Maniera nera: differenze tra le versioni
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[[File:Maniera nera Encyclop.jpg|thumb|upright=0.7|Maniera nera, Encyclopédie Diderot et d'Alembert.]]
[[File:Mezzaluna berceau.jpg|thumb|upright=0.7|Mezzaluna o berceau per la maniera nera.]]
[[File:Brunitoio raschietto.jpg|thumb|upright=0.7|Brunitoi e raschietti per la maniera nera.]]
La cosiddetta '''
Si prepara la lastra graffiandola con il ''berceau'' (o ''rocker'', in inglese) in tutte le direzioni, in modo tale da ottenere una superficie scabra, che alla stampa risulterà nera. Le zone in luce si ottengono asportando le ''barbe'' con il [[raschietto]] e lucidandole con il [[brunitoio]].
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A partire dalla metà del XIX secolo venne sempre meno utilizzata. Robert e Peter Kipniss Ilsted furono due importanti esponenti della tecnica nel XX secolo; ed anche Escher usò la mezzatinta di tanto in tanto.
==Bibliografia==
* {{Cita libro|autore=Piero Antonio Gariazzo|wkautore=Pier Antonio Gariazzo|capitolo=La mezzatinta|url=https://archive.org/details/lastampaincisatr00gari/page/140/mode/2up|titolo=La stampa incisa. Trattato dell'arte d'incidere all'acquaforte, al bulino, all'acquatinta, alla maniera nera e di intagliare il legno|città=Torino|editore=S. Lattes & C. editori|anno=1907|pp=140-145}}
==Voci correlate==
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