Sigmund Freud: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
collegamento esterno con audiodocumentario su Sigmund Freud |
Bot: sostituisco Schopenhauer.jpg con File:Schopenhauer_by_Jules_Lunteschütz.jpg (da CommonsDelinker per: File renamed:). |
||
(359 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{nota disambigua||Freud (disambigua)|Freud}}
{{Bio
|Nome = Sigismund Schlomo
|Cognome = Freud
|
|PreData = <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|
|ForzaOrdinamento = Freud, Sigmund
|Sesso = M
Riga 12 ⟶ 11:
|GiornoMeseNascita = 6 maggio
|AnnoNascita = 1856
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 23 settembre
|AnnoMorte = 1939
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = neurologo
|Attività2 = psicoanalista
|Attività3 = filosofo
|Nazionalità = austriaco
|PostNazionalità = , fondatore della [[psicoanalisi]],
|Immagine = Sigmund Freud LIFE.jpg
|Didascalia = Sigmund Freud fotografato da Max Halberstadt nel 1922 per il ''[[The New York Times|New York Times]]'': immagine dall'archivio della rivista ''[[Life (rivista)|Life]]''
}}
[[File:FreudSignature.svg|min|Firma di Sigmund Freud]]
Fra gli intellettuali più influenti del XX secolo,<ref>[[Nicola Abbagnano]], ''La saggezza della filosofia'', Rusconi, Milano, 1987, p. 35; [[Silvia Vegetti Finzi]], ''Storia della psicoanalisi'', A. Mondadori Editore, Milano, 1986, Cap. I (p. 9); [[Aldo Carotenuto]] (a cura di), ''Dizionario Bompiani degli Psicologi Contemporanei'', Bompiani, Milano, 1992, p. 6; [[Pier Aldo Rovatti]] (a cura di), ''Dizionario Bompiani dei Filosofi Contemporanei'', Bompiani, Milano, 1990, p. 128.</ref> è noto per aver elaborato una teoria [[scienza|scientifico]]-[[filosofia|filosofica]] secondo la quale i processi [[psiche|psichici]] [[inconscio|inconsci]] esercitano influssi determinanti sul [[pensiero]], sul [[comportamento]] umano e sulle [[relazioni interpersonali|interazioni tra individui]]. Di formazione medica, tentò di stabilire correlazioni tra la visione [[Inconscio|dell'inconscio]] (rappresentazione simbolica di processi reali) e delle sue componenti con le strutture fisiche della [[mente]] e del [[corpo umano]],<ref name="cita-Freud-1938-pp11-12">{{cita|Freud 1938|pp. 11-12}}.</ref> teorie che hanno trovato parziale conferma anche nelle moderne [[neurologia]] e [[psichiatria]].<ref>[[David Servan-Schreiber]], ''Guarire.''</ref><ref name="Joseph E. LeDoux 1996">Joseph E. LeDoux, ''The Emotional Brain: The Mysterious Underpinnings of Emotional Life'', 1996, Simon & Schuster, 1998, Touchstone edition.</ref><ref name="ReferenceA">[[António Damásio]], ''L'errore di Cartesio. Emozione, ragione e cervello umano'', Adelphi, 1995.</ref>
Nella psicoanalisi l'[[sessualità|impulso sessuale]] infantile e le sue relazioni con il rimosso sono alla base dei processi interpretativi. Molti dissensi dalle teorie di Freud, e quindi indirizzi di pensiero diversi ([[Alfred Adler|Adler]], [[Carl Gustav Jung|Jung]] e altri) nascono dalla contestazione del ruolo, ritenuto eccessivo, attribuito da Freud alla sessualità.
In un primo momento si dedicò allo studio dell'[[ipnosi]] e dei suoi effetti nella cura di pazienti psichiatrici, influenzato dagli studi di [[Josef Breuer]] sull'[[isteria]], in particolare dal caso [[Anna O.]] (ossia [[Bertha Pappenheim]], futura fondatrice dei movimenti di assistenza sociale e di emancipazione femminile), al quale s'interessò sulla base delle considerazioni di [[Jean-Martin Charcot|Charcot]], che individuava nell'[[isteria]] un disturbo della [[psiche (psicologia)|psiche]] e non una simulazione, come ritenuto fino ad allora. Dalle difficoltà incontrate da Breuer nel caso, Freud costruì progressivamente alcuni principi basilari della [[psicoanalisi]] relativi alle relazioni medico-paziente: la resistenza e il [[transfert]].
Di questo periodo furono le intuizioni che formano il nucleo della psicoanalisi: metodo d'indagine mediante l'analisi di [[associazioni libere]], [[lapsus]] (da cui il lapsus freudiano), atti involontari, [[atto mancato|atti mancati]] e [[l'interpretazione dei sogni|interpretazione dei sogni]], e concetti come la [[pulsione]] (Eros e Thanatos), il [[complesso di Edipo]], la [[libido]], le [[Fasi dello sviluppo psicosessuale secondo Freud|fasi dello sviluppo psicosessuale]] e le componenti dell'inconscio e della [[coscienza (psicologia)|coscienza]]: [[Es (psicologia)|Es]], [[Io (psicologia)|Io]], [[Super-Io]], in sintesi: ''Es'' è il subconscio istintivo, primordiale, derivante dalla natura umana e spinto dalle pulsioni sessuali, ''Io'' rappresenta la parte emersa, cosciente (secondo Freud situato nella [[corteccia cerebrale]]),<ref>{{cita|Freud 1938|p. 12}}.</ref> ''Super-Io'' una super-coscienza maturata dalla "''civilizzazione''" dell'uomo, il codice di comportamento (questa suddivisione richiama certe teorie neuroscientifiche come il [[Triune Brain|triune brain]]).
Le idee e le teorie di Freud - viste con diffidenza negli ambienti della [[Vienna]] del [[XIX secolo]] - sono ancor oggi dibattute, in ambito non solo medico-scientifico, ma anche letterario, filosofico e culturale. Molti hanno messo in discussione l'efficacia [[psicoterapia|terapeutica]] della psicoanalisi. Di questo fatto, lo stesso Freud era probabilmente consapevole, affermando che la psicoanalisi era una valida terapia, ma sarebbe poi stata superata da altre [[teoria della mente|teorie della mente]] più raffinate ed evolute: {{citazione|L'avvenire forse ci insegnerà ad influenzare direttamente o indirettamente, con speciali sostanze chimiche, le quantità d'energia e la loro distribuzione nell'apparato psichico (…) probabilmente il futuro stabilirà che l'importanza della psicoanalisi come scienza dell'inconscio oltrepassa di gran lunga la sua importanza terapeutica.<ref>Riportato in {{cita|Freud 1938|}}.</ref><ref name=opere/>}}
== Biografia ==
Sigismund Schlomo Freud nacque nel 1856 a [[Příbor|Freiberg]],
[[File:AmaliaFreud.jpg|
Nel
Il giovane Sigmund non ricevette dal padre un'educazione tradizionalista, eppure già in giovanissima età si appassionò alla cultura e alle scritture ebraiche, in particolare allo studio della [[Bibbia]]. Questi interessi lasciarono notevoli tracce nella sua opera, anche se Freud divenne presto [[ateo]] e avversò tutte le religioni, come lui stesso ben esplica nel suo ''[[L'avvenire di un'illusione]]''. Nella Vienna di quel periodo erano presenti forti componenti antisemite e ciò costituì per lui un ostacolo, che non riuscì però a limitare la sua libertà di pensiero.
Dalla madre e dal padre ricevette i primi rudimenti. Poi fu iscritto a una scuola privata e dall'età di nove anni frequentò con grande profitto, per otto anni, l'Istituto Superiore "Sperlgymnasium"<ref name="bio" /> (all'epoca intitolato "Leopoldstädter Communal-Real und Obergymnasium" perché si trovava, come tuttora, in via Sperlgasse<ref>{{cita web | url=https://www.sperlgymnasium.at/index.php/unsere-schule/schulgeschichte/|titolo=Pagina web dello Sperlgymnasium | urlmorto = no }}</ref>) sino alla maturità conseguita a diciassette anni, dimostrando grandi capacità intellettuali, tanto da ricevere una menzione d'onore.
Nel 1873 si iscrisse alla facoltà di medicina dell'[[Università di Vienna]], rettore [[Karl von Rokitansky]]. Durante il corso di [[laurea]] maturò una crescente avversione per gli insegnanti che considerava non all'altezza: sentendosi offeso per essere discriminato in quanto ebreo, sviluppò un senso critico che, di fatto, ritardò l'ottenimento della sua laurea in medicina e chirurgia conseguita il 31 marzo 1881.
Dal 1873 al 1876 <ref>{{Cita libro|autore=Irving Stone|titolo=Le passioni della mente. Il romanzo sulla vita di Sigmund Freud|editore=Club degli Editori su licenza Dall'Oglio|anno=1971}}</ref> s'impiegò nel laboratorio di [[zoologia]] diretto da [[Carl Friedrich Claus]]<ref name="bio" /> il quale, nel 1876, grazie a una borsa di studio ministeriale, lo inviò per due volte presso la stazione zoologica di [[Trieste]] (Imperial Regia Stazione Didattica e di Osservazione Zoologica, sede distaccata dell'Università di Vienna <ref>{{cita web | url=https://www.ogs.it/it/la-biologia-del-mare-trieste/|titolo=Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, La storia della biologia del mare a Trieste| urlmorto = no }}</ref>) all'epoca facente parte dell'[[Impero austro-ungarico]].
Il lavoro di ricerca però non lo soddisfaceva e dopo due anni cambiò lavoro e conobbe [[Ernst Wilhelm von Brücke]], direttore dell'Istituto di [[fisiologia]], dove condusse importanti ricerche nel campo della neuro-[[istologia]] degli animali, dimostrando che gli elementi cellulari del sistema nervoso degli invertebrati sono morfologicamente identici a quelli dei vertebrati. Freud lasciò l'istituto dopo sei anni di permanenza, anche se le ricerche effettuate gli assicuravano una carriera nel settore, perché era animato da grande ambizione e valutava troppo lenti i successi conseguibili in quel campo. Freud fu enormemente colpito da Brücke, tanto che nella sua autobiografia lo cita come colui che maggiormente influì sulla sua personalità.<ref name="bio" /> Fu in questo periodo che iniziò la sua amicizia con l'internista [[Josef Breuer]].
[[File:Wien - Wohnhaus Sigmund Freuds.JPG|min|La casa di Freud al n. 19 della ''Berggasse'' a [[Vienna]]]]
L'aspirazione all'indipendenza economica lo spinse a dedicarsi alla pratica clinica, lavorando per tre anni, a partire dal maggio 1883, in qualità di ''sekundararzt'' (assistente ospedaliero) presso il reparto di [[psichiatria]] diretto dal prof. [[Theodor Meynert|Meynert]] presso l'Ospedale Generale di Vienna. Questa disciplina, molto più remunerativa, gli avrebbe permesso di sposare [[Martha Bernays]], parente del celebre [[spin doctor]] [[Edward Bernays]] con il quale Sigmund Freud ebbe una cospicua corrispondenza epistolare.
Fu mentre lavorava in questo ospedale, nel 1884, che Freud cominciò gli studi sulla [[cocaina]], sostanza allora sconosciuta.<ref name="bio" /> Scoperto che la cocaina era utilizzata dai nativi americani come [[analgesico]], la sperimentò su sé stesso osservandone gli effetti stimolanti e privi, a suo dire, di effetti collaterali rilevanti. La utilizzò in alternativa alla [[morfina]] per curare un suo caro amico, [[Ernst Fleischl]], divenuto morfinomane in seguito a una lunga terapia del dolore. Ma la conseguente instaurazione della dipendenza da essa, più pericolosa della morfina, fece scoppiare un caso che costituì una macchia nella sua carriera, anche in considerazione del fatto che un altro ricercatore, utilizzando i suoi studi, sperimentò la cocaina quale analgesico oftalmico, ricavandone rilevanti riconoscimenti in ambito internazionale. Rinunciò pertanto alle forti aspettative di ricavare successo da queste ricerche. Il caso di Fleischl, che ebbe numerosi episodi paranoidei, nonché allucinazioni e deliri, spinsero il medico a pubblicare il saggio: "Osservazioni sulla dipendenza e paura da cocaina". Dopo la pubblicazione smise di farne uso e di prescriverla.
Nel 1885 ottenne la libera docenza e ciò gli assicurò facilitazioni nell'esercizio della professione medica. La notorietà e la stima dei colleghi gli permisero una facile carriera accademica, sino a ottenere la cattedra di professore ordinario. È sempre di quest'anno la notizia della distruzione delle sue carte personali, avvenimento che si ripeté nel 1907. Successivamente, le sue carte furono attentamente custodite negli "Archivi Sigmund Freud" e gestite da [[Ernest Jones]], suo biografo ufficiale e da alcuni membri del circolo psicoanalitico.<ref name=bio/>
Il lavoro di [[Jeffrey Moussaieff Masson]] portò chiarimenti e una feroce critica sulla natura del materiale soppresso.<ref>{{Cita web|autore=P. Migone|url=http://www.psychomedia.it/pm/modther/probpsiter/ruoloter/rt2002.htm|titolo=Storia dello scandalo Masson|anno=2002}} Ultima edizione riveduta ne ''Il Ruolo Terapeutico'' (sempre nel 2002).</ref> Nel biennio 1885-1886 iniziò gli studi sull'[[isteria]] e con una borsa di studio si recò a [[Parigi]], dove era attivo [[Jean-Martin Charcot]]. Questi, sia per i suoi metodi sia per la sua forte personalità, suscitò notevole impressione sul giovane Freud. Le modalità di cura dell'isteria attraverso l'[[ipnosi]], insegnatagli da Charcot, furono applicate da Freud dopo il rientro a Vienna, ma i risultati furono deludenti, tanto da attirarsi le critiche di numerosi colleghi. Il matrimonio con Martha Bernays era stato più volte rimandato a causa di difficoltà che apparivano a Freud insuperabili e quando, il 13 maggio 1886, riuscì a sposarsi, visse l'avvenimento come una grossa conquista.<ref name=bio/>
Un anno dopo (1887) nacque la prima figlia, Mathilde, seguita da altri cinque figli, di cui l'ultima, [[Anna Freud|Anna]], diventò un'importante psicoanalista. Nel 1886 iniziò l'attività privata aprendo uno studio a Vienna; utilizzò le tecniche allora in uso, quali le cure termali, l'elettroterapia, l'idroterapia e, tecnica in uso dal 1700 ritenuta in grado di agire sul sistema nervoso, ma priva di risultati apprezzabili, la magnetoterapia. Utilizzò allora la tecnica dell'ipnosi e, per migliorare la stessa, compì un altro viaggio in Francia, a [[Nancy]], ma non ottenne i risultati che si aspettava.
L'8 dicembre 1897 fu iniziato nell'organizzazione [[B'nai B'rith]] di Vienna (tre anni dopo la sua fondazione)<ref>{{cita testo|titolo=ISRAELE: B'NAI B'RITH, L'ASSOCIAZIONE DI EINSTEIN E FREUD|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2003/11/03/Politica/ISRAELE-BNAI-BRITH-LASSOCIAZIONE-DI-EINSTEIN-E-FREUD_151200.php}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://portal.ehri-project.eu/units/us-005578-irn507373-irn611139|titolo=EHRI - Union of Jewish Humanitarian Associations B'nai B'rith of Austria B'nai B'rith-Bund der jüdischen humanitären Vereinigung Österreichs des UOBB und seine Ortsgruppen, Wien (Fond 1221)|sito=portal.ehri-project.eu|accesso=2024-10-01}}</ref> con una conferenza sui sogni che anticipava di due anni l'uscita dell{{'}}''Interpretazione dei sogni''. Fu accolto con entusiasmo e rimase legato alla loggia per tutto il resto della sua vita.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Elisabetta Cicciola (Archivio storico del [[Grande Oriente d’Italia]])|anno=2019|titolo=Freud e l' ordine del B'nai B'rith: un' appartenenza lunga quarant'anni|rivista=[[Physis (periodico)|Physis-Rivista internazionale di storia della scienza]]|editore=[[Leo S. Olschki]]|volume=LIV|numero=Fasc.1-2|url=https://www.academia.edu/44614103/FREUD_E_LORDINE_DEI_BNAI_BRITH_UNAPPARTENENZA_LUNGA_QUARANTANNI|serie=Nuova serie}}</ref><ref>{{Cita testo|titolo=Sigmund Freud and the B'Nai B'Rith|doi=10.1177/000306517902700209}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.bnaibrith.org/saving-sigmund-freud/|titolo=Saving Sigmund Freud {{!}} Interview with Former Newsweek Editor Andrew Nagorski|data=10 novembre 2022}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.jewishvirtuallibrary.org/sigmund-freud-judaic-treasures|titolo=The Starry Sky & the Still Small Voice: Sigmund Freud (1856 - 1939)|editore=[[Jewish Virtual Library]]}}</ref>
Freud era professore di neuropatologia, e le teorie sulla psicoanalisi avevano poca eco e considerazione nella scuola di medicina dell'epoca. Una chiave di volta nel processo evolutivo delle teorie di Freud fu l'incontro con [[Josef Breuer]] - importante fisiologo che poi, in diverse circostanze, sostenne Freud anche finanziariamente - intorno al caso di [[Anna O.]]. Breuer curava l'isteria della paziente attraverso l'ipnosi nel tentativo di guarirla da sintomi invalidanti tra i quali un'[[idrofobia (paura)|idrofobia]] psicogena. Sono di questo periodo le prime intuizioni sui ricordi traumatici. Il metodo, definito [[catarsi|catartico]] - che fu descritto nel 1895 in ''[[Studi sull'isteria]]'' di Breuer e altri - venne successivamente utilizzato in modo sistematico da Freud.<ref name=bio/>
{{vedi anche|Anna O.}}
=== La nascita della psicoanalisi ===
{{vedi anche|Psicoanalisi|Storia della psicoanalisi}}
Generalmente si usa datare la nascita della psicoanalisi con la prima interpretazione di un sogno scritta da Freud, un suo sogno della notte tra il 23 e il 24 luglio
Altri legano la nascita della psicoanalisi alla prima volta in cui Freud usò il termine "psicoanalisi", cioè nel
* un procedimento per l'indagine di processi mentali altrimenti inaccessibili;
* un metodo terapeutico che trae le sue origini dall'indagine psicoanalitica avente per fine la cura delle nevrosi;
Riga 69 ⟶ 77:
=== L'internazionale della psicoanalisi ===
Dopo aver pubblicato l'articolo "Morale sessuale e le malattie nervose moderne", nel quale espresse le sue riflessioni sulla civiltà, Freud nel
[[File:Sigmund freud um 1905.jpg|
In questo contesto ebbero luce le "Cinque conferenze sulla psicoanalisi", alla presenza di un pubblico di non medici.
Secondo una versione diffusa della storia della psicoanalisi, in Europa il discorso freudiano era tacciato di "delirio", di ossessione per il sesso e di rovina della società mettendo in piazza indecenze e perversioni. Secondo alcuni, c'era l'impressione che la comunità umana rifiutasse il suo discorso e che volesse ridurre lui e i suoi seguaci al silenzio per impedir loro di nuocere. Questa "folla inferocita" non avrebbe spaventato il medico viennese; anni dopo egli accusò Jung di codardia, invitandolo a non utilizzare più il termine 'psicoanalisi' per le sue teorie, basate su una teoria della libido desessualizzata; Jung allora utilizzerà il termine "[[psicologia analitica]]".<ref name=bio/>
Tuttavia, lo storico della psicologia Allen Esterson, criticando il resoconto del neuroscienziato Mark Solms secondo il quale le idee di Freud sull'esistenza di pulsioni animali primitive negli umani avevano scandalizzato i suoi contemporanei vittoriani, ha scritto:
{{citazione| Nel
Con questi medici e psicoanalisti, che costituivano l'avanguardia del nuovo movimento di pensiero del [[XX secolo|
=== Rapporti con alcuni contemporanei ===
==== Freud ed Einstein ====
Nel
Freud commentò in margine al loro colloquio, protrattosi per due ore:
L'idea diffusa secondo cui Einstein era un ammiratore di Freud è erronea, come ha fatto notare A. H. Esterson: in una lettera a uno dei suoi figli nei primi anni trenta<ref>Roger Highfield e Paul Carter, ''The Private Lives of Albert Einstein'', St. Martin's Griffin, p. 233.</ref> Einstein scrisse che non era rimasto convinto dalle opere di Freud e che riteneva i suoi metodi dubbi se non fraudolenti. Nel
Vi erano anche delle vedute comuni; come lo stesso Einstein, Freud non volle supportare attivamente il [[sionismo]] (né moralmente né finanziariamente), poiché aveva delle riserve sulla creazione di uno [[Stato ebraico]] nella [[Palestina]] sotto mandato britannico.<ref name=sionismo>
==== Freud e Lou Andreas Salomé ====
[[File:Nietzsche paul-ree lou-von-salome188.jpg|
Sicuramente [[Lou
Un'essenza che nasconde la lotta tra volontà alla vita e all'aggregazione, da un lato, e alla morte e disgregazione dall'altro. È doveroso ricordare che un altro personaggio femminile del primo Novecento, [[Sabina Spielrein]], ebrea russa ricoverata alla clinica [[Burghölzli]], curata da Jung e diventata poi essa stessa psicoanalista, fu la prima a scrivere sulla pulsione di morte, e Freud la citò in una nota di ''[[Al di là del principio di piacere]]''.<ref name=bio/>
==== Collaborazione e rottura con Jung ====
Il citato rapporto con Jung è un elemento biografico importante, che è stato anche psicanalizzato, riconoscendo in esso una sorta di complesso di Edipo di Jung contro il padre "professionale" Freud.<ref name=analisi>
L'aspetto centrale delle differenze teoriche risiedeva in un diverso modo di concepire la [[libido]]: mentre per Freud il "motore primo" dello psichismo risiedeva nella pulsionalità sessuale, Jung proponeva di riarticolare ed estendere il costrutto teorico di libido, rendendolo così comprensivo anche di altri aspetti pulsionali costitutivi "dell'energia psichica".<ref name=analisi/>
Riga 104 ⟶ 113:
La "sessualità" da costrutto unico e centrale (metapsicologia freudiana) passa a essere costrutto importante ma non esclusivo della vita psichica (punto di vista junghiano). La libido è energia psichica in generale, motore di ogni manifestazione umana, sessualità ma non solo. Essa va al di là di una semplice matrice istintuale proprio perché non è interpretabile solo in termini causali. Le sue "trasformazioni", necessarie a spiegare l'infinita varietà di modi in cui si dà l'uomo, sono dovute alla presenza di un particolare apparato di conversione dell'energia, la funzione simbolica.<ref name=analisi/>
Il conflitto tra Freud e Jung crebbe al quarto congresso dell'Associazione Psicoanalitica, svoltosi a [[Monaco di Baviera|Monaco]] nell'agosto del
La psicoanalisi, creatura i cui meriti di gestazione erano ascritti al solo Freud, per la cui nascita aveva pagato con l'isolamento e l'ostracismo da parte del mondo accademico, nuova via della conoscenza, per Jung era divenuta più importante dello stesso padre che l'aveva generata. Era nata dal lavoro di Freud e adesso si trattava di farla crescere.<ref name=analisi/>
L'aspetto che più li differenziava era la concezione dell'[[inconscio]]. Per Freud l'inconscio alla nascita era vuoto e durante la vita si riempiva di quanto per la coscienza era "inutile" o dannoso per l'[[io (psicologia)|Io]] ([[rimozione]]). Invece per Jung la coscienza nasceva dall'[[inconscio]], che aveva quindi già una sua autonomia. Inoltre, per Jung, la psicoanalisi di Freud teneva poco conto della persona nel suo contesto vitale. Invece Jung, che dava importanza alla persona e al suo contesto, fondò la "[[psicologia analitica]]", che voleva essere uno strumento per guarire da patologie psichiche
Al concetto di individuazione si lega la nozione di [[archetipo]] e tutte le altre costruzioni teoriche junghiane.<ref name=analisi/> Freud accusò Jung di essere [[monismo|monista]] anziché [[dualismo|dualista]], quindi di sconvolgere il principio dell{{'}}''Eros contro Thanatos'', con le relative pulsioni ''di vita'' e ''di morte'' (la ''libido'' e ''[[destrudo]]''), ecc., proponendo una libido come unica energia, non solo sessuale, dell'"inconscio collettivo", che prende molteplici forme; inoltre lo accusò di avergli [[plagio (diritto d'autore)|plagiato]] i concetti (ad esempio l{{'}}''Es'' trasformato in ''[[Ombra (psicologia analitica)|Ombra]]'') e di altre scorrettezze, come l'eccessivo peso, a detta di Freud, dato da Jung al [[paranormale]] e alle [[Religione|religioni]].<ref name=analisi/>
{{citazione|La nostra concezione, che è stata sin dall'inizio dualista, lo è più che mai oggi, che abbiamo sostituito all'opposizione tra pulsioni dell'io e pulsioni sessuali quella tra pulsioni di vita e pulsioni di morte. La teoria della libido di Jung è, al contrario, monista; il fatto che egli abbia chiamato libido l'unico moto pulsionale che ammette, è destinato a creare confusione, ma non può toccarci in alcun modo.|Freud su Jung e la sua scuola}}
Jung tenterà comunque, una volta posto alla guida dell'Associazione psicoanalitica, dopo che essa aveva escluso gli ebrei per ordine dei nazisti, di proteggere Freud e gli psicoanalisti di origine israelita dalla persecuzione antisemita, gli manderà persino del denaro, che Freud rifiuterà sdegnosamente, in quanto considerava l'ex allievo un «antisemita». Benché Jung commemorasse poi Freud con un necrologio dopo la morte nell'esilio di Londra, la frattura non si comporrà mai.<ref name=freud>
==== Psicoanalisi e
A Londra Freud incontrò [[Salvador Dalí]], uno dei più importanti esponenti dell'avanguardia artistica del [[surrealismo]], il movimento culturale fondato da [[André Breton]]. L'artista [[Spagna|spagnolo]] fu accompagnato a far visita a Freud dallo scrittore esule [[Stefan Zweig]], il loro incontro avvenne in un caffè, dove Dalí, su un tovagliolo, fece rapidamente un ritratto di Freud, che ne rimase stupito.<ref>
In merito a questo incontro con il [[pittura|pittore]] surrealista, Freud scrive a Zweig:
{{citazione|Finora, ero portato a considerare completamente insensati (o diciamo al 95% come per l'alcol) i surrealisti, che pare mi avessero adottato quale santo patrono. Questo giovane spagnolo con i suoi occhi candidi e fanatici e la sua innegabile padronanza tecnica mi ha fatto cambiare idea.}}
Dalì rimarrà l'unico surrealista davvero stimato da Freud, che forse incontrò, rimanendone solo incuriosito e niente più, anche il caposcuola André Breton, scrittore che mal sopportava invece l'artista spagnolo, a causa delle sue idee politiche ritenute conservatrici.<ref>{{cita testo|url=http://www.fucinemute.it/2012/02/nel-segno-dell%E2%80%99ambiguita-andre-breton-e-il-documento-freudiano/|titolo=Nel segno dell'ambiguità. André Breton e il documento freudiano}}</ref>
=== "Analisi terminabile e analisi interminabile" (1937) ===
Durante lo sviluppo della disciplina psicoanalitica, in Freud si faceva sempre più chiaro che questa sua "figlia" era qualcosa che andava ben oltre una semplice psicoterapia come era invece nei suoi intenti iniziali di medico. Così scrive infatti nel 1925: {{citazione|Probabilmente il futuro stabilirà che l'importanza della psicoanalisi come scienza dell'inconscio oltrepassa di gran lunga la sua importanza terapeutica.<ref name=opere>S. Freud, ''Psicoanalisi'', in ''Opere Complete'', volume X.</ref>}}
Partendo dal confronto con i problemi psicoterapeutici, la psicoanalisi si era mossa lentamente verso il superamento della semplice psicoterapia. Più in là, due anni prima di morire, in ''Analisi terminabile e interminabile'' Freud pose una delle questioni, se non la questione fondamentale della psicoanalisi, nota con le parole di Freud come problema del "fondo roccioso della psicoanalisi", ovvero dell'impossibilità o per lo meno della difficoltà a proseguire il lavoro psicoanalitico oltre un certo limite.
[[File:Sigmund en Anna.jpg|
Detto in altri termini, Freud si riferisce al fatto che la psicoanalisi è impotente davanti alla realtà biologica. Quando cioè il paziente pone domande che affrontano l'aspetto biologico della divisione sessuale, l'analisi diventava interminabile. Tuttavia è proprio in questa questione capitale che si cela, quale implicazione, un'altra questione: quella della funzione adattativo-conservatrice della psicoanalisi che ha attraversato tutta la storia della psicoanalisi e ricevuto le critiche più attente da parte di coloro che considerano l'umanità impegnata in altre vie per la propria trasformazione oltre lo ''status quo''.
Riga 132 ⟶ 142:
=== L'esilio a Londra ===
Quando nel
A Freud venne data la possibilità di compilare una lista di persone da salvare dalle leggi razziali
Secondo [[Élisabeth Roudinesco]], non
Freud, privato intanto della cittadinanza austriaca e divenuto [[apolide]], in pessime condizioni di salute, si preparò a lasciare Vienna: pochi giorni dopo, accompagnato da Martha e da Anna, che nel frattempo era stata rilasciata, partì per Londra dove avrà lo status di [[rifugiato politico]].<ref name=bio/> Secondo alcune testimonianze, come quella di [[Vittorio Mussolini]], su richiesta di alcuni psicoanalisti italiani [[Benito Mussolini]] (a cui Freud aveva inviato una dedica con autografo qualche anno prima su una copia di ''Perché la guerra?''<ref>
=== La malattia e la morte ===
Un anno prima della morte, nel 1938, al suo arrivo a Londra aveva concesso un'intervista, la quale si era conclusa con uno sguardo alla strada ancora da percorrere per la scienza neonata: «La lotta non è ancora terminata», affermava. Quando era morta sua madre, Amalia Nathanson Freud, a 95 anni, nel 1930, Freud, già malato di [[tumore]], aveva scritto a [[Ernest Jones]] di avere finalmente guadagnato la libertà di morire, perché era sempre stato ossessionato dall'idea che potessero comunicare alla madre la sua morte.<ref>In questo senso, non avrebbe mai voluto morire prima di lei. Scelse quindi di non andare al funerale e si fece rappresentare dalla figlia Anna. cfr. Peter Gay, ''Freud. A Life for Our Time'', New York: W. W. Norton, 1998, p. 573.</ref><ref>Per approfondimenti sul rapporto tra Freud e la madre cfr. Mauro Alfonso, ''Freud e la madre'', Torino, Editrice Psiche, 1982, pp. 11-24.</ref>
Freud si era ammalato di [[carcinoma della bocca]] già negli ultimi anni viennesi: nel 1923 aveva subito due operazioni per una [[leucoplachia]] al palato, dovuta al [[tabagismo|fumo]], ma negli anni successivi la lesione ricomparve trasformandosi in un [[epitelioma]] del cavo orale, con [[metastasi]] ossee, con il quale convisse per 16 anni. Freud fumò [[sigaro|sigari]] per la maggior parte della sua vita, e questo probabilmente favorì l'insorgere della malattia.<ref name=sigari>{{cita testo|url=http://www.psicolinea.it/freud-ed-i-suoi-sigari/|titolo=Freud e i suoi sigari}}</ref>
Nonostante varie cure e ben 32 operazioni<ref name=Freudenc/>, alla fine dovette subire l'invasiva asportazione della [[
[[File:Golders Green crematorium (pictures) 004.jpg|
La perdita di un figlio e di un nipote prima, negli anni
Il 21 settembre
Il corpo di Freud venne [[cremazione|cremato]] dopo una cerimonia civile, con [[Stefan Zweig]] tra coloro che pronunciarono l'elogio funebre, e le ceneri tumulate in un cimitero londinese, per essere poi traslate alcuni anni dopo nel tempio crematorio Golders Green nella zona nord della città (che aveva ospitato già la cerimonia funebre e la cremazione), e messe in un antico [[urna cineraria|vaso greco]], dove verranno tumulate anche quelle della moglie Martha, morta nel
La sua casa di Londra è nel famoso quartiere residenziale [[Hampstead]] nella zona [[London Borough of Camden|Camden]], non lontano dal centro di psicoanalisi, dove lavorerà, anni dopo, la figlia Anna. Dopo la morte di Anna la casa è stata trasformata per volontà di Anna stessa in [[casa museo|museo]].<ref>
=== Familiari ===
Tra i figli di Freud, fu [[Anna Freud|Anna]] che si distinse anch'
== Le innovazioni di Freud ==
{{vedi anche|Psicoanalisi}}
L'influenza di Freud fu determinante in due campi correlati ma distinti. Sviluppò simultaneamente una teoria della mente e del comportamento e tecniche cliniche finalizzate all'apporto terapeutico nella risoluzione delle [[nevrosi]]. Alcuni sostengono che abbia influenzato solo il primo campo. La teoria dell'inconscio è reputata tuttora utile per comprendere la psicologia di un individuo, anche dagli psicologi di altre scuole, ma la prassi dell'analisi è invece da questi rigettata, come accade ad esempio nella [[psicologia comportamentale|scuola comportamentale]], indirizzo già attivo all'epoca di Freud e che lo psicoanalista austriaco definì «estremista».<ref name="cita-Freud-1938-pp11-12"/>
=== L'apparato psichico ===
==== L'inconscio ====
Il contributo più significativo di Freud al pensiero moderno fu l'elaborazione del concetto di [[inconscio]]. Secondo una versione diffusa della storia della psicologia, durante il XIX secolo la tendenza dominante nel pensiero occidentale era il [[positivismo]], che credeva nella possibilità degli individui di controllare la conoscenza reale di
Il concetto di inconscio è stato rivoluzionario in quanto sostiene che la consapevolezza è allocata nei vari strati di cui è composta la mente e che ci sono pensieri non immediatamente disponibili in quanto "sotto la superficie" (livello cosciente). Tuttavia, come lo psicologo Jacques Van Rillaer, fra gli altri, ha sottolineato, "contrariamente a quanto crede il grande pubblico, l'inconscio non è stato scoperto da Freud. Nel
Inoltre, lo storico della psicologia Mark Altschule ha scritto nel 1977:
==== Il preconscio e la coscienza ====
Il ''preconscio'' venne descritto come uno strato a cui si può accedere con meno sforzo, in quanto interposto tra il ''conscio'' e l
Nel
{{citazione| ==== La rimozione ====
Elemento cruciale del funzionamento dell'inconscio è la ''[[rimozione]]''. Secondo Freud, spesso i pensieri e le esperienze sono così dolorosi che
[[File:Structural-Iceberg all.svg|
==== Io, Es e Super-Io ====
Freud ha cercato di spiegare come opera l'apparato psichico e ne ha proposto una particolare organizzazione in tre componenti: ''Id'' (''das'' ''Es'' in [[Lingua tedesca|tedesco]]), ''Ego'' (''das Ich'' in tedesco, o "Io" in [[Lingua italiana|italiano]]) e ''[[Superego]]'' (''
L'Id viene rappresentato come il processo di identificazione–soddisfazione dei bisogni di tipo primitivo. Il Superego rappresenta la coscienza e si oppone all'Id con la [[morale]] e l'[[etica]]. L'Ego si frappone tra Id e Superego per bilanciare sia le istanze di soddisfazione dei bisogni istintivi e primitivi, sia le spinte contrarie derivanti dalle nostre opinioni morali ed etiche. Un Ego ben strutturato garantisce la capacità di adattarsi alla realtà e di interagire con il mondo esterno, soddisfacendo le istanze dell'Id e del Superego. L'affermazione di principio che la mente non è monolitica o omogenea, continua ad avere un'influenza enorme al di fuori degli ambienti della psicologia.<ref name=freud1/>
Freud era particolarmente interessato al rapporto dinamico tra queste tre parti della mente, argomentando che fosse governato da desideri innati, ma ha anche asserito che il rapporto mutasse con il cambiare del contesto dei rapporti sociali. Alcuni hanno criticato Freud per aver dato troppa importanza all'uno o all'altro aspetto. Allo stesso modo, molti dei seguaci di Freud hanno concentrato la loro attenzione privilegiando l'uno o l'altro.
Per chiarire come funzionasse la psiche umana, Freud elaborò una tecnica al tempo insolita, con la quale analizzò e interpretò [[ermeneutica]]mente i sogni e le corrispondenti associazioni dei propri pazienti. Da queste osservazioni e interpretazioni riuscì a sviluppare il suo modello di una struttura psichica divisa in tre parti. Secondo il suo pensiero, la struttura della psiche di un individuo è composta da tre elementi: l'Es, l'Ego e il Super Ego. Egli supportava la visione che la parte predominante delle decisioni umane fosse inconscia e che solo una parte minore fosse motivata consciamente. Il primo tema affrontato dal ''[[Strukturmodell der Psyche]]'' differenzia ciò che è noto da ciò che è ignoto, ed espone come l'ignoto influenzi il noto. Nel suo secondo tema, sviluppato soprattutto nel suo scritto ''[[L'Io e l'Es]]'' (1923), Freud spiegò per la prima volta la sua teoria sull'[[Io (psicologia)|Io]] e il [[Super-io|Super-Io]]. Egli prese il termine "Es" dal medico e precursore della medicina psicosomatica [[Georg Groddeck]], cambiandone anche il significato.
* L'Es costituisce l'elemento libidinoso della psiche e non conosce né negazione né contraddizione. Freud denomina in questo modo ogni struttura psichica, nella quale gli stimoli (es. fame, sesso), i bisogni e i sentimenti come l'invidia, l'odio, la fiducia o l'amore vengono stabiliti. Gli stimoli, i bisogni e i sentimenti sono anche modelli ("organi" psichici), per mezzo dei quali noi percepiamo sensazioni in gran parte inconsapevolmente. In questo modo viene guidato il nostro comportamento.
* L'Io costituisce l'istanza mentale realisticamente veicolata attraverso il pensiero razionale e di auto-critica e, per gli standard critico-razionali di sicurezza, i valori e gli elementi di visione del mondo, è nel mezzo "tra le esigenze dell'Es, il Super-Io e l'ambiente sociale con l'obiettivo di risolvere i conflitti psicologici e sociali in modo costruttivo".<ref>[[Rupert Lay]], ''Vom Sinn des Lebens'', 212.</ref>
* Il Super-Io costituisce infine la struttura mentale sulla quale si basano l'ambiente educativo interiorizzato, gli ideali dell'Io, i ruoli e le visioni del mondo.
=== Le pulsioni ===
Freud ha sviluppato il concetto di "sovradeterminazione" per evidenziare le molteplici cause che sottendono
=== La teoria delle fasi psicosessuali e il complesso di Edipo ===
{{vedi anche|Fasi dello sviluppo psicosessuale secondo Freud|Meccanismo di difesa}}
[[File:IngresOdipusAndSphinx.jpg|
Freud credeva anche che la libido si sviluppasse negli individui cambiando oggetto. Egli ha argomentato che gli esseri umani nascessero ''"polimorficamente perversi"'', volendo con ciò significare che qualsiasi oggetto può essere sorgente di piacere. Egli più tardi ha sostenuto che gli esseri umani si sono sviluppati in differenti stadi di sviluppo identificati nella ''[[fase orale]]'' (piacere del neonato nell'allattamento), quindi nella ''[[fase anale]]'' (esemplificato dal piacere del bambino nel controllo della defecazione) e ancora nella ''[[fase genitale]]'', che prende anche l'aspetto di ''[[fase fallica]]''. Freud argomenta che i bambini passano da uno stadio nel quale s'identificano con il genitore di sesso opposto, mentre il genitore dello stesso sesso viene visto come rivale. Egli ha cercato di inquadrare questa struttura di sviluppo nel dinamismo mentale. Ogni stadio è una progressione della maturità sessuale, caratterizzata da un Ego più forte e dalla capacità di ritardare la soddisfazione dei bisogni (principio di piacere e principio di realtà) (cfr. ''[[Tre saggi sulla teoria sessuale]]'').<ref name="freudA">{{cita|Freud 1938|pp. 21-26}}.</ref><ref name="cita
Freud cercò di dimostrare che il suo modello, basato soprattutto sulle osservazioni della borghesia viennese, fosse universalmente valido. Ha per questo orientato i suoi studi verso la mitologia antica e l'[[etnografia]] del suo tempo per trovare materiale comparativo. Ha utilizzato la [[tragedia greca]] ''[[Edipo re (Sofocle)|Edipo re]]'' di [[Sofocle]] per evidenziare, soprattutto negli [[adolescenza|adolescenti]] e nei bambini, la presenza inconscia del desiderio d'[[incesto]] e contemporaneamente la necessità di reprimere quel desiderio. Il ''[[complesso di Edipo]]'' è stato descritto come condizione dello sviluppo e della consapevolezza psicosessuale; questo concetto psicologico era stato formulato anche da [[Denis Diderot]] nel XVIII secolo, e Freud, nel ''Compendio di psicoanalisi'', dichiara esplicitamente il suo debito.<ref>{{cita|Freud 1938|pp. 79-80}}.</ref> Sua è anche la definizione di ''carica psichica'', intesa come energia derivata dagli istinti che si manifesta in qualsiasi processo psichico, conservando la possibilità di spostarsi per attivare vari contenuti di coscienza.<ref name="freudA"/> Nel suo ultimo libro, ''[[Compendio di psicoanalisi]]'', terminato sul letto di morte, Freud individua i pilastri della psicoanalisi nel complesso edipico, nella teoria della rimozione e nella [[sessualità infantile]], analizzando anche la scissione dell'Io.<ref name="freudB"/>
Egli sperava che le sue ricerche fornissero una solida base scientifica per le proprie tecniche terapeutiche. L'obiettivo della terapia psicoanalitica (psicoanalisi), era di portare allo stato cosciente i pensieri repressi/rimossi, rafforzando così il proprio ego. Per portare i pensieri inconsci al livello della coscienza, il metodo classico prevede delle sedute in cui il paziente è invitato a effettuare associazioni libere e a raccontare i propri sogni. Un altro elemento importante della psicoanalisi è l'assunzione, da parte dell'analista, di un atteggiamento distaccato che permette al paziente di proiettare durante l'analisi i pensieri e le sensazioni sull'analista. Attraverso questo processo, chiamato ''[[transfert]]'', il paziente può riesumare e risolvere i conflitti rimossi, particolarmente quelli infantili, legati alla formazione e alla famiglia d'origine.<ref>{{cita|Freud 1938|pp. 51-82}}.</ref>
==== La fissazione ====
Secondo Freud la [[fissazione (psicologia)|fissazione]] nasce in periodi remoti dello sviluppo pulsionale e impedisce alla pulsione di modificare il suo obiettivo, rendendo impossibile il distacco dall'oggetto di fissazione. Si produrrebbe a causa dell'eliminazione (rimozione) di alcuni elementi che consentirebbero la normale evoluzione dello stimolo (pulsione). È per questo che alcuni suoi effetti, durante la psicoanalisi, possono venire assimilati o confusi con altre rimozioni. La fissazione, eludendo la ragione, si comporta come se facesse parte del sistema dell'inconscio, come una corrente rimossa. Essa non è altro che la conservazione di libido su oggetti o fasi inconsce relativi ai vari stadi psicosessuali di sviluppo. Queste cariche di libido conservata danneggiano l'individuo provocandogli la nevrosi.<ref name=freudA/>
==== La rimozione e la resistenza ====
La [[rimozione]] è un meccanismo psichico che allontana dalla coscienza desideri, pensieri o residui mnestici considerati inaccettabili e intollerabili dall'Io, e la cui presenza provocherebbe dispiacere. La rimozione tuttavia va considerata come una modalità universale dello psichismo la cui finalità è proprio quella di difendere, come una sorta di apparato immunitario proprio dello psichismo, l'ideale dell'
Al concetto di rimozione si collega quello di [[resistenza al cambiamento]], un ulteriore meccanismo psichico che impedisce ai contenuti una volta rimossi di tornare nuovamente coscienti. Scopo della psicoanalisi secondo Freud è quello di diminuire la forza di queste resistenze e permettere all'Io di tornare in possesso del materiale rimosso, in modo da porre termine alla sua funzione patogena.
La rimozione può riguardare sia un fatto vissuto,
Il nuovo elemento "risveglia" il materiale rimosso che spinge per manifestarsi a livello cosciente, e l'Io media fra questo e la resistenza del Super-
Ciò accade nel sintomo nevrotico, ma anche in persone "sane" e "normali" attraverso i sogni, o nella nevrosi creativa. Nel sogno si rilassa la muscolatura, segno che si rallentano le resistenze del Super-
In alcuni casi il Super-
==== La regressione ====
La regressione è un meccanismo in cui, per mancanza di superamento di una fase, anziché svilupparsi la nevrosi di quella tipica fase, si manifesta una nevrosi di fase precedente, in cui molta più libido era rimasta fissata, ma possono essere presenti anche cariche di libido di altre fasi, che si fanno sentire sotto forma di sintomo nevrotico.<ref>S. Freud, ''Tre saggi sulla teoria sessuale.''</ref>
==== La nevrosi ====
La [[nevrosi]] è il principale campo di interesse di Freud e il disturbo che la psicoanalisi ambisce a curare in profondità. Le nevrosi sono diverse a seconda dello stadio di sviluppo o di quello in cui si regredisce a causa del non-superamento del complesso di Edipo.<ref name=freudA/><ref name=oss>{{Cita web |url=http://www.sublimazioni.it/nevrosi%20ossessiva.htm |titolo=''La nevrosi ossessiva'' |accesso=28 marzo 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180408233101/http://www.sublimazioni.it/nevrosi%20ossessiva.htm
* [[nevrosi ossessiva]] (fase sadico-anale)<ref name=freudA/><ref name=oss/>
* nevrosi [[fobia|fobica]] (varie fasi)
Riga 246 ⟶ 249:
* nevrosi [[isteria|isterica]] (traumi sessuali e di vario tipo)
Se manca la nevrosi, dove dovrebbe invece comparire, si sviluppa la [[perversione]], termine che in Freud non indica una malattia, ma la fissazione della libido su oggetti o ambiti non sessuali in senso genitale, che si sviluppa, ad esempio, nella fase sadico-anale o in quella edipica (spesso per il rifiuto a riconoscere il complesso di castrazione o l'invidia del pene o la sua assenza).<ref name=freudB/> In assenza di perversione si può sviluppare l'[[asessualità]].<ref name="cita-Freud-1938-pp67-82"/> Secondo Freud, esempi di perversione, in questo ambito psicoanalitico, sono<ref name=freudB>{{cita|Freud 1938|pp.
* l'[[omosessualità]] manifesta (l'omosessualità latente è presente, come [[bisessualità]] di fondo, in ogni essere umano come carattere naturale)<ref name=freudB/>;
* il [[feticismo (sessualità)|feticismo]] (derivante da una scissione dell'Io)<ref name="cita
* il [[sadismo]] e il [[masochismo]] (in cui Eros e Thanatos sono fortemente contaminati fra loro).<ref name=freudA/>
==== Freud e l'omosessualità ====
Freud, a differenza di quanto spesso si è detto, non ha mai definito l'omosessualità come una [[disturbo psichico|malattia psichica]], né ha mai condannato gli omosessuali come anormali, anzi sosteneva che ogni essere umano nascesse intrinsecamente bisessuale, differenziandosi nelle preferenze solo successivamente.<ref name=omo/> In una lettera scritta nel
==== La sublimazione ====
La psicoanalisi permette, analizzando i sogni e le fantasie di scoprire queste fissazioni e avendo un buon rapporto di [[transfert]] con l'analista, di [[sublimazione (psicologia)|sublimare le pulsioni]] non accettabili in situazioni socialmente e umanamente accettabili: ad esempio chi ha una forte componente di pulsione di morte/distruzione e [[aggressività]], anche dal punto di vista puramente sessuale (un "Eros" molto contaminato da "Thanatos", come accade nel [[masochismo]] e nel [[sadismo]]), può sublimare ciò scegliendo una professione in cui si usano armi o violenza in maniera accettata (es. militare, pugile) o violenza simulata o simboleggiata ma in realtà non vera (es. chirurgo, attore, gioco di ruolo, scrittore, regista, ecc.).<ref>Sigmund Freud, 'Civilisation and Its Discontents' (1930) in The Standard Edition Of The Complete Psychological Works of Sigmund Freud – The Future of an Illusion, Civilization and its Discontents, and Other Works, trans. by James Strachey (Hogarth Press; London, 1961), vol. XXI, 79–80.</ref><ref name=freud4/> In questo modo la primitiva aggressività dell'Es viene temperata e controllata, senza che il Super-
=== Il sogno ===
{{vedi anche|L'interpretazione dei sogni}}
Scrive Freud: "Nell'epoca che possiamo chiamare prescientifica gli uomini non avevano difficoltà nel trovare una spiegazione ai [[sogno|sogni]]. Quando al risveglio ricordavano un sogno, lo consideravano una manifestazione favorevole o ostile di potenze superiori, demoniache e divine.
Allorché cominciarono a diffondersi le dottrine naturalistiche, tutta questa ingegnosa mitologia si mutò in [[psicologia]],
[[File:Stele - Sigmund Freud, Das Geheimnis des Traumes (Wien 1900) 002.jpg|
Il problema è il significato dei sogni, problema che ha un doppio aspetto. In primo luogo esso indaga sul significato psichico del sognatore, sul nesso tra i sogni e gli altri processi mentali e su qualsiasi funzione biologica essi possano avere; in secondo luogo cerca di scoprire se i sogni possono essere interpretati, se il contenuto dei sogni individuali ha un 'significato', secondo quanto siamo abituati a trovare in altre strutture psichiche.<ref>{{cita|Freud 1938|pp. 39-47, e segg.}}</ref>
Nella valutazione del significato dei sogni si possono distinguere tre correnti di pensiero:
# Una di queste, che riecheggia in un certo senso l'antica sopravvalutazione dei sogni, trova espressione negli scritti di certi filosofi. Essi ritengono che la base della vita onirica sia un particolare stato di attività mentale e si spingono tanto in là da acclamare quello stato come un'elevazione
# In netta opposizione è la maggioranza dei medici, i quali adottano un loro punto di vista secondo il quale i sogni raggiungono appena il livello di fenomeni psichici. Nella loro teoria gli unici istigatori dei sogni sono gli stimoli sensoriali e somatici, che colpiscono il dormiente dall'esterno oppure diventano casualmente attivi nei suoi organi interni.
# L'opinione popolare è ben poco influenzata da questo giudizio scientifico, non si cura delle fonti dei sogni e sembra perseverare nella convinzione che nonostante tutto i sogni abbiano un significato, che si riferisce alla predizione del futuro e che può essere scoperto mediante un qualche processo di interpretazione di un contenuto che spesso è confuso ed enigmatico.
Al punto in cui siamo arrivati, siamo portati a considerare il sogno come una specie di sostituto dei processi di pensiero, pieno di significati ed [[Emozione|emozioni]], che ho scoperto dopo aver completato l'analisi. Non conosciamo la natura del processo che fa sì che il sogno venga generato da questi pensieri, ma possiamo vedere che è sbagliato considerarlo puramente fisico e privo di significato psichico, come un processo sorto dall'attività isolata di gruppi di cellule cerebrali destate dal sonno.<ref name=balducci/>
Il ''contenuto del sogno'' è un condensato dei pensieri che sostituisce, e l'analisi ha svelato come istigatore del sogno un fatto privo di importanza della sera precedente; difatti seguendo senza criteri le associazioni che sorgono da qualsiasi sogno,
Per contrapporre il sogno come viene trattenuto nella memoria, all'importante materiale scoperto analizzandolo,
# In primo luogo possiamo distinguere ''sogni sensati e comprensibili'', quelli, cioè, che possono essere inseriti senza ulteriori difficoltà nel contesto della nostra vita psichica. Ci sono numerosi sogni di questo tipo. Per la maggior parte sono brevi e in genere ci sembra che non meritino attenzione, poiché in esse non c'è nulla di sorprendente o di strano. Tra l'altro, la loro esistenza costituisce una efficace argomentazione contro la teoria secondo la quale i sogni derivano dall'attività isolata di gruppi separati di cellule del cervello.
# Un secondo gruppo è costituito da quei sogni che, anche se sono coerenti in sé e posseggono chiaramente un senso, tuttavia hanno un ''effetto sconcertante'', poiché non riusciamo
# Il terzo gruppo, infine, comprende quei sogni che ''non hanno senso'' o ''sogni incomprensibili'', che sembrano incoerenti, confusi e privi di significato. La stragrande maggioranza dei sogni
Un ripetersi di esperienze simili ci può spingere a sospettare che ci sia una relazione intima tra la natura incomprensibile e confusa dei sogni e la difficoltà di riferire i pensieri
Nel corso del lavoro onirico l'intensità psichica dei pensieri e delle rappresentazioni si trasferisce su altri pensieri e rappresentazioni che non dovrebbero essere così sottolineati; nessun altro processo contribuisce a nascondere il significato del sogno e a rendere irriconoscibile il nesso tra il contenuto del sogno e i pensieri onirici. Nel corso di questo processo chiamato ''spostamento onirico'', l'intensità psichica - l'importanza o potenzialità affettiva del pensiero - viene trasformata in vivacità sensoriale. I sogni possono formarsi quasi senza alcun spostamento, sono quelli sensati e comprensibili; oppure sogni in cui non c'è un solo elemento dei pensieri onirici che abbia conservato il proprio valore psichico, o in cui tutto ciò che è essenziale nei pensieri onirici non sia stato sostituito da qualcosa di insignificante, e possiamo trovare una serie di casi intermedi tra questi due estremi (quanto più oscuro e confuso sembra un sogno, tanto più grande è la partecipazione del fattore spostamento alla sua formazione). Proprio il processo di spostamento non ci permette di scoprire o riconoscere i pensieri onirici nel contenuto del sogno, a meno che non comprendiamo il motivo di questa deformazione.<ref name=freud3>{{cita|Freud 1938|pp. 39-47}}.</ref>
Tuttavia, i pensieri onirici vengono anche sottoposti
Freud divise il processo di distorsione che affermava fosse applicato a desideri repressi per formare un sogno in quattro passaggi. È grazie a queste distorsioni che la manifestazione del contenuto dei sogni differisce enormemente dal sogno latente, ed è invertendo queste distorsioni che il contenuto latente è raggiunto.
Queste operazioni includono:
* Condensazione - un oggetto in un sogno può rappresentare diverse associazioni e idee; quindi "i sogni sono brevi, esigui e laconici, se confrontati con la gamma e la ricchezza dei pensieri onirici"
* Spostamento - il significato emotivo di un oggetto in un sogno è separato dalla sua reale definizione o contenuto e si aggrappa a una completamente diversa, che non desta il sospetto del "censore onirico"
* Visualizzazione - un pensiero è tradotto in un'immagine;
* Simbolismo - un simbolo sostituisce un'azione, una persona o un'idea.
A questo si potrebbe aggiungere un'"elaborazione secondaria", ovvero il risultato della naturale tendenza del sognatore a elaborare una sorta di
Freud pensava che l'esperienza di una sensazione di ansia in sogni e incubi fosse il risultato di fallimenti nel sistema dei sogni: più che contraddire la teoria della "realizzazione di un desiderio", un fenomeno del genere dimostrava come l'ego reagisse alla comprensione di desideri rimossi che erano troppo potenti e insufficientemente mascherati. I sogni traumatici (dove il sogno ripete solamente l'esperienza traumatica) vennero infine considerati eccezioni alla teoria.
Riga 303 ⟶ 304:
Scrive, a questo proposito: "L'affermazione che tutti i sogni richiedano un'interpretazione sessuale, contro la quale i critici infieriscono così incessantemente, non si verifica da nessuna parte nella mia "[[L'interpretazione dei sogni|Interpretazione dei sogni]]"... ed è in evidente contraddizione con altri punti di vista espressi in essa."
In un'altra occasione, egli suggerì che le capacità individuali di riconoscere la differenza tra contenuto latente e manifesto del sogno "sarebbe probabilmente andata al di là della capacità di comprensione della maggior parte dei lettori della mia 'Interpretazione dei
Per concludere, l'importanza del sogno come via per l'inconscio è sintetizzata dal significato e dall'aspetto che molti sogni hanno: sono una psicosi temporanea e solitamente innocua e una rappresentazione accettabile di una fantasia o impulso non accettato dall'Io cosciente, mascherato con elementi della vita quotidiana e della fantasia.<ref name=freud3/>
Riga 311 ⟶ 312:
In ambito sia psicologico sia psichiatrico sono state elaborate numerose evoluzioni della metapsicologia e della teoria della tecnica freudiana (ad esempio, nelle varietà di modelli e forme di [[psicoterapia psicodinamica]]), mentre altri autori hanno rifiutato il modello della mente proposto da Freud pur adottando spesso alcuni elementi del suo metodo terapeutico, specialmente nel privilegiare il colloquio clinico con il paziente come parte dell'intervento terapeutico.
Freud ha esplorato l'abisso dell'[[inconscio]], portandone alla luce anche gli angoli più oscuri, mettendo in crisi le placide certezze della cultura occidentale, che cercava di esorcizzare la paura della [[morte]] e dell'ignoto ponendo l'uomo al centro di un mondo che sembra modellarsi sulle sue esigenze.
=== Freud e gli studi neuropsichiatrici ===
Un altro degli interessi considerati minori di Freud era la [[neurologia]]. Fu uno dei pionieri delle ricerche sulla paralisi cerebrale e pubblicò numerosi documenti medici sull'argomento. Dimostrò anche, precedendo altri ricercatori suoi contemporanei che iniziavano lo studio sugli stessi argomenti, l'esistenza della neuropatia. Affermò che [[William John Little]], il quale per primo identificò la paralisi cerebrale, aveva torto nell'inferire che la mancanza d'ossigeno durante il parto fosse causa della malattia. Suggerì, invece, che le complicazioni del parto fossero solo un [[sintomo]] del problema. Egli sosteneva che la psichiatria, la psicologia, la psicoanalisi e la neurologia fossero collegate: l'inconscio e le sue problematiche erano la rappresentazione teorica di un problema fisico, anticipando così la visione della psichiatria biologica e il ruolo dei [[neurotrasmettitori]] nella genesi della patologie mentali.<ref>{{cita|Freud 1938|pp. 11-15; 51-65}}.</ref> In particolare la genetica, l'anatomia e la neurologia stabilirono che nel cervello umano sono presenti zone più antiche e istintive, come l'Es freudiano, ad esempio l'[[amigdala]], e zone più razionali, come il Super-
== Freud e la filosofia ==
{{vedi anche|Psicoanalisi#L'inconscio prima della psicoanalisi}}
Oltre ai seguenti, precursori filosofi o artistici delle idee di Freud sono riconosciuti anche [[Blaise Pascal]], [[Baruch Spinoza]], [[Gottfried Wilhelm Leibniz]], [[Jean-Jacques Rousseau]], [[Immanuel Kant]], [[Johann Goethe]], [[Friedrich Schiller]], [[Denis Diderot]], [[Francisco Goya]], il [[marchese de Sade]] e [[Johann Heinrich Füssli]]. Filosofi accostati direttamente al pensiero freudiano sono poi [[Empedocle]], [[Arthur Schopenhauer]] e [[Friedrich Nietzsche]].
=== Empedocle ===
Da [[Empedocle]] Freud trae il dualismo Amore/Odio (altrimenti dette "Concordia" e "Discordia"), che egli trasforma in quello Eros/Thanatos. Infatti, se per [[Empedocle]] "Concordia" è la forza che unisce i quattro eidola (acqua, aria, terra, fuoco) permettendo al cosmo di originarsi, mentre "Discordia" è la forza che li separa disfacendo l'universo, per Freud Eros è la pulsione psichica tendente all'amore, alla sessualità, alla riproduzione e alla vita in generale mentre Thanatos è la pulsione tendente alla distruzione (di sè e degli altri) e alla morte.
{{vedi anche|Al di là del principio di piacere#Il dualismo di Empedocle}}
=== Schopenhauer ===
{{vedi anche|Pensiero di Schopenhauer}}
[[File:Schopenhauer by Jules Lunteschütz.jpg|min|verticale|Arthur Schopenhauer]]
[[Arthur Schopenhauer]] individua nella Volontà la forza che ci fa vivere e perpetuare la specie, a cui egli contrappone il distacco e l'[[ascesi]]; sebbene le conclusioni siano differenti, la Volontà può essere assimilata alla forza sessuale, la [[libido]] descritta da Freud, altrettanto ''vis a tergo'' che ci spinge ciecamente così come pure la "[[volontà di potenza]]" nietzschiana<ref name="Vigna">Carmelo Vigna, ''Introduzione all'etica'', Milano, Vita e Pensiero, 2001, p. 125. ISBN 88-343-0666-X; ISBN 978-88-343-0666-6. {{cita testo|titolo=''Anteprima disponibile''|url=https://books.google.it/books?id=KxCnK4KL5FQC&pg=PA125&dq=Freud+%22vis+a+tergo%22+%22Volont%C3%A0+di+potenza%22+Nietzsche#v=onepage&q=Freud%20%22vis%20a%20tergo%22%20%22Volont%C3%A0%20di%20potenza%22%20Nietzsche&f=false}} su books.google.it.</ref>: «Da un bel po' infatti il filosofo Arthur Schopenhauer ha fatto vedere agli uomini in qual misura tutte le loro azioni e aspirazioni sono determinate da desideri sessuali - nel senso abituale della parola - e tutto un mondo di lettori non dovrebbe scordare troppo facilmente quell'insegnamento così avvincente!» <ref name="Freud">Sigmund Freud, ''Prefazione alla quarta edizione'', in ''La vita sessuale'' a cura di C. Musatti, Boringhieri, Torino 1970, p. 32.</ref> Se rimasta fissata e non usata a scopo sessuale, crea le [[nevrosi]] o la [[perversione]]. Inoltre Schopenhauer riprende concetti delle religioni orientali, in particolar modo [[buddisti]], come il [[Nirvana]], la cessazione delle passioni: anche Freud usa a volte il termine, in senso psicologico, ad esempio in ''[[Al di là del principio di piacere#Sabina Spielrein e Barbara Low|Al di là del principio di piacere]]'' (1920) e nel ''[[Compendio di psicoanalisi]]''<ref>{{cita|Freud 1938|p. 89}}.</ref> (1938).<ref>{{en}} Julian Young, ''Schopenhauer'', Routledge, 2005. ISBN 0-415-33347-4; ISBN 978-0-415-33347-4. {{cita testo|titolo=''Schopenhauer and Freud''|url=https://books.google.it/books?id=zHvHRpZo6qcC&pg=PA238#v=onepage&q=&f=false}}, pp. 238-241 su books.google.it.</ref><ref>{{en}} [[Jean Laplanche]], [[Jean-Bertrand Pontalis]], ''The Language of Psycho-analysis'', Karnac, ''Paperbacks'', 1988. ISBN 0-946439-49-4; ISBN 978-0-946439-49-2. {{cita testo|titolo=''Schopenhauer''|url=https://books.google.it/books?id=DCpokE8C2WgC&pg=PR1&dq=laplance+pontalis&cd=1#v=onepage&q=Schopenhauer&f=false}} su books.google.it.</ref>
=== Nietzsche ===
[[File:Nietzsche1882.jpg|
[[Friedrich Nietzsche]], partendo dal concetto greco del "[[conosci te stesso]] e diventa ciò che sei" e portando il sapere umano al livello psichico (scrisse infatti che «"conosci te stesso" è tutta la scienza
Anche la sua [[
=== Il Novecento ===
Attraverso il pensiero di Freud, il concetto di uomo e della sua personalità acquisisce una precisa connotazione in ambito [[filosofia|filosofico]]. La grande rivoluzione da lui operata, nella [[civiltà]] e nella [[cultura]] contemporanea, riguarda essenzialmente il tentativo di indagare in maniera profonda l'enorme complessità dell'animo umano e in particolare le possibilità d'inganno o d'autoinganno della coscienza. Proprio la scoperta freudiana dell'inconscio -e di tutte le sue inevitabili conseguenze- ha determinato uno dei grandi travolgimenti [[ideologia|ideologici]] cui il [[Novecento]] ha dovuto far fronte. Tramite la psicoanalisi, Freud ha proposto una nuova [[antropologia]], in cui il soggetto non viene più considerato un essere esclusivamente razionale - come sostenuto dall'[[
Proprio per questa ragione, Freud rientra tra quei ''[[Scuola del sospetto|maestri del sospetto]]'' - così denominati dal filosofo francese [[Paul Ricœur]] - insieme a [[Friedrich Nietzsche]] e [[Karl Marx]]. «Marx, Nietzsche e Freud: [...] questi tre maestri del sospetto non sono tre maestri di [[scetticismo filosofico|scetticismo]]. Certamente sono tre grandi "distruttori", e tuttavia anche questo non deve farci sentire perduti; la distruzione, dice [[Martin Heidegger|Heidegger]] in ''[[Sein und Zeit]]'', è un momento di una ''fondazione del tutto nuova. La "distruzione" dei mondi retrogradi è un compito positivo'', ivi compresa la distruzione della religione»; «Il processo del [[nichilismo]] non ha raggiunto la sua conclusione, forse neppure il suo culmine: il [[elaborazione del lutto|lavoro del lutto]] [che spodesta gli idoli degli] dèi morti non è ancora terminato.»<ref>P. Ricoeur, ''Il conflitto delle interpretazioni'', Milano, Jaca Book, 2ª ed. 1995, pp. 164 e 463. ISBN 88-16-40396-9; ISBN 978-88-16-40396-3. Di Ricoeur si veda anche ''Della interpretazione. Saggio su Freud'', Milano, Il Saggiatore, 2ª ed. 2002, p. 47. ISBN 88-428-0912-8; ISBN 978-88-428-0912-8.
[[File:Sigmund Freud statue, London 1.jpg|
== La nevrosi collettiva ==
{{citazione|Il prezzo del [[progresso (filosofia)|progresso]] si paga con la riduzione della [[felicità]], dovuta all'intensificarsi del [[senso di colpa]].|da ''Il disagio della civiltà''}}
Freud orientò anche i suoi studi sull'[[antropologia]] e sul [[totemismo]], sostenendo che il ''totem'' riflette la codificazione di un complesso di Edipo relativo alla tribù. ''[[Il disagio della civiltà]]'', uno degli ultimi libri di Freud, dedicato all'applicazione delle teorie psicoanalitiche alla società, riprende concetti espressi anche in ''[[Totem e tabù]]'', ''Psicologia delle masse e analisi dell'Io'' e ''[[L'avvenire di un'illusione]]''. Il concetto di ''nevrosi collettiva'', riprende ma in senso molto diverso alcune idee già presentate da Jung ([[inconscio collettivo]]).<ref name=disagio>
Vengono presentate alcune idee [[sociologia|sociologiche]] oggi abbastanza accettate
[[File:NIEdot370.jpg|
Il Super-
In senso più filosofico che psicologico, tutto il disagio collettivo viene invece fatto risalire
Secondo Freud sta qua l'origine inconscia della religione, che il padre della psicoanalisi, a differenza di Jung, considera solamente una [[nevrosi ossessiva]] di massa.<ref name=totem/> Il primo risultato è il [[totem]]: è il simbolo del padre mitico, l'animale da venerare e non mangiare; questo tranne in determinate occasioni, in cui si rinnova il pasto o banchetto totemico; questa pratica si trasmise tramite le varie religioni dove [[Dio]] è solamente un padre elevato all'ennesima potenza, fino al [[cristianesimo]] dove il [[Figlio di Dio|Figlio]] si sacrifica, per espiare la colpa, al [[Padre]] e viene esso stesso mangiato nell'[[Eucaristia]]<ref name=totem/>; per Freud l'[[ebraismo]] (sulla religione dei suoi antenati scrisse ''L'uomo Mosè e il monoteismo'') e il cristianesimo sono la prova vivente della sua teoria. Il secondo risultato è il [[tabù]] dell'[[endogamia]], ovvero l'obbligo dell'[[esogamia]], cioè prendere moglie fuori dalla famiglia e dal clan per evitare l'[[incesto]] che, oltre che dannoso, offende la memoria del padre primordiale, solo padrone delle donne della tribù.<ref name=totem/>
''Il disagio della civiltà'', edita nel
{{citazione|Non ci si può sottrarre all'impressione che gli uomini di solito misurino con falsi metri, che aspirino al potere, al successo, alla ricchezza e ammirino queste cose negli altri, ma sottovalutino i veri valori della vita. Pure, nel formulare un qualsiasi giudizio generale di questo tipo, si corre il rischio di dimenticare la varietà del mondo umano e della vita della psiche. Vi sono taluni uomini a cui i contemporanei non negano l'ammirazione benché la loro grandezza poggi su doti e realizzazioni che sono completamente estranee agli scopi e agli ideali della massa. Potremmo facilmente essere indotti a credere che solo una minoranza, alla fin fine, apprezza questi grandi uomini, mentre la gran maggioranza non se ne cura affatto. Ma la cosa potrebbe non risultare così semplice, grazie alle discrepanze tra i pensieri e le azioni degli uomini e alla diversità dei desideri che li muovono. Uno di questi uomini eccezionali, per lettera, si definisce mio amico.}}
Prosegue poi:
Riga 362 ⟶ 366:
{{citazione|Dove ciò non è possibile - e temo che anche il sentimento oceanico eluda una caratterizzazione siffatta - non resta da far altro che attenersi al contenuto rappresentativo che più immediatamente risulta associato al sentimento. Se ho ben compreso il mio amico, egli allude a ciò che un drammaturgo originale e piuttosto bizzarro offre al suo eroe come consolazione nella prospettiva della morte volontaria: "Fuori di questo mondo non possiamo cadere." Si tratta dunque di un sentimento di indissolubile legame, di immedesimazione con la totalità del mondo esterno. Potrei dire che per me ciò ha piuttosto il carattere di un'intuizione intellettuale, non certo priva di una sua risonanza emotiva, ma tale comunque da non dover risultare assente neanche da altri atti di pensiero di analoga portata. Per quanto riguarda la mia persona non potrei convincermi della natura primaria di un tale sentimento. Non per questo mi è però lecito negarne la presenza effettiva in altre persone. Occorre soltanto chiedersi se venga correttamente interpretato e se debba essere riconosciuto come ''fons et origo'' di tutti i bisogni religiosi. Non ho nulla da proporre che possa contribuire in modo decisivo alla soluzione di questo problema. L'idea che l'uomo debba avere conoscenza della propria connessione con il mondo circostante attraverso un sentimento immediato e fin dall'inizio orientato in tale direzione, appare così strana e si accorda così male con la struttura della nostra psicologia da legittimare il tentativo di una spiegazione psicoanalitica, ossia genetica, di tale sentimento. Possiamo quindi disporre della seguente linea di pensiero: Normalmente nulla è per noi più sicuro del senso di noi stessi, del nostro proprio Io. Questo Io ci appare autonomo, unitario, ben contrapposto a ogni altra cosa. Che tale apparenza sia fallace, che invece l'Io abbia verso l'interno, senza alcuna delimitazione netta, la propria continuazione in una entità psichica inconscia, che noi designiamo come Es, e per la quale esso funge per così dire da facciata, lo abbiamo per la prima volta appreso dalla ricerca psicoanalitica, da cui ci attendiamo molte altre informazioni circa il rapporto tra Io ed Es. Ma verso l'esterno almeno l'Io sembra mantenere linee di demarcazione chiare e nette.}}
==
Il dibattito interno ed esterno rispetto alle teorie psicoanalitiche è stato sempre piuttosto acceso. Questi dibattiti hanno spesso permesso di sviluppare
=== Metodologiche ===
{{vedi anche|Il libro nero della psicoanalisi|Critiche alla psicoanalisi}}
{{citazione|La psicoanalisi è quella malattia di cui si ritiene di essere la terapia.|[[Karl Kraus]]}}
Per quanto riguarda l'efficacia [[psicoterapia|psicoterapeutica]] della psicoanalisi il dibattito è stato molto forte
In Francia, l'''Institut national de la santé et de la recherche médicale'' (l'organismo pubblico francese dedicato alla salute e alla ricerca medica) ha pubblicato nel 2004 l'expertise collettiva "Psychothérapie: Trois approches évaluées", una rassegna critica di studi clinici e di meta-analisi precedenti, in cui veniva valutata l'efficacia di tre diversi approcci psicoterapeutici, fra cui quello di ispirazione psicoanalitica
Gli otto esperti che hanno realizzato tale rapporto provenivano da indirizzi diversi di psicologia clinica, sei di loro erano stati psicoanalizzati e uno era
Il filosofo francese [[Paul Ricœur]] ha fatto anche notare che Freud non è così neutrale nel suo metodo. Egli aderisce fin dall'inizio dei suoi studi alla filosofia del [[positivismo]], in particolare alla ''[[Weltanschauung]]'' [[scientismo|scientista]], che proponeva una concezione meccanicistica dell'uomo. L'uomo nella psicoanalisi è simile a una macchina guidata dai suoi istinti (libido in particolare), dunque, sempre secondo Ricoeur, non sono rispettate né la sua libertà né la sua responsabilità.<ref>
=== Epistemologiche ===
[[File:Karl Popper2.jpg|
Una critica all'impianto psicoanalitico freudiano fu formulata dal [[filosofia della scienza|filosofo della scienza]] [[Karl Popper]], che annoverava la psicoanalisi e il [[materialismo storico]] [[Karl Marx|marxista]] fra quelle discipline "non passibili di smentita" e perciò, a suo parere, non scientifiche.<ref>[[Karl Popper|Karl R. Popper]], La scienza, congetture e confutazioni. In ''Congetture e Confutazioni'', trad.it., Bologna, il Mulino, pp. 68-69</ref> Il logico e filosofo [[Ludwig Wittgenstein]] (
=== Sessuologiche e critiche da altri psicoanalisti ===
Riga 384 ⟶ 388:
=== Femministe ===
[[Anne Koedt]], [[femminista]] statunitense, pubblicò nel
=== Neuropsichiatriche ===
Riga 390 ⟶ 394:
2011, [[Di Renzo Editore]]</ref><ref>[[Michio Kaku]], ''Il futuro della mente'', 2014, [[Codice Edizioni]], p. 211</ref>.
[[File:Michel Onfray 2009 2 (crop).jpg|
=== Critiche alla persona di Freud ===
Freud era stato, per un periodo della sua vita, consumatore ed estimatore di [[cocaina]]<ref>S. Freud, ''[[Sulla cocaina]]''</ref> e uno sviluppatore della teoria e della pratica delle nevrosi nasali riflesse d'accordo con [[Wilhelm Fliess]]. [[Emma Eckstein]], infatti, subì un disastroso intervento chirurgico al naso
Il filosofo francese [[anarchia|anarco]]-[[edonismo|edonista]] [[Michel Onfray]] nel libro ''Crepuscolo di un idolo. L'affabulazione freudiana'' ha attaccato duramente Freud - e secondariamente la psicoanalisi - accusando lo psicoanalista di essere [[antisemita]] (nonostante egli stesso avesse subito le persecuzioni naziste
Critica poi i freudiani di sinistra, come i freudomarxisti (come [[Wilhelm Reich]], a cui per altri aspetti si è rifatto).<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/18/Freud_impostore_accusa_Onfray_co_9_100418030.shtml|titolo=Freud impostore, l'accusa di Onfray|autore=|accesso=12 novembre 2014}}</ref><ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/01/Onfray_quelli_che_difendono_Freud_co_9_100501108.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/18/Freud_impostore_accusa_Onfray_co_9_100418030.shtml|titolo=Freud impostore, l'accusa di Onfray|autore=|accesso=12 novembre 2014}}</ref><ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/01/Onfray_quelli_che_difendono_Freud_co_9_100501108.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=Onfray: quelli che difendono Freud sono i teorici ammuffiti del '68|autore=|accesso=12 novembre 2014}}</ref>
Riga 402 ⟶ 406:
In risposta al libro di Onfray, [[Élisabeth Roudinesco]] pubblica nello stesso anno il libro ''Mais pourquoi tant de haine?'' in cui l'autrice spiega in che modo la maggior parte delle tesi sostenute da Onfray contro Freud siano del tutto infondate e la sua documentazione sia o non attendibile oppure soggetta ad arbitrarie forzature.<ref>{{cita web|url=https://www.lemonde.fr/livres/article/2010/04/15/onfray-et-le-fantasme-antifreudien-par-elisabeth-roudinesco_1333898_3260.html|titolo=Onfrat et le fantasme antifreudienne|autore=|accesso=12 novembre 2014}}</ref>
==
Freud ha esercitato enorme influenza sulla [[cultura di massa]] e sulla [[cultura pop]], ma anche sull'intera visione del mondo umana, in particolare su quella del XX secolo, paragonabile a pochi altri (come [[Karl Marx]], [[Friedrich Nietzsche]] e [[Charles Darwin]]).<ref>
* [[Woody Allen]] cita spesso Freud e la psicoanalisi nei suoi film.
* Nel film ''[[Le vie del Signore sono finite]]'' di [[Massimo Troisi]], il medico curante del protagonista invia lettere a Freud per illustrargli il caso; le lettere, però, vengono cestinate da una cameriera che, memore della sconfitta dell'Austria nella ancora recente prima guerra mondiale, ha in odio gli italiani.
* Nel
* Nel libro ''[[Il cimitero di Praga]]'' (2010), [[Umberto Eco]] inserisce Freud tra i personaggi conosciuti dal protagonista il quale, non conoscendo l'esatto modo di scrivere il nome del giovane psicoanalista, nei suoi diari lo cita erroneamente con il nome "Froïde": ''In quegli anni (mi pare che fosse l'Ottantacinque o l'Ottantasei) da Magny avevo conosciuto quello che continuo a ricordare come il dottore austriaco (o tedesco). Ora mi torna alla mente il nome, si chiamava Froïde (credo si scriva così), un medico sulla trentina, che certamente veniva da Magny solo perché non poteva permettersi di meglio, e che stava facendo un periodo di apprendistato presso Charcot''. Freud viene citato alla fine del romanzo come l'artefice della guarigione del protagonista.
* Nel film ''[[Tutta colpa di Freud]]''.
* Nel romanzo di [[Italo Svevo]] ''[[La coscienza di Zeno]]'', il personaggio del dottor S. allude a Freud e ad altri psicoanalisti dell'epoca, anche se il medico in questione non è un vero e proprio psicoanalista (e da taluni è ritenuto la proiezione dell'autore).<ref>Giovanni Palmieri, Note a ''La Coscienza di Zeno'', 1994, pag. 4, nota 4</ref>
* Nel romanzo ''La scelta di Sigmund'', scritto nel 2016 dall'italiano [[Carlo Martigli]], il protagonista è proprio Sigmund Freud che, in una [[Roma]] del 1903 (dove il neurologo visse realmente per alcuni mesi), si ritrova ad aiutare le autorità a risolvere un caso di omicidio-suicidio.
* Nel brano di [[Nek]] intitolato ''[[Freud (singolo)|Freud]]'', cantato assieme al rapper [[J-Ax]] e pubblicato il 31 marzo 2017, è citato molto spesso all'interno delle strofe, ma in gran parte del ritornello nella frase ''Freud è uno di noi!''
* Nel film ''[[Sogni d'oro (film)|Sogni d'oro]]'' (1981) di [[Nanni Moretti]], il protagonista Michele Apicella sta girando un film intitolato "La mamma di Freud" in cui il fondatore della psicoanalisi (interpretato da [[Remo Remotti]]) appare come un adulto-bambino, che telefona a Jung, detta le proprie memorie alla figlia, fa le bizze con sua madre, pestando i piedi e strillando con voce infantile.<ref>{{Cita news|url=http://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/sogni-d-oro/14595/|titolo=Sogni d'oro - Cinematografo|pubblicazione=Cinematografo|accesso=9 febbraio*}}</ref>
* Nel romanzo di [[Nicholas Meyer]] ''[[La soluzione sette per cento]]'' (1974) Sigmund Freud è un personaggio di rilievo. Preoccupato per la salute di [[Sherlock Holmes]] il [[dottor Watson]] mette in atto un piano per condurlo a [[Vienna]] in modo che il celebre alienista possa aiutarlo a disintossicarsi dalla dipendenza da [[cocaina]].</br>La vera cura sarà però un intricato caso da risolvere in cui tutti rimarranno coinvolti.
=== Film sulla vita di Freud ===
Riga 440 ⟶ 432:
* ''[[A Dangerous Method]]'', regia di [[David Cronenberg]] (2011)
* ''[[Freud on Freud]]'', regia di Daniel Blake (2016)
* ''[[Il tabaccaio di Vienna]]'', regia di Nikolaus Leytner (2018)
* ''[[Freud (serie televisiva)|Freud]]'', serie televisiva diretta da Marvin Kren (2020)
== Pazienti di Freud ==
[[File:Sigmund Freud memorial plaque2.jpg|
Pazienti che compaiono negli studi di Freud, con gli pseudonimi usati e i relativi nomi reali:
* ''[[Anna O.]]'' = [[Bertha Pappenheim]] (
* ''Laszlo Schmendrick'' = [[Matty G.]] (
* ''Cäcilie M.'' = [[Anna von Lieben]] (
* ''[[Dora (Sigmund Freud)|Dora]]'' = [[Ida Bauer]] (
* Frau ''Emmy von N.'' = [[Fanny Moser]] (
* Fräulein [[Elizabeth von R.]] = Ilona Weiss (
* Fräulein ''Katharina'' = [[Aurelia Kronich]]
* Fräulein [[Lucy R.]]
* ''Il piccolo Hans'' = [[Herbert Graf]] (
* ''[[L'uomo dei topi]]'' = [[Ernst Lanzer]] (
* ''[[L'uomo dei lupi]]'' = Sergej Costantinovič
* [[H.D.]] (Hilda Doolittle,
* [[Emma Eckstein]] (
* Jeanne Lampl-de Groot, in analisi nel 1922
* Bruno Veneziani (1890-1952): cugino e cognato dello scrittore [[Italo Svevo]], Freud lo ebbe in terapia, con una diagnosi di [[psicosi]], passando poi il caso a [[Edoardo Weiss]] e altri; in realtà, tossicodipendente e omosessuale, Bruno tornò più abulico dopo la lunga analisi a Vienna, stimolando le riflessioni del romanziere triestino sulla psicoanalisi, specialmente nel romanzo ''[[La coscienza di Zeno]]''.<ref>http://edimediafirenze.it/italo-svevo-bruno-veneziani-freud/</ref>
=== Personaggi storici analizzati da Freud ===
* [[Leonardo da Vinci]] (1452-1519) in ''[[Un ricordo d'infanzia di Leonardo da Vinci]]'' (''Eine Kindheitserinnerung des Leonardo da Vinci'', Deutsche Verlag, 1910)
* [[Gustav Mahler]] (1860-1911), conversazione analitica avvenuta il pomeriggio del 26 agosto 1910 a [[Leida|Leiden]], nei Paesi Bassi
* [[Daniel Paul Schreber]] (1842-1911) in ''Osservazioni psicoanalitiche su un caso di paranoia (dementia paranoides) descritto autobiograficamente'' (''Psychoanalytische Bemerkungen zu einem autobiographisch beschriebenen Fall von Paranoia (Dementia Paranoides), 1911)
* ''[[Mosè]]''
** ''[[Mosè (Michelangelo)|Il Mosè di Michelangelo]]'' (''Der Moses von Michelangelo <small>(1913)</small>'', Imago, 1914)
** ''[[L'uomo Mosè e la religione monoteistica]]'' (''Der Mann Moses und die monotheistische Religion. Drei Abhandlungen'', 1934-1939)
* [[Christoph Haitzmann]] (o Haizmann, nato nel 1651 o 1652 a Traunstein - morto il 14 marzo 1700 nel convento di ''Neustadt an der Mettau/Nové Město nad Metují'' in Boemia), in ''Una nevrosi demoniaca del XVII secolo'' (''Eine Teufelsneurose im Siebzehnten Jahrhundert'', Imago, 1923).
== Discepoli e influenza ==
[[File:Hall Freud Jung in front of Clark.jpg|
Freud ha avuto molti colleghi divenuti famosi, denominati "Neo-Freudiani", che hanno diviso con lui l'interesse sulla teoria psicoanalitica. Molti sono entrati in collisione con lui per aver messo in dubbio argomenti relativi ai suoi dogmi psicoanalitici. Altri psicologi sono stati influenzati dal pensiero di Freud, pur non essendogli legati professionalmente. Fra tutti questi, si ricordano:
{{div col|3}}
* [[Alfred Adler]]
Riga 516 ⟶ 514:
* [[Donald Woods Winnicott]]
{{Div col end}}
Freud ebbe influenza anche su [[Milton Erickson]], che gli riconosceva il merito della scoperta dell'inconscio e del ruolo potenziale dell'[[ipnosi]] nella terapia, ma non ne condivideva molte idee teoriche.<ref>
== Opere principali ==
{{vedi anche|Opere di Sigmund Freud}}
* ''[[L'interpretazione dei sogni]]'' (1899)
* ''[[Dora (Sigmund Freud)|Il caso di Dora]]'' (1901)
* ''[[Psicopatologia della vita quotidiana]]'' (1901)
* ''[[Il motto di spirito]]'' (1905)
* ''[[Tre saggi sulla teoria sessuale]]'' (1905)
* ''Il poeta e la fantasia'' (1907)
* ''[[Herbert Graf|Il piccolo Hans]]'' (1908)
* ''[[L'uomo dei topi]]'' (1909)
* ''[[Un ricordo d'infanzia di Leonardo da Vinci]]'' (1910)
* ''[[Daniel Paul Schreber|Il presidente Schreber]]'' (1910)
* ''[[Totem e tabù]]'' (1912-13)
* ''Il Mosè di Michelangelo'' (1914)
* ''[[Introduzione al narcisismo]]'' (1914)
* ''[[L'uomo dei lupi]]'' (1914)
* ''Metapsicologia'' (1915)
* ''Introduzione alla psicoanalisi'' (1915-17 e 1932)
* ''[[Il perturbante]]'' (1919)
* ''[[Al di là del principio di piacere]]'' (1920)
* ''[[L'Io e l'Es]]'' (1922)
* ''La negazione'' (1925)
* ''Inibizione, sintomo e angoscia'' (1925)
* ''[[L'avvenire di un'illusione]]'' (1927)
* ''[[Dostoevskij e il parricidio]]'' (1927)
* ''[[Il disagio della civiltà]]'' (1929)
* ''Tipi libidici'' (1931)
=== Traduzioni italiane ===
* (con [[Joseph Breuer]]), ''Sulla teoria dell'attacco isterico'' (1892), in S. Freud, ''Opere'', 12 voll, [[Bollati Boringhieri|Boringhieri]], Torino, 1976-1980, vol. I
* ''Progetto per una psicologia scientifica'' (1895), in ''Opere'', cit., vol II
* ''[[L'interpretazione dei sogni]]'' (1899), in ''Opere'', cit., vol. III
* ''[[Psicopatologia della vita quotidiana]]'' (1901), in ''Opere'', cit., vol. IV
* ''[[Il motto di spirito|Il motto di spirito e il suo rapporto con l'inconscio]]'' (1905), in ''Opere'', cit., vol. V
* ''Il caso di Dora'' (1905), in ''Opere'', cit., vol. IV
* ''[[Tre saggi sulla teoria sessuale]]'' (1905), in ''Opere'', cit., vol. IV
* ''Delirio e sogni nella "Gradiva" di Jensen'' (1907), in ''Opere'', cit., vol. V
* ''Psicoanalisi "selvaggia"'' (1910), in ''Opere'', cit., vol. VI
* ''Un ricordo d'infanzia di Leonardo da Vinci'' (1910), in ''Opere'', cit., vol. VI
* ''[[Totem e tabù]]'' (1913), in ''Opere'', cit., vol. VII
* ''[[Introduzione al narcisismo]]'' (1914), in ''Opere'', cit, vol. VIII
* ''Per la storia del movimento psicoanalitico'' (1914), in ''Opere'', cit., vol. VII
* ''Metapsicologia'' (1915), in ''Opere'', cit., vol. VIII
* ''Introduzione alla psicoanalisi'' (1915-1917), in ''Opere'', cit., vol. VIII
* ''Lutto e melanconia'' (1917), in ''Opere'', cit., vol. VIII
* ''[[Dalla storia di una nevrosi infantile]]'' (1918), in ''Opere'', cit., vol VII
* ''[[Il perturbante]]'' (1919), in ''Opere'', cit., vol. IX
* ''[[Al di là del principio del piacere]]'' (1920), in ''Opere'', cit., vol. IX
* ''[[Psicologia delle masse e analisi dell'Io]]'' (1921), in ''Opere'', cit., vol. IX
* ''[[L'Io e l'Es]]'' (1923), in ''Opere'', cit., vol. IX
* ''Inibizione, sintomo e angoscia'' (1925), in ''Opere'', cit., vol. X
* ''[[L'avvenire di un'illusione]]'' (1927), in ''Opere'', cit., vol. X
* ''[[Il disagio della civiltà]]'' (1929), in ''Opere'', cit., vol. X
* ''[[L'uomo Mosè e la religione monoteistica]]: tre saggi'' (1934-1938), in ''Opere'', cit., vol. XI
* ''Analisi terminabile e interminabile'' (1937), in ''Opere'', cit., vol. XI
* {{cita libro | nome= | cognome= | titolo= Compendio di Psicoanalisi (o Sommario di psicoanalisi| anno= 1938-1940; 1953-2010 (edizione citata)| editore= Giunti | città= Londra, Firenze, Milano|cid=Freud 1938}} in ''Opere'', cit., vol. XI.
== Riconoscimenti ==
Riga 525 ⟶ 580:
== Bibliografia ==
===
* [[Ernest Jones]], ''Vita e opere di Sigmund Freud'' (''The Life and Work of Sigmund Freud'', 1953-1957), 3 voll., trad. di [[Arnaldo Novelletto]], Milano, Il Saggiatore, 1962-1964; Milano, Garzanti, 1977; edizione condensata a cura di [[Lionel Trilling]] e Steven Marcus, Milano, Il Saggiatore, 1995, ISBN 88-428-0883-0.
* {{Cita libro|autore=[[Paul Roazen]]|titolo=Freud e i suoi seguaci (Freud and his Followers, 1975)|trad=Anna Maria Fenoglio, Roberto Speziale-Bagliacca e Anna Martini|altri=Prefazione di [[Michele Ranchetti]]|edizione=Collana Piccola Biblioteca|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2011|isbn=978-88-062-0742-7}}
* ''Sigmund Freud. Biografia per immagini'', A cura di Ernst Freud, Lucie Freud e Ilse Grubich-Simitis. Con un profilo biografico di K. R. Eissler. Progetto grafico di Willy Fleckhaus, 357 illustrazioni e fotografie, Torino, [Bollati] Boringhieri, 1978 - IV ed. 1998, ISBN 978-88-339-1094-9.
* [[Ronald W. Clark]], ''Freud. Vita e opere del padre della psicoanalisi'' (''Freud: The Man and the Cause'', 1980), trad. di Ettore Mazzali, Collana Biografie, Milano, Rizzoli, 1983.
* [[Peter Gay]], ''Freud. Una vita per i nostri tempi'' (''Freud: A Life for Our Time'', 1987; ed. riveduta, 2006), trad. di Margherita Cerletti Novelletto, Milano, Bompiani, 1988, ISBN 88-452-4670-1.
* [[Élisabeth Roudinesco]], ''Sigmund Freud nel suo tempo e nel nostro'' (''Sigmund Freud en son temps et dans le nôtre'', 2014), trad. di Valeria Zini, Torino, Giulio Einaudi editore, 2015, ISBN 978-88-06-22650-3.
* {{Cita libro|autore=[[Peter-André Alt]]|titolo=Sigmund Freud. Il medico dell'inconscio. Una biografia (Sigmund Freud. Der Arzt der Moderne. Eine Biographie, 2016)|trad=Aglae Pizzone e Lorenzo Marinucci|altri=Prefazione di [[Silvia Vegetti Finzi]]|edizione=Collana Saggi n.19|editore=Hoepli|città=Milano|anno=2022|isbn=978-88-203-9176-8}}
==== Fiction sulla Vita di Freud ====
* {{Cita libro|autore=[[Jean-Paul Sartre]]|titolo=Freud. Una sceneggiatura (Le scénario Freud, 1984)|trad=[[Angelo Morino]]|altri=Prefazione e cura di [[Jean-Bertrand Pontalis]]|edizione=Collana Supercoralli|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1985|isbn=978-88-065-8057-5}}
* {{Cita libro|autore=[[Irving Stone]]|titolo=Le passioni della mente. Il romanzo sulla vita di Sigmund Freud (The Passions of the Mind, 1971)|trad=Sergio Varini|editore=Dall'Oglio|città=Milano|anno=1971}} - Milano, TEA, 2004; Milano, Corbaccio, 2009.
===
{{div col}}
*
*
* [[
* [[Erich Fromm]], ''La missione di Sigmund Freud'' (1959), Newton Compton, Roma, 1972.
* [[Paul Ricœur]], ''Della interpretazione: saggio su Freud'' (1965), Il Saggiatore, Milano, 1967.
* [[Erich Fromm]], ''[[Karl Marx|Marx]] e Freud'' (1959), Il Saggiatore, Milano, 1968. ISBN 88-428-0125-9
* Alberto Plé, ''Freud e la religione'', Città Nuova, Roma, 1971.
* Paul Laurent Assoun, ''Freud, la filosofia e i filosofi'' (1976), Melusina, Roma, 1990. ISBN 88-7697-009-6
* Roberto Speziale-Bagliacca, ''Freud messo a fuoco. Passando dai padri alle madri'', Bollati Boringhieri, Torino, 2002.
* Roberto Speziale-Bagliacca, ''Sigmund Freud: le dimensioni nascoste della mente'', Quaderni di ''[[Le Scienze]]'', Milano, 1999. ISBN 977-11-2654500-3
* Francesco Marchioro (
* Francesco Marchioro, ''Psicoanalisi e archeologia. Freud e il segreto di Atena
* Alberto Plé, ''Freud e la morale'', Città Nuova, Roma, 1977.
* [[Franco Rella]] (a cura di), ''La critica freudiana'', Feltrinelli, Milano, 1977.
* Jean-Marie Dollé, ''Da Freud a [[Jean Piaget|Piaget]]: elementi per un approccio integrato all'
* [[James Hillman]], ''Il mito dell'analisi'' (1977), Adelphi, Milano, 1991.
* [[Erich Fromm]], ''Grandezza e limiti del pensiero di Freud'' (1979), Mondadori, Milano, 1979. ISBN 88-04-27350-X
* Marianne Krüll, ''Padre e figlio. Vita familiare di Freud'' (1979), Boringhieri, Torino, 1982.
* Mauro Alfonso, ''Freud e la madre'', Libreria Editrice Psiche, Torino, 1982. ISBN 88-85142-03-6
* Carla Longobardo, ''L'imbroglio del dr. Freud'', Prospettiva edizioni, Roma, 2011.
* [[Jacques Derrida]], ''Speculare su Freud'' (1980), Raffaello Cortina, Milano, 2000. ISBN 88-7078-626-9
* Roger Dadoun, ''Sigmund Freud'' (1982), Spirali, Milano, 1997. ISBN 88-7770-458-6
* Billa Zanuso, ''La nascita della psicoanalisi. Freud nella cultura della Vienna di fine secolo'', Bompiani, Milano, 1982.
* Hans G. Furth, ''La conoscenza come desiderio. Un saggio su Freud e Piaget'' (1987), Armando, Roma, 1993. ISBN 88-7144-358-6
*
*
* [[Daniele Luttazzi]], ''[[Gigi Marzullo|Marzullo]] intervista Freud'' (1990), in: ''[[Adenoidi (libro)|Adenoidi]]'', Rizzoli, Milano, 2004, pp. 147–8. <small>ISBN 88-06-17133-X ISBN 978-88-17-00153-3</small>
* [[
* Anna Maria Accerboni (a cura di), ''Freud e il Trentino, otium e scrittura (atti del Convegno di Lavarone)'', U.C.T., Trento, 1991.
* {{en}} E. Fuller Torrey, ''Freudian Fraud: The Malignant Effect of Freud's Theory on American Thought and Culture'', HarperCollins, New York, 1992. ISBN 1-929636-00-8
* [[Jacques Derrida]], ''Essere giusti con Freud: la storia della follia nell'età della psicoanalisi'' (1992), introduzione di [[Pier Aldo Rovatti]], Raffaello Cortina, Milano, 1994. ISBN 88-7078-274-3
* Jean-Marie Dollé, ''Oltre Freud e Piaget: confini per nuove prospettive in psicologia'' (1994), Moretti & Vitali, Bergamo, 1994.
* [[Silvia Vegetti Finzi]], ''Freud e la nascita della psicoanalisi'', Mondadori, Milano, 1995. ISBN 88-04-47234-0
* {{es}} Emilio Rodrigué, ''Sigmund Freud. El siglo del psicoanálisis'', Sudamericana, Buenos Aires, 1996 ISBN 950-07-1155-9
* Marcella D'Abbiero, ''Eros e democrazia. Un percorso attraverso [[Alexis de Tocqueville|Tocqueville]], [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]] e Freud'', Guerini, Milano, 1998. ISBN 88-7802-934-3
* Giancarlo Ricci, ''Sigmund Freud. La vita, le opere e il destino della psicoanalisi'', Bruno Mondadori, Milano, 1998. ISBN 88-424-9431-3
* {{en}} Edward Dolnick, ''Madness on the Couch: Blaming the Victim in the Heyday of Psychoanalysis'' (1998), Simon & Schuster, New York, 2007. ISBN 0-684-82497-3
** {{cita web|url=http://edwarddolnick.net/madnessonthecouch.html|titolo=Presentazione in inglese}}
* {{en}} Frederick C. Crews, ''Unauthorized Freud: Doubters Confront a Legend'', Viking Press, New York, 1998. ISBN 0-7655-3539-4
* [[Vincenzo Cappelletti]], ''Introduzione a Freud'', Laterza, Roma-Bari, 2000. ISBN 88-420-5128-4
* [[Remo Bodei]], ''Il dottor Freud e i nervi dell'anima: filosofia e società a un secolo dalla nascita della psicoanalisi'' (conversazioni con Cecilia Albarella), Donzelli, Roma, 2001. ISBN 88-7989-604-0
* [[Giovanni Jervis]]
* [[Aldo Carotenuto]], ''Freud il perturbante'', Bompiani,
* Giorgio Manfrè, ''Eros e società-mondo. [[Niklas Luhmann|Luhmann]]
* {{fr}} Alain de Mijolla (a cura di)
* {{fr}} Catherine Clément, ''Pour Sigmund Freud'', Mengès, Paris, 2005.
* Catherine Meyer, [[Mikkel Borch-Jacobsen]] e altri, ''Il libro nero della psicoanalisi'' (2005), Fazi, Roma, 2006 ISBN 88-8112-795-4
** {{cita web | url = http://www.nouvelobs.com/dossiers/p2130/a275383.html | titolo = Estratti in francese | accesso =1º luglio 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060821181950/http://www.nouvelobs.com/dossiers/p2130/a275383.html | urlmorto = sì }}
** {{cita web|url=http://www.arenes.fr/livres/fiche-livre.php?numero_livre=119|titolo=Dossier sul sito dell'editore francese|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060703142231/http://www.arenes.fr/livres/fiche-livre.php?numero_livre=119
* {{fr}} [[Élisabeth Roudinesco]], ''Porquoi tant de haine? Anatomie du livre noir de la psychanalyse'', Navarin, Paris, 2005.
* [[Jacques-Alain Miller]] (a cura di), ''L'anti-libro nero della psicoanalisi'' (2006), Quodlibet, Macerata, 2007.
* {{en}} Alfred I. Tauber, ''Freud, the Reluctant Philosopher'', Princeton University Press, Princeton (NJ), 2010.
* Antonino Trizzino, ''Freudiana. Sentieri interrotti nella storia della psicoanalisi'', Moretti & Vitali, Bergamo, 2010. ISBN 978-88-7186-474-7
* Aurelio Molaro, Alfredo Civita, ''Binswanger e Freud: tra psicoanalisi, psichiatria e fenomenologia'', Cortina, Milano, 2012.
* Luciano Dottarelli, ''Freud, un filosofo dietro al divano'', Annulli Editori, Grotte di Castro (VT), 2015.
* Aurelio Molaro, ''Psicoanalisi e fenomenologia. Dialettica dell'umano ed epistemologia'', Cortina, Milano, 2016.
{{div col end}}
=== Opere sul "contrasto" Freud-Jung ===
* [[Carl Gustav Jung]], ''Freud e la psicoanalisi'', Boringhieri, Torino, 1973. ISBN 88-339-0060-6 (esistono anche
* Carl Gustav Jung, ''Il contrasto tra Freud e Jung'', Boringhieri, Torino, 1975.
* Carl Gustav Jung, ''Su Freud: 1917-43'', Boringhieri, Torino, 1979.
** ''Sigmund Freud come fenomeno storico-culturale'', 1932.
** ''Sigmund Freud: necrologio'', 1939.
* William McGuire (a cura di), ''Lettere tra Freud e Jung: 1906-1913'', Bollati Boringhieri, Torino, 1990. ISBN 88-339-0576-4.
* [[Aldo Carotenuto]], ''Diario di una segreta simmetria. Sabina Spielrein tra Jung e Freud'', Astrolabio, Roma, 1980.
* Mauro Alfonso,
* Linda Donn, ''Freud e Jung: anni di amicizia, anni di distacco'' (1988), Ed. Leonardo, Milano, 1989. ISBN 88-355-0035-4.
* John Kerr, ''Un metodo molto pericoloso: la storia di Jung, Freud e Sabina'' (1993), Frassinelli, Milano, 1996. ISBN 88-7684-304-3.
* S. Freud, L. Binswanger, ''Lettere 1908-1938'', a cura di Aurelio Molaro, Cortina, Milano, 2016.
== Voci correlate ==
* [[Storia della psicoanalisi]]
* [[Scuola del sospetto]]
* [[Fasi dello sviluppo psicosessuale secondo Freud]]
* [[Martha Bernays]]
Riga 643 ⟶ 681:
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | url = http://www.psicoanalisi.it/psicoanalisi/Freud/freudarchivio.htm | titolo = Vita ed Opere di Sigmund Freud | accesso = 2 gennaio 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20051219042119/http://www.psicoanalisi.it/psicoanalisi/Freud/freudarchivio.htm | urlmorto = sì }}
*
*
* {{cita web|url=http://www.freud.org.uk/|titolo=''Freud Museum'', Londra|lingua=en}}
* {{cita web|
* {{cita web|
* {{cita web|
* {{cita web|
* {{Cita testo|lingua=en
* {{cita web|url=http://www.lichtensteiger.de/freud.html|titolo=Cronologia di Freud|lingua=de|accesso=1º dicembre 2004|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210511090228/http://www.lichtensteiger.de/freud.html|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.freud-museum.at/|titolo=''Sigmund Freud Museum'', Berggasse 19, Vienna|lingua=en, de}}
* {{cita web|
* {{Cita testo|lingua=en
* {{cita web|url=http://himetop.wikidot.com/sigmund-freud|titolo=Luoghi di Sigmund Freud su Himetop - History of medicine topographical database|lingua=en}}
*
{{Psicoanalisi}}
Riga 663 ⟶ 701:
{{Premio Goethe}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|antropologia|biografie|filosofia|letteratura|medicina|
{{portale|psicologia}} [[Categoria:Ebrei austriaci]]
Riga 676 ⟶ 715:
[[Categoria:Professori dell'Università di Vienna]]
[[Categoria:Filosofi apolidi]]
[[Categoria:Emigranti dall'Austria dopo l'Anschluss]]
|