Signora di Brassempouy: differenze tra le versioni

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[[File:Venus of Brassempouy.png|miniatura|''Signora di Brassempouy'']]
La '''''Signora di Brassempouy''''' (in francese ''La dame à la capuche'', letteralmente "La signora col cappuccio") è un frammento di una statuetta in [[avorio]] risalente al [[paleolitico superiore]] scoperto vicino a [[Brassempouy]], [[Francia]] nel [[1894]]. Con un'età stimata di {{formatnum:25000}} anni è la più antica rappresentazione realistica di un volto umano mai trovata.
 
== Scoperta ==
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== Descrizione ==
La piccola testa è scolpita in [[avorio]] di [[Mammuthus|mammut]]; secondo l'archeologo [[Paul G. Bahn|Paul Bahn]] non è possibile attribuire un sesso alla figura, ma essa è comunemente chiamata "signora" oppure "donna".<ref>{{cita libro|autore=Paul G. Bahn|titolo=Journey Through the Ice Age|anno=1997|editore=University of California Press|isbn=978-0-520-21306-7|url=https://books.google.com/books?id=MvAgeiw5CCQC&pg=PA159&dq=Venus+of+Brassempouy+hood&hl=en&sa=X&ei=7YksU-D7OvOZ0AX53IHAAw&ved=0CEYQ6AEwAg#v=onepage&q=Venus%20of%20Brassempouy%20hood&f=false|lingua=en}}</ref> È alta 3,65 cm, profonda 2,2 cm e larga 1,9.<ref name="archeo">{{Cita web|url=https://archaeology-travel.com/friday-find/venus-of-brassempouy/|titolo=Venus of Brassempouy|accesso=2 marzo 2017|editore=archaeology-travel.com|lingua=en}}</ref> Il suo viso è triangolare, e sembra tranquilla. Mentre fronte, naso e sopracciglia sono scolpite in rilievo, la bocca è assente. Una fessura verticale sul lato destro del volto è legata alla struttura interna dell'avorio. Sulla testa si vede una serie di incisioni a scacchiera formata da due serie di solchi superficiali ad angolo retto gli uni tra gli altri, che è stata interpretata come una parrucca, un cappuccio, o semplicemente una rappresentazione dei capelli.<ref>{{cita libro|lcognomecognome=Lawson|nome=Andrew|titolo=Painted Caves: Palaeolithic Rock Art in Western Europe|editore=Oxford University Press|isbn=978-0-19-969822-6|paginap=47|url=https://books.google.com/books?id=kU-10lGjDYoC&pg=PA47&dq=Venus+of+Brassempouy+hood&hl=en&sa=X&ei=7YksU-D7OvOZ0AX53IHAAw&ved=0CEwQ6AEwAw#v=onepage&q=Venus%20of%20Brassempouy%20hood&f=false}}</ref>
 
L'antropologo americano [[Randall White]], nel suo testo ''The women of Brassempouy: A century of research and interpretation'' pubblicato nel 2006 sul ''Journal of Archaeological Method and Theory'' osserva che "Le figurine emersero dal suolo in un contesto socio-politicosociopolitico e intellettuale coloniale e quasi ossessionato dalle questioni di razza". White ha notato che anche se lo stile utilizzato è essenzialmente realistico, le proporzioni della testa non corrispondono a nessuna popolazione umana attuale o passata. Dalla metà del XX secolo le interpretazioni sono passate dalla questione razziale a quelle di femminilità e fertilità.<ref name=White>{{cita pubblicazione|autore=[[Randall White]]|pubblicazione=Journal of Archaeological Method and Theory|url=https://www.academia.edu/3606328/The_Women_of_Brassempouy_A_Century_of_Research_and_Interpretation|data=Dicembre 2006|lingua=en}}</ref>
 
== Datazione ==
La ''Signora di Brassempouy'' appartiene alla cultura materiale del [[Paleolitico superiore]], il [[Gravettiano]] o, più precisamente al medio gravettiano e quindi a un intervallo di tempo tra 28.000 e 22.000 anni fa.<ref name=White252>{{cita pubblicazione|autore=[[Randall White]]|pubblicazione=Journal of Archaeological Method and Theory|url=https://www.academia.edu/3606328/The_Women_of_Brassempouy_A_Century_of_Research_and_Interpretation|paginap=252|data=Dicembre 2006|lingua=en}}</ref> È più o meno contemporanea con le altre figure di donna scolpite nella preistoria come per esempio quelle di Lespugue, Dolní Věstonice e [[Venere di Willendorf|Willendorf]], tuttavia, si distingue tra le altre per l'elevato realismo della rappresentazione.
 
== Esposizione ==
La ''Signora di Brassempouy'' è conservata presso il Musée d'Archéologie Nationale di [[Saint-Germain-en-Laye]], vicino a [[Parigi]]. Poiché l'[[avorio]] è molto sensibile ai fattori esterni quali la temperatura, l'umidità e la luce, il reperto non fa parte della mostra permanente del [[museo]]. Invece di tanto in tanto fa parte di mostre temporanee.<ref name=archeo />
 
A [[Brassempouy]], invece, sono conservati una varietà di oggetti scavati nella ''Grotte du Pape'' e sono in esposizione presso la ''Maison de la Dame''. Questo spazio espositivo, dedicato principalmente alla archeologia della regione, contiene anche una bella serie di calchi di sculture paleolitiche, tra cui i nove esemplari provenienti da Brassempouy, ma anche le ben note veneri da Lespugue, Willendorf e Dolní Věstonice, così come la ''[[Venere di Mal'ta]]'', e la ''[[Venere di Grimaldi]]''.<ref>{{Cita web|url=http://www.prehistoire-brassempouy.fr/Dame-de-Brassempouy/Maison-de-la-Dame/Les-collections/Les-statuettes|titolo=Les statuettes|accesso=2 marzo 2017|editore=prehistoire-brassempouy.fr|lingua=fr}}</ref>
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* {{fr}} H. Delporte, ''Brassempouy – la grotte du Pape, station préhistorique'', Association culturelle de Contis, 1980.
* {{fr}} H. Delporte, ''L'image de la femme dans l'art préhistorique'', éd. Picard, 1993, ISBN 2-7084-0440-7.
* {{fr}} C. Cohen, ''La femme des origines - images de la femme dans la préhistoire occidentale'', BelinoBelin - Herscher, 2003, ISBN 2-7335-0336-7.
* {{fr}} P. Perrève, ''La dame à la capuche'' - roman historique - Ed. Olivier Orban, 1984, ISBN 2-85565-244-8.
 
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{{Controllo di autorità}}
{{portale|archeologia|scultura|storia}}
 
[[Categoria:Veneri paleolitiche]]
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[[Categoria:Sculture in Francia]]
[[Categoria:Sculture in avorio]]
[[Categoria:Scoperte archeologiche nel 1894]]