Punta d'argento: differenze tra le versioni
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Un disegno con punta d'argento è ottenuto tracciando un tratto con una bacchetta d'argento su una superficie, talvolta preparata con [[Gesso (materiale)|gesso]] o appretto. La punta d'argento era il metodo più usato dai disegnatori e dagli artisti sin dai tempi antichi. La punta di metallo era utilizzata per scrivere su superfici morbide (cera o pelle), o come disegno base per la scrittura poi su carta. Per il disegno invece erano utilizzati metalli come [[piombo]], [[Stagno (elemento chimico)|stagno]] o appunto argento. Anche gli orafi utilizzavano la punta di metallo per la preparazione dei dettagli sulle loro opere, spesso per disegni particolarmente complessi. Il padre di [[Albrecht Dürer]] fu uno degli artigiani che insegnarono al figlio il disegno con punta metallica, di cui il suo 1484 ''[[Autoritratto a 13 anni]]'' è considerato un capolavoro.
Nell'epoca gotica/tardo-rinascimentale, la punta d'argento divenne una tecnica di disegno vera e propria. L'argento, infatti, non si rovinava facilmente come il piombo e forniva dei dettagli precisi, divenendo ben presto una tecnica diffusissima nei laboratori fiorentini e fiamminghi. I disegni a punta d'argento di quest'epoca includono i modelli preparatori per illustrazioni di libri o disegni preparatori per opere d'arte. Artisti che lavorarono in punta d'argento furono tra gli altri [[Jan van Eyck]], [[Leonardo da Vinci]], [[Albrecht Dürer]] e [[Raffaello]]. "Il [[Libro dell'Arte]]" di [[Cennino Cennini]] fornisce delle indicazioni sulla pratica del disegno in punta d'argento, come pure nella preparazione della superficie, sul finire del XIV secolo<ref>Thompson, 1933; Duval, et al., 2004.</ref><ref>White, Susan D. (2006). ''Draw Like da Vinci''. London: Cassell Illustrated, pp.22-25, {{ISBN|9781844034444}}.</ref>
Come indicato da Francis Ames-Lewis, lo stile di disegno cambiò radicalmente dalla fine del XVI secolo, portando al declino della punta d'argento. La scoperta dei depositi di [[grafite]] di [[Seathwaite Fell|Seathwaite]] a [[Borrowdale]], [[Cumbria]], [[Inghilterra]] all'inizio del Cinquecento, e la crescente disponibilità e duttilità del materiale, portarono all'eclissi della punta d'argento. Iniziò nel contempo a prevalere anche l'uso del gesso (anche colorato) e soprattutto dell'inchiostro. Queste nuove tecniche richiedevano uno sforzo minore sia nella preparazione del supporto (perlopiù assente) che nell'esecuzione del disegno.<ref>Ames-Lewis, 2000)</ref>
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* Watrous, James. ''The craft of Old Master drawings''. Madison: The University of Wisconsin Press, 1957.
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