Cassino: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Cassino
|Panorama = Cassino italy.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Cassino-GonfaloneBandiera.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Cassino-Stemma.pngsvg
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lazio
|Divisione amm grado 2 = Frosinone
|Amministratore locale = Enzo Salera ([[Partito Democratico (Italia)|PD]])
|Data elezione = 11-6-2019
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezionerielezione = 10-6-20192024
|Mandato = 2
|Data istituzione=
|Data istituzione =
|Abitanti=36184
|Sottodivisioni = Caira, [[Montecassino]], Monterotondo, San Cesareo, San Michele, San Pasquale, [[Sant'Angelo in Theodice]], Sant'Antonino, San Bartolomeo
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2020gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 ago 2020.
|Divisioni confinanti = [[Cervaro (comune)|Cervaro]], [[Pignataro Interamna]], [[Rocca d'Evandro]] ([[Provincia di Caserta|CE]]), [[Sant'Apollinare (Italia)|Sant'Apollinare]], [[Sant'Elia Fiumerapido]], [[San Vittore del Lazio]], [[Terelle]], [[Villa Santa Lucia]]
|Aggiornamento abitanti=31-08-2020
|Zona sismica = 2A
|Sottodivisioni=Caira, [[Montecassino]], San Cesareo, San Michele, San Pasquale, [[Sant'Angelo in Theodice]], Sant'Antonino, San Bartolomeo
|Gradi giorno = 1164
|Divisioni confinanti=[[Cervaro (comune)|Cervaro]], [[Pignataro Interamna]], [[Rocca d'Evandro]] ([[Provincia di Caserta|CE]]), [[Sant'Apollinare (Italia)|Sant'Apollinare]], [[Sant'Elia Fiumerapido]], [[San Vittore del Lazio]], [[Terelle]], [[Villa Santa Lucia]]
|Nome abitanti = cassinati
|Zona sismica=2A
|Patrono = [[San Benedetto da Norcia|san Benedetto]] (patrono)<br/>[[Germano di Capua|san Germano]] (compatrono)
|Gradi giorno=
|Festivo = 21 marzo
|Nome abitanti=Cassinati
|PIL =
|Patrono=[[San Benedetto da Norcia|san Benedetto]] (patrono)<br/>[[Germano di Capua|san Germano]] (compatrono)
|PIL procapite =
|Festivo=21 marzo
|Mappa = Map of comune of Cassino (province of Frosinone, region Lazio, Italy).svg
|PIL=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Cassino nella provincia di Frosinone
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Cassino (province of Frosinone, region Lazio, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Cassino nella provincia di Frosinone
}}
'''Cassino''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/kasˈsino/}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=7 agosto 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181009051700/http://www.dipionline.it/dizionario/|urlmorto=sì}}</ref>, ''San Germano'' fino al [[1863]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Frosinone]] nel [[Lazio]]. È ubicata sulla [[via Casilina]] fra [[Roma]] e [[Napoli]]. Seconda città della provincia per numero di abitanti, fu per secoli il principale centro della [[Terra di San Benedetto]], aggregato fin dal medioevo alla [[Terra di Lavoro]]. Ultima città verso sud della [[Valle Latina]],<ref>Gino De Vecchis (a cura di), ''Per una geografia del Lazio'', Bologna, 2007, p. 8.</ref> si sviluppa ai piedi del monte che chiude infatti la valle e su cui sorge la celebre [[abbazia di Montecassino]], lungo un percorso storicamente strategico per le comunicazioni tra il centro e il sud d'Italia. Pressoché totalmente distrutta dai bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]] e per questo nota anche come la città martire, è stata completamente ricostruita nel [[secondo dopoguerra italiano|dopoguerra]].
 
'''Cassino''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|['kas'sino]}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=7 agosto 2015}}</ref>, ''San Germano'' fino al [[1863]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:36184}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Frosinone]] nel [[Lazio]].
 
Seconda città della provincia per numero di abitanti, fu per secoli il centro amministrativo della [[Terra di San Benedetto]], ed è parte della regione storica di [[Terra di Lavoro]].
 
Si sviluppa ai piedi del colle su cui sorge la celebre [[abbazia di Montecassino]], in un luogo storicamente strategico per le comunicazioni tra il centro e il sud d'Italia.
 
Quasi del tutto distrutta dai bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]], e per questo nota anche come la Città Martire, è stata totalmente ricostruita nel dopoguerra.
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
La città di Cassino è posta nella parte [[Sud|meridionale]] del [[Lazio]], nella parte [[Nord|settentrionale]] della regione storica della [[Terra di Lavoro]] (dall'epoca medievale ai primi del Novecento) e prima ancora, in epoca romana, nella parte meridionale del ''[[Latium adiectum]]''<ref name="StraboneItaliaV3.9">[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', V, 3,9.</ref>. Il centro è collocato alla base del collemonte chiamato [[Montecassino]], che si eleva fino a 520 metrim [[s.l.m.|s.l.m]], e che segna il confine meridionale della [[Valle Latina]]. Montecassino si distacca dal Monte Cairo, nella pianura racchiusa dai fiumi [[Liri]] e [[Rapido (fiume)|Rapido]]. LaIl collinamonte è costituitacostituito da materiale geologico compatto, che non trattiene le acque atmosferiche, che quindi fluiscono in buona parte nella valle dando origine alle sorgenti del [[Gari (fiume)|fiume Gari]] che attraversa la città e che, dopo circa un chilometro, nei pressi delle cosiddette [[Terme varroniane]], si congiunge con il Rapido. Poco lontano dal centro cittadino, nel paese di [[Sant'Apollinare (Italia)|Sant'Apollinare]] in località [[Giunture]] il Gari si versa nel Liri che diventa così il fiume [[Garigliano]]; a causa di questa abbondanza di acque, nella piana in passato si trovavano aree paludose. Notevole è l'importanza della collocazione: Cassino si trova nel luogo dove si restringe la [[valle del Liri]], ben collegata al [[golfo di Gaeta]] e al [[parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise]], da sempre attraversata da importanti strade congiungenti [[Roma]] con, [[Napoli]] e il resto del Sud Italia.
 
=== Clima ===
* [[Classificazione climatica]]: zona C, 1164 GR/G
 
Le estati sono calde e afose soprattutto nelle ore centrali della giornata, anche se, in questo periodo dell'anno è facile assistere a fenomeni temporaleschi, spesso di breve durata, dovuti allo sviluppo verticale termoconvettivo delle nubi che si originano dai monti ([[Monte Cairo]] e [[Mainarde]]) e si estendono verso la costa, questi fenomeni tendono ad abbassare la temperatura e ad affievolire la calura estiva. In inverno il clima di Cassino si presenta diverso da quello delle altre pianure della provincia, come media e alta [[Valle del Liri]] e [[Valle del Sacco]],. sebbeneSebbene infatti le temperature minime sotto lo zero siano comunque abbastanza frequenti, le temperature in genere si presentano più miti, specialmente nei valori massimi. La neve è infatti ancora più rara e meno abbondante rispetto al resto della provincia, molto probabilmente perché a sud della città i Monti Aurunci sono più bassi e a sud est vi è presente solo il rilievo di [[Roccamonfina (Italia)|Roccamonfina]], i richiami caldi meridionali riescono perciò molto facilmente a risalire la valle e trasformano rapidamente la neve in pioggia o impediscono totalmente la sua caduta,. ma ilIl motivo di tali differenze tuttavia non è solo lda ricercarsi nell'esposizione alle correnti meridionali, ma anche perchénel fatto che i rilievi di Monte Cairo e la catena delle Mainarde tendono a creare un locale effetto [[favonio|favonico]], riscaldando per compressione adiabatica i venti settentrionali e limitando le precipitazioni. Queste caratteristiche orografiche influenzano tutto il clima del territorio da [[San Vittore del Lazio]] fino ai vicini centri di [[Aquino]] e [[Castrocielo]], dove il clima ritorna rapidamente quello tipico delladelle [[Ciociaria]].aree Comebasso esempiocollinari piùdella evidente si può citare il febbraio del 2012 con solo 3&nbsp;cmprovincia di neve caduta, mentre ad 8&nbsp;km in linea d'aria a parità di quota se ne registravano circa 20 ad [[Aquino]] e addirittura 64&nbsp;cm nel capoluogo di provinciaFrosinone.
Da menzionare tuttavia i 10&nbsp;cm del 16 gennaio 2002, i circa 5&nbsp;cm del 17 dicembre 2010, i 2/3&nbsp;cm del 31 dicembre 2014, i 4&nbsp;cm del 9 febbraio 2015 e i 2 del 26 febbraio 2018 (anche in quest'ultimo caso, decisamente importanti le differenze con molte zone della Provincia).
 
Come esempio più clamoroso e rilevante di tali differenze, si menziona la storica [[ondata di freddo del febbraio 2012]], quando la città registrò solo 3&nbsp;cm di neve caduta, mentre ad 8&nbsp;km in linea d'aria, a parità di quota, se ne contavano circa 20 ad Aquino e addirittura più di 60&nbsp;cm nel capoluogo di provincia.
In media cadono circa 1100&nbsp;mm di pioggia annui concentrati specialmente nei mesi autunnali e invernali.
 
Tra gli eventi nevosi più importanti degli ultimi anni troviamo: i 10&nbsp;cm del 16 gennaio 2002, i circa 5&nbsp;cm del 17 dicembre 2010, i 2/3&nbsp;cm del 31 dicembre 2014, i 4&nbsp;cm del 9 febbraio 2015 e i 2&nbsp;cm del 26 febbraio 2018 (anche in quest'ultimo caso, decisamente importanti le differenze con molte zone della provincia).
 
In media cadono circa 1000&nbsp;mm di pioggia annui concentrati specialmente nei mesi autunnali e invernali.
 
== Origini del nome ==
La città, in epoca romana, viene chiamata ''Casinum''. Secondo [[Marco Terenzio Varrone]], nel suo ''[[De lingua Latina]]'',<ref>Varrone, ''De lingua Latina'', VII, 28-29.</ref>, il toponimo deriva dalla parola sabina[[lingua osca|osca]] ''cascum'', dal significato di "antico", ad indicare la remota origine dell'insediamento. Sempre Varrone ricorda infatti l'uso diffuso tra i romani di identificare Cassino come ''Forum Vetus'' ("Foro antico").<ref>Varrone, ''De lingua Latina'', VII, 29.</ref> A causa delle vicende medioevali, non mantenne sempre lo stesso nome: divenne prima ''Castellum Sancti Petri''; poi ''Eulogimenopoli'', ovvero "Città di San Benedetto"; infine "San Germano", originato dalla presenza nella chiesa di San Germano di reliquie del [[Germano di Capua|san Germano]], [[Diocesi di Capua|vescovo di Capua]], venerato dai fedeli. Con l'Unità d'Italia e con atto del 1863,<ref>{{cita pubblicazione|titolo=REGIO DECRETO 26 luglio 1863, n. 1425|pubblicazione=Gazzetta Ufficiale|data=5 settembre 1863|url=https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1863/09/05/063U1425/sg}}</ref> la città prese il nome definitivo di Cassino, la romana ''Casinum''.
A causa delle vicende medioevali, non mantenne sempre lo stesso nome: divenne prima ''Castellum Sancti Petri''; poi ''Eulogimenopoli'', ovvero "Città di San Benedetto"; infine "San Germano", originato dalla presenza nella chiesa di San Germano di reliquie del [[Germano di Capua|Santo Vescovo di Capua]], venerato dai fedeli. Con l'Unità d'Italia e con atto del 1863,<ref>{{cita web |url=http://www.elesh.it/storiacomuni/provvedimento_variazione.asp?id=176 |titolo=Regio decreto 1425 del 26/07/1863 |accesso=27 ottobre 2017}}</ref> la città prese il nome definitivo di Cassino, la romana ''Casinum''.
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Cassino}}
=== La Cassino classica ===
I primi insediamenti sono sorti nelle caverne della collina, perché nella vallata vi era un bacino lacustre. Sono stati rinvenuti reperti che attestano la presenza umana risalenti al Neolitico; nell'[[Età del ferro]] si dovrebbe essere formato uno stanziamento attestato dalla presenza di una necropoli.
 
ÈL'origine difficiledi definireCassino aè qualenormalmente popolofatta attribuire larisalire fondazione della città. Diversi studiosi la ritengono di origineagli [[oschi|oscaOsci]].<ref>[https://www.treccani.it/enciclopedia/{{Treccani|l-italia-preromana-i-siti-laziali-cassino_%28Il-Mondo-dell%27Archeologia%29/ |L'Italia preromana. I siti laziali: Cassino]|autore=Giovanni Uggeri|anno=2004}}</ref><ref>"Casinum", in ''IlThe MondoOxford dell'ArcheologiaClassical Dictionary'', (Treccani)New York, 2004;1999</ref><ref name="Casinumvolsci popolo liquido nel Lazio antico">M. Di Fazio, ''TheI OxfordVolsci, Classicalun Dictionarypopolo "liquido" nel Lazio antico'', NewEdizioni YorkQuasar, 1999pp. 59-62.</ref>. Tra il VI e il V secolo a.C. i [[Volsci]], unaun'altra popolazione [[osco-umbri|osco-umbra]], sarebbero calati nel Lazio da una zona montagnosa, forse la Sabina<ref>Sull'origine sabina dei volsci, si veda: F. Coarelli, Roma, ''I Volsci e il Lazio antico''. in ''Crise et transformation des sociétés archaïques de l'Italie antique au Ve siècle av. JC. Actes de la table ronde de Rome (19-21 novembre 1987)'', Rome, École Française de Rome, 1990, pp. 135-154.</ref>, e avrebbero occupato l'area;<ref>{{Cita libro|autore-capitolo=Dora Cirone|autore2autore-capitolo2=Alessandro De Cristofaro|curatore=Eugenio Polito|titolo=Casinum Oppidum, Atti della Giornata di Studi su Cassino preromana e romana|anno=2007|editore=Cassino, Biblioteca Comunale|città=Cassino|pppagine=43-68|capitolo=Cassino tra Volsci, Sanniti e Romani: nuovi dati dallo scavo in località Agnone}}</ref>; alcune ricerche datanopropongono però launa presenza volsca già all'VIII sec a.C.<ref>{{Cita libro|autore=Sandra Gatti|autore2=Francesco Maria Cifarelli|titolo=I Volsci : una nuova prospettiva|collana=Orizzonti : rassegna di archeologia VII, 2006|anno=2006|editore=Fabrizio Serra Editore|città=Pisa-Roma|DOIdoi=10.1400/81984}}</ref> Altri studiosi, invece, rifiutano una presenza volsca.<ref name="volsci popolo liquido nel Lazio antico"/> Più tardi, prima della conquista romana, la città era ormai unain cittàpossesso sannitadei [[Sanniti]].<ref>[https://www.treccani.it/enciclopedia/{{Treccani|l-italia-preromana-i-siti-laziali-cassino_%28Il-Mondo-dell%27Archeologia%29/ |titolo=L'Italia preromana. I siti laziali: Cassino], in ''Il Mondo dell'Archeologia'' (Treccani), |anno=2004;}}</ref><ref>{{Cita "libro |voce=Casinum", ''|titolo=The Oxford Classical Dictionary'', |città=New York |anno=1999}}</ref><ref>Varro, ''De lingua Latina'', VII, 29.</ref>.
 
Quando i romani nel 313 a.C. presero il controllo dell'area, fondarono una colonia, ''Interamna Succasina'' (o Lirenas),<ref>) Tito Livio, ''Ab Urbe condita'', IX, 28.</ref>, che controllava parte del territorio di [[Aquino]] e Cassino. Annibale transitò nell'area durante la [[seconda guerra punica]], ma ''Casinum'' rimase fedele a Roma.
 
In epoca romana l'abitato era collocato presso l'attuale frazione Crocefisso ed era attraversato dall'antica [[via Latina]].<ref>[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', V, 3,9.</ref> Era fortificato da circa 4&nbsp;km di mura ed era ricco di monumenti, essendo la città agiata. A ''Casinum'' eresse una sua villa [[Marco Terenzio Varrone]].
 
Fu prima ''municipium'',praefectura poi coloniamunicipium e infine ''praefectura''colonia a testimonianza del progressivo inserimento nell'ordinamento dell<nowiki>{{'</nowiki>}}''Urbs''. Oltre al passaggio della via Latina, nel territorio di Casinum nasceva una via verso la [[ValValle di Comino]], l'[[Abruzzo]], [[Sora (Italia)|Sora]] e che infine giungeva a Roma. La città era attorniata da ''pagi''; uno di questi nei secoli è divenuto l'attuale località [[Sant'Angelo in Theodice]].
 
[[Apollo]] era tra le divinità più venerate. L'ubicazione del suo tempio è stata identificata a Montecassino, l'acropoli della città, da Gianfilippo Carettoni,<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Gianfilippo Carettoni|anno=1940|titolo=Casinum (presso Cassino)|rivista=Istituto di studi romani|volume=2|ppagina=30|serie=Italia romana : municipi e colonie}}</ref>, che nel 1940 citava come fonti i ''Dialoghi'' di [[Papa Gregorio I|San Gregorio Magno]]. Tale complesso sorgeva dove oggi è l'abbazia; aveva anche funzione militare: era difeso da una doppia cinta muraria che oggi possiamo ancora ammirare in parte; venne costruita con pesanti pietre sagomate per tenersi insieme a secco e si congiungeva alle fortificazioni cittadine. Tra le altre divinità venerate v'era Deluentinus, dio locale delle acque.
 
La città era servita da un acquedotto; il "foro", secondo il Carettoni, era collocato esternamente alle mura perché vi si effettuava il mercato dei bovini. Recenti studi propendono, invece, per identificare l'area forense all'interno delle mura urbiche nelle vicinanze del teatro e della cosiddetta porta Campana. Sulle rive del Gari vi erano la Villa di Varrone e le terme, ritratti nel Cinquecento da [[Francesco da Sangallo]], ma oggi molto danneggiati. Ci sono giunti, e si possono ammirare in località Crocefisso, l'anfiteatro, edificato su di un declivio naturale, e il teatro; la chiesa dedicata al Crocefisso è costruita in quello che fu il cosiddetto [[Mausoleo di Ummidia Quadratilla|sepolcro di Ummidia Quadratilla]]. Costei, figlia del console [[Ummidio Durmio Quadrato]], apparteneva a una delle famiglie più importanti della città; viene descritta da [[Gaio Plinio Cecilio Secondo|Plinio il Giovane]] come una donna ricchissima dal carattere mascolino e dal fisico massiccio; donò alla città un tempio e un anfiteatro.
 
Nell'area di Cassino esisteva un'associazione dei produttori di olio: l'olio della zona era famoso tanto da essere citato da [[Ambrogio Teodosio Macrobio|Macrobio]]. La qualità della produzione agricola del territorio è sottolineata anche da [[Marco Porcio Catone]]. Molto importante era anche l'allevamento di bestiame e la produzione di ceste e funi, data l'abbondanza di materia prima di questi prodotti nei pressi di zone ricche di acque.
 
La leggenda vuole che [[san Pietro (apostolo)|Sansan Pietro]] in persona, transitando per queste terre per raggiungere Roma, predicò per primo il cristianesimo ai Cassinesicassinati. Quel che è certo è che a Cassino vi fu un'antica comunità di [[cristianesimoCristianesimo|Cristiani]], come testimoniano molti martiri.
 
Dopo la riorganizzazione dell'[[Italia suburbicaria]], ''Casinum'' si ritrova nella provincia del [[Sannio]].<ref>[[Eginardo]], ''[[Vita et gesta Caroli Magni]]'', II.</ref>
 
Nell'Alto Medioevo, varie incursioni barbariche danneggiarono profondamente ''Casinum'' che fu totalmente distrutta dai [[Longobardi]] guidati da [[Zotone]].
 
=== L'alto Medioevo cassinate ===
[[File:Monte Cassino Opactwo 1Abbey.JPGjpg|thumb|L'abbazia di [[Montecassino]]|left]]
Non sappiamo molto al riguardo dei primi secoli successivi alla caduta dell'Impero romano per l'esiguità delle fonti scritte; papa [[Gregorio Magno]] ci ha tramandato la venuta di San Benedetto fra le rovine dell'acropoli di ''Casinum''. Montecassino fu scelto da [[San Benedetto da Norcia]] come luogo per il suo primo convento, luogo di nascita dell'[[Ordine Benedettino]], circa nel [[529]].
 
Come spesso è accaduto per le prime istituzioni cristiane, l'[[abbazia di Montecassino]] fu costruita su un precedente luogo di culto pagano, l'acropoli fortificata. Cassino all'epoca era una città ancora prevalentemente pagana e da poco aveva subito le devastazioni dei Goti. San Benedetto distrusse l'effigie di Apollo e gli altari pagani, quindi santificò il luogo intitolandolo a [[san Giovanni Battista]]. San Benedetto da allora non lasciò mai più Monte CassinoMontecassino. Qui scrisse la [[Regola Benedettina]], che divenne il principio fondatore per il monachesimo occidentale. Qui ricevette in visita [[Totila]], re degli [[Ostrogoti]], nel 580542 (l'unica data storica conosciuta con certezza della vita di Benedetto) e qui lui morì.
 
L'abbazia di Monte Cassino divenne un modello per il [[monachesimo]] occidentale e uno dei maggiori centri culturali europei per tutto il Medioevo. Dalla popolazione venne eretto un villaggio chiamato ''Castellum Sancti Petri'' per via della locale chiesa; era collocato sulle rovine dell'antico foro cittadino che si trovava in pianura e non alle pendici collinari come la città precedente. Sfortunatamente a causa della sua collocazione geografica e della sua posizione protetta, il monastero e, di conseguenza, la città rimasero in tutte le epoche coinvolti in vicende militari. Nel [[584]] i Longobardi saccheggiarono l'Abbazia e i monaci sopravvissuti fuggirono a Roma, dove rimasero per più di un secolo. Durante questo tempo, le spoglie di San Benedetto furono trasferite: la maggior parte delle sue ossa oggi si troverebbe a [[Fleury-sur-Loire]] vicino a [[Orléans]]. Nel [[718]], cambiati gli equilibri politici, i monaci si poterono ristabilire a Monte CassinoMontecassino; seguì un periodo florido: vi soggiornarono tra gli altri [[Paolo Diacono]], lo storico dei Longobardi, e re in esilio come il franco [[Carlomanno (figlio di Carlo Martello)|Carlomanno]], zio di [[Carlo Magno]], e il longobardo [[Rachis]]. Nel [[744]], da una donazione del duca longobardo [[Gisulfo II di Benevento]], nacque la ''[[Terra di San Benedetto|Terra Sancti Benedicti]]'', ovvero il dominio feudale abbaziale, che, soggetto all'autorità dell'abate, godette di una certa autonomia più o meno ampia secondo le contingenze storiche, pur continuando a essere parte integrante, in base alla successione statuale, del [[Ducato di Benevento]], del [[Principato di Capua]], del [[Regno di Sicilia]], del [[Regno di Napoli]], del [[Regno delle Due Sicilie]]. Così Montecassino divenne il centro di un territorio vasto e strategico attraverso il quale passavano le strade congiungenti il Ducato longobardo di Benevento, le città-stato bizantine della costa ([[Napoli]], [[Gaeta]] e [[Amalfi]]) e lo [[Stato della Chiesa]] più a nord.
 
Un paio di chilometri più a valle, a nord dell'antica ''Casinum'', vi era un piccolo monastero sulle rive del [[Rapido (fiume)|Rapido]]. La chiesa del Salvatore fu eretta nel [[797]] circa per volere dell'abate Gisulfo sulla preesistente chiesetta di San Benedetto; l'[[Ludovico II il Giovane|imperatore Ludovico II]], nell'[[874]], donò alla chiesa una reliquia di [[San Germano di Capua|san Germano]] [[arcidiocesi di Capua|vescovo di Capua]], amico fraterno di San Benedetto: per questa ragione divenne successivamente la [[Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Benedetto abate|cattedrale di San Germano]]. Sempre per effetto di quelle reliquie, tra la gente si diffuse la frase ''imus ad Sanctum Germanum'' per significare "andiamo a visitare Santo Germano", una visita devota alle reliquie del santo: in questo periodo da Eulogimenopoli, il nome della città cominciò a trasformarsi in San Germano. La [[chiesa di Santa Maria delle Cinque Torri]] era eretta, ai piedi del Colle Janulo, non lontano da quella del Salvatore, ma era su un terreno dove affiorava acqua; il pavimento della chiesa venne rialzato tre volte, per evitare il problema all'interno dell'edificio sacro, ma senza successo; aveva un'originalissima pianta a simmetria centrale con all'interno un colonnato, con quattro torri agli angoli esterni e una più ampia al centro.
[[File:Roccajanulaantica.jpg|thumb|233x233px|La [[Rocca Janula]] originale, come si presentava prima della seconda guerra mondiale.]]
Per motivi amministrativi e difensivi, a causa delle scorrerie dei musulmani, l'abate Bertario fondò nuovamente la città ai piedi del Colle Janulo: nei pressi della chiesa del Salvatore fondò Eulogimenopoli, la "Città di San Benedetto". Nell'[[883]], i Saraceni, intenzionati a espandersi nella penisola italiana, saccheggiarono il territorio, distrussero la città, la chiesa del Salvatore e l'abbazia; fecero scempio di cose e di persone, fu ucciso lo stesso abate [[San Bertario di Montecassino|Bertario]] e i monaci dovettero abbandonare per lungo tempo l'Abbazia. Alla cacciata degli invasori la città risorse. In questo periodo visse a Monte Cassino lo storico [[TeanoLongobardi|teaneselongobardo]] [[Erchemperto]] la cui ''Historia Langobardorum Beneventanorum'' è l'opera storica fondamentale del IX secolo per il Mezzogiorno. Nell'abbazia sono conservati i quattro [[Placiti cassinesi]], primi documenti ufficiali scritti in volgare italiano: sono quattro testimonianze giurate, registrate tra il [[960]] e il [[963]] e riguardanti le proprietà terriere del monastero. La città divenne il centro amministrativo della [[Terra di San Benedetto]] in quanto qui vi alloggiavano e vi operavano gli uomini di governo guidati dall'abate, come l'''advocatus'', cioè colui che amministrava la giustizia. Gli abitanti partecipavano alle lotte politico-religiose che coinvolgevano l'Abbazia, quindi la città, che prese il nuovo nome di San Germano, venne fortificata e dotata della [[Rocca Janula]], una fortezza posta in posizione sopraelevata.
 
=== Dal basso Medioevo all'Unità d'Italia ===
[[File:Gabriel Bucelin Montecassino aus der Vogelschau.jpg|thumb|240x240px|Miniatura della Cassino medievale e dei territori della [[Terra di San Benedetto]].]]
Montecassino raggiunse l'apice della sua prosperità e potere nell'XI secolo sotto l'abate Desiderio (1058 - 1087), che divenne poi papa con il nome di [[Papa Vittore III|Vittore III]]. I monaci divennero più di duecento e i loro manoscritti miniati divennero i più ricercati. Gli edifici dell'abbazia furono riedificati e accresciuti; la [[Terra di San Benedetto]] venne organizzata grazie a nuove strutture e insediamenti. Lavorarono alla riedificazione artisti amalfitani, longobardi e bizantini. La ricostruita chiesa abbaziale fu consacrata nel 1071 da [[papa Alessandro II]]. Qui venne redatta la ''[[Chronica monasterii casinensis]]'' di [[Leone Marsicano|Leone di Ostia]] e [[Pietro Diacono]] e la ''[[Historia Normannorum]]'' di [[Amato di Montecassino]], maggiore opera storica sui [[Conquista normanna dell'Italia meridionale|Normanni]] nell'[[Italia meridionale]]. In quel periodo a Cassino vi erano anche un quartiere ebraico e uno greco.<ref>Luigi Fabiani, ''La terra di S. Benedetto: studio storico giuridico sull'Abbazia di Montecassino dall'VIII al XIII secolo'', Badia di Montecassino, 1968, rist. anastatica, Isola del Liri, Tip. Edit. Michele Pisani, volume II, pp. 338-339.</ref><ref>{{Cita web |url=http://edu.let.unicas.it/didalab/cassino/storia_i/storia3.htm |titolo=CASSINO. I primi tre secoli dopo l'anno Mille (dal X al XII secolo d.C.) |accesso=3 settembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121013181311/http://edu.let.unicas.it/didalab/cassino/storia_i/storia3.htm}}</ref> In tempi lontani una comunità ebraica si stabilì nel vecchio centro intorno a San Germano. Nell'archivio di Montecassino è documentato, che il luogo della vecchia giudecca, menzionata la prima volta nel 1232, che diede il nome alla Piazza detta "La Giudecca", documentata ancora nel 1730, è identica alla "Piazza o Le Bucciarie", detta anche "Piazza di S. Germano" e inoltre è identica al "Largo Fontana Rosa", presente nella pianta della città anteguerra. Qui, nel centro antico della città, allora in via di sviluppo, sarà stato il nucleo urbano dell'insediamento ebraico.<ref>{{cita testo|dataarchivioautore=13Robert ottobreSchomacker|url=https://www.cdsconlus.it/index.php/2016/09/26/sulle-tracce-della-presenza-ebraica-a-cassino-una-storia-mai-cercata/|titolo=Sulle 2012tracce della presenza ebraica a Cassino. Una storia mai cercata|urlmortodata=2016-09-26}}</ref>. Era presente in città anche una comunità amalfitana composta da commercianti che abitavano nei pressi della Piazza degli Amalfitani.<ref>Luigi Fabiani, ''La terra di S. Benedetto: studio storico giuridico sull'Abbazia di Montecassino dall’VIII al XIII secolo'', Badia di Montecassino, 1968, rist. anastatica, Isola del Liri, Tip. Edit. Michele Pisani, volume II, p. 338.</ref>.
[[File:Provincia di Terra di Lavoro (Due Sicilie).svg|thumb|234x234px|Mappa della [[Terra di Lavoro]] prima dell'Unità d'Italia.]]
Il potere degli abati fu presto limitato dai Normanni, che governavano il Mezzogiorno e quindi anche la Terra di San Benedetto. Nel [[1199]], le truppe imperiali assediarono l'abbazia stanziandosi nella città. Molto spesso San Germano si trovò al centro di importanti vicende dei principi Svevi, che limitarono ancora di più il potere dell'abbazia. Il 23 luglio [[1230]] la città fu luogo della firma della pace tra il [[papa Gregorio IX]] e l'imperatore [[Federico II di Svevia|Federico II]] avvenuta nella chiesa di San Germano. Nell'anfiteatro si asserragliarono trentasei anni dopo gli uomini di [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]], tentando di resistere all'invasore angioino.
 
UnIl forte [[Terremoto dell'Appennino centrale del 1349|grandeterremoto terremotodel 1349]] sconvolse l'Italia centro-meridionale nel [[1349]] e colpì anche San Germano il 9 settembre alle ore 9 del mattino. L'epicentro, situato nel distretto sismico di [[Venafro]] con un'intensità [[Magnitudo momento|Mw]] 6.62 (X grado Mercalli), fece seguito a scosse verificatesi lo stesso giorno presso [[L'Aquila]] (Mw 6.46) e nella zona Viterbese-Umbra (Mw 5.91). San Germano posto a circa 20&nbsp;km dall'epicentro ebbe rase al suolo la maggior parte delle abitazioni poste sulla valle, ma furono in parte risparmiate quelle addossate a Montecassino. Fu danneggiata in modo consistente l'Abbazia. Essa venne riparata nel [[1366]], grazie alle pressioni di [[papa Urbano V]], che esortò tutti i benedettini a partecipare alla ricostruzione. Nel secolo XIV, da Roma si cercò di separare l'amministrazione della città dal monastero ponendovi un vescovo, ma gli abati riuscirono a mantenere le loro prerogative. Nel [[1505]] il convento fu congiunto con quello di [[Basilica di Santa Giustina|Santa Giustina]] di [[Padova]]. Nel [[1521]] si ebbe una rivolta dei cittadini che saccheggiarono l'Abbazia per giorni. Nel [[1527]] la peste fece strage nell'intero cassinate.
[[File:Cassino S.antonio.jpg|thumb|La chiesa di S. Sant'Antonio in un'immagine d'epoca.]]
Nei periodi successivi non si svolsero avvenimenti notevoli nel Cassinatecassinate fino alle guerre napoleoniche. Presso San Germano stanziarono le truppe del Regno di Napoli, pronte a invadere la [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica romana]]. Nel [[1799]] venne occupata dalle truppe di [[Napoleone]]. Anche a San Germano, in quanto parte del Regno di Napoli, si stabilì un'amministrazione filo-napoleonica, ma era vasto il dissenso. Al momento di ritirarsi da Napoli, le truppe francesi devastarono i territori che erano stati occupati dagli oppositori, tra cui anche la città di Cassino. Fra il 15-17 maggio 1815, inoltre, la città fu scenario del cruento scontro finale della [[guerra austro-napoletana]], con la cosiddetta [[battaglia di San Germano]], che si concluse con la vittoria delle truppe austriache. La città diede i natali al filosofo [[Antonio Labriola]] nel [[1843]].
Tra il 15-17 maggio 1815, inoltre, la città fu scenario del cruento scontro finale della [[guerra austro-napoletana]], con la cosiddetta [[battaglia di San Germano]], che si concluse con la vittoria delle truppe austriache.
La città diede i natali al filosofo [[Antonio Labriola]] nel [[1843]].
[[File:Cassino, Cartolina funivia.jpg|thumb|La [[Funivia di Cassino]] in una cartolina d'epoca.]]
 
=== Dall'Unità d'Italia alla seconda guerra mondiale ===
[[File:BundesarchivLa Bildcittadina 146-2005-0004,di Italien,Cassino Montesotto Cassinoi bombardamenti Alleati 15 febbraio 1944.jpg|thumbminiatura|L'abbaziaLa cittadina di MontecassinoCassino distruttasotto daii bombardamenti alleatiAlleati il 15 delmarzo '44[[1944]]]]
[[File:Bundesarchiv Bild 146-2005-0004, Italien, Monte Cassino.jpg|thumb|L'abbazia di Montecassino distrutta dai bombardamenti alleati del 1944.]]
Il consiglio comunale di San Germano stabilì il 23 maggio 1863 che la città tornasse all'antico nome italianizzato Cassino. Nello stesso anno la città fu raggiunta dalla ferrovia. Nel [[1866]] il nuovo Regno d'Italia incamerò le terre dei monasteri. Andò crescendo il numero di persone che si diedero al [[brigantaggio]], tanto che si arrivò a creare un presidio dell'esercito nella città. Si iniziarono anche i lavori di bonifica per rimuovere il pericolo d'inondazione e delle zone paludose. Cassino fu parte della [[Terra di Lavoro|Provincia di Terra di Lavoro]], nel [[Circondario di Sora]], fino al 1927 quando venne fondata la [[Provincia di Frosinone]].
Il consiglio comunale di San Germano stabilì il 23 maggio 1863 che la città tornasse all'antico nome italianizzato Cassino. Nello stesso anno la città fu raggiunta dalla ferrovia. Nel [[1866]] il nuovo Regno d'Italia incamerò le terre dei monasteri. Andò crescendo il numero di persone che si diedero al [[brigantaggio]], tanto che si arrivò a creare un presidio dell'esercito nella città. Si iniziarono anche i lavori di bonifica per rimuovere il pericolo d'inondazione e delle zone paludose. Cassino fu parte della [[Terra di Lavoro|Provincia di Terra di Lavoro]] nel [[Circondario di Sora]], fino al 1927 quando venne fondata la [[Provincia di Frosinone]].
[[File:Monte Cassino.jpg|thumb|Ruderi della città di Cassino dopo il bombardamento]]
 
Il 21 maggio 1930 fu inaugurata la [[Funivia di Cassino|funivia]] iniziata l'anno precedente che conduceva dalla città all'Abbazia in 7 minuti coprendo un dislivello di oltre 400&nbsp;m; si trattava del primo impianto del genere realizzato nel Mezzogiorno<ref>{{Cita web|url = http://www.museoscienza.org/voci-della-scienza/storie/funicolari.asp|titolo = Funicolari - Le voci della scienza|accesso = 1º ottobre 2015|sito = www.museoscienza.org}}</ref>, nonché quello dotato di maggiore lunghezza di una campata<ref>{{Cita libro|autore = Autori vari|titolo = La vecchia funivia di Cassino 1930-1943 Dal progetto alla distruzione|anno = 2008|editore = CDSC|città = Cassino|p = 7}}</ref>. Nel luglio 1943, durante un volo di addestramento da parte di aerei tedeschi che avevano base presso l'[[aeroporto di Aquino]], un caccia si scontrò con uno dei cavi della funivia, provocandone il distacco e portando alla morte del pilota. L'impianto venne in seguito bombardato assieme alla sottostante città di Cassino. La funivia non fu più ricostruita.
Durante la prima guerra mondiale, la città fu sede di un campo di concentramento per militari austro ungarici.<ref>{{Cita web|url=https://www.cdsconlus.it/index.php/2020/03/19/13861/#:~:text=Mentre%20era%20in%20corso%20la,venivano%20fatti%20prigionieri%20al%20fronte.|titolo=Il campo di concentramento di Cassino-Caira nella Prima Guerra Mondiale. I prigionieri dell’esercito austro-ungarico tra reduci e caduti, tra filosofi, letterati e artisti|data=2020-03-19}}</ref>
[[File:Monte Cassino.jpg|thumb|Ruderi della città di Cassino dopo il bombardamento.]]
Il 21 maggio 1930 fu inaugurata la [[Funivia di Cassino|funivia]] iniziata l'anno precedente che conduceva dalla città all'abbazia in 7 minuti coprendo un dislivello di oltre 400 m; si trattava del primo impianto del genere realizzato nel Mezzogiorno,<ref>{{Cita web|url = http://www.museoscienza.org/voci-della-scienza/storie/funicolari.asp|titolo = Funicolari - Le voci della scienza|accesso = 1º ottobre 2015}}</ref> nonché quello dotato di maggiore lunghezza di una campata.<ref>{{Cita libro|autore = Autori vari|titolo = La vecchia funivia di Cassino 1930-1943 Dal progetto alla distruzione|anno = 2008|editore = CDSC|città = Cassino|p = 7}}</ref> Nel luglio 1943, durante un volo di addestramento da parte di aerei tedeschi che avevano base presso l'[[aeroporto di Aquino]], un caccia si scontrò con uno dei cavi della funivia, provocandone il distacco e portando alla morte del pilota. L'impianto venne in seguito bombardato assieme alla sottostante città di Cassino. La funivia non fu più ricostruita.
 
Le [[Battaglia di Cassino|quattro battaglie di Cassino]] (gennaio-maggio 1944) furono tra le più importanti della [[seconda guerra mondiale]]. A Cassino, che si trovava sul lato nord della cosiddetta [[linea Gustav]], (linea che tagliava l'Italia dal Tirreno all'Adriatico, fino ad [[Ortona]]) erano attestati i tedeschi, che controllavano così le vie d'accesso verso Roma; a sud invece c'erano le truppe alleate intenzionate a risalire la penisola. Il 15 febbraio [[1944]] fu una delle date più nere: l'Abbaziaabbazia fu rasa al suolo da un [[Bombardamento dell'abbazia di Montecassino|pesante bombardamento aereo]]. Gli alleati, credendopur sapendo che la stessa Abbazia fosse una postazione strategica non occupata quel giorno dai tedeschi, la bombardarono, uccidendo la popolazione che vi si era rifugiata. Le opere d'arte contenute nell'Abbaziaabbazia furono trasferite a Roma dai tedeschi prima del bombardamento, ma molte scomparvero nel tragitto. Esattamente un mese dopo, il 15 marzo 1944, anche la città fu letteralmente rasa al suolo dai bombardamenti. I cittadini furono in parte sfollati. Quando gli alleati riuscirono a sfondare si contarono 54000 perdite tra gli Alleati e 20000 tra i tedeschi. Su una popolazione di circa {{formatnum:20000}} abitanti, {{formatnum:2026}} civili di Cassino persero la vita durante il conflitto.<ref>{{cita|Troiano|p. 23}}.</ref>
 
Il 18 maggio del 1944 e per le successive cinquant'ore, le truppe franco-marocchine, si macchiarono di un orrendo crimine, lo stupro a danno delle donne giovani e meno giovani della città, tale evento venne denominato "Marocchinate"<ref>{{Cita web|url=https://www.focus.it/cultura/storia/alleati-prendono-cassino-seguono-50-ore-stupri-crimini|titolo=Storia Quando gli Alleati presero Cassino, seguirono 50 ore di stupri}}</ref> e ne seguì il film ''[[La ciociara (film)|La Ciociara]]''<ref>{{Cita web|url=https://www.raiplay.it/programmi/laciociara|titolo=La ciociara}}</ref> diretto da [[Vittorio De Sica]] ed interpretato da [[Sofia Loren]], tratto dal romanzo di [[Alberto Moravia]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ibs.it/ciociara-libro-alberto-moravia/e/9788845248368?srsltid=AfmBOop7kl2Quom7QnUPR46bw7CjitrE25xUSvR9xGaA64nD1R5Zb_O7|titolo=La ciociara}}</ref>
Su una popolazione di circa 20.000 abitanti, 2.026 civili di Cassino persero la vita durante il conflitto.<ref>https://www.cdsconlus.it/wp-content/uploads/2016/08/2012-03-QUEL-10-SETTEMBRE-1943.pdf</ref>
 
=== Dal dopoguerra ad oggi ===
Le immani perdite subite dagli eserciti impegnati nelle battaglie di Cassino portarono nell'immediato dopoguerra alla realizzazione di tre cimiteri di guerra sul territorio comunale: un cimitero polacco, un [[Cimitero di guerra di Cassino|cimitero del Commonwealth]] e un cimitero tedesco.
[[File:Cassino 2010-by-RaBoe-10.jpg|thumb|Veduta di Cassino e dell'area della SKF.]]
La ricostruzione di Cassino fu un periodo estremamente duro, che durò praticamente fino agli anni sessanta; si sviluppò un'epidemia di malaria, ma vi fu anche grande solidarietà da parte del resto d'Italia: i bambini furono ospitati a lungo da famiglie del Nord e vi furono molte elargizioni. Cassino meritò l'appellativo di Città Martire per la pace e la [[Medaglia d'oro al valor militare]].
 
Il piano di ricostruzione della città fu approvato nel 1946 e realizzato dall'architetto [[Giuseppe Nicolosi]], in collaborazione con gli architetti [[Concezio Petrucci]] ed Antonio Gatti.<ref>{{Cita libro|autore = Autori vari|titolo = Giuseppe Nicolosi (1901-1981) - Architettura Università Città|anno = 2008|editore = Libria|città = Perugia|p = 110}}</ref>. Dalla ricostruzione si crearono le premesse per il processo di trasformazione del sistema produttivo che, negli anni '70, da prevalentemente agricolo divenne industriale e poi terziario. Di fondamentale importanza per la rinascita di Cassino fu la costituzione, nel 1955, della Banca Popolare del Cassinate voluta dall'allora sindaco di Cassino [[Pier Carlo Restagno]]. Restagno aveva intuito la voglia di rinascita che animava la città di Cassino e aveva immaginato che una Banca Popolare, amministrata e diretta da persone del posto, poteva essere un prezioso contributo per la ricostruzione e poteva davvero animare la ripresa delle prime iniziative artigianali, commerciali ed imprenditoriali.<ref>{{Cita web|cognome = Amministratore|url = http://www.bancapopolaredelcassinate.it/index.php?option=com_content&view=article&id=32&Itemid=65|titolo = Storia|accesso = 21 agosto 2015|sito = www.bancapopolaredelcassinate.it}}</ref>. Un ulteriore elemento propulsivo fu la realizzazione nel 1962 del [[Autostrada A1 (Italia)#Tratto Roma-Napoli|tratto autostradale Roma-Napoli]]. Con queste premesse si realizzarono negli anni a venire, importanti insediamenti industriali, come lo stabilimento della [[SKF (azienda)|SKF]] e quello della [[Stabilimento Fiat di Cassino|Fiat]] con il suo indotto, i quali modificarono il tessuto sociale ed economico del cassinate. A ciò va aggiunta, inoltre, la creazione dell'[[Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale|Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale]] nel 1979.
 
Nel frattempo, era stata ricostruita anche l'Abbaziaabbazia, riconsacrata da [[papa Paolo VI]] il 30 ottobre [[1964]]. Il pontefice non è stato l'ultimo a far visita alla città. [[Giovanni Paolo II]] vi si recò infatti due volte: la prima il 18 maggio [[1979]] per pregare sulla tomba di Sansan Benedetto e Santasanta Scolastica e per far visita al sacrario militare polacco; la seconda volta l'anno successivo, il 20 settembre [[1980]], per una visita pastorale a Cassino e Montecassino. Il 24 maggio [[2009]] è stata, infine, la volta di [[papa Benedetto XVI]].<ref>{{Cita web|cognome = Administrator|url = http://www.studicassinati.it/db1/jupgrade/index.php/archivio/49-anno-ix-n-2-aprile-giugno-2009/31-e-pistilli-24-maggio-papa-benedetto-xvi-a-cassino-e-montecassino|titolo = E. Pistilli, 24 maggio: Papa Benedetto XVI a Cassino e Montecassino|accesso = 21 agosto 2015|sito = www.studicassinati.it}}</ref>.
 
Dagli anni '80 ricominciarono, inoltre, con forza le iniziative per far sì che Cassino diventasse capoluogo di una nuova provincia. Le radici storiche del comune cassinate consistenti in, un profondo legame tra la città e lgli altri centri e territori dell'antica [[Terra di Lavoro]], infatti,ed hannoil portatonetto neglirifiuto anni a contrastare fortementeverso la diffusa e artificiale (oltre che errata) equazione «Ciociaria = Provincia di Frosinone», così come l<ref>L'unità folclorica e culturale della provincia frusinate impostavenne dallainfatti propagandapropagandata fascistadai fascisti negli anni venti. Lcon l'istituzioneimposizione del termine "Ciociaria", originariamente solo un nome spregiativo, al territorio della nuova provincia.</ref> hanno portato a sostenere la creazione di una Provincia di Cassino. Ciò doveva, dunque, ridarerestituire un piano istituzionale all'identità propria alle popolazioni della Media e Bassa [[Valle del Liri]]-[[Garigliano]], differente dalle radici storiche dei territori delladell'antica cosiddetta[[Campagna|Campagna Ciociariae Marittima]] [[Stato pontificio|pontificia]]. Tra il 1956 ed il 2006 sono state presentate ben dieci proposte di legge.<ref name="ReferenceA">{{Cita libro|autore = Giuseppe Gentile|titolo = Provincia di Cassino: cinquant’anni di proposte istitutive: 1956-2006|anno = 2007|editore = Centro Documentazione e Studi Cassinati ONLUS|città = Cassino}}</ref>
Tra il 1956 ed il 2006 sono state presentate ben dieci proposte di legge<ref name="ReferenceA">{{Cita libro|autore = Giuseppe Gentile|titolo = Provincia di Cassino: cinquant’anni di proposte istitutive: 1956-2006|anno = 2007|editore = Centro Documentazione e Studi Cassinati ONLUS|città = Cassino}}</ref>.
 
Accantonati i sogni d'indipendenza dal capoluogo, oggi Cassino è uno sviluppato e vivace centro industriale, commerciale e commercialeculturale, segnato tuttavia dalle crisi cicliche del mercato dell'auto che influenzano negativamente l'economia cittadina.<ref>{{Cita web|nome = Antonio|cognome = Mariozzi|url = http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_luglio_18/fiat-cassino-protesta-fiom-landini-2011055098882.shtml?refresh_ce-cp|titolo = Cassino, scioperano gli operai Fiat per dire no all'ipotesi di chiusura|accesso = 21 agosto 2015}}</ref><ref>{{Cita webvideo|url = http://video.repubblica.it/dossier/lo-scontro-su-pomigliano/cassino-compleanno-di-crisi-per-la-mirafiori-del-sud/98072/96454?refresh_ce|titolo = Cassino, compleanno di crisi per la Mirafiori del Sud|accesso = 21 agosto 2015|sito = Repubblica Tv - la Repubblica.it}}</ref>.
 
=== StemmaSimboli ===
[[File:Cassino-Stemma.png|80px|leftsvg|alt=Stemma di Cassino|sinistra|83x83px]]
[[File:Cassino-Gonfalone.png|80px|left|alt=Stemma di Cassino]]
{{Approfondimento
|titolo = Le origini delle nove stelle
|contenuto = È diffusa la convinzione che le nove stelle dello stemma rappresentino i nove comuni del Circondario di S. Germano, secondo la ripartizione territoriale operata dalle leggi napoleoniche a inizio Ottocento. Tale convinzione tuttavia è confutata dal fatto che lo stemma era già esistente anni prima: nell'Archivio di stato di Napoli, infatti, si trovano sigilli a secco e timbri a inchiostro raffiguranti lo stemma di Cassino, le cui date vanno dal 1745 al 1777. Bisogna, inoltre, rilevare che lo stemma con una o più stelle è presente in numerosi comuni del Cassinate: [[Cervaro (comune)|Cervaro]] ne ha una, [[Piedimonte San Germano]] ne ha tre. Ciò esclude definitivamente il binomio Stella-Comune. È più plausibile, perciò, che il numero di nove stelle nello stemma di Cassino stia a indicare semplicemente la maggiore importanza della città rispetto agli altri centri del territorio: nove e non otto o dieci solo per ragioni di simmetria grafica.
|contenuto=
È diffusa la convinzione che le nove stelle dello stemma rappresentino i nove comuni del Circondario di S. Germano, secondo la ripartizione territoriale operata dalle leggi napoleoniche a inizio Ottocento. Tale convinzione tuttavia è confutata dal fatto che lo stemma era già esistente anni prima: nell'Archivio di stato di Napoli, infatti, si trovano sigilli a secco e timbri a inchiostro raffiguranti lo stemma di Cassino, le cui date vanno dal 1745 al 1777. Bisogna, inoltre, rilevare che lo stemma con una o più stelle è presente in numerosi comuni del Cassinate: [[Cervaro (comune)|Cervaro]] ne ha una, [[Piedimonte S. Germano]] ne ha tre. Ciò esclude definitivamente il binomio Stella-Comune. È più plausibile, perciò, che il numero di nove stelle nello stemma di Cassino stia a indicare semplicemente la maggiore importanza della città rispetto agli altri centri del territorio: nove, e non otto o dieci, solo per ragioni di simmetria grafica.
}}
Lo stemma del Comune di Cassino è composto da uno scudo con nove stelle a cinque punte disposte su tre file in campo azzurro e corona a cinque torri; lo scudo è contornato da un nastro dorato che si avvolge ai due lati a formare i "sostegni".
 
La corona risponde ai canoni fissati dal Regolamento tecnico araldico della Consulta araldica del 1905, dove le cinque torri indicano la [[Titolo di città in Italia|dignità di "Città"]]. L'effigie fu realizzata dallo scultore [[Torquato Tamagnini|Tamagnini]], che tra il 1927 ed il 1928 realizzò lo stemma in bronzo che fu apposto alla sommità di una grande lapide, dedicata ai caduti in guerra, affissa all'ingresso del palazzo comunale. Lo stemma bronzeo andò perduto nei bombardamenti che distrussero la città.
 
Lo stemma bronzeo andò perduto nei bombardamenti che distrussero la città.
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
 
=== Onorificenze ===
Il Comune di Cassino è tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]] in quanto insignito della [[medaglia d'oro al valor militare]] il 15 febbraio 1949 per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.<ref name="Quirinale">{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/18369|titolo=Città di Cassino, Medaglia d'oro al valor militare}}</ref>
 
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione = Già provata in epoca remota dalle distruzioni barbariche dei Longobardi, e risorta e consacrata, costituiva attraverso i secoli con la sua celebre Abbazia, faro di scienza e di fede alle genti del mondo. Per lunghi mesi, tra il 1943 ed il 1944, segnava il tormentato limite, fatto di sangue e di rovina, della più aspra e lunga lotta combattuta dagli eserciti sul suo suolo nel nome della libertà e della civiltà contro l'oppressione e la tirannide. Il suo aspro calvario, il suo lungo martirio, le sue immani rovine furono, nella passione del popolo per l'indipendenza e la libertà della Patria, come un altare di dolore per il trionfo della giustizia e della millenaria civiltà italica. Cassino, Montecassino, settembre 1943 - maggio 1944
|data = 15 febbraio 1949<ref name="Quirinale"/>
|luogo = Cassino, Montecassino, settembre 1943 - maggio 1944
}}
 
=== Ricorrenze ===
* 15 febbraio: anniversario della distruzione dell'Abbaziaabbazia di Montecassino.
* 15 marzo: anniversario della distruzione di Cassino. A cadenza decennale la città viene visitata dal Presidente della Repubblica in carica; l'ultimo, in occasione del 70º anniversario, è stato [[GiorgioSergio NapolitanoMattarella]]<ref>{{Cita web|url = http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Napolitano-a-Cassino-70-anni-dopo-bombardamento-1944-abbazia-5b6c9ee2-a1dc-4dc1-8b2f-1dba75ed21a7.html|titolo = Napolitano a Cassino: "Non dimenticare la lezione. Mai più guerre"|accesso = 21 agosto 2015}}</ref>.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Monte Cassino Abbey.jpg|thumb|Veduta esterna del complesso dell'abbazia]]
[[File:Monte Cassino interior 02.jpg|thumb|Interno dell'abbazia di Montecassino]]
=== Architetture religiose ===
==== ;[[Abbazia di Montecassino ====]]:
Fondato da [[Benedetto da Norcia|San Benedetto da Norcia]] nell'anno 529, è il più celebre monastero della cristianità. Sorge sul colle che sovrasta la città di Cassino. Qui, il santo patriarca fondò la famosa "[[Regola benedettina|Regola]]" che s'irradiò in tutto il mondo occidentale. Il monastero, che ha subito ben quattro distruzioni nella sua storia millenaria, è conosciuto in tutto il mondo per l'ultima, avvenuta il 15 febbraio 1944, in cui fu totalmente raso al suolo dai bombardamenti alleati. È stato ricostruito nel dopoguerra "com'era, dov'era" e, tornato alla sua maestosità originaria, è meta di pellegrinaggi da tutto il mondo.
{{vedi anche|Abbazia di Montecassino}}
[[File:Monte Cassino abbey from cemetery.JPG|thumb|Veduta del complesso dell'abbazia]]
Fondato da [[Benedetto da Norcia|San Benedetto da Norcia]] nell'anno 529, è il più celebre monastero della cristianità. Sorge sul colle che sovrasta la città di Cassino.
Qui, il santo patriarca fondò la famosa "[[Regola benedettina|Regola]]" che s'irradiò in tutto il mondo occidentale.
Il monastero, che ha subito ben quattro distruzioni nella sua storia millenaria, è conosciuto in tutto il mondo per l'ultima, avvenuta il 15 febbraio 1944, in cui fu totalmente raso al suolo dai bombardamenti alleati.
È stato ricostruito nel dopoguerra "com'era, dov'era" e, tornato alla sua maestosità originaria, è meta di pellegrinaggi da tutto il mondo.
 
===== ;[[Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Benedetto Abate =====abate]]:
La chiesa abbaziale di Montecassino, ricostruita anch'essa insieme al monastero in stile [[barocco napoletano]], conserva al suo interno le reliquie di san Benedetto e [[Scolastica da Norcia|santa Scolastica]]. È [[cattedrale]] dell'[[abbazia territoriale di Montecassino]].
{{vedi anche|Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Benedetto abate}}
[[File:Monte Cassino interior 02.jpg|thumb|246x246px|Interno della Cattedrale.]]
La chiesa abbaziale di Montecassino, ricostruita anch'essa insieme al monastero in stile [[barocco napoletano]], conserva al suo interno le reliquie di [[Benedetto da Norcia|san Benedetto]] e [[Scolastica da Norcia|santa Scolastica]].
 
;Palagio Badiale:
[[File:Palagio Badiale Cassino.jpg|thumb|left|Il Palagio Badiale]]
Il Palagio Badiale sorge in Piazza Corte. Fu interamente ricostruito nel dopoguerra dall'architetto Giuseppe Breccia Fratadocchi, che curò anche la ricostruzione dell'abbazia e della chiesa di Santa Scolastica e vi utilizzò la stessa pietra calcarea.<ref>{{Cita web|nome = |cognome = Administrator|url = http://www.studicassinati.it/db1/jupgrade/index.php/archivio/54-anno-x-n-1-gennaio-marzo-2010/626-giuseppe-breccia-fratadocchi-larchitetto-della-ricostruzione-di-montecassino|titolo = Giuseppe Breccia Fratadocchi, l’architetto della ricostruzione di Montecassino|accesso = 26 luglio 2015}}</ref> La ricostruzione fu completata nel 1951. {{chiarire|Oggi vi ha sede la curia di Montecassino.|Anche dopo il 2014?}} Nella settimana che precede il giorno di San Benedetto, ospita numerosi eventi che culminano il 21 marzo con il Corteo Storico "Terra Sancti Benedicti", che inizia e si conclude nel palazzo.
 
;Concattedrale del Santissimo Salvatore, di Santa Maria Assunta e San Germano Vescovo:
==== Palagio Badiale ====
È la concattedrale di Cassino. Sita in Piazza Corte di fronte al Palagio Badiale, la sua fondazione risale al XVIII secolo ed era una cappella dedicata a san Benedetto. Distrutta durante la seconda guerra mondiale, fu ricostruita in forme moderne tra il 1972 e il 1977. Di interesse è l'altare maggiore con un'opera del Cristo crocifisso. Dal [[2018]] è [[concattedrale]] della [[diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo]].
Il Palagio Badiale sorge in Piazza Corte. Fu interamente ricostruito nel dopoguerra dall'architetto Giuseppe Breccia Fratadocchi, che curò anche la ricostruzione dell'abbazia e della chiesa di Santa Scolastica e vi utilizzò la stessa pietra calcarea<ref>{{Cita web|nome = |cognome = Administrator|url = http://www.studicassinati.it/db1/jupgrade/index.php/archivio/54-anno-x-n-1-gennaio-marzo-2010/626-giuseppe-breccia-fratadocchi-larchitetto-della-ricostruzione-di-montecassino|titolo = Giuseppe Breccia Fratadocchi, l’architetto della ricostruzione di Montecassino|accesso = 26 luglio 2015|sito = www.studicassinati.it}}</ref>. La ricostruzione fu completata nel 1951. Oggi vi ha sede la curia di Montecassino. Nella settimana che precede il giorno di San Benedetto, ospita numerosi eventi che culminano il 21 marzo con il Corteo Storico "Terra Sancti Benedicti", che inizia e si conclude nel palazzo.
 
;Chiesa di Sant'Antonio di Padova:
Seconda chiesa principale di Cassino, era la parrocchia maggiore, risalente al XV secolo e restaurata nel XVII secolo. Prima della distruzione bellica mostrava un aspetto barocco che fu riutilizzato in chiave posticcia per la nuova costruzione degli anni '50, ad opera di Giuseppe Poggi.
 
;Chiesa di San Giovanni Battista
 
;Chiesa di San Pietro Apostolo:
 
=== Siti archeologici ===
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==== Parco archeologico di ''Casinum'' ====
{{vedi anche|Museo archeologico nazionale G. Carettoni di Cassino}}
Il parco archeologico sorge ai piedi di Montecassino. L'area comprende i resti di ''Casinum'', l'antica città romana che si articolava in una serie di terrazzamenti percorsi da strade parallele tra loro. Il parco archeologico prevede un percorso attraverso il quale si osservano: le mura megalitiche, la Porta Campana, le costruzioni, l'anfiteatro, il cosiddetto mausoleo di Ummidia Quadratilla, il teatro, il ninfeo, passando per più tratti su strada basolata.
 
Dal 2021 Marco Musmeci è direttore del Museo Archeologico Nazionale "G. Carettoni" e dell'Area Archeologica di ''Casinum''.<ref>{{Cita web|url=https://www.chiamamicitta.it/montegridolfo-assessore-musmeci-chiamato-a-coprire-incarichi-ministeriali/|titolo=Direzione Marco Musmeci|accesso=7 marzo 2021|dataarchivio=26 gennaio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220126225621/https://www.chiamamicitta.it/montegridolfo-assessore-musmeci-chiamato-a-coprire-incarichi-ministeriali/}}</ref>
 
===== Anfiteatro romano =====
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===== Teatro romano =====
[[File:Teatro romano cassino.jpg|thumb|Teatro romano di Cassino]]
Il teatro romano è di età augustea (27 a.C.-14 sa.C.); ha il tipico schema di teatro greco-romano, di forma semicircolare e con la pendenza della montagna che viene sfruttata per il sostegno di venti gradini. Essi si ripartiscono in una ''Summa cavea'' che ne comprende sette ed un<nowiki>'</nowiki>''Imma cavea'' di tredici gradini. L'accesso era garantito da una serie di gallerie coperte che conducevano direttamente all'ultimo gradino della struttura. Dimenticato completamente nel periodo medievale, fu riportato alla luce solo nel 1936 e fu oggetto di restauro intorno agli anni cinquanta e successivamente nel 2001. Ha una capienza di circa 30002500 posti a sedere e viene tuttora utilizzato nel periodo estivo per numerosi eventi ed attività culturali, quali spettacoli, concerti, cinema all'aperto. Il teatro è ubicato all'incrocio tra via Crocifisso e via Montecassino.
 
===== Mura Megalitiche =====
Il centro abitato di ''Casinum'' era circondato da unaun vasto circuito murario di circa 4,5&nbsp;km. Oggi, all'interno del parco sono visibili due muraglie identificabili come costruzioni preromane e databili al V-IV secolo a.C. Sono inoltre visibili i resti di un terzo anello, che si trova al di sotto dell'abbazia, anch'esso in opera poligonale, con funzione di sostruzione degli edifici preesistenti.
[[File:Porte di accesso, strada basolata e sostruzioni.png|thumb|254x254pxupright=1.2|Strada basolata e sostruzioni]]
 
===== Via Latina e sostruzioni =====
Sempre nell'area archeologica, è possibile visitare un tratto di diramazione di circa 230 metrim che collegava l'antica ''Casinum'' alla [[Via Latina]]. Il manto stradale è costituito dalle tipiche lastre in pietra calcarea che costituivano la ''summa crusta'' della strada. Sul lato a monte della strada romana, si conservano due tratti di sostruzioni repubblicane utilizzate per il contenimento di grossi terrapieni.
 
===== Porta Capuana =====
Così chiamata perché situata in direzione di [[Capua]], i resti di questa porta si conservano lungo il tracciato della via Latina Nova. Non restano, invece, tracce della Porta Romana che consentiva l'accesso alla città provenendo da Roma.
[[File:Mausoleo Ummidia Quadratilla.jpg|thumb|252x252px|Il Mausoleo di Ummidia Quadratilla]]
 
===== Mausoleo di Ummidia Quadratilla =====
{{vedi anche|Mausoleo di Ummidia Quadratilla}}
La poderosa struttura sorge sulle pendici sud orientali di Montecassino. Edificata con grandi blocchi squadrati e perfettamente connessi senza malta, tenuti insieme solo da graffe di piombo all'interno, ha resistito all'usura del tempo, ai terremoti e, per ultimo, alla furia della guerra, senza subire sostanziali danni. Le origini del manufatto sono senz'altro oscure: lo si fa risalire tra il I secolo avanti Cristoa.C. ed il I dopo Cristod.C. Coloro che se ne sono occupati lo hanno definito a volte "tempio" e a volte "tomba". Molti studiosi attribuiscono il mausoleo alla benefattrice cassinate Ummidia Quadratilla, figlia del console Ummidio Durmio Quadrato; tale convinzione derivò dal ritrovamento, avvenuto nel 1757, di un'iscrizione nel vicino anfiteatro.
===== Ninfeo Ponari =====
Il Ninfeo Ponari si trova nella zona mediana dell'antica ''Casinum''. Si tratta di un edificio datato I secolo a.C. Il ninfeo risulta semi-incassato nel terreno e coperto da una volta a botte a sesto ribassato, presenta una pianta rettangolare, chiuso su tre lati e completamente aperto su quello frontale. Le tre pareti sono movimentate dalla presenza di nove nicchie (tre per ogni parete) a pianta rettangolare e copertura piana.
=== Architetture militari ===
==== Rocca Janula ====
[[File:Roccajanula cassino.jpg|thumb|Veduta della Rocca Janula dopo la restaurazione]]
{{vedi anche|Rocca Janula}}
[[File:Roccajanula cassino.jpg|thumb|Veduta della Rocca Janula dopo la restaurazione]]
Fatta costruire nel X secolo dall'abate [[Aligerno]], fu per secoli il fulcro militare della signoria della [[Terra di San Benedetto]]. Pesantemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, è stata oggetto di un significativo restauro negli ultimi anni e domina ancora l'odierna città di Cassino.
=== Cimiteri di guerra ===
Al termine del secondo conflitto mondiale le nazioni che ne presero parte vollero che le migliaia di caduti sulla linea Gustav fossero sepolti nei luoghi in cui si consumò il loro sacrificio. In loro ricordo a Cassino e nel Cassinate sorsero diversi cimiteri di guerra. Oltre a quello inglese, polacco e tedesco, nelle vicinanze di Cassino troviamo i cimiteri militari italiano ([[Mignano Monte Lungo]]) e francese ([[Venafro]]).
In loro ricordo a Cassino e nel Cassinate sorsero diversi cimiteri di guerra. Oltre a quello inglese, polacco e tedesco, nelle vicinanze di Cassino troviamo i cimiteri militari italiano ([[Mignano Monte Lungo]]) e francese ([[Venafro]]).
 
==== Cimitero del Commonwealth ====
{{vedi anche|Cimitero di guerra di Cassino}}
[[File:Monte Cassino Commonwealth Cemetery.jpg|thumb|Interno del Cimitero del Commonwealth di Cassino.]]
Il cimitero di guerra di Cassino è un cimitero militare situato nei pressi del ''campus'' universitario Folcara, dove riposano i soldati dei paesi del Commonwealth caduti nella [[battaglia di Montecassino]] durante la [[seconda guerra mondiale]]. Vi sono 4.266 tombe di militari provenienti dagli attuali [[Regno Unito]], [[Canada]], [[Australia]], [[Nuova Zelanda]], [[Sudafrica]], [[India]] e [[Pakistan]] e un soldato dell'[[Armata Rossa]]. 284 di questi militari non sono stati identificati. In questo cimitero giace Eric Fletcher Waters, padre di [[Roger Waters]], bassista e cantante dello storico gruppo musicale [[Pink Floyd]].
Vi sono 4.266 tombe di militari provenienti dagli attuali [[Regno Unito]], [[Canada]], [[Australia]], [[Nuova Zelanda]], [[Sudafrica]], [[India]] e [[Pakistan]] e un soldato dell'[[Armata Rossa]]. 284 di questi militari non sono stati identificati. In questo cimitero giace Eric Fletcher Waters, padre di [[Roger Waters]], bassista e cantante dello storico gruppo musicale [[Pink Floyd]].
 
==== Cimitero polacco ====
{{vedi anche|Cimitero Militare Polacco di Montecassino}}
[[File:Monte Cassino - the Polish War Cemetery - closer.JPG|thumb|221x221px|Veduta dall'alto del cimitero polacco.]]
È posto in una conca dietro l'altura dove si erge l'abbazia ed è sotto la sovrintendezasovrintendenza del Ministero della Difesa italiano. Fu costruito dagli stessi soldati polacchi e inaugurato all'inizio di settembre del 1945. Raccoglie le spoglie dei soldati del II Corpo d'armata polacco che, alla guida del generale [[Władysław Anders|Anders]], combatterono a [[Montecassino]] nel maggio del 1944. Al suo interno sono seppellite le salme di 1078 militi comprese quelle del generale, che ha voluto essere sepolto lì tra i suoi soldati, e del cappellano militare. Una parte del sacrario è riservata ai soldati di religione ebraica arruolati nel corpo. Ogni 18 maggio viene organizzata una giornata commemorativa dove si raccolgono i superstiti rimasti, i loro familiari e i rappresentanti delle istituzioni polacche.
 
==== Cimitero germanico ====
[[File:Cimitero militare Germanico Cassino 2010-by-RaBoe-12.jpg|thumb|Scultura posta nell'interno del Cimitero Germanico.]]
Il cimitero tedesco sorge invece su una collina, detta Colle Marino, in località Caira. Il sacrario, curato e mantenuto da un'associazione privata e da militari tedeschi volontari, raccoglie non solo le salme dei soldati tedeschi morti a Montecassino, ma anche quelle ritrovate e riesumate nei cimiteri di guerra provvisori del meridione italiano ([[Calabria]], [[Puglia]], [[Basilicata]], [[Molise]] e [[Abruzzo]]), configurandosi come il più grande e importante cimitero di guerra tedesco in Italia. Vi riposano più 20000 salme, molti i militi ignoti. Il cimitero è stato inaugurato nel 1965.
 
Vi riposano più 20000 salme, molti i militi ignoti. Il cimitero è stato inaugurato nel 1965.
=== Architetture civili ===
==== Palazzo Barone De Rosa ====
Il palazzo, situato in via Di Biasio in prossimità di via Montecassino, è l'unico palazzo miracolosamente rimasto in piedi nonostante i bombardamenti che rasero al suolo la città. La sua costruzione risale agli inizi dell'Ottocento e apparteneva alla famiglia del barone De Rosa, un imprenditore napoletano che prima di fare ritorno alla sua città natale vendette lo stabile a due famiglie di Cassino. Per la sua posizione strategica (permetteva all'epoca di controllare la stazione ferroviaria di Cassino, nonché l'accesso alla città dalla Strada Nazionale per Roma e Sora) fu occupato, durante la seconda guerra mondiale, da un plotone di paracadutisti tedeschi. La storiografia militare che si occupa della battaglia di Cassino cita spesso il palazzo chiamandolo Hotel des Roses, ma in realtà non è mai stato un hotel. Nel dopoguerra fu completamente restaurato a causa dei danneggiamenti che aveva subito ed adibito a sede di uffici e scuole.
Il palazzo, situato in via Di Biasio in prossimità di via Montecassino, è l'unico palazzo miracolosamente rimasto in piedi nonostante i bombardamenti che rasero al suolo la città.
[[File:Ina-Casa.jpg|thumb|L'edificio razionalista INA-Casa di Cassino.]]
La sua costruzione risale agli inizi dell'Ottocento e apparteneva alla famiglia del barone De Rosa, un imprenditore napoletano che prima di fare ritorno alla sua città natale vendette lo stabile a due famiglie di Cassino.
Per la sua posizione strategica (permetteva all'epoca di controllare la stazione ferroviaria di Cassino, nonché l'accesso alla città dalla Strada Nazionale per Roma e Sora) fu occupato, durante la seconda guerra mondiale, da un plotone di paracadutisti tedeschi. La storiografia militare che si occupa della battaglia di Cassino cita spesso il palazzo chiamandolo Hotel des Roses, ma in realtà non è mai stato un hotel.
Nel dopoguerra fu completamente restaurato a causa dei danneggiamenti che aveva subito ed adibito a sede di uffici e scuole.
[[File:Ina-Casa.jpg|thumb|231x231px|L'edificio razionalista INA-Casa di Cassino.]]
 
==== Edificio INA-Casa ====
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==== Facoltà di Economia e Giurisprudenza ====
L'edificio che ospita le facoltà di Economia e Giurisprudenza dell'[[Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale|Università di Cassino]] è una delle costruzioni di maggior rilievo dal punto di vista architettonico della Cassino contemporanea. È stato inaugurato nel maggio del 2004 e costituisce il primo edificio del costruendo ''Campus'' Folcara. Ha un'altezza superiore ai 40 metri ed è strutturato in cemento armato e acciaio. È articolato su tredici piani fuori terra. Sotto il profilo funzionale, esso è articolato in zone specializzate. Al di sopra del livello interrato, che contiene le centrali tecnologiche e vari servizi, è situata una piastra basamentale, che contiene gran parte delle 18 aule e la mensa, con una capacità di 300 coperti. Più in alto sono situati i volumi contenenti gli uffici dei vari dipartimenti. La piastra di sommità contiene i centri audiovisivi delle due facoltà, organizzati in due corpi triangolari con piccoli locali di lavoro individuale, distribuiti anularmente su due livelli intorno a grandi spazi a doppia altezza, con coperture in parte trasparenti.<ref>{{Cita web|url=http://europaconcorsi.com/projects/15379-Universit-Di-Cassino-fr-Facolt-Di-Economia-E-Commercio|titolo=Teching Srl, Ing. Michele Mele, MGA Architettura|sito=[[Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale|Università Di Cassino (FR)]]|data=22 dicembre 2006|accesso=6 aprile 2021|urlarchivio=https://archive.is/20130409065217/http://europaconcorsi.com/projects/15379-Universit-Di-Cassino-fr-Facolt-Di-Economia-E-Commercio}}</ref>
 
È articolato su tredici piani fuori terra. Sotto il profilo funzionale, esso è articolato in zone specializzate. Al di sopra del livello interrato, che contiene le centrali tecnologiche e vari servizi, è situata una piastra basamentale, che contiene gran parte delle 18 aule e la mensa, con una capacità di 300 coperti. Più in alto sono situati i volumi contenenti gli uffici dei vari dipartimenti. La piastra di sommità contiene i centri audiovisivi delle due facoltà, organizzati in due corpi triangolari con piccoli locali di lavoro individuale, distribuiti anularmente su due livelli intorno a grandi spazi a doppia altezza, con coperture in parte trasparenti.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://europaconcorsi.com/projects/15379-Universit-Di-Cassino-fr-Facolt-Di-Economia-E-Commercio Teching Srl, Ing. Michele Mele, MGA Architettura — Università Di Cassino (fr) - Facoltà Di Economia E Commercio — Europaconcorsi<!-- Titolo generato automaticamente -->] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
=== Aree naturali ===
Il territorio di Cassino fa parte del [[parco naturale dei Monti Aurunci]].
 
;Albaneta Tenuta di Montecassino
L'Albaneta di Montecassino è la Tenuta Abbaziale dei Padri Benedettini dell'Abbazia di Montecassino. La proprietà si trova alle spalle del celebre monastero fondato da San Benedetto e al suo interno si trovano ben due monasteri benedettini seppur diruti, Santa Maria dell'Albaneta e San Matteo Servi Dei. La prepositura di Santa Maria dell'Albaneta fondata intorno al 980 d.C., per secoli fu abitata dalla comunità monastica dove qui istruiva i giovani monaci di Montecassino. Alcune citazioni parlano di un giovane San Tommaso d'Aquino che qui avrebbe ricevuto parte della sua istruzione monastica. Nell'anno 1538 San'Ignazio di Loyola si fermò nel monastero per circa 50 giorni scrivendo parte della Regola Gesuita. La Tenuta per secoli ha inoltre fornito la sussistenza dei monaci stessi, che all'interno delle antiche masserie dell'Albaneta, coltivavano i terreni e allevavano animali, per lo più bovini con l'aiuti di numerosi coloni che vivevano nelle abitazioni rurali tuttora presenti. Durante la seconda guerra mondiale fu teatro di aspri scontri, nella cosiddetta battaglia di Montecassino, dove molti soldati Polacchi persero la vita. La Tenuta custodisce tre monumenti bellici a ricordo dei valorosi soldati. Subito dopo la guerra la comunità monastica riprese gli allevamenti e coltivazioni, fino agli anni '80. Oggi l'intera tenuta dell'Albaneta è oggetto di un vasto progetto di riqualificazione e valorizzazione da parte dell'imprenditore Daniele Miri, conduttore della proprietà dell'Abbazia di Montecassino. Qui è rinata la Birra Montecassino, presentata nel 2020 alla stampa internazionale. Molte citazioni riportano infatti che a Montecassino sarebbe nata la Birra più antica D'Europa. Maggiori informazioni sulla Tenuta Abbaziale.<ref>{{Cita web|url=https://www.localprayers.com/IT/Cassino/2095831400429885/Birra-Montecassino|titolo=Birra Montecassino|accesso=6 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210406133144/https://www.localprayers.com/IT/Cassino/2095831400429885/Birra-Montecassino}}</ref>
==== Villa Comunale ====
La Villa Comunale, ribattezzata Parco XV Marzomarzo 1944 (data della distruzione di Cassino), è il principale parco pubblico della città. È dotata di ampi spazi verdi e attraversata da due diramazioni del [[Gari (fiume)|fiume Gari]] che si riuniscono dando vita al suggestivo laghetto invaso da simpatiche [[Myocastor coypus|nutrie]]. È dotato di viali alberati, panchine e aree gioco per bambini ed è molto frequentato da persone di ogni età. Ospita, inoltre, eventi sportivi e culturali. Nell'agosto 2011, il largo principale del parco è stato dedicato a [[Giovanni Falcone]] e [[Paolo Borsellino]], mentre tutti i viali sono stati dedicati agli agenti della scorta rimasti uccisi negli attentati mafiosi di Capaci e via D'Amelio del 1992 (troviamo dunque via Francesca Morvillo, via Agostino Catalano, via Walter Eddie Cosina, via Rocco Dicillo, via Vincenzo Li Muli, via Emanuela Loi, via Antonio Montanaro, via Vito Schifani, via Claudio Traina). L'intento è stato quello di creare un percorso che ricordi quotidianamente l'insegnamento ricevuto da questi uomini e il rispetto per chi è morto per difendere lo Stato e l'idea di giustizia. La Villa è nel centro di Cassino; l'ingresso principale è situato su Corso della Repubblica. Gli altri accessi sono da Via Arigni, Via Gari e Via Di Biasio.
==== Parco Baden Powell ====
Inaugurato nel 2014, è il secondo parco cittadino. È situato nell'area dove sorgeva il Campo Boario, nel quale un tempo si svolgeva il mercato del bestiame. Oggi, oltre a un'area giochi per bambini, vi hanno sede le [[Scautismo e guidismo in Italia|associazioni scoutistiche]] [[Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani|AGESCI]] e [[Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani|CNGEI]] che operano sul territorio comunale. Vista la centralità del parco, viene spesso utilizzato come sede di eventi e manifestazioni.
 
==== Terme Varronianevarroniane ====
{{vedi anche|Terme varroniane}}
[[File:Terme Varroniane.JPG|thumb|Le acque sorgive presso le Terme varroniane.]]
Le Terme varroniane sono un suggestivo parco naturale-termale nato nel dopoguerra nei pressi della sontuosa villa appartenuta a [[Marco Terenzio Varrone]]. Sono situate nella zona del territorio di Cassino detta "Monticello", presso la stazione ferroviaria. La zona sorgentizia delle Terme Varroniane è classificata come la più grande d'Italia. Da qui sgorgano migliaia di sorgenti che generano uno dei rami del [[Gari (fiume)|fiume Gari]]. Si stima che il flusso sia di 18 metri cubi all'ora. La temperatura delle acque è di 13 gradi. Le acque, classificate come "bicarbonate medio-minerali fredde", sono diuretiche ed indicate per varie patologie gastriche, renali ed epatiche, nonché per alleviare la gotta.
 
Il parco ospita oggi uno stabilimento idropinico, la sala congressi-banchetti, l'area concerti e il ''campingcampeggio'' internazionale, attrezzato con area pic-nic[[picnic]] e per attività sportivasportive. I ruscelli sono ricchi di fauna come [[trota|trote]], [[Salmo fibreni|carpioni]], [[Anguilla anguilla|anguille]] e [[lampredaPetromyzontiformes|lamprede]].
 
==== Sorgenti del Gari ====
Si trovano in pieno centro, alle spalle della chiesa madre, in piazza Corte. Da questo punto sorge il fiume Gari che, dopo un tratto sotterraneo, riemerge nella Villa Comunale.
 
=== Altri monumenti ===
==== Monumento alla pace ====
[[File:Monumento alla pace Cassino Mastroianni.jpg|thumb|Il Monumento alla pace di [[Umberto Mastroianni]] in piazza XV Febbraiofebbraio.]]
La scultura è opera dell'artistadello scultore [[Umberto Mastroianni]]. Fu inaugurata nel 1987 e collocata poco distante dalla Rocca Janula dove, conseguentemente al recupero della fortezza, sarebbe dovuto sorgere il Parco della Pace. A Cassino vi è anche una seconda riproduzione della scultura che è situata in piazza XV febbraio, nel pieno centro della città. Il monumento, realizzato in acciaio, del peso di circa 100 t, è costituito da elementi tubolari aggrovigliati che, partendo da un nucleo centrale, invadono lo spazio circostante. Esso affronta il dramma della distruzione di Cassino e della sua millenaria abbazia, proponendone non gli effetti della battaglia – rovine, caduti o la disperazione di chi resta – ma la causa scatenante, che è, del resto, il nucleo primario di ogni conflitto bellico moderno: l'esplosione di una bomba.
A Cassino vi è anche una seconda riproduzione della scultura che è situata in piazza XV Febbraio, nel pieno centro della città.
Il monumento, realizzato in acciaio, del peso di circa 100 tonnellate, è costituito da elementi tubolari aggrovigliati che, partendo da un nucleo centrale, invadono lo spazio circostante.
Esso affronta il dramma della distruzione di Cassino e della sua millenaria abbazia, proponendone non gli effetti della battaglia – rovine, caduti o la disperazione di chi resta&nbsp;– ma la causa scatenante, che è, del resto, il nucleo primario di ogni conflitto bellico moderno: l'esplosione di una bomba.
 
==== Monumento a Enrico Toti ====
Situato nella centrale piazza [[Enrico Toti]], il monumento è composto da una statua in bronzo raffigurante l'estremo gesto in cui l'eroe italiano della prima guerra mondiale, già ferito, scaglia verso il nemico la gruccia, poco prima di essere colpito a morte, il 6 agosto 1916 presso [[Monfalcone]]. Il monumento è stato inaugurato nel 2008. La statua, opera dello scultore di Anagni Egidio Ambrosetti, suggella quel «filo rosso sangue» che lega la Città Martire a Enrico Toti: non solo perché qui ha origine la sua famiglia (il padre Nicola era un ferroviere di Cassino), ma soprattutto perché a entrambi è toccato l'onore e il dolore di conoscere in sommo grado le devastazioni, le morti, gli orrori della guerra.
Il monumento è stato inaugurato nel 2008. La statua, opera dello scultore di Anagni Egidio Ambrosetti, suggella quel «filo rosso sangue» che lega la Città Martire a Enrico Toti: non solo perché qui ha origine la sua famiglia (il padre Nicola era un ferroviere di Cassino), ma soprattutto perché a entrambi è toccato l'onore e il dolore di conoscere in sommo grado le devastazioni, le morti, gli orrori della guerra.
 
==== Statua di San Benedetto ====
{{vedi anche|Benedictus Pacis Nuntius}}
Posta all'ingresso nord della città, è un'imponente opera bronzea dello scultore romano [[Giuseppe Ducrot]]. Alta circa tre metri e3,5 mezzom e posata su un enorme basamento lapideo, fu collocata in città nel 2009 in occasione della visita del pontefice [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]]. Di recente è stata valorizzata a seguito dei lavori che hanno interessato l'area ed è stata posta all'interno della rotonda di accesso a nord della città.<ref>{{Cita web|url = http://www.gazzettaregionale.it/notizie/la-statua-bronzea-di-san-benedetto-a-coronamento-di-una-nuova-rotaria|titolo = La città riabbraccia il monumento a San Benedetto|accesso = 26 luglio 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160429211645/http://www.gazzettaregionale.it/notizie/la-statua-bronzea-di-san-benedetto-a-coronamento-di-una-nuova-rotaria}}</ref>.
 
==== Campana della Pace ====
Si trova sul Ponte delle [[Battaglia di Montecassino|quattro battaglie]] sul [[Gari (fiume)|fiume Gari]] nella frazione di [[Sant'Angelo in Theodice]]. È stata istituita il 18 maggio 2008 a memoria e riconoscenza dei caduti del gennaio 1944 sul fiume Gari, teatro della prima battaglia di Cassino. La campana realizzata da Severino De Santis è stata fusa presso la [[Pontificia Fonderia Marinelli]] di Agnone. Pesa Kg. 1380&nbsp;kg, ha un diametro di base pari a 132&nbsp;cm. 132Ogni sera alle 17.00 la campana suona 30 rintocchi a ricordo degli eroi periti delle nazioni belligeranti e nelle ricorrenze storiche suona a distesa per tre minuti alle ore 12.00.
Ogni sera alle 17.00 la campana suona 30 rintocchi a ricordo degli eroi periti delle nazioni belligeranti, e nelle ricorrenze storiche suona a distesa per tre minuti alle ore 12.00.
 
== Società ==
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La popolazione professa per la maggior parte la [[Chiesa cattolica|religione cattolica]] e afferisce alla [[diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo]], ma fino al 2014 faceva parte dell'[[abbazia territoriale di Montecassino]].
 
Sono presenti a Cassino, due Chiese Cristiane Evangeliche di denominazione [[pentecostale]], una delle quali facente parte delle [[Assemblee di Dio in Italia]].
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre [[2017]] a Cassino risultano residenti {{formatnum:2202}} cittadini stranieri. Le nazionalità più numerose sono le seguenti:<ref>{{cita web |1url=http://demo.istat.it/str2017/index.html |2titolo=Statistiche demografiche ISTAT |3accesso=13 luglio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170806142909/http://www.demo.istat.it/bil2016/index.html# |dataarchivio=6 agosto 2017 |urlmorto=sì }}</ref>:
* [[Romania]] – 393
* [[Ucraina]] – 193
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=== Lingue e dialetti ===
Il dialetto cassinesecassinate è sostanzialmente [[Dialetti campani|di tipo campano]], essendo la città appartenuta in passato dapprima al [[Regno di Napoli]], e poi al [[Regno delle Due Sicilie]] (fino al 18601861), e confinando con l'alto [[caserta]]no. Tuttavia, il cassinesecassinate si ricollega alle parlate della vicina Campania quasi esclusivamente sotto il profilo del lessico, che è rimasto molto influenzato proprio in virtù delle vicende storiche prima citate, mentre risulta abbastanza differente per alcune particolarità riguardanti soprattutto la pronuncia e l'accento, i quali risultano più vicini a quelli dei confinanti dialetti del settore sud-occidentale del Molise (nella vicina città di [[Venafro]] la parlata è molto simile), nonché in parte a quelli abruzzesi di tipo marsicano. Anche nella vicina [[Formia]], ad esempio, l'accento è altrettanto simile {{sf|sebbene il formiano inglobi un'influenza a tratti pugliese per via della presenza di numerosi pescatori provenienti soprattutto dal [[lago di Lesina]]}}. Negli ultimi anni il dialetto si è arricchito di numerosi neologismi, che non facevano parte del dialetto classico cassinese, e specialmente nei giovani tende a penetrare qualche elemento di origine romanesca, data la notevole frequentazione della capitale.
 
La pronuncia più genuina delle vocali dell'italiano locale presenta numerosi elementi campani, spesso assenti nei dialetti limitrofi, come la chiusura del dittongo "uo" o l'apertura dei suffissi in "-mènto/e", e ciò costituisce una testimonianza del forte legame con la [[Campania]], tuttora sentito dalle generazioni più anziane: tuttavia, per l'influsso combinato del romanesco e dell’italiano standard, le generazioni più giovani tendono a preferire una pronuncia priva dei tratti più marcatamente campani, anche sotto il profilo dell'accento, in cui l'influsso dei soprastanti dialetti ciociari e laziali in genere si fa sempre più forte.
Diffuso nel parlato della città è anche l'utilizzo del verbo avere nei medesimi contesti: si potrà sentire, indifferentemente, ''so fatte'', per dire ''ho fatto'', ma anche ''aggio fatto''. Il vocabolario del dialetto cassinate è quasi interamente napoletano: "''letto"'', ad esempio, si dice "''lietto"'' (come a [[Napoli]]), "''sedia"'' si dice "''seggia"'' (come a Napoli), "''domani"'' si dice "''dimane"'' (come a Napoli) e via discorrendo. Un elemento, invece, in cui il dialetto cassinate si avvicina al dialetto del capoluogo, soprattutto se paragonato agli idiomi parlati nella provincia di Caserta, è l'uso dell'articolo determinativo maschile ''gliu'', per tratti identico a molte parlate della provincia dell'Aquila e simile al frusinate ''glie'', ampiamente diffuso nell'area [[laziale centro-settentrionale]] nonché in alcuni paesi della [[città metropolitana di Roma Capitale]], mentre nella vicina Campania, nel casertano, sono frequenti gli articoli determinativi ''ro'' e ''ru'' (ad esempio, quest'ultimo, nella vicina [[Galluccio]]).
Secondo il Maccarone, nel suo ampio studio sui dialetti di Cassino e [[Cervaro (comune)|Cervaro]], esso appartiene al comune tipo napoletano con qualche caratteristica dei dialetti ciociari, abruzzesi e di quelli che dalle [[Agro pontino|paludi pontine]] vanno fino a [[Velletri]].
 
[[File:Neapolitan language.jpg|thumb|Il dialetto cassinese fa parte dell'area IV comprendente i dialetti campani.]]
Negli ultimi anni il dialetto si è arricchito di numerosi neologismi, che non facevano parte del dialetto classico cassinate, e specialmente nei giovani tende a penetrare qualche elemento di origine romanesca, data la notevole frequentazione della capitale. La pronuncia più genuina delle vocali dell'italiano locale presenta numerosi elementi campani, spesso assenti nei dialetti limitrofi, come la chiusura del dittongo "uo" o l'apertura dei suffissi in "-mènto/e" e ciò costituisce una testimonianza del forte legame con il resto del [[Lazio meridionale]] e la vicina [[Campania]], tuttora sentito dalle generazioni più anziane: tuttavia, per l'influsso combinato del [[Dialetto romanesco|romanesco]] e dell'italiano standard, le generazioni più giovani tendono a preferire una pronuncia priva dei tratti più marcatamente laziali meridionali, anche sotto il profilo dell'accento, in cui l'influsso dei soprastanti dialetti laziali centro-settentrionali e mediani in generale si fa sempre più forte. Secondo il Maccarone, nel suo ampio studio sui dialetti di Cassino e [[Cervaro (comune)|Cervaro]], esso appartiene al comune tipo napoletano con qualche caratteristica dei dialetti abruzzesi (in particolare per la fonetica) e laziali.<ref>Nunzio Maccarrone, ''I dialetti di Cassino e di Cervaro'', Unione Tipografica Cooperativa, Perugia, 1915.</ref>
Il sonetto ''Vecchia Cassino'', dello scrittore cassinese [[Gino Salveti]], è rappresentativo degli elementi tipici del dialetto di Cassino.
[[File:Neapolitan language.jpg|thumb|Il dialetto cassinate fa parte dell'area IV comprendente i dialetti laziali meridionali.]]
Il sonetto ''Vecchia Cassino'', dello scrittore cassinate Gino Salveti, è rappresentativo degli elementi tipici del dialetto di Cassino.
 
{{Citazione|Addo' si iutë tu, vecchia Cassinë,<br />cu chellë vie e chellë carruzzellë,<br />chigliu lacuozzë, chellë chianchetellë,<br />rendë Corte, la villa e gliu giardinë...
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Ma a me n'mmenetè. Sent'n addorë<br />che ve'ra nu luntanë caurarieglië...<br />E më magnassë mo' sulë gliu corë!|Gino Salveti, "Vecchia Cassino"}}
[[File:Lazio meridionale dialetti.jpg|thumb|Dettaglio della situazione linguistica del Lazio meridionale. In rosa i dialetti mediani (romanesco, ciociarolaziale centro-settentrionale, sabino), in magenta i dialetti meridionali (laziale meridionale, campano, abruzzese occidentale).]]
Nella lettura va tenuta presente la serie, interminabile quasi, di ''e'' mute, che restano mute anche nel corpo della parola (Esempio: la parola italiana "finita", diventa in dialetto ''fënuta'', ma si legge fnuta). Le ''e'' restano, invece, intatte davanti al gruppo ''gl'', sempre nel corpo della parola (Esempio: la parola ''caurarieglië'' (in italiano "calderone") nella pronuncia perde la ''e'' finale, ma mantiene la ''e'' che precede il gruppo ''gl''; la pronuncia diventa, dunque, caurariegli').
 
;Proverbi e detti in dialetto cassinesecassinate
* ''Chi faticä magnä, chi no, magn'e bevë!'' (chiChi lavora mangia, chi no, mangia e beve).
* ''Gli fattë rella pignatä gli sa gliu cucchiarë'' (I fatti della pignatta li conosce il cucchiaio), in sostanza, le apparenze, se pure contano, non hanno valore definitivo.
* ''Vëruocclë è figlië a fogliä'' (Il broccolo è figlio della foglia) detto di chi appartiene a una razza: non cambierà mai.
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* ''S'à magnatë gliu brorë cu lla furchettë'' (Si è mangiato il brodo con la forchetta), si usa dire quando le speranze trovano realtà solo nei sogni.
* ''S'è missë quatt'ovä rend'agliu piattë'' (Ha messo quattro uova nel piatto), detto di chi si è adeguatamente sistemato.
 
=== Tradizioni e folclore ===
Il 9 luglio si tiene la processione in onore della Madonna Assunta. Dalle 5 del mattino la statua della Madonna fa il giro delle parrocchie della città seguita dai fedeli che la ringraziano per la fine della pestilenza avvenuta il 9 luglio 1837.<ref>{{Cita web|url = http://www.ilpuntoamezzogiorno.it/2012/07/cassino-mette-la-sveglia-alle-5-del-mattino-per-devozione-allassunta-le-foto/|titolo = Cassino mette la sveglia alle 5 del mattino per devozione all’Assunta – LE FOTO|accesso = 28 agosto 2015|sito =Il ilpuntoamezzogiorno.itPunto a Mezzogiorno}}</ref>.
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
[[File:Palazzo di Giustizia Cassino.jpg|thumb|Il palazzo di Giustizia in piazza Labriola.]]
;Tribunale
Il [[Palazzo di Giustizia (Cassino)|Tribunale di Cassino]] fu istituito con legge il 17 febbraio 1861. Dal settembre del 2013 è ubicato in tre sedi: quella principale si trova in piazza Labriola, la seconda si trova nei locali dell'ex "Cinema Teatro Arcobaleno" in via Tasso e la terza, dal mese di settembre 2013, è ospitata nei locali della ex Scuola Media "G. Diamare", in via San Marco. Tutte le sedi si trovano nel pieno centro cittadino. La sede di piazza Labriola ospita la Presidenza, l'Ufficio della Cancelleria Fallimentare, la Cancelleria Civile, la Cancelleria della volontaria giurisdizione, il Giudice tutelare, tutte le Cancellerie penali, il GIP, il Consiglio dell'Ordine Forense, le aule di udienza, la Corte di Assise nonché la Procura della Repubblica. La sede di via Tasso ospita gli uffici della cancelleria Lavoro, cancelleria Esecuzioni mobiliari ed immobiliari, cancelleria Stralcio e inoltre l'Ufficio del Giudice di Pace e gli Ufficiali giudiziari. Il Tribunale di Cassino comprende anche la sede distaccata di [[Sora (Italia)|Sora]], istituita nel 1999. Dal 13 settembre 2013, in ottemperanza alla legge sul riordino dei tribunali, il Tribunale di Cassino ha accorpato il soppresso Tribunale di [[Gaeta]] e la sede staccata di Sora<ref>{{cita testo|url=http://www.tribunalecassino.it/mapps.aspx|titolo=Tribunale di Cassino<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>.
 
;Ospedale
Il [[Palazzo di Giustizia (Cassino)|Tribunale di Cassino]] fu istituito con legge il 17 febbraio 1861. Dal settembre del 2013 è ubicato in tre sedi: quella principale si trova in piazza Labriola, la seconda si trova nei locali dell'ex "Cinema Teatro Arcobaleno" in via Tasso e la terza, dal mese di settembre 2013, è ospitata nei locali della ex Scuola Media "G. Diamare", in via S. Marco. Tutte le sedi si trovano nel pieno centro cittadino.
L'ospedale civile "Santa Scolastica" si trova in località San Pasquale ed è raggiungibile dall'apposito svincolo sulla S.S.V. Sora-Cassino-Formia. È stato inaugurato nell'aprile del 2006, in sostituzione del vecchio ospedale "Gemma De Bosis". La struttura è composta da cinque piani, con volumetria complessiva di 147.000 metri cubi e una dotazione di otto sale operatorie, un reparto di diagnostica per immagini e una capacità ricettiva di circa 300 posti letto. È dotato, inoltre, di eliporto per il trasporto d'urgenza di pazienti in altre strutture ospedaliere.
La sede di piazza Labriola ospita la Presidenza, l'Ufficio della Cancelleria Fallimentare, la Cancelleria Civile, la Cancelleria della volontaria giurisdizione, il Giudice tutelare, tutte le Cancellerie penali, il GIP, il Consiglio dell'Ordine Forense, le aule di udienza, la Corte di Assise nonché la Procura della Repubblica.
La sede di via Tasso ospita gli uffici della cancelleria Lavoro, cancelleria Esecuzioni mobiliari ed immobiliari, cancelleria Stralcio e inoltre l'Ufficio del Giudice di Pace e gli Ufficiali giudiziari.
Il Tribunale di Cassino comprende anche la sede distaccata di [[Sora (Italia)|Sora]], istituita nel 1999. Dal 13 settembre 2013, in ottemperanza alla legge sul riordino dei tribunali, il Tribunale di Cassino ha accorpato il soppresso Tribunale di [[Gaeta]] e la sede staccata di Sora<ref>[http://www.tribunalecassino.it/mapps.aspx Tribunale di Cassino<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
;Ospedali
* L'ospedale civile "Santa Scolastica" si trova in località San Pasquale ed è raggiungibile dall'apposito svincolo sulla S.S.V. Sora-Cassino-Formia. È stato inaugurato nell'aprile del 2006, in sostituzione del vecchio ospedale "Gemma De Bosis". La struttura è composta da cinque piani, con volumetria complessiva di 147.000 metri cubi e una dotazione di otto sale operatorie, un reparto di diagnostica per immagini e una capacità ricettiva di circa 300 posti letto. È dotato, inoltre, di eliporto per il trasporto d'urgenza di pazienti in altre strutture ospedaliere.
* L'ospedale San Raffaele è una casa di cura accreditata con il servizio sanitario della Regione Lazio. Si trova in via Di Biasio nei pressi dell'anfiteatro romano. È specializzata in riabilitazione neuromotoria e ha una capacità di circa 300 posti letto. Ospita inoltre il corso di laurea in Scienze infermieristiche in convenzione con l'[[Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"]]<ref>[http://www.sanraffaele.it/contenuti/50/corsi-di-laurea Corso di Laurea in Infermieristica - Fisioterapia - Polo Didattico San Raffaele<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
;80º R.A.V. "Roma"
L'[[80º Reggimento addestramento volontari "Roma"]] è un [[reggimento]] dell'[[Esercito Italiano]] specializzato nella formazione professionale degli [[Sergente|Allievi Sergenti]] provenienti dal personale di truppa in servizio permanente ([[Volontari in servizio permanente]]). Dipende dalla Scuola Sottufficiali dell'Esercito di Viterbo ed è inquadrato nella Scuola di Applicazione. Si compone di un comando di reggimento, una compagnia di supporto logistico e un battaglione addestrativo.<ref>{{Cita web |url=http://www.esercito.difesa.it/Organizzazione/Organizzazione%20Centrale/Comando%20delle%20Scuole%20dell%27Esercito/80Roma/Pagine/default.aspx |titolo=Esercito Italiano- 80º Reggimento Addestramento Volontari "Roma" |accesso=20 maggio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120807045314/http://www.esercito.difesa.it/Organizzazione/Organizzazione%20Centrale/Comando%20delle%20Scuole%20dell%27Esercito/80Roma/Pagine/default.aspx |urlmorto=no}}</ref>
{{vedi anche|80º Reggimento addestramento volontari "Roma"}}
L'80º Reggimento Addestramento Volontari "Roma" è un [[reggimento]] dell'[[Esercito Italiano]] specializzato nella formazione professionale degli [[Sergente|Allievi Sergenti]] provenienti dal personale di truppa in servizio permanente ([[Volontari in servizio permanente]]). Dipende dalla Scuola Sottufficiali dell'Esercito di Viterbo ed è inquadrato nella Scuola di Applicazione. Si compone di un comando di reggimento, una compagnia di supporto logistico e un battaglione addestrativo<ref>[http://www.esercito.difesa.it/Organizzazione/Organizzazione%20Centrale/Comando%20delle%20Scuole%20dell%27Esercito/80Roma/Pagine/default.aspx Esercito Italiano- 80º Reggimento Addestramento Volontari "Roma"<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120807045314/http://www.esercito.difesa.it/Organizzazione/Organizzazione%20Centrale/Comando%20delle%20Scuole%20dell'Esercito/80Roma/Pagine/default.aspx |data=7 agosto 2012 }}</ref>.
 
== Cultura ==
{{Approfondimento
|titolo = [[Dante Alighieri]], [[Paradiso (Divina Commedia)|Paradiso]]<ref>[[Paradiso - Canto ventiduesimo|XXII]], [[:s:Divina Commedia/Paradiso/Canto XXII#vv. 37-39|vv. 37-42]]</ref>
|contenuto = Quel monte a cui Cassino è ne la costa<br />fu frequentato già in su la cima<br />da la gente ingannata e mal disposta<br /><br />e quel son io che sù vi portai prima<br />lo nome di colui che 'n terra addusse<br />la verità che tanto ci soblima.
}}
 
Già florido centro in epoca romana, la fioritura culturale di Cassino si deve senz'altro alla spinta ricevuta dal monastero benedettino, che divenne un vero e proprio faro per la cultura europea in tutto il Medioevo. Tra le opere di maggior rilievo prodotte nel monastero, ricordiamo la ''[[Chronica sacri monasterii casinensis]]'' di [[Leone Marsicano|Leone di Ostia]] e [[Pietro Diacono]] e la ''Historia Normannorum'' di Amato di Montecassino, maggiore opera storica sui [[Normanni]] nel Sud Italia. Nel Novecento diversi furono gli intellettuali, scrittori e poeti cassinati, che si distinsero nel panorama nazionale. Nuovo impulso è stato dato dall'istituzione dell'Università, con lo scopo di proseguire la tradizione umanistica e culturale portata avanti nei secoli dall'abbazia di Montecassino.
Tra le opere di maggior rilievo prodotte nel monastero, ricordiamo la ''[[Chronica sacri monasterii casinensis]]'' di Leone di Ostia e Pietro Diacono e la ''[[Historia Normannorum]]'' di Amato di Montecassino, maggiore opera storica sui Normanni nel Sud Italia.
Nel Novecento diversi furono gli intellettuali, scrittori e poeti cassinati, che si distinsero nel panorama nazionale.
Nuovo impulso è stato dato dall'istituzione dell'Università, con lo scopo di proseguire la tradizione umanistica e culturale portata avanti nei secoli dall'abbazia di Montecassino.
 
=== Istruzione ===
==== Scuole ====
Oltre a numerose scuole elementaridell'infanzia, primarie e mediesecondarie di I grado, a Cassino hanno sede tutti ile principali indirizziscuole di istruzione secondariasecondarie di II grado, che ricevono studenti da tutto il cassinatebasso frusinate e, quindi, anche da [[Campania]] e [[Molise]].
 
Negli ultimi anni, contingente al nascente ''campus'' Folcara, si è venuto a creare un vero e proprio Polo Didattico, che comprende l'[[Istituto tecnico|Istituto Tecnico perIndustriale Geometri, l'Istituto Alberghiero, l'ITISStatale]] ed il [[Liceo scientifico|Liceo Scientifico]].
 
Nel comune è attivo il progetto ''[[Piedibus]]'', che ha lo scopo di promuovere l'esercizio fisico nei bambini.
 
==== Università ====
[[File:Polo Folcara.jpg|thumb|L'edificio universitario che ospita lei facoltàdipartimenti di Economia, e Giurisprudenza, Lettere e Filosofia e Scienze MotorieUmani, Sociali e della Salute]]
Dal 1979 a Cassino ha sede l'[[Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale]]. Rientra tra gli atenei di mediapiccola dimensione con icinque suoidipartimenti circae 126.000983 iscritti provenienti, oltre che dal basso Lazio, anche da Campania, Molise e Molisedall'estero.
Conta 5 facoltà:
* facoltà di Lettere e Filosofia
* facoltà di Economia
* facoltà di Giurisprudenza
* facoltà di Ingegneria
* facoltà di Scienze motorie
In località Folcara, poco distante dal centro, sta nascendo il ''Campus'', che in futuro raggrupperà tutte le sedi universitarie e la Casa dello Studente, che attualmente sono dislocate in vari punti della città. Dal 2004 presso la Folcara hanno sede le facoltà di Giurisprudenza, Economia e Scienze Motorie. Sono in via di ultimazione gli alloggi che ospiteranno la Casa dello studente e l'edificio che ospiterà la facoltà di Lettere e Filosofia.
 
In località Folcara è stata completata nel 2021 la costruzione della casa dello studente
Cassino ospita anche sedi distaccate della [[Sapienza - Università di Roma|Sapienza di Roma]] e dell'[[Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"|Università di Tor Vergata]].
 
* corso di laurea in Scienze Infermieristiche - [[Sapienza - Università di Roma]]
Cassino ospita anche sedi distaccate dell'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università Sapienza di Roma]] e dell'[[Università degli Studi di Roma Tor Vergata|Università di Roma Tor Vergata]].
* corso di laurea in Fisioterapia - [[Sapienza - Università di Roma]]
* corso di laurea in Scienze Infermieristiche - [[Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"]]
 
==== Musei ====
[[File:Museo cassino.jpg|thumb|222x222px|L'entrata del Museo archeologico "G. Carrettoni"]]
;Museo archeologico nazionale "Gianfilippo Carrettoni"
{{vedi anche|Museo archeologico nazionale G. Carettoni di Cassino}}
[[File:Museo cassino.jpg|thumb|L'entrata del Museo archeologico nazionale "Gianfilippo Carettoni"]]
Il museo archeologico conserva al suo interno una serie di reperti che certificano il fatto che la zona del cassinate era abitata già nel periodo dell'età del ferro, ma anche oggetti appartenenti al periodo di espansione dell'Impero Romano. Tutti i reperti conservati sono stati ritrovati nel territorio cassinate. Il museo include anche una zona archeologica, in cui vi è la tomba di Ummidia Quadratilla e parte dell'antica via Latina e l'Anfiteatro Romano.
;Museo archeologico nazionale "Gianfilippo Carettoni"
Il museo archeologico conserva al suo interno una serie di reperti che certificano il fatto che la zona del cassinate era abitata già nel periodo dell'età del ferro, ma anche oggetti appartenenti al periodo di espansione dell'Impero Romano. Tutti i reperti conservati sono stati ritrovati nel territorio cassinate. Il museo include anche una zona archeologica, in cui vi è la tomba di Ummidia Quadratilla e parte dell'antica [[via Latina]] e l'Anfiteatro Romano.
 
;Museo Historiale di Cassino
EraÈ un museo del tutto innovativo nato nel sessantennale della battaglia di Montecassino, con lo scopo di raccontare le vicende storiche che portarono Cassino a divenire centro cruciale della seconda guerra mondiale in Italia. È stato ideato e realizzato da Officina [[Carlo Rambaldi|Rambaldi]]. Al suo interno, sollecitazioni uditive e visive negli spazi tematici specificamente allestiti, puntavano a un pieno coinvolgimento del visitatore, rendendo la visita un'esperienza unica, attraente ed adatta ad ogni età. Il percorso scenografico ed artistico, che inoltre si adattava alla tipologia di visitatori, si snodava tra effetti speciali e multimediali, sistemi di proiezione su calchi, su schermi, teatri ottici ed aree internet per basi informative e di apprendimento, tanto da far apparire riduttiva la definizione dell'Historiale come semplice museo. Lo slogan dell'Historiale recitava, infatti: «è un museo, è una mostra, è un film [...] è un racconto di storia». L'Historiale ha chiuso dal 30 settembre 2017 quando, alla scadenza dell'appalto per la gestione del museo, il Comune non ha indetto nuove gare d'appalto e il museo è stato quindi chiuso.<ref>{{cita testo|url=https://www.notiziapp.it/attualita/la-memoria-lindifferenza-museo-historiale-cassino-chiude-battenti|titolo=La memoria e l’indifferenza, il Museo Historiale di Cassino chiude i battenti|3=NotiziApp|accesso=6 gennaio 2019|dataarchivio=27 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181227050751/https://www.notiziapp.it/attualita/la-memoria-lindifferenza-museo-historiale-cassino-chiude-battenti/|urlmorto=sì}}</ref> Dal 29 febbraio 2024 è stato nuovamente aperto<ref>{{Cita web|url=https://www.ciociariaturismo.it/il-historiale-di-cassino-riapre-2024/|titolo=l Museo Historiale di Cassino riapre}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ciociariaturismo.it/historiale-di-cassino/|titolo=Museo Historiale a Cassino}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g194714-d24107906-Reviews-War_Exposition_Gustav_Line_Cassino_44-Cassino_Province_of_Frosinone_Lazio.html|titolo=War Exposition Gustav Line Cassino 44}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/musei/museo-historiale|titolo=Museo Historiale}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://cultura.gov.it/luogo/museo-multimediale-historiale-di-cassino|titolo=Museo multimediale historiale di Cassino}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://historialecassino.eu/|titolo=home}}</ref>.
L'Historiale è chiuso dal 30 settembre 2017, quando alla scadenza dell'appalto per la gestione del museo, il Comune non ha indetto nuove gare d'appalto, e il museo è stato quindi chiuso.<ref>[https://www.notiziapp.it/attualita/la-memoria-lindifferenza-museo-historiale-cassino-chiude-battenti]</ref>
 
;CAMUSAC - Cassino Museo Arte Contemporanea
{{vedi anche|Cassino Museo Arte Contemporanea}}
Inaugurato ad nell'ottobre 2013, il CAMUSAC - Cassino Museo Arte Contemporanea è situato su via Casilina Nord, nei pressi della rotatoria su cui è presente la statua bronzea di San Benedetto. Al momento ospita oltre 250 opere d'arte contemporanea.
 
;Museo dell'Abbazia
Situato all'interno dell'Abbazia di Montecassino.<ref>{{Cita web|url=https://abbaziamontecassino.it/il-museo-dellabbazia/visita-il-museo/|titolo=Visita il Museo|accesso=2 agosto 2024}}</ref>
 
==== Biblioteche ====
[[File:Dziedziniec biblioteczny.jpg|thumb|upright|La biblioteca del monastero di Montecassino.]]
* La biblioteca Monumento Nazionale di Montecassino, situata all'interno dell'abbazia, ospita un cospicuo patrimonio, per la maggior parte autoprodotto, costituito da 25.000 volumi antichi (di cui 198 Incunaboli e 3.000 Cinquecentine circa) ed 85.000 volumi moderni.<ref>{{Cita web |url=http://www.montecassino.it/la_biblioteca.html |titolo=La Biblioteca |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120421093544/http://www.montecassino.it/la_biblioteca.html |data=21 aprile 2012}}</ref> Sono conservati inoltre i [[Placiti cassinesi]], primi documenti ufficiali in lingua volgare italiana.
* La biblioteca comunale "Pietro Malatesta", si trova in Via del Carmine, nei pressi del Corso della Repubblica. E situata nei locali dell'ex Cinema Teatro Arcobaleno. È molto frequentata dagli studenti cassinati.
* Biblioteca comunale “Pietro Malatesta” sita all’interno del Palazzo della Cultura ubicato su Corso della Repubblica, 273. La biblioteca Malatesta vanta un patrimonio di 23.300 elementi che include anche volumi dell’'800.<ref>https://anagrafe.iccu.sbn.it/it/ricerca/dettaglio.html?codice_isil=it-FR0085</ref>
* La biblioteca Monumento Nazionale di Montecassino, situata all'interno dell'abbazia, ospita un cospicuo patrimonio, per la maggior parte autoprodotto, costituito da 25.000 volumi antichi (di cui 198 Incunaboli e 3.000 Cinquecentine circa) ed 85.000 volumi moderni<ref>[http://www.montecassino.it/la_biblioteca.html La Biblioteca<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120421093544/http://www.montecassino.it/la_biblioteca.html |data=21 aprile 2012 }}</ref>. Sono conservati inoltre i [[Placiti cassinesi]], primi documenti ufficiali in lingua volgare italiana.
* Biblioteche universitarie:
** area giuridico-economica: si trova presso il Polo Folcara e contiene circa 30.000 volumi (monografie ed opere collettive) e oltre 350 abbonamenti a periodici italiani e stranieri. La biblioteca dispone di una sala di consultazione da 90 posti, dotata di postazioni di accesso a Internet per la consultazione del catalogo ''on line'' e delle risorse elettroniche.<ref>[{{Cita web |url=http://biblio.unicas.it/sezione_areagiuridica.html |editore=Università Deglidegli Studi Didi Cassino - |titolo=Sba - Area Giuridica<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20100814130320/http://biblio.unicas.it/sezione_areagiuridica.html |data=14 agosto 2010 }}</ref>.
** area ingegneristica: possiede oltre 6.000 volumi specifici per le discipline dell'ingegneria, oltre a quasi 200 abbonamenti a periodici e alla raccolta completa delle norme CEI e UNI. La biblioteca, che si trova al primo piano della Facoltà di Ingegneria, dispone di una sala di consultazione da 60 posti, dotata di postazioni di accesso a Internet per la consultazione del catalogo ''on line'' e delle risorse elettroniche.<ref>[{{Cita web |url=http://biblio.unicas.it/sezione_areaing.html |editore=Università Deglidegli Studi Didi Cassino - |titolo=Sba - Area Ingegneristica<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20120917033915/http://biblio.unicas.it/sezione_areaing.html |data=17 settembre 2012 }}</ref>.
** area umanistica: comprende attualmente circa 56.000 volumi e 600 riviste in abbonamento. La biblioteca (sita presso la sede di via Zamosch) dispone di una sala da 64 posti<ref>[{{Cita web |url=http://biblio.unicas.it/sezione_areauma.html |editore=Università Deglidegli Studi Didi Cassino - |titolo=Sba - Area Umanistica<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20100611062109/http://biblio.unicas.it/sezione_areauma.html |data=11 giugno 2010 }}</ref>.
 
=== Media ===
==== Stampa ====
* Frosinone Today
* ''L'Inchiesta''<ref>[http://www.linchiestaquotidiano.it L'Inchiesta]</ref>
* L'Inchiesta<ref>{{cita testo|url=http://www.linchiestaquotidiano.it/|titolo=L'Inchiesta|accesso=20 febbraio 2013|dataarchivio=17 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140217012603/http://www.linchiestaquotidiano.it/|urlmorto=sì}}</ref>
* La Provincia
* Cassino Oggi
* ''Il punto a mezzogiorno''<ref>[{{cita web|url=http://www.ilpuntoamezzogiorno.it |titolo=Il punto a mezzogiorno] |lingua= |data= |accesso= }}</ref>
* Ciociaria Oggi
 
==== Radio ====
*RadioCassinoStereo RadioCassino<ref>[{{cita web|url=http://www.radiocassinostereo.com/ |titolo=RadioCassinoStereo] |lingua= |data= |accesso= }}</ref>
* Jolly FM
==== Emittenti televisive con sede in Cassino ====
Cassino, sin dagli anni '80, è stata sede di diverse emittenti televisive locali. Degne di nota sono le esperienze di Teleciociaria (poi divenuta Telecassino) di [[Michele Giordano (giornalista)|Michele Giordano]] e di Rgm Tv 45.<ref>http://www.radiofoniaciociara.it/emittenti_tv.htm</ref>
 
Da ricordare, inoltre, il gruppo televisivo composto da Intervideo e Telecittà riconducibile a Francesco Russo nonché il polo televisivo formato da Gari Tv e Frosinone Network, emittenti entrambe fondate da Freddy Geraci<ref>https://archivio.unita.news/assets/main/1992/08/30/page_012.pdf</ref>.
==== Televisione ====
 
* [[Teleuniverso]]
Mentre le altre emittenti televisive cassinati hanno cessato la propria attività<ref>https://massimoemanuelli.com</ref>, Gari Tv, oggi edita da una società romana, è ancora ricevibile sull’LCN 92.<ref>https://www.mimit.gov.it/images/stories/documenti/allegati/AT12_-_LAZIO_-_AGGIORNAMENTO_NUMERAZIONI_LCN_-_29042024.pdf</ref>
 
'''Emittenti locali ricevibili a Cassino'''
* Teleuniverso
* Extra TV
* Lazio TV
* Gari Tv
* Mediacentro
=== Teatro ===
Fino al 1943, la città di Cassino disponeva del prestigioso Teatro Comunale Manzoni, che fu totalmente raso al suolo dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, tanto che neanche le mura perimetrali sopravvissero. Nel dopoguerra fu realizzato, da parte di privati, il "Cinema Teatro Arcobaleno" (oggiche è stato poi sede della biblioteca comunale dalla fine degli anni 2010), attivo dal 1950 fino agli inizi degli anni ottanta'80. Per più di 30 anni il territorio del cassinate ha subito la mancanza di un teatro comunale, inteso come luogo di crescita culturale e di aggregazione. Gli unici spettacoli teatrali venivano svolti nella stagione estiva presso il Teatro Romano, che in estate ha ospitato numerosi eventi (oggi è chiuso per inagibilità del luogo). Nel 2008, finalmente, la città ha potuto riavere il suo teatro comunale che è stato chiamato, simbolicamente, il Teatro Manzoni che è una sala polivalente. Sorge nella centralissima Piazza Diamare, attiguamente alla chiesa di Sant'Antonio. Ha una capienza di 700 posti a sedere e ospita numerosi eventi nel corso dell'anno, opere teatrali di prosa e liriche, commedie, spettacoli comici, concerti, saggi di danza e conferenze. Dal 2012 la sala polivalente funge anche da cinema.
Per più di 30 anni il territorio del Cassinate ha subito la mancanza di un teatro comunale, inteso come luogo di crescita culturale e di aggregazione. Gli unici spettacoli teatrali venivano svolti nella stagione estiva presso il Teatro Romano, che ancora oggi in estate ospita numerosi eventi. Nel 2008, finalmente, la città ha potuto riavere il suo teatro comunale che è stato chiamato, simbolicamente, Teatro Manzoni.
Il Teatro Manzoni è una sala polivalente, inaugurata nel 2008. Sorge nella centralissima Piazza Diamare, attiguamente alla chiesa di S. Antonio. Ha una capienza di 700 posti a sedere e ospita numerosi eventi nel corso dell'anno, opere teatrali di prosa e liriche, commedie, concerti, saggi di danza, conferenze. Dal 2012 la sala polivalente funge anche da cinema.
 
A Cassino è presente inoltre la scuola di teatro del CUT (Centro Universitario Teatrale).
=== Cinema ===
La città, come molte altre realtà italiane ed europee, ha subito la crisi delle sale cinematografiche dai primi anni '80. Negli anni '70 infatti, l'offerta era costituita da tre cinema: l'Arcobaleno, il più capiente, che fungeva anche da teatro; il Moderno, su Corso della Repubblica; ed il Rapido, il più piccolo dei tre, ma l'unico a sopravvivere fino ai primi anni 2010. L'Arcobaleno negli anni '90 ha ospitato una galleria commerciale, dopodiché è divenuto (eper tuttoraalcuni lo è)anni sede della Bibliotecabiblioteca comunale “Pietro Malatesta” e di alcuni uffici del Tribunale. L'ex Moderno è proprietà della BPCBanca Popolare Del Cassinate, che ha impiantato proprio lì l'agenzia centrale di Cassino. Come già accennato in precedenza, il solo Cinema Teatro Manzoni offre un solo film sul grande schermo.
 
Come già accennato in precedenza, il solo Teatro Manzoni offre ad oggi film sul grande schermo.
==== Film girati a Cassino ====
* ''[[La vita ricomincia]]'' (1945), girato ed ambientato a [[Roma]], tranne all'inizio, quando il protagonista da [[Napoli]] si reca a Roma, con alcune scene girate nella Cassino rasa al suolo dai bombardamenti alleati. Nel film, il camion che porta il protagonista nella Capitale, fa sosta proprio nella cittadina laziale, mostrando i danni arrecati dai bombardamenti. Si vedono chiaramente luoghi tipici di Cassino quali il Corso della Repubblica, l'[[Abbazia di Montecassino]], la [[Rocca Janula]] ed il vecchio centro storico ad essa adiacente, tutti ridotti ad un cumulo di detriti e macerie.
 
=== Cucina ===
Sebbene sia diffusa la credenza, tra i suoi stessi cittadini, che Cassino non abbia una sua tradizione culinaria, la cucina cassinate ha, invece, una tradizione secolare, non elaborata rispetto ai canoni della gastronomia contemporanea, ma generata da una etnologia sociale di tipo meridionale con inconfondibili tipicità indigene.<ref>{{Cita libro|autore = Gino Salveti|titolo = Fasule & Tagliarieglie|anno = 1985|editore = Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo|città = Cassino|pp pagina= 16}}</ref>. La gastronomia tradizionale è legata ad un mondo contadino ormai scomparso, in cui si riusciva a trasformare i prodotti della terra in piatti semplici, ma inconfondibili.
 
Tra i primi piatti troviamo, così, ''fasulë e tagliarieglië'' (fagioli e taglierini), ''cicï e tagliarieglië'' (ceci e taglierini), ''spaghettï e vëruoccle'' (spaghetti e broccoli), ''pulentä cu gli pastardunï'' (polenta con i broccoli neri), ''pasta e cavulaffiorë'' (pasta e cavolfiore), ''zuppä rë pastardunï e baccalà'' (zuppa di broccoli neri e baccalà). Tra i secondi, vi sono le ''ciammaruchë alla cassinese'' (lumache alla cassinesecassinate), ''gl'abbuotö'' (l'abbuoto) (insaccato contenente coratella di agnello), la ''frittatä cu la curatellä'' (frittata con la coratella), ''gliu caprittö caciö e ovä'' (il capretto cacio e uova), ''gliu canisciunë alla cassinese'' (il canescione alla cassinesecassinate, una sfoglia ripiena di formaggio e salame), ''gliu canisciunë cu le ietë'' (sfoglia ripiena di bietole, olive nere, capperi, acciughe e peperoncino), ''gli cucuzzieglï a scapecë'' (glile zucchinizucchine alla scapece). Infine, tra i dolci tipici, troviamo le susamelle (dei [[Biscotto natalizio|biscotti natalizi]] a forma di s noti in tutto il circondario), la pigna (tipica del periodo pasquale), la casata, la cicerchiata (con presenza di varianti che la rende più simile agli struffoli, tenendo conto anche del fatto che è usanza prepararla nel periodo natalizio), oltre alla pastiera (a Pasqua) e ai mostaccioli (a Natale).<ref>{{Cita libro|autore = Gino Salveti|titolo = Fasule & Tagliarieglie|anno = 1985|editore = Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo|città = Cassino|pp = 23-131}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://digilander.libero.it/scuoladibiasio/indice.htm|titolo = indice|accesso = 28 agosto 2015|sito = digilander.libero.it}}</ref>.
 
== Geografia antropica ==
[[File:Cassino antica.jpg|thumb|227x227px|L'antico centro di Cassino ai piedi della [[Rocca Janula]].]]
 
=== Urbanistica ===
Gli eventi del secondo conflitto mondiale hanno cancellato quasi ogni segno del suo antico passato. Fino all'[[unità d'Italia]], la città si presentava come un tessuto compatto di origine medievale con tre porte nella cinta muraria: Porta Romana, Porta San Giovanni, Porta D'Abruzzo e due poli esterni rappresentati dalle Chiese di Sant'Antonio e del Carmine. Nel 1863 Cassino fu attraversata dalla [[Ferrovia Roma-Cassino-Napoli|ferrovia Roma-Napoli]]. In seguito al violento [[Terremoto della Marsica del 1915|terremoto del 1915]], la città, che era rimasta profondamente danneggiata, iniziò un profondo rinnovamento del suo tessuto urbano: i due edifici religiosi un tempo fuori dal centro urbano vennero inglobati e trasformati in poli aggregativi del nuovo tessuto secondo le direttrici di sviluppo tracciate dal Piano Regolatore del 1916, grazie al quale si arrivò alla saldatura tra il vecchio centro ed il nuovo polo della stazione per mezzo del viale della stazione, individuato come nuovo asse di sviluppo.
[[File:Chiesa del Carmine Cassino.jpg|thumb|left|Rovine della chiesa del Carmine]]
Rasa completamente al suolo dai bombardamenti, Cassino è stata privata dei suoi edifici più significativi e delle stratificazioni storiche; senza più traccia della sua struttura urbana, nonché di memoria storica a causa della perdita della maggior parte delle fonti documentarie, la città iniziò faticosamente l'opera di ricostruzione durante la quale furono avanzate diverse proposte di Piani di Ricostruzione. Tuttavia, come avvenuto anche in altre zone d'Italia, sull'onda dell'emergenza si accettò la regola del "fatto compiuto", consentendo l'edificazione spontanea di edifici, spesso sulle macerie stesse degli edifici distrutti. L'elemento comune delle varie proposte di Piano, comunque, era l'abbandono dell'area medievale e il rispetto di alcune linee di sviluppo già individuate dal Piano Regolatore del 1916.
 
Nel 1946 venne approvato il Piano dell'architetto [[Giuseppe Nicolosi]], in collaborazione con gli architetti [[Concezio Petrucci|Petrucci]] e Gatti, la cui realizzazione, però, tarderà dieci anni a causa di varianti e proroghe, dovute sia alle pressioni dei cittadini proprietari, sia per le scelte politiche dettate dall'emergenza di quegli anni. Di fatto, furono conservati i principali assi stradali, anche se ampliati e rettificati; alcuni edifici di culto furono riedificati pressappoco nel sito originario; sostanzialmente la nuova città fu strutturata secondo direttive di sviluppo a ridosso e perpendicolarmente all'asse stradale della [[Via Casilina|Casilina]], lungo la direttrice Roma-Napoli, considerando che la ferrovia, posta nella parte meridionale del nucleo urbano, costituiva di fatto una linea di confine al tessuto edilizio.
[[File:Cassino veduta aerea.jpg|centre|thumb|468x468pxupright=2.1|Cassino in piena ricostruzione. Sono ben visibili i due principali assi viari: Corso della Repubblica (a destra) e la Via Casilina (a sinistra, che in città prende il nome di Via E. De Nicola).]]
[[File:Colosseocassino.jpg|thumb|242x242px|Il quartiere Colosseo visto dall'area archeologica. Sullo sfondo è visibile la località Folcara, con il polo universitario e la cartiera di Cassino.]]
Oggi, a una vista superficiale, il centro di Cassino può risultare il prodotto di un unico periodo storico, quello della ricostruzione post-bellica. Tuttavia, da un'analisi più attenta, si possono identificare due fasi distinte: quella della ricostruzione vera e propria degli anni '40 e '50 (di cui sono emblematici alcuni esempi di edilizia convenzionata nonché di rilievo architettonico, come l'edificio INA-Casa di Corso della Repubblica, progettato dallo stesso Nicolosi ed esempio di architettura razionale) e quella della crescita economica, dagli anni '60, governata spesso dalla logica, solo economica, dell'investimento e del profitto e che ha portato ad una crescita disordinata e a un eccessivo consumo del suolo.<ref>{{Cita libro|titolo = Giuseppe Nicolosi (1901-1981) Architettura Università Città|anno = 2008|editore = Casa Editrice Libria|città = Perugia|pp pagine= 109-115|ISBN = 978-88-96067-11-6|capitolo = L'opera a Cassino nel dopoguerra|autore-capitolo=Michela Cigola|autore2autore-capitolo2=Assunta Pelliccio|autore3autore-capitolo3=Miriam Volante|autore4autore-capitolo4=Sara Mattei}}</ref>.
 
=== Suddivisioni storiche, quartieri, rioni, località, contrade, frazioni ===
* Antridonati, Caira, Capodacqua, Casilina Nord, Casilina Sud, Cavalle, Cappella Morrone, Carmine, Cerro Tartari, Cesa Martino, Cocciuto, Colle Canne, Collecedro, Colosseo, Costa, De Biasio, Faio, Falasca, Ferrovieri, Filieri, Folcara, Fontana Livia-Solfegna, Fontanarosa, Fossa dei Serpenti, Gargano Ricci, Giunture, Malfa, Mandrine, Mastronardi, Monacato, Monaci, Monte, Montecassino, Montemaggio, Monterotondo, Monticello, Palumbo, Panaccioni, Peola, Perdesini, Pietà, Ponte, Ponte Marozzo, Quinto Ponte, Sacra Famiglia-Stazione, San Bartolomeo, San Cesareo, San Domenico, San Giovanni-Vetiche, San Marco, San Michele, San Nicola, San Pasquale, San Silvestro-Chiesa Madre, Sant'Antonio-Via Arigni, Selvone, Selvotta, Sferracavalli, [[Sant'Angelo in Theodice]], Sant'Antonino, Sinagoga, Tre Pompe, Vaglie, Viale Dante-Via Virgilio, Via Pascoli-Via D'Annunzio.<ref>{{Cita news|url=http://www.comuniecitta.it/frazioni-del-comune-di-cassino-60019|titolo=Frazioni e località Cassino {{!}} Comuni e Città|accesso=17 agosto 2017}}</ref><ref>{{Cita news|nome=Fausto|cognome=Pellecchia|url=https://www.unoetre.it/comuni-ciociari/item/1999-le-periferie-di-cassino.html|titolo=https://www.unoetre.it - Le periferie di Cassino|accesso=9 settembre 2017|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170909190854/https://www.unoetre.it/comuni-ciociari/item/1999-le-periferie-di-cassino.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.farmaciaeuropa.eu/il-quartiere-europa/|titolo=Il quartiere "Europa"|pubblicazione=Farmacia Europa Cassino|data=25 ottobre 2010|accesso=17 agosto 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.portaleabruzzo.com/nav/tabcomuni.asp?id=1577|titolo=comune di CASSINO (FR), 34 frazioni, 33.703 abitanti (ISTAT 2013)|autore=Gianfranco Pulsoni|accesso=17 agosto 2017|dataarchivio=17 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170817163736/https://www.portaleabruzzo.com/nav/tabcomuni.asp?id=1577|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.cassinoinforma.it/notizie/cassino-rogo-al-quartiere-la-malfa-sindaco-promette-nuova-ordinanza/|titolo=Cassino- Rogo al quartiere La Malfa, il sindaco promette una nuova ordinanza - Cassino Informa|pubblicazione=Cassino Informa|data=20 luglio 2017|accesso=9 settembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/frosinone/lazio_frosinone_cassino-6088463.html|titolo=Cassino, nascono i comitati di quartiere: saranno dieci|lingua=it|accesso=4 agosto 2021}}</ref>
;Quartieri, rioni, località, contrade, frazioni:
* Antridonati, Arigni, Caira, Capodacqua, Casilina Nord, Casilina Sud, Cavalle, Cappella Morrone, Cerro Tartari, Cesa Martino, Cocciuto, Colle Canne, Colle Cedro, Colosseo, Corso, Dante, De Biasio, Faio, Falasca, Filieri, Folcara, Fontana Livia-Solfegna, Fontanarosa, Fossa dei Serpenti, Fraschetti, Gargano Ricci, Garigliano, La Malfa, Lombardia - De Gasperi, Mandrine, Mastronardi, Monacato, Monaci, Montecassino, Montemaggio, Monterotondo, Monticello, Palumbo, Pascoli, Peola, Pietà, Ponte, Ponte Marozzo, Quinto Ponte, San Bartolomeo, San Benedetto-Corte, San Cesareo, San Domenico, San Giovanni-Restagno, San Marco, San Michele, San Nicola, San Pasquale, San Silvestro, Selvone, Selvotta, Sferracavalli, [[Sant'Angelo in Theodice]], Sant'Antonino, Sinagoga, Tre Pompe, Vaglie, Vetiche-Europa, Volturno.<ref>{{Cita news|url=http://www.comuniecitta.it/frazioni-del-comune-di-cassino-60019|titolo=Frazioni e località Cassino {{!}} Comuni e Città|accesso=17 agosto 2017}}</ref><ref>{{Cita news|nome=Fausto|cognome=Pellecchia|url=https://www.unoetre.it/comuni-ciociari/item/1999-le-periferie-di-cassino.html|titolo=https://www.unoetre.it - Le periferie di Cassino|accesso=9 settembre 2017|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170909190854/https://www.unoetre.it/comuni-ciociari/item/1999-le-periferie-di-cassino.html|dataarchivio=9 settembre 2017|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.farmaciaeuropa.eu/il-quartiere-europa/|titolo=Il quartiere "Europa"|pubblicazione=Farmacia Europa Cassino|data=25 ottobre 2010|accesso=17 agosto 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.portaleabruzzo.com/nav/tabcomuni.asp?id=1577|titolo=comune di CASSINO (FR), 34 frazioni, 33.703 abitanti (ISTAT 2013)|autore=Gianfranco Pulsoni|sito=www.portaleabruzzo.com|accesso=17 agosto 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.cassinoinforma.it/notizie/cassino-rogo-al-quartiere-la-malfa-sindaco-promette-nuova-ordinanza/|titolo=Cassino- Rogo al quartiere La Malfa, il sindaco promette una nuova ordinanza - Cassino Informa|pubblicazione=Cassino Informa|data=20 luglio 2017|accesso=9 settembre 2017}}</ref>
 
== Economia ==
{{cnSenza fonte|L'economia cittadina si basa prevalentemente sull'industria e sul terziario.}}
 
GrandeUna grande spinta all'industrializzazione del territorio fu data dallo [[Stabilimento FiatFCA di Cassino|stabilimento Stellantis di Cassino]], situato nel territoriocomune di [[Piedimonte San Germano]], dallo stabilimento della svedese [[SKF (azienda)|SKF]], dallealle cartiere di Cassino e di [[Villa Santa Lucia]] e daad altri impianti concentrati maggiormente nell'Area Industriale di Cassino-Villa Santa Lucia-Piedimonte San Germano. Nell'area industriale si è insediato negli ultimi anni il Co.S.I.La.M. (Consorzio per lo sviluppo industriale del Lazio Meridionale) nato con lo scopo di favorire gli investimenti nel territorio del Cassinate.
 
{{cnSenza fonte|Di fondamentale importanza nell'economia cittadina sono il Tribunale di Cassino e l'[[Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale]], che garantiscono l'afflusso in città di migliaia di persone. L'università in particolare, offre grandi potenzialità alle imprese locali e al territorio, sia per la possibilità di reclutamento di figure professionali specialistiche, ma anche per l'acquisizione di consulenze qualificate. Molto importante per l'economia cittadina è il mercato settimanale che si svolge il sabato mattina in Piazzale Miranda e in alcune vie del centro e che richiama migliaia di persone da tutto il Cassinatecassinate.}}
 
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema "Unità locali", intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero di addetti delle imprese locali attive (valori medi annui).<ref name=imprese>[{{Cita web |url=http://asc.istat.it/asc_BL/ |titolo=Atlante Statistico dei comuni dell'Istat] |accesso=16 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200114110901/http://asc.istat.it/asc_BL/}}</ref>
{| class="wikitable"
|+
!
!2022
!
!2015
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|-
|
|Numero imprese attive
|%
Provinciale imprese attive
|Numero imprese attive
|% Provinciale Imprese attive
Riga 487 ⟶ 483:
|-
|Cassino
|4.773
|8,53%
|3.266
|9,72%
Riga 499 ⟶ 497:
|-
|Frosinone
|55.975
|
|33.605
|
Riga 511:
|-
|Lazio
|
|
|455.591
|
Riga 523 ⟶ 525:
|}
Nel 2015 le 3.266 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano il 9,72% del totale provinciale (33.605 imprese attive), hanno occupato 10.251 addetti, il 9,62% del dato provinciale; in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato poco più di tre addetti (3,14).
 
Nel 2022 le 4.773 imprese attive rappresentano l’8,53% del totale provinciale.<ref>{{Cita web|url=https://www.frlt.camcom.it/sites/default/files/contenuto_redazione/bandi/allegati/2022-11-18/Imprese%20registrate%20al%20Registro%20Nazionale%20delle%20Imprese.pdf|titolo=Imprese registrate al “Registro Nazionale delle Imprese” delle Camere di Commercio}}</ref>
 
=== Turismo ===
Cassino è soggetta in prevalenza a turismo religioso e della memoria. Le mete più gettonate per i turisti che arrivano nella Città Martire risultano essere l'Abbazia, l'Historiale e i cimiteri di guerra, luoghi dal forte potere attrattivo per il loro valore simbolico-sacrale. In particolare l'Abbazia di Montecassino nel periodo 1996-2010 è stata visitata in media da circa 570.000 visitatori all'anno,<ref>Ufficio Statistica, Ministero Beni e Attività Culturali - Visitatori e introiti di Musei, Monumenti e Aree Archeologiche statali</ref> confermandosi come uno dei luoghi di maggior afflusso turistico del Lazio al di fuori di Roma. Nel complesso, tuttavia, nonostante le grandi potenzialità di Cassino e del territorio cassinate, il turismo è una risorsa ancora poco sfruttata a livello economico. Cassino, infatti, è meta per lo più di flussi escursionistici giornalieri, che spesso non sono integrati con il sistema economico locale e, quindi, arrecano pochi benefici all'economia cittadina.
In particolare l'Abbazia di Montecassino nel periodo 1996-2010 è stata visitata in media da circa 570.000 visitatori all'anno,<ref>Ufficio Statistica, Ministero Beni e Attività Culturali - Visitatori e introiti di Musei, Monumenti e Aree Archeologiche statali</ref> confermandosi come uno dei luoghi di maggior afflusso turistico del Lazio al di fuori di Roma. Non mancano anche coloro che, sfruttando la posizione geografica della città, a meta strada tra Roma e Napoli e a poca distanza dal Mar Tirreno e dal [[Parco Nazionale d'Abruzzo|Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise]], scelgono Cassino come base per le loro escursioni, soggiornando nei numerosi hotel o ''camping'' presenti in città. Nel complesso, tuttavia, nonostante le grandi potenzialità di Cassino e del territorio Cassinate, il turismo è una risorsa ancora poco sfruttata a livello economico. Cassino, infatti, è meta per lo più di flussi escursionistici giornalieri, che spesso non sono integrati con il sistema economico locale e, quindi, arrecano pochi benefici all'economia cittadina.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
La città di Cassino rappresenta, geograficamente e storicamente, un importante snodo viario e ferroviario, crocevia tra le Regioniregioni [[Lazio]], [[Abruzzo]], [[Molise]] e [[Campania]].
 
=== Strade ===
La città è servita dall'omonimo casello posto lungo l'autostrada [[Autostrada A1 (Italia)|A1 Milano-Napoli]] ed è attraversata dalla [[Strada statale 6 Via Casilina|S.S.6 Casilina]] e dalla S.S.V. SS509SS 509 [[Sora (Italia)|Sora]]-Cassino-[[Formia]], che collega la città con il litorale tirrenico e con [[Avezzano]] in [[Abruzzo]].
 
=== Ferrovie ===
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La città è servita da due stazioni:
* [[Stazione di Cassino]], situata nel centro urbano in Piazza Garibaldi.;
* [[Stazione di Fontanarosa-Cervaro]], localizzata in una zona della frazione di [[Sant'Angelo in Theodice]] al confine comunale tra Cassino e [[Cervaro (comune)|Cervaro]] denominata "Fontanarosa".
 
=== Mobilità urbana ===
Il trasporto urbano e interurbano di Cassino è assicurato da autoservizi gestiti da COTRALCotral e CLP. Il servizio pubblico all'interno del comune è in concessione alle aziende Magni e Mastrantoni.
 
Fra il [[1930]] e il [[1943]] era attiva la [[funivia di Cassino|funivia per Montecassino]], distrutta durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>''La vecchia funivia di Cassino, 1930-1943, dal progetto alla distruzione'', Catalogo della mostra fotografica Centro Documentazione e Studi Cassinati 1-10 febbraio 2008. Scaricabile dal sito [{{cita testo|url=http://www.studicassinati.it/db1/jupgrade/images/stories/libri/2008/2008-01.pdf |titolo=CDSC] {{Webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305031220/http://www.studicassinati.it/db1/jupgrade/images/stories/libri/2008/2008-01.pdf# |data=5 marzo 2016 }}.</ref>.
 
== Amministrazione ==
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Nel [[1927]], a seguito del [[riordino delle circoscrizioni provinciali]] stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio [[1927]], per volontà del governo fascista, quando venne istituita la [[provincia di Frosinone]], Cassino passò dalla provincia di [[Terra di lavoro]] a quella di Frosinone.
 
Tra il [[1956]] ed il [[2006]] sono state presentate ben dieci proposte di legge per far sì che Cassino diventasse il capoluogo di una nuova provincia: le proposte parlamentari sono state presentate dagli on.li [[Nicola Angelucci|Angelucci]] (1956); [[Angelo Picano|Picano]] (1984); [[Alfonso Pecoraro Scanio|Pecoraro Scanio]] (1996), [[Lucio Testa (politico)|Lucio Testa]] (1997), [[Bruno Magliocchetti|Magliocchetti]] (1997) (queste ultime supportate dalla nascita nel 1999 del MASL, Movimento Autonomista Sud Lazio), [[Oreste Tofani|Tofani]] (2004), La Starza-[[Gianfranco Conte|Conte]] (2004) e, infine, dall'on.le [[Anna Teresa Formisano|Formisano]] (2006); le iniziative a livello regionale sono state prese dal consigliere Gentile (1993) e dai consiglieri Vitelli-Collepardi (1998)<ref name="ReferenceA"/>.
 
Il 20 giugno 2016 Carlo Maria D'Alessandro ([[centrodestra]]) viene eletto per la prima volta Sindaco del comune di Cassino dopo il ballottaggio con il candidato del centrosinistra, nonché Sindaco uscente, Giuseppe Golini Petrarcone ([[centrosinistra]]).<ref>{{cita newsweb|Katia Valente|url=https://www.ciociariaoggi.it/news/news/21694/elezioni-cassino-carlo-maria-d-alessandro-nuovo-sindaco.html|VIDEO - D'Alessandro è il nuovo sindaco: "Grazie a tutti. Dobbiamo lavorare tanto"|[[Ciociaria Oggi]]|20 giugno 2016|accesso=20 gennaio 2020}}</ref> Il 22 febbraio [[2019]] D'Alessandro lascia il suo incarico al [[commissario prefettizio]] Benedetto Basile, dopo la caduta della [[giunta comunale]].<ref>{{cita newsweb|Felice Pensabene|url=https://www.ilpuntoamezzogiorno.it/2019/02/si-e-insediato-il-commissario-benedetto-basile-traghettera-cassino-verso-le-elezioni-amministrative/|titolo=Si è insediato il Commissario Benedetto Basile, traghetterà Cassino verso le elezioni amministrative|Il punto a mezzogiorno|data=22 febbraio 2019|accesso=20 gennaio 2020}}</ref> Il 9 giugno si tiene il ballottaggio tra Enzo Salera ([[Partito Democratico (Italia)|PD]]) e Mario Abbruzzese ([[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]), in seguito alle elezioni del [[26 maggio]], con la vittoria del candidato del centrosinistra.<ref>{{cita newsweb|Ermanno Amedei|url=https://www.ilpuntoamezzogiorno.it/2019/06/elezioni-comunali-enzo-salera-e-il-nuovo-sindaco-di-cassino/|titolo=Elezioni comunali, Enzo Salera è il nuovo sindaco di Cassino|Il punto a mezzogiorno|data=10 giugno 2019|accesso=20 gennaio 2020}}</ref> Salera sarà rieletto cinque anni dopo al primo turno.
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Germania|Zehlendorf|1969|Zehlendorf (Berlino)}}<ref name=Gem>{{cita web|url=https://www.comune.cassino.fr.it/per-i-visitatori/citta-gemellate/|titolo=Città gemellate|accesso=22 giugno 2020|dataarchivio=16 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191216194033/https://www.comune.cassino.fr.it/per-i-visitatori/citta-gemellate/|urlmorto=sì}}</ref>
* {{Gemellaggio|Polonia|Zamość|1969}}<ref name=Gem/>
* {{Gemellaggio|Francia|Falaise|1974|Falaise (Calvados)}}<ref name=Gem/>
* {{Gemellaggio|Polonia|Tychy|1977}}<ref name=Gem/>
* {{Gemellaggio|Serbia|Uzice|1981}}<ref name=Gem/>
* {{Gemellaggio|Italia|Venafro|1983}} (gemellaggio delle comunità giovanili che seguono le due realtà calcistiche cittadine)
* {{Gemellaggio|Canada|North York|1987|North York (Ontario)}}<ref name=Gem/>
* {{Gemellaggio|Repubblica Ceca|Karlovy Vary|1991}}<ref name=Gem/>
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* {{Gemellaggio|Australia|Casino|1997|Casino (Australia)}}<ref name=Gem/>
* {{Gemellaggio|Italia|Cavarzere|1998}}<ref name=Gem/>
* {{Gemellaggio|Malta|Senglea|2003}}<ref>{{Cita web|url=https://localgovernment.gov.mt/en/lc/Senglea/Pages/Services/Twinning.aspx|titolo=Twinning|accesso=3 aprile 2020|lingua=EN|dataarchivio=16 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191216194054/https://localgovernment.gov.mt/en/lc/Senglea/Pages/Services/Twinning.aspx|urlmorto=sì}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Leno|2005}}{{Cn}}
* {{Gemellaggio|Italia|Zogno|2009}} (gemellaggio di scolaresche)
 
== Sport ==
=== Atletica leggera ===
* Atletica Cassino.<ref>[{{cita testo|url=http://www.fidal.it/mappa.php?regione=LAZ |titolo=La società sul sito della Fidal (funzione cerca sulla mappa)]}}</ref>
=== Basket ===
* [[Virtus Cassino|Virtus TSB Cassino]] che, nell'anno 2022-2023, milita nel campionato maschile di [[Serie B Nazionale (pallacanestro maschile)|Serie B]].<ref>{{cita web|lingua=|url=https://www.legapallacanestro.com/serie-b/bpc-virtus-cassino|titolo=La squadra sul sito della Lega Pallacanestro|data=|accesso=}}</ref>
* A.D. Basket Cassino che, nell'anno 2022-2023, milita nel campionato maschile di [[Serie C (pallacanestro maschile)|Serie C]].<ref>{{cita web|lingua=|url=http://www.fip.it/risultati.aspx?com=RLA&IDRegione=LA&IDProvincia=RM|titolo=Il campionato regionale sul sito della FIP|data=|accesso=}}</ref>
=== Calcio ===
* [[Cassino Calcio 1924]] (colori sociali Bianco Azzurro) che, nell'anno 2025-2026, milita nel campionato maschile di [[Serie D]].<ref>{{cita web|url=https://www.tuttocampo.it/Italia/SerieD/GironeG/Squadra/CassinoCalcio1924/932665/Scheda|titolo=La squadra sul sito Tuttocampo |lingua= |data= |accesso= }}</ref>
{{vedi anche|Cassino Calcio}}
* A.S.D. Real Cassino (colori sociali Bianco Verde) che, nell'anno 2025-2026, milita nel campionato maschile di [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]].<ref name="organici">{{cita web|url=https://lazio.lnd.it/wp-content/uploads/2025/08/033_26_08_2025_gir-e-cale-ECC-PRO-JUN.pdf|titolo=Comunicato Ufficiale N° 33 del 26/08/2025}}</ref>
Il calcio a Cassino ha vissuto i momenti migliori tra fine anni settanta ed inizio ottanta e fine anni duemila, quando la principale squadra ha raggiunto la [[Serie C2]], successivamente chiamata [[Lega Pro Seconda Divisione|Seconda Divisione]].
Di seguito le principali società calcistiche:
 
* [[Associazione Sportiva Dilettantistica Cassino Calcio 1924|A.S.D. Cassino 1924]] (colori sociali Bianco Azzurro) che, nell'anno 2019-20, milita nel campionato maschile di [[Serie D]].<ref>[https://www.tuttocampo.it/Italia/SerieD/GironeG/Squadra/CassinoCalcio1924/932665/Scheda La squadra sul sito Tuttocampo]</ref>
* A.S.D. Real Cassino Colosseo (colori sociali Bianco Verde) che, nell'anno 2019-20, milita nel campionato maschile di [[Promozione (calcio)|Promozione]],<ref>[https://www.tuttocampo.it/Lazio/Promozione/GironeD/Squadra/RealCassinoColosseo/81945/Scheda La squadra sul sito Tuttocampo]</ref> e quello femminile in Eccellenza.<ref>[https://www.tuttocampo.it/Lazio/FemminileDilettanti/GironeBEccellenza/Squadra/RealCassinoColosseoW/1035950/Scheda La squadra sul sito Tuttocampo]</ref>
 
=== Pallacanestro ===
* [[Virtus Cassino|BPC Virtus Cassino]] che, nell'anno 2019-2020, milita nel campionato maschile di [[Serie B (pallacanestro maschile)|Serie B]].<ref>[https://www.legapallacanestro.com/serie-b/bpc-virtus-cassino La squadra sul sito della Lega Pallacanestro]</ref>
* A.D. Pallacanestro Cassino che, nell'anno 2019-2020, milita nel campionato maschile di [[Serie C regionale|Serie C Silver]].<ref>[http://www.fip.it/risultati.aspx?com=RLA&IDRegione=LA&IDProvincia=RM Il campionato regionale sul sito della FIP]</ref>
 
=== Pallavolo ===
* A.S.D. Cassino Volley, rappresentativa di pallavolo maschile militante in [[Serie D (pallavolo maschile)|Serie D]].
 
=== Tennis ===
 
* ASD Tennis Cassino
* New Tennis Sporting Club
 
=== Altri sport ===
Dal 1976 Cassino, è sede di manifestazioni di rally.
Diverse le altre discipline sportive praticate a Cassino: il CUS svolge attività di atletica, tennis, scherma, nuoto, kayak. Numerose le altre società che praticano l'atletica, il nuoto, il tennis, il rugby, la boxe, le arti marziali, ginnastica ritmica (3 scuole presenti sul territorio), ginnastica artistica, pallavolo, golf e tiro con l'arco. La città è cresciuta sportivamente grazie alla presenza della facoltà di scienze motorie.
 
Il 15 maggio 2014 Cassino ha ospitato l'arrivo della 6ª tappa del [[Giro d'Italia 2014|97º Giro d'Italia]], [[Sassano]] - Montecassino<ref>{{cita testo|url=http://www.ilmattino.it/salerno/frana_giro_d_39_italia_strada/notizie/667629.shtml|titolo=C'è la frana, il Giro d'Italia cambia strada<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>, inoltre fu la partenza della 6ª tappa del [[Giro d'Italia 2019]] con arrivo a [[San Giovanni Rotondo]].
Molto forte la tradizione rallystica. Il ''rally'' di Cassino, organizzato per la prima volta nel 1976, è stato uno dei primi nel Lazio. Negli anni ottanta molto popolare fu la prova speciale Cassino-Monte Cassino. Dopo uno stop lungo 10 anni, la competizione tornò a Cassino nel 2001 raggiungendo il maggior prestigio con il "Rally Lirenas", tappa dell'[[International Rally Cup]]. Tra il 2006 e il 2011 nuovo lungo stop. La competizione è tornata, infine, all'ombra dell'Abbazia nel 2011 con il ''Rally "Città di Cassino"''.
 
Cassino è stata diverse volte luogo di passaggio del [[Giro d'Italia]] di ciclismo. Il 15 maggio 2014 ha ospitato l'arrivo della 6ª tappa del [[Giro d'Italia 2014|97º Giro d'Italia]], Sassano - Montecassino, la più lunga dell'edizione 2014 del Giro con i suoi 247&nbsp;km (divenuti 261 a causa di una deviazione del percorso a causa di una frana in provincia di Salerno<ref>[http://www.ilmattino.it/salerno/frana_giro_d_39_italia_strada/notizie/667629.shtml C'è la frana, il Giro d'Italia cambia strada<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>); la tappa verrà ricordata per una maxicaduta avvenuta alle porte di Cassino, in cui molti ciclisti riportarono ferite ed alcuni anche fratture<ref>[http://www.gazzetta.it/Giroditalia/2014/it/15-05-2014/giro-sesta-tappa-sassano-montecassino-caduta-pozzovivo-oss-rodriguez-matthews-durbirdge-80679641974_print.shtml Purito si ferma a Cassino. Pozzovivo: "Troppi rischi" - Notizie Giro d'Italia 2014<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Cassino, inoltre, è stato punto di partenza della 6ª tappa del [[Giro d'Italia 2019]] con arrivo a [[San Giovanni Rotondo]]; la tappa venne vinta da [[Fausto Masnada]] con [[Valerio Conti]] nuova maglia rosa.
 
Nel 2013 la città ha ospitato la 77ª edizione dei [[Campionati Nazionali Universitari]], organizzati dal CUS Cassino.
 
Nel 2016 si sono tenuti invece i Campionati Mondiali Universitari di Corsa Campestre, organizzati dal CUS Cassino.
 
Esiste anche un Club di Parapendio (Vololiberocassino) con una scuola certificata dall'AeroClub d'Italia.
 
=== Impianti sportivi ===
{{F|sportcentri abitati del Lazio|luglio 2020|}}
 
In una Cassino in piena ricostruzione fu inaugurato, nel 1967, un centro sportivo che sorge su un'area di 5 ettari all'altezza dell'incrocio tra via Appia Nuova e via Casilina Sud. Il centro, in origine, comprendeva un campo sportivo con pista d'atletica ed un palazzetto dello sport. Successivamente si sono aggiunti, nell'area circostante, due campi da calcio regolamentari per le giovanili calcistiche, uno in erba ed uno in terra battuta, diversi campi da tennis di cui uno coperto ed un altro campo adibito alla pratica del tiro con l'arco. La piscina comunale, nei pressi dello stadio, non è mai stata completata. Nel complesso, la città di Cassino, soffre la mancanza di impianti sportivi comunali adeguati ai canoni odierni. Di seguito sono elencati i principali impianti sportivi comunali:
* [[Stadio Gino Salveti|Stadio "Gino Salveti"]], situato nel centro sportivo, ha una capienza di 4100 posti a sedere.
Successivamente si sono aggiunti, nell'area circostante, due campi da calcio regolamentari per le giovanili calcistiche, uno in erba ed uno in terra battuta, diversi campi da tennis di cui uno coperto ed un altro campo adibito alla pratica del tiro con l'arco. La piscina comunale, nei pressi dello stadio, non è mai stata completata.
Nel complesso, la città di Cassino, soffre la mancanza di impianti sportivi comunali adeguati ai canoni odierni.
Di seguito sono elencati i principali impianti sportivi comunali:
* [[Stadio Gino Salveti|Stadio "Gino Salveti"]], situato nel centro sportivo, ha una capienza di 3700 posti a sedere.
* Palazzetto dello Sport, situato nel centro sportivo, ha una capacità di circa 1000 spettatori.
* Stadio quartiere Colosseo, ha una capacità di circa 800 posti a sedere.
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* Campo sportivo "Giampaolo Fazio", nella frazione Sant'Angelo in Theodice.
* Campo sportivo "Collecedro", nell'omonima località della frazione Sant'Angelo in Theodice.
 
Altri complessi sportivi
* Haway Sport di Cassino, centro sportivo privato
* Sporting Club Cassino, centro sportivo privato
* Azzurra Sport Village, centro sportivo privato
* Circuito internazionale "Lamberto Collari", miniautodromo di automodellismo
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Emilio Pistilli, ''Cassino dalle origini ad oggi'', Edizioni Idea Stampa, 1994
* Gaetano de Angelis - Curtis, ''Il tribunale di Cassino 1861-2011'', F. Ciolfi editore, 2011
* F. Di Giorgio - E.Di Vito, ''L'Aeronautica Militare nel Cassinate dal regno alla Repubblica'', Edizioni Idea Stampa, 2013
* ''Cassino passato e memoria'', introduzione P. Grossi, foto collezione A. Mangiante, F. Ciolfi
* Gaetano de Angelis - Curtis, ''Il tribunale di Cassino 1861-2011'', F.Ciolfi editore, 2011
* Gino Salveti, ''Cassino e il suo monte nella storia'', F. Ciolfi tipografo-editore-libraio, 2001
* ''Cassino passato e memoria'', introduzione P.Grossi, foto collezione A.Mangiante, F.Ciolfi
* GaetanoFrancesco Di BiasioGigante, ''DiarioCassino 1943-1957dalle origini ai nostri giorni'', F. Ciolfi tipografo-editore-libraio, 20122011
* M.G. de Ruggiero-I. Lepore Vettese, ''Cassino 1944-1994'', Tipografia F. Ciolfi
* Gino Salveti, ''Cassino e il suo monte nella storia'', F.Ciolfi tipografo-editore-libraio, 2001
* FrancescoTancredi GiganteGrossi, ''CassinoIl dallecalvario originidi ai nostri giorniCassino'', F. Ciolfi tipografo-editore-libraio, 20112003
* CarloMichela BaccariCigola, ''FoglieL'abbazia nelbenedettina turbinedi Montecassino'', F. Ciolfi tipografo-editore-libraio, 20132005
* M.GA. de RuggieroPelliccio-IM. Lepore VetteseCigola, ''Cassino 1944-1994Segni e disegni di un passato recente'', Tipografia F. Ciolfi editore, 2010
* G. Gentile, ''Un testimone della ricostruzione di Cassino'', Cassino, 2010
* Autori Vari, ''Ricordo di Gaetano Di Biasio'', F.Ciolfi tipografo-editore-libraio, 1982
* TancrediGino GrossiSalveti, ''IlCassino calvariotanto ditempo Cassinofa'', F. Ciolfi tipografo-editore-libraio, 20032006
* FrancescoVincenzo GiganteMastrangeli, "Un amore in penombra", da ''NoiLa c'eravamobattaglia di Cassino'', F. Ciolfi tipografo-editore-libraio, 2006
* Antonio Ferraro, ''Cassino dalla distruzione della guerra alla rinascita nella pace'', F. Ciolfi, 2007
* Michela Cigola, ''L'abbazia benedettina di Montecassino'', F.Ciolfi tipografo-editore-libraio, 2005
* A.Pelliccio-M.CigolaAntonio Ferraro, ''Cassino-Segni la ricostruzione e disegnila dipolitica unper passatola recentepace'', F. Ciolfi editore, 20102009
* G.Gentile, ''Un testimone della ricostruzione di Cassino'', Cassino, 2010
* Antonio Pontone, ''La lunga attesa'', F.Ciolfi tipografo-editore-libraio, 1998
* Gino Salveti, ''Cassino tanto tempo fa'', F.Ciolfi tipografo-editore-libraio, 2006
* Vincenzo Mastrangeli, "Un amore in penombra", da ''La battaglia di Cassino'', F.Ciolfi editore
* Peppino Grossi, ''Scampoli'', F.Ciolfi tipografo-editore-libraio, 2001
* Peppino Grossi, ''Cassino, ad agosto non è brutta'', F.Ciolfi tipografo-editore-libraio, 2010
* Antonio Ferraro, ''Cassino dalla distruzione della guerra alla rinascita nella pace'', F.Ciolfi, 2007
* Antonio Ferraro, ''Cassino la ricostruzione e la politica per la pace'', F.Ciolfi editore, 2009
* Helena Janeczek, ''Le rondini di Montecassino'', Guanda editore, 2010
*{{cita libro|autore=Giuseppe Troiano|titolo=Quel 10 settembre del 1943|editore=Centro documentazione e studi cassinate|anno=2012|url=https://www.cdsconlus.it/index.php/2016/08/26/quel-10-settembre-del-1943-cassino-dalla-distruzione-alla-rinascita/|cid=Troiano}}
* G.Gentile-F.Di Giorgio, ''La FIAT e gli anni di piombo in provincia di Frosinone'', F.Ciolfi, 2012
* Giuseppe Gentile, ''Provincia di Cassino: Cinquant'anni di proposte istitutive 1956-2006'', Centro Documentazione e Studi Cassinati, 2007
* Autori vari, ''Giuseppe Nicolosi (1901-1981) Architettura Università Città'', Casa Editrice Libria, 2008
 
== Voci correlate ==
* [[Abbazia di Montecassino]]
* [[Terra di San Benedetto]]
* [[Battaglia di Monte Cassino]]
* [[Bombardamento dell'abbazia di Montecassino]]
* [[San Benedetto]]
* [[Santa Scolastica]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Città romane della Regio I Latium et Campania}}
{{Via Latina}}
{{Comuni della provincia di Frosinone}}
{{Valle Latina}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Frosinone|Lazio}}
 
[[Categoria:Cassino| ]]