Silfio: differenze tra le versioni

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| immagine =Silphium.jpg
| didascalia =Antica moneta d'argento di Cirene raffigurante uno stelo di silfio.
<!-- CLASSIFICAZIONE: APG -->
|FIL?=x
| regno = [[Plantae]]
| dominio regnoFIL= [[EukaryotaPlantae]]
|clade1=[[Angiosperme]]
| divisione = [[Magnoliophyta]]
| classe clade2= [[MagnoliopsidaMesangiosperme]]
| ordineclade3= [[ApialesEudicotiledoni]]
|clade4=[[Eudicotiledoni centrali]]
| famiglia = [[Apiaceae]]
|clade5=[[Superasteridi]]
| genere = '''[[Ferula (botanica)|Ferula]]''' ?
|clade6=[[Asteridi]]
| specie = '''Laserpicium'''
|clade7=[[Euasteridi]]
| binome =Laserpicium
|clade8=[[Campanulidi]]
| biautore =
|ordineFIL=[[Apiales]]
|famigliaFIL=[[Apiaceae]]
| generegenereFIL = '''[[Ferula (botanica)|Ferula]]''' ?
| specieFIL = '''F. drudeana''' ?
| regno = [[Plantae]]
|dominio=[[Eukaryota]]
| divisione = [[Magnoliophyta]]
|classe=[[Magnoliopsida]]
|ordine=[[Apiales]]
| famiglia = [[Apiaceae]]
|genere=[[Ferula]] ?
| binome = [[Ferula drudeana]] ?
| biautore =[[Evgenij Korovin|Korovin]]
| bidata =
}}
 
Il '''silfio''' (conosciuto anche come '''''silphion''''' o '''''laser''''' o '''''laserpicio''''') è una pianta estinta appartenuta probabilmente al [[genere (tassonomia)|genere]] ''[[Ferula (botanica)|Ferula]]'' ([[famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Apiaceae]] o Ombrellifere). Cresceva in una ristretta zona costiera, di circa 200 per 60&nbsp;km, in [[Cirenaica]] (attuale [[Libia]]). ConsideratoSpesso in generedescritto come una specie estinta di "finocchio gigante", (qualcunoil ritienesilfio cheè inconsiderato realtàcome appartengala allaprima specie nonvegetale estintadella ''[[Ferulacui tingitana]]''),estinzione lasi specieha ancoradocumentazione esistentescritta. più somigliante è considerata la ''[[Ferula assa-foetida|Ferula assafoetida]]''.
 
Rappresentava un tempo la maggiore risorsa commerciale dell'antica città di [[Cirene]] per il suo utilizzo come spezia e medicinale. La pianta era così importante per l'economia cirenaica che divenne il simbolo della città ed era rappresentata in molte delle sue [[Moneta|monete]].
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A parte i suoi usi nella cucina greco-romana (come ad esempio nelle ricette di [[Marco Gavio Apicio|Apicio]]), la pianta era utilizzata per molte applicazioni mediche. Si riteneva che curasse la tosse, la gola irritata, la febbre, l'indigestione, i dolori, le verruche ed altri tipi di malattie, ma soprattutto, secondo [[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]], era utilizzata come contraccettivo. Oggi sappiamo che molte specie appartenenti alla famiglia delle [[Apiaceae]] hanno proprietà [[Estrogeno|estrogeniche]], ed è stato dimostrato che alcune (come la [[Daucus carota|carota selvatica]]) possono fungere da [[Aborto|abortivo]]; è quindi possibile che la pianta fosse farmacologicamente attiva per la prevenzione o l'interruzione della gravidanza.
 
Nel carme 7 del suo ''Liber'', [[Gaio Valerio Catullo|Catullo]] cita la città di "[[Cirene]] ricca di silfio" (''lasarpiciferis...Cyrenis'') per caratterizzare il deserto libico, i cui granelli di sabbia sono tanto numerosi quanti i baci richiesti dal poeta.
 
Alcune fonti sostengono che il tradizionale simbolo del cuore (♥) derivi dalla forma dei suoi semi (vedi sezione [[silfio#Simbologia|Simbologia]]).
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Gli ultimi esemplari vennero donati all'imperatore [[Nerone]] a titolo di curiosità, come scrive [[Plinio il Vecchio]] nel suo celebre trattato ''[[Naturalis historia]]''<ref>{{en}} [http://www.coquinaria.nl/english/recipes/15.3histrecipe.html Roman health food] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160408020636/http://coquinaria.nl/english/recipes/15.3histrecipe.html |data=8 aprile 2016 }}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.veleia.it/download/allegati/fn000639.pdf|titolo=Apicio e la cucina degli antichi romani}}</ref>.
 
Mentre ''[[Ferula assa-foetida|Ferula assafoetida]]'' è considerata come la specie ancora esistente più somigliante al silfio, si è spesso tentato di riconoscerlo in alcune specie vegetali ancora esistenti (per esempio, ''[[Ferula tingitana]]''). Tuttavia, molto più promettente è la recente (2021) ipotesi che il silfio non sia altro che ''[[Ferula drudeana]]'', una rara specie endemica della [[Cappadocia]], raccolta nel 1909, classificata nel 1930, riscoperta nel 1983 e riconosciuta con ottime probabilità come silfio fra il 2012 e il 2022<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Mahmut Miski|anno=2021|titolo=Next Chapter in the Legend of Silphion: Preliminary Morphological, Chemical, Biological and Pharmacological Evaluations, Initial Conservation Studies, and Reassessment of the Regional Extinction Event|rivista=Plants}}</ref>.
[[File:Silfio, 1942.jpg|thumb|Il silfio in un francobollo da 10 centesimi del 1942 della [[Libia italiana]].]]
 
== Simbologia ==
Ci sono state alcune speculazioni sul nesso tra il silfio e la tradizionale simbologia della forma del [[Cuore (simbolo)|cuore]] (♥)<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Favorito|nome=E. N.|cognome2=Baty |nome2=K.|data=febbraio 1995|titolo=The Silphium Connection|rivista=Celator|volume=9|numero=2|pp=6–86-8}}</ref>.
 
Alcuni ritengono che il simbolo del cuore, in ambito religioso, sia stato utilizzato per la prima volta nel [[XVII secolo]], quando [[Santa Margherita Maria Alacoque]] ebbe una visione di una forma di cuore dentro una [[corona di spine]]. Ad ogni modo, il simbolo è presente in [[Vetrata|vetrate]] molto più antiche.
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==Araldica==
Nel 1919 alla [[Cirenaica italiana]] venne concesso, con [[regio decreto]] del 3 aprile 1919, uno stemma «d'azzurro, al silfio d'oro reciso, reciso e sormontato da una stella d'argento. Lo scudo timbrato da corona antica romana»;<ref>{{cita pubblicazione |cognome=Rangoni Machiavelli |nome=Luigi |anno=1933 |mese=luglio|titolo=Stemmi delle colonie, delle provincie e dei comuni del Regno d'Italia riconosciuti o concessi dalla Consulta Araldica del Regno al 1º novembre 1932 |rivista=Rivista del Collegio Araldico |volume=anno XXXI |p=365 }}</ref> il colore del fondo dello [[Scudo araldico|scudo]] divenne successivamente (tra il 1932 e il 1937) rosso e in quest'ultima versione appare nell'arma concessa alla [[Libia italiana]] il 16 dicembre 1940.<ref>{{cita pubblicazione |cognome=Z. |nome=A. |anno=1988 |titolo=Lo stemma coloniale della Libia |rivista=Vexilla Italica |volume=a. XIV |numero=n. 2 |pp=46-47 }}</ref>
 
Il silfio d'oro è stato poi assunto nell'[[araldica]] militare [[italia]]na quale simbolo delle unità che hanno combattuto nelle campagne in [[Africa settentrionale]] durante la [[seconda guerra mondiale]].
<gallery>
File:Cyrenaica_COA.svg|Stemma ufficiale della [[Cirenaica]] italiana]] dal 1919 al 1943
File:Coat of arms of LybiaItalian Libya (19401940–1943).svg|Stemma ufficiale della [[Libia italiana]] dal 1940 al 1943
File:CoA mil ITA btg bersaglieri 14 (1987-).png|Stemma del [[14º Battaglione bersaglieri "Sernaglia"]], silfio d'oro su fondo rosso nel 2º quarto
File:CoA mil ITA rgt genio 21.png|Stemma del [[21º Reggimento genio guastatori]], silfio d'oro su fondo azzurro a destra dello scudo
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|1=https://nunc.ch/it/silphium-prima-vittima-dello-sfruttamento/|2=Silphium, prima vittima dello sfruttamento|lingua=it|accesso=8 giugno 2025}}
* {{cita web|1=http://ancient-coins.com/articles/silphium/silphium2.htm|2=Notizie e disegni sul silfio, storia di Cirene e delle sue monete|lingua=en|accesso=6 febbraio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061102232406/http://ancient-coins.com/articles/silphium/silphium2.htm|dataarchivio=2 novembre 2006|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://gernot-katzers-spice-pages.com/engl/Silphion.html|L'utilizzo del silfio come spezia nell'antica cucina romana|lingua=en}}
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[[Categoria:Cucina greca antica]]
[[Categoria:Piante estinte]]
[[Categoria:Specie estinte in epoca storica]]