Liberal Democratici (Regno Unito): differenze tra le versioni

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|nome = Liberal Democratici
|nome2 = {{en}} Liberal Democrats
|logo = Liberal Democrats logo.svg
|dimensione logo = 250px
|leader = [[Ed Davey]]
|fondazione = 3 marzo [[1988]]
|derivato da = *[[Partito Liberale (Regno Unito)|Partito Liberale]]
*[[Partito Social Democratico (Regno Unito)|Partito Social Democratico]]
|dissoluzione =
|stato = GBR
|sede = 4 Cowley Street, [[Londra]] SW1P 3NB
|abbreviazione =
|ideologia = [[Liberalismo]]<ref name="parties-and-elections">{{cita web|url=http://www.parties-and-elections.eu/unitedkingdom.html|titolo=United Kingdom|lingua=en|accesso=20 ottobre 2022}}</ref><br />[[Liberalismo sociale]]<ref name="parties-and-elections"/><br/>[[Europeismo]]<ref name="Il voto britannico segnato da Brexit">{{cita web|url=https://aspeniaonline.it/il-voto-britannico-segnato-da-brexit/#|titolo=Il voto britannico segnato da Brexit |lingua=it|accesso=22 luglio 2023}}</ref><ref name="UK Lib Dems struggle to convince on canceling Brexit">{{cita web|url=https://www.politico.eu/article/eu-citizens-unconvinced-by-lib-dems-brexit|titolo=UK Lib Dems struggle to convince on canceling Brexit|lingua=en|accesso=22 luglio 2023}}</ref>
|ideologia = [[Liberalismo classico]],<br />[[Liberalismo sociale]],<ref>Wolfram Nordsieck. "Parties and Elections in Europe". Parties-and-elections.eu. Retrieved 2015-08-30.</ref><br />[[Europeismo]]
|posizione = [[Centrismo|Centro]]<ref>{{cita web|url=https://www.newstatesman.com/politics/2014/10/why-being-centrist-party-hasnt-helped-lib-dems|titolo=Why being a centrist party hasn’t helped the Lib Dems|lingua=en|sito=[[New Statesman]]|accesso=20 ottobre 2022}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.theguardian.com/politics/2013/mar/10/nick-clegg-lib-dems-centrist|titolo=Nick Clegg claims Lib Dems now centrist choice, not party of protest|lingua=en|sito=[[The Guardian]]|accesso=20 ottobre 2022}}</ref> / [[Centro-sinistra]]<ref>Cassel-Piccot, Muriel (20 December 2014). "The Liberal Democrat Party: From Contender to Coalitionist". Revue LISA/LISA e-journal. Littératures, Histoire des Idées, Images, Sociétés du Monde Anglophone – Literature, History of Ideas, Images and Societies of the English-speaking World (in French) (vol. XII-n°8). doi:10.4000/lisa.6954. ISSN 1762-6153</ref>
|posizione = [[Centro (politica)|Centro]]<ref>"Why being centrist hasn't helped the Lib Dems". New Statesman. 6 Oct 2014.</ref><ref>Nick Clegg claims Lib Dems now centrist choice, not party of protest". The Guardian. 10 Mar 2013.</ref>
|coalizione = [[Partito Conservatore (Regno Unito)|Partito Conservatore]] (2010-2015)
|internazionale = [[Internazionale Liberale]]
|partito europeo = [[Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa|ALDE]] (associato)
|seggi1 = {{Seggi|1172|650|#FFA500P|a=[[Elezioni generali nel Regno Unito del 2024|2024]]}}
|seggi2 = {{Seggi|9580|775786|#FFA500P}}
|assemblea3 = [[AssembleaSuddivisioni didel LondraRegno Unito|Amministrazioni locali]]
|seggi3 = {{Seggi|13023|2518646|#FFA500P}}
|assemblea4 = [[Parlamento scozzese|Scottish Parliament]]
|seggi4 = {{Seggi|5|129|#FFA500}}
|assemblea5 = [[Assemblea Nazionale per il Galles|National Assembly for Wales]]
|seggi5 = {{Seggi|5|60|#FFA500}}
|testata =
|giovanile = Youth Liberal
|iscritti = 98 247
|anno iscritti = 2021
|colori = Giallo, arancione
|colori = {{box colorato|{{colore partito|Liberal Democratici (Regno Unito)}}}} [[Arancione]], <br> {{color box|#FFFF00}} [[Giallo]]
|sito =
}}
 
I '''Liberal Democratici''' (in inglese ''Liberal Democrats'', '''Lib Dems''') sono un [[partito politico]] [[Regno Unito|britannico]], legato ad un [[centrismo]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Katharine|cognome=Dommett|data=2013-07|titolo=A Miserable Little Compromise? Exploring Liberal Democrat Fortunes in the UK Coalition|rivista=The Political Quarterly|volume=84|numero=2|pp=218-227|lingua=en|accesso=9 marzo 2024|doi=10.1111/j.1467-923X.2013.12013.x|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1467-923X.2013.12013.x}}</ref> [[Liberalismo sociale|socioliberale]], [[Progressismo|progressista]], [[Europeismo|europeista]], [[Ambientalismo|ambientalista]] e [[Federalismo|federalista]]. Si distingue dalla dottrina [[Socialdemocrazia|socialdemocratica]] sostenendo la [[Libero mercato|libertà del mercato]] (secondo i Liberali, alla base di una società equa sta un'economia forte); persegue la promozione dei [[diritti civili]].<ref>{{Cita libro|nome=Hans|cognome=Slomp|nome2=Hans|cognome2=Slomp|titolo=Europe, a political profile: an American companion to European politics|anno=2011|url=https://archive.org/details/europepoliticalp0002slom|data=2011|editore=ABC-CLIO|ISBN=978-0-313-39181-1}}</ref>
 
Il partito nacque nel [[1988]], dalla fusione tra lo storico [[Partito Liberale (Regno Unito)|Partito Liberale]] e il giovane [[Partito Social Democratico (Regno Unito)|Partito Social Democratico]] (costola centrista del [[Partito Laburista (Regno Unito)|Labour]], spintosi quest'ultimo verso la sinistra radicale durante il governo di [[Margaret Thatcher]]). Il loro colore simbolo è il giallo.<ref>[{{cita testo|url=https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:yBi_N86Tl3gJ:www.aldc.org/Documents%255CCampaigning%255CResources%255CLogos%255CLibDemStyleGuidelines.pdf+%22liberal+Democrats%22+pantone&hl=en&gl=uk&pid=bl&srcid=ADGEEShWex8OoPeb0BHJaDb0Skp4l4t2PkVziFhMYjJtSzayNGvTnCMJAVRoqOmnFVDXn4WPSkIK61bhuBqBnKkbKNo3pMlJ0DGeqo-qETX01evVUqXq6fTr_Rbrjrxt_-sgBAUFLztb&sig=AHIEtbQu9Io3fWV2Ij8YQeAzzjZHHfs31A |titolo=LibDems_StyleGuidlines2010.indd].}}</ref>
 
Sono tradizionalmente il terzo partito nel [[Parlamento del Regno Unito]] dopodietro a [[Partito LaburistaConservatore (Regno Unito)|LaburistiConservatori]] e [[Partito ConservatoreLaburista (Regno Unito)|ConservatoriLaburisti]], sebbene le [[Elezioni generali nel Regno Unito del 2015|elezioni del 2015]] abbiano portato all'elezione di solamente otto parlamentari nella ''[[Camera dei comuni (Regno Unito)|House of Commons]]''. In un raffronto rispetto ai due principali partiti, si collocherebbero alla mezza via tra [[Destra (politica)|destra]] e [[Sinistra (politica)|sinistra]], sebbene questa posizione non sia frutto di un determinato calcolo. A questo proposito, l'ex leader [[Nick Clegg]] ebbe a dire: "Non apparteniamo né alla destra, né alla sinistra. Abbiamo il nostro proprio orientamento: siamo liberali". Alle [[Elezioni generali nel Regno Unito del 2017|elezioni anticipate del 2017]] ottennero 1312 scranni, scesi a 11 in occasione delle [[elezioni generali nel Regno Unito del 2019|elezioni del 2019]].
 
== Storia ==
=== I Liberali ede i Socialdemocratici ===
I Liberal Democratici sono i diretti eredi degli ''[[Whig (Regno Unito)|whigs]]'', i liberali che hanno conteso la scena politica inglese ai ''[[Partito Tory|Tories]]'' per tutto il XIX secolo. Tra i loro esponenti più illustri si ricorda il Primo Ministro [[David Lloyd George]], a oggi l'ultimo Primo Ministro liberale.
 
Fino agli anni Venti del Novecento, i Liberali hanno rappresentato l'ala [[sinistra (politica)|sinistra]] del parlamento britannico, sostenendo posizioni più progressiste e vicine all'egualitarismo rispetto ai Tories, vicini questi ultimi a posizioni aristocratiche e rigorosamente conservatrici. Con l'avvento, agli inizi del secolo, del [[Partito Laburista (Regno Unito)|Partito Laburista]], i liberali si sono caratterizzati sempre più come un partito di [[centro-sinistra]], tacciati dai laburisti di indugiare in atteggiamenti "[[borghesia|borghesi]]". Per tutta la seconda metà del XX secolo, i liberali sono stati ai margini della scena politica nazionale, nonostante la buona presenza nelle elezioni locali, ostacolati dal sistema di collegi uninominali a turno unico maggioritario, che favoriva i partiti laburista e conservatore. Del resto, dall'immediato dopoguerra al [[1962]], il Partito Liberale subì la scissione e la diretta concorrenza del ''Partito Liberale Nazionale'', contrario a qualsiasi forma di accordo con i laburisti. Dalle [[Elezioni generali nel Regno Unito del 1970|elezioni del 1970]], i liberali cominciarono a riguadagnare consensi, passando dal 7,5% al 13% del [[Elezioni generali nel Regno Unito del 1979|1979]]. Alla [[Elezioni generali nel Regno Unito del 1982|consultazione del 1982]] i Liberali si presentarono agli elettori in alleanza con il [[Social Democratic Party]], partito [[Riformismo|riformista]] e [[Centrismo|centrista]] scissosi nel [[1981]] dal Partito Laburista, spintosi quest'ultimo verso posizioni radicali nel corso dell'era thatcheriana. Le elezioni videro vittoriosi i Conservatori con il 42% dei consensi. L'alleanza Lib-SDP ottenne il 25% del supporto, contro il 27% del Labour, ma i liberal-socialdemocratici elessero appena 23 parlamentari, contro i 209 dei laburisti.<ref name="www.liberalhistory.org.uk">[{{cita testo|url=http://www.liberalhistory.org.uk/item_single.php?item_id=4&item=history|titolo=SDP www.liberalhistory.org.uk]and {{webarchiveLiberal Democrats|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20140829200709/http://www.liberalhistory.org.uk/item_single.php?item_id=4&item=history |data=29 agosto 2014 }}.</ref>
 
=== I Lib Dems ===
Nel [[1988]] i liberali ede i socialdemocratici si unirono, e diederodando vita al ''Liberal-Democratic Party'', abbreviato in ''Lib-Dems''.
 
Le elezioni del [[1997]] videro per la prima volta un notevole avvicinamento dei Lib-Dems verso i Laburisti di [[Tony Blair]]. Con la maggiore autonomia riconosciuta a [[Scozia]] e [[Galles]] nel [[1999]], i Liberal -Democratici, da sempre propugnatori di un più deciso decentramento, entrarono a far parte dei governi locali, insieme ai Laburisti, ottenendo importanti concessioni sui programmi di governo (ad esempio, l'abolizione delle tasse universitarie in Scozia).
 
Nel [[1999]], dopo 11undici anni, il leader [[Paddy Ashdown]] lasciò il timone al giovane e carismatico parlamentare scozzese [[Charles Kennedy]], da molti visto come l'antitesi del tipico e grigio politico britannico. Secondo molti osservatori, [[Charles Kennedy]] portò i Liberal-Democratici alla sinistra del cosiddetto New Labour (Nuovo Labour) di [[Tony Blair]]. In quegli anni, infatti, i Lib-Dems sostennero politiche quali la tassazione fino al 50% per i redditi più alti, l'educazione universitaria gratuita, politiche ambientali più radicali,la depenalizzazione dell'uso di cannabis, la difesa ada oltranza dei diritti civili, la riforma elettorale in senso proporzionale, la devoluzione federalista, la difesa dei diritti degli omosessuali e politiche ambientali più radicali.
 
Con il suo stile meno convenzionale (era soprannominato ''chatshow Charlie''), Charles Kennedy condusse i Lib-Dems ai migliori risultati elettorali dagli anni '20, ottenendo 63 parlamentari (e oltre il 23% dei consensi) alle elezioni del maggio [[2005]]. Un altro fattore cruciale per la sorprendente crescita dei Lib-Dems fu la loro ferma e coerente opposizione alla guerra in [[Iraq]]. Un numero notevole di ex-simpatizzanti Laburistilaburisti, infatti, in contrasto con il loro partito tradizionale, appoggiarono la politica estera dei Lib-Dems.<ref name="www.liberalhistory.org.uk"/>
 
Nel gennaio [[2006]] i Lib-Dems conobbero uno dei più difficili momenti negli ultimi vent'anni. Sotto crescente pressione da parte di alcune fazioni interne (la destra del partito accomunata dal programma liberista dell{{'}}''Orange Book''), il leader [[Charles Kennedy]] rassegnò le dimissioni a causa delle complicate condizioni di salute, dovute all'eccessivo consumo di alcool. La campagna per la designazione del nuovo leader si concluse il 2 marzo 2006 con l'elezione di Sir [[Menzies Campbell]], di gran lunga il più anziano dei contendenti e da taluni visto come il candidato più conservatore tra i Liberal -Democratici.
 
Nel [[2007]], alle [[elezioni parlamentari in Scozia del 2007|elezioni]] per il [[Parlamento scozzese]] e per l'[[Parlamento gallese|Assemblea Nazionale per ilnazionale Gallesgallese]], i Lib-Dems mantennero sostanzialmente inalterati i propri seggi, rispettivamente 16 (1uno in meno) e 6. Il dato più preoccupante emerse invece dalle contemporanee amministrative in [[Inghilterra]]. I Lib-Dems ottennero {{formatnum:2126}} consiglieri, ben 246 in meno, con un calo del 10%, a cui si aggiunse la perdita del controllo di 4 consigli, scendendo a 23 consigli contro i 27 precedenti. Il dato, però, si offriva ad una duplice interpretazione. Da un lato i Lib-Dems perdevano consensi a vantaggio dei conservatori, soprattutto nel sud dell'Inghilterra, a causa della campagna ambientalista condotta dai Tories; dall'altro lato, i Lib-Dems superavano i Laburisti in termini di consiglieri (2126 contro 1865) e vi si avvicinavano molto in termini percentuali, 26 contro 27%. In tal modo, i Lib-Dems confermavano il proprio ruolo di terza forza del paese, con un consenso pari almeno al 20%.
 
Nell'autunno del 2007, allontanandosi la prospettiva di nuove elezioni generali, molti nel partito pensarono fosse opportuno ricercare un nuovo leader più giovane e carismatico. Menzies Campbell, che allora aveva 66 anni, si dimise il 15 ottobre 2007. Qualche mese dopo fu eletto il suo successore, [[Nick Clegg]].<ref>[{{cita testo|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/politics/7148367.stm |titolo=www.bbc.co.uk].}}</ref>
 
Alle elezioni parlamentari del 6 maggio [[2010]] il partito ottenne solo 57 seggi<ref>[{{cita testo|url=http://news.bbc.co.uk/2/shared/election2010/results/ |titolo=www.bbc.co.uk].}}</ref> alla [[Camera dei comuni (Regno Unito)|Camera dei Comuni]], benché i sondaggi durante la campagna elettorale e la buona impressione suscitata da Clegg nei tre dibattiti televisivi contro Gordon Brown e David Cameron avessero fatto pensare ad un risultato più favorevole. I Lib-Dem furono penalizzati dal sistema uninominale maggioritario, ottenendo il 23% dei voti (+1%), ma 57 seggi (-5), pari appena all'8,3% del consesso parlamentare. Ciò, comunque, non impedì ai liberali di tornare, dopo 90 novant'anni, al governo. I Tories, infatti, pur risultando il primo partito, non ottennero la maggioranza assoluta dei seggi e furono costretti ad aprire ad un governo di coalizione con i Lib-Dem, il terzo partito della Camera. Nick Clegg divenne così vice-primo ministro del Governo del Regno Unito.<ref>[{{cita testo|url=http://www.repubblica.it/esteri/2010/05/12/news/gb_governo-4008373/ |titolo=www.repubblica.it].}}</ref>.
 
Il partito, però, pagò cara questa partecipazione in termini di consenso. Sebbene [[Nick Clegg]] avesse chiarito prima delle [[Elezioni generali nel Regno Unito del 2010|elezioni del 2010]] che in caso di uno ''hung parliament'' (parlamento sospeso) il suo schieramento avrebbe sostenuto in una coalizione il partito più votato in termini assoluti, parte della componente progressista dell'elettorato giudicò negativamente l'alleanza con i Conservatori di David Cameron. I Liberal -Democratici, costretti per ragioni politiche a esprimersi favorevolmente a misure di stampo tradizionalmente conservatore, ede impossibilitati a porre in essere tutte le misure promesse in campagna elettorale, subirono un fortissimo calo di popolarità.
Le personalità del partito hanno sempre difeso il proprio operato, sostenendo che sarebbe stato impossibile mantenere tutti gli impegni del manifesto, dal momento che i Liberal -Democratici erano la parte minoritaria della coalizione governativa, ednonché il terzo partito alla Camera dei Comuni per quantità di seggi.
 
QuesteTali giustificazioni non convinsero però l'elettorato: alle [[Elezioni generali nel Regno Unito del 2015|elezioni generali del 7 maggio 2015]] il partito ottenne poco meno dell'8% dei voti, facendo suoi solo 8 seggi (1.,2% di tutta la rappresentanza parlamentare) alla [[Camera dei Comuni (Regno Unito)|Camera dei Comuni]]. A seguito di questa pesante sconfitta elettorale, il leader [[Nick Clegg]] rassegnò le sue dimissioni e il deputato [[Tim Farron]] divenne il nuovo leader del partito.
 
Nel [[2017]] il Primo ministro [[Theresa May]] decise di convocare [[Elezioni generali nel Regno Unito del 2017|nuove elezioni]] e i Liberal-democraticiDemocratici ottennero 12 seggi, perdendo solo quello di Nick Clegg.
Tuttavia, sei giorni dopo le elezioni [[Tim Farron]] ha annunciatoannunciò le proprie dimissioni da presidente del partito, spiegando che era inconciliabile per lui essere sia la guida di un partito progressista che un cristiano praticante.
 
Il 27 luglio [[2017]] Vincent[[Vince Cable]] è succedutosuccedette a Farron alla guida del partito<ref>{{Cita web|titolo=Vince Cable is new Lib Dem leader|url=https://www.bbc.com/news/uk-politics-40662737|sito=BBC News|accesso=10 aprile 2018|data=20 luglio 2017}}</ref>.
 
In seguito al fallimento delle trattative sulla [[Brexit]] da parte del Governo May, i liberali si sono identificati come i più europeisti nel panorama politico inglesedel Regno Unito. Sono stati il primo partito ad avanzare una proposta di nuovo referendum. Questo ha comportato un forte incremento dei voti alle [[Elezioni europee del 2019 (nel Regno Unito)|europee del 2019]], in cui i liberali hanno raggiunto il 19% dei voti (secondi dietro al [[Brexit Party]]).
 
Sempre nel 2019, poco dopo le elezioni europee, a Cable, che si era dimesso due giorni prima del voto ma aveva continuato a guidare il partito, succede [[Jo Swinson]], che però si dimetterà dopo soli cinque mesi, a causa del modesto risultato delle [[Elezioni generali nel Regno Unito del 2019|elezioni generali 2019]], che porterà lei stessa a non riconquistare il proprio seggio. Le è succeduto nel 2020 [[Ed Davey|Sir Ed Davey]], suo principale oppositore alle primarie di quell'anno e suo vice, diventato leader ad interim dopo le sue dimissioni e poi confermato dal voto degli iscritti.
 
Alle [[Elezioni generali nel Regno Unito del 2024|elezioni anticipate del 2024]], vinte con una maggioranza schiacciante dai [[Partito Laburista (Regno Unito)|Laburisti]] di [[Keir Starmer]], i liberal democratici, riescono a conquistare il 12,2% dei voti e ben 72 seggi, raggiungendo il maggior numero di seggi mai occupato nella storia del partito.
 
== Struttura ==
I ''Liberal Democratici'' sono un partito federale, costituito dai ''Liberal Democratici Inglesi'', dai ''[[Liberal Democratici Scozzesi]]'' e idai ''[[Liberal Democratici gallesi|Liberal Democratici Gallesi]]''. Il partito non è presente nell'Irlanda del Nord, ma è alleato con il ''Partito dell'Alleanza dell'Irlanda del Nord''.
 
Nel partito sono rintracciabili due correnti:
* I ''Socioliberalisocioliberali'', molti dei quali eredi del ''Social-Democrat Party'', ispirati da [[David Lloyd George]] e [[John Maynard Keynes]],; sono a favore dello statoStato sociale e ad un'alta tassazione di redditi e patrimoni elevati, e propugnano le libertà civili e i diritti umani.
* I ''Liberaliliberali classici'' o ''Liberistiliberisti'', molti dei quali eredi del ''Partito Liberale'',; sono contrari ad un eccessivo interventismo dello statoStato.
 
Appartiene a quest'ultima corrente il leader dal 2007 al 2015 [[Nick Clegg]], mentre è più vicino alla componente sociale il suo successore dal 2015, Tim Farron.
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!Status
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 1992|1992]]
|1992
|5 999 606
|17,8 (3º)
|
|{{Seggi|20|651|#FFA500P}}
|
|Opposizione
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 1997|1997]]
|1997
|5 242 947
|16,8 (3º)
|{{Diminuzione}}1,0
|{{Seggi|46|659|#FFA500P}}
|{{Aumento}}26
|Opposizione
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 2001|2001]]
|2001
|4 814 321
|18,3 (3º)
|{{Aumento}}1,5
|{{Seggi|52|659|#FFA500P}}
|{{Aumento}}6
|Opposizione
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 2005|2005]]
|2005
|5 985 454
|22,0 (3º)
|{{Aumento}}3,7
|{{Seggi|62|646|#FFA500P}}
|{{Aumento}}6
|Opposizione
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 2010|2010]]
|2010
|6 836 248
|23,0 (3º)
|{{Aumento}}1,0
|{{Seggi|57|650|#FFA500P}}
|{{Diminuzione}}5
|'''Governo'''
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 2015|2015]]
|2015
|2 415 888
|7,9 (4º)
|{{Diminuzione}}15,1
|{{Seggi|8|650|#FFA500P}}
|{{Diminuzione}}49
|Opposizione
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 2017|2017]]
|2017
|2 371 772
|7,4 (4º)
|{{Diminuzione}}0,4
|{{Seggi|12|650|#FFA500P}}
|{{Aumento}}4
|Opposizione
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 2019|2019]]
|3 696 423
|11,6 (4º)
|{{aumento}}4,2
|{{Seggi|11|650|P}}
|{{Diminuzione}}1
|Opposizione
|-
|[[Elezioni generali nel Regno Unito del 2024|2024]]
|3 519 143
|12,2% (3°)
|{{aumento}}0,6
|{{Seggi|72|650|Liberal Democratici (Regno Unito)}}
|{{Aumento}}61
|Opposizione
|}
Riga 159 ⟶ 179:
!+/-
|-
|[[Elezioni europee del 1989 nel Regno Unito|Europee 1989]]
|1989
|986 292
|6,2 (4.º)
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|
|-
|[[Elezioni europee del 1994 nel Regno Unito|Europee 1994]]
|1994
|2 552 730
|17,0 (3.º)
|{{Aumento}}10,8
|{{Seggi|2|87|#FFA500P}}
|{{Aumento}}2
|-
|[[Elezioni europee del 1999 nel Regno Unito|Europee 1999]]
|1999
|1 266 549
|12,7 (3.º)
|{{Diminuzione}}4,3
|{{Seggi|10|87|#FFA500P}}
|{{Aumento}}8
|-
|[[Elezioni europee del 2004 nel Regno Unito|Europee 2004]]
|2004
|2 452 327
|14,9 (4.º)
|{{Aumento}}2,2
|{{Seggi|12|78|#FFA500P}}
|{{Aumento}}2
|-
|[[Elezioni europee del 2009 nel Regno Unito|Europee 2009]]
|2009
|2 080 613
|13,8 (4.º)
|{{Diminuzione}}1,1
|{{Seggi|11|72|#FFA500P}}
|{{Diminuzione}}1
|-
|[[Elezioni europee del 2014 nel Regno Unito|Europee 2014]]
|2014
|1 087 633
|6,6 (5.º)
|{{Diminuzione}}7,2
|{{Seggi|1|73|#FFA500P}}
|{{Diminuzione}}10
|-
|[[Elezioni europee del 2019 nel Regno Unito|Europee 2019]]
|2019
|3 367 284
|19,58 (2.º)
|{{Aumento}}13
|{{Seggi|16|73|#FFA500P}}
|{{Aumento}}15
|}
 
== LeaderLeadership ==
=== Leader ===
* [[Paddy Ashdown]] (1988-1999)
* [[CharlesPaddy KennedyAshdown]] (1999-20061988–1999)
* [[MenziesCharles CampbellKennedy]] (2006-20071999–2006)
* [[NickMenzies CleggCampbell]] (2007-20152006–2007)
* [[TimNick FarronClegg]] (2015-20172007–2015)
* [[VinceTim CableFarron]] (2017-20192015–2017)
* [[Vince Cable]] (2017–2019)
* [[Jo Swinson]] (2019)
* [[Ed Davey]] (dal2019–''in 2019carica'')
 
=== Vice leader ===
* [[Russel Johnston]] (1988–1992)
* [[Alan Beith]] (1992–2003)
* [[Menzie Campbel]] (2003–2006)
* [[Vince Cable]] (2006–2010)
* [[Simon Hughes (politico)|Simon Hughes]] (2010–2014)
* [[Malcom Bruce]] (2014–2015)
* ''vacante'' (2015–2017)
* [[Jo Swinson]] (2017–2019)
* ''vacante'' 2019 (luglio–settembre)
* [[Ed Davey]] (2019–2020)
* ''vacante'' 2020 (agosto–settembre)
* [[Daisy Cooper]] (2020–''in carica'')
 
=== Presidenti ===
* [[Ian Wrigglesworth]] (1988–1990)
* [[Charles Kennedy]] (1991–1994)
* [[Robert Maclennan]] (1995–1998)
* [[Diana Maddock]] 1(999–2000?
* [[Navnit Dholakia]] (2001–2004)
* [[Simon Hughes (politico)|Simon Hughes]] (2005–2008)
* [[Rosalind Scott]] (2009–2010)
* [[Tim Farron]] (2011–2014)
* [[Sal Brinton]] (2015–2019)
* [[Mark Pack]] (2020–''in carica'')
 
== Sotto-organizzazioni ==
* [[Liberal Democratici Scozzesi]]
* [[Liberal Democratici gallesi]]
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.libdems.org.uk/|titolo=Liberal Democrats - sito ufficiale}}
* {{cita web|url=http://www.scotlibdems.org.uk/|titolo=Scottish Liberal Democrats - sito ufficiale}}
* {{cita web | 1url = http://www.welshlibdems.org.uk/e-home.php | 2titolo = Welsh Liberal Democrats - sito ufficiale | accesso = 3 gennaio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100108062203/http://welshlibdems.org.uk/e-home.php | dataarchivio = 8 gennaio 2010 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1url = http://liberalyouth.org/ | 2titolo = Liberal Youth - sito ufficiale | accesso = 3 gennaio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110208100221/http://www.liberalyouth.org/ | dataarchivio = 8 febbraio 2011 | urlmorto = sì }}
 
{{Partiti politici nel Regno Unito}}