Emanuele Felice: differenze tra le versioni
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{{P|Il testo è retorico e agiografico. Pieno di particolari non rilevanti ma solo inseriti a scopo incensatorio, come le citazioni delle recensioni o degli articoli che parlano del biografato. Va rivisto in molte parti per conformarlo alle indicazioni indicate in [[WP:NEUTRALE]]|biografie|marzo 2022}}
[[File:Festival E' storia, aprile 2018.jpg|miniatura|Emanuele Felice al Festival internazionale èStoria, Gorizia, aprile 2018.]]
[[File:2017 book-wine-dylan-felice.jpg|miniatura|Emanuele Felice nel 2017 al Festival "Book & Wine", a Vasto, nell'incontro dal titolo "Songs can't change the world. Bob Dylan, Nobel per la letteratura 2016".]]
{{Bio
|Nome = Emanuele
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|PostNazionalità= , [[Storia economica|storico dell'economia]]
|Nazionalità = italiano
}}
== Biografia ==
Originario di [[Vasto]], laureato in Economia all'[[Università di Bologna]], ha conseguito il dottorato in [[Storia economica]] presso l'[[Università di Pisa]] e si è poi specializzato presso la [[London School of Economics]], la [[Università Pompeu Fabra|Universitat Pompeu Fabra]], la [[Università di Harvard|Harvard University]].
Dal
Nel 2015 e 2016 è stato editorialista per ''[[La Stampa]]'', dal 2017 al 2020 è stato editorialista per [[La Repubblica (quotidiano)|''La Repubblica'']] e ''[[L'Espresso]]'', dal 2020 è editorialista per il quotidiano ''[[Domani (quotidiano)|Domani]].''▼
Nel 2017, a 40 anni, ha
Dal 2024 è il curatore del Festival dell'Economia Critica, organizzato a Milano dalla [[Fondazione Giangiacomo Feltrinelli]].<ref>{{Cita web|url=https://fondazionefeltrinelli.it/partecipa/festivaldelleconomiacritica/|titolo=Festival dell'Economia Critica 2024|sito=Fondazione Giangiacomo Feltrinelli|lingua=it-IT|accesso=2024-09-21}}</ref>
▲Dal 2019 è [[professore ordinario]] di Politica economica presso l'[[Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio"|Università "Gabriele D'Annunzio"]] di [[Chieti]]-[[Pescara]]<ref>{{Cita web|url=https://www.unich.it/ugov/person/73629|titolo=FELICE Claudio Emanuele {{!}} Università degli Studi "G. d'Annunzio"Chieti – Pescara|sito=www.unich.it|accesso=2019-07-02}}</ref>. Nel 2021 è anche professore esterno di Economic History presso la LUISS - [[Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli]].<ref>{{Cita web|url=https://www.luiss.edu/cattedreonline/corso/T092/0/L21BBBASE/2020?fbclid=IwAR2sn4FKNUkAQ6jEiusuCJO3jmJ5DzYsbamhQkWpfnESCgXDgPc6If-QYNM|titolo=Luiss Guido Carli {{!}} Libera Università Internazionale degli Studi Sociali, Roma|sito=Luiss Guido Carli|lingua=en|accesso=2021-02-26}}</ref>
== Opere e pensiero ==▼
▲Nel 2015 e 2016 è stato editorialista per ''[[La Stampa]]'', dal 2017 al 2020 è stato editorialista per [[La Repubblica (quotidiano)|''La Repubblica'']] e ''[[L'Espresso]]'', dal 2020 è editorialista per ''[[Domani (quotidiano)]].''
Fra le sue opere più significative, figurano le seguenti (tutte pubblicate da [[Il Mulino]]): ''Perché il Sud è rimasto indietro'' (2013), ''Ascesa e declino. Storia economica d'Italia''
Il libro ''Il Sud, l'Italia, l'Europa. Diario civile'' (2019), è una raccolta ragionata degli editoriali scritti dal 2014 al 2018 il cui tema centrale è il recente declino, in Italia, dell'economia e della democrazia liberale.
▲== Opere ==
▲Fra le sue opere più significative, figurano le seguenti (tutte pubblicate da [[Il Mulino]]): ''Perché il Sud è rimasto indietro'' (2013), ''Ascesa e declino. Storia economica d'Italia'' (2015), ''Storia economica della felicità'' (2017) e ''Dubai, l'ultima utopia'' (2020). Il libro ''Il Sud, l'Italia, l'Europa. Diario civile'' (2019), è una raccolta ragionata degli editoriali scritti dal 2014 al 2018 il cui tema centrale è il progressivo declino, in Italia, della democrazia e del rispetto dei diritti umani.
Nel 2025 ha pubblicato il suo primo libro con [[Giangiacomo Feltrinelli Editore|Feltrinelli]], ''Manifesto per un'altra economia e un'altra politica''.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Radio Radicale|url=https://www.radioradicale.it/scheda/762801/presentazione-del-libro-di-emanuele-felice-manifesto-per-unaltra-economia-e-unaltra|titolo=Presentazione del libro di Emanuele Felice "Manifesto per un'altra economia e un'altra politica" (Feltrinelli, 2025)|sito=Radio Radicale|data=2025-06-24|accesso=2025-09-07}}</ref>
All'inizio, la sua attività di ricerca si è rivolta soprattutto alla ricostruzione storica dei divari regionali in Italia e alla loro interpretazione: in diversi articoli specialistici<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Emanuele|cognome=Felice|data=2005|titolo=Il reddito delle regioni italiane nel 1938 e nel 1951. Una stima basata sul costo del lavoro|rivista=Rivista di storia economica|numero=1/2005|accesso=2019-07-02|doi=10.1410/19468|url=https://www.rivisteweb.it/doi/10.1410/19468}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Emanuele|cognome=Felice|data=2005|titolo=Il valore aggiunto regionale. Una stima per il 1891 e per il 1911 e alcune elaborazioni di lungo periodo (1891-1971)|rivista=Rivista di storia economica|numero=3/2005|accesso=2019-07-02|doi=10.1410/20935|url=https://www.rivisteweb.it/doi/10.1410/20935}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Emanuele|cognome=Felice|data=2010-01-01|titolo=Regional development: reviewing the Italian mosaic|rivista=Journal of Modern Italian Studies|volume=15|numero=1|pp=64–80|accesso=2019-07-02|doi=10.1080/13545710903465556|url=https://doi.org/10.1080/13545710903465556}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Emanuele|cognome=Felice|data=2011|titolo=Regional value added in Italy, 1891–2001, and the foundation of a long-term picture1|rivista=The Economic History Review|volume=64|numero=3|pp=929–950|lingua=en|accesso=2019-07-02|doi=10.1111/j.1468-0289.2010.00568.x|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/j.1468-0289.2010.00568.x}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Emanuele|cognome=Felice|titolo=The roots of a dual equilibrium: GDP, productivity, and structural change in the Italian regions in the long run (1871–2011)|rivista=European Review of Economic History|lingua=en|accesso=2019-07-02|doi=10.1093/ereh/hey018|url=https://academic.oup.com/ereh/advance-article/doi/10.1093/ereh/hey018/5073301}}</ref> ha elaborato stime del [[Prodotto interno lordo|PIL]] e della produttività delle regioni italiane, dall'[[Proclamazione del Regno d'Italia|Unità d'Italia]] al secondo dopoguerra, come pure dell'[[Indice di sviluppo umano]] e di altri indicatori sociali<ref>{{Cita pubblicazione|autore=E. Felice|anno=|titolo=I divari regionali in Italia sulla base degli indicatori sociali (1871-2001)|rivista=Rivista di Politica Economica|volume=97, 2007|numero=3-4|url=http://www.rivistapoliticaeconomica.it/2007/mar-apr/Eman_felice.pdf|accesso=4 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181103093809/http://www.rivistapoliticaeconomica.it/2007/mar-apr/Eman_felice.pdf|dataarchivio=3 novembre 2018|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Emanuele Felice|titolo=Regional convergence in Italy (1891-2001): testing human and social capital|rivista=Cliometrica|volume=2012 (6)|numero=n. 3, pp. 267-306|url=https://link.springer.com/article/10.1007/s11698-011-0076-1}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=E. Felice, M. Vasta|titolo=Passive modernization? The new human development index and its components in Italy's regions (1871-2007)|rivista=European Review of Economic History|volume=19 (2015)|numero=n. 1, pp. 44-66.|doi=|url=https://watermark.silverchair.com/heu018.pdf?token=AQECAHi208BE49Ooan9kkhW_Ercy7Dm3ZL_9Cf3qfKAc485ysgAAAjkwggI1BgkqhkiG9w0BBwagggImMIICIgIBADCCAhsGCSqGSIb3DQEHATAeBglghkgBZQMEAS4wEQQMjI7a2aPxSlRxvXGeAgEQgIIB7AAxEiAqn4nsa5S6dMz6TviNgTYgmjKBE4zfPRCeCQlsj_aT51DYrg6ijgw5d_PzH6hxDAz4GO5ik8BaG64Y4uVSADHwxlrYbKANNQKAJEEYAzEXr512Xo6YsrNNlVUWlhDqV4Vflfcx_5cC0LaZXoszKFysoU5cEM6uGLcjKNc7RJQ71zeNrBCKwUI2ChP0diMfV9osO1ECXhSD2V1Zd08c7mA6W6chs1NpzTPD90eU0fkwDGCCmIgFr8l1rKcWdIp1JEBhbKSXiNJIsiynX68eRVYccTjM-qKSOMPnkb7dPTjiCFuuMHMu5b5Lk1yQl3muhwomzO-uA2xBZfimNf7hc4CwtmripFSIowuXcMpqZvCvzrCThiU_VHWCUld9P_ZMRPmlgcRMvTlLi2-aYxfeVeUJACKqx6qKE4v0VSnpdVoaANKlgL9CNy129mPBmMlQErB7OK-X2lRs3PF7n7zJ6fT4iz5mzYHpTJEJLbLVBFPhMuqBHpBjgMPpM_AlaoSHCKVSxcOcHVfMFH6wQi2v18PyXI7GHWDLuLjPSrL2ey3JlTKuWoFQsw8MRwe_0HwSSTl6bTCw2l5z5osM3MSsFv-fCwzKYOyofklBULkIVJLmGUsnKpuMJjQF0y4Ym6KWBCzf8Kosi8PFXg}}</ref>; l'autore ha così proposto un quadro interpretativo di lungo periodo per spiegare i diversi andamenti regionali, basato sul ruolo del contesto sociale e delle istituzioni, e delle classi dirigenti che da quel contesto derivano.▼
=== Questione meridionale e disuguaglianze ===
Con il libro ''Perché il Sud è rimasto indietro'' (2013), Felice ottiene una certa notorietà anche al di fuori dei circoli accademici<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cultura/14_febbraio_05/se-tutta-l-italia-diventa-mezzogiorno-minaccia-una-deriva-dall-europa-2d523d3c-8e75-11e3-afb4-50ae7364e5b3.shtml|titolo=Se tutta l'Italia diventa Mezzogiorno La minaccia di una deriva dall'Europa|sito=Corriere della Sera|data=2014-02-05|accesso=2019-07-02}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://blog.ilgiornale.it/allegri/2014/02/13/meridionali-di-tutto-il-mondo-unitevi-e-leggete-questo-libro/|titolo=Meridionali di tutto il mondo unitevi (e leggete questo libro) –|sito=blog.ilgiornale.it|accesso=2019-07-02}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2014/24-febbraio-2014/editoriale%7C-colpe-sono-anche-nostro-meridione-2224120509029.shtml|titolo=Editoriale{{!}} Le colpe sono anche nel nostro Meridione|sito=Corriere del Mezzogiorno|data=2014-02-24|accesso=2019-07-02}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.indygesto.com/indybooks/420-perche-il-sud-e-rimasto-indietro-la-risposta-di-emanuele-felice|titolo=Perché il Sud è rimasto indietro? La risposta di Emanuele Felice|sito=Indygesto|accesso=2019-07-02}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Giuseppe|cognome=Provenzano|titolo=Perché il Sud è rimasto indietro? Il ruolo delle politiche. Contributo al dibattito a partire da un saggio di Emanuele Felice|lingua=en|accesso=2019-07-02|url=https://www.academia.edu/14284845/Perch%C3%A9_il_Sud_%C3%A8_rimasto_indietro_Il_ruolo_delle_politiche._Contributo_al_dibattito_a_partire_da_un_saggio_di_Emanuele_Felice}}</ref>, suscitando un certo dibattito tra i fautori e gli oppositori della sua tesi, su diversi quotidiani<ref>{{Cita web|url=http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/politica/2014/5-marzo-2014/editoriale%7Cintellettuali-sudismo-2224166598559.shtml|titolo=Editoriale{{!}}Intellettuali e sudismo|autore=Ernesto Galli Della Loggia|sito=Corriere del Mezzogiorno|data=2014-03-05|accesso=2019-07-02}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/404565/perche-il-sud-e-rimasto-indietro-presentazione-del-libro-di-emanuele-felice-societa|titolo=Perchè il sud è rimasto indietro - Presentazione del libro di Emanuele Felice (Società editrice il Mulino)|autore=Radio Radicale|sito=Radio Radicale|data=2014-02-28|accesso=2019-07-02}}</ref>.▼
▲All'inizio, la sua attività di ricerca si è rivolta soprattutto alla ricostruzione storica dei divari regionali in Italia e alla loro interpretazione: in diversi articoli specialistici<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Emanuele|cognome=Felice|data=2005|titolo=Il reddito delle regioni italiane nel 1938 e nel 1951. Una stima basata sul costo del lavoro|rivista=Rivista di storia economica|numero=1/2005|accesso=2019-07-02|doi=10.1410/19468|url=https://www.rivisteweb.it/doi/10.1410/19468}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Emanuele|cognome=Felice|data=2005|titolo=Il valore aggiunto regionale. Una stima per il 1891 e per il 1911 e alcune elaborazioni di lungo periodo (1891-1971)|rivista=Rivista di storia economica|numero=3/2005|accesso=2019-07-02|doi=10.1410/20935|url=https://www.rivisteweb.it/doi/10.1410/20935}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Emanuele|cognome=Felice|data=1º gennaio 2010
▲Con il libro ''Perché il Sud è rimasto indietro'' (2013), Felice ottiene una certa notorietà anche al di fuori dei circoli accademici
Nel libro successivo, ''Ascesa e declino. Storia economica d'Italia'' (Il Mulino, 2015), e in alcuni articoli specialistici<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Emanuele|cognome=Felice|data=2015-02-01|titolo=Italy's Growth and Decline, 1861–2011|rivista=The Journal of Interdisciplinary History|volume=45|numero=4|pp=507–548|accesso=2019-07-02|doi=10.1162/JINH_a_00757|url=https://doi.org/10.1162/JINH_a_00757|nome2=Giovanni|cognome2=Vecchi}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Giovanni|cognome=Vecchi|data=2015/06|titolo=Italy's Modern Economic Growth, 1861–2011|rivista=Enterprise & Society|volume=16|numero=2|pp=225–248|lingua=en|accesso=2019-07-02|doi=10.1017/eso.2014.23|url=https://www.cambridge.org/core/journals/enterprise-and-society/article/italys-modern-economic-growth-18612011/A6F665C86CD05BFA0563DDB67B0AA522|nome2=Emanuele|cognome2=Felice}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Emanuele|cognome=Felice|data=2018|titolo=Economia e politica. Un'interpretazione di lungo periodo del declino italiano|rivista=ITALIA CONTEMPORANEA|volume=|numero=|accesso=2019-07-02|doi=10.3280/IC2018-288006|url=http://www.francoangeli.it/Riviste/SchedaRivista.aspx?IDarticolo=63056&lingua=IT}}</ref>, Felice allarga il suo schema interpretativo: come per il Sud, anche per l'Italia sono in sostanza l'assetto socio-istituzionale, e le classi dirigenti che ne derivano, a determinare i successi e i fallimenti, e in particolare a spiegare l'attuale fase di declino economico. Anche questo libro suscita un certo dibattito, sui quotidiani nazionali e anche al di fuori dei circoli accademici<ref>{{Cita web|url=http://lettura.corriere.it/debates/litalia-se-chiusa-dunque-declina/|titolo=Notizie di libri e cultura del Corriere della Sera|sito=lettura.corriere.it|accesso=2019-07-02}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Sabino Cassese|titolo=Tornati all'età del bronzo|rivista=Il Sole-24 ore. Domenicale|volume=2015|numero=|url=https://images.irpa.eu/wp-content/uploads/2019/04/Segnalazioni_Cassese-20.pdf}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://sinistrainrete.info/storia/6067-emanuele-felice-ascesa-e-declino-nella-storia-economica-d-italia.html|titolo=Emanuele Felice: Ascesa e declino nella storia economica d'Italia|autore=Emanuele Felice|sito=sinistrainrete.info|lingua=en-gb|accesso=2019-07-02}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/456406/ascesa-o-declino-delleconomia-italiana|titolo=Ascesa o declino dell'economia italiana?|autore=Radio Radicale|sito=Radio Radicale|data=2015-10-21|accesso=2019-07-02}}</ref>.▼
=== Storia economica d'Italia e cause del declino italiano ===
▲Nel libro successivo, ''Ascesa e declino. Storia economica d'Italia'' (Il Mulino, 2015), e in alcuni articoli specialistici<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Emanuele|cognome=Felice|data=1º febbraio 2015
In alcuni saggi successivi, così come in un numero monografico per la rivista "L'Industria" da lui curato insieme a [[Ugo Pagano]]<ref>{{Cita web|url=https://www.rivisteweb.it/issn/0019-7416/issue/7733|titolo=Rivisteweb: Dettagli Rivista|lingua=en|accesso=2021-04-10}}</ref>, Felice si concentra in particolare sulle cause del recente declino economico dell'Italia. Secondo Felice già dagli anni Settanta, e poi con ancora meno attenuanti negli anni Ottanta, l’Italia si è avvitata in un percorso di "path dependence" (dipendenza dal sentiero) e ne è rimasta prigioniera: soluzioni di breve periodo, che nell’immediato soddisfacevano i principali attori economici e politici, sono state preferite ad altre di maggiore lungimiranza strategica, ma che avrebbero messo in discussione i compromessi e i benefici esistenti. Secondo Felice, l'Italia allora ha scelto una strategia di crescita non adatta agli standard di un paese avanzato: puntare sul debito pubblico (peraltro in modo clientelare), sulla svalutazione del cambio e sulla rendita; invece che investire sulle condizioni che creano innovazione tecnologica e mobilità sociale. Questa impostazione è poi sostanzialmente rimasta anche negli anni successivi quando, dopo l'entrata nell'euro, si è pensato di poter competere svalutando e precarizzando il lavoro (cioè ancora una volta sui costi), invece che puntando sull'innovazione (cioè sulla qualità). Fra le aree in cui la classe politica non è riuscita o non ha voluto intervenire, e che invece erano fondamentali per la crescita, e dove tuttora l'Italia presenta gravi problemi e anomalie, Felice analizza in particolare la pubblica amministrazione, l'istruzione e la ricerca, le politiche per il Mezzogiorno<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Emanuele|cognome=Felice|data=2018|titolo=Economia e politica. Un’interpretazione di lungo periodo del declino italiano|rivista=ITALIA CONTEMPORANEA|accesso=2021-04-10|doi=10.3280/IC2018-288006|url=http://www.francoangeli.it/Riviste/SchedaRivista.aspx?IDarticolo=63056&lingua=IT}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Emanuele|cognome=Felice|nome2=Alessandro|cognome2=Nuvolari|nome3=Michelangelo|cognome3=Vasta|data=2019|titolo=Alla ricerca delle origini del declino economico italiano|rivista=L'industria|numero=2/2019|accesso=2021-04-10|doi=10.1430/94132|url=https://www.rivisteweb.it/doi/10.1430/94132}}</ref>.
Con il libro ''Storia economica della felicità'' (2017), Felice propone una lettura di lungo periodo sul rapporto fra [[sviluppo economico]], [[etica]] e [[diritti umani]].<ref>{{Cita web|url=https://www.pandorarivista.it/articoli/storia-economica-della-felicita-di-emanuele-felice/|titolo="Storia economica della felicità" di Emanuele Felice|sito=Pandora Rivista|data=2018-06-11|accesso=2019-07-02}}</ref> Nel recensirla, [[Sabino Cassese]] ha accostato quest'opera ai lavori di [[Max Weber]], [[Jared Diamond]] e [[Yuval Noah Harari|Yuval Harari]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfoglio.it/parla-cassese/2017/12/12/news/i-politici-e-la-promessa-della-felicita-168408/|titolo=I politici e la promessa della felicità|sito=www.ilfoglio.it|accesso=2019-07-02}}</ref> ▼
=== Sviluppo economico, etica e democrazia ===
Nel 2020 di questo libro viene pubblicata un'edizione in spagnolo, sottotitolata "Una nuova visione della storia del mondo" ([[Editorial Crítica]]); secondo la rivista WMagazin, ''Historia economica de la felicidad'' è uno dei cinque migliori saggi usciti nel 2020.<ref>{{Cita web|url=http://wmagazin.com/relatos/los-20-mejores-libros-del-ano-2020-por-generos-literarios-para-wmagazin/|titolo=Los 20 mejores libros del año 2020, por géneros literarios, para WMagazín – WMagazín|lingua=es-ES|accesso=2020-12-29}}</ref>▼
▲Con il libro ''Storia economica della felicità'' (2017), Felice propone una lettura di lungo periodo sul rapporto fra [[sviluppo economico]], [[etica]] e [[diritti umani]]
Nel recensirla, [[Sabino Cassese]] ha accostato quest'opera ai lavori di [[Max Weber]], [[Jared Diamond]] e [[Yuval Noah Harari|Yuval Harari]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfoglio.it/parla-cassese/2017/12/12/news/i-politici-e-la-promessa-della-felicita-168408/|titolo=I politici e la promessa della felicità|accesso=2019-07-02}}</ref>.
Alla fine del 2019 pubblica come editoriale un saggio per la rivista ''[[Il Mulino (rivista)|Il Mulino]]'', scritto con [[Giuseppe Provenzano (1982)|Giuseppe Provenzano]] ([[Ministri per la coesione territoriale della Repubblica Italiana|Ministro per il Sud e la coesione territoriale]] e già responsabile Lavoro del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] nella prima segreteria di [[Nicola Zingaretti]]), dal titolo "Perché la democrazia è in crisi? Socialisti e liberali per i tempi nuovi", in cui si sostiene che le politiche neo-liberali degli ultimi quarant'anni contribuendo ad aumentare le disuguaglianze dentro i paesi avanzati hanno causato l'indebolimento della [[democrazia liberale]] in Occidente, mentre l'ideologia neo-liberale, ponendo in secondo piano i [[diritti umani]] (specialmente sociali), ha rappresentato un tradimento del [[liberalismo]]; al contrario, il [[liberalismo]] può ritrovare linfa in un nuovo incontro con il pensiero socialista, fondato sulla valorizzazione dei diritti dell'uomo allargati, proseguendo il cammino intrapreso nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Emanuele|cognome=Felice|data=2019-12-01|titolo=Perché la democrazia è in crisi? Socialisti e liberali per i tempi nuovi|rivista=il Mulino|numero=6/2019|accesso=2020-05-21|doi=10.1402/95606|url=https://www.rivistailmulino.it/journal/article/index/Article/Journal:RWARTICLE:95606/Item/Journal:RWARTICLE:95606|nome2=Giuseppe|cognome2=Provenzano}}</ref> Il saggio di Felice e Provenzano ha suscitato un ampio dibattito: nei primi mesi del 2020 la rivista "Pandora" ha pubblicato due dozzine di contributi di studiosi e uomini politici che ne discutono le tesi, sotto il titolo "Socialismo e liberalismo. Un dibattito sulla cultura politica".<ref>{{Cita web|url=https://www.pandorarivista.it/articoli/socialismo-liberalismo-provenzano-felice-un-dibattito-sulla-cultura-politica/|titolo=Socialismo e liberalismo. Un dibattito sulla cultura politica|sito=Pandora Rivista|data=2020-03-05|accesso=2020-05-21}}</ref>▼
▲Nel 2020 di questo libro
Nel marzo del 2020 ha pubblicato sempre con Il Mulino ''Dubai, l'ultima utopia'', un saggio e un reportage molto critico su quella che si definisce la "città più felice del mondo", ma che secondo Felice è invece un mondo distopico: il caso esemplare nel mondo della separazione fra capitalismo e democrazia, che rappresenta in modo paradigmatico le conseguenze (anche sull'ambiente) di un progresso economico sganciato dall'ideale dei diritti dell'uomo.<ref>{{Cita web|url=https://rep.repubblica.it/pwa/rubrica/l-infedele/2020/04/17/news/l_infernale_modello_dubai-254126446/|titolo=Rep|sito=rep.repubblica.it|accesso=2020-05-21}}</ref>▼
▲Alla fine del 2019 pubblica come editoriale un saggio per la rivista ''[[Il Mulino (rivista)|Il Mulino]]'', scritto con [[Giuseppe Provenzano (1982)|Giuseppe Provenzano]] ([[Ministri per la coesione territoriale della Repubblica Italiana|Ministro per il Sud e la coesione territoriale]] e già responsabile Lavoro del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] nella prima segreteria di [[Nicola Zingaretti]]), dal titolo "Perché la democrazia è in crisi? Socialisti e liberali per i tempi nuovi", in cui si sostiene che le politiche neo-liberali degli ultimi quarant'anni contribuendo ad aumentare le disuguaglianze dentro i paesi avanzati hanno causato l'indebolimento della [[democrazia liberale]] in Occidente, mentre l'ideologia neo-liberale, ponendo in secondo piano i [[diritti umani]] (specialmente sociali), ha rappresentato un tradimento del [[liberalismo]]; al contrario, il [[liberalismo]] può ritrovare linfa in un nuovo incontro con il pensiero socialista, fondato sulla valorizzazione dei diritti dell'uomo allargati, proseguendo il cammino intrapreso nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale
È stato responsabile Economia del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], dal febbraio 2020 al marzo 2021, con la segreteria di [[Nicola Zingaretti]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2020/02/08/emanuele-felice-responsabile-economico-pd/|titolo=L'economista Emanuele Felice è il nuovo responsabile economico del PD|sito=Il Post|data=2020-02-08|accesso=2020-02-11}}</ref> ▼
▲Nel marzo del 2020 ha pubblicato sempre con Il Mulino ''Dubai, l'ultima utopia'', un saggio e un reportage molto critico su quella che si definisce la "città più felice del mondo", ma che secondo Felice è invece un mondo distopico: il caso esemplare nel mondo della separazione fra capitalismo e democrazia, che rappresenta in modo paradigmatico le conseguenze (anche sull'ambiente) di un progresso economico sganciato dall'ideale dei diritti dell'uomo
Nella sua prima intervista in questo ruolo, rilasciata il 24 febbraio 2020 al quotidiano di cui era editorialista ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', Felice propone un nuovo patto con l'Europa per rilanciare l'economia italiana: più margini sul fronte degli investimenti in infrastrutture, istruzione e ambiente, in cambio delle riforme nella pubblica amministrazione e nel fisco.<ref>{{Cita web|url=https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2020/02/24/news/emanuele_felice_all_italia_serve_un_nuovo_patto_con_l_europa_su_crescita_e_investimenti_-249506821/|titolo=Rep|sito=rep.repubblica.it|accesso=2020-05-21}}</ref> Nella successiva intervista rilasciata il 13 marzo per il settimanale ''Sette'' del ''[[Corriere della Sera]]'', Felice sul piano politico si definisce "socialista, democratico, liberale" e, su quello personale, dichiara di fare parte della comunità [[LGBT]] e [[queer]].<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/sette/politica/20_marzo_13/emanuele-felice-ho-fatto-primo-sciopero-12-anni-f2a40688-62b3-11ea-a693-c7191bf8b498.shtml|titolo=Emanuele Felice: «Ho fatto il primo sciopero a 12 anni»|autore=Vittorio Zincone|sito=Corriere della Sera|data=2020-03-13|accesso=2020-05-21}}</ref>▼
=== Interpretazione della storia ===
Nel 2022 pubblica, sempre per i tipi de [[Il Mulino]], il libro ''La conquista dei diritti. Un'idea della storia''. In questo lavoro, l'autore rilegge l'intera storia umana alla luce di tre grandi ideologie e visioni della storia, il liberalismo, il socialismo e l'ambientalismo, per mostrare come esse possano completarsi a vicenda, nella visione dei "diritti umani allargati": questi progressivamente nel corso del tempo si sono estesi dai tradizionali diritti civili di prima generazione (le libertà civili e politiche) ai diritti sociali, grazie all'incontro con il pensiero socialista, poi ai diritti civili di seconda generazione (la liberazione dell'amore e i diritti delle persone Lgbt), quindi oggi ai diritti ambientali e ai diritti degli animali; e nell'estendersi, secondo un'etica della giustizia che è propria della ragione umana e una visione relazionale della felicità umana, pongono anche dei doveri. Il libro rappresenta per certi versi la seconda gamba, politica, della visione della storia propria di Felice, mentre ''Storia economica della felicità'' ne costituisce la gamba etica<ref>{{Cita web|url=https://www.pressreader.com/italy/corriere-della-sera/20220211/282454237408045|titolo=PressReader.com - Giornali da tutto il mondo|accesso=2022-03-04}}</ref>.
=== Liberalsocialismo ===
Da responsabile economico del PD Felice ha focalizzato la sua attenzione sulla [[politica industriale]], sulla coesione Nord-Sud e sui temi dell'[[Unione europea|Unione Europea]] e dell'economia internazionale. Dopo lo scoppio della [[Pandemia di COVID-19 del 2020 in Italia|pandemia di coronavirus]] in Italia e il conseguente inizio di una fase di crisi economica Felice si è dichiarato favorevole all'intervento pubblico per contrastare l'indebolimento dell'apparato produttivo nazionale<ref>[http://osservatorioglobalizzazione.it/interviste/le-sfide-economiche-della-crisi-conversazione-con-emanuele-felice/ ''Le sfide economiche della crisi: conversazione con Emanuele Felice''], Osservatorio Globalizzazione, 10 maggio 2020</ref> e ha lavorato a una riforma fiscale progressiva, sul modello tedesco, che semplifichi il sistema e riduca le imposte per i ceti medio-bassi.<ref>{{Cita web|url=http://www.nonsolofole.it/?p=405264|titolo=Governo: tagliare l'Irpef abolendo gli sconti fiscali. Così Draghi vuol abbassare le tasse {{!}} NONSOLOFOLE|data=2021-02-10|lingua=it-IT|accesso=2021-02-26}}</ref> ▼
Nel successivo libro, scritto in 'duello' con [[Alberto Mingardi]], ''Libertà contro libertà. Un duello sulla società aperta'' (Il Mulino, 2024), Felice sintetizza la sua visione di un nuovo liberalismo che si completa nell'incontro con il socialismo e con l'ecologismo e che costituisce anche, a suo parere, la chiave per superare la crisi delle liberal-democrazie<ref>{{Cita web|url=https://www.brunoleoni.it/il-duello-intellettuale-e-i-tanti-volti-della-liberta/|titolo=Il duello intellettuale e i tanti volti della libertà|autore=Francesco|sito=Istituto Bruno Leoni|data=2024-09-02|lingua=it|accesso=2024-09-21}}</ref>. Per Felice, in questa visione, libertà e uguaglianza non sono in contrapposizione ma possono rafforzarsi a vicenda<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfoglio.it/cultura/2024/04/30/news/mingardi-vs-felice-un-libro-sul-dilemma-fra-liberta-e-diseguaglianza-6500696/|titolo=Mingardi vs Felice. Un libro sul dilemma fra libertà e diseguaglianza|sito=www.ilfoglio.it|lingua=it|accesso=2024-09-21}}</ref>.
=== La visione dell'economia ===
A partire da settembre 2020, in diversi editoriali per [[Domani (quotidiano)]], Felice sostiene l'importanza di un Recovery Fund selettivo, che "scontenti qualcuno" per aumentare il potenziale di crescita del paese e con progetti effettivamente aggiuntivi rispetto a quanto programmato dall'amministrazione ordinaria, si esprime contro i bonus a pioggia e per un [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] che ponga al centro le politiche contro le disuguaglianze e a favore dell'ambiente. Sostiene la necessità di una nuova collaborazione fra l'[[Unione europea|Unione Europea]] e gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] di [[Joe Biden|Biden]], per imporre regole alla finanza internazionale e tassare in modo equo le imprese transnazionali, con riforme che a suo giudizio potrebbero salvare la globalizzazione e le società aperte. Si esprime a favore del rafforzamento e della riforma dell'[[Unione europea|Unione Europea,]] con cessione di sovranità da parte dei singoli stati, al fine di rendere strutturali politiche keynesiane comuni. Critica duramente Renzi per i suoi legami con il regime saudita e sostiene la necessità di un nuovo incontro fra il pensiero liberale e il pensiero socialista, incentrato sui diritti dell'uomo.<ref>{{Cita web|url=https://www.editorialedomani.it/autore/emanuele-felice-d7d9zivy?page=1|titolo=Articoli e commenti di Emanuele Felice|sito=www.editorialedomani.it|accesso=2021-02-26}}</ref>▼
Nel ''Manifesto per un'altra economia e un'altra politica'' (Feltrinelli, 2025), Felice sostiene, con la prospettiva dello storico economico ma anche dello studioso di storia del pensiero politico ed economico, che l’economia non è un sistema di leggi naturali, ma una costruzione storica che riflette sempre rapporti di potere. Se non è guidata dalla politica democratica e da un'etica dei diritti, verrà guidata, come sta accadendo, dalle grandi forze finanziarie e tecnologiche e da una politica non democratica. Felice propone poi una serie di riforme non solo nella sfera economica (istruzione e innovazione, fisco e welfare, politiche ambientali, sistema creditizio, regole internazionali), ma anche in quella politica (vita dei partiti, legge elettorale, istituzioni nazionali e globali, Unione Europea), assieme a un nuovo orizzonte ideale (in linea con il precedente ''La conquista dei diritti''), così da rafforzare una società civile e una politica democratica in grado di condurre lo sviluppo economico e tecnologico verso obiettivi condivisi (riduzione della disuguaglianze, salvaguardia dell'ambiente, innovazione diffusa, partecipazione, rafforzamento della democrazia liberale). Questa attenzione per gli aspetti culturali e per le riforme politiche, assieme alle riforme economiche, costituisce un aspetto innovativo del libro, assieme all'idea che l'economia debba essere orientata dall'etica (e non viceversa), attraverso la politica democratica<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Francesco Bei|url=https://www.repubblica.it/cultura/2025/07/18/news/manuale_per_un_futuro_ancora_da_scrivere-424737872/|titolo=Manuale per un futuro ancora da scrivere|sito=la Repubblica|data=2025-07-17|accesso=2025-09-07}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-it|autore=Emanuele Feliceeconomista|url=https://www.editorialedomani.it/idee/commenti/economia-etica-politica-manifesto-per-un-cambiamento-dcxn3m26|titolo=Economia, etica e politica: Manifesto per un cambiamento|sito=www.editorialedomani.it|accesso=2025-09-07}}</ref>.
Il libro viene recensito, fra gli altri, da [[Massimo D'Alema]], che lo definisce "un libro coraggioso che merita di essere letto e discusso innanzitutto fra quanti non hanno perduto la speranza in una alternativa progressista all’attuale corso politico"<ref>{{Cita web|url=https://www.italianieuropei.it/it/italianieuropei-32025/item/4998-ritornare-al-primato-della-politica.html|titolo=Ritornare al primato della politica|sito=www.italianieuropei.it|accesso=2025-10-02}}</ref>.
== Impegno politico ==
▲È stato responsabile Economia del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], dal febbraio 2020 al marzo 2021, con la segreteria di [[Nicola Zingaretti]]
▲Nella sua prima intervista in questo ruolo, rilasciata il 24 febbraio 2020 al quotidiano di cui era editorialista ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', Felice propone un nuovo patto con l'Europa per rilanciare l'economia italiana: più margini sul fronte degli investimenti in infrastrutture, istruzione e ambiente, in cambio delle riforme nella pubblica amministrazione e nel fisco.<ref>{{Cita web|url=https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2020/02/24/news/emanuele_felice_all_italia_serve_un_nuovo_patto_con_l_europa_su_crescita_e_investimenti_-249506821/|titolo=Rep|sito=rep.repubblica.it|accesso=2020-05-21}}</ref> Nella successiva intervista rilasciata il 13 marzo per il settimanale ''Sette'' del ''[[Corriere della Sera]]'', Felice sul piano politico si definisce "socialista, democratico, liberale" e, su quello personale, dichiara di fare parte della comunità [[LGBT]] e [[queer]]
▲Da responsabile economico del PD Felice ha focalizzato la sua attenzione sulla [[politica industriale]], sulla coesione Nord-Sud e sui temi dell'[[Unione europea|Unione Europea]] e dell'economia internazionale. Dopo lo scoppio della [[Pandemia di COVID-19 del 2020 in Italia|pandemia di coronavirus]] in Italia e il conseguente inizio di una fase di crisi economica Felice si è dichiarato favorevole all'intervento pubblico per contrastare l'indebolimento dell'apparato produttivo nazionale<ref>[http://osservatorioglobalizzazione.it/interviste/le-sfide-economiche-della-crisi-conversazione-con-emanuele-felice/ ''Le sfide economiche della crisi: conversazione con Emanuele Felice''], Osservatorio Globalizzazione, 10 maggio 2020</ref> e ha lavorato a una riforma fiscale progressiva, sul modello tedesco,
▲A partire da settembre 2020, in diversi editoriali per [[Domani (quotidiano)]], Felice sostiene l'importanza di un Recovery Fund selettivo, che "scontenti qualcuno" per aumentare il potenziale di crescita del paese e con progetti effettivamente aggiuntivi rispetto a quanto programmato dall'amministrazione ordinaria, si esprime contro i bonus a pioggia e per un [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] che ponga al centro le politiche contro le disuguaglianze e a favore dell'ambiente. Sostiene la necessità di una nuova collaborazione fra l'[[Unione europea|Unione Europea]] e gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] di [[Joe Biden|Biden]], per imporre regole alla finanza internazionale e tassare in modo equo le imprese transnazionali, con riforme che a suo giudizio potrebbero salvare la globalizzazione e le società aperte. Si esprime a favore del rafforzamento e della riforma dell'[[Unione europea|Unione Europea,]] con cessione di sovranità da parte dei singoli stati, al fine di rendere strutturali politiche keynesiane comuni. Critica duramente [[Matteo Renzi]] per i suoi legami con il regime saudita e sostiene la necessità di un nuovo incontro fra il pensiero liberale e il pensiero socialista, incentrato sui diritti dell'uomo
Con il [[Governo Draghi]], assume l'incarico di esperto economico del Ministro del lavoro e delle politiche sociali [[Andrea Orlando]]<ref>{{Cita web|url=https://www.lavoro.gov.it/Amministrazione-Trasparente/Consulenti-collaboratori/Pagine/default.aspx|titolo=Consulenti e collaboratori|accesso=2021-12-25}}</ref>, capodelegazione al governo del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico.]]
Nell'autunno 2022 fonda, con alcune decine di studiosi, l'associazione "Rosa Rossa. Cultura politica progressista", di cui diventa presidente<ref>{{Cita web|url=https://rosarossa.eu/|titolo=Rosa Rossa {{!}} CULTURA POLITICA PROGRESSISTA|lingua=it-IT|accesso=2024-09-21}}</ref>. Il primo incontro si svolge a Bologna, il 10 dicembre 2022, nell'anniversario della [[Dichiarazione universale dei diritti umani]] e vede la partecipazione, fra gli altri, di [[Matteo Lepore]], [[Andrea Orlando]], [[Elly Schlein]], [[Roberto Speranza]], [[Valeria Termini]], [[Nadia Urbinati]]<ref>{{Cita web|url=https://www.radioradicale.it/scheda/685190/capitalismo-e-diritti-delluomo|titolo=Capitalismo e diritti dell'uomo|autore=Radio Radicale|sito=Radio Radicale|data=2022-12-10|lingua=it|accesso=2023-03-10}}</ref>. Il convegno diventa anche l'occasione per ufficializzare il sostegno della sinistra del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] alla candidatura di Elly Schlein a segretaria del PD<ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/schlein-prove-di-intesa-per-le-primarie-orlando-con-lei-consonanza-di-toni|titolo=Schlein, prove di intesa per le primarie. Orlando: «Con lei consonanza di toni»|sito=il manifesto|data=2022-12-10|lingua=en|accesso=2023-03-10}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/politica/22_dicembre_11/elly-schlein-rosa-rossa-ecologismo-diritti-scalata-sinistra-0356ddb8-7943-11ed-93c7-9327fd5bef7c.shtml|titolo=Elly Schlein e la «Rosa rossa» tra ecologismo e diritti: la scalata della sinistra|autore=Francesco Rosano|sito=Corriere di Bologna|data=2022-11-12|lingua=it|accesso=2023-03-10}}</ref>; successivamente, Felice spiega in un'intervista e in alcuni editoriali le ragioni del suo sostegno a Elly Schlein<ref>{{Cita web|url=https://chiaroquotidiano.it/2023/02/25/primarie-pd-emanuele-felice-con-elly-schlein-lotta-alle-disuguaglianze-e-dignita-del-lavoro/|titolo=Primarie Pd, Emanuele Felice: «Con Elly Schlein dignità del lavoro e lotta alle disuguaglianze»|autore=Redazione Chiaro Quotidiano|sito=Chiaro Quotidiano|data=2023-02-25|lingua=it-IT|accesso=2023-03-10}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.editorialedomani.it/idee/commenti/il-doppio-manifesto-dei-valori-rivela-la-confusione-identitaria-del-pd-js17zy66|titolo=Il doppio manifesto dei valori rivela la confusione identitaria del Pd|sito=www.editorialedomani.it|lingua=it-it|accesso=2023-03-10}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.editorialedomani.it/idee/commenti/la-sinistra-del-futuro-vuole-cambiare-il-mondo-non-adattarsi-q0o5dlqg|titolo=La sinistra del futuro vuole cambiare il mondo, non adattarsi|sito=www.editorialedomani.it|lingua=it-it|accesso=2023-03-10}}</ref>.
Nel dicembre 2022 e gennaio 2023, Felice è fra i "saggi" del Comitato costituente del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] e partecipa alla stesura del nuovo manifesto dei valori<ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/pd-scontro-sul-nuovo-manifesto-lala-destra-non-vuole-modifiche|titolo=Pd, scontro sul nuovo manifesto. L’ala destra non vuole modifiche|sito=il manifesto|data=2022-12-02|lingua=en|accesso=2023-03-10}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2023/01/21/news/manifesto_pd_testo_integrale_assemblea_partito_democratico-384474539/|titolo=Pd, ecco il nuovo Manifesto del valori. Oggi il voto in assemblea|sito=la Repubblica|data=2023-01-21|lingua=it|accesso=2023-03-10}}</ref>.
== Premi e riconoscimenti ==
*2013, vincitore del premio «Earl J. Hamilton», da parte dell'Associazione Spagnola di Storia Economica, per il migliore articolo di storia economica pubblicato nel 2012 su riviste internazionali, con il saggio ''Regional convergence in Italy (1891-2001): testing human and social capital'', in «Cliometrica», 6 (2012), n. 3, pp.
*2014, vincitore del Premio «Sele d'Oro», 2014, per il miglior saggio sulle condizioni economiche e sociali del Sud Italia, con il libro ''Perché il Sud è rimasto indietro''.<ref>
{{Cita web|url=http://seledoro.eu/2014/news/i-premiati-del-premio-sele-doro-mezzogiorno-2014/|titolo=Tutti i Premiati del Premio Sele d'Oro Mezzogiorno 2014|sito=Sele d'Oro|data=
*2016, vincitore del Premio «Fontamara» Ignazio Silone, «per avere con le sue ricerche attirato, da meridionale, nuove attenzioni sul ‘perché il Sud è rimasto indietro’ e per aver contribuito ad alimentare un nuovo dibattito in una prospettiva di riscatto».<ref>{{Cita web|url=https://news-town.it/cultura-e-societa/11753-premio-internazionale-ignazio-silone,-il-29-e-30-aprile-la-ventesima-edizione.html|titolo=Premio Internazionale Ignazio Silone, il 29 e 30 aprile la ventesima edizione|sito=NewsTown|accesso=2019-07-04|dataarchivio=29 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200729211506/https://news-town.it/cultura-e-societa/11753-premio-internazionale-ignazio-silone,-il-29-e-30-aprile-la-ventesima-edizione.html|urlmorto=sì}}</ref>
*2016, vincitore del Premio APE (Associazione per il Progresso Economico), per il «miglior libro di divulgazione in materia economico-politica pubblicato nel 2015», con il libro ''Ascesa e declino. Storia economica d'Italia''.<ref>{{Cita web|url=https://associazione-ape.it/il-premio-apele-sezioni-i-premiati/|titolo=Il premio APE: le sezioni, i premiati|sito=associazione-ape.it|accesso=2019-07-04}}</ref>
*2016, vincitore del Premio nazionale di cultura «Benedetto Croce», sezione saggistica, con il libro ''Ascesa e declino. Storia economica d'Italia''.<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/08/04/corrado-augias-tra-i-vincitori-del-premio-croce36.html|titolo=Corrado Augias tra i vincitori del Premio Croce - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2019-07-04}}</ref>
*2017, Premio «Giuseppe Pietrocola» (Vasto), «per l'alto valore degli studi di Storia dell'Economia».<ref>{{Cita web|url=https://www.ilnuovoonline.it/2017/02/09/il-premio-giuseppe-pietrocola-ad-emanuele-felice/|titolo=Il premio “Giuseppe Pietrocola” ad Emanuele Felice|sito=Il Nuovo Online|data=9 febbraio 2017
*2018, vincitore del Premio Confindustria Piemonte con il libro ''Storia economica della felicità''.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.
*2022, vincitore del Premio Eccellenze Iulm, per le migliori pubblicazioni culturali dell'Ateneo, con il libro ''La conquista dei diritti. Un'idea della storia''.<ref name=":0" />
== Pubblicazioni ==
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* ''Il Sud, l'Italia, l'Europa. Diario civile'', Il Mulino, Bologna, 2019. ISBN 978-88-15-28363-4
* ''Dubai, l'ultima utopia'', Il Mulino, Bologna, 2020. ISBN 978-88-15-28592-8
* ''La conquista dei diritti. Un'idea della storia'', Il Mulino, Bologna, 2022. ISBN 978-88-75-64011-8
* (con [[Alberto Mingardi]]), ''Libertà contro libertà. Un duello sulla società aperta'', Il Mulino, Bologna, 2022.[https://www.mulino.it/isbn/9788815388698]
* ''Manifesto per un'altra economia e un'altra politica'', Feltrinelli, Milano, 2025. [https://www.feltrinellieditore.it/opera/manifesto-per-unaltra-economia-e-unaltra-politica/]
== Note ==
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*[[Questione meridionale]]
*[[Socialismo liberale|Liberalsocialismo]]
*[[Ambientalismo]]
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
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