Governo Minghetti I: differenze tra le versioni
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Il '''Governo Minghetti I''' è stato
Esso, nato in seguito alle dimissioni del [[Governo Farini|governo precedente]], è stato in carica dal 24 marzo [[1863]]<ref>{{Cita web|url=http://www.senato.it/teca/giornalistorici/297946a8-80e3-440f-8339-e4d3189d693f.pdf|titolo=NOTIZIE TELEGRAFICHE - Dispacci Elettrici Privati (Agenzia Stefani) - Napoli 24 — Torino 24|citazione=Minghetti annuncia alla Camera che
Farini per ragioni di salute ha rassegnato il suo uffìzio , e il Re incaricò Minghetti della presidenza del Consiglio ,
conservando il portafoglio delle finanze...|editore=Il Pungolo|data=25 marzo 1864}}</ref> al 28 settembre [[1864]], per un totale di 554 giorni, ovvero 1 anno, 6 mesi e 4 giorni.
== Compagine di governo ==
=== Appartenenza politica ===
{| class=wikitable
!colspan=2|Partito
!Presidente
!Ministri
!Totale
|-
| {{nome partito con colore|Destra storica}}
| 1
| 8
| 9
|}
=== Provenienza geografica ===
La provenienza geografica dei membri del Consiglio dei ministri si può così riassumere:
{| class="wikitable"
!Regione
!Presidente
!Ministri
!Totale
|-
|{{IT-EMR}}
|1
| -
|1
|-
|{{IT-CAM}}
| -
|1
|1
|-
|''{{FRA}}''
| -
|1<ref>Il ministro [[Luigi Federico Menabrea]] nacque a [[Chambéry]], all'epoca sotto la dominazione napoleonica.</ref>
|1
|-
|{{IT-LOM}}
| -
|1
|1
|-
|{{IT-PIE}}
| -
|1
|1
|-
|{{IT-PUG}}
| -
|1
|1
|-
|{{IT-SAR}}
| -
|1
|1
|-
|{{IT-SIC}}
| -
|1
|1
|-
|{{IT-TOS}}
| -
|1
|1
|}
=== Situazione parlamentare ===
'''NOTA''': Ai tempi del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], poiché secondo lo [[Statuto Albertino]] il governo rispondeva nei fatti al solo [[Re d'Italia|Re]], la [[fiducia parlamentare]] in senso moderno non era obbligatoria (ed in tal senso vari sono stati i casi di formazione di un [[Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia|governo]] palesemente [[Governo di minoranza|privo di tale supporto]]). La prassi di determinare la sopravvivenza dell’esecutivo in base al supporto parlamentare, dunque, si è andata sviluppando solo successivamente, specie con l’ascesa dei [[partiti di massa]] e con l’introduzione del [[sistema proporzionale]], in tempi molto più tardi rispetto all’unità, ed ufficialmente solo con la [[Costituzione della Repubblica Italiana]]. Per questo motivo, il grafico sottostante espone, secondo ricostruzioni e dichiarazioni, nonché secondo la composizione del governo, l’eventuale supporto che questo avrebbe o ha ottenuto.
{| class="wikitable" style="font-size80%;"
|-
! width="120" | Camera
! width="60" | Collocazione
! width="300" | Partiti
! width="80" align="center" | Seggi
|-
! rowspan="3" |[[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei deputati]]<ref>Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa [[Camera (politica)|camera]] (e non anche del [[Senato del Regno (Italia)|Senato del Regno]]) poiché, sebbene entrambe partecipassero al processo di controllo del rapporto con l'esecutivo, per [[convenzione costituzionale]] in caso di disaccordo era la decisione della [[camera bassa]] a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del [[Parlamento del Regno d'Italia|Parlamento]] nella sua totalità.</ref>
| '''Maggioranza'''||[[Destra storica|PLC]] (342)
||{{Seggi|342|443|c=green}}
|-
| '''Appoggio esterno''' ||[[Indipendente (politica)|IND]] (23)
||{{Seggi|23|443|c=grey}}
|-
|'''Opposizione''' ||[[Sinistra storica|DEM]] (62), [[Estrema sinistra storica|ER]]-[[Partito d'Azione (1853-1867)|Pd'A]] (14)
||{{Seggi|78|443|c=red}}
|}
== Composizione ==
{| class="wikitable"
! Carica
! colspan="3" | Titolare
|-
! colspan="4" |[[Presidenza del Consiglio dei ministri]]
|-
! [[Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia|Presidente<br />del Consiglio dei ministri]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Marco_Minghetti.jpg|100px]]
| [[Marco Minghetti]] ([[Destra storica]])
|-
! [[Ministero (Italia)|Ministero]]
! colspan="3" |[[Ministro|Ministri]]
|-
! [[Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale|Affari Esteri]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Viscontivenosta.jpg|100px]]
| [[Emilio Visconti Venosta]] ([[Destra storica]])
|-
! [[Ministero dell'agricoltura, dell'industria e del commercio|Agricoltura, Industria e Commercio]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Giovanni Manna.gif|100px]]
| [[Giovanni Manna]] ([[Destra storica]])
|-
! [[Ministero dei lavori pubblici|Lavori Pubblici]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Gebrüder Alinari - Luigi Menabrea (Zeno Fotografie).jpg|100px]]
| [[Luigi Federico Menabrea]] ([[Destra storica]])
|-
! [[Ministero dell'interno|Interno]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Ubaldino peruzzi.jpg|100px]]
| [[Ubaldino Peruzzi]] ([[Destra storica]])
|-
! [[Ministero dell'istruzione|Istruzione]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Michele Amari, lo storico del Vespro.jpg|100px]]
| [[Michele Amari]] ([[Destra storica]])
|-
! [[Ministero della guerra|Guerra]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Alessandro Della Rovere.jpg|100px]]
| [[Alessandro Della Rovere]] ([[Destra storica]])
|-
! rowspan=2|[[Ministero della marina|Marina]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Orazio Di Negro.gif|100px]]
| [[Orazio Di Negro]] ([[Destra storica]])<br/><small>(fino al 21 aprile 1863)</small>
|-
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Efisio Cugia.jpg|100px]]
| [[Efisio Cugia]] ([[Destra storica]])<br/><small>(dal 21 aprile 1863)</small>
|-
! [[Ministero delle finanze|Finanze]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Marco Minghetti.jpg|100px]]
| [[Marco Minghetti]] ([[Destra storica]])
|-
! [[Ministero della giustizia|Grazia e Giustizia e Culti]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Giuseppe Pisanelli (cropped).jpg|100px]]
| [[Giuseppe Pisanelli]] ([[Destra storica]])
|}
== Cronologia ==
{{F|governi|gennaio 2021}}
=== 1863 ===
* 24 marzo - Il Re, arrivato a notte a [[Torino]] dalla [[Parco naturale La Mandria|Mandria]], conferisce in mattinata con [[Marco Minghetti|Minghetti]], il quale cede alle insistenze del sovrano ed assume la presidenza del consiglio. Il Sovrano desidera che nessun elemento nuovo sia introdotto nel Gabinetto, ma [[Giuseppe Pasolini|Pasolini]] chiede di essere sostituito a causa di certi scrupoli personali derivanti dalle sue vecchie relazioni con il Papa. [[Carlo Bon Compagni di Mombello|Bon Compagni]] non gli piace, Cugia incontra in alcuni Ministri gravi difficoltà; si pensa di chiamare da Parigi [[Costantino Nigra|Nigra]], ma si conviene che non potrebbe trovare alcuno per rimpiazzarlo. Non potendo Minghetti abbandonar le Finanze, si pensa a metter Peruzzi agli affari esteri, che lascerebbe a Spaventa il portafoglio dell'Interno: se non che il Re non ama quest'ultimo che gode di un'impopolarità inesauribile nel Napoletano. Volendo evitare l'interim, è scelto Visconti Venosta. In seguito alla proposta della Commissione del Bilancio di fare un'inchiesta parlamentare sulla Marina, Di Negro vorrebbe ritirarsi. Si propone a Sella di assumere il portafoglio della Marina. Questi accetterebbe, ma la sua area politica non glielo permette. Di Negro rimane dunque, ma provvisoriamente.
* 2 giugno - Il Parlamento boccia una proposta del Presidente che prevedeva con grande ambizione un progetto di [[decentramento amministrativo]], che vede la [[regione amministrativa|regione]] come consorzio di provincia, una realtà storica e naturale; idea di fondo del suo progetto era una maggiore autonomia [[Comune (Italia)|comunale]] con l'allargamento del corpo comunale e l'elettività del [[sindaco]].
* 15 agosto - Il governo emana la [[legge Pica]], che nell'intento di combattere il fenomeno del [[brigantaggio]] sospende le garanzie istituzionali date dallo [[Statuto Albertino]], definisce il reato di brigantaggio i cui trasgressori saranno sottoposti al giudizio dei [[tribunale militare|tribunali militari]] in quasi tutta l'Italia meridionale.
=== 1864 ===
* 28 febbraio - La scadenza della legge Pica, che doveva durare fino al dicembre del 1863, viene prolungata fino alla fine del 1865.
* 21 marzo - Il Parlamento promulga la legge per la fondazione della [[banca d'Italia]].
* 12 agosto - [[Marco Minghetti|Minghetti]] in consiglio di ministri porta la questione della Convenzione per [[Roma]]; conosciuta già da [[Emilio Visconti Venosta|Visconti Venosta]] e da [[Ubaldino Peruzzi|Peruzzi]], e poi da [[Luigi Federico Menabrea|Menabrea]]. Questi e [[Michele Amari|Amari]], [[Efisio Cugia|Cugia]], [[Giuseppe Pisanelli|Pisanelli]], [[Giovanni Manna|Manna]] vi consentono pienamente; [[Alessandro Della Rovere|Della Rovere]] no e dichiara che si dimetterà.
* 13 agosto - [[Marco Minghetti|Minghetti]] comunica al Re i termini della Convenzione per [[Roma]] con la [[Francia]]. [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] si inquieta e protesta vivamente contro l'idea di abbandonare [[Torino]].
* 22 agosto - L'Italia partecipa e sottoscrive l'atto costitutivo di [[Ginevra]] che decreta la fondazione della [[Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale|Croce Rossa Internazionale]].
* 27 agosto - A [[Saint-Cloud|Saint Cloud]], colloquio di [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]] con [[Giovanni Nigra|Nigra]] sulla Convenzione per [[Roma]]; l'Imperatore tiene fermo per il trasloco della capitale; se no si può tirare avanti così.
* 11 settembre - Il Re, venutosi man mano adattando all'idea del trasloco della capitale, accetta a patto che, per ragioni esclusivamente strategiche, sia posta a [[Firenze]].
* 15 settembre - Italia e Francia firmano a [[Parigi]] una convenzione inerente alla [[questione romana]]: essa prevede un ritiro delle forze francesi dalla città eterna tra due anni, mentre l'impegno italiano è quello di non aggredire lo [[Stato Pontificio]]; l'accordo contiene anche una clausola segreta: quella di trasferire nell'arco di sei mesi la capitale d'Italia da [[Torino]] in un'altra città italiana, a dimostrazione che il governo italiano rinuncia a [[Roma]] come nuova capitale.
* 18 settembre - Un consiglio di generali d'armata ([[Enrico Cialdini|Cialdini]], [[Giacomo Durando|Durando]], [[Enrico Morozzo Della Rocca|Della Rocca]], [[Ettore de Sonnaz|De Sonnaz]], [[Carlo Pellion di Persano|Persano]]) convocato d'ordine del Re, e presieduto dal [[Eugenio Emanuele di Savoia-Villafranca|principe di Carignano]] vota all'unanimità essere [[Firenze]] la sola capitale, militarmente parlando, la più strategica oggigiorno d'Italia.
* 20 settembre - I ministri firmano la relazione al Re sulla Convenzione del 15 per [[Roma]]. [[Alessandro Della Rovere|Della Rovere]], stante l'agitazione che si delinea a [[Torino]], ritira le dimissioni e si dichiara solidale con tutto il governo. Verso le 20 certo prete popolano don Ambrogio va qua e là predicando concordia seguito da monelli; i carabinieri lo arrestano; la folla si mette a gridare "Roma o Torino" e si ingrossa; salta fuori una bandiera e i dimostranti, girando per la città, gridano sotto i ministeri, sotto il municipio; sotto la casa di [[Ubaldino Peruzzi|Peruzzi]] ed altrove; poi si sciolgono in via Doragrossa.
* 21-22 settembre - La clausola segreta viene "spifferata" e a Torino sorgono manifestazioni spontanee, [[Strage di Torino (1864)|represse nel sangue dalle forze governative]].
* 23 settembre - Il gen. [[Enrico Morozzo Della Rocca|Della Rocca]] a nome del Re si reca da [[Marco Minghetti|Minghetti]] a consigliare le dimissioni del governo. Minghetti risponde (e ne telegrafa al Re) desiderare un invito formale di lui a dimettersi; e il Re, un'ora dopo, gli telegrafa: «Lo stato attuale di cose non potendo durare perché troppo triste; la invito Lei e i suoi colleghi a dare le dimissioni». Minghetti gliele manda immediatamente. Il Re, ritorna subito a Torino; conferisce con varie personalità, assumendo informazioni sui fatti di ieri sera; poi, sentiti i presidenti della Camera e del Senato e il gen. Della Rocca, manda un aiutante di campo a significare al presidente dei ministri di averne accettate le dimissioni; e manda altro ufficiale ad informare il Sindaco avere chiamato il generale [[Alfonso La Marmora|La Marmora]] por comporre il ministero: si conclude formalmente l’esperienza di governo.
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* Francesco Bartolotta, ''Parlamenti e Governi d'Italia dal 1848 al 1970'', 2 Voll., Vito Bianco editore, Roma, 1971, II Vol., p. 37.
== Voci correlate ==
* [[Governi italiani per durata]]
* [[Presidenti del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
*{{Cita web|url=https://storia.camera.it/governi/i-governo-minghetti/|titolo=Scheda sul Governo Minghetti I|}}
{{Governi del Regno d'Italia}}
{{Portale|politica|storia d'Italia}}
[[Categoria:Governo Minghetti I| ]]
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