Messerschmitt Me 262: differenze tra le versioni

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Storia del progetto: Added note that some late-war, production ready Me 262s were designated Me 609
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{{Infobox aeromobile
|Aeromobile = aereo_militare
|Nome = Messerschmitt Me 262
|Immagine = Me262 02.jpg
|Didascalia = Il Messerschmitt Me 262A-2a esposto al [[Royal Air ForceRAF Museum|RAF Museumdi London]]Londra
|Tipo = [[aereo da caccia]]
|Equipaggio = 1
|Progettista = [[Willy Messerschmitt]]
|Costruttore = {{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Messerschmitt (azienda)|Messerschmitt]]
|Data_ordine = 31 gennaio 1940 ordine per 20 prototipi "P-1065"
|Data_primo_volo = 18 aprile [[1941]] con motore a pistoni (Me262 V1)
18 luglio 1942 con motori a getto (Me262 V3)
|Data_entrata_in_servizio = 20 luglio 1944
|Data_ritiro_dal_servizio = Luftwaffe 1945
Aeronautica Cecoslovacca 1951
Czechslovak Air Force 1951
|Utilizzatore_principale = {{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]
|Altri_utilizzatori = CzechoslovakAeronautica AirMilitare ForceCecoslovacca (AVIA S-92 & CS-92) dal 1945 fino al 1951
|Esemplari = 1 433
|Costo_unitario = 87.400 Reichsmark (senza motori, armi e apparati radio)
|Sviluppato_dal = L'RLM richiede nell'ottobre 1938 un caccia a reazione, il team di ingegneri della Messerschmitt sviluppa il Projeckt 1065 il 1º aprile 1939 e presentato all'RLM il 7 giugno 1939, nel febbraio 1941 designazione dell'RLM 8-262 ed ufficialmente ME-262 dall'8 aprile 1941.
|Altre_varianti = >A-1a: caccia standard (schwalbe)
>A-1a/U1: caccia con armamento modificato
>A1-a/U2: caccia per ogni condizione climatica
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>A2-a/U1: bombardiere d'assalto Blitzbomber
>B-1a: dotato di due posti e doppi comandi per addestramento
>B-2a: caccia notturno dotato di due posti e apparecchiatura radar
|Lunghezza = 10,58 [[metro|m]]
|Apertura_alare = 12,50 m
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|Allungamento_alare =
|Peso_a_vuoto = 3 795 [[chilogrammo|kg]]
|Peso_carico = 6 473 [[chilogrammo|kg]]
|Peso_max_al_decollo = 6 750 kg
|Passeggeri =
Riga 50:
|Spinta = 8,8 [[Newton (unità di misura)|kN]] (900 kg/s) ciascuno
|Velocità_max = 878 [[chilometro orario|km/h]] (474 [[Nodo (unità di misura)|kt]]) a 6 000 m (19 685 [[Piede (unità di misura)|ft]])
|VNE =
|Velocità_crociera =
|Velocità_salita = 20 [[metro al secondo|m/s]]
Riga 56:
|Atterraggio =
|Autonomia = 480-1050 [[chilometro|km]]
|Raggio_azione =1049 520 [[chilometro|km]]
|Tangenza = 11 500-12 200 m
|Mitragliatrici =
|Cannoni = 4 [[MK 108]] [[calibro (armi)|calibro]] [[30 mm]]
|Bombe = 2 bombe da 250 kg [[SC 250]] o 2 bombe da 500 kg [[SC 500]] (solo la versione A-2a)
|Missili =
|Piloni =
Riga 70:
|Ref = Messerschmitt Me 262 (libro di Kev Darling) Avistar.org
|Tavole_prospettiche = Messerschmitt Me 262 Schwalbe 3d drawing.svg
|Razzi = 24 [[R4M (razzo)|R4M]] da 55 mm
}}
Il '''Messerschmitt Me 262''' era un [[aereo militare]] multiruolo [[aereo a reazione|a reazione]], bimotore [[turbogetto]] e [[monoplano]] ad [[ala (aeronautica)|ala bassa]] e [[ala a freccia|a freccia]], sviluppato dall'azienda aeronautica [[Germania|tedesca]] [[Messerschmitt (azienda)|Messerschmitt]] [[Aktiengesellschaft|AG]] negli [[Anni 1940|anni quaranta]]. Impiegato dalla [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]], l'[[aeronautica militare]] dell'allora [[Germania nazista]] durante le fasi finali della [[seconda guerra mondiale]], detiene il primato di essere stato il primo caccia della storia con [[Motore a reazione|motore a gettoturbina]] ad entrare in servizio operativo e il primo caccia bireattore.
 
Le versioni principali erano da caccia, soprannominata "«'''Schwalbe'''",» (in [[lingua tedesca|tedesco]] «[[rondine]]»), [[bombardiere|da bombardamento]], soprannominata "«'''Sturmvogel'''",» [[Hydrobates pelagicus|uccello delle tempeste]]») e da [[Aereo da addestramento|addestramento]] biposto.<ref group=N>Il sistema di designazione [[Reichsluftfahrtministerium]] (RLM) non prevedeva l'assegnazione di "nomi propri" ai velivoli (ed [[aerodina|aerodine]] in genere), denominati in base alla sequenza casa costruttrice-suffisso assegnato-blocco di numeri assegnato, i quali venivano ridenominati non ufficialmente dalle aziende o dai piloti stessi.</ref>
 
È considerato l'aereo più avanzato utilizzato dai tedeschi, precursore anche dei jet da combattimento realizzati nell'[[Unione Sovietica]] nell'immediato dopoguerra.<ref name="Boyne p. 312">{{Cita|Boyne 1997|p. 312}}.</ref>. Confrontato con i caccia in dotazione agli alleati in quel periodo, compreso il [[Gloster Meteor]] che sarebbe entrato in servizio di lì a poco, il jet tedesco si rivelava più veloce e più potentemente armato.<ref name="Gunston1984p163">{{Cita|Gunston 1984|p. 163}}.</ref> Ma numerosi problemi di messa a punto ne ritardarono l'entrata in servizio e i problemi tecnici di cui soffriva permisero di renderne operativo un numero di esemplari troppo limitato per poter influenzare le sorti della guerra aerea in [[Europa]].<ref name="Boyne p. 312" /> Tuttavia, a differenza degli aerei a reazione degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]], che furono usati limitatamente in servizio operativo e senza scontrarsi con i velivoli nemici, i Me 262 abbatterono oltre 700<ref name=":0" /> aerei, tra bombardieri e caccia.<ref name="Gunston1984p163" />
 
== Storia del progetto ==
Nell'autunno [[1938]] l'RLM chiedechiese alla [[Messerschmitt (azienda)|Messerschmitt AG]] e alla [[Ernst Heinkel Flugzeugwerke|Heinkel flugzeugwerke]] di progettare un caccia a reazione.<ref name="Gunston1984p163" /> Il progetto del Me 262 prevedeva l'installazione di nuovi [[motore a getto|motori a reazione]] in fase di costruzione sia alla [[Junkers|Junkers Flugzeug und Motorenwerke AG]] sia alla [[BMW]].
Il progetto del Me 262 prevedeva l'installazione di nuovi [[motore a getto|motori a reazione]] in fase di costruzione sia alla [[Junkers|Junkers Flugzeug und Motorenwerke AG]] che alla [[BMW]].
 
Il primo prototipo della Messerschmitt era già pronto nel [[1940]], ma i motori ebbero un ampio ritardo nella messa a punto, così per i primi voli fu utilizzato un motore a pistoni [[Junkers Jumo 210]] montato sul muso. Nel [[1941]], finalmente, la BMW consegnò i propulsori e nel [[1942]] vennefu effettuato il collaudo, ma la rottura di un [[compressore]] costrinse l'aereo ada un atterraggio di fortuna. Nel luglio [[1943]] arrivarono i motori della Junkers, due [[Junkers Jumo 004|Jumo 004]], e il quinto esemplare di sviluppo fu dotato di un carrello d'atterraggio a triciclo anteriore.<ref name="Gunston1984p163" />
 
Il collaudo fu un successo totale. [[Adolf Galland]], quando vi intraprese un volo di prova, descrisse l'aereo come "«se fosse stato spinto da un angelo"».
 
La [[Heinkel flugzeugwerke]], dopoDopo il successo dell'[[Heinkel He 178|He 178]], il primo aereo a reazione mai costruito che volò per la prima volta il 27 agosto 1939, la Heinkel flugzeugwerke proseguì i lavori fino al 9 maggio 1941 quando il prototipo del suo caccia bireattore volò per la prima volta alla presenza dell'entusiasta [[Ernst Udet]] futuro capo degli approvvigionamenti.
 
[[Ernst Heinkel Flugzeugwerke|Heinkel]], al termine dei lavori, propose il suo velivolo a reazione bimotore [[Heinkel He 280|He 280]], molto sofisticato e dotato di un doppio timone di coda. Messerschmitt propose un aereo molto simile, l'Me 262, costruito con parti modulari (di conseguenza più semplice da costruire o da riparare) e dotato di un solo timone di coda. Le due macchine erano molto simili e dotate entrambe di una forma molto aerodinamica ma, per le promettenti caratteristiche del velivolo di Messerschmitt, fu proprio il 262 a diventare il primo caccia a reazione della storia.<ref name=:0>{{Cita libro|titolo=Da Rudorffer a Schall e Rademacher, gli Experten del JG 7}}</ref>
 
[[Adolf Hitler]], ancora convinto della possibile vittoria della Germania, ordinò che l'Me 262 fosse destinato all'uso di bombardiere d'assalto (''blitzbomber'') o di bombardiere di appoggio tattico e non di caccia. Di conseguenza i primi esemplari costruiti - prodotti a partire dal maggio 1943 e affidati all'[[EprobungskommandoErprobungskommando]] 262 (Ekdo 262) - non ebbero grande successo e anzi fecero subire al commandoGruppo Aereo diverse perdite. Anche quando le turbine Junkers Jumo 004 cominciarono finalmente ada uscire dalle catene di montaggio, le consegne furono irregolari, permettendo la consegna di 28 Me 262 nel giugno 1944, 59 in luglio e solo 20 in agosto. Fu solo nel 1944 che gli esperti e i consiglieri tecnici del fuhrerFuhrer riuscirono a convincere Hitler a sviluppare le versioni da caccia del 262 la cui produzione iniziò il 4 novembre dello stesso anno.<ref name=:0 />
 
{{CN|Alla fine la Luftwaffe ricevette 1433 Me 262, ma di questi solo 300 furono impiegati in azione, gli altri furono persi sulle linee di montaggio o durante i trasferimenti verso le unità cui erano assegnati.}}
 
L'entrata in servizio dell'Me 262 ridiede speranza agli esausti piloti tedeschi. Come sottolineò uno degli "«assi"» della Luftwaffe sopravvissuti, il Me 262 era come una "«assicurazione sulla vita"», in quanto dava loro speranza di sopravvivere nei cieli ormai dominati dagli aerei degli Alleati.<ref name="Boyne p. 312" /> La designazione '''Me 609''' (citata erroneamente in alcune fonti per [[Me 309 Zw]]) era una designazione di copertina per Me 262 di fine guerra, pronti per la produzione.<ref>Dan Sharp, 2018. "Schnellstbomber: Me 109 Zw, Me 309 Zw, and Me 609", Luftwaffe: Secret Designs of the Third Reich. Mortons, pp. 108-115.</ref>
 
Non si trattava di un aereo perfetto: oltre all'inaffidabilità del propulsore e alla fragilità del carrello di atterraggio, i cannoni [[MK 108]] si inceppavano spesso. In compenso il jet era facile da pilotare.<ref name="Gunston1984p163" />
 
=== Me 262 costruiti in Italia ===
Dalla ricerca dell'Ing. Giorgio Danilo Cocconcelli pubblicata col titolo di "«Tunnel Factories"» (2001) e dal successivo omonimo documentario del regista veronese Mauro Vittorio Quattrina (2010) si apprende che presso la galleria Caproni di [[Nago-Torbole|Torbole]] (Trento), sotto la direzione dell'Ingegner De Pizzini, venivano costruiti particolari e lamierati dei Me 262. Testimonianze, ma ancora di più i piani originali del Me 262 ritrovati durante le riprese del documentario in una cartella di proprietà dell'ingegnere stesso, confermano questi fatti. {{citazioneSenza necessariafonte|Altri progetti originali sono custoditi nell’archivio dell’hotel Benaco di Torbole, all’epoca sede comando militare tedesco}}.
 
== Tecnica ==
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=== Sviluppi autonomi ===
Dopo aver ricevuto informazioni approssimative sul Me 262, la Marina giapponese richiese alla propria industria di realizzare un caccia d'attacco di questo tipo. Il progetto del [[Nakajima J9Y|Nakajima Kikka]] iniziò nel settembre del 1944 e il primo prototipo aveva già volato al momento della resa del Giappone nell'agosto del 1945.<ref>{{Cita libro|autore=John Batchelor, Chris Chant|titolo=Storia Illustrata dell'Aviazione (The History of Aviation)|anno=1990|editore=Dragon's World Ltd (ed. italiana De Agostini, Novara)|p=109|pp= e p. 194|capitolo=L'era del jet (cap.6)|ISBNisbn=88-402-9587-9}}</ref>
 
== Impiego operativo ==
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''"L'aviogetto era davvero troppo per i caccia monomotore avversari. D'altra parte, noi potevamo accettare o rifiutare lo scontro. La scelta era solo nostra. La superiorità di prestazioni e di potenza di fuoco che il Messerschmitt 262 ci offriva era decisiva".''
 
Gli americani calcolarono che occorrevano dieci [[P-51 Mustang]] per neutralizzare un singolo Me 262, ma, contro un attacco multiplo di jet, la difesa era semplicemente impossibile.<ref name="Spick p.165">{{Cita|Spick 1997|p. 165}}.</ref> I risultatipiloti migliori,alleati ottenevano i pilotirisultati alleati li ottenevanomigliori pattugliando continuamente gli aeroporti tedeschi, per cercare di sorprendere i Me 262 in atterraggio o ancor meglio in decollo. I tedeschi cercarono di opporsi destinando reparti di [[Focke-Wulf Fw 190]] e anche [[Focke-Wulf Ta 152]] alla difesa a bassa quota dei jet in atterraggio, ma questo non evitò perdite , come quella dell'asso [[Walter Nowotny]].
 
L'unico pilota alleato ad aver distrutto più di un Me 262 fu [[Drew B. Urban]]. Anche il famoso asso [[Chuck Yeager]] ne abbatté uno. Entrambi volavano con i [[P-51]]. Un abbattimento di un Me 262 fu rivendicato dall'asso sovietico [[Ivan Nikitovič Kožedub]] su [[Lavochkin La-7]].
 
=== Tattiche anti-bombardieri ===
Il Me 262 era così veloce che dovettero essere pensate nuove tattiche per attaccare i bombardieri americani. Negli attacchi frontali, la velocità di avvicinamento di circa 830 &nbsp;km/h era così elevata da non poter usare i cannoni da 30&nbsp;mm a tiro corto in modo efficace. Così fu escogitato un attacco da poppa e da quota superiore. I 262 si avvicinavano da dietro, volando circa 1800 metri più in alto. A una distanza di circa 4800 metri iniziavano una picchiata che li portava attraverso lo schermo dei caccia di scorta con un ridotto rischio di essere intercettati. Quando si trovavano a circa 1600 metri di distanza e 450 metri più in basso, iniziavano una ripida cabrata per smaltire l'eccesso di velocità. Quando poi finalmente tornavano in volo livellato, si trovavano a più o meno 900 metri a poppa, avvicinandosi ai bombardieri a una velocità di circa 160&nbsp;km/h superiore alla loro, ben piazzati per attaccare.<ref name="Spick p. 112.">Spick 1983, p. 112.</ref> I bombardieri più abbattuti dai 262 furono i [[Boeing B-17 Flying Fortress|B17-g]] "fortezza volante" americani.
 
=== L'ultimo periodo ===
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Lo [[Jagdverband 44]] (JV44), reparto dell'asso [[Adolf Galland]], continuò a combattere in azioni disperate, disponendo dei migliori assi della caccia tedesca rimasti, i quali tuttavia non erano ancora allenati né troppo contenti delle caratteristiche della macchina. Operarono fra terribili rischi e usando le autostrade come piste, finché non furono superati dall'avanzata via terra delle truppe alleate.
 
Negli ultimi giorni di guerra, decine di Me 262 furono impiegati in missioni di attacco al suolo, nel disperato tentativo di salvare dall'annientamento le ultime truppe tedesche che ancora contrastavano l'Armata Rossa. Il 27 aprile, tra [[Spremberg]] e Berlino, la [[9. Armee (Wehrmacht)|9.''Armee'']], con elementi della [[12. Armee (Wehrmacht)|12.''Armee'']] e della [[4. Panzerarmee|4.''Panzerarmee'']], cercavano di circondare il [[1º Fronte Ucraino|1° Fronte Ucraino]]. Per sostenere questo contrattacco, il 24 aprile, lo [[JG 7]] spedì 31 Me 262 in missione di mitragliamento nell’area tra [[Cottbus]] e [[Bautzen]]. I piloti della ''Luftwaffe'' rivendicarono la distruzione di sei camion e l’abbattimento di sette aerei sovietici, ma tre jet tedeschi non rientrarono. La sera del 27 aprile, 36 Me 262 dello JG 7, del III.KG(J)6 e del KJ(J)54, furono inviati contro forze sovietiche che stavano attaccando truppe della ''Wehrmacht'' nelle foreste a nord est di [[Baruth]]. I piloti dei jet distrussero 65 mezzi pesanti sovietici e poi intercettarono degli [[Ilyushin Il-2 Šturmovik]] a caccia di carri armati tedeschi. I piloti dei Messerschmitt rivendicarono sei aerei d’attacco russi ma tre Me 262 non rientrarono. Durante susseguenti operazioni tra il 28 aprile e il 1º maggio, caccia e contraerea sovietici abbatterono almeno altri 10 Me 262 dello JG 7.<ref name="Bergstrom p.123">{{Cita|Bergstrom 2008|p. 123}}.</ref> Ma nonostante le perdite, la mancanza di carburante e il predominio sovietico dei cieli, lo JG 7 riuscì a restare operativo fino alla fine del conflitto. E l'8 maggio, ultimo giorno di guerra in Europa, alle 16 circa, l{{'}}''Oblt.'' Fritz Stehle della 2./JG 7, pilotando un Me 262, attaccò nei cieli degli [[Erzgebirge]] una formazione di caccia sovietici. Il pilota del jet rivendicò uno [[Yakovlev Yak-9]], ma l'aereo abbattuto era probabilmente un [[P-39 Airacobra]] con insegne dell'Armata Rossa. I registri sovietici, infatti, rivelano che due P-39 vennero persi, quel giorno, in quella area. Uno dei due cadde probabilmente sotto i colpi di Stehle, che ottenne, così, l'ultima vittoria aerea della ''Luftwaffe'' della seconda guerra mondiale in Europa.<ref name="Bergstrom pp.123-124">{{Cita|Bergstrom 2008|pp. 123-124}}.</ref>
 
La mancanza di carburante e di ricambi aveva impedito al caccia tedesco di operare al meglio di sé. Il totale delle perdite era stato di 100 aeroplani contro circa 450 vittorie reclamate (dati non confermati). I pochi esemplari completati riportarono pertanto buoni successi. Il Messerschmitt Me 262 apparve in un momento critico per l'industria aeronautica tedesca, ormai logorata dai continui bombardamenti. Alla fine della guerra, non oltre 500 aerei erano stati consegnati ai reparti: gli altri erano accantonati in scali ferroviari e fabbriche per l'impossibilità di mantenerli in servizio.
Alcuni esemplari furono portati in servizio dalla Cecoslovacchia, ed usati fino al 1951 come [[Avia S-92]].
È anche ipotizzato l'uso di alcuni S-92 da parte di Israele, anche se non se ne ha mai avuta alcuna conferma ufficiale.<ref>"According to Egyptian and British intelligence, a jet fighter of unknown type exploded in flight inside Israeli airspace during April 1950. The British thought that it might be a de Havilland Vampire of unknown origin, while the Egyptians stated that they had information revealing that the IAF had secretly taken delivery of eight crated Avia S.92 jets. The S.92 was the Messerschmitt Me 262A-1A built in Czechoslovakia following the World War. The Czechs' Russian masters might have approved such a sale in the first half of 1950, and Israel may have felt an urgent need to answer the threat posed by the new Egyptian Meteors, which arrived in October 1949, to buy this, the only jet available to them. However, the Me 262 was hopelessly antiquated in 1950 and the late Second World War technology was of very limited service life. If the story is true, it is odd that the Israelis would not have admitted to operating the Me 262, no matter how briefly and unsuccessfully, in the time since 1950."(Bill Norton,
"Air War on the Edge: A History of the Israel Air Force and Its Aircraft Since 1947", 9781857800883)</ref>
 
== Utilizzatori ==
;*{{DEU 1933-1945}} ([[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]])
* {{Bandiera|CSK}} [[Cecoslovacchia]] (dopoguerra, nove S-92 e tre CS-92)
* [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]
* {{Bandiera|ISR}} [[Israele]] (dopoguerra, un numero ipotizzato tra i due e gli otto S-92, vedi nota)
 
== Esemplari attualmente esistenti ==
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;Me 262A, W.Nr.500071 "bianco 3", III./JG 7
:[[Deutsches Museum]]<ref>[http://www.deutsches-museum.de/en/collections/transport/aeronautics/jets/messerschmitt-me-262/ Deutsches Museum about Inv.-No.: 73736] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150923214217/http://www.deutsches-museum.de/en/collections/transport/aeronautics/jets/messerschmitt-me-262/ |data=23 settembre 2015 }}.</ref>, [[Monaco di Baviera]], [[Germania]]. Questo esemplare volò con [[Hans Guido Mutke]], al momento pilota del 9ª Staffel/JG 7, e venne requisito dalle autorità [[Svizzera|svizzere]] il 25 aprile 1945 dopo che Mutke fu costretto ad un [[atterraggio]] di emergenza in Svizzera a causa della mancanza di carburante; nei serbatoi gli rimanevano solamente 80 [[litro|litri]] quando in situazioni di volo normale il consumo era di 35 litri/[[minuto]]. Dal dicembre 2015 il "Weiss 3" viene smontantosmontato e trasferito al Flugwerft Schleissheim, un ramo espositivo del Deutsches Museum, i lavori di smontaggio e restauro vengono eseguiti sotto la guida del responsabile del reparto restauro del Deutsches Museum il Sig. Hans Mücke.
;Me 262 A-1a
:Ricostruito partendo da un esemplare danneggiato ed altre parti di Me 262. [[Luftwaffenmuseum der Bundeswehr|''Luftwaffe'' Museum]], Germania.
Riga 194 ⟶ 197:
:[[Flying Heritage Collection]], [[Arlington (Washington)]], USA, riapertura prevista ad [[Everett (Washington)]] nell'estate 2008, attualmente in fase di restauro in [[Inghilterra]].
;Me 262 A-1a W.Nr.500491 "giallo 7", II./JG 7
:[[Smithsonian Institution]], [[Washington, DC]], USA.
;Me 262 A-2a W.Nr.112372
:[[Royal Air Force Museum]] Hendon, [[Regno Unito]].
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=== Repliche ===
Cinque repliche di Me 262 sono state costruite negli Stati Uniti, la prima delle quali ha volato, con successo, nel gennaio 2003.<ref name="Glancey p. 160" />
 
== Cultura di massa ==
=== Modellismo ===
* '''Scala 1/100:''' [[Tamiya]].
* '''Scala 1/72:''' [[A+V Models]], [[Airfix]], [[Hasegawa Corporation]], [[High Plans Model]], [[MPM (azienda)|MPM]], [[Planet Models]], [[Revell]], [[Směr]] Models, [[Special Hobby]], [[Academy Plastic Model]], [[Hobby Boss]].
* '''Scala 1/48:''' [[Dragon Models Limited]], [[Italeri]], [[Revell]], [[Tamiya]].<ref>B. Green e R. Oehler, Modelling the Messerschmitt Me 262, Osprey, 2006.</ref>
* '''Scala 1/32:''' [[Trumpeter]], Revell.
 
=== Videogiochi ===
Il Me-262 viene riprodotto in [[IL-2 Sturmovik|IL-2]] 1946, in ''[[Combat Flight Simulator 3]]'', nella saga di ''Blazing Angels'', ''Jane's Combat simulator WW2 Fighter'', ''Airfix Dog Fighter, Birds Of Steel'' nel gioco online per PC, PS4 e XboxOne ''[[War Thunder]]'' ( disponibile in tutte le sue varianti) e in ''[[Medal of Honor: Frontline]]''<ref>https://medalofhonor.fandom.com/wiki/Messerschmitt_Me_262</ref>
 
== Note ==
Riga 230 ⟶ 223:
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|cognome=Angelucci|nome=Enzo|coautori=Paolo Matricardi|titolo=Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo|volume=Vol.4|editore=Arnoldo Mondadori Editore|città=Milano|anno=1979|cid=Angelucci e Matricardi 1979}}
* {{Cita libro|cognome=Bergstrom|nome=Christer|titolo=Bagration to Berlin: The Final Air Battles in the East: 1944–1945|editore=Ian Allan|città=Hersham, Surrey, UK|anno=2008|lingua=en|ISBNisbn=978-1-903223-91-8|cid=Bergstrom 2008}}
* {{Cita libro|cognome=Boyne|nome=Walter J.|titolo=Scontro di ali: L'aviazione militare nella Seconda guerra mondiale|editore=Mursia|città=Milano|anno=1997|ISBNisbn=88-425-2256-2|cid=Boyne 1997}}
* {{Cita libro|cognome=Brown|nome=Eric|titolo=Wings on My Sleeve|editore=Weidenfeld & Nicolson|città=London|anno=2006|lingua=en|ISBNisbn=0-297-84565-9|cid=Brown 2006}}
* {{Cita libro|cognome=Butler|nome=Phil|titolo=War prizes: An Illustrated Survey of German, Italian and Japanese Aircraft brought to Allied countries During and After the Second World War|editore=Midland|città=Leicestershire, UK|anno=1994|lingua=en|ISBNisbn=0-904597-86-5|cid=Butler 1994}}
* {{Cita libro|cognome=Ethell|nome=Jeffrey|coautori=Alfred Price|titolo=The German Jets in Combat|url=https://archive.org/details/germanjetsincomb0000ethe|editore=Jane's Publishing Company|città=London|anno=1979|lingua=en|ISBNisbn=0-354-01252-5|cid=Ethell e Price 1979}}
* {{Cita libro|cognome=Ethell|nome=Jeffrey|coautori=Alfred Price|titolo=World War II Fighting Jets|url=https://archive.org/details/worldwariifighti0000ethe|editore=Motorbooks International|ciitàcittà=St. Paul, Minnesota|anno=1994|lingua=en|ISBNisbn=1-55750-940-9|cid=Ethell e Price 1994}}
* {{Cita libro|cognome=Foreman|nome=John|coautori=S.E. Harvey|titolo=The Messerschmitt Me 262 Combat Diary|editore=Air Research Publications|città=Surrey, UK|anno=1990|lingua=en|ISBNisbn=1-871187-30-3|cid=Foreman e Harvey 1990}}
* {{Cita libro|cognome=Gunston|nome=Bill|wkautore=Bill Gunston|titolo=Aerei della seconda guerra mondiale|editore=Peruzzo editore|città=Milano|anno=1984|ISBNisbn=no|cid=Gunston 1984}}
* {{Cita libro|cognome=Haunschmied|nome=Rudolf A.|wkautore=Rudolf A. Haunschmied|coautori=Jan-Ruth Mills, Siegi Witzany-Durda|titolo=St. Georgen-Gusen-Mauthausen - Concentration Camp Mauthausen Reconsidered|editore=BoD|città=Norderstedt, DEU|anno=2008|lingua=en|ISBNisbn=978-3-8334-7610-5|cid=Haunschmied, Mills e Durda 2008}}
* {{Cita libro|cognome=Morgan|nome=Hugh|coautori=John Weal|titolo=German Jet Aces of World War 2 (Osprey Aircraft of the Aces No 17)|url=https://archive.org/details/germanjetacesofw0000hugh|editore=Osprey|città=London|anno=1998|lingua=en|ISBNisbn=1-85532-634-5|cid=Morgan e Weal 1998}}
* {{Cita libro|cognome=Nowarra|nome=Heinz J.|titolo=Die Deutsche Luftrüstung 1933-1945|editore=Bernard & Graeffe Verlag|città=Koblenz|anno=1993|lingua=de|ISBNisbn=3-7637-5464-4|cid=Nowarra 1993}}
* {{Cita libro|cognome=O'Connell|nome=Dan|titolo=Messerschmitt Me 262: The Production Log 1941-1945|editore=Classic Publications|città=Leicestershire, UK|anno=2006|lingua=en|ISBNisbn=1-903223-59-8|cid=O'Connell 2006}}
* {{Cita libro|cognome=Price|nome=Alfred|titolo=The Last Year of the Luftwaffe: May 1944 to May 1945|editore=Greenhill Books|città=London|anno=1993|lingua=en|ISBNisbn=1-85367-440-0|cid=Price 1993}}
* {{Cita libro|cognome=Radinger|nome=Will|coautori=Walter Schick|titolo=Me262|editore=Avantic Verlag GmbH|città=Berlin|anno=1996|lingua=de|ISBNisbn=3-925505-21-0|cid=Radinger 1996}}
* {{Cita libro|cognome=Sims|nome=Edward H.|titolo=Fighter Tactics and strategy 1914-1970|editore=Aero publisher Inc.|città=Fallbroock (Ca)|anno=1980|lingua=en|ISBNisbn=0-8168-8795-0}}
* {{Cita libro|cognome=Smith|nome=J. Richard|titolo=Messerschmitt: An Aircraft Album|editore=Arco Publishing|città=New York|anno=1971|lingua=en|ISBNisbn=978-0-668-02505-8|cid=Sims 1971}}
* {{Cita libro|cognome=Smith|nome=J. Richard|coautori=Edward J. Creek|titolo=Jet Planes of the Third Reich|editore=Monogram Aviation Publications|città=Boylston, Massachusetts|anno=1982|lingua=en|ISBNisbn=0-914144-27-8|cid=Smith e Creek 1982}}
* {{Cita libro|cognome=Spick|nome=Mike|titolo=Allied Fighter Aces of World War II|url=https://archive.org/details/alliedfighterace00spic|editore=Greenhill Books|città=London|anno=1997|lingua=en|ISBNisbn=1-85367-282-3|cid=Spick 1997}}
 
=== Riviste ===
* {{Cita pubblicazione|cognome=Price|nome=Alfred|titolo=Sleek and Deadly: The Messerschmitt Me 262|rivista=Flight Journal|data=Februaryfebbraio 2007|cid=Price 2007}}
 
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|autore=Bert Hartmann|url=httphttps://www.luftarchiv.de/flugzeuge/messerschmitt/me262.htm|titolo=Messerschmitt Me 262 Schwalbe 'Sturmvogel'|accesso=3 febbraio 2009|lingua=de|editore=http://www.luftarchiv.de/|data=10 dicembre 2006}}
* {{Cita web|autore=Bert Hartmann|url=http://www.luftarchiv.de/index.htm?/flugzeuge/messerschmitt/me262.htm|titolo=Die Einsatzverbände der Messerschmitt Me 262 Schwalbe 'Sturmvogel'|accesso=3 febbraio 2009|lingua=de|editore=http://www.luftarchiv.de/|data=1018 dicembrenovembre 20062007}}
* {{Cita web|autore=Maksim Starostin|url=httphttps://www.aviastar.org/air/germany/me-262.php|titolo=Messerschmitt Me 262; 1941|accesso=20 agosto 2009|lingua=en|sito=Virtual Aircraft Museum}}
* {{Cita web|autore=Bert Hartmann|url=http://www.luftarchiv.de/index.htm?/flugzeuge/messerschmitt/me262.htm
* {{Cita web|url=http://www.airassets.com/saleitemDetails.php?ID=19|titolo=Me262 static...|accesso=3 febbraio 2009|lingua=en|sito=Air Assets International|dataarchivio=8 aprile 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090408165715/http://www.airassets.com/saleitemDetails.php?ID=19|urlmorto=sì}}
|titolo=Die Einsatzverbände der Messerschmitt Me 262|accesso=3 febbraio 2009|lingua=de|editore=http://www.luftarchiv.de/|data=18 novembre 2007}}
* {{Cita web|autore=Maksim Starostin|url=http://www.aviastar.org/air/germany/me-262.php|titolo=Messerschmitt Me 262; 1941|accesso=20 agosto 2009|lingua=en|sito=Virtual Aircraft Museum}}
* {{Cita web|url=http://www.airassets.com/saleitemDetails.php?ID=19|titolo=Me262 static...|accesso=3 febbraio 2009|lingua=en|sito=Air Assets International}}
 
{{Messerschmitt}}
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[[Categoria:Aerei militari dal 1931 al 1945]]
[[Categoria:Aerei militari tedeschi]]
[[Categoria:Aerei Messerschmitt]]