Lingua min nan: differenze tra le versioni
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{{Lingua
|colore = #EFC5AB
|nome = Min meridionale (Minnan)
|nomenativo = 閩南語
|stati = [[Repubblica Popolare Cinese]]; [[Taiwan|Repubblica di Cina]] ([[Taiwan]]); [[Malaysia]]; [[Indonesia]]; [[Singapore]]; [[Thailandia]]; [[Filippine]]; [[Vietnam]]; [[Stati Uniti]] ([[New York]]); e altre aree dell'insediamento min meridionale e [[hoklo]]
|regione = provincia del [[Fujian]] meridionale; area di [[Chaozhou]]-[[Shantou]] ([[Chaoshan]]) e [[Penisola di Leizhou]] nella provincia del [[Guangdong]]; estremo sud della provincia dello [[Zhejiang]]; gran parte della provincia dello [[Hainan]] ''(se è compreso l'hainanese o il [[qiong wen]])''; e la maggior parte di [[Taiwan]];
|persone = 49,7 milioni
|classifica =
<!--Filogenesi (inserisci solo quelli necessari)-->|fam1 = [[
|fam2 = [[
|fam3 = [[
|fam4 =
|fam5 = [[Proto-Minnan]]
|sub1 = [[Lingua hokkien|Hokkien]]
|sub2 = [[Lingua teochew|Teochew]]
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|traslitterazione =
|codice =
|mappa = [[File:
|didascalia = Distribuzione del min meridionale
}}
Il '''min meridionale''' o '''min nan''' o, seguendo il pinyin, '''minnan''' ([[cinese tradizionale]]: 閩南語; [[cinese semplificato]]: 闽南语; [[pinyin]]: ''Mǐnnányǔ''; [[Pe̍h-ōe-jī|poj]]: ''Bân-lâm-gí/Bân-lâm-gú'') ("lingua del Fujian meridionale"), è una lingua,{{ISO 639}} o più esattamente una famiglia di [[Lingua cinese|lingue cinesi]] parlate nel [[Fujian]] meridionale e nelle regioni limitrofe, a [[Taiwan]], e dai discendenti degli [[Cinesi d'oltremare|immigranti cinesi]] provenienti da queste aree nella [[diaspora]].
Nel linguaggio comune, il [[Min meridionale]] (e quindi un ramo del Min) di solito si riferisce all'[[Lingua hokkien|hokkien]], in particolare all'[[Lingua amoy|amoy]] (dialetto di [[Xiamen]], detta "Amoy" in dialetto) e al [[Lingua taiwanese|taiwanese]]. L'amoy/amoynese e il taiwanese sono entrambi combinazioni degli idiomi di [[Quanzhou]] e di [[Zhangzhou]]. La famiglia del min meridionale, oltre agli hokkien, comprende anche il [[Lingua teochew|teochew]] parlato a [[Chaozhou]] e l'[[Qiongwen|hainanese]] (cioè il parlato dell'isola di Hainan). Il teochew ha una [[mutua intelligibilità]] limitata con l'[[Lingua amoy|amoy]]. Tuttavia, l'hainanese generalmente non è considerato mutuamente intelligibile con nessun'altra variante del min meridionale.
Il Min Nan fa parte del [[Lingua min|gruppo linguistico min]], insieme a parecchie altre divisioni. Le lingue/dialetti min sono parte del gruppo delle [[Lingua cinese|lingue cinesi]], a sua volta un membro della famiglia delle [[lingue sino-tibetane]]. Il min meridionale non è [[Mutua intelligibilità|mutuamente intelligibile]] con il [[Lingua min dong|min orientale]], con il [[Lingua cantonese|cantonese]] o con il [[lingua mandarina|mandarino]] o il [[Lingua cinese standard|cinese standard]]. Come nel caso di altre varietà del [[Lingua cinese|cinese]], c'è una [[Lingua cinese#Lingua o famiglia di lingue?|disputa]] politica riguardo al fatto se la lingua min debba essere definita una [[lingua (linguistica)|lingua]] o piuttosto un [[dialetto]].
Al
== Distribuzione geografica ==
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Una forma di min meridionale affine a quella parlata nel Fujian meridionale si parla anche a Taiwan, dove ha il nome nativo di '''tâi-oân-oē''' o '''[[Lingua taiwanese|hō-ló-oē]]'''. Il sottogruppo etnico per il quale il min meridionale è considerato una [[Madrelingua|lingua nativa]] è noto come [[Hoklo|Holo]] (Hō-ló) o [[Hoklo]], l'etnia principale di [[Taiwan]]. la corrispondenza tra lingua ed etnia è generalmente vera anche se non assoluta, in quanto alcuni Hoklo hanno dimestichezza molto limitata con il min meridionale, mentre alcuni non [[Hoklo]] lo parlano fluidamente.
Ci sono molti parlanti min anche tra i [[Cinesi d'oltremare]] nel [[Sud-est asiatico]]. Molti immigranti di [[Cinesi|etnia cinese]] nella regione erano [[Hoklo]] del Fujian meridionale e portarono la loro lingua in quella che è ora l'[[Indonesia]] (le antiche [[Indie Orientali Olandesi]]) e nelle odierne [[Malaysia]] e [[Singapore]] (anticamente [[Malesia britannica]], [[
== Classificazione ==
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|- bgcolor=lightgrey
|c=it rowspan=2| due
|c=zh rowspan=2|
|c=lan| [[Quanzhou]], [[Taipei]]
| lī
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|-
|c=it rowspan=2| malato
|c=zh rowspan=2|
|c=lan| [[Quanzhou]], [[Xiamen]], [[Taipei]]
| pīⁿ
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|- bgcolor=lightgrey
|c=it rowspan=2| uovo
|c=zh rowspan=2|
|c=lan| [[Quanzhou]], [[Xiamen]], [[Taiwan]]
| nn{{Unicode|̄}}g
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|-
|c=it rowspan=3| bacchette per il cibo
|c=zh rowspan=3|
|c=lan| [[Quanzhou]]
| tīr
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|- bgcolor=lightgrey
|c=it rowspan=3| scarpe
|c=zh rowspan=3|
|- bgcolor=lightgrey
|c=lan| [[Quanzhou]], [[Xiamen]], [[Taipei]]
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|-
|c=it rowspan=3| cuoio
|c=zh rowspan=3|
|c=lan| [[Quanzhou]]
| phêr
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|- bgcolor=lightgrey
|c=it rowspan=2| pollo
|c=zh rowspan=2|
|c=lan| [[Quanzhou]], [[Xiamen]]
| koe
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|-
|c=it rowspan=3| fuoco
|c=zh rowspan=3|
|c=lan| [[Quanzhou]]
| hə
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|-
|c=it rowspan=3| pensiero
|c=zh rowspan=3|
|c=lan| [[Quanzhou]]
| sy
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|}
==
Insieme alla scrittura moderna, vengono messi degli accenni dalle convenzioni di alcuni autori di dizionari ottocenteschi di dialetti Minnan, utili da consultare in ricerche filologiche. In particolare, il grosso deriva dalla romanizzazione molto complessa di uno dei primissimi dizionari di Minnan, cioè un dizionario di Hokkien scritto e pubblicato da Walter Henry Medhurst nel 1832. La romanizzazione si standardizza dal 1934 in poi. Il primissimo è l'"Arte de la Lengua Chio Chiu" (漳州?) di Melchior de Mançano (1580-1630?), un missionario dominicano. Scritta nel 1620-1621, rappresenta forse una varietà di Hokkien originaria di Fujian e parlata dai cinesi che vivevano fuori da Manila, nelle Filippine. La sua romanizzazione assomiglia a quella più tarda di Francisco Varo, l'autore dell'"Arte de la Lengua Mandarina".
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|ee
|/ɛ/
|È una "
|-
|i
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| -
|/ui/
|È una "ui" di q'''ui'''nto. Medhurst lo trascrive come "uy" (in isolamento è "wuy" 威. La prima lettera ricorda vagamente le convenzioni del pinyin, assenti nella
|-
|b
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| -
|/ŋ/; /ŋ̍/
| È una "ng" di pa'''n'''ca, consonante nasale sonora pronunciata con il dorso della lingua contro la zona tondeggiante del palato. Anche questo suono può essere una sonante con entrambe le possibilità di utilizzo e ha un trattino in alto in IPA. Un esempio è 黃 huang2, in Hokken n̂g (dialetto di Zhangzhou: ûiⁿ). Medhurst la trascrive come Wuí<sup>ng</sup> (a cui aggiunge Hông,
|-
|p
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|}
=== Paragoni con il Primo Cinese Medio/EMC e
L'Hokkien non ha consonanti retroflesse, come avviene anche in shanghainese, cantonese e Hakka (in generale, è una caratteristica tipica dei dialetti meridionali). Sono perse dunque tutte le retroflesse in putonghua e in Primo Cinese Medio, in cui per la prima volta sono apparse a partire perlopiù da cluster dell'Old Chinese.
Ritiene però *-m come il cantonese, tuttavia in dei casi cade e dà luogo a una nasalizzazione (vedi avanti). Ritiene poi i tre stop senza rilascio udibile di suono *-p, *-t e *-k, tranne in dei casi in cui appena dopo la vocale si riducono in degli stacchi glottali (cosa che invece avviene in toto in shanghainese, dialetto di Fuzhou e nelle varietà dialettali settentrionali).
Le palatalizzazioni del cinese moderno standard, influenzato dalla varietà di pronuncia del [[dialetto di Pechino]] non sono avvenute, come anche in cantonese (in shanghainese avvengono svariate palatalizzazioni, ma conserva bene molti suoni oggi persi insieme alla distinzione sonora-sorda-sorda aspirata).
Lo stacco glottale in Hokkien non deriva solo da uno stop lenito, ma si trova pure dopo le sonanti e vocali nasalizzate, ma questi due casi non vengono qui trattati.
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Quanto all'odierna sillaba "ER" in putonghua, che corrisponde pure in shanghainese, in Primo Cinese Medio deriva da una sillaba che iniziava con *ny- e finiva con /e, i/. In Old Chinese questo suono non esisteva e deriva da una palatalizzazione di *n- (eventuali cluster consonantici sono poi tutti caduti: il Primo Cinese Medio non ne ha). In Hokkien il suono diventa /d͡ʑ/ (senza contatto tra organi a Kaohsiung; alla lontana, assomiglia alla */z/ del Tardo Coreano Medio, usata proprio per trascrivere e adattare la consonante *ny-). L'esito in Hokkien è identico alle pronunce recenti dei kanji in giapponese (ma nelle pronunce go-on, più antiche, è /nʲ/). In Hokkien, sporadicamente come alternativa in delle varietà di pronuncia si trova /n/, che invece è la pronuncia più antica e conservativa e da cui si può ricostruire proprio *ny-. Alcuni esempi sono: 二 jī, 而 jî 耳 hī (jíⁿ a Zhangzhou e ní a Quanzhou), 爾 ní (jíⁿ s Zhangzhou), 兒 jî (pronuncia di Zhangzhou. Iniziava però in *ng- in Old Chinese, quindi si nota una palatalizzazione in Hokkien e Primo Cinese Medio).
Quanto all'odierna R- in putonghua, deriva anch'essa da *ny- in Primo Cinese Medio, derivata da una palatalizzazione di *n- dall'Old Chinese. a parte le
Quanto invece alla /f/ in putonghua, deriva notoriamente dalle bilabiali *bj-, pj-, phj in Primo Cinese Medio, che a loro volta derivano da simili suoni in Old Chinese, in cui non esisteva /f/ (nasce insieme a */v/ durante il Primo Mandarino). Ebbene, le antiche *bj-, pj-, phj- (e simili suoni bilabiali in Old Chinese, non seguiti da semivocale e eventualmente preceduti da un'iniziale blandamente attaccata e poi caduta) in Hokkien si leniscono in /h/ (come in giapponese moderno), ma molti altri caratteri straordinariamente hanno una o più pronunce alternative che hanno la bilabiale sorda /p/ anche con aspirazione. Tutte queste pronunce sono conservative, si avvicinano al coreano e al vietnamita e sono pronunce vernacolari 白 (l'altra in /h/ è letteraria 文. La stessa separazione in lettura bai e wen, con la prima più conservativa, è presente pure in shanghainese). L'Hokkien non ha il suono e lettera /f/, come in putonghua e cantonese. Dalle pronunce vernacolari dei caratteri con doppia pronuncia
Quanto alle sillabe che in Primo Cinese Medio iniziavano in *mj- (e *m- in Old Chinese, sporadicamente preceduto da una consonante), mentre in cantonese restano con il suono /m/, in putonghua si sono lenite per poi culminare in /w/ semivocalica per formare un dittongo. In Hokkien, semi-conservativo, si lenisce e modifica in /b/: 未 bē, 味 bī, 晚 boán (pronuncia vernacolare mńg e múi, più conservativa), 亡 bông, 忘 bōng, 望 bāng e bōng, 網 bāng. Anche il giapponese, che ha in dei casi la doppia versione, presenta /b/ (mentre in vietnamita presenta /v/ < */w/); la versione conservativa ritiene /m/. Invece lo shanghainese vernacolare, il coreano, il cantonese e l'Hakka sono conservativi (/m/). Il [[Teochew]], un Minnan che ha un altro sistema di romanizzazione (Peng'im), si comporta in modo analogo agli Hokkien e molto sporadicamente presenta pure /m/, da cui si ricostruisce il suono originale, e.g. 晚 mung2 /muŋ⁵²/, 萬 mog8 /mok̚⁴/ (se usato come cognome), 問 mung7 /muŋ¹¹/, 吻 mug4 /muk̚²/.
Quanto a *ng- in Primo Cinese Medio (deriva dallo stesso suono in Old Chinese/OC o da una /G/ o /q/, cioè una "g" di gatto sonora pronunciata con la radice della lingua contro il velo palatino/la parte morbida del palato, cioè la zona uvulare, e una "c" di cane sorda pronunciata alla stessa maniera e come in arabo moderno), da suono nasale diventa /g/ come in giapponese: conserva in parte la presenza di una occlusiva/plosiva /G/ o /q/ oppure, in molti altri casi, sembra essere un'approssimazione di *ng-, la stessa dei giapponesi. In un numero minore di casi, conserva *ng-, specialmente nella varietà di Zhangzhou: da questa pronuncia si ricostruisce *ng- antico, presente sicuramente in Primo Cinese Medio. Una carrellata rapida di esempi è: 牙 gê (Zhangzhou: gâ. OC *m-ɢˤ<r>a), 芽 gê (Zhangzhou: gâ. OC *m-ɢˤ<r>a), 颜 gân (OC *C.ŋˤrar), 我 góa e alternativa ngó͘ (OC *ŋˤajʔ), 饿 gō (Quanzhou: ngō͘ . OC *ŋˤaj-s), 艾 ngāi (OC *C.ŋˤa[t]-s), 研 gián (Taipei: ngái. OC *[ŋ]ˤe[r]), 鱼 gû (pronuncia alternativa di Amoy. OC *[r.ŋ]a), 玉 gio̍k (Zhangzhou. OC *[ŋ](r)ok), 言 gân (Zhangzhou. OC *ŋa[n], *ŋa[r]), 语 gú (Amoy, Taipei. OC *ŋ(r)aʔ), 牛 ngiû (Zhangzhou. OC *[ŋ]ʷə), 元 goân (OC *[ŋ]o[r]), 原 goân (OC *N-ɢʷar), 月 goa̍t (OC *[ŋ]ʷat), 吴 ngô͘ (OC *ŋʷˤa), 五 (pronuncia alternativa a Zhangzhou e Amoy: ngó͘. OC *C.ŋˤaʔ), 午 ngó͘ (Amoy, Zhangzhou. OC *m-qʰˤaʔ), 瓦 góa (OC *C.ŋʷˤra[j]ʔ), 外 gōa / gōe (OC *[ŋ]ʷˤa[t]-s). In Teochew (è un Minnan, ma non è Hokkien) si trova sia /ŋ/- che /g/- grossomodo in eguale misura (una terza possibilità rara è la mutazione in aspirazione /h/, tale per cui non c'è nessun contatto con organi, a cui si affianca ). Anche il Teochew ha la divisione in pronuncia letteraria e vernacolare. Per esempio, 艾 ha hian7 / ngai6 (/hĩã¹¹/, /ŋai³⁵/). La seconda, più conservativa, è quella letteraria (quella vernacolare cioè è meno conservativa). Un altro esempio di pronuncia doppia in base al registro è 我, ua2 / ngo2 (/ua⁵²/, /ŋo⁵²/): la seconda, più conservativa, è sempre quella letteraria, il che lascia presumere una tendenza inversa rispetto allo shanghainese e Hokkien, in cui la pronuncia vernacolare di contro è la più conservativa (tranne nel caso di -m in Hokkien: è letteraria ma conservativa).
=== Toni in POJ ===
I toni sono descritti nella varietà di Amoy (nel paragrafo sotto sono spiegati in Tai-lo). Se si desidera pronunciare i toni, si consiglia di dividere la propria voce in tre registri senza forzarla: registro acuto, medio/mediano e grave. Anche le sillabe che terminano in stop (ritenuto o mutato in uno stacco glottale) hanno due intonazioni (non è cioè un mero tono entrante sfuggito: si dota di un contorno tonale). Degli otto toni originali, due sono confluiti, abbassando il numero a sette. Questi toni sono segnalati perlopiù con diacritici. La cifra permette di sostituire il diacritico con un numero, cosa che avviene anche nella scrittura corrente al computer del pinyin.
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== Altri progetti ==
{{InterWiki|codice=zh-min-nan|lingua=min nan}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20111126225744/http://solution.cs.ucla.edu/~jinbo/dzl/ 當代泉州音字彙], un dizionario dell'idioma di Quanzhou
* {{zh}}
* {{zh}} [http://iug.csie.dahan.edu.tw/TG/jitian/tgjt.asp 台語線頂字典] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111127013157/http://iug.csie.dahan.edu.tw/TG/jitian/tgjt.asp |
* {{zh}} [https://web.archive.org/web/20111118031511/http://twblg.dict.edu.tw/tw/index.htm 臺灣閩南語常用詞辭典], dizionario di parole di hokkien taiwanese di uso comune del Ministero dell'educazione, Repubblica di Cina (Taiwan).
* {{zh}} [https://web.archive.org/web/20061008180132/http://nlg.csie.ntu.edu.tw/systems/TWLLMT/index.html 臺灣本土語言互譯及語音合成系統], conversione in linea taiwanese-hakka-mandarino
* {{en}} [http://voyager.jpl.nasa.gov/spacecraft/languages/amoy.html Voyager - Spacecraft - Golden Record - Greetings From Earth - Amoy] Il filmato del voyager dice: {{Unicode|Thài-khong pêng-iú, lín-hó. Lín chia̍h-pá—bē? Ū-êng, to̍h lâi gún chia chē—ô·!}} 太空朋友,恁好。恁食飽未?有閒著來阮遮坐哦!
* {{en}} http://daiwanway.dynip.com/cgi/tdict.acgi?w=&p=&e=&m= {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20010525232644/http://daiwanway.dynip.com/cgi/tdict.acgi?w=&p=&e=&m= |
* {{cita web|http://www.pinyin.info/readings/mair/taiwanese.html|''How to Forget Your Mother Tongue and Remember Your National Language'', di Victor H. Mair, Università della Pennsylvania}}
* https://stedt.berkeley.edu/~stedt-cgi/rootcanal.pl STEDT (Sino-Tibetan Ethymological Dictionary and Thesaurus), a cura di James Matisoff (2015)
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