Modulazione di larghezza d'impulso: differenze tra le versioni
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In [[elettronica]] e [[telecomunicazioni]] la '''modulazione di larghezza d'impulso''' (o '''PWM''', [[acronimo]] del corrispettivo inglese ''pulse-width modulation'') è un tipo di [[modulazione]] digitale che permette di ottenere una [[tensione elettrica|tensione media]] variabile dipendente dal rapporto tra la durata dell'impulso positivo e dell'intero periodo ([[duty cycle]]). Allo stesso modo, è fondamentalmente utilizzato per [[protocollo di comunicazione|protocolli di comunicazione]] in cui l'[[informazione]] è codificata sotto forma di durata nel tempo di ciascun impulso. Grazie ai moderni [[microcontrollore|microcontrollori]], è possibile attivare o disattivare un [[interruttore]] ad alta frequenza e allo stesso modo rilevare lo stato e il [[Funzione periodica|periodo]] di un impulso.
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In un circuito PWM, il transistor in un istante conduce completamente, riducendo al minimo la caduta ai suoi capi, oppure non conduce affatto, annullando la corrente, e, in entrambi i casi, la potenza dissipata è quasi zero.
Negli [[Alimentatore elettrico|alimentatori]] elettronici, negli [[inverter]] e nei [[Gruppo di continuità|gruppi di continuità]], la modulazione può essere regolata in funzione della tensione in uscita, in modo da introdurre una [[retroazione]] che stabilizza la tensione al variare della tensione di ingresso.
Nei regolatori di luminosità domestici, viene usato un particolare sistema PWM in cui la modulazione viene applicata alla tensione sinusoidale della rete elettrica. Nel momento in cui si ha il passaggio per lo zero della tensione, un circuito determina un ritardo temporale compreso tra circa zero e un semiperiodo, in funzione della posizione di un [[potenziometro]].
Trascorso tale ritardo, viene innescato un [[Triac]] che incomincia a condurre da questo momento fino al prossimo passaggio per lo zero. Questa regolazione di tensione produce una [[forma d'onda]] fortemente distorta e non esente da disturbi, ma è semplicissima da ottenere e il carico (generalmente una [[lampadina]]) è insensibile alla forma d'onda che lo alimenta.
Nel comando di valvole proporzionali (in impianti a fluido come [[impianti idraulici]], [[impianti pneumatici]], [[oleodinamica|oleodinamici]] e simili), si usa utilizzare un comando di tipo PWM in cui si sovrappone all'onda principale, a una frequenza di qualche kHz, una modulazione del ''duty-cycle'' (''[[dithering]]'') a bassa frequenza (da 50 a 200 Hz) per mantenere in leggera vibrazione il nucleo e ridurre così l'[[isteresi]] della valvola. In alternativa, viene usato un PWM a bassa frequenza (50–200 Hz) in modo che sia il ripple della corrente a garantire la vibrazione necessaria. In questo caso, la vibrazione non rimane però costante su tutto il campo di regolazione della corrente, con prestazioni leggermente inferiori.
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==== Sintesi sonora ====
La modulazione di larghezza di impulso è usata nella [[sintesi sonora]], in particolare nella [[Sintesi sottrattiva (musica elettronica)|sintesi sottrattiva]], dove produce un effetto simile al coro o a due oscillatori leggermente fuori sintonia.
Il rapporto tra il livello alto e basso è a sua volta modulato da un [[oscillatore a bassa frequenza]].
==== Amplificazione sonora in "Classe D"====
{{vedi anche|T-Amp}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.gioblu.com/tutorials/programmazione/103-che-cose-il-pwm | 2 = Che cos'è il PWM e in cosa può esserci utile | accesso = 25 settembre 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20101125050536/http://www.gioblu.com/tutorials/programmazione/103-che-cose-il-pwm | dataarchivio = 25 novembre 2010 | urlmorto = sì }}
{{Portale|elettronica|telecomunicazioni}}
[[Categoria:Telefonia]]
[[Categoria:
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