Andrea Memmo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ZimbuBot (discussione | contributi)
m WPCleaner v2.04 - Disambigua corretto un collegamento - Palladio
m clean up, replaced: |date= → |data=
 
(7 versioni intermedie di 6 utenti non mostrate)
Riga 15:
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =, cittadino della [[Repubblica di Venezia]]
|Immagine = Portret  van politicus Andrea Memmo, RP-P-1909-4826.jpg
|Didascalia = Andrea Memmo in un'incisione di [[Gerolamo Carattoni]] su disegno di [[Antonio Cavallucci]], tratto dal dipinto di [[Angelika Kauffmann]]
}}
Riga 38:
Casanova fu in effetti suo grande amico e forse fu lui a introdurlo nella [[massoneria]]. Mantennero stretti rapporti epistolari per tutta la vita, nonostante una denuncia della madre del Memmo, in apprensione per le "cattive compagnie" dei figli, avesse contribuito all'arresto dell'avventuriero nel [[1755]]. Strinse legami anche con [[Joseph Smith (1682-1770)|Joseph Smith]], mercante inglese e poi console a Venezia, che gli aprì la sua ricca biblioteca e la sua collezione di opere d'arte, mettendolo inoltre in contatto con l'architetto [[Antonio Visentini]]; questo nonostante la relazione con la Wynne, che era promessa sposa dello Smith. Venne poi apprezzato da [[Carlo Goldoni]], che nel [[1750]] dedicò a lui e ai suoi fratelli ''[[L'uomo di mondo (Goldoni)|L'uomo di mondo]]''<ref name=treccani/>.
 
Circa il suo pensiero, molto si può attingere da ''Il piano generale per una Accademia sopra le belle arti del disegno'', che scrisse nel [[1758]] su richiesta di [[Francesco Lorenzo Morosini]], uno dei riformatori dell'[[Università di Padova]]. Ispirandosi all{{'}}''Introduzione'' dell<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Encyclopédie]]'' di [[Diderot]] e [[D'Alembert]], che cita, il Memmo ritiene che lo sviluppo delle produzioni artistiche, grazie anche al commercio delle opere, sia una risorsa fondamentale per risolvere il declino economico della [[Repubblica di Venezia]]; l'[[Accademia di Venezia|Accademia]] dovrebbe aprire le proprie lezioni di disegno agli artigiani, cui compete la produzione di stoffe e altri manufatti tradizionali. Per quanto concerne l'architettura, sottolinea la necessità di un regolare percorso di studi fondato sulla lettura di [[Vitruvio]] e le conoscenze sulla resistenza dei materiali al fine di realizzare edifici più durevoli<ref name=treccani/>.
 
=== Carriera politica ===
Riga 57:
La carriera politica gli creò grossi problemi economici, in quanto imponeva il sostenimento di spese gravose in occasione dell'assunzione di cariche importanti. Nel [[1791]] lo Zaguri scriveva in una lettera: «Il Memmo non ha più barca, è ridotto a miseria». Ulteriore aggravio gli derivò dalla costituzione delle doti per le figlie Lucia e Paolina, andate spose rispettivamente ad [[Alvise Mocenigo (1760-1815)|Alvise Mocenigo]] e a Luigi [[Martinengo (famiglia)|Martinengo dalle Palle]]: per costituire la dote della seconda dovette spogliarsi della sua ultima proprietà, il [[Palazzo Memmo Martinengo Mandelli|palazzo Memmo]] di [[Chiesa di San Marcuola|San Marcuola]].
 
Nel [[1789]], in occasione della morte del [[doge (della Repubblica di Venezia)|doge]] [[Paolo Renier]], alcuni lo indicarono come suo successore, ma la proposta non ebbe seguito a causa delle sue limitate sostanze familiari, nonché per le sue idee riformiste. Nell'agosto [[1790]] concluse il suo mandato di procuratore<ref name=treccani/>.
 
Dopo la morte avvenuta nel [[1793]], in seguito a una lunga e dolorosissima malattia, fu tumulato nella [[chiesa di Santa Maria dei Servi (Venezia)|chiesa di Santa Maria dei Servi]]. Quando, nel [[1815]], essa venne abbattuta, le spoglie furono traslate nella chiesa di San Marcuola attigua al palazzo di famiglia, in una semplice sepoltura a terra con una piccola lapide che reca la laconica scritta ''ANDREÆ MEMO PATR. VEN.''
Riga 65:
*''Apologhi, immaginati, e sol. estemporaneamente in voce esposti agli amici suoi dal fu frà Carlo de' Conti Lodoli...,'', Bassano 1787
*''La luna di agosto. Apologo postumo del P.Lodoli ...Dagli Elisj, l'anno dell'era di Proserpina 9999 M.V.'' (Bassano 1787), scritto con [[Melchiorre Cesarotti]]
 
==Documenti==
Atto di morte
:''Li 27 gennaro 1792 (m.v.) S. Ecc.a Ser Andrea Memmo Kav.r e Procurator di San Marco fu di Ser Pietro d'anni 64 c.a. amalato da Gangrena nel piede destro mesi sei e più di malattia, morì heri ad ore 21. Medico Conigliano. Si sepelirà ogi alle ore 24. Capitolo San Geminiano''. (Arch. di Stato, Provv. Sanità, Necrologio 1792).
 
==Note==
Riga 73 ⟶ 77:
*Gianfranco Torcellan, ''Una figura della Venezia settecentesca: Andrea Memmo. Ricerche sulla crisi dell'aristocrazia veneziana'', Istituto per la collaborazione culturale, Venezia-Roma 1963
* Oliver Domzalski, ''Politische Karrieren und Machtverteilung im Venezianischen'' Adel (1646-1797), Sigmaringen 1996, p.&nbsp;61s
*Su Memmo architetto si veda il notevole [http://www.zeitenblicke.historicum.net/2003/03/pdf/Pasquali.pdf studio] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20051026195742/http://www.zeitenblicke.historicum.net/2003/03/pdf/Pasquali.pdf |data=26 ottobre 2005 }} di Susanna Pasquali (pag. 4 e seg.)
*Andrea di Robilant, ''Lucia nel tempo di Napoleone. Ritratto di una grande veneziana'' Editore Corbaccio 2008
 
Riga 91 ⟶ 95:
*Nancy Isenberg, ''Without swapping her skirt for breeches: The Hypochondria of Giustiniana Wynne, Anglo-Venetian Woman of Letters'' in ''The English Malady: Enabling and Disabling Fictions'' a cura di Glen Colburn. Cambridge, Cambridge Scholars Press (2008), pag.154-176.
*Nancy Isenberg, ''Caro Memmo, mon cher frére'', Treviso, Elzeviro editore, 2010. ISBN 88-87528-24-1
 
==Documenti==
Atto di morte
:''Li 27 gennaro 1792 (m.v.) S. Ecc.a Ser Andrea Memmo Kav.r e Procurator di San Marco fu di Ser Pietro d'anni 64 c.a. amalato da Gangrena nel piede destro mesi sei e più di malattia, morì heri ad ore 21. Medico Conigliano. Si sepelirà ogi alle ore 24. Capitolo San Geminiano''. (Arch. di Stato, Provv. Sanità, Necrologio 1792).
 
==Voci correlate==