Governo Zanardelli: differenze tra le versioni

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|Presidente = [[Giuseppe Zanardelli]]
|PartitoPres = [[Sinistra storica]]
|CoalizioneGov = [[Sinistra storica]], [[Destra storica|PLC]]
appoggio[[Appoggio esterno]]: del[[Estrema sinistra storica]], [[Partito socialistaSocialista italianoItaliano|PSI]]<ref>Fino eal 24 marzo dell'[[Estrema radicale1903]].</ref>
|Legislatura = {{NumLegRegno|A|XXI}}
|DataGiuramento = 15 febbraio [[1901]]
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|Successivo = [[Governo Giolitti II|Giolitti II]]
}}
Il '''Governo Zanardelli''' è stato inil carica dal 15 febbraiotrentanovesimo [[1901Governo|esecutivo]] al 3 novembredel [[1903]]Regno perd'Italia un(1861-1946)|Regno totale di 991 giornid'Italia]], ovveroguidato 2da anni,[[Giuseppe 8Zanardelli]]. mesi e 19 giorni.
 
Esso, nato in seguito alle dimissioni del [[Governo Saracco|governo precedente]], è stato in carica dal 15 febbraio [[1901]]<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1218_01_1901_0046_0003_18055657/anews,true/|titolo=Giuramento e insediamento del nuovo Gabinetto|p=3|editore=[[La Stampa]]|data=15 febbraio 1901}}</ref> al 3 novembre [[1903]]<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1215_01_1903_0306_0001_18112083/anews,true/|titolo=L'annuncio ufficiale del nuovo Ministero. I membri del Governo giurano nelle mani del Re.|p=1|data=4 novembre 1903}}</ref> (sebbene già dimissionario dal precedente 29 ottobre), per un totale di 991 giorni, ovvero 2 anni, 8 mesi e 19 giorni.
*Composizione del governo:
**[[Sinistra storica]]
**[[Destra storica|Partito Liberale Costituzionale (PLC)]]
 
Durante questo governo, furono determinate, ampliate e precisate tramite [[Regio decreto]] (''R.D. 14 novembre 1901, n. 466'') le attribuzioni spettanti al [[Consiglio dei ministri]] (già in parte fissate durante il [[Governo Depretis I]]), rendendo di fatto la figura del [[Presidenti del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia|Presidente del Consiglio]] più un esaminatore delle politiche esecutive che mediatrice e conciliatrice com’era stato fino a quel momento, sebbene ancora senza una costituzione autonoma, ma solo di prassi e basata su consuetudini e norme ordinarie conferenti specifiche prerogative.
==[[Presidente del Consiglio dei ministri]]==
{| border=0
| '''[[Giuseppe Zanardelli]]'''
|}
 
== Compagine di governo ==
==Ministeri==
=== Appartenenza politica ===
===Affari Esteri===
{| borderclass=0wikitable
!colspan=2|Partito
|rowspan=8 valign=top| '''Ministro'''
!Presidente
| [[Giulio Prinetti]]
!Ministri
| fino al 9 febbraio [[1903]]
!Sottosegretari
|-
!Totale
| [[Enrico Costantino Morin]]
|-
| dal 9 febbraio [[1903]] al 3 novembre [[1903]]
| {{nome partito con colore|Sinistra storica}}
| 1
| 7
| 7
| 15
|-
| {{nome partito con colore|Destra storica}}
| -
| 4
| 5
| 9
|-
|}
 
Con l’appoggio esterno, saltuario, dell’'''[[Estrema sinistra storica]]''' e, fino al 24 marzo [[1903]], del '''[[Partito Socialista Italiano]]'''.
===Agricoltura, Industria e Commercio===
 
{| border=0
=== Situazione parlamentare ===
|rowspan=8 valign=top| '''Ministro'''
'''NOTA''': Ai tempi del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], poiché secondo lo [[Statuto Albertino]] il governo rispondeva nei fatti al solo [[Re d'Italia|Re]], la [[fiducia parlamentare]] in senso moderno non era obbligatoria (ed in tal senso vari sono stati i casi di formazione di un [[Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia|governo]] palesemente [[Governo di minoranza|privo di tale supporto]]). La prassi di determinare la sopravvivenza dell’esecutivo in base al supporto parlamentare, dunque, si è andata sviluppando solo successivamente, specie con l’ascesa dei [[partiti di massa]] e con l’introduzione del [[sistema proporzionale]], in tempi molto più tardi rispetto all’unità, ed ufficialmente solo con la [[Costituzione della Repubblica Italiana]]. Per questo motivo, il grafico sottostante espone, secondo ricostruzioni e dichiarazioni, nonché secondo la composizione del governo, l’eventuale supporto che questo avrebbe o ha ottenuto.
| [[Silvestro Picardi]]
 
| fino al 18 aprile [[1901]]
Al momento della sua formazione, il 15 febbraio [[1901]]:
|-
{| class="wikitable" style="font-size80%;"
| [[Giuseppe Zanardelli]]
|-
| ''ad interim'' dal 18 aprile [[1901]] al 4 agosto [[1901]]
! width="120" | Camera
|-
! width="60" | Collocazione
| [[Guido Baccelli]]
! width="300" | Partiti
| dal 5 agosto [[1901]] al 3 novembre [[1903]]
! width="80" align="center" | Seggi
|-
! rowspan="3" |[[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei deputati]]<ref name=cdd>Viene qui riportata la situazione parlamentare solo di questa [[Camera (politica)|camera]] (e non anche del [[Senato del Regno (Italia)|Senato del Regno]]) poiché, sebbene entrambe partecipassero al processo di controllo del rapporto con l'esecutivo, per [[convenzione costituzionale]] in caso di disaccordo era la decisione della [[camera bassa]] a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.</ref>
| '''Maggioranza'''||[[Sinistra storica|DEM]]/[[Destra storica|PLC]]-{{abbr|D.|Dissidenti}} (296)
||{{Seggi|296|508|c=green}}
|-
| '''Appoggio esterno'''||[[Estrema sinistra storica|ER]] (34), [[Partito Socialista Italiano|PSI]] (33)
||{{Seggi|67|508|c=grey}}
|-
|'''Opposizione''' ||[[Destra storica|PLC]] (116), [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]] (29)
||{{Seggi|145|508|c=red}}
|}
 
Dal 24 marzo [[1903]]:
===Finanze===
{| class="wikitable" style="font-size80%;"
{| border=0
|-
|rowspan=8 valign=top| '''Ministro'''
! width="120" | Camera
| [[Leone Wollemborg]]
! width="60" | Collocazione
| fino al 3 agosto [[1901]]
! width="300" | Partiti
|-
! width="80" align="center" | Seggi
| [[Paolo Carcano]]
|-
| dal 3 agosto [[1901]] al 3 novembre [[1903]]
! rowspan="3" |[[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei deputati]]<ref name=cdd />
| '''Maggioranza'''||[[Sinistra storica|DEM]]/[[Destra storica|PLC]]-{{abbr|D.|Dissidenti}} (296)
||{{Seggi|296|508|c=green}}
|-
| '''Appoggio esterno'''||[[Estrema sinistra storica|ER]] (34)
||{{Seggi|34|508|c=grey}}
|-
|'''Opposizione''' ||[[Destra storica|PLC]] (116), [[Partito Socialista Italiano|PSI]] (33), [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]] (29)
||{{Seggi|178|508|c=red}}
|}
 
== Composizione ==
===Grazia e Giustizia e Culti===
{| class="wikitable"
{| border=0
! Carica
|rowspan=8 valign=top| '''Ministro'''
! colspan="3" | Titolare
| [[Francesco Cocco-Ortu]]
! Sottosegretario
|-
! colspan="4" |[[Presidenza del Consiglio dei ministri]]
! [[Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri|Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio]]
|-
! [[Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia|Presidente<br />del Consiglio dei ministri]]
| bgcolor="{{Colore partito|Sinistra storica}}" |
| [[File:Giuseppe Zanardelli iii.jpg|100px]]
| [[Giuseppe Zanardelli]]<br/>([[Sinistra storica]])
| ''Carica non assegnata''<ref>Sebbene, con [[Regio decreto]], le attribuzioni spettanti al [[Consiglio dei ministri]] fossero state meglio definite, rendendo di fatto la figura del [[Presidenti del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia]] più rilevante rispetto al ruolo di posizione mediatrice e conciliatrice che aveva ricoperto fino a quel momento, poiché l’organo non aveva ancora una costituzione autonoma, ma solo di prassi e basata su consuetudini e norme ordinarie conferenti specifiche prerogative, all'epoca del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] la figura del Presidente del Consiglio era vista ancora come una posizione di raccordo e rapporto, non necessitando dunque di un sottosegretario proprio, visto che il Capo di governo si serviva spesso dei sottosegretari ministeriali specifici.</ref>
|-
! [[Ministero (Italia)|Ministero]]
! colspan="3" | [[Ministro|Ministri]]
! [[Sottosegretario di Stato|Sottosegretario]]
|-
! rowspan=2| [[Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale|Affari Esteri]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Giulio Prinetti.jpg|100px]]
| [[Giulio Prinetti]]<br/>([[Destra storica]] - PLC)
| rowspan=2|
* [[Giacomo De Martino]]<br/><small>(fino al 3 agosto 1901)</small>
* [[Alfredo Baccelli]]<br/><small>(dal 6 agosto 1901 al 22 giugno 1903)</small>
|-
| colspan=3|[[Enrico Costantino Morin]] ([[Sinistra storica]])<ref name=affiliazionesinistra>Tecnicamente Indipendente, si è affiliato alla Sinistra storica ai fini della formazione dell’esecutivo.</ref><br/><small>''[[Ad interim]]'' (dal 9 febbraio 1903; poi titolare)</small>
|-
! rowspan=3| [[Ministero dell'agricoltura, dell'industria e del commercio|Agricoltura, Industria e Commercio]]
| bgcolor="{{Colore partito|Sinistra storica}}" |
| [[File:SIlvestro Picardi.gif|100px]]
| [[Silvestro Picardi]]<br/>([[Sinistra storica]])<br/><small>(fino al 18 aprile 1901)</small>
| rowspan=3|
* [[Alfredo Baccelli]]<br/><small>(fino al 6 agosto 1901)</small>
* [[Nicolò Fulci]]<br/><small>(dal 6 agosto 1901)</small>
|-
| colspan=3|[[Giuseppe Zanardelli]] ([[Sinistra storica]])<br/><small>''[[Ad interim]]'' (dal 18 aprile al 4 agosto 1901)</small>
|-
| bgcolor="{{Colore partito|Sinistra storica}}" |
| [[File:Guido Baccelli, da L'Illustrazione Italiana, 16 gennaio 1916, p. 62.jpeg|100px]]
| [[Guido Baccelli]] ([[Sinistra storica]])<br/><small>(dal 4 agosto 1901)</small>
|-
! rowspan=3| [[Ministero dei lavori pubblici|Lavori Pubblici]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Girolamogiusso.gif|100px]]
| [[Girolamo Giusso]]<br/>([[Destra storica]] - PLC)<br/><small>(fino al 19 febbraio 1902)</small>
| rowspan=3| [[Ippolito Niccolini]]
|-
| colspan=3|[[Giuseppe Zanardelli]] ([[Sinistra storica]])<br/><small>''[[Ad interim]]'' (dal 19 febbraio al 26 marzo 1902)</small>
|-
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Nicola Balenzano.gif|100px]]
| [[Nicola Balenzano]]<br/>([[Destra storica]] - PLC)<br/><small>(dal 26 marzo 1902)</small>
|-
! rowspan=2| [[Ministero dell'interno|Interno]]
| bgcolor="{{Colore partito|Sinistra storica}}" |
| [[File:Giolitti2.jpg|100px]]
| [[Giovanni Giolitti]]<br/>([[Sinistra storica]])<br/><small>(fino al 21 giugno 1903)</small>
| rowspan=2| [[Scipione Ronchetti]]
|-
| colspan=3|[[Giuseppe Zanardelli]] ([[Sinistra storica]])<br/><small>''[[Ad interim]]'' (dal 21 giugno 1903)</small>
|-
! [[Ministero dell'istruzione|Pubblica Istruzione]]
| bgcolor="{{Colore partito|Sinistra storica}}" |
| [[File:Nunzio Nasi.JPG|100px]]
| [[Nunzio Nasi]] ([[Sinistra storica]])
| Giacomo Cortese<br/><small>(fino al 22 giugno 1903)</small>
|-
! rowspan=3| [[Ministero della guerra|Guerra]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Coriolano Ponza di San Martino.gif|100px]]
| [[Coriolano Ponza di San Martino]] ([[Destra storica]] - PLC)<br/><small>(fino al 27 aprile 1902)</small>
| rowspan=3| Bonaventura Zanelli
|-
| colspan=3|[[Enrico Costantino Morin]] ([[Sinistra storica]])<ref name=affiliazionesinistra /><br/><small>''[[Ad interim]]'' (dal 27 aprile al 14 maggio 1902)</small>
|-
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Brockhaus and Efron Jewish Encyclopedia e12 165-0.jpg|100px]]
| [[Giuseppe Ottolenghi]]<br/>([[Destra storica]] - PLC)<ref name=affiliazionedestra>Tecnicamente Indipendente, si è affiliato alla Destra storica - PLC ai fini della partecipazione nell’esecutivo.</ref><br/><small>(fino al 27 aprile 1902)</small>
|-
! rowspan=3| [[Ministero della marina|Marina]]
| bgcolor="{{Colore partito|Sinistra storica}}" |
| [[File:Enrico Morin.jpg|100px]]
| [[Enrico Morin|Enrico Costantino Morin]]<br/>([[Sinistra storica]])<ref name=affiliazionesinistra /><br/><small>(fino al 22 aprile 1903)</small>
| rowspan=3|
* Luciano Serra<br/><small>(fino al 28 aprile 1903)</small>
* [[Carlo Leone Reynaudi]]<br/><small>(dal 28 aprile 1903)</small>
|-
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Giovanni Bettolo.jpg|100px]]
| [[Giovanni Bettolo]]<br/>([[Destra storica]])<ref name=affiliazionedestra /></small><br/><small>(dal 22 aprile al 21 giugno 1903)</small>
|-
| colspan=3|[[Enrico Morin|Enrico Costantino Morin]] ([[Sinistra storica]])<ref name=affiliazionesinistra></ref><br/><small>''[[Ad interim]]'' (dal 21 giugno 1903)</small>
|-
! rowspan=2| [[Ministero delle finanze|Finanze]]
| bgcolor="{{Colore partito|Sinistra storica}}" |
| [[File:LeoneWollemborg.jpg|100px]]
| [[Leone Wollemborg]]<br/>([[Sinistra storica]])<br/><small>(fino al 9 agosto 1901)</small>
| rowspan=2| [[Matteo Mazziotti]]
|-
| bgcolor="{{Colore partito|Sinistra storica}}" |
| [[File:Paolo Carcano.jpg|100px]]
| [[Paolo Carcano]] ([[Sinistra storica]])<br/><small>(dal 9 agosto 1901)</small>
|-
! [[Ministero del tesoro|Tesoro]]
| bgcolor="{{Colore partito|Sinistra storica}}" |
| [[File:Ernesto Di Broglio.gif|100px]]
| [[Ernesto Di Broglio]]<br/>([[Sinistra storica]])
| [[Prospero De Nobili]]<br/><small>(fino al 17 luglio 1903)</small>
|-
! [[Ministero della giustizia|Grazia e Giustizia e Culti]]
| bgcolor="{{Colore partito|Destra storica}}" |
| [[File:Francesco cocco ortu.jpg|100px]]
| [[Francesco Cocco-Ortu]]<br/>([[Destra storica]])
| Roberto Talamo
|-
! [[Ministero delle poste e dei telegrafi|Poste e Telegrafi]]
| bgcolor="{{Colore partito|Sinistra storica}}" |
| [[File:Galimberti Tancredi.gif|100px]]
| [[Tancredi Galimberti]]<br/>([[Sinistra storica]])
|
* [[Nicolò Fulci]]<br/><small>(fino al 6 agosto 1901)</small>
* [[Baldassarre Squitti]]<br/><small>(dal 6 agosto 1901)</small>
|-
|}
 
===Guerra= Cronologia ==
=== 1901 ===
{| border=0
* 15 febbraio - Il Governo giura dinnanzi al Re. Poco dopo, le sue dichiarazioni di politica generale vengono approvate alla [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei Deputati]] con 264 favorevoli (184 contrari, 60 non votanti). A questo voto, i socialisti, su proposta di [[Enrico Ferri (criminologo)|Enrico Ferri]], votano a favore ma dichiarano di voler valutare l'esecutivo "caso per caso".
|rowspan=8 valign=top| '''Ministro'''
* 20 marzo - Un progetto di riforma tributaria presentato dal Ministro [[Leone Wollemborg]] viene respinto dalla commissione incaricata di esaminarlo.
| [[Coriolano Ponza di San Martino]]
* 22 giugno - Il bilancio presentato dal Ministro dell'Interno [[Giovanni Giolitti]] viene approvato dalla Camera: anche i socialisti votano a favore.
| fino al 27 aprile [[1902]]
* 29 luglio - Il Consiglio dei ministri boccia un altro progetto di riforma tributaria di Wollemborg, che a questo punto si dimette venendo sostituito da [[Paolo Carcano]].
|-
* 14 dicembre - Il deputato socialista Enrico Ferri viene censurato dalla Camera per alcune dichiarazioni anti-meridionali.
| [[Enrico Costantino Morin]]
* 17 dicembre - Una proposta dei deputati Pantano, Girardini e Costa mirante a revocare la censura viene respinta dalla Camera.
| ''ad interim'' dal 27 aprile [[1902]] al 14 maggio [[1902]]
|-
| [[Giuseppe Ottolenghi]]
| dal 14 maggio [[1902]] al 3 novembre [[1903]]
|}
 
===Interno 1902 ===
* 18 febbraio - Si dimette il Ministro dei Lavori Pubblici [[Gerolamo Giusso]]: l'uomo politico, in quanto cattolico, non ritiene più di far parte di un governo che ha considerato la possibilità di legalizzare il [[divorzio]] (progetto che poi non andrà in porto).
{| border=0
* 21 febbraio - Il "ministeriale" [[Tommaso Villa]] viene eletto [[Presidenti della Camera dei deputati (Italia)|Presidente della Camera dei Deputati]] con 135 voti; le schede bianche, sono ben 142 (e 25 le preferenze andate al socialista [[Andrea Costa]]). Tuttavia, poiché il governo auspicava in una maggioranza superiore, non manifestatasi, il Presidente del Consiglio Zanardelli rassegna le dimissioni dinnanzi al Re, ma questo le rifiuta.
|rowspan=8 valign=top| '''Ministro'''
* 24 febbraio - Militarizzazione dei ferrovieri e richiamo alle armi della classe [[1878]]: approvazione della Camera ma proteste dei socialisti.
| [[Giovanni Giolitti]]
* 15 marzo - Con 250 sì, 158 no e 45 astensioni la Camera approva il progetto dell'esecutivo tramite cui lo Stato si assume parte dell'onere finanziario delle Ferrovie.
| fino al 21 giugno [[1903]]
* 30 aprile - Un confronto tra il senatore [[Silvio Arrivabene]] e il ministro Giolitti sulla politica liberale in materia di diritto allo sciopero viene vinto da questo'ultimo.
|-
* 26 giugno - La Camera approva la legge che istituisce l'Acquedotto Pugliese.
| [[Giuseppe Zanardelli]]
* 29 giugno - Viene istituito un Ufficio del Lavoro nel ministero di Agricoltura, Industria e Commercio con il compito di studiare soluzioni per i problemi derivanti dal rapporto tra capitale e lavoro.
| ''ad interim'' dal 21 giugno [[1903]] al 3 novembre [[1903]]
* 10 luglio - Vengono approvati particolari provvedimenti per la città di Napoli, inerenti al risanamento del bilancio comunale e all'avvio di un programma di industrializzazione.
|}
* 29 settembre - Giuseppe Zanardelli compie un viaggio nel [[Italia Meridionale|Sud Italia]] e in questo giorno tiene un discorso a [[Potenza (Italia)|Potenza]]: è il primo capo del governo dell'Italia indipendente che si reca nel Meridione.
 
===Lavori Pubblici1903 ===
* 24 marzo - Il gruppo socialista, in seguito a varie divergenze, passa definitivamente all'opposizione.
{| border=0
* 10 giugno - Una proposta dell'[[estrema sinistra storica]] mirante a ottenere una commissione d'inchiesta nei confronti del Ministro della Marina [[Giovanni Bettolo]] (accusato di essere illegalmente colluso con la società Terni) viene respinta per soli 39 voti; nell'occasione, Giolitti si distacca da Zanardelli.
|rowspan=14 valign=top| '''Ministro'''
* 29 ottobre - Giuseppe Zanardelli rassegna le dimissioni; il motivo di tale gesto è da ricercare nella protesta antigovernativa lanciata dai sonniniani di destra, che stigmatizzavano il comportamento del governo - giudicandolo troppo blando - nei confronti di quegli agitatori che impedirono la visita dello zar [[Nicola II di Russia]] in Italia, ma il motivo principale furono le gravi condizioni di salute del presidente del consiglio.
| [[Gerolamo Giusso]]
* 3 novembre - Il Re, accettate ufficialmente le dimissioni del governo, conferisce l’incarico a [[Giovanni Giolitti]], il quale forma immediatamente il suo esecutivo. Con il giuramento di quest’ultimo, termina ufficialmente l’esperienza di governo.
| fino al 19 febbraio [[1902]]
|-
| [[Giuseppe Zanardelli]]
| ''ad interim'' dal 19 febbraio [[1902]] al 26 marzo [[1902]]
|-
| [[Nicola Balenzano]]
| dal 26 marzo [[1902]] al 3 novembre [[1903]]
|}
 
===Marina= Note ==
<references />
{| border=0
|rowspan=8 valign=top| '''Ministro'''
| [[Enrico Morin]]
| fino al 22 aprile [[1903]]
|-
| [[Giovanni Bettolo]]
| dal 22 aprile [[1903]] al 21 giugno [[1903]]
|-
| [[Enrico Morin]]
| ''ad interim'' dal 21 giugno [[1903]] al 3 novembre [[1903]]
|}
 
== Bibliografia ==
===Poste e Telegrafi===
* Parlamenti e Governi d’Italia (dal 1848 al 1970) - Vol. II - Francesco Bartolotta - Vito Bianco Editore - 1971
{| border=0
|rowspan=8 valign=top| '''Ministro'''
| [[Tancredi Galimberti]]
|
|}
 
== Altri progetti ==
===Pubblica Istruzione===
{{interprogetto}}
{| border=0
|rowspan=9 valign=top| '''Ministro'''
| [[Nunzio Nasi]]
|
|}
 
===Tesoro===
{| border=0
|rowspan=8 valign=top| '''Ministro'''
| [[Ernesto Di Broglio]]
|
|}
 
== Collegamenti esterni ==
==Cronologia==
* {{Cita web|url=https://storia.camera.it/governi/i-governo-zanardelli#nav|titolo=Scheda sul Governo Zanardelli|editore=Camera dei Deputati}}
*7 febbraio-14 febbraio 1901: caduto il [[governo Saracco]], iniziano le consultazioni al Quirinale per decidere il successore del vecchio statista sabaudo. Il capo della maggioranza era [[Sidney Sonnino]] ma il re [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]] preferisce affidare l'incarico a [[Giuseppe Zanardelli]], che pure si trova in minoranza nel Parlamento, per almeno tre motivi: 1) è l'espressione di quella sinistra liberale che ha vinto la crisi di fine secolo 2) è l'unico politico non "sovversivo" che può contare sul consenso dei socialisti 3) ha l'esplicito appoggio di [[Giovanni Giolitti]].
*15 febbraio: il governo Zanardelli ottiene la fiducia alla Camera con 264 voti contro 184: i socialisti, su proposta di [[Enrico Ferri (criminologo)|Enrico Ferri]], votano a favore ma valuteranno l'esecutivo "caso per caso".
*20 marzo: un progetto di riforma tributaria presentato dal Ministro [[Leone Wollemborg]] viene respinto dalla commissione incaricata di esaminarlo.
*22 giugno: il bilancio presentato dal Ministro dell'Interno Giolitti viene approvato dalla Camera: anche i socialisti votano a favore
*29 luglio: Il Consiglio dei ministri boccia un altro progetto di riforma tributaria di Wollemborg, che a questo punto si dimette venendo sostituito da [[Paolo Carcano]].
*14 dicembre: il deputato socialista Enrico Ferri viene censurato dalla Camera per alcune dichiarazioni anti-meridionali.
*17 dicembre: Una proposta dei deputati Pantano, Girardini e Costa mirante a revocare la censura viene respinta dalla Camera.
*18 febbraio 1902: Si dimette il Ministro dei Lavori Pubblici [[Gerolamo Giusso]]: l'uomo politico, in quanto cattolico, non ritiene più di far parte di un governo che ha considerato la possibilità di legalizzare il [[divorzio]] (progetto che poi non andrà in porto).
*21 febbraio: Il "ministeriale" [[Tommaso Villa]] viene eletto presidente della Camera con 135 voti; tuttavia le schede bianche sono ben 142 (e 25 le preferenze andate al socialista [[Andrea Costa]]): di conseguenza Zanardelli si dimette, ma il sovrano lo esorta a continuare.
*24 febbraio: militarizzazione dei ferrovieri e richiamo alle armi della classe [[1878]]: approvazione della Camera ma proteste dei socialisti.
*15 marzo: con 250 sì, 158 no e 45 astensioni la Camera approva il progetto dell'esecutivo tramite cui lo Stato si assume parte dell'onere finanziario delle Ferrovie.
*30 aprile: un confronto tra il senatore [[Silvio Arrivabene]] e il ministro Giolitti sulla politica liberale in materia di diritto allo sciopero viene vinto da questo'ultimo.
*26 giugno: la Camera approva la legge che istituisce l'Acquedotto Pugliese.
*29 giugno: viene istituito un Ufficio del Lavoro nel ministero di Agricoltura, Industria e Commercio con il compito di studiare soluzioni per i problemi derivanti dal rapporto tra capitale e lavoro.
*10 luglio: vengono approvati particolari provvedimenti per la città di Napoli, inerenti al risanamento del bilancio comunale e all'avvio di un programma di industrializzazione.
*29 settembre: Giuseppe Zanardelli compie un viaggio nel Sud Italia e in questo gioco tiene un discorso a [[Potenza (Italia)|Potenza]]: è il primo capo del governo dell'Italia indipendente che si reca nel Meridione.
*24 marzo 1903: il gruppo socialista passa definitivamente all'opposizione.
*10 giugno: una proposta dell'[[estrema sinistra]] mirante a ottenere una commissione d'inchiesta nei confronti del Ministro della Marina [[Giovanni Bettolo]] (accusato di essere illegalmente colluso con la società Terni) viene respinta per soli 39 voti; nell'occasione, Giolitti si distacca da Zanardelli.
*21 ottobre: Giuseppe Zanardelli rassegna le dimissioni; il motivo di tale gesto è da ricercare nella protesta antigovernativa lanciata dai sonniniani di destra, che stigmatizzavano il comportamento del governo - giudicandolo troppo blando - nei confronti di quegli agitatori che impedirono la visita dello zar [[Nicola II di Russia|Nicola II]] in Italia, ma il motivo principale furono le gravi condizioni di salute del presidente del consiglio, che si dimise il 29 ottobre.
 
{{Governi del Regno d'Italia}}