Bertel Thorvaldsen: differenze tra le versioni

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{{nd||Thorvaldsen (disambigua)|Thorvaldsen}}
{{Bio
|Nome = Bertel
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|GiornoMeseMorte = 24 marzo
|AnnoMorte = 1844
|Epoca = 1700
|Epoca2 = 1800
|Attività = scultore
|Nazionalità = danese
|PostNazionalità = , esponente del [[Neoclassicismo]] e maggior rivale di [[Antonio Canova|Canova]]. OperòSi principalmenteformò e divenne celebre a [[Roma]], sua patria artistica adottiva, per poi tornare in età matura a [[Copenaghen]]. La sua fama fu grandissima fra i contemporanei e pari a quella di Canova; nelancora tempooggi ilè giudizioriconosciuto criticocome sullauno suadei operapiù siinfluenti èscultori limitatodi riconoscendolequel unperiodo, valorenonché meramentetra culturale<refi name="Treccani">{{Treccani|bertel-thorvaldsen_(Enciclopedia-Italiana)||autore=[[Carlomaggiori Lodovicoartisti Ragghianti|C.L.danesi Ragghianti]]|anno=1937|accesso=2019-05-02}}</ref>di tutti i tempi
|Immagine = Friedrich von Amerling - Portrait of Bertel Thorvaldsen - 1843.jpg
|Didascalia = [[Friedrich von Amerling]]:, ''Ritratto di Thorvaldsen'' (1843).
|DimImmagine = 200
}}
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== Biografia ==
=== Giovinezza ===
[[FileImmagine:Bertel Thorvaldsen portrait.jpg|thumbminiatura|rightdestra|Thorvaldsen a trent'anni, in un ritratto di [[Rudolph Suhrlandt]].]]
[[FileImmagine:Bertel Thorvaldsen, the Danish Sculptor (Christoffer Wilhelm Eckersberg) - Nationalmuseum - 19552.jpgtif|thumbminiatura|rightdestra|Thorvaldsen poco più che quarantenne in un dipinto di [[Christoffer Wilhelm Eckersberg]].]]
[[FileImmagine:Venus apple Thorvaldsen RF 3334.jpg|thumbminiatura|sinistra|upright=0.8|left|Thorvaldsen: ''Venere con mela'', 1813-1816, al [[Museo Thorvaldsen|Museo di Copenaghen]].]]
Thorvaldsen nacque a [[CopenhagenCopenaghen]] il 17 novembre 1770 da Gotskalk, modesto legnaiolo intagliatore di [[polena|polene]] di navi mercantili, e da Karen Grönlund, figlia di un contadino [[Jutland|jutlandesejutland]]ese<ref>{{Cita|Plon|p. 4}}.</ref>; Il giovane Thorvaldsen cominciò la sua attività di intagliatore aiutando il padre che, intravedendo nel figlio doti artistiche, lo inviò all'età di dodiciundici anni alla scuola gratuita della [[Accademia delle belle arti di Copenaghen]],<ref>{{cita|Rosenberg|p. 6}}</ref> dove fu seguito particolarmente da [[NikolajNicolai Abraham Abildgaard]].
 
Nel [[1787]] Thorvaldsen ottenne in premio la piccola medaglia d'argento quale riconoscimento per le sue qualità nel modellare i materiali; due anni dopo fu premiato con la grande medaglia d'argento per il suo bassorilievo ''L’Amore al riposo'' (1789)<ref>{{Cita|Plon|pp. 7-8}}.</ref>. Nel 1791, in seguito alla premiazione del bassorilievo ''La cacciata di [[Eliodoro di Antiochia|Eliodoro]] dal Tempio'' il ministro conte Christian Frederik Reventlow prese Thorvaldsen sotto la sua ala protettrice e gli procurò i mezzi finanziari necessari per la prosecuzione dei suoi studi.
 
Nel [[1793]] il bassorilievo ''Gli apostoli Pietro e Giovanni guariscono uno storpio'' venne premiato con una grandela medaglia d'oro e con una regia borsa di studio per un viaggio di studio a [[Roma]], che Thorvaldsen non poté dapprima intraprendere a causa dei molteplici lavori che gli erano stati commissionati. Per altri tre anni lo scultore impartì lezioni private di disegno e soprattutto creò numerose statue per il palazzo del principe ereditario [[Federico VI di Danimarca|Federico]] nel [[palazzo di Amalienborg]]. Dello stesso periodo sono anche i busti dei politici quali il conte [[Andreas Peter von Bernstorff]] e [[Tyge Rothe]].
 
=== Il soggiorno romano ===
[[Immagine:Bertel Thorvaldsen (1770-1844) Pastorello (1823-1826).jpg|miniatura|''Pastorello col cane'' (1823-1826), marmo, [[Manchester]] [[Galleria d'arte di Manchester|Art Gallery]].]]
Fu soltanto il 29 agosto [[1796]] che Thorvaldsen poté finalmente iniziare il suo viaggio per Roma, dove giunse l'8 marzo dell'anno successivo a causa di soste a [[Malta]] e [[Napoli]]. Tale data venne in seguito festeggiata dall'artista come il suo "compleanno romano"; nell'Urbe Thorvaldsen decise di farsi chiamare Alberto<ref>In lingua danese Bertel è vezzeggiativo di Bartolomæus (Bartolomeo), nome con cui Thorvaldsen fu sempre chiamato in famiglia fin dalla nascita.</ref>, nome con cui fu popolare in Italia. Poco tempo dopo il suo arrivo a Roma Thorvaldsen conobbe l'archeologo [[JörgenGeorg ZoegaZoëga]], che lo aiutò nello studio dell'antichità classica e che col tempo divenne anche il suo [[mentore]], nonché il pittore [[Asmus Jacob Carstens]], che parimenti si prese cura di lui. Nel 1797 Thorvaldsen inaugurò il suo primo studio in [[via del Babuino]] 119, nell'atelier previamente utilizzato dallo scultore inglese [[John Flaxman]].
 
Quando poco prima della scadenza della borsa di studio Thorvaldsen inviò il suo ''[[Bacco]] e [[Arianna (mitologia)|Arianna]]'' all'[[Accademia delle belle arti di Copenaghen]], quest'ultima gli estese il finanziamento del suo soggiorno romano per un altro biennio e nel [[1802]] per un ulteriore anno. In questo periodo l'artista danese patì tuttavia notevoli ristrettezze economiche e visse in una situazione di incertezza politica. Quando nel [[1803]] Thorvaldsen era in procinto di ritornare a Copenaghen assieme allo scultore berlinese Hagemann la partenza venne differita per alcuni giorni; fu proprio in questo frangente che egli conobbe il banchiere e collezionista inglese [[Thomas Hope (banchiere 1769)|Thomas Hope]] (già mecenate di Flaxman), che gli commissionò la traduzione in marmo del ''[[Giasone (mitologia)|Giasone]]''. Un primo modello del 1801 del soggetto era già stato distrutto da Thorvaldsen, mentre un secondo - pur altamente lodato da [[Georg Zoëga]] e [[Antonio Canova]], non piacque all'artista. Varie vicissitudini rallentarono però il lavoro, cosicché solamente nel [[1828]] Thorvaldsen poté terminare la scultura e inviarla a Hope in Inghilterra. Sta di fatto che lo scultore danese ottenne un enorme successo, che fino al 1818 lo trattenne in Italia. A dimostrazione di ciò fu membro della prestigiosa [[Accademia di San Luca]] di Roma, di cui fu anche Presidente negli anni 1827-1828.
 
=== Il successo varca le Alpi ===
Nel maggio [[1805]] l'[[Accademia delle belle arti di Copenaghen]] nominò Thorvaldsen membro ordinario e nello stesso anno egli fu nominato membro onorario dell'[[Accademia di belle arti di Bologna|Accademia delle belle arti di Bologna]]. In quel periodo Thorvaldsen ottenne alcuni incarichi di stato da parte di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], parte dei quali vennero accollati dal mecenate e collezionista conte Giovanni Battista Sommariva per la sua villa al [[lago di Como]] in seguito alla caduta dell'imperatore dei francesi. Il fregio ''L'entrata trionfale di [[Alessandro Magno]] a [[Babilonia (città antica)|Babilonia]]'' venne poi replicato nel [[1829]] per il castello di [[Christiansborg]] a Copenaghen e fu inciso in [[rame]] da Samuel AslerAmsler.
 
Lo scultore danese cadde in una crisi creativa, da cui poté risollevarsi nel [[1815]] grazie a un soggiorno a [[Montenero (Livorno)|Montenero]], presso [[Livorno]], che gli diede un rinnovato impulso creativo da cui scaturirono negli anni seguenti alcune delle sue più belle opere.
[[Immagine:PiusVII af Bertel Thorvaldsen.jpg|miniatura|sinistra|La tomba di [[Pio VII]] Chiaramonti nella [[basilica di San Pietro]].]]
[[Immagine:Thorvaldsen - Particolare della tomba di Pio VII a San Pietro.jpg|miniatura|Particolare della tomba di [[Pio VII]].]]
 
=== Copenaghen, Roma e ritorno ===
Il 3 ottobre [[1818]] Thorvaldsen fece ritorno a Copenaghen, dove divenne professore all'Accademia di belle arti, ottenendo l'anno successivo anche la nomina a consigliere di stato danese (un titolo più onorifico che politico). Nella capitale danese Thorvaldsen venne incaricato di eseguire la colossale serie di statue di Cristo e dei dodici apostoli per la ricostruzione della ''Vor Frue Kirke'' (l'attuale cattedrale di Copenaghen), che era stata distrutta dai bombardamenti inglesi del [[1807]]. La serie fu eseguita in seguito al suo ritorno a Roma e non fu completata fino al [[1838]], quando Thorvaldsen tornò in Danimarca.
 
Tuttavia, nell'agosto [[1820]] Thorvaldsen lasciò nuovamente la sua città natale e, viaggiando attraverso la [[Germania]], la [[Polonia]] e l'[[Austria]], fece ritorno in Italia, dove tornò a creare i suoi capolavori, quale la statua bronzea di [[Niccolò Copernico]] che venne eretta nel [[1830]] di fronte all'[[Università di Varsavia]]; dal [[1823]] al [[1829]] ebbe come allievo lo scultore [[Russia|russo]] [[Boris Ivanovič Orlovskij]], studente dell'[[Accademia russa di belle arti]] di [[San Pietroburgo]], inviato a Roma per perfezionarsi<ref name="Treccani"/>{{Treccani|bertel-thorvaldsen_(Enciclopedia-Italiana)||autore=[[Carlo Lodovico Ragghianti|C.L. Ragghianti]]|anno=1937|accesso=2019-05-02}}<br/ref>. Quando il cardinale [[Ercole Consalvi]] commissionò a Thorvaldsen l'abbellimento della sua tomba, il Vaticano iniziò a mostrare interesse per lui; nonostante l'artista fosse un fervido [[protestantesimo|protestante]], il [[papa Pio VII]] giunse ad affidargli l'incarico di eseguirgli un monumento, che dal 1830 si trova nella Cappella Clementina della [[Basilica di San Pietro in Vaticano|basilica di San Pietro]].
Quando il cardinale [[Ercole Consalvi]] commissionò a Thorvaldsen l'abbellimento della sua tomba, il Vaticano iniziò a mostrare interesse per lui; nonostante l'artista fosse un fervido [[protestantesimo|protestante]], il [[papa Pio VII]] giunse ad affidargli l'incarico di eseguirgli un monumento, che dal [[1830]] si trova nella Cappella Clementina della [[Basilica di San Pietro in Vaticano|basilica di San Pietro]].
 
Nel [[1838]] Thorvaldsen tornò per la seconda volta in Danimarca, dove venne accolto con grandi onori. Nel suo paese natale Thorvaldsen si dedicò a nuove opere: i busti di [[Ludvig Holberg]], [[Adam Oehlenschläger]] e [[Henrik Steffens]], nonché - su esplicito desiderio della Casa Reale - anche uno di sé stesso. Tre anni dopo, nel [[1841]], Thorvaldsen tornò nuovamente a Roma per svolgere alcuni incarichi già da tempo accettati, per poi fare definitivamente ritorno a Copenaghen nell'ottobre [[1842]].
[[ImmagineFile:Thorvaldsens museum.jpg|miniatura|sinistra|Il [[''Museo Thorvaldsen]]'' a [[Copenaghen]].]]
 
=== Il lascito e il [[Museo Thorvaldsen]] ===
Il 24 marzo [[1844]], durante uno spettacolo teatrale nel Teatro Reale della capitale danese, Thorvaldsen ebbe un collasso e morì il giorno stesso all'età di 73 anni, destinando gran parte della sua fortuna alla costruzione di un museo a [[Copenaghen]], per il quale riservò la sua collezione di opere d'arte e anche tutti i modelli e i calchi delle sue sculture. La città di Copenaghen funse da esecutore testamentario e incaricò quindi il rinomato architetto danese [[Michael Gottlieb Bindesboll|Gottlieb Bindesbøll]] della progettazione e costruzione di quello che oggi è il [[''Museo Thorvaldsen]]''.
 
L'edificio fu inaugurato nel [[1846]] su di un'isola nel centro di [[Copenaghen]] e custodisce una vasta collezione di opere di Thorvaldsen, nonché la tomba dello scultore, che per suo espresso desiderio si trova nel cortile centrale sotto un letto di rose.
 
Thorvaldsen non contrasse mai matrimonio ma, dalla sua compagna Anna Maria von Uhden (nata Magnani), ebbe una figlia, Elisa Sophia Carlotta von Uhden Thorvaldsen ([[Roma]], 1813 - [[Albano Laziale]], 1870), riconosciuta e legittimata dal padre, che attraverso i suoi figli ha dato origine a diverse famiglie che risiedono oggi negli [[Stati Uniti d'America]] e in [[Sicilia]]. Uno dei discendenti è il giornalista e conduttore televisivo italiano [[Pierfrancesco Diliberto]], noto come ''Pif''.<ref>{{cita web |url = http://ondemand.mtv.it/serie-tv/il-testimone/s05/il-testimone-s05e03-pif-islanda-crisi-bionde |titolo = 'Il Testimone', episodio 3 - stagione 5, "L'Islanda, la crisi e le bionde" |sito = MTV.it |accesso = 28 novembre 2014 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150107092658/http://ondemand.mtv.it/serie-tv/il-testimone/s05/il-testimone-s05e03-pif-islanda-crisi-bionde |urlmorto = no }}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/cultura/2017/03/18/news/pif-ora-ho-successo-ma-nell-animo-resto-un-ragazzo-grasso-1.34637509|titolo=Pif: “Ora ho successo ma nell'animo resto un ragazzo grasso”|autore=Fulvia Caprara|editore=[[La Stampa]]|data=20 giugno 2019|accesso=13 ottobre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191013132624/https://www.lastampa.it/cultura/2017/03/18/news/pif-ora-ho-successo-ma-nell-animo-resto-un-ragazzo-grasso-1.34637509|urlmorto=no}}</ref>
Thorvaldsen non contrasse mai matrimonio, ma dalla sua compagna ebbe una figlia che, riconosciuta dal padre, ha dato origine ai Thorvaldsen che risiedono oggi negli [[Stati Uniti d'America]] e in [[Sicilia]].
 
== OpereProduzione ==
[[Immagine:Bertel Thorvaldsen (1770-1844) Le Grazie con Cupido (1820-1823) dal modello in gesso del 1817-1819 01.jpg|miniatura|''[[Le tre Grazie (Thorvaldsen)|Le Grazie con Cupido]]'' (1820-1823)., Gruppogruppo scultoreo esposto al [[Museo Thorvaldsen]], di [[Copenhagen]]Copenaghen.]]
[[Immagine:Bertel Thorvaldsen (portrait by Floriano Pietrocola).jpg|miniatura|''Ritratto di Thorvaldsen'' di [[Floriano Pietrocola]], ([[Museo Thorvaldsen]]).]]
Thorvaldsen fu uno dei massimi rappresentanti del [[neoclassicismo]] nella scultura, che interpretò rigorosamente aderendone ai canoni estetici con grande purezza formale. Pur essendo spesso paragonato a [[Canova]], rispetto a quest'ultimo Thorvaldsen incarnò in misura maggiore lo stile dell'arte classica greca. Le pose ed espressioni delle sue figure sono molto più rigide e formali di quelle di Canova.
 
Per la quasi totalità delle sue opere (bassorilievi, statue e busti) Thorvaldsen scelse figure e motivi tratti dalla [[mitologia greca]], che raffigurò con tratti semplici ed idealizzati. Si dedicò anche a ritratti di personalità di spicco, come la statua di [[Pio VII]]. Le sue opere possono essere ammirate in molti paesi europei, ma soprattutto in Italia e nel ''Museo Thorvaldsen'' di Copenaghen.
 
Parte delle sue opere sono caratterizzate da una sensibilità [[Pederastia greca|pederastica]], tradizionalmente rappresentata nell'arte europea col mito di [[Zeus]] e [[Ganimede (mitologia)|Ganimede]]. Tra le sue creazioni che attingono a questa tematica spiccano il suo ''[[Eros]]'', numerosi ''[[Ganimede (mitologia)|Ganimede]]'', il ''Pastorello col cane'' e il bassorilievo di ''[[Ila (mitologia greca)|Ila]] e le [[Ninfa (mitologia)|ninfe]]''.
 
Tra gli allievi di Thorvaldsen vanno ricordati Hermann Vilhelm Bissen, Hermann Ernst Freund, Emil Wolff, Ludwig Schwanthaler, Eduard Schmidt von der Launitz, [[Pietro Tenerani]] e [[Luigi Bienaimé]]. Anche se al di fuori dell'[[Europa]] la fama di Thorvaldsen non è paragonabile a quella di cui gode nel vecchio continente, alcune sue opere sono state riprodotte oltreoceano: ad esempio, la statua del ''Cristo risorto'' nel centro visitatori nord della [[piazza del Tempio di Salt Lake City]], ([[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]) e l'autoritratto dello scultore a [[Central Park]] ([[New York]]), nei pressi della East 97 Street.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Ordine del Moro.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine del Moro (Stato Pontificio)
|collegamento_onorificenza = Ordine del Moro
|motivazione =
|data = 1826
}}
{{Onorificenze
|immagine = Pour_le_Mérite.png
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}}
 
=== Opere scelteprincipali ===
*[[1789]] - ''Amore che riposa'' (bassorilievo)
*[[1791]] - ''La cacciata di Eliodoro dal tempio'' (bassorilievo)
*[[1792]] - ''Numa ed Egeria'' (bassorilievo)
*[[1793]] - ''Gli apostoli Pietro e Giovanni guariscono uno storpio''
*[[1798]] - ''Bacco e Arianna'' (gruppo di statue)
*[[1800]] - ''Raffaello'', ''Cicerone'', ''Agrippa'' (busti)
*[[1801]] - ''Achille e Pentesilea'' (statuetta)
*[[1803]] - ''[[Giasone (Thorvaldsen)|Giasone]]''
*[[1804]] - ''Bacco'', ''Ganimede'', ''Barone Schubart'' (busti)
*[[1805]] - ''Venere con mela'' (Parigi, [[Louvre)]]
*[[1815]] - ''Contessa Elizabeth Ostermann-Tolstaja'' (statuetta)
*[[1817]] - ''[[1828Ganimede e l'aquila]]'' (scultura)
*1817 - 1828 - ''il principe Józef Poniatowski'', (monumento equestre, a [[Varsavia]])
*[[1818]] - ''Gli Apostoli e Cristo che consegna le chiavi a San Pietro'' (eseguito per [[Elisa Baciocchi]], alla [[Villa di Poggio Imperiale]])
*1818 - ''[[Cenotafio alla contessa Anna Maria Porro Lambertenghi]]'', (villa[[Villa Reale di Milano]])
*[[1820]] - ''Zar Alessandro'' ([[Alessandro I di Russia]])
*[[1821]] - ''[[LeoneMonumento didel LucernaLeone]]'' (a [[Lucerna]])
*[[1825]] - ''Nicolò Copernico'' (monumento, a Varsavia)
*[[1837]] - ''Gutenberg'' (monumento, a [[Magonza]])
*[[1839]] - [[Cristo (Thorvaldsen)|''statuaStatua del Cristo'' per la]], [[cattedrale di Copenaghen]]
*1839 - [[1848]] - ''I dodici apostoli'' per la, cattedrale di Copenaghen
*1841 - ''Segni zodiacali'' per la meridiana di [[Christian Peters]] e [[Wolfgang Sartorius von Waltershausen]] nella [[Chiesa di San Nicolò l'Arena]] a [[Catania]]
 
== DedicheOmaggi ==
=== Piazza a Roma ===
La [[Roma|città di Roma]] intitola all'artista la piazza''Piazza Thorvaldsen che si trova'' a ridosso di [[Villa Borghese]], in un luogo simbolo per le arti per questa città, circondato da varie prestigiose accademie e siti, fra cui l'[[Accademia di Romania]], l'[[Accademia belgicabelga]], [[Villa Giulia]], l'[[Accademia britannica]], il [[Caffè delle arti]], la Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea; La piazza è attraversata nel mezzo da viale delle Belle Arti. Il nome Thorvaldsen è molto noto ai romani anche per il fatto che la piazza a lui dedicata ospita il capolinea dell'importante Linea Tramviaria numero 3, che attraversa praticamente tutta la città e importanti quartieri, fino alla [[Stazione di Roma Trastevere|Stazione Trastevere]]: per molti anni infatti tale capolinea è stato indicato proprio come ''Thorvaldsen'', mentre di recente ha ripreso la sua denominazione d'origine ''Valle Giulia''<brref>{{Cita pubblicazione|url=http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_agosto_17/trasporti-dopo-sette-anni-torna-circolare-tram-linea-tre-2111478967623.shtml|titolo=Dalla Piramide a Valle Giulia. Torna il tram sulla linea 3|rivista=[[Corriere della Sera]]|data=17 agosto 2012|accesso=6 ottobre 2012}}</ref>.
Il nome Thorvaldsen è altresì alquanto noto ai romani in quanto l'importante linea tranviaria numero 3, che attraversa praticamente tutta la città e importanti quartieri, espone come capolinea i nomi di [[Stazione di Roma Ostiense|Stazione Ostiense]]-Thorvaldsen<ref>{{Cita pubblicazione |url = http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_agosto_17/trasporti-dopo-sette-anni-torna-circolare-tram-linea-tre-2111478967623.shtml |titolo = Dalla Piramide a Valle Giulia. Torna il tram sulla linea 3 |rivista = [[Corriere della Sera]] |data = 17 agosto 2012 |accesso = 6 ottobre 2012}}</ref>.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro |titolo = Saggio sulla vita e le opere di Alberto Thorvaldsen |autore = Eugenio Plon |traduttore = Amedeo Roux |url = https://archive.org/details/bub_gb_nbVOl6uf0xgC/page/n8 |editore = [[Casa Editrice Barbèra|Tipografia di G. Barbera]] |città = Firenze |anno = 1874 |sbn=IT\ICCU\NAP\0090643NAP0090643|cid=Plon}}
* {{Cita libro |autore = Bjarne Jørnaes |titolo = Bertel Thorvaldsen. La vita e l'opera dello scultore |città = Roma |editore = De Luca Editori d'Arte |anno = 1997 |isbn = 88-8016-191-1}}
* {{Cita libro|autore = Stefano Grandesso|altri = introduzione di Fernando Mazzocca, catalogo delle opere a cura di Laila Skjøthaug|titolo = Bertel Thorvaldsen (1770-1844)|anno = 2010|editore = [[Silvana Editoriale]]|città = Cinisello Balsamo (MI)|isbn = 978-88-366-1912-2}}
* {{Cita libro |lingua = da |autore = Knud V. Rosenstand |titolo = Bertel Thorvaldsen (1905) |città = Whitefish (Montana) |editore = Kessinger Publishing |anno = 2010 |isbn = 1-167-51233-2}}
* {{Cita libro |lingua = de |autore = Johannes Myssok |titolo = Deutsche Künstler in Rom um August Kestner und Bertel Thorvaldsen: Das Rehberg-Album |città = Monaco di Vestfalia |editore = Rhema |anno = 2012 |isbn = 3-86887-010-5}}
* {{Cita libro |autore = |curatore = Patrik Kragelund |curatore2 = Mogens Lykjaer |titolo = Thorvaldsen. L’ambiente l’influsso e il mito |città = Roma |editore = [[L'Erma di Bretschneider]] |anno = 1991 |sbn = IT\ICCU\VEA\0010431VEA0010431}}
* {{Cita libro|autore = Stefano Grandesso|altri = introduzioni di Fernando Mazzocca, Stig Miss, catalogo delle opere di Laila Skjøthaug|titolo = Bertel Thorvaldsen (1770-1844)|edizione=2ª edizione (italiana e inglese)|anno = 2015|editore = Silvana Editoriale|città = Cinisello Balsamo (MI)|isbn = 978-88-366-1912-2}}
* {{Cita testo |autore=Paolo Mira |titolo=Un nuovo altare per il Duomo: da Antonelli a Thorvaldsen. Influssi e protagonisti del Neoclassicismo a Novara |pubblicazione=“Novarien”. Rivista dell’Associazione di Storia della Chiesa Novarese |numero=48-49 |anno=2019, anno LII |città=Novara |editore=[[Interlinea edizioni|Interlinea Edizioni]] |ISBN=978-88-6857-311-9 |ISSN=0078-253X}}
* {{cita libro| lingua=de|titolo=Thorwaldsen|autore=Adolf Rosenberg|editore=Velhagen & Klasing|anno=1901|url=https://archive.org/details/thorwaldsenliebh00roseuoft/|cid=Rosenberg}}
 
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