Governo Tittoni: differenze tra le versioni
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|Stato = ITA 1861-1946
|Presidente = [[Tommaso Tittoni]]
|PartitoPres = [[
|CoalizioneGov = [[Destra storica]], [[Sinistra storica]]
|Legislatura = {{NumLegRegno|A|XXII}}
|DataGiuramento = 16 marzo [[1905]]
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|Successivo = [[Governo Fortis I|Fortis I]]
}}
Il '''Governo Tittoni''' è stato
Esso, nato in seguito alle dimissioni del [[Governo Giolitti II|governo precedente]], è stato in carica dal 16 marzo<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1211_01_1905_0076_0001_18148135/anews,true/|titolo=Il decreto ufficiale che toglie l'incarico a Fortis e affida l'interim a Tittoni|p=1|data=17 marzo 1905}}</ref> al 28 marzo [[1905]]<ref>{{Cita testo|titolo=Il nuovo Ministero|p=1|data=29 marzo 1905}}</ref> (sebbene già dimissionario dal precedente 25 marzo), per un totale di soli 12 giorni.
Fu il [[Governi italiani per durata#Regno d'Italia|governo più breve]] della storia del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] e della [[storia d'Italia]] in quanto non gli venne accordata, in uno dei primi atti del [[parlamentarismo]], la [[fiducia parlamentare]] alla Camera il 24 marzo [[1905]].
== Compagine di governo ==
=== Appartenenza politica ===
{| class=wikitable
!colspan=2|Partito
!Presidente
!Ministri
!Sottosegretari
!Totale
|-
| {{nome partito con colore|Destra storica}}
| 1
| 5
| 4
| 10
|-
| {{nome partito con colore|Sinistra storica}}
| -
| 6
| 6
| 12
|}
=== Situazione parlamentare ===
'''NOTA''': Questo governo fu il primo ad essere stato effettivamente affetto dalle dinamiche parlamentari sulla [[Fiducia parlamentare|fiducia]] (che venivano spesso attuate indirettamente e tramite vari [[ordine del giorno|ordini del giorno]]), portando così, dopo decenni di progressiva costruzione della prassi, ad una forte rilevanza stratificata, e da qui definitivamente consolidata, dell’[[Parlamento del Regno d'Italia|organo legislativo]], che diede avvio alla [[Monarchia parlamentare]] e ad un’evidente evoluzione in senso democratico della [[responsabilità politica]], nonostante fosse solo una [[convenzione costituzionale]]. Ufficialmente infatti, ai tempi del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], poiché secondo lo [[Statuto Albertino]] il governo rispondeva concretamente al solo [[Re d'Italia|Re]] (il quale, dando egli stesso una prima fiducia al governo, aveva il potere di far resistere l’esecutivo ad un voto della [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei deputati]], come alcune volte fece), il rapporto con il [[Parlamento]] in senso moderno non era pienamente obbligatorio (ed in tal senso vari sono stati i casi di formazione o sopravvivenza di un [[Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia|governo]] palesemente [[Governo di minoranza|privo di tale supporto]]), pur diventato oramai fondamentale. La prassi di determinare la sopravvivenza dell’esecutivo in base al supporto parlamentare, dunque, si è qui affermata, ma sarà definitivamente più affine alla forma moderna solo successivamente, specie con l’ascesa dei [[partiti di massa]] e con l’introduzione del [[sistema proporzionale]]. Per questo motivo, il grafico sottostante espone, secondo ricostruzioni e dichiarazioni, nonché secondo la composizione del governo ed anche secondo il voto effettivamente subìto, il supporto che questo ha ottenuto.
{| class="wikitable" style="font-size80%;"
|-
! width="120" | Camera
! width="60" | Collocazione
! width="300" | Partiti
! width="80" align="center" | Seggi
|-
! rowspan="4" |[[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei deputati]]<ref>Viene qui riportata la situazione parlamentare solo di questa [[Camera (politica)|camera]] (e non anche del [[Senato del Regno (Italia)|Senato del Regno]]) poiché, sebbene entrambe partecipassero al processo di controllo del rapporto con l'esecutivo, per [[convenzione costituzionale]] in caso di disaccordo era la decisione della [[camera bassa]] a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.</ref>
| '''Governo'''||[[Destra storica|PLC]] (76), [[Sinistra storica|DEM]] (12)
||{{Seggi|88|508|c=green}}
|-
| '''Astensione'''||[[Sinistra storica|DEM]] (3)
||{{Seggi|3|508|c=grey}}
|-
|'''Opposizione''' ||[[Sinistra storica|DEM]]-{{abbr|D.|Dissidenti}} (180), [[Partito Radicale Italiano|PR]] (37), [[Partito Socialista Italiano|PSI]] (29), [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]] (24), [[Unione elettorale cattolica italiana|UECI]] (3)
||{{Seggi|273|508|c=red}}
|-
|'''Non votanti''' ||[[Sinistra storica|DEM]]-{{abbr|D.|Dissidenti}} (144)
||{{Seggi|144|508|c=black}}
|}
== Composizione ==
{| class="wikitable"
! Carica
! colspan="3" | Titolare
! Sottosegretario
|-
! colspan="4" |[[Presidenza del Consiglio dei ministri]]
! [[Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri|Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio]]
|-
! [[Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia|Presidente<br />del Consiglio dei ministri]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Glimpsesofitalia01bate 0535.png|100px]]
| [[Tommaso Tittoni]]<br/>([[Destra storica]])
| ''Carica non assegnata''<ref>Poiché all'epoca del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] la figura del Presidente del Consiglio era vista come una figura mediatrice e coordinatrice piuttosto che dirigenziale rispetto all’esecutivo, e dunque senza una costituzione autonoma, il detentore era più identificato con il ministero da egli detenuto piuttosto che dalle sue funzioni, e per questo non vi era mai stata la necessità di nominare un sottosegretario specifico, ma il Capo di governo si serviva del proprio sottosegretario ministeriale.</ref>
|-
! [[Ministero (Italia)|Ministero]]
! colspan="3" | [[Ministro|Ministri]]
! [[Sottosegretario di Stato|Sottosegretario]]
|-
! [[Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale|Affari Esteri]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Glimpsesofitalia01bate 0535.png|100px]]
| [[Tommaso Tittoni]]<br />([[Destra storica]])
| [[Guido Fusinato]]
|-
! [[Ministero dell'agricoltura, dell'industria e del commercio|Agricoltura, Industria e Commercio]]
| bgcolor="{{Colore partito|Indipendente (politica)}}" |
| [[File:Luigi Rava.JPG|100px]]
| [[Luigi Rava]] ([[Indipendente (politica)|Indipendente]])<ref name=affiliazionesinistra>Affiliato alla Sinistra storica.</ref>
| Girolamo Del Balzo
|-
! [[Ministero dei lavori pubblici|Lavori Pubblici]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Quadro francesco tedesco.jpg|100px]]
| [[Francesco Tedesco]]<br />([[Destra storica]])
| Domenico Pozzi
|-
! [[Ministero dell'interno|Interno]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Glimpsesofitalia01bate 0535.png|100px]]
| [[Tommaso Tittoni]]<br />([[Destra storica]])
| [[Ugo di Sant'Onofrio del Castillo]]
|-
! [[Ministero dell'istruzione|Pubblica Istruzione]]
| bgcolor="{{Colore partito|Sinistra storica}}" |
| [[File:Italian Premier, Vittorio Orlando LCCN2014703632.jpg|100px]]
| [[Vittorio Emanuele Orlando]]<br />([[Sinistra storica]])
| Emilio Pinchia
|-
! [[Ministero della guerra|Guerra]]
| bgcolor="{{Colore partito|Indipendente}}" |
| [[File:Ettore Pedotti.gif|100px]]
| [[Ettore Pedotti]] ([[Indipendente (politica)|Indipendente]])<ref name=affiliazionesinistra />
| [[Paolo Spingardi]]
|-
! [[Ministero della marina|Marina]]
| bgcolor="{{Colore partito|Indipendente}}" |
| [[File:Carlo Mirabello.gif|100px]]
| [[Carlo Mirabello]] ([[Indipendente (politica)|Indipendente]])<ref name=affiliazionesinistra />
| [[Augusto Aubry]]
|-
! [[Ministero delle finanze|Finanze]]
| bgcolor="{{Colore partito|Sinistra storica}}" |
| [[File:Angelo Majorana.jpg|100px]]
| [[Angelo Majorana Calatabiano]] ([[Sinistra storica]])
| [[Giovanni Camera]]
|-
! [[Ministero della giustizia|Grazia e Giustizia e Culti]]
| bgcolor="{{Colore partito|Sinistra storica}}" |
| [[File:Scipione Ronchetti.jpg|100px]]
| [[Scipione Ronchetti]] ([[Sinistra storica]])
| [[Luigi Facta]]
|-
! [[Ministero delle poste e dei telegrafi|Poste e Telegrafi]]
| colspan=3|[[Francesco Tedesco]] ([[Destra storica]])<br /><small>''[[Ad interim]]''</small>
| [[Gismondo Morelli Gualtierotti]]
|-
! [[Ministero del tesoro|Tesoro]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Luigi Luzzatti.jpg|100px]]
| [[Luigi Luzzatti]]<br/>([[Destra storica]])
| [[Alfredo Codacci Pisanelli]]
|-
|}
==
=== 1905 ===
* 12 marzo - Il Governo giura dinanzi al Re.
* 16 marzo - Tittoni si reca alla [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei Deputati]], dove ha un colloquio con alcuni onorevoli e con il [[Presidenti della Camera dei deputati (Italia)|presidente della Camera]] [[Giuseppe Marcora]], poi riceve alla [[Palazzo della Consulta|Consulta]] l'on. [[Ugo di Sant'Onofrio del Castillo]], poi si reca a [[Palazzo Braschi]] ed infine al Senato per un colloquio con il presidente [[Tancredi Canonico]]<ref>[[La Stampa]], 17 marzo [[1905]] pag. 1</ref>.
* 23 marzo - Il Presidente del Consiglio Tittoni commemora alla Camera l'on. [[Lodovico Ceriana Mayneri]], scomparso qualche giorno prima, e, resosi conto di non avere il supporto parlamentare con l’approvazione di un [[ordine del giorno]] ostile con 273 favorevoli (88 contrari, 3 astenuti e 64 non votanti), comunica la crisi ministeriale, in seguito fa le stesse dichiarazioni al Senato.<ref>''[[La Stampa]]'', 23 marzo [[1905]], pag. 1</ref>
* 25 marzo - Il Presidente del Consiglio rassegna ufficialmente le dimissioni dinnanzi al Re, il quale, dopo averle accettate, incarica [[Alessandro Fortis]].
* 28 marzo - Con il giuramento del nuovo governo, termina ufficialmente l’esperienza di governo.
==
<references/>
== Bibliografia ==
* Parlamenti e Governi d’Italia (dal 1848 al 1970) - Vol. II - Francesco Bartolotta - Vito Bianco Editore - 1971
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|url=https://storia.camera.it/governi/i-governo-tittoni#nav|titolo=Scheda sul Governo Tittoni|editore=Camera dei Deputati}}
{{Governi del Regno d'Italia}}
{{portale|politica|
[[Categoria:Governo Tittoni| ]]
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