Space Invaders: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Aggiungi 2 libri per la Wikipedia:Verificabilità (20210210)) #IABot (v2.0.8) (GreenC bot
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: numeri di pagina nei template citazione e modifiche minori
 
(39 versioni intermedie di 12 utenti non mostrate)
Riga 8:
| pubblicazione=[[Taito]]
| pubblicazione 2=[[Midway Games]]
| game designer=[[ToshihiroTomohiro Nishikado]]
| anno=1978
| data=Arcade: giugno [[1978]] (JP)
Riga 17:
| piattaforma 2=[[Atari 2600]]
| piattaforma 3=[[Atari 5200]]
| piattaforma 4=[[AppleAtari II8-bit]]
| piattaforma 5=[[CommodoreApple 64II]]
| piattaforma 6=[[Game BoyNES]]
| piattaforma 7=[[Game Boy Color]]
| piattaforma 8=[[Game Boy AdvanceMSX]]
| piattaforma 9=[[Nintendo DSPC-98]]
| piattaforma 10=[[Super NintendoSG-1000]]
| piattaforma 11=[[Nintendotelefono 64cellulare]]
| piattaforma 12=[[MS-DOSAndroid]]
| piattaforma 13=[[PlayStationiOS]]
| piattaforma 14=[[TelefonoWindows cellulare3.1]]
| piattaforma 15=[[Standard MSX]]
| piattaforma 16=[[Microsoft Windows]]
| piattaforma 17=[[ZX Spectrum]]
| piattaforma 18=[[SG-1000]]
| distribuzione digitale=[[Virtual Console]]
| piattaforma 19=[[iPhone]]
| motore=
| tipo media=
| requisiti=
| periferiche= [[Joystick]], [[tastiera (informatica)|tastiera]]
| espansioni=
| cpu=[[Intel 8080]] 2 [[MHz]]
Riga 44:
| periferiche arcade=[[Joystick]] (versione giapponese), pulsanti (versione nordamericana), 1 pulsante di fuoco e 2 di avvio
}}
{{nihongo|'''''Space Invaders'''''|スペースインベーダー|Supēsu Inbēdā}} è un [[videogioco arcade]] [[sparatutto a schermata fissa]] del [[1978]], a tema [[invasione aliena]], sviluppato da [[Toshihiro Nishikado|Tomohiro Nishikado]].<ref name="edgeiv">{{cita web | url=http://www.edge-online.co.uk/archives/2005/10/taito_men_talk.php | editore=Future| titolo=Taito men talk legendary games | accesso=7 maggio 2007|lingua=en}}</ref>
 
È stato prodotto in origine dalla [[Taito]], e dato in licenza per la produzione in [[Stati Uniti d'America|USA]] alla divisione [[Midway Games]] della [[Bally Technologies]]. Sebbene sia molto semplice per gli standard odierni,<ref name="guardian">{{cita web | url=http://shopping.guardian.co.uk/games/story/0,,1532505,00.html | titolo=A life through video games | editore=Guardian| accesso=5 luglio 2007|lingua=en}}</ref> è stato uno dei videogiochi più influenti della sua generazione: il gioco generò in pochi anni un fatturato di 500 milioni di dollari<ref name="gs">{{cita web | url=http://archive.gamespy.com/legacy/halloffame/spaceinvaders.shtm| titolo=The Gamespy Hall of Fame |- editoreSpace Invaders|nome=Kevin|cognome=Bowene|sito=[[GameSpy]]|lingua=en|accesso=20 dicembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120910075144/http://archive.gamespy.com/legacy/halloffame/spaceinvaders.shtm|urlmorto=sì}}</ref> e la sua pubblicazione decretò di fatto l'inizio di un periodo di grande fortuna per i videogiochi, definito in seguito come l'[[età dell'oro dei videogiochi arcade]].<ref>{{cita libro|titolo=The cyberspace handbook|url=https://archive.org/details/cyberspacehandbo0000whit|autore=Jason Whittaker|editore=Routledge|anno=2004|ID=ISBN 0-415-16835-X|paginepp=[https://archive.org/details/cyberspacehandbo0000whit/page/122 122]|lingua=en}}</ref>
''Space Invaders'' rappresenta uno dei simboli più conosciuti di tutto il medium dei videogiochi, oltre che uno dei capostipiti del genere sparatutto<ref name=rgm/>.
 
== Modalità di gioco ==
La modalità di gioco è piuttosto semplice: ilIl giocatore controlla un [[cannone]] mobile che si muove orizzontalmente sul fondo dello schermo, e deve abbattere uno ada uno gli [[Extraterrestri nella fantascienza|alieni]] che piano piano si avvicinano alla [[Terra]]. Le tappe di avvicinamento degli alieni al Mondo seguono uno schema univoco, un ampio e ordinato zig-zag che li porta lentamente ma inesorabilmente a raggiungere il fondo dello schermo decretando l'avvenuta invasione e la conseguente fine della partita.
 
Il giocatore difende la Terra affrontando con il suo cannone orde di alieni che si susseguono incessantemente (sterminata un'ondata, subito un'altra scende, sempre più veloce e agguerrita). Nella zona alta dello schermo scorrono, di tanto in tanto, alcune "Navi del Mistero", ovvero [[navicella spaziale|navicelle]] bonus che, se abbattute, permettono al giocatore di incrementare il suo punteggio molto più velocemente. Il gioco si conclude quando gli alieni raggiungono il fondo dello schermo o quando il cannone viene distrutto più volte.
 
Il cannone può essere distrutto dal fuoco nemico, da [[bomba|bombe]] o da raggi mortali che periodicamente vengono lanciati dagli alieni verso il cannone. Il cannone è parzialmente protetto da alcuni [[bunker]] difensivi immobili (il cui numero varia a seconda della versione del gioco) che vengono gradualmente distrutti dai proiettili degli alieni o dai colpi sparati dallo stesso giocatore. Il giocatore dispone di tre cannoni mobili (tre [[vita (videogiochi)|vite]] o più a seconda delle impostazioni), dopo la distruzione dei quali il gioco termina.
 
L'utente dispone di un numero illimitato di proiettili, ma sullo schermo può sparareesserci solo un colpo per volta. Man mano che gli alieni vengono distrutti, quelli rimanenti si muovono più velocemente sullo schermo. LaL'aumento tracciadella sonoravelocità -è compostaaccompagnato solodall'aumento dadel unaritmo seriedel disottofondo tonisonoro, -che seguericorda ilun ritmobattito cardiaco e diventa sempre inpiù crescendoincalzante; dellase lo si considera un accompagnamento musicale, rappresenta storicamente il primo videogioco dotato di "colonna sonora" durante la partita<ref name=rgmp42/>. Versioni successive del gioco furono implementate con schemi e scenari differenti, ma rimasero intatte le regole principali del gioco.
 
== Storia ==
Lo sviluppo del gioco è completamente opera di [[Tomohiro Nishikado]]: progettazione dell'hardware dedicato, [[game design]], programmazione, grafica dei celeberrimi alieni e musica<ref name=rgm>{{RivistaVG|rgm|3|66-69|11/12|2016|Tomohiro Nishikado e gli invasori spaziali}}</ref>.
Il gioco è stato ispirato da uno dei primi giochi elettromeccanici [[Taito]], ''[[Space Monster]]''<ref name="spacemonsters">
{{cita web
|url = http://www.classicgaming.com/features/articles/arcadefantastic/
|titolo = Arcade Fantastic (Part 1)
|accesso = 20 novembre 2006
|data = 5 febbraio 2003
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20051214175317/http://www.classicgaming.com/features/articles/arcadefantastic/
|dataarchivio = 14 dicembre 2005
}}</ref> con l'aggiunta della personale interpretazione degli alieni descritti nel romanzo ''[[La guerra dei mondi (romanzo)|La guerra dei mondi]]'' da parte di Tomohiro.<ref name="edgeiv" /> Fu ideato e distribuito dalla [[Taito]] nel [[1978]], ma si dovette aspettare il [[1979]] e il [[1980]] per vederlo commercializzato rispettivamente in [[Italia]] (distribuito dalla [[Sidam]] con il nome ''Invasion'')<ref name=sidam>{{EMMA|invasion|Invasion}}</ref> e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] (distribuito dalla [[Atari]] e dalla [[Nintendo]]).
 
Come fonte di ispirazione Nishikado cita i [[clone di Breakout|cloni di ''Breakout'']], che allora andavano di moda e trovava molto divertenti, e gli sparatutto, che a lui piacevano. Comunemente a quei tempi era soltanto il giocatore a sparare contro i bersagli, mentre Nishikado volle creare dei nemici che rispondessero al fuoco<ref name=rgm/>.
Esiste una diffusa [[leggenda metropolitana]] secondo la quale, a causa dell'enorme successo del gioco, in Giappone si sarebbe verificata una notevole carenza di monete da 100 Yen, il taglio richiesto per giocare a ''Space Invaders'', e per ovviare al problema il governo giapponese sarebbe stato costretto a quadruplicare le emissioni di quelle monete. In realtà la produzione di monete da 100 Yen degli anni 1978 e 1979 fu di soli 292 e 382 milioni, quantità mediamente inferiori a quanto coniato negli anni precedenti.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Mark|cognome=Fox|titolo=Space Invaders targets coins|lingua=en|accesso=2018-10-18|url=https://www.academia.edu/2568838/Space_Invaders_targets_coins}}</ref>
Al posto dei blocchi alla ''Breakout'' si puntò a realizzare bersagli più elaborati, e si provò con carri armati, aerei, navi, ma i movimenti non erano mai convincenti. Si provò anche con degli omini, ma all'azienda non sembrava moralmente accettabile sparare a delle persone; infine si arrivò agli invasori alieni. I loro movimenti apparvero efficaci, e da allora lo sviluppo andò avanti senza intoppi<ref name=rgm/>.
 
Nishikado decise di sviluppare i mostri alieni traendo ispirazione da un adattamento cinematografico del romanzo ''[[La guerra dei mondi (romanzo)|La guerra dei mondi]]'', che aveva visto da ragazzo, dove c'era un mostro che assomigliava a un [[polpo]]; gli altri alieni erano ispirati ai [[granchio|granchi]] e ai [[calamaro|calamari]]<ref name="GI-177"/>.
Visto l'incredibile successo il videogioco venne convertito per la maggior parte dei computer e console disponibili sul mercato. Nel corso degli anni ne sono stati sviluppati degli adattamenti per i nuovi sistemi immessi sul mercato come le moderne console o i telefoni cellulari.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/tecnologia/prodotti/space-invaders/space-invaders.html|titolo=Torna Space Invaders stavolta per iPhone|data=21 agosto 2009|accesso=22 agosto 2009}}</ref>
Sui [[cabinato (videogiochi)|cabinati]] originali vennero stampate illustrazioni di mostri antropomorfi, non presenti in realtà nel gioco, ma basate su alcuni dei design preliminari<ref>{{RivistaVG/Cita|rgm|8|41}}.</ref>.
 
Si dice che ''Space Invaders'' venne ispirato da un sogno fatto da Nishikado tempo prima, in cui degli scolari attendono Babbo Natale fuori dalla loro scuola, ma invece vedono arrivare orde di alieni allineati in cielo. I bambini sparano agli alieni colpendoli con delle scariche elettriche generate da candele per auto collegate a una batteria<ref name="gs"/>. In realtà Nishikado non ne fa menzione.
Altra diceria è che il gioco sia stato ispirato da uno dei primi giochi elettromeccanici Taito, ''Space Monster''<ref name="spacemonsters">{{cita web|lingua=en|url = http://www.classicgaming.com/features/articles/arcadefantastic/|titolo = Arcade Fantastic (Part 1)|accesso = 20 novembre 2006|data = 5 febbraio 2003|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20051214175317/http://www.classicgaming.com/features/articles/arcadefantastic/|urlmorto = sì}}</ref>, ma Nishikado nega che ci siano somiglianze<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.gamedeveloper.com/design/the-role-of-space-invaders-as-the-archetypal-action-videogame-and-why-its-theme-of-one-versus-many-is-so-successful|titolo=The role of Space Invaders as the archetypal action videogame, and why its theme of ‘One Versus Many’ is so successful}}</ref>.
 
Il titolo scelto inizialmente da Nishikado per il gioco era ''Space Monsters'', ma fu la Taito a scegliere di cambiarlo nel titolo definitivo<ref name=rgm/>.
 
''Space Invaders'' fu ideato e distribuito dalla [[Taito]] nel [[1978]]. Visto il successo che il gioco stava avendo, la [[Midway Games]] si propose alla Taito come produttore autorizzato per l'esportazione in America. ''Space Invaders'' uscì negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nel [[1979]], in una versione con velocità di movimento migliorata e modalità sfida per due giocatori alternati<ref name=rgmp42>{{RivistaVG/Cita|rgm|8|42}}.</ref>.
 
Furono venduti 360.000 cabinati del gioco, di cui 300.000 nel solo Giappone e 60.000 nel resto del mondo,<ref>{{cita libro|lingua=en|titolo=Asia Pacific perspectives, Japan|volume=1|autore=Jiji Gaho Sha, inc.|anno=2003|editore=[[Università della Virginia]]|url=http://books.google.co.uk/books?id=CTRWAAAAYAAJ|accesso=19 agosto 2012|p=57}}</ref> e nel [[1981]] ''Space Invaders'' aveva già generato incassi per oltre 1 miliardo di dollari.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Visual Programming Environments: Applications and Issues|nome=Ephraim P.|cognome=Glinert|editore=IEEE Computer Society Press|anno=1990|ISBN=0-8186-8974-9|url=http://books.google.co.uk/books?id=NMtWAAAAMAAJ|accesso=19 agosto 2012|p=321}}</ref>
 
Esiste una diffusa [[leggenda metropolitana]] secondo la quale, a causa dell'enorme successo del gioco, in Giappone si sarebbe verificata una notevole carenza di monete da 100 Yen, il taglio richiesto per giocare a ''Space Invaders'', e per ovviare al problema il governo giapponese sarebbe stato costretto a quadruplicare le emissioni di quelle monete. In realtà la produzione di monete da 100 Yen degli anni 1978 e 1979 fu di soli 292 e 382 milioni, quantità mediamente inferiori a quanto coniato negli anni precedenti.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Mark|cognome=Fox|titolo=Space Invaders targets coins|lingua=en|accesso=2018-10-18 ottobre 2018|url=https://www.academia.edu/2568838/Space_Invaders_targets_coins}}</ref>
 
Visto l'incredibile successo, il videogioco venne convertito per molti computer e console e ha dato inizio a una lunga serie di seguiti e rifacimenti.
La versione per [[Atari 2600]] (1980), in particolare, è la prima conversione di arcade ufficiale (cioè con regolare acquisizione della licenza e del marchio) pubblicata in tutta la storia dei videogiochi<ref>{{Cita testo|articolo=La sala giochi in casa|url=https://archive.org/details/the-games-machine-italia-speciali-05/page/n59|formato=jpg|rivista=Speciale [[The Games Machine]]|numero=5|data=novembre 2007|editore=Sprea|pp=60-65|issn=1826-9117}}</ref>. Nonostante le limitazioni rispetto alla versione arcade, specialmente riguardo alla velocità di animazione, anche le conversioni ricevettero l'apprezzamento del pubblico e furono un successo di vendite<ref name=rgmp42/>.
Visto l'incredibile successo il videogioco venne convertito per la maggior parte dei computer e console disponibili sul mercato. Nel corso degli anni ne sono stati sviluppati degli adattamenti per i nuovi sistemi immessi sul mercato come le moderne console o i telefoni cellulari.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/tecnologia/prodotti/space-invaders/space-invaders.html|titolo=Torna Space Invaders stavolta per iPhone|data=21 agosto 2009|accesso=22 agosto 2009}}</ref>
 
Il torneo di ''Space Invaders'' tenuto da Atari nel 1980, vinto da [[Rebecca Heineman]],<ref>{{cita web|titolo=It is 1980 and the National Space Invader’s Tournament Finals is Approaching…|lingua=en|url=http://www.retroist.com/2013/05/20/it-is-1980-and-the-national-space-invaders-tournament-finals-is-approaching|data=20 maggio 2013|accesso=31 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140808154915/http://www.retroist.com/2013/05/20/it-is-1980-and-the-national-space-invaders-tournament-finals-is-approaching/|urlmorto=si}}</ref> è stato il primo evento su larga scala di [[sport elettronici]] e ha attirato più di 10.000 partecipanti, affermando i videogiochi come un passatempo diffuso.<ref name="eg_2_36">{{cita testo|titolo=Players Guide To Electronic Science Fiction Games|lingua=en |rivista=[[Electronic Games]] |data=marzo 1982 |volume=1 |numero=2 |pp=35–45 [36]}}</ref>
La cerimonia degli [[Electronic Games|Arcade Awards]] fu creata lo stesso anno per premiare i migliori videogiochi, con ''Space Invaders'' che vinse il premio di gioco dell'anno.<ref name="award">{{cita testo|titolo=The Arcade Awards|lingua=en|rivista=Electronic Games|data=inverno 1981|volume=1|numero=1|pp=38-9|url=http://www.digitpress.com/library/magazines/electronic_games/electronic_games_winter81.pdf}}</ref>
 
== Hardware ==
[[File:Tilt byte - 11.jpeg|thumb|Cabinet di ''Space Invaders'': si notino i "mostri" laterali fuori tema|alt=]]
Siccome all'epoca i [[microcomputer]] non erano così potenti per eseguire tutti i processi richiesti da ''Space Invaders'', Nishikado fu costretto a progettare un [[hardware]] personalizzato per il gioco.<ref name="GI-177">{{cita pubblicazione|mese=gennaio|anno=2008|titolo=Classic GI: Space Invaders|rivista=Game Informer|editore=Cathy Preston|numero=177|pp=108–109108-109|lingua=en}}</ref><ref name="Edge-Taito">{{cita pubblicazione|lingua=en|mese=ottobre|anno=2005|titolo=The Creation of Space Invaders|rivista=Edge|editore=Future plc|numero=154|url=http://www.edge-online.com/news/the-creation-space-invaders|accesso=6 marzo 2011|autore=N. Kiphshidze|coautori=T. Zubiashvili, K. Chagunava|pp=7–137-13|id=ISSN 1512-0112}}</ref> Egli creò la [[scheda elettronica]] utilizzando un nuovo processore proveniente dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]],<ref name="RG-3">{{RivistaVG|rg|3|35|4|2004|titolo=Nishikado-San Speaks}}</ref> l'[[Intel 8080]], e dotò il gioco di un [[Tubo a raggi catodici|monitor CRT]] e di un [[Elettronica analogica|circuito analogico]] per la generazione degli [[audio|effetti sonori]].<ref name="1UP-10things">{{cita web|lingua=en|url=http://www.1up.com/do/feature?cId=3168373|titolo=Ten Things Everyone Should Know About Space Invaders|autore=Benj Edwards|accesso=6 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090226064943/http://www.1up.com/do/feature?cId=3168373|urlmorto=sì}}</ref><ref name="KLOV-SI">{{KLOVCita|9662Killer List of Videogames}}.</ref><ref name="ArtOfGameWorlds">{{cita libro|lingua=en|titolo=The Art of Game Worlds|url=https://archive.org/details/artofgameworlds0000morr|nome=Dave|cognome=Morris|p=[https://archive.org/details/artofgameworlds0000morr/page/166 166]|editore=HarperCollins|isbn=0-06-072430-7|anno=2004}}</ref>
 
Nonostante l'hardware appositamente progettato, Nishikado incontrò lo stesso diversi problemi e non riuscì a sviluppare il gioco come lo aveva in mente: la scheda che aveva realizzato non era sufficientemente potente per muovere dei personaggi colorati. Inoltre ''Space Invaders'' aumentava di velocità man mano che gli alieni venivano eliminati dallo schermo, perché la [[CPU]] doveva disegnare meno oggetti: invece di ottimizzare il codice per bilanciare questo effetto, Nishikado decise di tenerlo come meccanismo di aumento della difficoltà del gioco.<ref name="RG-3"/><ref name="GWR-2009">{{cita libro|lingua=en|titolo=Guinness World Records Gamer's Edition|url=https://archive.org/details/isbn_9781904994503|anno=2009|nome=Craig|cognome=Glenday|editore=Guinness World Records|capitolo=Record-Breaking Games/Space Games|isbn=978-1-904994-45-9|p=[https://archive.org/details/isbn_9781904994503/page/98 98]}}</ref> InMolti tempianni recentidopo Nishikado ha ammesso che lo sviluppo dell'hardware è stata la parte più difficile della realizzazione di ''Space Invaders''.<ref name="GI-177"/><ref name="Edge-Taito"/>
 
''SpaceIl Invaders''videogioco fu commercializzato inizialmente con un [[cabinato (videogiochi)|cabinato]] con schermo orizzontale e grafica monocromatica. La versione commercializzata da [[Midway Games]], in uso anche in Italia, era realizzata con un cabinet verticale e con delle pellicole trasparenti arancioni e verdi applicate sul vetro di uno schermo a tubo catodico (CRT) in bianco e nero per simulare la grafica a colori. In questo cabinet l'immagine era proiettata su ununo pannellospecchio opportunamente inclinato in modo da risultare verticale, con un'immagine futuristica a tema spaziale. Successivamente fu introdotto anche sul mercato giapponese il cabinet verticale con le pellicole colorate.<ref name="RG-41">{{RivistaVG|rg|41|2424–33|9|2007|pp=24–33|titolo=The Definitive Space Invaders}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.dizionariovideogiochi.it/doku.php?id=space_invaders|titolo=Space Invaders|tipo=immagini}}</ref> Le grafiche applicate sul cabinet mostravano dei mostri umanoidi non presenti nel gioco: Nishikado attribuiva questa cosa al fatto che l'artista che le aveva create le aveva disegnate basandosi solo sul titolo originale del gioco, ossia ''Space Monsters'', e non sui personaggi presenti effettivamente in ''Space Invaders''.<ref name="GI-177"/>
 
== ImpattoEredità ==
[[File:Space Invader Tag.jpg|thumb|sinistra|Un alieno di Space Invaders rappresentato su un muro|alt=|sinistra]]
Nonostante per gli standard odierni la sua grafica sia considerata molto primitiva, ''Space Invaders'' ha avuto un impatto enorme sulla società e sulla stessa industria dei videogiochi. Prima dell'uscita di ''Space Invaders'' le macchine da sala giochi erano principalmente i [[flipper]]: quando Taito pubblicò il gioco nessuno aveva mai visto niente di simile prima. Nei primi tempi i giocatori, in capannello attorno ada una postazione, facevano anche ore di fila per attendere il proprio turno, osservando nel frattempo gli altri giocare. La scarsità di monete da 100 Yen dimostra che ''Space Invaders'' fu un successo senza precedenti, e difatti il gioco è stato inserito nel Guinness dei Primati come il videogioco più redditizio della storia. Lo schema di gioco era semplice: sparare a degli alieni che via via che morivano aumentavano la loro velocità. Nonostante la sua semplicità, ''Space Invaders'' ha avuto un influsso straordinario rappresentando un volano per l'intero settore dei videogiochi: esso infatti non solo stimolò la produzione di un elevato numero di giochi derivati o comunque basati sul suo gameplay (ad esempio ''[[Galaxian]]'' e ''[[Galaga]]''), ma diede anche una forte accelerata a tutta l'industria dei videogiochi.<ref name=impatto>{{cita web|url=http://www.pahnation.com/the-impact-and-legacy-of-space-invaders/|titolo=The Impact and Legacy of Space Invaders|accesso=11/11/ novembre 2016|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161112021138/http://www.pahnation.com/the-impact-and-legacy-of-space-invaders/|dataarchivio=12 novembre 2016|urlmorto=sì}}</ref><ref name=gamesearch>{{cita web|lingua=en|url=http://www.gamesearch.it/recensioni/atari/space-invaders|titolo=Space Invaders|accesso=11/11/2016}}</ref> [[Atari]]novembre acquistò2016|dataarchivio=12 lanovembre licenza del gioco e lo offrì per la sua console [[Atari 2600]]: ''Space Invaders'' risultò uno dei titoli più venduti per la console Atari.<ref name=ign>{{cita web2016|urlurlarchivio=https://wwwweb.ignarchive.comorg/articlesweb/200820161112024710/08/26/top-10-best-selling-atari-2600-games|titolo=Top 10 best selling Atari 2600 games|lingua=en|accesso=11/11/2016|data=26/08/2008}}</ref> E se le console sono oggi molto diffuse questo è dovuto anche al successo della versione domestica di ''Space Invaders'', che contribuì non solo ad aumentare le vendite di quel sistema, che era l'unico che lo aveva a listino, ma, conseguentemente, anche l'interesse dei produttori per questo tipo di apparecchi videoludici.<ref name=top20>{{cita web|url=http://www.ataritimesgamesearch.comit/index.php?ArticleIDX=272|titolo=The Top 20 Greatest Games For Your Atari - 11.Space Invaders|lingua=en|accesso=11recensioni/11atari/2016}}{{citazionespace-invaders|Space Invaders per l'[Atari] 2600 è ampiamente considerato come la prima "killer app" di qualsiasi sistema. Quando il mondo intero impazzì per la versione arcade di Space Invaders, questo era l'unico sistema [di gioco] che permetteva di giocarci a casa.||Space Invaders for the 2600 is widely regarded as the first killer app for any system. When the world was going crazy for the arcade version of Space Invaders, this was the only system that allowed you to play it at home.|linguaurlmorto=en}}</ref><ref name=impatto/>
L'effetto di ''Space Invaders'' sull'industria dei videogiochi è stato paragonato a quello dei [[The Beatles]] nell'industria della musica pop.<ref>{{cita news|cognome=Horwitz|nome=Jeremy|lingua=en|titolo=TECHNOLOGY; Mortal Apathy?|url=https://www.nytimes.com/2002/07/08/technology/08MIDW.html|accesso=4 marzo 2012|pubblicazione=[[The New York Times]]|data=8 luglio 2002}}</ref>
''Space Invaders'' è considerato il primo "videogioco [[Blockbuster (intrattenimento)|blockbuster]]" ed è diventato sinonimo di videogiochi in tutto il mondo per un certo periodo.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Chris Kohler|anno=2005|titolo=Power-Up: How Japanese Video Games Gave the World an Extra Life|url=https://archive.org/details/poweruphowjapane0000kohl|lingua=en|p=[https://archive.org/details/poweruphowjapane0000kohl/page/18 18]|editore=BradyGames|isbn=0-7440-0424-1}}</ref>
 
[[Atari]] acquistò la licenza del gioco e lo offrì per la sua console [[Atari 2600]]: ''Space Invaders'' risultò uno dei titoli più venduti per la console Atari.<ref name=ign>{{cita web|url=https://www.ign.com/articles/2008/08/26/top-10-best-selling-atari-2600-games|titolo=Top 10 best selling Atari 2600 games|lingua=en|accesso=11 novembre 2016|data=26 agosto 2008}}</ref> E se le console sono oggi molto diffuse questo è dovuto anche al successo della versione domestica di ''Space Invaders'', che contribuì non solo ad aumentare le vendite di quel sistema, che era l'unico che lo aveva a listino, ma, conseguentemente, anche l'interesse dei produttori per questo tipo di apparecchi videoludici.<ref name=impatto/><ref name=top20>{{cita web|url=http://www.ataritimes.com/index.php?ArticleIDX=272|titolo=The Top 20 Greatest Games For Your Atari - 11.Space Invaders|lingua=en|accesso=11 novembre 2016}}{{citazione|Space Invaders per l'[Atari] 2600 è ampiamente considerato come la prima "killer app" di qualsiasi sistema. Quando il mondo intero impazzì per la versione arcade di Space Invaders, questo era l'unico sistema [di gioco] che permetteva di giocarci a casa.||Space Invaders for the 2600 is widely regarded as the first killer app for any system. When the world was going crazy for the arcade version of Space Invaders, this was the only system that allowed you to play it at home.|lingua=en}}</ref>
Il successo del gioco ha trasformato ''Space Invaders'' in una delle [[icona (società)|icone]] stesse dei videogiochi: richiami si ritrovano in altri videogiochi, in film<ref name=dottorgadget>{{cita web|url=https://www.dottorgadget.it/news/space-invaders-nei-film/|titolo=Space Invaders nei film|accesso=05/09/2019}}</ref> e prodotti di vario genere, e le sue astronavi aliene sono rappresentate un po' ovunque, persino nei [[murale|murali]], trasmettendo immediatamente l'idea di videogioco<ref name=gamesearch/><ref name=impatto/><ref name=ign/>. Tra i murales sono famosi quelli dello street artist francese [[Invader (artista)|Invader]], che utilizzando una tecnica molto simile ai mosaici, riproduce disegni e composizioni molto simili allo stile del videogioco.
 
Il successo del gioco ha trasformato ''Space Invaders'' in una delle [[icona (società)|icone]] stesse dei videogiochi: richiami si ritrovano in altri videogiochi, in film<ref name=dottorgadget>{{cita web|url=https://www.dottorgadget.it/news/space-invaders-nei-film/|titolo=Space Invaders nei film|accesso=05/09/5 settembre 2019}}</ref> e prodotti di vario genere, e le sue astronavi aliene sono rappresentate un po' ovunque, persino nei [[murale|murali]], trasmettendo immediatamente l'idea di videogioco<ref name=gamesearchimpatto/><ref name=impattogamesearch/><ref name=ign/>. Tra i murales sono famosi quelli dello street artist francese [[Invader (artista)|Invader]], che utilizzando una tecnica molto simile ai mosaici, riproduce disegni e composizioni molto simili allo stile del videogioco<ref name=rgmp43>{{RivistaVG/Cita|rgm|8|43}}.</ref>.
Tra gli altri esempi, il duo artistico britannico Thomson & Craighead ha realizzato ''Trigger Happy'', un'installazione di new media art che riproduce il gioco con i nemici sostituiti da frasi<ref name=rgmp43/>. Nel 2013 il [[Museum of Modern Art]] di [[New York]] ha inserito il videogioco nel proprio dipartimento di Architettura e Design<ref name=rgmp43/>.
 
Per festeggiare il quarantesimo anniversario di ''Space Invaders'' (2018), Taito fece produrre un gadget commemorativo eccezionale in edizione limitata, una moneta d'argento da 1 [[oncia (unità di misura)|oncia]] con gli alieni raffigurati in olografia<ref name=rgmp43/>.
 
=== Musica ===
[[File:Vgltoronto.jpg|alt=Una fotografia di un'orchestra su un palco poco illuminato. Sopra il gruppo c'è uno schermo di proiezione con un'immagine di pixel art in bianco e nero e verde. La pixel art è un oggetto ovale che indossa cuffie con occhi e quattro tentacoli. Sotto la pixel art c'è la scritta "Video Games Live".|miniatura|Un'immagine pixelata di un alieno di ''Space Invaders'' usata al concerto [[Video Games Live]]]]
I musicisti hanno tratto ispirazione per la loro musica da ''Space Invaders''. Il pionieristico gruppo [[J-pop|giapponese]] di [[synthpop]] [[Yellow Magic Orchestra]] ha riprodotto i suoni di ''Space Invaders'' nel suo album del 1978 intitolato ''[[Yellow Magic Orchestra (album)|Yellow Magic Orchestra]]'' e nel singolo di successo ''Computer Game'',<ref name="wire_2002">{{Cita pubblicazione|lingua=en|titolo=The Wire, Issues 221–226|opera=[[The Wire (rivista)|The Wire]]|anno=2002|p=44|url=https://books.google.com/books?id=qyFMAAAAYAAJ|accesso=25 maggio 2011}}</ref> quest'ultimo ha venduto oltre 400.000 copie negli Stati Uniti.<ref>{{cita news|lingua=en|titolo=Computer rock music gaining fans|opera=Sarasota Journal|data=18 agosto 1980|url=https://news.google.com/newspapers?id=7s4mAAAAIBAJ&pg=4481,2128223|accesso=25 maggio 2011|p=8}}</ref> Altre canzoni pop basate su ''Space Invaders'' seguirono presto, tra cui registrazioni disco come ''Disco Space Invaders'' (1979) di Funny Stuff,<ref name="wire_2002" /> e le canzoni di successo ''[[Pretenders (album)|Space Invader]]'' (1980) dei [[The Pretenders]],<ref name="wire_2002" /> ''Space Invaders'' (1980) di Uncle Vic,<ref>{{cita web|cognome=Lovelace|nome=Craven|titolo=Take a waka-waka-waka on the wild side|lingua=en|url=http://www.gjfreepress.com/article/20100827/COMMUNITY_NEWS/100829973|opera=Grand Junction Free Press|accesso=15 luglio 2011|data=27 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110927233952/http://www.gjfreepress.com/article/20100827/COMMUNITY_NEWS/100829973|urlmorto=si}}</ref> e il successo australiano ''Space Invaders'' (1979) di Player One, che a sua volta fornì la [[linea di basso]] per ''On and On'' (1984) di Jesse Saunders,<ref>{{cita web|url=http://www.beatportal.com/feed/item/black-history-jesse-saunders-and-house-music/|titolo=Black History Month: Jesse Saunders and house music|lingua=en|cognome=Church|nome=Terry|data=9 febbraio 2010|accesso=10 aprile 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100212230432/https://www.beatportal.com/feed/item/black-history-jesse-saunders-and-house-music/|urlmorto=si}}</ref> il primo brano di [[Chicago house]]. [[The Clash]] campionò gli effetti sonori del gioco nella canzone ''Ivan Meets G.I. Joe'' dal suo quarto album in studio, ''[[Sandinista!]]''.
Il rapper italiano [[Salmo (rapper)|Salmo]] ha inciso un brano intitolato ''Space Invaders'' che usa gli alieni come metafora<ref name=rgmp43/>.
[[Video Games Live]] ha eseguito l'audio del gioco come parte di un medley di classici arcade in stile rétro nel 2007.<ref>{{cita web|url=http://games.ign.com/articles/816/816582p1.html|titolo=Microsoft Brings Video Games Live To London|lingua=en|sito=[[GameSpot]]|autore=Microsoft|data=28 agosto 2007|accesso=7 settembre 2008|urlmorto=si|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120301003229/http://games.ign.com/articles/816/816582p1.html|wkautore=Microsoft}}</ref>
 
In onore del trentesimo anniversario del gioco, la [[Taito]] ha prodotto un album intitolato ''Space Invaders 2008''. L'album è stato pubblicato da [[Avex Trax]] e presenta musica ispirata al gioco. Sei canzoni erano originariamente utilizzate nella versione [[PlayStation Portable|PSP]] di ''[[Space Invaders Extreme]]''.<ref>{{cita web|url=http://spaceinvaders.jp/news/detail/1188686_1819.html|titolo=30周年記念 スペシャルコンピレーションアルバム発売!|editore=Taito|anno=2008|lingua=ja|accesso=6 aprile 2009|urlmorto=si|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120127063447/http://spaceinvaders.jp/news/detail/1188686_1819.html}}</ref> Anche il negozio di Taito, Taito Station, ha presentato un video musicale a tema ''Space Invaders''.<ref>{{cita web|url=http://spaceinvaders.jp/blog/blog_detail/1186880_2321.html|lingua=ja|titolo=ź 舗限定で配信中のアニメーションPVを大公開しちゃいます!|autore=弓削|data=21 ottobre 2008|accesso=6 aprile 2009|urlmorto=si|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090403071159/http://spaceinvaders.jp/blog/blog_detail/1186880_2321.html}}</ref>
 
== Classifiche ==
Nel 1995 la rivista ''Flux'' ha posizionato ''Space Invaders'' al primo posto nella loro lista dei "Top 100 Video Games".<ref>{{Cita testo|lingua=en|data=aprile 1995|titolo=Top 100 Video Games|url=https://archive.org/details/flux-issue-4/page/n23/mode/2up|rivista=Flux|editore=Harris Publications|numero=4|p=25}}</ref> Nel 1996 la rivista ''Next Generation'' ha collocato ''Space Invaders'' al numero 97 nella loro lista dei "Top 100 Games of All Time", affermando che esso "offre un'eleganza e una semplicità non presenti in giochi successivi come ''Phoenix'' [1980]".<ref>{{cita testo|lingua=en|data=settembre 1996|titolo=Top 100 Games of All Time|rivista=[[Next Generation (rivista)|Next Generation]]|numero=21|p=38}}</ref> Nel 2007 [[IGN]] lo ha incluso tra i "Top 10 Most Influential Games", citandolo come fonte d'ispirazione per gli sviluppatori di videogiochi e per l'impatto che ha avuto sul genere degli sparatutto.<ref name="IGN-10">{{cita web|lingua=en|url=http://games.ign.com/articles/840/840621p1.html |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071211223739/http://games.ign.com/articles/840/840621p1.html |urlmorto=si |titolo=IGN's Top 10 Most Influential Games |sito=[[IGN]] |autore=Ryan Geddes|autore2=Daemon Hatfield |data=10 dicembre 2007 |accesso=11 luglio 2008}}</ref> Nel 2007 ''[[The Times]]'' lo ha posizionato al numero 1 nella loro lista dei "Dieci videogiochi più influenti di sempre".<ref name="the-times">{{cita web|lingua=en|https://web.archive.org/web/20110902230443/http://technology.timesonline.co.uk/tol/news/tech_and_web/gadgets_and_gaming/article2455080.ece|The ten most influential video games ever|opera=[[The Times]]|data=20 settembre 2007}}</ref> Nel [[2011]], 1UP lo ha posizionato al numero 3 nella loro lista dei "60 giochi più influenti di tutti i tempi", affermando che, a differenza dei giochi arcade precedenti che "erano tentativi di simulare cose già esistenti", ''Space Invaders'' è stato "il primo videogioco in quanto tale, anziché una rappresentazione elettronica giocabile di qualcos'altro".<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.1up.com/features/most-influential-games?pager.offset=12|titolo=The 60 Most Influential Games of All Time|cognome=Kaiser|nome=Rowan|data=10 maggio 2011|sito=[[1UP.com]]|p=13|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121109194732/http://www.1up.com/features/most-influential-games?pager.offset=12|urlmorto=si|accesso=25 dicembre 2011}}</ref>
 
Nel 2008 il ''[[Guinness World Records]]'' lo ha elencato come il gioco arcade con il punteggio più alto in termini di impatto tecnico, creativo e culturale.<ref name="GWR08-3">{{Cita libro|lingua=en|curatore=Craig Glenday |titolo=Guinness World Records Gamer's Edition 2008 |serie=[[Guinness World Records]] |data=11 marzo 2008 |editore=Guinness |isbn=978-1-904994-21-3 |p=[https://archive.org/details/guinnessworldrec00guin_0/page/237 237] |capitolo=Top 100 Arcade Games: Top 5 |urlcapitolo=https://archive.org/details/guinnessworldrec00guin_0 |url=https://archive.org/details/guinnessworldrec00guin_0/page/237 }}</ref> Nel 2013 ''[[Entertainment Weekly]]'' ha inserito ''Space Invaders'' tra i primi dieci giochi per la console casalinga [[Atari 2600]].<ref>{{cita web|lingua=en|cognome=Morales|nome=Aaron|data=25 gennaio 2013|titolo=The 10 best Atari games|url=https://www.ew.com/article/2013/01/25/the-10-best-atari-games|accesso=17 aprile 2016|rivista=[[Entertainment Weekly]]}}</ref>
Nel 2018 è stato classificato al 87º posto nella [[meta-analisi]] statistica di Video Game Canon, basata su 48 liste di "giochi migliori" pubblicate tra il 1995 e il 2017.<ref>{{Cita web|url=https://www.videogamecanon.com/essays/space-invaders/|titolo=Space Invaders|data=17 febbraio 2017|sito=Video Game Canon|lingua=en|accesso=5 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181205103435/https://www.videogamecanon.com/essays/space-invaders/|urlmorto=si}}</ref> Al 2023, il sito aggregatore di liste di giochi Playthatgame posiziona ''Space Invaders'' al 57º posto tra i giochi migliori di tutti i tempi, primo gioco degli anni '70 nella lista.<ref>{{cita web|lingua=en|cognome1=Jeroen te Strake|nome1=Peter Searle|titolo=Thebiglist|url=http://playthatgame.co.uk/?action=mainlist|sito=Playthatgame|accesso=23 agosto 2023}}</ref> Nel 2021 ''[[The Guardian]]'' l'ha incluso al terzo posto tra i migliori giochi degli anni '70, appena sotto ''Galaxian'' e ''Asteroids''.<ref>{{cita news|lingua=en|titolo=The 15 greatest video games of the 70s – ranked!|url=https://www.theguardian.com/games/2021/may/13/15-greatest-video-games-of-the-70s-ranked|accesso=23 maggio 2021|opera=[[The Guardian]]|data=13 maggio 2021}}</ref>
 
==Controversie==
Nel giro di un anno dal lancio del gioco, l'Associazione Genitori-Insegnanti giapponese tentò senza successo di bandire il gioco per presunta incitazione all'assenteismo scolastico.<ref name="eg_1_31">{{cita testo|titolo=Can Asteroids Conquer Space Invaders? |lingua=en|rivista=Electronic Games |data=inverno 1981 |volume=1 |numero=1 |pp=30–33 [31] |url=http://www.digitpress.com/library/magazines/electronic_games/electronic_games_winter81.pdf#page=31 }}</ref>
 
In Nord America, i medici identificarono una condizione chiamata "gomito da ''Space Invaders''" come un disturbo,<ref>{{Cita libro|cognome=Forester|nome=Tom|titolo=High-tech Society: The Story of the Information Technology Revolution|lingua=en|anno=1988|editore=MIT Press|città=Cambridge, Mass.|isbn=0-262-56044-5|url=https://books.google.com/books?id=Gqgb946KPfQC&pg=PA155|edizione=1ª edizione MIT Press paperback|p=155}}</ref> mentre un medico nel ''[[The New England Journal of Medicine]]'' chiamò un disturbo simile "polso da ''Space Invaders''".<ref>{{cita news|titolo=The video game invasion: what is it doing to children?|lingua=en|url=https://news.google.com/newspapers?id=Q4MsAAAAIBAJ&pg=4620,4423386|accesso=5 marzo 2012|pubblicazione=[[The Herald Journal]]|data=18 dicembre 1981}}</ref>
 
''Space Invaders'' fu anche il primo gioco a suscitare controversie politiche, quando nel 1981 fu presentata una legge chiamata ''Control of Space Invaders (and other Electronic Games) Bill'' ("Legge sul controllo di ''Space Invaders'' e altri giochi elettronici"), elaborata dal membro del [[Parlamento britannico]] del Partito Laburista [[George Foulkes]], che tentava di consentire ai consigli locali di limitare il gioco e giochi simili tramite una licenza perché causano [[dipendenza]] e per l'accusa di "devianza". Il membro del parlamento conservatore [[Michael Brown (politico)|Michael Brown]] difese il gioco come "innocuo piacere", di cui lui stesso aveva goduto quel giorno, e criticò la legge come un esempio di "credenze socialiste di restrizione e controllo". Una mozione per portare la legge davanti al Parlamento fu respinta con 114 voti contro 94 voti; la legge stessa non fu mai presa in considerazione dal Parlamento.<ref>{{cita web|titolo=30 Great Gaming World Records|url=http://www.computerandvideogames.com/207943/features/30-great-gaming-world-records/|lingua=en|opera=[[Computer and Video Games]]|accesso=26 gennaio 2012|data=14 febbraio 2009|dataarchivio=25 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110325232911/http://www.computerandvideogames.com/207943/features/30-great-gaming-world-records/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Electronic and Computer Games: The History of an Interactive Medium|lingua=en|rivista=Screen|anno=1988|volume=29|numero=2|pp=52-73|doi=10.1093/screen/29.2.52|cognome1=Haddon|nome1=L.}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://hansard.millbanksystems.com/commons/1981/may/20/control-of-space-invaders-and-other#S6CV0005P0_19810520_HOC_167|titolo=Control of Space Invaders and Other Electronic Games|data=20 maggio 1981|accesso=20 agosto 2023|dataarchivio=31 gennaio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150131013911/http://hansard.millbanksystems.com/commons/1981/may/20/control-of-space-invaders-and-other#S6CV0005P0_19810520_HOC_167|urlmorto=sì}}</ref>
Allo stesso modo, negli Stati Uniti, nella [[contea di Westchester]], nel 1981 si scatenò un dibattito politico controverso su una risoluzione per applicare restrizioni d'età a ''Space Invaders'' e ad altri giochi arcade, a seguito di lamentele secondo cui gli studenti sprecavano tempo e soldi del pranzo e arrivavano a scuola in ritardo; la risoluzione attirò l'attenzione nazionale.<ref>{{cita news|cognome1=Whitehouse|nome1=Franklin|titolo=Village zeros in on Space Invaders|lingua=en|url=https://www.nytimes.com/1981/06/15/nyregion/village-zeros-in-on-space-invaders.html|accesso=24 settembre 2021|opera=[[The New York Times]]|data=15 giugno 1981}}</ref>
 
== Serie ==
Riga 91 ⟶ 132:
Questo è un elenco parziale dei seguiti ufficiali, arcade dove non specificato.
*''Space Invaders'' (1978)
*''Space Invaders Part II'' o/ ''Space Invaders Deluxe'' (1979)
*''Space Invaders II'' (1980)
*''Return of the Invaders'' (1985)<ref>{{RivistaVG|vg|30|58|10|1985|pp=58-61|titolo=Return of the Invaders}}</ref>
*''Majestic[[Return Twelveof - The Spacethe Invaders Part IV]]'' (19901985)
*''Space Invaders DX90'' / ''Space Invaders 91'' (19941990, Sega Mega Drive)
*[[Super Space Invaders '91|''Super Space Invaders '91 / Majestic Twelve - The Space Invaders Part IV'']] (1990), convertito per sistemi domestici come ''Super Space Invaders''
*''Akkanvader'' (1995)
*''[[Space Invaders Virtual CollectionDX]]'' (1995, Nintendo Virtual Boy1993)
*''[[Space RaidersInvaders (videogioco)'95|Space Raiders]]''Akkanvader'' o/ ''Space Invaders '95: InvasionThe Day''Attack (2002,of GameCube,Lunar PlayStationLoonies'']] 2(1995)
*''Space Invaders AnniversaryVirtual Collection'' (20031995, [[Virtual Boy]])
*''Space Invaders: Galaxy Beat2000'' (20051998, Sony PSPPlayStation)
*''[[Space Invaders DS(videogioco 1999)|Space Invaders]]'' (20051999, Nintendoremake per console e DSPC)
*[[Space Raiders (videogioco)|''Space Raiders / Space Invaders: Invasion Day'']] (2002, GameCube, PlayStation 2)
*''Space Invaders Anniversary'' (2003, raccolta per PlayStation 2, Windows)
*''Space Invaders: Galaxy Beat'' / ''Space Invaders Evolution'' (2005, Sony PSP)
*''Space Invaders DS'' / ''Space Invaders Revolution'' (2005, Nintendo DS)
*''[[Space Invaders Infinity Gene]]'' (2008, cellulari e console)
*''Space Invaders Get Even'' (2008, Wii)
*''[[Space Invaders Extreme]]'' (2008, Nintendo DS, Sony PSP)
*''[[Space Invaders Extreme 2]]'' (2009, Nintendo DS)
*''Space Invaders Evolution'' (2009, cellulari)
*''Space Invaders Frenzy'' (2017)
*''[[Arkanoid]] vs Space Invaders'' (2017, cellulari)
*''Space Invaders Gigamax'' (2018), versione commemorativa gigante proiettata alle fiere giapponesi
*''Space Invaders Forever'' / ''Space Invaders: Invincible Collection'' (2020, raccolte di rifacimenti per Nintendo Switch)
 
=== Film ===
Nel 2014 sono stati acquisiti i diritti per una trasposizione cinematografica di ''Space Invaders'' presso la [[Warner Bros. Pictures]], con la produzione di [[Akiva Goldsman]], nonostante il gioco non abbia una ricca narrativa.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.thewrap.com/akiva-goldsman-to-produce-space-invaders-for-warner-bros-exclusive/|autore=Jeff Sneider|titolo=Akiva Goldsman to Produce 'Space Invaders' for Warner Bros.|data=18 luglio 2014|accesso=18 luglio 2014}}</ref> Il 13 febbraio 2015 Daniel Kunka è stato incaricato di scrivere la sceneggiatura del film.<ref>{{cita news|cognome1=Fleming|nome1=Mike Jr.|titolo='Space Invaders' Lands Dan Kunka To Script|lingua=en|url=https://deadline.com/2015/02/space-invaders-dan-kunka-warner-bros-1201364892/|accesso=14 febbraio 2015|data=13 febbraio 2015}}</ref> Il 12 luglio 2019 Greg Russo è stato incaricato di scrivere la sceneggiatura del film, con Goldsman che continua a produrre insieme ai partner di Safehouse Pictures [[Joby Harold]] e Tory Tunnell.<ref>{{cita news|cognome1=Fleming|nome1=Mike Jr.|titolo='Space Invaders' On New Line Launchpad; 'Mortal Kombat's Greg Russo To Script Alien-Invasion Pic|lingua=en|url=https://deadline.com/2019/07/space-invaders-movie-new-line-taito-arcade-game-new-line-greg-russo-mortal-kombat-1202645635/|accesso=12 luglio 2019|data=12 luglio 2019}}</ref>
 
== Cloni ==
Molte furono le copie e varianti non autorizzate in ambito arcade, con titoli come ''Alien Invasion'', ''InvasionIPM Invader'', ''Space Attack'', ''Super Invaders''. La Sidam produsse un clone con testi in italiano, intitolato ''Invasion''<ref name=sidam>{{EMMA|invasion|Invasion}}</ref>.
 
Inoltre diversi produttori di software per computer e console realizzarono videogiochi basati sul concetto di ''Space Invaders'', tra cui, solo per citarne alcuni, ''Space Armada'' (1981 [[Intellivision]]), ''Super Invaders'' (1984 [[BBC Micro]]), ''Classic Invaders'' (1986 [[Amiga]], [[Amstrad CPC]]), ''Alien Invaders — Plus!'' (1980 [[Odyssey 2]]), ''TI Invaders'' (1981 [[TI-99/4A]])<ref>{{RivistaVG|vg|33-34|30-31|1|1986|pp=30-31|titolo=TI Invaders}}</ref>, ''[[Avenger (videogioco 1981)|Avenger]]'' (1981 [[VIC-20]], [[Commodore 64]])<ref>{{RivistaVG|cu|3|23|12|1983|titolo=Avenger}}</ref>, ''[[Chicken Invaders]]'' (1999 Windows).
 
Inoltre, Atari realizzò una versione modificata del suo ''Space Invaders'' per [[Atari 2600]] denominato ''Pepsi Invaders'', su richiesta della [[The Coca-Cola Company|Coca-Cola]] che lo volle per i propri dipendenti.<ref>{{cita web|url=https://retro-treasures.blogspot.com/2010/07/pepsi-invaders-atari-2600.html|titolo=Pepsi Invaders per l'Atari 2600|accesso=6 marzo 2011}}</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
*{{RivistaVG|rgm|8|40-43|7/8|2018|40 anni di Space Invaders}}
 
==Voci correlate==
Riga 122 ⟶ 180:
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{EMMA|invaders}}
* {{KLOV}}
* {{mobygames|gruppo|space-invaders-licensees|Serie ufficiale di Space Invaders}}
* {{mobygames|gruppo|space-invaders-variants|Varianti non ufficiali di Space Invaders}}