CV33: differenze tra le versioni

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m Ho migliorato la leggibilità delle prime righe. Il C.V. 29 non è una copia del Carden-Loyd britannico, bensì un carro sviluppato su quest'ultimo.
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{{NN|veicoli militari|ottobre 2010}}
{{Infobox veicoloVeicolo militare
|Veicolo = carro_armato
|Nomeimmaginelungo = yes
|Nome = C.V. 33 (poi carro armato L. 33)
|Immagine = L-35-Beograd.jpg
|Didascalia = <!-- Descrizione -->
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|Utilizzatore_principale = {{ITA 1861-1946}}<br />{{RSI}}
|Altri_utilizzatori =
|Esemplari = 2.000{{formatnum:2000}}
|Costo_unitario =
|Sviluppato_dal = C.V. 29CV29
|Altre_varianti = <!-- Dimensioni e pesi -->
|Tavole_prospettiche =
|Lunghezza = 3,2 [[Metro|m]]
|Larghezza = 1,46 [[Metro|m]]
|Altezza = 1,3 [[Metro|m]]
|Peso = 3,2 [[Tonnellata|t]]
|Capacità =
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|Trazione =
|Sospensioni = <!-- Prestazioni -->
|Velocità = 43 km/h
|Velocità_max = 48 km/h
|Velocità_su_strada = 4838-42 [[Kilometri|km/h]]
|Velocità_fuori_strada = 3714,4-15 km/h
|Autonomia = 130
|Pendenza_max = 15 45 %
|Armamento e corazzatura =
|Apparati_di_tiro =
|Armamento_primario = 2 mitragliatrici binate cal 8mm (versione base)
|Armamento_secondario =
|Corazzatura = da 6 mm a 14 mm
|Corazzatura_frontale = 14 [[Millimetri|mm]]
|Corazzatura_laterale = 8 mm
|Corazzatura_posteriore = 8 mm
|Corazzatura_superiore =
|Altro_campo =
|Altro = A certe unità vennero aggiunte dall'equipaggio mitragliatrici leggere (Bren catturate o Fiat Mod. 14/35) o mortai leggeri (Brixia Mod. 35) per aumentarne le capacità offensive/difensive.
|Altro =
|Note =
|Ref = Dati tratti da Biagi, 1983<ref name="Biagi">{{cita libro | nome= Enzo| cognome= Biagi| titolo= La seconda guerra mondiale - Una storia di uomini| anno= 1983|volume= vol. I| editore= Gruppo editoriale Fabbri| città= Milano| ISBN= no|p=300}}</ref>
|pagina= 300}}</ref>
}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-783-0107-27, Nordafrika, italienischer Panzer L3-33.jpg|upright=1.2|thumb|C.V.CV 33 in Africa settentrionale, durante la [[Campagna del Nord Africa]] (1940-1943).]]
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-177-1451-03A, Griechenland, italienischer Panzer.jpg|upright=1.2|thumb|C.V. 33 in Grecia.]]
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-203-1691-30, Albanien, italienische Panzer.jpg|upright=1.2|thumb| In Albania.]]
 
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-177-1451-03A, Griechenland, italienischer Panzer.jpg|upright=1.2|thumb|C.V.CV 33 in Grecia.]]
Il '''Carro Veloce 33''', in acronimo '''C.V. 33''' e in seguito ridenominato '''L. 33,''' fu un [[carro armato leggero]] italiano sviluppato tra le due guerre mondiali come miglioramento del Carro Veloce 29 o C.V. 29 (carro veloce sviluppato sulla base del [[Carden-Loyd Mk VI tankette]] acquistato dal [[Regno Unito]]).
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-203-1691-30, Albanien, italienische Panzer.jpg|upright=1.2|thumb| In Albania.]]
 
Il '''Carro VeloceCV 33''', inabbreviazione acronimodella '''C.V.dicitura completa 33'''Carro e in seguito ridenominatoVeloce 33'''L. 33,''' fuè stato un [[carro armato leggero]] italiano sviluppato tra le due guerre mondiali come miglioramento del Carro VeloceCV 29, oa C.V.sua 29volta (carrouna velocecopia sviluppato sulla basefedele del [[tankette]] [[Carden-Loyd Mk VI tankette|Carden-Loyd Mk VI]], acquistato dal [[Regno Unito]]).
Il carro veloce fu un mezzo leggerissimo impiegato dalle truppe celeri (cavalleria e [[bersaglieri]]) e corazzate del [[Regio Esercito]], così come figura nei ruoli di alcune unità della [[Guardia Nazionale Repubblicana]] della [[Repubblica Sociale Italiana]], che si impadronirono di alcuni carri dopo l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre 1943]].
 
== Designazione ==
La designazione ufficiale del carro fu '''Carro Veloce 33''' (oabbreviato in '''C.V. 33''') fino al 24 giugno 1938, successivamente, con una circolare dell'Ufficio addestramento dello Stato Maggiore Regio Esercito, la designazione cambiò in '''L 33'''. Il 14 giugno 1940, l'Ufficio addestramento emanò una nuova circolare contenente la nuova designazione: '''L. 3''', infine il 4 agosto 1942, con l'ultima circolare, la designazione divenne '''L. 33'''.<ref>{{cita libro| autore1=Nicola Pignato | autore2=Filippo Cappellano | titolo=Gli autoveicoli da combattimento dell’Esercito Italiano. Vol. I (Dalle origini al 1939) | anno=2002 | editore=Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito | città=Roma | pp=13-14 }}</ref>
 
È diffusa anche le denominazione non ufficiale L3/33, che sta ad indicare con barra obliqua le due designazioni del '38 o '42 e '40 .
 
Con il dopoguerra, i ricostituiti reparti corazzati italiani utilizzarono per l'identificazione la designazione originale del veicolo.<ref>{{cita libro| autore1=Nicola Pignato | autore2=Filippo Cappellano | titolo=Gli autoveicoli da combattimento dell’Esercito Italiano. Vol. I (Dalle origini al 1939) | anno=2002 | editore=Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito | città=Roma | pp=13-14 }}</ref>
 
== Sviluppo ==
Gli studi per il nuovo carro veloce incominciarono presso la ditta [[Ansaldo]] nel [[1930]], attraverso la realizzazione di una serie di prototipi, alcuni ancora montati sullo scafo del [[Carden-Loyd Mk VI tankette|tankette Mk VI]]<ref>Classificato in Italia con la sigla C.V. 29CV29.</ref>, e poi di una preserie: i C.V. 29CV29.
 
La prima versione definitiva venne realizzata nel 1933, da cui il nome del carro. Già l'anno seguente vennero apportate alcune modifiche all'armamento e ad altre parti dando così vita alla II serie.
 
Nel [[1936]] venne messa in produzione una versione migliorata denominata C.V. 35CV35 (in seguito L. 35) che presentava come principale innovazione l'imbullonatura delle lamiere di protezione in precedenza solamente saldate.
 
Nel [[1938]] venne prodotta un'ultima versione, detta, non ufficialmente, C.V. 38CV38, poi L. 38L38, che presentava alcune modifiche al sistema delle sospensioni e ai cingoli.
 
Complessivamente vennero prodotti più di 2.000 esemplari (comprese le versioni speciali).
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* Referendum nella [[Saarland|Saar]] - tra il dicembre [[1934]] e il gennaio [[1935]] uno squadrone carri del reggimento ''Cavalleggeri Guide'' fece parte del contingente italiano inviato a [[Saarbrücken]] con funzioni di ordine pubblico.
* [[Guerra d'Etiopia]] - Tra il 1935 e il [[1936]] numerosi squadroni di carri leggeri presero parte alle operazioni militari che portarono alla conquista italiana dell'Etiopia
* [[Guerra civile spagnola]] - Tra il 1937 e il 1939 un certo numero di C.V. 33CV33 (numero che raggiunse le dimensioni di un battaglione) fu inquadrato nel [[Tercio]], la legione straniera spagnola, in appoggio alle truppe [[Francisco Franco|franchiste]]. Impiegato, tra l'altro, nelle battaglie di [[Battaglia di Guadalajara|Guadalajara]] e [[Battaglia di Santander|Santander]] il carro C.V. 33CV33 si trovò, per la prima volta, a dover affrontare nemici aventi una maggior potenza di fuoco come i carri [[Unione sovietica|sovietici]] [[T-26]] dotati di cannoni da 37 e 45&nbsp;mm; per sopperire a questo limite, veniva rimorchiato un pezzo anticarro che veniva poi utilizzato per compiere vere e proprie imboscate ai più pesanti avversari.
* [[Occupazione italiana dell'Albania (1939-1943)|Occupazione italiana dell'Albania]] - i carri veloci del 31º reggimento carristi fecero parte del contingente che occupò senza, per altro, incontrare praticamente resistenza la capitale [[Tirana]]
* [[Battaglia delle Alpi Occidentali]] - in occasione dell'entrata in [[seconda guerra mondiale|guerra]] dell'Italia quattro battaglioni di carri leggeri C.V. 33 CV33/ C.V. 35CV35 (ora ribattezzati L. 33L33 e L. 35L35) operarono contro le difese [[Francia|francesi]] nel settore di [[Aosta]], ottenendo scarsi risultati e subendo perdite sia a causa del fuoco nemico sia delle mine.
* [[Campagna italiana di Grecia]] - tra il 1940 e il 1941 il 31º reggimento carristi inquadrato nella [[131ª Divisione corazzata "Centauro"|Divisione Centauro]], dotato di battaglioni di carri veloci, e uno di carri medi, operò sulla linea della [[Vojussa]]. Anche in questa circostanza i carri tipi L dimostrarono di essere ormai del tutto superati e obsoleti, non riuscendo spesso a superare gli ostacoli anticarro predisposti dalle truppe greche
* [[Fronte jugoslavo (1941-1945)|Fronte jugoslavo]] - alle operazioni di occupazione della [[Regno di Jugoslavia|Jugoslavia]], nel 1941, presero parte il 33º reggimento carristi inquadrato nella [[133ª Divisione corazzata "Littorio"|Divisione ''Littorio'']] e il 31° inquadrato nella divisione Centauro. Al termine delle operazioni un certo numero di carri tipo L. 33 e L. 35 rimase in zona adibito al supporto delle operazioni di occupazione e di repressione del movimento partigiano. Dopo l'[[8 settembre 1943]] la maggior parte di questi mezzi fu catturata dai tedeschi mentre alcuni esemplari furono consegnati alle unità partigiane sotto il controllo del [[maresciallo Tito]]
* [[Campagna dell'Africa Orientale Italiana]] - al momento dell'apertura delle ostilità risultavano presenti in AOI 39 carri di tipo L che privi di pezzi di ricambio scomparvero dalla scena senza aver mai avuto la possibilità di operare in modo efficace, salvo per il III Squadrone dei [[Gruppo squadroni "Cavalieri di Neghelli"|''Cavalieri di Neghelli'']] nel combattimento del torrente Dadaba, presso [[Sciasciamanna]], il 13 maggio 1941. Nove di essi diventarono preda bellica delle truppe sudafricane.
* [[Campagna del Nordafrica]] - All'apertura delle ostilità (nel giugno [[1940]]) erano presenti in Africa 339 carri tipo L. 33L33 nelle diverse versioni<ref>{{cita libro | nome= Giorgio| cognome= Rochat| titolo= Le guerre italiane 1935-1943| anno= 2008| editore= Einaudi| città= Torino|p= 294 |ISBN= 978-88-06-19168-9}}</ref>. Inadatti ad affrontare i tank ''inglesi'', e anche le armi anticarro inglesi, il loro numero si ridusse rapidamente a zero durante la ritirata seguita alla controffensiva inglese dell'inverno 1940/1941. Nel febbraio 1941 giunsero, al seguito della [[divisione Ariete]] 117 carri L. 33 (24 nella versione [[lanciafiamme]]) che presero parte alla controffensiva delle truppe dell'Asse. Comunque all'inizio del [[1942]] ne rimanevano pochi esemplari per lo più non efficienti.
* [[Reparti italiani al fronte orientale|Fronte Russo]] - con il [[CSIR]] (Corpo di spedizione italiano in Russia) vennero inviati sul fronte orientale anche 61 carri L. 33L33, inquadrati nel III Gruppo Corazzato "San Giorgio" (3ª Divisione Celere "Principe Amedeo Duca d'Aosta"). Le condizioni ambientali, unite alla scarsezza di pezzi di ricambio e alla inidoneità del mezzo alle condizioni d'uso ridussero rapidamente a zero il numero dei carri operativi tanto che gli equipaggi agli inizi del [[1942]] furono impiegati, in operazioni belliche, come reparti appiedati.
* Francia meridionale e [[Corsica]] - Alcuni reparti dotati di carri L. 33L33 presero parte nel novembre del 1942 all'occupazione, da parte italo-tedesca, delle parti del territorio francese sottoposte al [[governo di Vichy]]. Detti reparti rimasero poi come truppe di occupazione. Nel settembre 1943 le unità sulla terraferma francese si sfaldarono e i loro mezzi furono catturati dai tedeschi mentre quelle presenti in Corsica si batterono contro i tedeschi per rientrare poi in [[Sardegna]] quando a esse subentrarono le truppe alleate. I mezzi sopravvissuti all'impiego e all'usura rimasero poi in Sardegna senza più essere utilizzati.
* [[Mancata difesa di Roma|Difesa di Roma]] - Immediatamente dopo l'8 settembre 1943 alcuni carri tipo L. 33L33 presero parte al tentativo di difendere Roma dall'occupazione da parte delle truppe tedesche
* Nella [[Repubblica Sociale Italiana]] - dopo l'8 settembre 1943 un certo numero di mezzi venne usata da parte di varie unità della RSI soprattutto nell'ambito delle azioni di contrasto alle [[Resistenza italiana|azioni dei partigiani]]. Alcuni di questi carri furono catturati dalle unità partigiane durante l'insurrezione dell'aprile 1945 e fatti sfilare nelle città appena liberate.
* Dopoguerra - alcuni carri L. 33L33 rimasero in dotazione per alcuni anni a reparti dell'[[Esercito Italiano]] con funzioni addestrativo-dimostrative finendo poi per essere usati come monumento nelle varie caserme. Un certo numero di esemplari di carri L. 33L33 venne usato, nell'immediato dopoguerra, dalle forze di [[Pubblica sicurezza|polizia]] nei servizi di ordine pubblico.
 
Difficile dare un giudizio positivo sul carro leggero Ansaldo-Fiat: costruito in materiale leggerissimo e relativamente veloce, il carro era certo più adatto all'esplorazione e al supporto della fanteria che al combattimento;<ref name="Biagi301">{{cita|Biagi|p. 301|Biagi}}.</ref> l'armamento però (mitragliatrici) risultava efficace al massimo entro i 400 m, purché si sparasse a bassa velocità e la mancanza di torretta girevole rendeva il carro particolarmente vulnerabile agli attacchi da dietro. Gli L. 33L33 erano dei piccoli carri da 3,2 [[Tonnellata|tonnellate]], con scarsa capacità di fuoco, sviluppati e ideati per combattere in ambito alpino e montagnoso. Visto il loro proficuo utilizzo durante la [[Guerra d'Etiopia|Guerra di Abissinia]], ben quattro anni prima, contro un nemico che non disponeva né di divisioni corazzate, né di armi anticarro, i comandi italiani ebbero la presunzione di volerli utilizzare nel corso della [[Seconda guerra mondiale]] con compiti di "[[carro di rottura|rottura]]" nei confronti delle divisioni di fanteria nemiche. Il risultato fu pessimo, non solo per l’incapacità del carro di poter svolgere tale funzione contro reggimenti provvisti di armi anticarro, ma soprattutto perché la irrisoria corazzatura poteva essere facilmente penetrata anche da qualsiasi [[mitragliera]] dotata di munizionamento perforante e, a breve distanza, persino dalle armi individuali del nemico.<ref>{{cita libro | nome= Paolo| cognome= Caccia Dominioni| titolo= Alamein. 1933 – 1962| anno= 1992| editore= [[Mursia]]| città= [[Milano]]|p = 44}}</ref> La visibilità era scarsa e l'uscita dell'equipaggio dai carri colpiti, a causa della posizione degli sportelli, era praticamente impossibile durante il combattimento. Si deve registrare poi, dal punto di vista della mobilità, che il carro era sì maneggevole, ma non sempre riusciva ad affrontare terreni difficili. L'autonomia poi, era l'ennesimo tallone d'Achille di questo carro, che, in Libia, costringeva gli equipaggi a portare tre fustini da 20 litri di benzina sulla corazza anteriore. Solo pochi esemplari, infine, avevano il supporto per l'impiego contraereo della mitragliatrice.
 
== Versioni ==
[[File:Fiat Ansaldo.jpg|thumb|upright=1.2|Una colonna di carri C.V. 33 in Bulgaria.]]
* '''C.V. 33CV33''' - designazione iniziale del Carro Veloce Ansaldo, I serie, caratterizzato dalla mitragliatrice [[Fiat Mod. 14 tipo Aviazione]] da [[6,5 × 52 mm|6,5&nbsp;mm]] raffreddata ad aria e da una piastra singola di supporto della ruota tendicingolo. Dopo pochi mesi, la mitragliatrice fu sostituita da un'arma dello stesso tipo, la [[Fiat Mod. 14/35]], adattata alla cartuccia da [[8 × 59 mm RB Breda|8&nbsp;mm]].
* '''C.V. 33CV33 II serie''' - apparso già nel [[1934]] ma in distribuzione dal [[1936]], introduceva un armamento costituito da 2 mitragliatrici [[Fiat Mod. 14/35]] da 8&nbsp;mm, supporto della ruota tendicingolo separato da quello della ruota di rinvio, feritoia del pilota incernierata all'interno, sostituzione degli sportellini posteriori con feritoie, sportello di aerazione protetto da uno scudo metallico e diversa disposizione degli accessori esterni. Alcuni di questi mezzi vennero ri-armati con una singola mitragliatrice [[Breda-SAFAT]] da 12,7 mm.
* '''C.V. 35CV35 I serie''' - variante del precedente, difficilmente distinguibile, aveva parte delle lamiere dello scafo imbullonate anziché saldate; nel corso dell'impiego le sue armi furono sostituite dalle [[Mitragliatrice Fiat Mod. 14/35|FIAT Mod.35]] o dalle [[Breda Mod. 38]].
* '''C.V. 35CV35 II serie''' - uguale alla precedente ma con modifiche a portelli e feritoie.
* '''C.V. 38CV38''' - designato, non ufficialmente, '''L. 38L38''', fu valutato nel [[1937]]. Il prototipo aveva un nuovo treno di rotolamento, con le coppie di ruote dei quattro carrelli di diametro maggiore e nuove sospensioni (a [[Sospensioni|barre di torsione]], che fanno capolino per la prima volta in Italia, anziché a [[Balestra (meccanica)|balestra]]); inoltre, le 2 mitragliatrici da 8&nbsp;mm furono sostituite da una [[Breda Mod. 31]] Tipo Marina, da 13,2&nbsp;mm, già montata su 23 esemplari ordinati dal [[Brasile]].
* '''Carro d'assalto lanciafiamme (L 35/lf)''' - versione lanciafiamme, realizzata su scafi L. 33 II Serie e L. 35 I e II Serie. Nel primo prototipo, al posto della mitragliatrice di sinistra era inserita una lunga lancia, dal caratteristico terminale, mentre l'impianto di alimentazione era all'interno del carro e attingeva a un rimorchietto-serbatoio da 520 litri<ref>{{cita libro | nome= Jim| cognome= Winchester| titolo= Carri armati italiani della seconda guerra mondiale| anno= 2006| editore= L'Airone Editrice| città= Roma|p= 121| ISBN= 88-7944-840-4| url= https://books.google.it/books?id=-Z3g07BWFYcC&pg=PA118&lpg=PA118&dq=carro+lanciafiamme+cv33&source=bl&ots=-wa7gOmnKr&sig=3fCP4knyhAJ_OMXt9Zl0mN737H8&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwie5ov7za7XAhXG0hoKHcpeDgQQ6AEIYDAM#v=onepage&q=carro%20lanciafiamme%20cv33&f=false}}</ref>. L'impianto si chiamava Apparecchiatura L. Fu realizzato anche almeno un prototipo in cui l'intero impianto era contenuto all'interno del carro e, infine, fu scelta una terza soluzione, nella quale il serbatoio del liquido infiammabile era sistemato sul cofano motore, che riduceva la capienza del contenitore ma non vi era l'inconveniente del rimorchietto che poteva creare problemi.
[[File:CV-33 Flamethrower 1 Bovington mod.jpg|thumb|upright=1.2|Carro lanciafiamme L.3/lf.]]
* '''L.3L3/r''' - carro radio, realizzato su tutte le versioni e usato come carro comando.
* '''L.3L3 Zappatori''' - noto anche come '''Carro Passerella (o CV3 Rampa Semovente)''', era una versione gettaponti sperimentale che non ebbe successo.
* '''L.3L3 carro recupero''' - versione sperimentale per il [[Veicolo corazzato da recupero|recupero dei carri incidentati]].
* '''L.3L3/Solothurn''' o '''L.3L3/cc (controcarro)''' - modifica eseguita su svariati esemplari direttamente presso i reparti operativi in [[Africa settentrionale italiana]] nel [[1941]]. Al posto delle mitragliatrici binate montava un [[Fucile anticarro|fucile controcarro]] [[Solothurn S-18/1000]] da 20&nbsp;mm, che poteva fermare le autoblindo e i carri leggeri britannici.
* '''L.35L35 Aviotrasportabile''' - carro lanciafiamme utilizzato per prove di compatibilità con l'aerotrasporto, agganciato sotto la fusoliera di un [[Savoia-Marchetti S.M.82]].
* '''C.V.33CV33 addestramento mitraglieri''' - 1 esemplare fu parzialmente privato degli organi meccanici e trasformato in una sorta di simulatore per l'addestramento dei mitraglieri.
* '''Trubia''' - versione sperimentale spagnola armata con un cannone [[Breda 20/65 Mod. 1935]] da 20&nbsp;mm.
* '''L.3L3 trattore leggero''' - ipotetica versione per il traino dei cannoni da [[47/32 Mod. 1935]].
* '''Carro cannone anticarro''' o '''Semovente L3 da 47/32''' ([[CV33 47/32]]) - prototipo di semovente armato con un cannone da 47/32&nbsp;mm; tentativo "disperato" di adattare l'L. 33L33 alle nuove esigenze belliche, aveva un disegno molto simile al [[Panzerjäger I]] (anch'esso derivato dal carro leggero più diffuso presso l'esercito d'adozione, il [[Panzer I]]): lo scafo, privato della sovrastruttura, presentava frontalmente un [[47/32 Mod. 1935|cannone controcarro da 47/32]] scudato, che doveva proteggere i serventi; il resto del mezzo era uguale allo chassis dell'L. 33, anche se dalla foto del prototipo sembra che le sospensioni fossero a molloni. Probabilmente non avrebbe avuto successo, dato che il pur contenuto rinculo del 47/32 poteva, a lungo andare, nuocere al funzionamento del mezzo.
* '''L.3L3 da demolizione''' - prototipo radiocomandato per la distruzione dei campi minati.
 
== Esportazione ==
Il C.V. 33CV33, e versioni seguenti, venne anche esportato in numerosi stati.
* {{simbolo|Flag of Afghanistan (1931–1973).svg}} [[Regno dell'Afghanistan|Afghanistan]] - un numero imprecisato di C.V. 35 tra il [[1937]] e il [[1939]]
* {{Bandiera|AUT}} [[Prima repubblica austriaca|Austria]] - 72 carri, 36 C.V. 33CV33 II serie (nel [[1935]]) e 36 C.V. 35CV35 I serie (nel [[1937]]). Tutti i carri consegnati all'esercito austriaco erano armati con una mitragliatrice [[Schwarzlose|Schwarzlose cal. 8&nbsp;mm]]
* {{BOL}} - alcuni carri dotati di radio ([[1937]]/[[1938]])
* {{BRA}} - 23 C.V. 35C35 II serie armati con una mitragliatrice Breda da 13,2&nbsp;mm (5 carri) oppure con una coppia di mitragliatrici Madsen cal. 7 Mauser (18 carri).
* {{Bandiera|BGR}} [[Regno di Bulgaria|Bulgaria]] - all'inizio del [[1935]], a causa anche la difficile situazione economica che attraversava il paese, furono acquistati dall'Italia 14 C.V. 33CV33 che costituirono la 1ª Compagnia Corazzata. I carri veloci Ansaldo destinati alla Bulgaria erano armati con una mitragliatrice modello Schwarzlose da 8&nbsp;mm. Il contratto prevedeva, oltre alla fornitura dei carri anche quella di alcuni trattori d'artiglieria Pavesi, un pagamento dilazionato in 6/8 anni. Con i carri L. 33L33 fu costituita la 1ª Compagnia Carri, al comando del Maggiore Boris Tenev Slavov, coadiuvato dagli ufficiali Todor Stefanov Ivanov, Angel Stefanov Nerezov e Stojan Stojanov. La 2ª Compagnia venne formata inizialmente nel 1936 sempre sotto il comando del Maggiore Slavov, inizialmente dotata solo di soldati e senza mezzi corazzati. Essi giunsero solamente all'inizio del [[1938]], quando la Bulgaria ricevette una fornitura di 8 [[Vickers 6-Ton]] mod.E. Essa disponeva di due Plotoni Carri ognuno con 4 carri. Il primo gennaio del 1939 le due Compagnie furono riunite in un unico Battaglione Carri, il 1°, posto sotto il comando del Maggiore Todor Ivanov Popov. Il Battaglione aveva una forza nominale di 173 uomini, ripartiti tra una compagnia comando e due compagnie carri. La 1ª Compagnia Carri (Ansaldo) venne posta di stanza lungo il confine sud tra [[Kolárovo]] e [[Kharmanlijsko]], al comando del Tenente Ivan Ivanov Gjumbabov. La 2ª Compagnia (Vickers) venne posizionata in appoggio alla 5ª Divisione di Fanteria "Danube" tra Polski Trmbesh e Rusensko, al comando del Tenente Todor Stefanov Ivanov. Nel febbraio del 1940 dopo aver ricevuto a basso costo dai tedeschi 26 carri Skoda [[LT vz. 35]] ex cecoslovacchi, venne formata anche una 3ª Compagnia Carri affidata al Capitano Alexander Ivanov Bosilkov. Essa venne disposta lungo il confine della Turchia, tra Lozen e Ljubimec, in previsione di una riannessione della Dobrugia. Nell'ottobre del 1940 il 1º Battaglione Carri ricevette dai tedeschi ulteriori 10 carri Skoda mod. T-11. Dato che i bulgari non avevano una grande esperienza sia tattica sia d'uso dei carri armati la Germania, nel giugno del 1942, spedì il Colonnello Freiherr von Bülow a istruire i loro equipaggi. Alla fine del 1942 il comando tedesco propose il riordino dell'assetto delle forze armate bulgare. ma trovando l'opposizione dell'alto comando, vennero adottati solo leggeri cambiamenti. I carri [[Renault R35]] furono destinati al ruolo originario di supporto delle unità di fanteria, i carri Vickers assunsero il ruolo di ricognizione per le brigate d'artiglieria, mentre i carri veloci Ansaldo L. 33 vennero destinati al ruolo di ambulanze o carri trasporto munizioni.
* {{Bandiera|NIC}} [[Nicaragua]] - Almeno un esemplare, di provenienza incerta, attualmente esposto a [[Managua]]<ref>https://farm4.static.flickr.com/3005/2551779156_b02a325014_b.jpg</ref><ref>{{Cita web|url=http://tank-photographs.s3-website-eu-west-1.amazonaws.com/italian-carro-valoce-l3-33-lanciaflame-flamethrower-ww2.html|titolo=Surviving Carro Valoce L3/33 Lanciafiamme Italian WW2 Flamethrower|sito=tank-photographs.s3-website-eu-west-1.amazonaws.com|accesso=2025-06-24}}</ref>
* {{Bandiera|TWN}} [[Storia della Repubblica di Cina (1912-1949)|Cina]] - circa un centinaio di C.V. 35 II serie con armamento modificato
* {{bandieraBandiera|IRQ 1921-1959TWN}} [[RegnoStoria dell'Iraqdella Repubblica di Cina (1912-1949)|IraqCina]] - alcunicirca C.V.un 35centinaio di CV35 II serie venduticon nelarmamento [[1938]]modificato
* {{bandiera|IRQ 1921-1959}} [[File:FlagRegno ofdell'Iraq|Iraq]] Spain- (1945alcuni -CV35 1977).svg|20px|borderII serie venduti nel [[1938]]
* {{Bandiera|ESP 1945-1977}} [[Spagna franchista|Spagna]] - alcuni esemplari italiani utilizzati durante la [[Guerra civile spagnola|guerra civile]] vennero, al termine di questa, trasferiti all'esercito spagnolo
* [[File:Flag of Hungary 1940.svg|20px|border]] [[Regno d'Ungheria (1920-1946)|Ungheria]] - un numero considerevole ma imprecisato di C.V. 35CV35 di entrambe le serie armati con fucile mitragliatore BRNO 26
* {{Bandiera|VEN}} [[Venezuela]] - Venezuela ha acquistato due unità nel 1934 per la valutazione in operazioni di sostegno di fanteria, a causa di diversi incidenti al confine con la Colombia, come altre armi acquisite dalla missione italiana che non sopravvissero oltre la seconda guerra mondiale.
* Agli esemplari ceduti vanno aggiunti alcuni carri catturati per vicende belliche e riutilizzati dalla [[Regno di Grecia|Grecia]], dalla [[Stato Indipendente di Croazia|Croazia]], dalla [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]] e dalla [[Germania nazista|Germania]].
 
== Esemplari superstiti ==
Sono attualmente conservati dieci esemplari del carro L3/33<ref>Oltre a 3031 esemplari dell'[[CV35|L3/35]] (di cui 2 lanciafiamme) e 4 del L3/38</ref><ref>{{Cita web|url=http://the.shadock.free.fr/Surviving_Panzers.html|titolo=Surviving Panzers|sito=the.shadock.free.fr|accesso=2025-06-24}}</ref>. Gli esemplari indicati in '''neretto''' sono meccanicamente funzionanti:
[[File:CV-33II Tankette.jpg|thumb|upright=1.2|C.V. 33 al Canadian War Museum a [[Ottawa]].]]
* C.V. 33CV33 (Prima serie) - [[Museo storico della motorizzazione militare]] (Roma)
* '''C.V. 33CV33''' (Seconda serie) - [[Museo storico della motorizzazione militare]] (Roma)
* C.V. 33CV33 - Museo di guerra per la pace [[Diego de Henriquez]] (Trieste)
* C.V. 33CV33 - Caserma "Trizio" - [[7º Reggimento bersaglieri]] ([[Altamura]])<ref>È possibile che sia stato trasferito con il [[31º Reggimento carri]] presso la Caserma "Zappalà" - [[Scuola di cavalleria dell'Esercito Italiano]] ([[Lecce]]).</ref>
* C.V. 33CV33 - [[Sacrario dei caduti d'oltremare di Bari]]
* '''C.V. 33CV33''' - Caserma "Babini" - [[4º Reggimento carri]] ([[Bellinzago Novarese]])
* C.V. 33CV33 - Caserma "de Carli" - [[132º Reggimento carri]] ([[Cordenons]])
* C.V. 33CV33 - Canadian War Museum - ([[Ottawa]], Canada)
* C.V. 33CV33 - ([[Managua]], Nicaragua)
* CV33 - ([[Belgrado]], Serbia)
* L 35/lf (versione con rimorchio) - [[The Tank Museum]] (Bovington, Gran Bretagna)
 
== Curiosità ==
{{Curiosità}}
* Presso le truppe italiane il carro C.V. 33CV33 venne spesso soprannominato, a causa delle sue modeste dimensioni e anche della sua corazzatura troppo leggera, ''Scatola di sardine''<ref name="Biagi301"/> o ''Arrigoni''. Ebbe anche il soprannome di ''Cassa da morto'', ''Barattolo'' o ''Bara d'acciaio'' a causa dei rischi a cui esponeva l'equipaggio quando si trovava a dover fronteggiare avversari meglio armati e corazzati. Alcune volte, però, riuscì a distruggere intere colonne di camion e automobili alleate, grazie al suo basso profilo e alla sua alta velocità e maneggevolezza.
* Costruire un carro leggero C.V. 33CV33 costava all'epoca 86.800 lire, pari a quasi 97.000 euro al valore del 2016.
* Altre due spiacevoli caratteristiche del mezzo erano il motore alimentato a benzina e la messa in moto dall'esterno tramite manovella: nei rispettivi casi di foratura del serbatoio e di spegnimento del motore in fase di combattimento, le conseguenze per l'equipaggio erano facilmente immaginabili.
* Sul filmato Istituto Luce Cinecittà dal titolo "Episodi dell'offensiva italo-tedesca sul Fronte di Sollum" al 54"-59" si può notare un primo piano di un carro L. 33L33 CC con Fucilone "S" Solothurn da 20 mm montato al posto delle mitragliatrici.
 
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[CV35|C.V. 35]]
* [[Regio Esercito]]
 
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==Collegamenti esterni==
* {{cita web|sito=regioesercito.it |url=http://www.regioesercito.it/mezzi/cvl3-35.htm|titolo=Carro Veloce L3/33-35|accesso=8 novembre 2017}}
* {{YouTube|autore =|id = jO5OwnF9j3I|titolo = Episodi dell'offensiva italo-tedesca sul Fronte di Sollum|minuto = 0|secondo = 54|produttore = Istituto LUCE|data = 15 giugno 2012|accesso = 28 maggio 2020}} <small>Si nota carro L3 con Solothurn 20 mm</small>
* {{YouTube
* {{YouTube|autore = Pathé Gazette|id = eIGmGltXwcY|titolo = Tanks In Austria Aka Army Manoeuvres In Austria (1936)|produttore = British Pathé|lingua = en|data = 13 aprile 2014|citazione = |cid = |accesso = 28 maggio 2020}} <small>CV 33 austriaci in manovra nel 1936</small>
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* {{YouTube|autore = Pathé Gazette|id = bsFnLuqHa20|titolo = Austrian Army Manoeuvres (1935)|minuto = 0|secondo = 34|produttore = British Pathé|lingua = en|data = 13 aprile 2014|citazione = |cid = |accesso = 28 maggio 2020}} <small>Si può vedere il modello austriaco con la mitragliatrice Schwarzlose</small>
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}} Si nota carro L3 CC con fucilone Solothurn 20 mm
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}} Si può chiaramente vedere il modello austriaco con la mitragliatrice Schwarzlose
{{Veicoli italiani}}
{{Veicoli corazzati tra le due guerre}}