CV33: differenze tra le versioni
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m Ho migliorato la leggibilità delle prime righe. Il C.V. 29 non è una copia del Carden-Loyd britannico, bensì un carro sviluppato su quest'ultimo. |
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{{NN|veicoli militari|ottobre 2010}}
{{
|Veicolo = carro_armato
|Nomeimmaginelungo = yes
|Nome = C.V. 33 (poi
|Immagine = L-35-Beograd.jpg
|Didascalia = <!-- Descrizione -->
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|Utilizzatore_principale = {{ITA 1861-1946}}<br />{{RSI}}
|Altri_utilizzatori =
|Esemplari =
|Costo_unitario =
|Sviluppato_dal =
|Altre_varianti = <!-- Dimensioni e pesi -->
|Tavole_prospettiche =
|Lunghezza = 3,2 [[Metro|m]]
|Larghezza = 1,46
|Altezza = 1,3
|Peso = 3,2 [[Tonnellata|t]]
|Capacità =
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|Trazione =
|Sospensioni = <!-- Prestazioni -->
|Velocità =
|Velocità_max =
|Velocità_su_strada =
|Velocità_fuori_strada =
|Autonomia = 130
|Pendenza_max =
|Armamento e corazzatura =
|Apparati_di_tiro =
|Armamento_primario = 2 mitragliatrici binate cal 8mm (versione base)
|Armamento_secondario =
|Corazzatura =
|Corazzatura_frontale = 14 [[Millimetri|mm]]
|Corazzatura_laterale = 8 mm
|Corazzatura_posteriore = 8 mm
|Corazzatura_superiore =
|Altro_campo =
|Altro = A certe unità vennero aggiunte dall'equipaggio mitragliatrici leggere (Bren catturate o Fiat Mod. 14/35) o mortai leggeri (Brixia Mod. 35) per aumentarne le capacità offensive/difensive.
|Note =
|Ref = Dati tratti da Biagi, 1983<ref name="Biagi">{{cita libro | nome= Enzo| cognome= Biagi| titolo= La seconda guerra mondiale - Una storia di uomini| anno= 1983|volume= vol. I| editore= Gruppo editoriale Fabbri| città= Milano| ISBN= no|p=300}}</ref>
}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-783-0107-27, Nordafrika, italienischer Panzer L3-33.jpg|upright=1.2|thumb|
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-177-1451-03A, Griechenland, italienischer Panzer.jpg|upright=1.2|thumb|C.V. 33 in Grecia.]]▼
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-203-1691-30, Albanien, italienische Panzer.jpg|upright=1.2|thumb| In Albania.]]▼
▲[[File:Bundesarchiv Bild 101I-177-1451-03A, Griechenland, italienischer Panzer.jpg|upright=1.2|thumb|
Il '''Carro Veloce 33''', in acronimo '''C.V. 33''' e in seguito ridenominato '''L. 33,''' fu un [[carro armato leggero]] italiano sviluppato tra le due guerre mondiali come miglioramento del Carro Veloce 29 o C.V. 29 (carro veloce sviluppato sulla base del [[Carden-Loyd Mk VI tankette]] acquistato dal [[Regno Unito]]). ▼
▲[[File:Bundesarchiv Bild 101I-203-1691-30, Albanien, italienische Panzer.jpg|upright=1.2|thumb|
▲Il '''
Il carro veloce fu un mezzo leggerissimo impiegato dalle truppe celeri (cavalleria e [[bersaglieri]]) e corazzate del [[Regio Esercito]], così come figura nei ruoli di alcune unità della [[Guardia Nazionale Repubblicana]] della [[Repubblica Sociale Italiana]], che si impadronirono di alcuni carri dopo l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre 1943]].
== Designazione ==
La designazione ufficiale del carro fu '''Carro Veloce 33''' (
È diffusa anche le denominazione non ufficiale L3/33, che sta ad indicare con barra obliqua le due designazioni del '38 o '42 e '40
Con il dopoguerra, i ricostituiti reparti corazzati italiani utilizzarono per l'identificazione la designazione originale del veicolo.<ref>{{cita libro| autore1=Nicola Pignato | autore2=Filippo Cappellano | titolo=Gli autoveicoli da combattimento dell’Esercito Italiano. Vol. I (Dalle origini al 1939) | anno=2002 | editore=Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito | città=Roma | pp=13-14 }}</ref>
== Sviluppo ==
Gli studi per il nuovo carro veloce incominciarono presso la ditta [[Ansaldo]] nel [[1930]], attraverso la realizzazione di una serie di prototipi, alcuni ancora montati sullo scafo del [[Carden-Loyd Mk VI tankette|tankette Mk VI]]<ref>Classificato in Italia con la sigla
La prima versione definitiva venne realizzata nel 1933, da cui il nome del carro. Già l'anno seguente vennero apportate alcune modifiche all'armamento e ad altre parti dando così vita alla II serie.
Nel [[1936]] venne messa in produzione una versione migliorata denominata
Nel [[1938]] venne prodotta un'ultima versione, detta, non ufficialmente,
Complessivamente vennero prodotti più di 2.000 esemplari (comprese le versioni speciali).
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* Referendum nella [[Saarland|Saar]] - tra il dicembre [[1934]] e il gennaio [[1935]] uno squadrone carri del reggimento ''Cavalleggeri Guide'' fece parte del contingente italiano inviato a [[Saarbrücken]] con funzioni di ordine pubblico.
* [[Guerra d'Etiopia]] - Tra il 1935 e il [[1936]] numerosi squadroni di carri leggeri presero parte alle operazioni militari che portarono alla conquista italiana dell'Etiopia
* [[Guerra civile spagnola]] - Tra il 1937 e il 1939 un certo numero di
* [[Occupazione italiana dell'Albania (1939-1943)|Occupazione italiana dell'Albania]] - i carri veloci del 31º reggimento carristi fecero parte del contingente che occupò senza, per altro, incontrare praticamente resistenza la capitale [[Tirana]]
* [[Battaglia delle Alpi Occidentali]] - in occasione dell'entrata in [[seconda guerra mondiale|guerra]] dell'Italia quattro battaglioni di carri leggeri
* [[Campagna italiana di Grecia]] - tra il 1940 e il 1941 il 31º reggimento carristi inquadrato nella [[131ª Divisione corazzata "Centauro"|Divisione Centauro]], dotato di battaglioni di carri veloci, e uno di carri medi, operò sulla linea della [[Vojussa]]. Anche in questa circostanza i carri tipi L dimostrarono di essere ormai del tutto superati e obsoleti, non riuscendo spesso a superare gli ostacoli anticarro predisposti dalle truppe greche
* [[Fronte jugoslavo (1941-1945)|Fronte jugoslavo]] - alle operazioni di occupazione della [[Regno di Jugoslavia|Jugoslavia]], nel 1941, presero parte il 33º reggimento carristi inquadrato nella [[133ª Divisione corazzata "Littorio"|Divisione ''Littorio'']] e il 31° inquadrato nella divisione Centauro. Al termine delle operazioni un certo numero di carri tipo L. 33 e L. 35 rimase in zona adibito al supporto delle operazioni di occupazione e di repressione del movimento partigiano. Dopo l'[[8 settembre 1943]] la maggior parte di questi mezzi fu catturata dai tedeschi mentre alcuni esemplari furono consegnati alle unità partigiane sotto il controllo del [[maresciallo Tito]]
* [[Campagna dell'Africa Orientale Italiana]] - al momento dell'apertura delle ostilità risultavano presenti in AOI 39 carri di tipo L che privi di pezzi di ricambio scomparvero dalla scena senza aver mai avuto la possibilità di operare in modo efficace, salvo per il III Squadrone dei [[Gruppo squadroni "Cavalieri di Neghelli"|''Cavalieri di Neghelli'']] nel combattimento del torrente Dadaba, presso [[Sciasciamanna]], il 13 maggio 1941. Nove di essi diventarono preda bellica delle truppe sudafricane.
* [[Campagna del Nordafrica]] - All'apertura delle ostilità (nel giugno [[1940]]) erano presenti in Africa 339 carri tipo
* [[Reparti italiani al fronte orientale|Fronte Russo]] - con il [[CSIR]] (Corpo di spedizione italiano in Russia) vennero inviati sul fronte orientale anche 61 carri
* Francia meridionale e [[Corsica]] - Alcuni reparti dotati di carri
* [[Mancata difesa di Roma|Difesa di Roma]] - Immediatamente dopo l'8 settembre 1943 alcuni carri tipo
* Nella [[Repubblica Sociale Italiana]] - dopo l'8 settembre 1943 un certo numero di mezzi venne usata da parte di varie unità della RSI soprattutto nell'ambito delle azioni di contrasto alle [[Resistenza italiana|azioni dei partigiani]]. Alcuni di questi carri furono catturati dalle unità partigiane durante l'insurrezione dell'aprile 1945 e fatti sfilare nelle città appena liberate.
* Dopoguerra - alcuni carri
Difficile dare un giudizio positivo sul carro leggero Ansaldo-Fiat: costruito in materiale leggerissimo e relativamente veloce, il carro era certo più adatto all'esplorazione e al supporto della fanteria che al combattimento;<ref name="Biagi301">{{cita|Biagi|p. 301|Biagi}}.</ref> l'armamento però (mitragliatrici) risultava efficace al massimo entro i 400 m, purché si sparasse a bassa velocità e la mancanza di torretta girevole rendeva il carro particolarmente vulnerabile agli attacchi da dietro. Gli
== Versioni ==
[[File:Fiat Ansaldo.jpg|thumb|upright=1.2|Una colonna di carri C.V. 33 in Bulgaria.]]
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* '''Carro d'assalto lanciafiamme (L 35/lf)''' - versione lanciafiamme, realizzata su scafi L. 33 II Serie e L. 35 I e II Serie. Nel primo prototipo, al posto della mitragliatrice di sinistra era inserita una lunga lancia, dal caratteristico terminale, mentre l'impianto di alimentazione era all'interno del carro e attingeva a un rimorchietto-serbatoio da 520 litri<ref>{{cita libro | nome= Jim| cognome= Winchester| titolo= Carri armati italiani della seconda guerra mondiale| anno= 2006| editore= L'Airone Editrice| città= Roma|p= 121| ISBN= 88-7944-840-4| url= https://books.google.it/books?id=-Z3g07BWFYcC&pg=PA118&lpg=PA118&dq=carro+lanciafiamme+cv33&source=bl&ots=-wa7gOmnKr&sig=3fCP4knyhAJ_OMXt9Zl0mN737H8&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwie5ov7za7XAhXG0hoKHcpeDgQQ6AEIYDAM#v=onepage&q=carro%20lanciafiamme%20cv33&f=false}}</ref>. L'impianto si chiamava Apparecchiatura L. Fu realizzato anche almeno un prototipo in cui l'intero impianto era contenuto all'interno del carro e, infine, fu scelta una terza soluzione, nella quale il serbatoio del liquido infiammabile era sistemato sul cofano motore, che riduceva la capienza del contenitore ma non vi era l'inconveniente del rimorchietto che poteva creare problemi.
[[File:CV-33 Flamethrower 1 Bovington mod.jpg|thumb|upright=1.2|Carro lanciafiamme L.3/lf.]]
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* '''
* '''Trubia''' - versione sperimentale spagnola armata con un cannone [[Breda 20/65 Mod. 1935]] da 20 mm.
* '''
* '''Carro cannone anticarro''' o '''Semovente L3 da 47/32''' ([[CV33 47/32]]) - prototipo di semovente armato con un cannone da 47/32 mm; tentativo "disperato" di adattare l'
* '''
== Esportazione ==
Il
* {{simbolo|Flag of Afghanistan (1931–1973).svg}} [[Regno dell'Afghanistan|Afghanistan]] - un numero imprecisato di C.V. 35 tra il [[1937]] e il [[1939]]
* {{Bandiera|AUT}} [[Prima repubblica austriaca|Austria]] - 72 carri, 36
* {{BOL}} - alcuni carri dotati di radio ([[1937]]/[[1938]])
* {{BRA}} - 23
* {{Bandiera|BGR}} [[Regno di Bulgaria|Bulgaria]] - all'inizio del [[1935]], a causa anche la difficile situazione economica che attraversava il paese, furono acquistati dall'Italia 14
* {{Bandiera|NIC}} [[Nicaragua]] - Almeno un esemplare, di provenienza incerta, attualmente esposto a [[Managua]]<ref>https://farm4.static.flickr.com/3005/2551779156_b02a325014_b.jpg</ref><ref>{{Cita web|url=http://tank-photographs.s3-website-eu-west-1.amazonaws.com/italian-carro-valoce-l3-33-lanciaflame-flamethrower-ww2.html|titolo=Surviving Carro Valoce L3/33 Lanciafiamme Italian WW2 Flamethrower|sito=tank-photographs.s3-website-eu-west-1.amazonaws.com|accesso=2025-06-24}}</ref>
* {{
* {{bandiera|IRQ 1921-1959}} [[
* {{Bandiera|ESP 1945-1977}} [[Spagna franchista|Spagna]] - alcuni esemplari italiani utilizzati durante la [[Guerra civile spagnola|guerra civile]] vennero, al termine di questa, trasferiti all'esercito spagnolo * [[File:Flag of Hungary 1940.svg|20px|border]] [[Regno d'Ungheria (1920-1946)|Ungheria]] - un numero considerevole ma imprecisato di
* {{Bandiera|VEN}} [[Venezuela]] - Venezuela ha acquistato due unità nel 1934 per la valutazione in operazioni di sostegno di fanteria, a causa di diversi incidenti al confine con la Colombia, come altre armi acquisite dalla missione italiana che non sopravvissero oltre la seconda guerra mondiale.
* Agli esemplari ceduti vanno aggiunti alcuni carri catturati per vicende belliche e riutilizzati dalla [[Regno di Grecia|Grecia]], dalla [[Stato Indipendente di Croazia|Croazia]], dalla [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]] e dalla [[Germania nazista|Germania]].
== Esemplari superstiti ==
Sono attualmente conservati dieci esemplari del carro L3/33<ref>Oltre a
[[File:CV-33II Tankette.jpg|thumb|upright=1.2|C.V. 33 al Canadian War Museum a [[Ottawa]].]]
*
* '''
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* '''
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* CV33 - ([[Belgrado]], Serbia)
== Curiosità ==
{{Curiosità}}
* Presso le truppe italiane il carro
* Costruire un carro leggero
* Altre due spiacevoli caratteristiche del mezzo erano il motore alimentato a benzina e la messa in moto dall'esterno tramite manovella: nei rispettivi casi di foratura del serbatoio e di spegnimento del motore in fase di combattimento, le conseguenze per l'equipaggio erano facilmente immaginabili.
* Sul filmato Istituto Luce Cinecittà dal titolo "Episodi dell'offensiva italo-tedesca sul Fronte di Sollum" al 54"-59" si può notare un primo piano di un carro
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[CV35
* [[Regio Esercito]]
Riga 170 ⟶ 171:
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|sito=regioesercito.it |url=http://www.regioesercito.it/mezzi/cvl3-35.htm|titolo=Carro Veloce L3/33-35|accesso=8 novembre 2017}}
* {{YouTube|autore =|id = jO5OwnF9j3I|titolo = Episodi dell'offensiva italo-tedesca sul Fronte di Sollum|minuto = 0|secondo = 54|produttore = Istituto LUCE|data = 15 giugno 2012|accesso = 28 maggio 2020}} <small>Si nota carro L3 con Solothurn 20 mm</small>
* {{YouTube|autore = Pathé Gazette|id = eIGmGltXwcY|titolo = Tanks In Austria Aka Army Manoeuvres In Austria (1936)|produttore = British Pathé|lingua = en|data = 13 aprile 2014|citazione = |cid = |accesso = 28 maggio 2020}} <small>CV 33 austriaci in manovra nel 1936</small>
* {{YouTube|autore = Pathé Gazette|id = bsFnLuqHa20|titolo = Austrian Army Manoeuvres (1935)|minuto = 0|secondo = 34|produttore = British Pathé|lingua = en|data = 13 aprile 2014|citazione = |cid = |accesso = 28 maggio 2020}} <small>Si può vedere il modello austriaco con la mitragliatrice Schwarzlose</small>
{{Veicoli italiani}}
{{Veicoli corazzati tra le due guerre}}
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