Allen Forte: differenze tra le versioni

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|Sesso = M
|LuogoNascita = Portland
|LuogoNascitaLink = Portland (Oregon)
|GiornoMeseNascita = 23 dicembre
|AnnoNascita = 1926
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|GiornoMeseMorte = 16 ottobre
|AnnoMorte = 2014
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = teorico musicale
|Attività2 = musicologo
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== Biografia ==
Forte nacque a [[Portland (Oregon)|Portland]], [[Oregon]]. All'età di dieci anni apparve "in uno spettacolo radiofonico [locale] come pianista solista in mezzo ad una folla di artisti altrettanto giovani", dove ha suonato la musica di [[Cole Porter]] ed altri.<ref>Allen Forte, "Secrets of Melody: Line and Design in the Songs of Cole Porter," Musical Quarterly 77/4 (1993), unnumbered note on 644-645.</ref> È stato arruolato nella [[United States Navy|Marina degli Stati Uniti]] e prestò servizio nella [[Guerra del Pacifico (1941-1945)|Guerra del Pacifico]] verso la fine della [[seconda guerra mondiale]].
 
In seguito, si trasferì a [[New York]] per studiare musica alla [[Columbia University]], dove conseguì la laurea, il master e il dottorato. Lì studiò composizione con Otto Luening e Vladimir Ussachevsky, sebbene i suoi interessi principali si stessero focalizzando sulla teoria e l'analisi della musica.<ref>David Carson Berry, "Journal of Music Theory under Allen Forte’s Editorship," ''Journal of Music Theory'' 50/1 (2006), 8.</ref>
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== Pubblicazioni ==
Forte è noto per il suo libro ''[https://yalebooks.yale.edu/book/9780300021202/structure-atonal-music The Structure of Atonal Music]'' (''La struttura della musica atonale''), (1973), dove si rintracciano molte delle sue radici in un articolo di un decennio prima: ''A Theory of Set-Complexes for Music'' (''Una teoria degli insiemi complessi per la musica''), (1964).<ref>Allen Forte, "A Theory of Set-Complexes for Music," Journal of Music Theory 8/2 (1964): 136-183.</ref> In questi lavori egli "applicava i principi della teoria degli insiemi all'analisi di raccolte non ordinate di classi di toni, chiamate insiemi di classi di pitch (pc sets). [...] L'obiettivo fondamentale della teoria di Forte era di definire le varie relazioni esistenti tra le serie pertinenti di un'opera, in modo da poter dimostrare la coerenza contestuale ". Anche se la metodologia derivata dal lavoro di Forte "ha avuto i suoi detrattori... i libri di testo sull'analisi post-tonale ora la insegnano abitualmente (a vari livelli)"<ref>David Carson Berry, "Theory," sect. 5.iv (“Pitch-class set theory”), in ''The Grove Dictionary of American Music'', 2nd edition, ed. Charles Hiroshi Garrett (New York: Oxford University Press, 2013), 8:175-176.</ref>
 
Forte ha pubblicato analisi delle opere di [[Anton Webern|Webern]] e [[Alban Berg|Berg]] ed ha scritto sull'[[analisi schenkeriana]] e sulla musica del [[Great American Songbook]]. Una bibliografia completa e annotata delle sue pubblicazioni appare nell'articolo precedentemente citato, [http://trace.tennessee.edu/gamut/vol2/iss1/ Berry, ''The Twin Legacies of a Scholar-Teacher'']. Escludendo gli articoli redatti solo da Forte, elenca dieci libri, sessantatresessantatré articoli e trentasei pubblicazioni di altro tipo, dal 1955 all'inizio del 2009.
 
Forte fu anche editorialista del ''Journal of Music Theory'' durante un periodo importante del suo sviluppo, dal volume 4/2 (1960) all'11/1 (1967). Il suo impegno con il diario, inclusi molti dettagli biografici, è affrontato in ''Journal of Music Theory under Allen Forte's Editorship'', Journal of Music Theory 50/1 (2006): 7-23 di David Carson Berry.
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== Vita privata ==
Forte era sposato con la pianista [[Francia|francese]] [http://forte.music.unt.edu/archive/madeleineforte/index.html Madeleine (Hsu) Forte] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180405061220/http://forte.music.unt.edu/archive/madeleineforte/index.html |data=5 aprile 2018 }}, professoressa emerita di pianoforte alla Boise State University.
 
==Note==
<references/>
 
==Voci correlateBibliografia ==
* [[Numero di Forte]]
* [[Insieme (musica)|Insieme]]
* [[Teoria musicale]]
* [[Analisi musicale]]
 
== Bibliografia (Libri e articoli fondamentali) ==
* (1955) ''Contemporary Tone-Structures''. New York: Bureau of Publications, Columbia Univ. Teachers College.
* (1959) “Schenker's Conception of Musical Structure,” ''Journal of Music Theory'', iii, 1–30.
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* (1990) “Musorgsky as Modernist: the Phantasmic Episode from ''Boris Godunov'',” ''Music Analysis'', ix, 1–42.
* (1991) “Debussy and the Octatonic,” ''Music Analysis'', x, 125–69.
* (1991) “The Mask of Tonality: Alban Berg's Symphonic Epilogue to ''Wozzeck'',” ''Alban Berg: Analytical and Historical Perspectives'', ed. D. Gable and R.P. Morgan, Oxford: Oxford Univ. Press, 151–200.
* (1992) “Concepts of Linearity in Schoenberg's Atonal Music: a Study of the Opus 15 Song Cycle,” ''Journal of Music Theory'', xxxvi, 285–382.
* (1993) “Foreground Rhythm in Early Twentieth-Century Music,” ''Early Twentieth-Century Music'', ed. J. Dunsby Oxford: Oxford Univ. Press, 132–47.
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* (1998) ''The Atonal Music of Anton Webern''. New Haven: Yale Univ. Press.
* (2001) ''Listening to Classic American Popular Songs''. New Haven: Yale Univ. Press.
 
==Voci correlate==
* [[Numero di Forte]]
* [[Insieme (musica)|Insieme]]
* [[Teoria musicale]]
* [[Analisi musicale]]
 
==Collegamenti esterni==
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|musica classica}}
 
[[Categoria:Professori dell'Università Yale]]