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{{NN|trasporti|luglio 2019|arg2=storia moderna}}{{Percorso ciclabile-escursionistico|divamm1={{IT-EMR}}<br>{{IT-TOS}}|divamm2={{IT-MO}}<br>{{IT-LU}}<br>{{IT-MS}}|catena montuosa=[[Appennino tosco-emiliano]]<br>[[Alpi Apuane]]|inizio=Modena |fine=Massa (Italia)| |altitudine massima = 1620 | altitudine minima = 0 | dislivello = 5400 |nome=Via Vandelli|stato=ITA|tipo percorso=[[Sentiero a lunga percorrenza]]|numero=[[Club Alpino Italiano|C.A.I.]] n°520, n°579, n°135 |tempo=7 giorni a piedi | sito=www.viavandelli.com}}
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[[File:Italy northern 1796.jpg|thumb|upright=1.4|L'Italia del Nord nel 1796 con il '''Ducato di Modena''']]
La '''via Vandelli''' è un'antica [[strada]] commerciale e militare, realizzata a metà del XVIII secolo per collegare [[Modena]] (capitale dell'[[Ducato di Modena|omonimo ducato]]) e [[Massa (Italia)|Massa]].
 
== Storia ==
[[File:Italy northern 1796.jpg|thumb|upright=1.4|L'Italia del Nord nel 1796 con il '''Ducato di Modena''']]
La strada necessaria alla continuità politica e territoriale, alla logistica militare ed ai commerci fu fortemente voluta dal [[Ducaduca]] [[Francesco III d'Este]] e collegava originariamente le città di [[Modena]] e [[Massa (Italia)|Massa]]. Nel 1741 il [[Duca]] concluse il matrimonio del figlio [[Ercole III d'Este|Ercole]] con [[Maria Teresa Cybo-Malaspina]], erede del [[Ducato di Massa]], e così [[Modena]] acquistò l'ambìto sbocco al mare.
 
Nel 1741 il duca concluse il matrimonio del figlio [[Ercole III d'Este|Ercole]] con [[Maria Teresa Cybo-Malaspina]], erede del [[Ducato di Massa]], e così [[Modena]] acquistò l'ambìto sbocco al mare.
Il Ducato di Modena e Reggio aveva infatti l'esigenza politica, tattica e strategica e commerciale di avere un accesso sicuro al mare, all'interno dei propri confini (corrispondenti grosso modo all'attuale [[provincia di Modena]], [[provincia di Reggio Emilia|Reggio Emilia]], alla [[Garfagnana]] e alla fascia costiera di [[Provincia di Massa-Carrara|Massa e Carrara]]). L'antica [[via Bibulca]] romana era nei fatti completamente inservibile e non recuperabile. Per questo motivo, l'abate ingegnere, geografo e matematico di corte [[Domenico Vandelli]] fu incaricato di concepire e disegnare un nuovo tracciato stradale che fosse all'avanguardia dei tempi e di dirigerne personalmente i lavori unitamente al ''Magistrato della Guerra'' del Ducato. La via Vandelli fu quindi così denominata proprio in onore del suo ideatore e costruttore.
Il Ducato di Modena e Reggio aveva infatti l'esigenza politica, tattica, strategica e commerciale di avere un accesso sicuro al mare, all'interno dei propri confini (corrispondenti grosso modo all'attuale [[provincia di Modena]], [[provincia di Reggio Emilia|Reggio Emilia]], alla [[Garfagnana]] e alla fascia costiera di [[Provincia di Massa-Carrara|Massa e Carrara]]).
 
Il Ducato di Modena e Reggio aveva infatti l'esigenza politica, tattica e strategica e commerciale di avere un accesso sicuro al mare, all'interno dei propri confini (corrispondenti grosso modo all'attuale [[provincia di Modena]], [[provincia di Reggio Emilia|Reggio Emilia]], alla [[Garfagnana]] e alla fascia costiera di [[Provincia di Massa-Carrara|Massa e Carrara]]). L'antica [[via Bibulca]] romana era nei fatti completamente inservibile e non recuperabile. Per questo motivo, l'abate ingegnere, geografo e matematico di corte [[Domenico Vandelli]] fu incaricato di concepire e disegnare un nuovo tracciato stradale che fosse all'avanguardia dei tempi e di dirigerne personalmente i lavori unitamente al ''Magistrato della Guerra'' del Ducato. La via Vandelli fu quindi così denominata proprio in onore del suo ideatore e costruttore.
 
La via Vandelli fu quindi così denominata proprio in onore del suo ideatore e costruttore.
 
== Ideazione ed innovazioni ==
[[File:Via Vandelli Monte Tambura.jpg|miniatura|destra|La scalata della via Vandelli sul [[Monte Tambura]]]]
La strada ducale modenese rappresenta una sfida tecnica notevole per il suo tempo ed ha in sé numerose innovazioni. Percorre un ambiente montano ripido ed impervio attraverso l'[[Appennini|Appennino]] e poi attraverso le [[Alpi Apuane]], sulle pendici del [[Monte Tambura]] ove la strada raggiunge, in corrispondenza dell'omonimo passo, la sua quota maggiore a 16341.634 metri s.l.m. Per queste motivazioni Vandelli fu indotto a concepire nuove metodiche cartografiche che contenessero anche riferimenti altimetrici ad uso matematico. Introdusse quindi le linee di livello di quota costante: le ''isoipsae Vandellis''. Questa innovazione permise una progettazione più attenta, precisa e la stesura di mappe più realistiche e ricche di informazioni utili al lettore.<ref>{{Cita web|url=https://www.touringclub.it/itinerari-e-weekend/la-via-vandelli-uno-straordinario-percorso-in-bicicletta-tra-emilia-romagna-e|titolo=Touring Club Italiano}}</ref>
 
Al progettista dell'opera vennero posti anche dei vincoli costruttivi imperativi. Oltre ai costi contenuti, unitamente ai tempi brevi per la costruzione, la strada doveva richiedere una manutenzione minimale e poter permettere il passaggio di carriaggi pesanti, che trasportavano i materiali marmorei di estrazione locale, e doveva essere concepita per durare nel tempo. Le pendenze dovevano essere tali da permettere il loro superamento. Un ulteriore vincolo era rappresentato dalla necessità che il tracciato non attraversasse mai lo [[Stato Pontificio]], né la [[Repubblica di Lucca]], né il [[Granducato di Toscana]]. Si doveva inoltre rispettare il criterio, già noto e fortemente sentito in passato, che le ''strade di grande traffico'' dovessero sempre evitare l'attraversamento dei centri abitati. Tutti questi fattori determinarono un costo rilevante per la sua realizzazione.
 
== Costruzione ==
[[File:Via Vandelli Finestra Vandelli.jpg|upright=1.4|thumb|sinistra|Panorama della via Vandelli con lo sfondo delle [[Alpi Apuane]]]]
La costruzione iniziò nel [[1738]] e nel [[1751]] la strada si poteva considerare conclusa.<ref>{{Cita web|url=https://brunelleschi.imss.fi.it/itinerari/luogo/ViaVandelli.html|titolo=Via Vandelli|autore=Elena Fani|sito=Istituto e Museo di Storia della Scienza|editore=Itinerari Scientifici in Toscana|data=12 febbraio 2008|accesso=7 giugno 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081209120321/https://brunelleschi.imss.fi.it/itinerari/luogo/ViaVandelli.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.bibliotecadeltempo.com/ora/storia-via-vandelli/|titolo=Piccola storia segreta della via Vandelli|autore=Maddalena De Bernardi|sito=Biblioteca del Tempo|accesso=7 giugno 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210617052355/https://www.bibliotecadeltempo.com/ora/storia-via-vandelli/|urlmorto=no}}</ref> Tuttavia, nel seguito, per completare l'opera, lungo la strada vennero costruite stazioni di manutenzione e stazioni di sosta per il cambio e l'abbeveraggio dei cavalli, ostelli, piazzole per lo scarico ed il carico delle merci, guardine per i militi addetti al presidio ed al pagamento dei [[pedaggio|pedaggi]], ecc.: si era di fatto giunti ad avere la prima strada italiana carrozzabile logisticamente gestita che si inerpicava lungo i fianchi scoscesi delle montagne.
 
La strada aveva numerose diramazioni che servivano per collegare piccole località, fabbriche, cave di pietra e di marmo e miniere di ferro. Una ampia piazzola ottenuta dall'intaglio della roccia, utile per la gestione logistica delle merci in transito e ubicata lungo il tratto massese del percorso, prende ancora il nome di ''Finestra Vandelli''. Gli sbancamenti vennero realizzati facendo ampio uso di [[esplosivo|esplosivi]], ed i tratti montani più difficoltosi o ripidi furono realizzati con murate di sassi posti a secco impiegando le tecniche innovative del Vandelli e la perizia delle maestranze specializzate piemontesi. I materiali da costruzione erano quindi riconducibili a quelli reperibili negli stessi luoghi, [[pietra|pietre]] e [[legname]], a cui vennero aggiunte reti di ferro.
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== Tracciato storico ==
[[File:Via Vandelli Luglio 2007.JPG|miniatura|Discesa lungo la Viavia Vandelli nel luglio 2007]]
La via Vandelli parte da Modena, con il tracciato del 1739, e da [[Sassuolo]], con quello del 1751, e i due rami salgono in [[Appennini|Appennino]], l'uno verso Puianello e San Dalmazio, l'altro verso [[Serramazzoni]]., Ricongiungendosiricongiungendosi per raggiungere Sant'Antonio e quindi [[Pavullo nel Frignano]]. Costeggia la rupe del [[castello di Montecuccolo]], che appartenne alla famiglia del celebre generale [[Raimondo Montecuccoli]], rimane sul crinale attraversando Montecenere e [[Lama Mocogno]] e dopo un lungo tratto, ancora ben conservato, arriva a La Santona.
 
Si saleSale poi verso l'[[Imbrancamento]] e il passo del Lagadello tra le valli del Dragone e dello Scoltenna, supera edifici storici come La Fabbrica, le tipiche capanne celtiche, emergenze naturali come il [[Sasso Tignoso]] e saleraggiunge fino allolo spartiacque tra [[Emilia]] e [[Toscana]] a [[San Pellegrino in Alpe]]. Superando il crinale a San Pellegrino in Alpe, la via procede vicino al dorso del monte Verrucchiella, una delle varie prominenze del lungo contrafforte che scende verso la valle del [[Serchio]]. Le mappe antiche rivelano che qui la via Vandelli propone addirittura due percorsi, l'uno alternativo all'altro, detti ''la Calda'' e ''la Fredda'', da impegnare rispettivamente durante l'inverno e durante l'estate lasciando in mezzo la vetta della Verrucchiella. Un singolare e funzionale modo di intendere i cammini a seconda della loro esposizione ai venti, al gelo, alle nevi.
 
LeNel mappe antiche rivelano che quiseguito la viastrada Vandelliattraversa propone addirittura due percorsi, l'uno alternativo all'altro, detti ''la Calda''[[Garfagnana]]: e ''la Fredda'',scendendo da impegnare[[San rispettivamentePellegrino durantein l'invernoAlpe]] e(1525 durantem s.l'estate.m.) lasciandosi inincontrano mezzodiverse lastazioni vettadi dellaposta Verrucchiella.fatte Uncostruire singolareda e[[Domenico funzionaleVandelli]] modo(il diTendaglio, intenderela iBoccaia, cammini a secondaCa' della loro esposizione ai ventiPalma, alla geloBettola, alleeccetera) nevi.allo Nelscopo seguitodi laoffrire stradaristoro attraversae larifugio [[Garfagnana]].ai Daviandanti [[Sane Pellegrinoai incavalli. Alpe]]La (1525strada marriva s.l.m.)poi a Campori, [[Pieve Fosciana]] e [[Castelnuovo di Garfagnana]]; quindi, dopo aver attraversato il fiume [[Serchio]], risale la valle dell'Edron, fino al [[lago di Vagli]] e a [[Vagli Sotto|Vagli di Sopra]], poi segue la valle di Arnetola e ilsale al duro passo della [[Monte Tambura|Tambura]]. Da qui (1.620634 m s.l.m.) la strada scende in [[provincia di Massa-Carrara]] fino ad arrivare a Resceto, a [[Massa (Italia)|Massa]] e giungeregiunge sino al [[Mar Tirreno|Mare Tirreno]]. La strada nella sua distanza minima si svolgeva per più di 150&nbsp;km.
 
Oggi la via Vandelli ha anche un percorso escursionistico, che differisce in parte da quello storico, che permette ai numerosi viandanti di percorrerla in sicurezza sia da Modena che da Sassuolo fino a Massa e al mar Tirreno.<ref>{{Cita web|url=https://sites.google.com/view/viavandelli/il-percorso|titolo=la Via è una - il percorso|sito=sites.google.com|lingua=it|accesso=2023-12-18}}</ref>
 
== Vicende storiche ==
[[File:Via Vandelli Selva Romanesca.jpg|miniatura|destra|La pavimentazione originale della via Vandelli nell'attraversamento della Selva Romanesca]]
Inaugurata nel [[1752]], la via Vandelli attraversava duri tratti montani, e quindi rimaneva comunque impervia nel suo tracciato; spesso bloccata dalla neve in inverno, fu utilizzata pienamente sino al 1798, anno in cui il Ducato di Modena e Reggio subì gli eventi rivoluzionari francesi e napoleonici. Nel 1753 entraentrò in funzione il regolare servizio di posta che aveva una periodicità settimanale nei due sensi. Il servizio militare invece aveva una priorità che poteva arrivare anche a meno di tre giorni. Con la [[Restaurazione]] nel 1814, seguita al [[Congresso di Vienna]], il [[Ducato di Modena|Ducato]] riprese la manutenzione della strada, ma i nuovi assetti commerciali portarono la via ad essere sempre meno usata.
 
Alla riduzione dei presidi militari, seguironoconseguì il'aumento dei [[brigante|briganti]] che divennero una minaccia per i soldati, i mercanti e i viandanti che la percorrevano. Per i reati di brigantaggio, da sempre presenti in quelle zone, era prevista la pena di morte e nel tratto montano di Resceto sono ancora visibili, lungo alcuni tratti della massicciata stradale, i fori dei pali a cui venivano giustiziati i malfattori.
 
Per evitare lo spopolamento, bolle ducali propugnavano la riduzione dei dazi e l'esenzione dai tributi per coloro che si fossero trasferiti nelle vicinanze della via di comunicazione per risiedere e per impiantare attività economiche. Nel [[1818]] il [[duca]] [[Francesco IV d'Este|Francesco IV]], penultimo dei sovrani estensi a governare su [[Modena]], percorse interamente la via ducale; il fatto è utile storicamente poiché fornisce dettagli sui tempi e sulle distanze e sulle condizioni del percorso stradale, evidentemente ancora ottimale.
 
La strada ducale assunse importanza anche per i pellegrini. In località Campori (alt. 419 m) la strada lambisce il piazzale della locale chiesuola. Questo era il luogo, all'inizio della salita, dove si radunavano le mercanzie e si organizzavano le carovane. Inoltre i monaci di San Pellegrino tenevano qui una ''cella'', ovvero un piccolo luogo di assistenza spirituale, proprio per i viandanti, unitamente ad un piccolo refettorio.
 
Con l'annessione del Ducato di Modena e Reggio al nascente stato italiano nel 1859, la strada perse importanza e soprattutto il prezioso sostegno economico per la sua manutenzione, e così in poco tempo subì un brusco degrado.
 
La strada ducale venne quindi sostituita dall'attuale e più moderna strada modenese denominata [[via Giardini]] che inizialmente coincide con la stessa via Vandelli. Essa non fu però del tutto dimenticata, specie dalle popolazioni locali che, probabilmente colpite dalla grandezza dell'avvenimento, comunque tramandarono il suo ricordo utilizzandola ancora a lungo principalmente per il traffico minuto locale.
 
== Luogo del Cuore del Fondo Ambiente Italiano ==
A dicembre del 2023 è stato comunicato l'esito del bando dei [[I Luoghi del Cuore|Luoghi del Cuore]] promosso dal [[FAI - Fondo per l'Ambiente italiano|Fondo Ambiente Italiano]].<ref>{{Cita web|url=https://fondoambiente.it/luoghi/via-vandelli-la-madre-di-tutte-le-strade-moderne?luogoSalvato|titolo=VIA VANDELLI: LA MADRE DI TUTTE LE STRADE MODERNE {{!}} Luogo FAI|sito=fondoambiente.it|lingua=it|accesso=2023-12-15}}</ref> Il FAI sosterrà con un contributo di 18'000 euro un progetto di valorizzazione a favore di Via Vandelli, al 4º posto della classifica nazionale del censimento 2022 con 26.261 voti raccolti dal comitato ''Amici della Via Vandelli'' fondato da Giulio Ferrari, con il supporto delle Delegazioni FAI di Modena e di Lucca e al Gruppo FAI Massa. Il progetto ha l’obiettivo di rendere più noto e meglio indicato questo suggestivo Cammino, ma anche di stimolare la tutela dei resti di edifici e delle parti lastricate settecentesche ancora oggi conservate. Il progetto sostenuto da FAI e [[Intesa Sanpaolo]], richiesto dall’Associazione Via Vandelli APS, presieduta da Giulio Ferrari, permetterà una serie di azioni di valorizzazione, volte a migliorare la percorribilità del Cammino e a incrementarne la conoscenza. In collaborazione con cinque sezioni del [[Club Alpino Italiano]] (Modena, Massa, Sassuolo, Castelnuovo di Garfagnana e Pavullo nel Frignano) sarà migliorata e potenziata la segnalazione del percorso, per guidare i camminatori con continuità e chiarezza, attraverso una nuova segnaletica con l’utilizzo dell’acronimo VV; segnavia ai bivi secondo gli standard della sentieristica CAI, segnatura in vernice per assicurare continuità di segnalazione e cartelli di tappa saranno distribuiti lungo tutta l’estensione del percorso. Per incrementare la conoscenza e la valorizzazione della Via Vandelli sarà inoltre creata un’immagine coordinata e realizzata la posa di un pannello didattico per ognuno dei Comuni del percorso, per illustrare le specificità storiche, paesaggistiche e ingegneristiche dei singoli tratti.
 
== Leggende ==
[[File:Via Vandelli 5.jpg|miniatura|destra|Un tratto pianeggiante della via Vandelli]]
L'immagine del [[brigante]] avvolto nel tabarro nero con cappello dalle ampie tese con in mano una lanterna è rimasto nel leggendario locale e permea la tradizione orale con storie[[Storia di [[fantasmafantasmi|storie di fantasmi]]: ''"Chiunque lo avesse incontrato sarebbe stato irrimediabilmente spinto giù per i burroni della Tambura, senza alcuna possibilità di potersi salvare."''.<ref name="ViaVandelli_Briganti">Da "''I Brigantibriganti della Via Vandelli"''</ref>
 
Un'altra leggenda riguarda una madre che si lasciò morire dal dolore vicino al pozzo ove suo figlio morì cadendoci dentro. La tradizione vuole che ancora oggi si odano i materni lamenti di dolore.<ref name="ViaVandelli_MattMatteo">Da "''La Leggendaleggenda di Matt'Matteo"''</ref>
 
La storia della strada modenese racchiude anche una tragedia, quella della ''Fossa dei Morti''. Un gruppo di mercanti diretti a Massa per acquistare il sale si trovò sotto una bufera di neve e si rifugiò in un avvallamento che diventò però la loro tomba probabilmente per una slavina. Da allora la [[leggenda]] narra che quando nevica si odono ancora i lamenti dei morti e lo scalpitare dei muli e dei cavalli. Anche per questo motivo viene invocata la protezione di un [[santo]] ''viandante'' come [[Pellegrino delle Alpi|San Pellegrino]] per assicurare almeno spiritualmente la sicurezza del cammino.<ref name="ViaVandelli_FossadeiMorti">Da "''La Leggendaleggenda della Fossa dei Morti"''</ref>
 
Alla via Vandelli si lega anche un'altra leggenda che tuttavia ha radici molto più antiche: quella del ''Ponte del Diavolo''. La via Vandelli si connetteva ad una rete di strade e viottoli preesistenti, ed in una diramazione tra Montecenere e Lama Mocogno intese sfruttare un sentiero che si avvaleva di un ponte naturale costituito da un unico blocco di arenaria dell'eccezionale lunghezza di 33 metri.
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== Situazione ==
[[File:Via Vandelli at Poggio Gaiano.jpg|miniatura|destra|Presso Poggio Gaiano ([[Maranello]])]]
Nonostante il degrado, la strada si presenta in molti tratti ancora oggi perfettamente agibile grazie alla tecnica di costruzione impiegata: massicciate in pietra realizzate a secco che nel tempo hanno superatoresistito lealle infiltrazioni degli agenti atmosferici eed lealle scosse sismiche.
 
Alcuni tratti in piano dell'antica carreggiata sono stati invasi dalle coltivazioni, altri sono stati asfaltati e compresi nella viabilità ordinaria. I tratti più spiccatamente montani invece sono praticamente inalterati.
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Il sentiero [[Club Alpino Italiano|C.A.I.]] nº 35 percorre in buona parte la via Vandelli e permette oggi una rivalutazione di questo ardito e panoramico percorso consentendo di nuovo il transito montano alle sempre più numerose persone che vi praticano il trekking, la mountain bike, le gite a cavallo ed anche in alcuni tratti l'escursione con i fuoristrada.
 
L'importanza storica del tracciato non è quindi andata persa,: anzi, sono state pubblicate guide turistiche e naturalistiche, corredate da informazioni cartografiche, storiche e paesaggistiche. Vengono quindi organizzate vacanze nei luoghi turistici e viaggi alla scoperta dello scenario ambientale così mirabile.
 
Grazie alla riscoperta della Via Vandelli da parte di Giulio Ferrari, che ne ha dapprima rintracciato il percorso originale e poi ha ideato e promosso il cammino, oggi la Via Vandelli è un cammino di grande successo.
 
Un tratto della [[XVIII secolo|settecentesca]] Via Vandelli, pur essendo tutelata fin dal [[1976]] ([[Decreto ministeriale|D.M]]. 128/76), è stato distrutto dall'attività estrattiva della cava ''Colubraia Formignacola''.<ref name=":78">{{Cita web|url=https://www.voceapuana.com/attualita/2021/12/05/cave-chiuse-abusi-e-ricorsi-al-tar-gli-ambientalisti-analizzano-il-nuovo-piano-del-parco/49990/|titolo=Cave chiuse, abusi e ricorsi al Tar: gli ambientalisti analizzano il nuovo Piano del Parco|sito=La Voce Apuana|data=2021-12-05|lingua=it|accesso=2021-12-07}}</ref>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Giulio Ferrari - Guida alla Via Vandelli, Terre di mezzo Editore, Milano, 2021.Terza edizione 2024
* M. Pellegrini, F.M.Pozzi - La via Vandelli, strada ducale del ‘700 da Modena a Massa, Vol. I e II, Artioli, Modena 1989.
* Giulio Ferrari - La Via Vandelli: Antica strada, nuovo cammino, Edizioni Artestampa, Modena, 2018.
* Prospero Fantuzzi - viaggi geografici II, 1839, editore Antiche Porte, Reggio E., Ristampa 1988
*Paolo CervigniM. Pellegrini, F.M.Pozzi - La Viavia Vandelli, estrada ducale ladel Bibulca‘700 da Modena a Massa, iVol. tre tracciati in autoI e aII, piediArtioli, con cartine 1:25.000 - Il Sentiero Editore Carpi - luglio 2018 - guidaModena escursionistica1989
* Prospero Fantuzzi - viaggi geografici II, 1839, editore Antiche Porte, Reggio E., Ristamparistampa 1988
* L. Angelini - Storia di San Pellegrini dell'Alpe, Pacini Fazzi, Lucca, III edizione 1996;
* Paolo Cervigni - La Via Vandelli e la Bibulca da Modena a Massa, i tre tracciati in auto e a piedi con cartine 1:25.000 - Il Sentiero Editore Carpi - luglio 2018 - guida escursionistica
* G. Bortolotti - Guida dell'alto appennino modenese e lucchese, Tamari, Bologna, II edizione 1961;
* L. Angelini - Storia di San Pellegrini dell'Alpe, Pacini Fazzi, Lucca, III edizione 1996;
* Giulio Ferrari - La Via Vandelli: Antica strada, nuovo cammino, Edizioni Artestampa, Modena, 2018.
* G. Bortolotti - Guida dell'alto appennino modenese e lucchese, Tamari, Bologna, II edizione 1961;
*Giulio Ferrari - Guida alla Via Vandelli, Terre di mezzo Editore, Milano, 2021.
* Dichiarazione del Consiglio Generale della Repubblica di Lucca (1738) citata in ‘Le differenze di confine fra Lucca e Modena e la via Vandelli detta del Broglio’ di Guglielmo Lera.
 
* Lorenzo Angelini, La via di S. Pellegrino, in ‘viabilità‘Viabilità, traffici, commercio, mercati e fiere in Garfagnana dall'antichità all'Unità d'ItaliàItalia' - Atti del convegno di Castelnuovo di Garfagnana, settembre 2005, Aedes Muratoriana, Modena 2006;
== Fonti ==
* Lorenzo Angelini, La via di S. Pellegrino, op.cit., pag. 153.
* Dichiarazione del Consiglio Generale della Repubblica di Lucca (1738) citata in ‘Le differenze di confine fra Lucca e Modena e la via Vandelli detta del Broglio’ di Guglielmo Lera.
* G. Sercambi, Le croniche di Giovanni Sercambi lucchese, I, Lucca 1892, cit. in L. Angelini, La via di S. Pellegrino, op.cit., p.&nbsp;153.
* Lorenzo Angelini, La via di S. Pellegrino, in ‘viabilità, traffici, commercio, mercati e fiere in Garfagnana dall'antichità all'Unità d'Italià Atti del convegno di Castelnuovo di Garfagnana, settembre 2005, Aedes Muratoriana, Modena 2006;
* Storia di Castiglione, opuscolo a cura della Proloco di Castiglione della Garfagnana, 1990, p.&nbsp;3.
* Lorenzo Angelini, La via di S. Pellegrino, op.cit., pag. 153.
* G. Sercambi, Le croniche di Giovanni Sercambi lucchese, I, Lucca 1892, cit. in L. Angelini, La via di S. Pellegrino, op.cit., p.&nbsp;153.
* Storia di Castiglione, opuscolo a cura della Proloco di Castiglione della Garfagnana, 1990, p.&nbsp;3.
* A. Cenci, La Garfagnana estense nei viaggi ottocenteschi di S.A.R. Francesco IV, in ‘viabilità, traffici, commercio, mercati…', op. cit.
* "Paola Giovetti, L'italiaItalia dell'insolito e del mistero: 100 itinerari diversi"; Paola Giovetti, Ed. Mediterranee, 2001 pag. 67.
* I Briganti della Via Vandelli [https://web.archive.org/web/20081017065727/http://www.paesiapuani.it/i%20briganti%20della%20via%20vandelli.htm I briganti della Via Vandelli]
* "Le leggende della Via Vandelli" [https://web.archive.org/web/20071023190356/http://www.itclucca.lu.it/interessanti/leggende/italiano/leggende/apuavers/vvandell/vvandeit.htm Le leggende della Via Vandelli]
 
== Voci correlate ==
* [[Via Bibulca]]
* [[Francesco III d'Este]]
* [[Ducato di Modena e Reggio]]
* [[Domenico Vandelli]]
* [[ClubDucato Alpinodi ItalianoModena e Reggio]]
* [[Francesco III d'Este]]
* [[Via Bibulca]]
* [[Via Giardini]]
* [[Club Alpino Italiano]]
* [[No Cav]]
 
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.viavandelli.com|titolo=La Via Vandelli: Modena - Massa}}
* [https://www.touringclub.it/itinerari-e-weekend/la-via-vandelli-uno-straordinario-percorso-in-bicicletta-tra-emilia-romagna-e ''La Via Vandelli in mountain bike''], su ''touringclub.it.''
* {{cita web|url=https://www.terre.it/cammini-percorsi/giulio-ferrari-presenta-la-guida-alla-via-vandelli/|titolo=Guida alla Via Vandelli, di Giulio Ferrari}}
*{{cita web|url=http://www.provincia.modena.it/accessibile/page.asp?IDCategoria=6&IDSezione=957&ID=19151|titolo=Guida turistica|sito=Provincia Modena|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081227163349/http://www.provincia.modena.it/accessibile/page.asp?IDcategoria=6|dataarchivio=27 dicembre 2008}}
* [https://www.touringclub.it/itinerari-e-weekend/la-via-vandelli-uno-straordinario-percorso-in-bicicletta-tra-emilia-romagna-e ''La Via Vandelli in mountain bike''], su ''touringclub.it.''
* {{cita web|url=http://www.sentieridautore.it/sentieridautore.it/70.Via_Vandelli.html|titolo=La via Vandelli nella Garfagnana|sito=Sentieri d'autore|accesso=8 agosto 15|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140226133125/http://www.sentieridautore.it/sentieridautore.it/70.Via_Vandelli.html|dataarchivio=26 febbraio 2014}}
* {{cita web|url=http://www.provincia.modena.it/accessibile/page.asp?IDCategoria=6&IDSezione=957&ID=19151|titolo=Guida turistica|sito=Provincia Modena|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081227163349/http://www.provincia.modena.it/accessibile/page.asp?IDcategoria=6|dataarchivio=27 dicembre 2008}}
* {{cita web|url=http://www.verde-natura.it/it/tours/trekking-lungo-la-via-vandelli-da-modena-a-massa-carrara|titolo=Trekking lungo la via Vandelli da Modena a Massa Carrara|sito=Verdenatura|accesso=8 agosto15|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.sentieridautore.it/sentieridautore.it/70.Via_Vandelli.html|titolo=La via Vandelli nella Garfagnana|sito=Sentieri d'autore|accesso=8 agosto 152015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140226133125/http://www.sentieridautore.it/sentieridautore.it/70.Via_Vandelli.html|dataarchivio=26 febbraio 2014}}
* {{cita web|url=https://secure2.pbase.com/giorgiomarinelli/la_via_vandelli_e_le_capanne_celtiche|titolo=La via Vandelli e le capanne Celtiche da passo Cento Croci a S.Andreapelago|sito=PBase|accesso=8 agosto 15}} Fotografie
* {{cita web|url=http://www.parcomontaleverde-natura.it/area_archeologica.shtmlit/tours/trekking-lungo-la-via-vandelli-da-modena-a-massa-carrara|titolo=ParcoTrekking Archeologicolungo dila Montalevia Vandelli da Modena a Massa Carrara|sito=Verdenatura | accesso =8 agosto19 ottobre 2022 15|urlmorto=sì| urlarchivio = https://web.archive.org/webis/2015092406413320150808183425/http://www.parcomontaleverde-natura.it/area_archeologica.shtmlit/tours/trekking-lungo-la-via-vandelli-da-modena-a-massa-carrara | dataarchivio =24 settembre8 agosto 2015 }}
* {{cita web|url=httphttps://wwwsecure2.giscoverpbase.com/toursgiorgiomarinelli/tour/display/5231la_via_vandelli_e_le_capanne_celtiche|titolo=IlLa percorsovia GPSVandelli dellae Viale Vandellicapanne Celtiche da passo Cento Croci a S.Andreapelago|sito=PBase|accesso=8 agosto 152015}} Fotografie
* {{cita web|url=http://www.parcomontale.it/area_archeologica.shtml|titolo=Parco Archeologico di Montale|accesso=8 agosto 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924064133/http://www.parcomontale.it/area_archeologica.shtml|dataarchivio=24 settembre 2015}}
* {{cita web|url=http://www.trekking.it/it/news/Un-reportage-sulla-Via-Vandelli_3493.html|autore=Domenico Giannantonio|titolo=Un reportage sulla via Vandelli|accesso=8 agosto 15}}
* {{cita web|url=http://www.viavandelligiscover.com/tours/tour/display/5231|titolo=LaIl percorso GPS della Via Vandelli:: Modena|accesso=8 -agosto Massa2015}}
* {{cita web|url=http://www.trekking.it/it/news/Un-reportage-sulla-Via-Vandelli_3493.html|autore=Domenico Giannantonio|titolo=Un reportage sulla via Vandelli|accesso=8 agosto 152015|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=https://www.carraraonline.com/via-vandelli.php|titolo=Via Vandelli|accesso=7 novembre 2022}}
* {{Cita web|url=https://www.facebook.com/groups/177709999470452/|titolo=I viandanti della Via Vandelli}}
 
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