancarelle hanno nelle vicinanze dei piccoli magazzini dove ripongono le loro cose e dove sistemano le bancarelle stesse. La seconda sezione del Mercato Centrale è all'interno ed è organizzato su due piani ed è dedicata al cibo. La piazza attira cittadini e turisti con il mercato e la presenza di svariati ristoranti e locali con tavoli all'aperto.
 
===Riqualificazione del Mercato vecchio===
== Mercato Centrale ==
Nasce all'interno del progetto di [[Risanamento di Firenze|risanamento]] del centro storico fiorentino - quando la città diviene, dopo Torino, capitale del Regno d'Italia dal 1865 al 1871 e affrontò una riqualificazione urbana, ispirata alle città europee come [[Parigi]].
 
Nell'occasione sono rasi al suolo il [[Mercato Vecchio]]<ref>Del Mercato Vecchio rimane traccia nelle opere del pittore [[Fabio Borbottoni]] chedescrive la piazza come fulcro sociale della città frequentato dalla gente più disparata, caratterizzato dai colori sgargianti delle merci e dal vociare continuo. (Franco Cesati, Firenze sparita nei 120 dipinti di Fabio Borbottoni, Newton Capton Editori, Roma 2003, p. 242)</ref> e il [[Ghetto]], per costruire al loro posto l'odierna [[Piazza della Repubblica (Firenze)|piazza della Repubblica]]. Allo stesso tempo nascono alcuni mercati: il mercato di [[San Lorenzo (Firenze)|San Lorenzo]], quello delle erbe in [[Sant'Ambrogio (Firenze)|Sant'Ambrogio]] e un altro ancora, demolito nei primi del 900', in [[Borgo San Frediano|San Frediano]]. Vengono espropriati ed abbatuti gli edifici tra via dell'Ariento, via Panicale, via Sant'Antonio e via Chiara, liberando, così, uno spazio enorme dove viene terminato nel 1874 il Mercato centrale e la sua piazza triangolare.<ref>{{Cita libro|titolo=Andrea Petrioli e Fabrizio Petrioli, Un involontario ritratto di Firenze, Polistampa Firenze Edizioni}}</ref> <ref>{{Cita libro|titolo=Luca Giannelli, Vecchi mestieri e figure della Firenze popolare, Scramasax Editori}}</ref> <ref name=":1">{{Cita pubblicazione|autore=Rita Panattoni|autore2=|autore3=|titolo=Giuseppe Mengoni e Firenze Capitale: il sistema dei nuovi mercati alimentari|rivista=Annali di Storia di Firenze, (2015-2016)|volume=10-11|numero=|pp=101-120|doi=10.13128/Annali_Stor_Firen-20180}}</ref>
 
=== Mercato Centralecentrale ===
[[File:FI mercato 02.JPG|miniatura|308x308px|interno del Mercato centrale]]
Per realizzare la nuova struttura del mercato centrale a San Lorenzo, viene incaricato l'architetto [[Giuseppe Mengoni]], anche autore del [[Mercato di Sant'Ambrogio]] e della [[Galleria Vittorio Emanuele II|Galleria Vittorie Emanuele]] di Milano. <ref>{{Cita web|url=https://mercatocentralefirenze.wordpress.com/about/|titolo=SAN LORENZO MERCATO CENTRALE DI FIRENZE|accesso=04 ottobre 2020}}</ref> .Il Mercato è edificato utilizzando ferro e vetro nel 1874. All'interno del piano di ristrutturazione complessivo, si riteneva utile collocare il nuovo mercato in un'area ai margini del centro cittadino vicina alla stazione centrale e revisionare la rete viaria circostante.<ref name=":1" />
In occasione del tranferimentto della capitale del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno D'Italia]] da [[Torino]] a [[Firenze]], e per accogliere degnamente le sue nuove istituzioni che avrebbero soggiornato in riva d'[[Arno]] dal 1865 al 1870, Firenze affronta una riqualifica urbana, come mai vista, ispirandossi alle grande citta' europeee, specialmente [[Parigi]]. Poiche' il [[Mercato Nuovo (Firenze)|Mercato Nouvo]] era insufficiente si decise di costruire tre nuovi mercati. Il Mercato piu' grande sarebbe sorto in [[San Lorenzo (Firenze)|San Lorenzo]], il mercato delle erbe in [[Sant'Ambrogio (Firenze)|Sant'Ambrogio]] e un altro ancora demolito nei primi di 900' in [[Borgo San Frediano|San Frediano]]. L'area su qui sorge il Mercato Centrale era occupata fino al 1870 dai "Camaldoli di San Lorenzo", quartieri antichi ma malsani. Abbattendo una schiera di case si aprisse un ampia piazza destinata ad ospitare il mercato al coperto. Per realizzare questa struttura Firenze si presse la soddisfazione di ingaggiare l'architetto ingegnere [[Giuseppe Poggi]]<ref>{{Cita web|url=https://mercatocentralefirenze.wordpress.com/about/|titolo=SAN LORENZO MERCATO CENTRALE DI FIRENZE|accesso=04 ottobre 2020}}</ref> , redattore tra la fine del 1864 e il 1865 del Piano di Ingrandimento della città di Firenze, riteneva collocare il nuovo Mercato in un'area ai margini del centro cittadino, vicina alla Stazione Centrale e di revisionare la rete viaria locale. Edificio dall'architettura in ferro e vetro realizzata nel 1874 dall'architetto [[Giuseppe Mengoni]] già autore del [[mercato di Sant'Ambrogio]] e della [[Galleria Vittorio Emanuele II|galleria Vittorie Emanuele]] di Milano. Nel 1874 la struttura su inaugurata con la mostra internazionale dei fiori, ma entrò in funzione solo nel 1881. Il progetto iniziale di Mengoni aveva previsto la realizzazione, mai attuata, di alcuni padiglioni secondari a quello principale, per aumentarne lo spazio. Tra il 1976 e il 1980 veniva realizzato il progetto per il piano ammezzato, con l'obiettivo di ospitare il mercato ortofrutticolo al suo interno. Dal 2002 al 2009 Breschi Studio Associati si occupò della ristrutturazione del Mercato, trasformando la piazza esterna nella copertura del piazzale interrato e realizzando una nuova pavimentazione in pietra serena. Invece all'interno dell'edificio il fine era riqualificare il piano ammezzato, sfruttando appieno gli spazi della struttura e con lo scopo di aggiungere all'edificio altre funzioni legate alla collettività oltre a quella tradizionale di mercato per la frutta. La struttura del Mercato Centrale di San Lorenzo mantiene ancora oggi molte delle caratteristiche realizzate nel progetto di Giuseppe Mengoni.<ref>{{Cita web|url=mercatistorici.com|titolo=mercati storici}}</ref> La struttura a pianta rettangolare di circa 5600 m2 caratterizzata da facciate principali con al centro un [[intercolunnio]] a due pilastri, affiancato da cinque arcate semicircolari per ogni lato, fianchi con undici arcate identiche a quelle delle fronti principali e una cornice di coronamento posta al di sopra delle arcate citate precedentemente che, con il rispettivo attico, raggiunge un'altezza di 14,50 metri circa, valutabile dal piano del mercato. Il Mercato Centrale è organizzato su due piani ed è dedicata al cibo. Al piano terra si possono trovare bancarelle di frutta e verdura e piccoli negozietti che vendono specialità locali. Il secondo piano è stato completamente rinnovato e ospita bancarelle, ognuna dedicata ad una specialità culinaria italiana. La struttura fonde due diversi linguaggi architettonici che mescolano il moderno con il tradizionale. Il linguaggio classicista è espresso nelle arcate presenti nella struttura e anche nelle modifiche successive si cercò sempre di mantenere l'aspetto tradizionale di alcune strutture pre-esistenti.
 
===L’esposizione internazionale fiorentina del 1874===
Nel 1874 la [[Società toscana di orticultura|Regia Società Toscana di Orticultura]] e [[Accademia dei Georgofili|l’Accademia dei Georgofili]] promuovono la Mostra internazionale di floricoltura e orticoltura, inaugurando cosi anche i locali del mercato centrale, arredati per l'occasione da [[Giacomo Roster]]. La manifestazione si svolge in concomitanza con il Congresso internazionale botanico promosso da [[Filippo Parlatore]], che coglie nella manifestazione l’opportunità di dare visibilità all’[[Museo di storia naturale sezione di botanica|Erbario centrale italiano]]. Le mostre proseguiranno nei decenni successivi ed avranno un' importanza notevole per la diffusione di [[Ortaggio|piante ortive]], arboree e delle specie [[Floricoltura|floricole]].<ref name=":0">{{Cita web|url=http://rsa.storiaagricoltura.it/scarica.asp?IDF=142&IDS=7|titolo="Un mondo che si incontra”.
Firenze e le esposizioni;
le esposizioni a Firenze.
Agricoltura, scienza e alimentazione (1851-1911)|nome=Daniele Vergari|pp=111-112|accesso=12 novembre 2020}}</ref>
===Interventi===
 
Dal 2002 al 2009 vengono effettuati nuovi lavori di ristrutturazione del mercato e della piazza, nel corso dei quali è stata realizzata una nuova pavimentazione in pietra serena. All'interno dell'edificio è stato riqualificato il piano ammezzato, sfruttando appieno gli spazi della struttura, adibendoli ad altre funzioni, oltre a quella tradizionale di mercato alimentare. Tuttavia l'edificio del mercato mantiene ancora oggi molte delle caratteristiche già presenti nel progetto di Giuseppe Mengoni.<ref>{{Cita web|url=http://mercatistorici.com/|titolo=mercati storici}}</ref>
===Struttura interna===
 
La struttura a pianta rettangolare di circa 5600 mq raggiunge un'altezza di circa 14,50 metri. E' caratterizzata da due facciate principali con al centro un [[intercolunnio|intercolumnio]] a due pilastri, affiancato da cinque arcate semicircolari per ogni lato. La struttura fonde due diversi linguaggi architettonici. Al linguaggio classico con le arcate e con alcune strutture preesistenti si aggiunge un intervento che ha utilizzato tecniche e materiali moderni. Il mercato è organizzato su due piani: al piano terra si possono trovare bancarelle di frutta e verdura e piccoli negozi che vendono specialità locali, mentre il secondo piano, completamente rinnovato, ospita banchi per la ristorazione.
 
===La piazza oggi===
La piazza e le strade adiacenti l'edificio del Mercato centrale ospitano oggi il Mercato di San Lorenzo adibito alla vendita di manufatti in ceramica, abiti, oggetti di cartoleria, souvenir e svariati articoli in pelle. Ai banchi si aggiungono le tradizionali [[Bottega|botteghe]] dei vinai, i carretti dei [[Trippa|'trippai]]' e le [[Osteria|osterie]]. Nella Piazza del Mercato vengono organizzate iniziative pubbliche di vario tipo. Tra queste la tradizionale [[Festa della Rificolona]] celebrata nel mese di settembre, con musicisti, animatori e spettacoli per bambini.<ref>{{Cita web|url=https://www.firenze-online.com/negozi/mercato-san-lorenzo-firenze.php|titolo=Mercato di San Lorenzo|accesso=12 novembre 2020}}</ref> La piazza attrae cittadini e turisti per via della presenza di svariati ristoranti e locali con tavoli all'aperto.
 
== Curiosità ==
Al numero 22 una targa ricorda la casa dove nacque l'orafo e scultore [[Benvenuto Cellini]], all'epoca su via Chiara (prima che venisse demolito l'altrodelle latodemolizioni). Alla targa più antica (marmorea) venne poi aggiunta un'altra targa bronzea di dimensioni più grandi, il 3 novembre [[1900]]. {{clear|left}}
 
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Image:Piazza mercato nuovocentrale, targa marmorea benvenuto cellini.JPGjpg|La targa su Benvenuto Cellini
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[[File:View of Ancient Florence by Fabio Borbottoni 1820-1902 (59).jpg|miniatura|316x316px|Fabio Borbottoni, Mercato Vecchio di Firenze]]
[[File:Mercato Centrale (Florence)-Interior-Second floor.jpg|miniatura|320x320px|Interno Mercato centrale]]
 
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*{{Cita libro|autore=Francesco Cesati|titolo=La grande guida delle strade di Firenze|anno=2003|editore= Newton & Compton|città=Roma}}
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