Sergio Mattarella: differenze tra le versioni

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<noinclude>{{Protetta}}</noinclude>
{{Carica pubblica
|nome = Sergio Mattarella
|immagine = Presidente Sergio Mattarella Presidente della Repubblica Italiana.jpg
|didascalia = Ritratto ufficiale, 2022
|carica = 12º [[Presidente della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio = 3 febbraio 2015<ref>Il 29 gennaio 2022 viene [[Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2022|eletto per un secondo mandato]], che inizia il 3 febbraio successivo.</ref>
|mandatoinizio = 3 febbraio 2015
|mandatofine =
|primoministro = [[Matteo Renzi]]<br />[[Paolo Gentiloni]]<br />[[Giuseppe Conte]]<br />[[Mario Draghi]]<br />[[Giorgia Meloni]]
|predecessore = [[Giorgio Napolitano]]
|successore =
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|mandatofine2 = 2 febbraio 2015
|tipo nomina2 = Elezione da parte del [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento in seduta comune]]
|carica3carica4 = [[Ministri della difesa della Repubblica Italiana|Ministro della difesa]]
|mandatoinizio3mandatoinizio4 = 22 dicembre 1999
|mandatofine3mandatofine4 = 11 giugno 2001
|primoministro3primoministro4 = [[Massimo D'Alema]]<br />[[Giuliano Amato]]
|predecessore3predecessore4 = [[Carlo Scognamiglio]]
|successore3successore4 = [[Antonio Martino]]
|carica4carica3 = [[Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Vicepresidente del Consiglio dei ministri<br />della Repubblica Italiana]]<br /><small>[[Servizi segreti italiani|con delega ai servizi segreti]]</small>
|mandatoinizio4mandatoinizio3 = 21 ottobre 1998
|mandatofine4mandatofine3 = 22 dicembre 1999
|primoministro4primoministro3 = [[Massimo D'Alema]]
|predecessore4predecessore3 = [[Walter Veltroni]]
|successore4successore3 = [[Gianfranco Fini]]<br />[[Marco Follini]]
|carica5 = [[Ministri della pubblica dell'istruzione della Repubblica Italiana|Ministro della pubblica istruzione]]
|mandatoinizio5 = 2223 luglio 1989
|mandatofine5 = 27 luglio 1990
|primoministro5 = [[Giulio Andreotti]]
|predecessore5 = [[Giovanni Galloni]]
|successore5 = [[Gerardo Bianco]]
|carica6 = [[MinistriDipartimento per i rapporti con il Parlamento della Repubblica Italiana|Ministro per i rapporti con il Parlamento]]
|mandatoinizio6 = 2829 luglio 1987
|mandatofine6 = 2223 luglio 1989
|primoministro6 = [[Giovanni Goria]]<br />[[Ciriaco De Mita]]
|predecessore6 = [[Gaetano Gifuni]]
|successore6 = [[Egidio Sterpa]]
|carica7 = [[Camera dei deputati (Italia)|Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio7 = 12 luglio 1983
|mandatofine7 = 28 aprile 2008
|legislatura7 = {{NumLegRepubblica|D|IX|X|XI|XII|XIII|XIV|XV}}
|gruppo parlamentare7 = '''IX-XI''': [[Democrazia Cristiana|DCDemocratico Cristiano]] (IX-<ref>https://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=X%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg10/framedeputato.asp?Deputato=1d23870</ref><br>'''XI),-XIII''': [[Partito Popolare Italiano (1994)|PPIPartito Popolare Italiano]] (XI-XIII),<br>'''XIV''': [[Democrazia è Libertà - La Margherita|DLLa Margherita]] (XIV),<br>'''XV''': [[L'Ulivo]] (<br>'''XV),''': [[Partito Democratico (Italia)|PDPartito Democratico]] (XV)
|coalizione7 = '''XII''': [[Patto per l'Italia]] (XII),<br/>'''XIII-XIV''': [[L'Ulivo]] (XIII-XIV),<br/>'''XV''': [[L'Unione]] (XV)
|circoscrizione7 = '''IX-XI''': [[Circoscrizione Palermo-Trapani-Agrigento-Caltanissetta|Sicilia XXIX]],<br>'''XII-XIII; XV''': [[Circoscrizione Sicilia 1|Sicilia 1]]<br>'''XIV''': [[Trentino-Alto Adige]] (XIV)
|collegio7 = [[Palermo]]
|incarichi7 = *[[Sergio Mattarella#Incarichi parlamentari|vedi sotto]]
|sito7 = http://leg15.camera.it/cartellecomuni/leg15/include/contenitore_dati.asp?deputato=d23870&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml.asp&Pagina=Deputati/Composizione/SchedeDeputati/SchedeDeputati.asp%3Fdeputato=23870
|sito7 = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=IX%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg09/framedeputato.asp?Deputato=1d23870
|partito = [[Indipendente (politica)|Indipendente]] <small>(dal 2009)</small><br />''Precedenti:In precedenza'':<br />[[Democrazia Cristiana|DC]] <small>(fino al 1994)</small><br />[[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]] <small>(1994-2002)</small><br />[[Democrazia è Libertà - La Margherita|DL]] <small>(2002-2007)</small><br />[[Partito Democratico (Italia)|PD]] <small>(2007-2009)</small>
|titolo di studio = *Laurea in giurisprudenza
*Laurea in relazioni internazionali ed europee (Università di Parma, [[honoris causa]])<ref>{{Cita web|url= https://www.unipr.it/notizie/universita-di-parma-laurea-honoris-causa-al-presidente-della-repubblica-sergio-mattarella|titolo= Università di Parma: Laurea Honoris Causa al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella|accesso = 7 agosto 2021 |data=29 luglio 2021 }}</ref>
|alma mater = [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]]
*Laurea in giurisprudenza (Università di Trieste, [[honoris causa]])<ref>{{Cita web|url= https://portale.units.it/it/notizie/conferita-laurea-ad-honorem-sergio-mattarella-e-borut-pahor|titolo= Conferita Laurea ad honorem a Sergio Mattarella e Borut Pahor|accesso = 14 aprile 2024 |data=14 aprile 2024 }}</ref>
|professione = Avvocato, docente universitario
*Laurea in scienze delle pubbliche amministrazioni (Università di Messina, [[honoris causa]])
*Laurea (Università di Aix-Marsiglia, [[honoris causa]])
*Laurea in economia (Università di Coimbra, [[honoris causa]])
|alma mater = * [[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]]
* [[Università degli Studi di Parma]]
* [[Università degli Studi di Trieste]]
* [[Università degli Studi di Messina]]
* [[Università di Aix-Marseille]]
* [[Università di Coimbra]]
|professione = Avvocato, docente universitario
|firma = Mattarella firma.svg
}}
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|Attività = politico
|Attività2 = giurista
|Attività3 = accademico
|AttivitàAltre = e [[avvocato]]
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , 12º e attuale [[presidente della Repubblica Italiana]] dal 3 febbraio [[2015]]
}}
 
DalEsponente dell'[[1983cristianesimo sociale|ala sociale]] aldel [[2008cristianesimo democratico]], èdal stato1983 al 2008 ha ricoperto la carica di [[deputato]], prima per la [[Democrazia Cristiana]] (di cui fu vicesegretario) e poi per il [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]], [[Democrazia è Libertà - La Margherita|La Margherita]] e il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]. Ha ricoperto la carica di [[Ministri per i rapporti con il Parlamento della Repubblica Italiana|ministro per i rapporti con il Parlamento]] (1987-1989), di [[Ministri della pubblica dell'istruzione della Repubblica Italiana|ministro della pubblica istruzione]] (1989-1990), di [[Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|vicepresidente del Consiglio]] (1998-1999), di [[Ministri della difesa della Repubblica Italiana|ministro della difesa]] (1999-2001) e infine di [[Giudici della Corte costituzionale della Repubblica Italiana|giudice costituzionale]] (2011-2015).
 
Il 31 gennaioFu [[2015]]Elezione èdel stato eletto al quarto scrutinio [[Presidente della Repubblica Italiana del 2015|presidenteeletto]] della[[capo Repubblicadi Stato]] il 31 gennaio 2015, al quarto scrutinio con 665 voti, poco meno dei due terzi dell'assemblea elettiva.<ref name="presidente">{{Cita news|autore=Michela Scacchioli |url=http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni-presidente-repubblica-edizione2015/2015/01/31/news/quirinale_quarta_votazione-106185169/ |titolo=Mattarella eletto al Quirinale con 665 voti: "Pensiero a difficoltà e speranze dei cittadini" |pubblicazione=Repubblica.it |data=31 gennaio 2015 |accesso=6 febbraio 2015}}</ref> Ha giuratoGiurò il successivo 3 febbraio, diventando il primo [[Sicilia|sicilianosicilia]]no a ricoprire tale carica. È stato [[elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2022|rieletto]] il 29 gennaio 2022, all'ottavo scrutinio con 759 voti, divenendo dunque il secondo Presidente della Repubblica Italiana, dopo [[Giorgio Napolitano]], a essere riconfermato per un secondo mandato,<ref>{{Cita news|titolo=Sergio Mattarella rieletto Presidente della Repubblica con 759 voti: al via il bis|pubblicazione=Repubblica.it|url=https://www.repubblica.it/politica/2022/01/29/news/mattarella_eletto_di_nuovo_presidente_della_repubblica_al_via_il_bis-335691704/}}</ref> oltreché il secondo più votato di sempre dopo [[Sandro Pertini]]. Il 6 ottobre 2023 diventa il [[Presidente della Repubblica]] più duraturo della [[Storia della Repubblica Italiana|storia dell'Italia repubblicana]].<ref>{{Cita web|autore=Gianluca Passarelli|url=https://www.editorialedomani.it/politica/italia/record-sergio-mattarella-dati-permanenza-quirinale-presidente-della-repubblica-ydkgredj|titolo=Il Colle più lungo è di Sergio Mattarella. Il presidente supera Napolitano|data=5 ottobre 2023}}</ref>
 
Come Capocapo dello Stato ha finora [[Presidente del Consiglio incaricato|conferito l'incarico]] a trequattro [[Presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidenti del Consiglio dei ministri]]: [[Paolo Gentiloni]] (2016-2018),<ref>{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=2389|titolo=Il Presidente Mattarella ha conferito l'incarico all'onorevole Paolo Gentiloni|autore=Presidenza della Repubblica|sito=quirinale.it|accesso=12 dicembre 2016}}</ref>, [[Giuseppe Conte]] (2018-2021) e, [[Mario Draghi]] (2021-2022) e [[Giorgia Meloni]] (dal 20212022). HaInoltre ha nominato anche una [[senatoreSenatore a vita (ordinamento italiano)|senatrice a vita]], [[Liliana Segre]], il 19 gennaio (2018), e duecinque giudici[[Giudici della [[Corte costituzionale della Repubblica Italiana|giudici della Corte costituzionale]]: [[Francesco Viganò (giurista)|Francesco Viganò]], il 24 febbraio (2018), ed [[Emanuela Navarretta]] (2020), il[[Marco 9D'Alberti]] settembre(2022), 2020[[Giovanni Pitruzzella]] e [[Antonella Sciarrone Alibrandi]] (2023).
 
Appena insediatosi, Mattarella ha dovuto affrontare diverse crisi, tra cui le conseguenze della [[grande recessione]] e la [[crisi europea dei migranti]], che hanno cambiato radicalmente la vita politica, culturale ed economica del Paese e hanno segnato l'espansione del [[populismo]]. Nel 2020, sotto il suo mandato presidenziale, l'Italia è diventata uno dei Paesi più colpiti dalla [[Pandemia di COVID-19 in Italia|pandemia di COVID-19]], divenendo il primo Paese in Europa a implementare [[Gestione della pandemia di COVID-19 in Italia|misure di contenimento]] per contrastare la diffusione della malattia.
 
Mattarella ha goduto, per l'intera durata del mandato, di ampia popolarità e di elevati indici di gradimento presso la popolazione.<ref>{{cita web|url=https://www.statista.com/statistics/864105/trust-towards-president-sergio-mattarella-italy/|titolo=Share of citizens trusting the President of Italian Republic Sergio Mattarella|accesso=26 maggio 2024}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.demopolis.it/?p=9986|titolo=Demopolis: la fiducia degli italiani in Mattarella e nei leader politici|accesso=26 maggio 2024}}</ref> Tuttavia, è stato tacciato dalla controparte politica, analogamente a quanto avvenuto al suo predecessore, Giorgio Napolitano, di intrusività nelle questioni politiche del Paese, intervenendo spesso nella fase di formazione degli esecutivi ed eccedendo, secondo i più critici, il ruolo prettamente cerimoniale e ''super partes'' riservato al Capo dello Stato. Mattarella è, infatti, intervenuto nel 2018, durante la formazione del [[governo Conte I]], respingendo la nomina dell'[[euroscetticismo|euroscettico]] [[Paolo Savona]] quale [[Ministero dell'Economia e delle Finanze|ministro dell'Economia]]; successivamente, durante la [[Pandemia di COVID-19 in Italia#Economia|crisi economica conseguente alla pandemia di COVID-19]], si è fatto promotore della nomina dell'economista Mario Draghi quale nuovo Presidente del Consiglio, portando alla nascita di [[Governo Draghi|quello]] che è stato definito il "governo del Presidente", supportato dalla quasi totalità delle forze politiche presenti in Parlamento.<ref>{{cita web|url=https://www.dirittoegiustizia.it/#/documentDetail/9169365|titolo=Governo Draghi: del Presidente, tecnico o di scopo?|accesso=26 maggio 2024}}</ref> In politica estera, ha espresso posizioni fortemente [[Europeismo|europeiste]] e [[Atlantismo|atlantiste]]; ha, inoltre, favorito la firma del [[trattato del Quirinale]] assieme al [[presidente della Repubblica francese]] [[Emmanuel Macron]] e al [[governo Draghi]], sulla cooperazione franco-italiana, sui temi della [[politica di sicurezza e di difesa comune]] e sulla partnership economica riguardo al [[commercio]] e al [[libero scambio]] tra i due Paesi.
 
== Biografia ==
=== Formazione e attività accademica ===
[[File:Bernardo e Sergio Mattarella.jpg|miniatura|sinistra|Sergio Mattarella in compagnia del padre Bernardo, 1963]]
[[File:Fratelli Mattarella.jpg|miniatura|sinistra|Sergio Mattarella bambino, secondo da destra, con i fratelli, da sinistra Antonino, Caterina e [[Piersanti Mattarella|Piersanti]]]]
Sergio Mattarella è il quarto figlio di [[Bernardo Mattarella]] (1905-1971), politico democristiano cinque volte ministro tra gli [[anni 1950|anni cinquanta]] e [[anni 1960|sessanta]], e di Maria Buccellato (1907-2001),<ref>{{Cita|Bolignani|p. 97}}.</ref> entrambi di [[Castellammare del Golfo]] ([[libero consorzio comunale di Trapani|TP]]).<ref name=Bolignanip145>{{Cita|Bolignani|p. 145}}.</ref> Uno dei suoi fratelli era [[Piersanti Mattarella]], che nel 1980 fu assassinato da [[Cosa nostra]] mentre era [[Presidente della Regione Siciliana]]. Suo [[padrino e madrina|padrino]] di battesimo fu l'amico paterno [[Salvatore Aldisio]],<ref name=Bolignanip145/> già deputato del [[Partito Popolare Italiano (1919)|Partito Popolare Italiano]] e ostracizzato dal [[regime fascista]], che pochi anni dopo sarebbe tornato a essere esponente di primo piano della ricostruzione democratica.
[[File:Bernardo e Sergio Mattarella.jpg|miniatura|sinistra|Sergio Mattarella insieme al padre [[Bernardo Mattarella|Bernardo]] nel 1963]]
Sergio Mattarella è il quarto figlio di [[Bernardo Mattarella]] (1905-1971), [[politico]] [[democristiano]] cinque volte [[Ministro della Repubblica Italiana|ministro]] tra gli [[anni 1950|anni cinquanta]] e [[anni 1960|sessanta]], e di Maria Buccellato (1907-2001)<ref>{{Cita|Bolignani|p. 97}}.</ref>, entrambi di [[Castellammare del Golfo]] ([[Libero consorzio comunale di Trapani|TP]]).<ref name=Bolignanip145>{{Cita|Bolignani|p. 145}}.</ref> Uno dei suoi fratelli era [[Piersanti Mattarella]], che nel 1980 fu assassinato da [[Cosa nostra]] mentre era [[Presidente della Regione Siciliana]]. Oltre a Piersanti e alla sorella maggiore Caterina, deceduta il 30 giugno 2015<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/trapani_morta_caterina_mattarella_sorella_maggiore_presidente_repubblica/notizie/1439118.shtml|pubblicazione=Il Messaggero|titolo=Trapani, è morta Caterina Mattarella, sorella maggiore del Presidente della Repubblica|data=30 giugno 2015|accesso=30 giugno 2015}}</ref>, ha un altro fratello, Antonino.<ref name=Bolignanip145/> Di tutti i fratelli, Sergio è l’unico ad essere nato a Palermo, mentre gli altri nacquero nella nativa [[Castellammare del Golfo]].
Suo [[padrino e madrina|padrino]] di battesimo fu l'amico paterno [[Salvatore Aldisio]],<ref name=Bolignanip145/> già deputato del [[Partito Popolare Italiano (1919)|Partito Popolare Italiano]] e ostracizzato dal [[regime fascista]], che pochi anni dopo sarebbe tornato ad essere esponente di primo piano della ricostruzione democratica.
 
In gioventù, trasferitosi a [[Roma]] a causa degli impegni politici di suodel padre, militò tra le file del [[Movimento Studenti di Azione Cattolica|Movimento Studenti]] della [[Azione Cattolica|Gioventù Maschile di Azione Cattolica]], del quale fu responsabile come delegato studenti di Roma e poi del Lazio dal 1961 al 1964,<ref>{{Cita web |autore= Sergio Mattarella |url= http://movi100.azionecattolica.it/?p=435 |titolo= Il MSAC durante il concilio |sito= Movi100 - Cent'anni di Movimento Studenti di Azione Cattolica |accesso = 1º febbraio 2014 |data= 13 gennaio 2011 |dataarchivio= 27 marzo 2019 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20190327162056/http://movi100.azionecattolica.it/?p=435 |urlmorto= sì }}</ref>, collaborando con l'assistente [[Filippo Gentiloni]].<ref>{{cita news|autore=Marco Damilano |url=http://espresso.repubblica.it/palazzo/2015/01/31/news/sergio-mattarella-presidente-della-repubblica-quell-uomo-invisibile-della-dc-ma-non-incolore-1.197194 |titolo=Sergio Mattarella Presidente della Repubblica. Quell'uomo invisibile della Dc. Ma non incolore |pubblicazione=[[L'Espresso]] |data=31 accesso=7gennaio febbraio2015 2014|accesso=}}</ref>
 
Dopo essersi diplomato al [[liceo classico]] San Leone Magno di Roma,<ref>{{cita news|autore=Sebastiano Messina |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/01/30/dagli-ex-popolari-agli-amici-del-san-leone-il-mondo-riservato-del-giudice-costituzionale06.html |titolo=Dagli ex popolari agli amici del San Leone il mondo riservato del giudice costituzionale |pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] |data=30 gennaio 2015 |accesso=1º febbraio 2015}}</ref>, istituto religioso dei [[Fratelli maristi delle scuole]], nel 1964 si laureò in [[giurisprudenza]] presso l'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università "La Sapienza"]] di Roma con il massimo dei voti e la lode, discutendo una tesi su "La funzione dell'indirizzo politico".<ref name=Quaranta>{{Cita web|autore=Corte Costituzionale della Repubblica Italiana |url=http://www.cortecostituzionale.it/documenti/comunicatistampa/Benvenuto_Giudice_Mattarella20111011.pdf |titolo=Discorso di benvenuto del Presidente Alfonso Quaranta al Prof. Sergio Mattarella, Giudice costituzionale |data=18 ottobre 2011 |accesso=2 febbraio 2014}}</ref>
 
Nel 1967 si iscrisse all'albo degli avvocati nel Foro di Palermo<ref name=Quaranta/> ed esercitò l'avvocatura in un avviato studio legale palermitano specializzato in diritto amministrativo.<ref name=Velino>{{cita news |url= http://www.ilvelino.it/it/article/1999/12/13/ppi-e-dalemiani-vorrebbero-mattarella-alla-corte-costituzionale/5345b11d-a148-44f5-aac0-a3de9a25fe53/ |titolo=Ppi e dalemiani vorrebbero Mattarella alla Corte costituzionale |pubblicazione=[[Il Velino]] |data= 13 dicembre 1999 |accesso=1º febbraio 2015}}</ref> Mattarella intraprese inoltre la carriera accademica presso l'Istituto di Diritto Pubblico dell'[[Università degli Studi di Palermo|Università di Palermo]], come collaboratore di [[Pietro Virga]],<ref>{{cita news|autore= Enrico Del Mercato |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/04/01/la-cittadella-del-potere.html |titolo= La cittadella del potere |pubblicazione= [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] |data= 1º aprile 2003 |accesso=6 febbraio 2014}}</ref>, divenendo nel 1965 assistente di [[diritto costituzionale]],<ref name=Quaranta/>, e poi professore associato, insegnando [[diritto parlamentare]] sino al [[1983]], quando fu collocato in aspettativa per il mandato parlamentare.<ref name=Quaranta/>
 
Nella produzione scientifica, si è occupato prevalentemente di questioni parlamentari (specificamente il [[bicameralismo]], il procedimento legislativo e l'attività ispettiva del Parlamento) e delle peculiarità dell'[[Autonomia speciale della Sicilia|Amministrazione Regionale Siciliana]], incluso l'intervento in materia di sviluppo economico.<ref name=Quaranta/>
Il 4 ottobre 2021 riceve la laurea magistrale ad honorem in “Relazioni internazionali ed europee” da parte dell'[[Università degli Studi di Parma|Università di Parma]].
 
=== VitaIngresso privatain politica con la DC ===
Vicino per tradizione familiare alla [[corrente morotea]] della [[Democrazia Cristiana]], in seguito all'[[Omicidio di Piersanti Mattarella|assassinio del fratello Piersanti]] per mano mafiosa<ref>{{Cita web|url=https://pochestorie.corriere.it/2019/01/06/piersanti-mattarella-fratello-di-sergio-ucciso-dalla-mafia/assassinio-piersanti-mattarella/|titolo=assassinio-piersanti-mattarella|sito=pochestorie.corriere.it|lingua=it|accesso=2021-12-14}}</ref> nel 1980, Mattarella aumentò progressivamente il suo impegno politico.
È stato sposato con Marisa Chiazzese, deceduta il 1º marzo 2012 a [[Castellammare del Golfo]], figlia dell'ex rettore dell'università di Palermo e docente di diritto romano [[Lauro Chiazzese]]. Il fratello [[Piersanti Mattarella|Piersanti]] aveva sposato la sorella di lei, Irma.<ref name=Next>{{cita news|autore=|url=http://www.nextquotidiano.it/marisa-chiazzese-era-moglie-sergio-mattarella/|titolo=Marisa Chiazzese: chi era la moglie di Sergio Mattarella|pubblicazione=Next quotidiano|data=30 gennaio 2015|accesso=31 gennaio 2015}}</ref> Oltre a [[Piersanti Mattarella|Piersanti]], ucciso dalla mafia nel 1980, e alla sorella maggiore Caterina, deceduta il 30 giugno 2015,<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/trapani_morta_caterina_mattarella_sorella_maggiore_presidente_repubblica/notizie/1439118.shtml|pubblicazione=Il Messaggero|titolo=Trapani, è morta Caterina Mattarella, sorella maggiore del Presidente della Repubblica|data=30 giugno 2015|accesso=30 giugno 2015}}</ref> ha un altro fratello, Antonino.<ref name=Bolignanip145/>
 
Ha tre figli: [[Laura Mattarella|Laura]] (che durante il mandato presidenziale del padre svolge le funzioni di protocollo tipiche del [[Consorti dei presidenti della Repubblica Italiana|consorte]]), Francesco e Bernardo. Quest'ultimo, professore ordinario di diritto amministrativo all'[[Università di Siena]], presso la [[LUISS Guido Carli]] di Roma e presso la [[Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione]],<ref>[http://urbanpost.it/sergio-mattarella-ecco-chi-sono-figli UrbanPost.it]</ref> nel 2014 è stato posto dal ministro [[Marianna Madia]] a capo dell'ufficio legislativo del [[Dipartimento della funzione pubblica]] presso la [[Presidenza del Consiglio dei ministri]].<ref name=Next/>
 
== Attività politica ==
=== L'ingresso in politica con la DC ===
Vicino per tradizione familiare alla [[corrente morotea]] della [[Democrazia Cristiana]], in seguito all'assassinio del fratello nel 1980, Mattarella aumentò progressivamente il suo impegno politico.
 
Uno dei suoi primi incarichi di rilievo fu il ruolo di capo del [[collegio dei probiviri]] della DC, ricostituito in fretta alla fine del 1981 dopo un anno dalla scadenza a seguito dello [[Massoneria in Italia#Lo scandalo della P2 e l'inchiesta Cordova del 1993|scandalo P2]] e dell'istituzione della relativa [[Commissione parlamentare d'inchiesta]], presieduta dall'on. [[Tina Anselmi]]. L'organo di giustizia interna era stato incaricato di individuare i militanti iscritti alla loggia massonica di [[Licio Gelli]] (presenti negli elenchi e per i quali esistevano ulteriori prove) che andavano espulsi o sospesi, avendo violato lo statuto del partito che vietava l'iscrizione a logge massoniche.<ref>{{Cita audio |autore=Giorgio Zanchini |titolo = I poteri occulti e la loggia P2 secondo Sergio Mattarella |url=http://www.internazionale.it/opinione/giorgio-zanchini-2/2015/02/04/i-poteri-occulti-e-la-loggia-p2-secondo-sergio-mattarella |editore=Internazionale|data=4 febbraio 2015 |accesso=19 dicembre 2016}}</ref>
 
[[File:Sergio Mattarella 1983.jpg|thumb|left|Sergio Mattarella nel 1983]]
Dal 1982 fu spinto dal neo-segretario DC [[Ciriaco De Mita]] a intensificare il proprio impegno politico attivo. In quell'anno, [[Cosa nostra]] era stata artefice degli omicidi del segretario regionale del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] [[Pio La Torre]] e del prefetto di Palermo [[Carlo Alberto dalla Chiesa]], che seguivano di appena due anni l'uccisione di Piersanti Mattarella. Questi eventi tragici scossero la credibilità del sistema politico regionale ponendo la DC di fronte alla necessità di una reazione nei confronti del fenomeno mafioso.<ref name=Azzolina>{{cita libro | nome= Laura | cognome= Azzolina| titolo=Governare Palermo: storia e sociologia di un cambiamento mancato | anno=2009 | editore=Donzelli Editore | città=Soveria Mannelli |ISBN= 978-88-6036-317-6|url=https://books.google.it/books?id=Bb5ywFjv3NAC&pg=PA22&dq=%22vito+ciancimino%22+%22sergio+mattarella%22&hl=it&sa=X&ei=9ELOVOOIJYXiaNu3gLAK&ved=0CCoQ6AEwAQ#v=onepage&q=%22vito%20ciancimino%22%20%22sergio%20mattarella%22&f=false|p=22 }}</ref> La risposta ebbe inizio dal congresso regionale di [[Agrigento]] del febbraio 1983, nel quale fu eletto segretario regionale [[Giuseppe Campione (politico)|Giuseppe Campione]], di [[area Zac]], che si impose sulla corrente di [[Salvo Lima]]: in quella circostanza, fu proprio Mattarella a porre la condizione che l'elezione del Comitato Regionale del partito avvenisse con liste contrapposte: tale misura, accompagnata dalla presenza di una [[soglia di sbarramento]], di fatto inibì alla piccola corrente dell'ex sindaco di Palermo [[Vito Ciancimino]], ritenuto contiguo ad ambienti mafiosi, di trovare rappresentanza nel massimo organo regionale del partito.<ref>{{cita web|url=http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/023/016t02_RS/00000033.pdf |titolo=Camera dei Deputati-Senato della Repubblica: Documenti XIV legislatura |paginepp=525-526}}</ref>
Quell'anno, alle [[elezioni politiche italianein Italia del 1983|elezioni politiche di giugno]] venne eletto alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] nella [[Circoscrizione Sicilia 1|circoscrizione della Sicilia occidentale]]: con 119.969 preferenze, fu il secondo candidato più suffragato della circoscrizione.<ref>{{cita web |url=httphttps://elezionistorico.interno.gov.it/candidati.php?tpel=C&dtel=26/06/1983&tpa=I&tpe=I&lev0=0&levsut0=0&lev1=29&levsut1=1&ne1=29&es0=S&es1=S&ms=S&ne=29&nlg=8&ts=C&ccp=1 |titolo= Elezioni politiche 1983 - Camera dei Deputati: candidati DC del collegio di Palermo-Trapani-Agrigento-Caltanissetta |sito=Archivio storico delle elezioni |editore=Ministero dell'Interno |accesso=7 febbraio 2014}}</ref>
 
Nel 1984 De Mita, rieletto segretario, maturò l'idea di agire più incisivamente sulla via del rinnovamento e di azzerare i vertici palermitani del partito. A tale scopo, il 30 ottobre, cinque giorni prima della sua visita a Palermo, nominò Mattarella commissario straordinario.<ref>{{cita news |autore=Francesco Santini |titolo=Per Mattarella arriva troppo presto il test delle amministrative di maggio |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,1020_01_1984_0250_0006_22665836/ |pubblicazione=[[La Stampa]] |data=21 ottobre 1984 |accesso=6 febbraio 2015}}</ref> In tale veste nel 1985 Mattarella si fece promotore della formazione a Palermo di una giunta comunale di rinnovamento guidata da [[Leoluca Orlando]], che era stato tra i collaboratori di suo fratello Piersanti alla Regione Siciliana:<ref name=Azzolina/><ref name=Messina>{{cita news |autore=[[Sebastiano Messina]] |url=http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni-presidente-repubblica-edizione2015/2015/01/29/news/sergio_mattarella_dalla_morte_di_piersanti_al_no_sulla_mamm_una_carriera_con_la_schiena_dritta-106032107/ |titolo=Sergio Mattarella, dalla morte del padre al no sulla Mammì, una carriera con la schiena dritta |pubblicazione= La Repubblica |data= 29 gennaio 2015 |accesso=29 gennaio 2015}}</ref> la giunta Orlando fu uno degli elementi distintivi della cosiddetta [[Primavera di Palermo|primavera palermitana]].<ref name=Falci>{{cita news |autore=Giuseppe Alberto Falci |url=
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/31/volete-parlare-mattarella-chiamate-lamico-giovanni-burtone-deputato-ricercato-montecitorio/1385744/ |titolo=Mattarella: per parlare con lui chiamate amico Burtone, il più cercato alla Camera |pubblicazione= Il Fatto quotidiano |data= 31 gennaio 2015 |accesso=1º febbraio 2015}}</ref> Mattarella restò commissario della DC palermitana fino al luglio 1988.
 
=== I primiPrimi incarichi ministeriali ===
[[Elezioni politiche italianein Italia del 1987|Rieletto alla Camera nel 1987]] con 143.935{{formatnum:143935}} preferenze,<ref>{{cita web |url=httphttps://elezionistorico.interno.gov.it/candidati.php?tpel=C&dtel=14/06/1987&tpa=I&tpe=I&lev0=0&levsut0=0&lev1=29&levsut1=1&ne1=29&es0=S&es1=S&ms=S&ne=29&nlg=11&ts=C&ccp=1 |titolo= Elezioni politiche 1987 - Camera dei Deputati: candidati DC del collegio di Palermo-Trapani-Agrigento-Caltanissetta |sito=Archivio storico delle elezioni |editore=Ministero dell'Interno |accesso=7 febbraio 2014}}</ref> si mantenne vicino alle correnti di sinistra del partito e in particolare al segretario De Mita<ref>{{cita news |autore=Alessandro Da Rold |autore2=Marco Sarti |url=http://www.linkiesta.it/mattarella-sergio-presidente-repubblica |titolo=Mattarella, il siciliano silenzioso che sogna il Colle |pubblicazione=[[Linkiesta]] |data=15 gennaio 2015 |accesso=29 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150129103255/http://www.linkiesta.it/mattarella-sergio-presidente-repubblica |dataarchivio=29 gennaio 2015 |urlmorto=sì }}</ref> e ai suoi collaboratori, come [[Roberto Ruffilli]]. A luglio dello stesso anno fu nominato [[Ministri per i rapporti con il Parlamento della Repubblica Italiana|ministro per i rapporti con il Parlamento]] del [[governo Goria]] e confermato nell'incarico nel 1988 con il [[governo De Mita]]. Nei due anni di incarico ministeriale, sino a luglio 1989, seguì l'iter di riforma dell'ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri e la modifica dei regolamenti parlamentari che assegnava carattere di ordinarietà al voto palese.<ref name=Quaranta/>
 
=== L'incarico al ministeroMinistro della Pubblica Istruzione ===
Nel luglio del 1989, con la formazione del [[governo Andreotti VI]], fu nominato [[Ministri della pubblica dell'istruzione della Repubblica Italiana|Ministro della pubblica istruzione]]. A gennaio del 1990 guidò la prima Conferenza nazionale della scuola<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/10/06/se-si-sveglia-la-pantera.html|autore=Guglielmo Pepe|titolo=Se si sveglia la pantera|data=6 ottobre 1996|pubblicazione=la Repubblica}}</ref> che discusse il rinnovamento del sistema dell'istruzione e affrontò il tema dell'autonomia scolastica.<ref name=DeGregorio>{{cita news |autore=Antonella De Gregorio |url=http://www.corriere.it/scuola/15_gennaio_30/scuola-moduli-educazione-salute-scuola-secondo-mattarella-7e7d6fb2-a86c-11e4-9642-12dc4405020e.shtml |titolo=Addio al maestro unico, così Mattarella cambiò la scuola |pubblicazione= [[Corriere della Sera]] |data=30 gennaio 2015 |accesso=2 febbraio 2015}}</ref> E mentre, a marzo dello stesso anno, si teneva un maxi-concorso a cattedre per la [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|Scuola secondaria di secondo grado]], Mattarella intervenne con il riordino dei programmi didattici del biennio delle scuole superiori,<ref name=DeGregorio/> portando a compimento i primi passi del [[Progetto Brocca]], il programma di revisione del sistema didattico intrapreso sotto il predecessore [[Giovanni Galloni]] nel 1988.
 
Curò inoltre il progetto di riforma complessiva della [[scuola elementare]] che dopo alcuni anni di sperimentazione, con la legge 148 del 23 maggio 1990, rese universale il modulo dei tre insegnanti su due classi portando al superamento del tradizionale maestro unico.<ref name=DeGregorio/> Mattarella la definì "una riforma che rende possibile la piena attuazione dei nuovi programmi", ma non mancarono le critiche da parte delle opposizioni di sinistra: il deputato [[Sergio Soave]] la definì "una riforma dimezzata e svilita per l'orario, per il maestro prevalente che rimane in prima e in seconda e perché non prevede, di fatto, nessuno stanziamento per la limitazione del tempo pieno".<ref>{{cita libro|nome=C.|cognome=Desinan |titolo=Discutere la scuola. Ipotesi, contenuti e prospettive a confronto|anno=1998 |editore=FrancoAngeli |ISBN=978-88-464-0914-0 |p=51 |url=https://books.google.it/books?id=qt8LvnS5O4kC&pg=PA51&dq=%22Sergio+Mattarella%22&hl=it&sa=X&ei=gzTSVIX8NYfPaNHEgbAK&ved=0CCkQ6AEwAjha#v=onepage&q=%22Sergio%20Mattarella%22&f=false}}</ref> Inizialmente avversata a causa dei maggiori costi per il bilancio statale, la riforma è stata con il tempo considerata di grande portata innovativa sotto il profilo pedagogico.<ref name=DeGregorio/>
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A fine giugno trovava approvazione la cosiddetta [[Decreto del presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309|legge antidroga]], che demandava alle scuole l'educazione alla salute:<ref name=DeGregorio/> il connubio tra sistema di istruzione e misure di prevenzione, non solo in materia sanitaria, era in effetti parte delle linee programmatiche che il ministro aveva tracciato.
 
=== Le dimissioniDimissioni dal governo Andreotti e il ritorno al partito ===
{{Vedi anche|Legge Mammì}}
Appena un mese dopo, il 27 luglio 1990, Mattarella si dimise dall'incarico di ministro insieme ad altri esponenti della sinistra democristiana ([[Mino Martinazzoli]], [[Riccardo Misasi]], [[Carlo Fracanzani]] e [[Calogero Antonio Mannino|Calogero Mannino]]) per protestare contro la [[questione di fiducia|fiducia]] posta dal governo sul [[legge Mammì|disegno di legge Mammì]] di riassetto del sistema radiotelevisivo,<ref name=BioMinistro/> che venne soprannominato sarcasticamente ''legge [[Polaroid]]'' in quanto, a detta dei detrattori, esso si limitava a fotografare l'esistente condizione di [[duopolio]], legittimando la posizione dominante del [[Mediaset|gruppo televisivo Fininvest]] di [[Silvio Berlusconi]].
 
Rimasto privo di incarichi di governo, a dicembre 1990 diventò uno dei due vicesegretari della Democrazia Cristiana durante la segreteria di [[Arnaldo Forlani]], in quota alle correnti di sinistra del partito.<ref>{{cita news|autore=Fabio Martini |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,0924_01_1990_0293_0002_12679678/ |titolo= La nuova mappa del potere dc delude la sinistra |pubblicazione= [[La Stampa]] |data= 15 dicembre 1990 |accesso= 1 febbraio 2015}}</ref> Mantenne l'incarico fino al 1992, quando il nuovo segretario politico Martinazzoli gli affidò la direzione politica del quotidiano democristiano ''[[Il Popolo]]''.<ref name=BioMinistro>{{cita news|autore=|url=http://www.repubblica.it/online/politica/mattarella/mattarella/mattarella.html |titolo=Sergio Mattarella - Ministro della Difesa |pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] |accesso=29gennaio29 gennaio 2015}}</ref>
 
=== La leggeLegge Mattarella e la fondazione del nuovo [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare]] ===
{{vedi anche|Legge Mattarella}}
Alle [[elezioni politiche italianein Italia del 1992|elezioni del 1992]] Sergio Mattarella venne rieletto alla Camera con 50.280{{formatnum:50280}} preferenze, confermandosi il secondo democristiano più votato del collegio elettorale della Sicilia occidentale.<ref>{{cita web |url=httphttps://elezionistorico.interno.gov.it/candidati.php?tpel=C&dtel=05/04/1992&tpa=I&tpe=I&lev0=0&levsut0=0&lev1=29&levsut1=1&ne1=29&es0=S&es1=S&ms=S&ne=29&nlg=13&ts=C&ccp=1 |titolo= Elezioni politiche 1992 - Camera dei Deputati: candidati DC del collegio di Palermo-Trapani-Agrigento-Caltanissetta |sito=Archivio storico delle elezioni |editore=Ministero dell'Interno |accesso=7 febbraio 2014}}</ref> Nel corso dell'[[XI legislatura della Repubblica Italiana|XI legislatura]] fu relatore delle leggi di riforma del [[sistema elettorale]] della Camera e del [[Senato della Repubblica|Senato]] che, recependo l'esito del [[referendum abrogativi in Italia del 1993#Elezione Senato della Repubblica|referendum del 1993]], introducevano una preponderante componente maggioritaria sia pure mitigata dall'attribuzione, con il [[sistema proporzionale]], del 25% dei seggi. La [[legge Mattarella]], alla quale il politologo [[Giovanni Sartori]] diede l'appellativo di ''Mattarellum'',<ref>{{cita news|autore=[[Giovanni Sartori]] |url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/giugno/19/riforma_profundis_co_0_93061915707.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150927183818/http://archiviostorico.corriere.it/1993/giugno/19/riforma_profundis_co_0_93061915707.shtml|dataarchivio=27 settembre 2015|titolo=Riforma, de profundis |pubblicazione=Corriere della Sera |data=19 giugno 1993 |accesso=1º febbraio 2015}}</ref> fu impiegata per le [[elezioni politiche italianein Italia del 1994|elezioni politiche del 1994]], [[elezioni politiche italianein Italia del 1996|del 1996]] e [[elezioni politiche italianein Italia del 2001|del 2001]]. Mattarella, inoltre, fu componente della [[Commissione parlamentare per le riforme costituzionali|commissione bicamerale per le riforme costituzionali]], della quale per pochi mesi ricoprì l'incarico di vicepresidente.<ref>{{cita web|url=http://storia.camera.it/organi/commissione-parlamentare-riforme-istituzionali-11 |titolo=Commissione parlamentare per le riforme istituzionali |sito=Portale storico della Camera dei Deputati |accesso=8 febbraio 2014}}</ref>
 
Sergio Mattarella venne solo sfiorato dalle inchieste su [[Mani pulite|Tangentopoli]]: nell'agosto 1993 fu uno dei destinatari di un'[[informazione di garanzia]] che seguiva le dichiarazioni di un imprenditore edile siciliano all'epoca sotto processo per turbativa d'asta<ref>[http://legislature.camera.it/_dati/leg11/lavori/stampati/pdf/38221.pdf testo dell'autorizzazione a procedere del 7 agosto 1993]</ref> di aver ricevuto 50 milioni di lire<ref name=Amabile1993>{{cita news|autore=F. Amabile|autore2= F. La Licata |autore3=A. Ravidà |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,0797_01_1993_0215_0001_11233236 |titolo=Mani Pulite in Sicilia: bufera su dc, psi e pds |pubblicazione=[[La Stampa]] |data= 7 agosto 1993 |accesso=3 febbraio 2015}}</ref> e dei buoni benzina. Mattarella annunciò le sue dimissioni da tutti gli incarichi e ricevette la solidarietà di [[Mino Martinazzoli]], allora segretario del partito, un gesto criticato pubblicamente da [[Francesco Cossiga]] perché in contrasto con quanto fatto per altri inquisiti.<ref name=Amabile1993/> Venne in seguito assolto dall'accusa.<ref>{{cita news|url=http://www.ilpost.it/2015/01/29/sergio-mattarella/ |titolo=Mattarella, chi è? |pubblicazione=[[Il Post]] |data=29 gennaio 2015 |accesso=29 gennaio 2015}}</ref>
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Mattarella fu uno dei protagonisti del rinnovamento della DC che avrebbe condotto nel gennaio 1994 alla fondazione del [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]], nelle cui liste sarebbe stato eletto alla Camera nel 1994 e nel 1996.
 
=== Lo scontroScontro con Rocco Buttiglione e la fondazione dell'Ulivo ===
[[File:Sergio Mattarella 1994.jpg|miniatura|destra|Sergio Mattarella nel 1994]]
{{vedi anche|L'Ulivo}}
[[File:Sergio Mattarella 1994.jpg|miniatura|destra|Sergio Mattarella nel 1994]]
Al congresso di luglio 1994, insieme alla componente più di sinistra dei popolari, si oppose alla candidatura di [[Rocco Buttiglione]] alla segreteria del partito, in sostituzione del segretario dimissionario [[Mino Martinazzoli|Martinazzoli]]. Con l'affermazione congressuale di Buttiglione e delineandosi una linea politica orientata a un'alleanza con il [[Polo delle Libertà]] di Silvio Berlusconi, Mattarella si dimise dalla direzione de ''Il Popolo'', che dopo lo scioglimento della Democrazia Cristiana era diventato il giornale di riferimento del PPI, e continuò la battaglia politica interna.
 
Già il 20 luglio 1994 aveva dichiarato in un'intervista su ''[[l'Unità]]'' di ritenere interessante la nuova proposta politica che si andava delineando di un nuovo [[centro-sinistra]], "soprattutto per chi ha grande nostalgia della strategia politica di [[Aldo Moro]]".<ref>{{cita libro |curatore=[[Fabio Vander]] | nome=Enrico | cognome=Berlinguer|wkautore= Enrico Berlinguer| titolo=Per un nuovo grande compromesso storico | anno=2005 | editore=LIT EDIZIONI | città= |ISBN=978-88-6826-978-4 |capitolo=Introduzione - Berlinguer e l'aporia della democratizzazione italiana|url=https://books.google.it/books?id=7gdpBgAAQBAJ&pg=PT24&dq=%22sergio+mattarella%22&hl=it&sa=X&ei=A0zSVL_fJ8a9ygOu_4CYAQ&ved=0CEMQ6AEwBjha#v=onepage&q=%22sergio%20mattarella%22&f=false}}</ref> Nel 1995, al culmine dello scontro interno al PPI, apostrofò il segretario, che pervicacemente cercava l'alleanza con la destra, come «el general golpista Roquito Butillone...» e definì «un incubo irrazionale» l'ipotesi che [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] potesse essere accolta nel [[Partito Popolare Europeo]].<ref name="Stella">{{cita news|autore=[[Gian Antonio Stella]] |url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/04_Aprile/19/mattarella.shtml |titolo=Il difficile trapianto di «Sergiuzzu» Mattarella |pubblicazione= [[Corriere della Sera]] |data=19 aprile 2001 |accesso= 29 gennaio 2015}}</ref>
 
Sostenitore, sin dal 1995, della candidatura di [[Romano Prodi]] alla guida di una coalizione di [[centro-sinistra]] ([[L'Ulivo]]) comprendente, tra gli altri, il PPI e il [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]], fu confermato alla Camera alle [[elezioni politiche italianein Italia del 1996|elezioni del 1996]] e venne eletto [[Capogruppo (parlamento)|capogruppo]] dei deputati "Democratici e Popolari".<ref name=Quaranta/>
Dal 1997 al 1998 fece parte dell'ufficio di presidenza della [[Commissione parlamentare per le riforme costituzionali]] presieduta da [[Massimo D'Alema]].<ref>[http://www.camera.it/parlam/bicam/rifcost/composiz/ufpres.htm Composizione ufficio di presidenza<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
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Caduto il [[governo Prodi I|primo governo Prodi]], Mattarella assunse la carica di [[Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Vicepresidente del Consiglio]] durante il [[governo D'Alema I]],<ref name=BioMinistro/> con delega ai [[servizi segreti italiani|servizi segreti]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1999/ottobre/28/Mattarella_dossier_Havel_non_presidente_co_0_9910282256.shtml Mattarella: il dossier Havel non c'è. Il presidente ceco: no, l'ho portato in Italia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> che cercò di riformare.
 
La riforma dei servizi segreti proposta da Mattarella raccoglievanon seguiva le indicazioni fornite dalladella “Commissione Jucci”, che aveva lavorato a lungo sul tema, e che proponeva un servizio unico non dipendente dal presidente del Consiglio. Essa invece puntava a rafforzare il ruolo di controllo politico dei servizi da parte della presidenza del Consiglio, in coordinamento con il Digis ([[Dipartimento delle informazioni per la sicurezza|Dipartimento governativo delle informazioni per la sicurezza]]) sottraendo potere al [[Ministero dell'interno|Viminale]] e alla Difesa.
 
I direttori delle due agenzie (il vecchio [[Servizio per le informazioni e la sicurezza militare|Sismi]], servizio segreto militare, sarebbe diventato [[Agenzia informazioni e sicurezza esterna|Aise]] e il [[Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica|Sisde]] si trasformò in [[Agenzia informazioni e sicurezza interna|Aisi]]) sarebbero stati nominati, nei propositi di Mattarella, non più dai due ministri, ma dal premier, che avrebbe potuto avvalersi di una autorità o di un sottosegretario con delega ai servizi.
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Il 27 luglio 2000 Mattarella siglò per l'Italia con altri Paesi europei l'accordo di Farnborough per la progressiva ristrutturazione e integrazione dell'[[Industria della difesa|industria europea della difesa]],<ref>{{cita libro | autore1=Riccardo Bagnato | autore2=Benedetta Verrini | titolo= Armi d'Italia: protagonisti e ombre di un made in Italy di successo| anno=2005 | editore= Fazi Editore| città= |ISBN=978-88-8112-499-2 |p=70 |url=https://books.google.it/books?id=YzqeRrGfTeYC&pg=PA70&dq=mattarella+airbus&hl=it&sa=X&ei=WkTRVNGeKs_kavzNgLAJ&ved=0CCAQ6AEwAA#v=onepage&q=mattarella%20airbus&f=false}}</ref> accordo che venne poi ratificato nel 2003.<ref>{{Cita legge italiana|tipo=legge |anno=2003 |mese=6 |giorno=17 |numero= 148|titolo=Ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro tra la Repubblica francese, la Repubblica federale di Germania, la Repubblica italiana, il Regno di Spagna, il Regno di Svezia e il Regno Unito della Gran Bretagna e dell'Irlanda del Nord relativo alle misure per facilitare la ristrutturazione e le attività dell'industria europea per la difesa, con allegato, fatto a Farnborough il 27 luglio 2000, nonché modifiche alla Legge 9 luglio 1990, n. 185 |articolo= |url http://www.governo.it/Presidenza/UCPMA/doc/legge148_03.pdf}}</ref> Nell'ambito della ristrutturazione del comparto della difesa su chiave continentale, Mattarella si impegnò a nome del governo per la partecipazione dell'Italia nel consorzio per la costruzione dell'[[Airbus A400M Atlas]], una decisione poi ricusata dal successivo [[governo Berlusconi II]] a fine 2001.<ref>{{cita libro | autore1=Birte Wassenberg | autore2=Giovanni Faleg | autore3=Martin W. Młodecki| titolo= L'Otan et L'Europe: Quels liens pour la sécurité et la défense Européenne?| anno=2010 | editore=Peter Lang | città=Berna |ISBN=978-90-5201-599-6 |p=53 |url=https://books.google.it/books?id=Hstu8yIu1ikC&pg=PA53&dq=%22Sergio+Mattarella%22&hl=it&sa=X&ei=vkHRVOzjNMvTaPH_gAg&ved=0CDgQ6AEwBDgy#v=onepage&q=%22Sergio%20Mattarella%22&f=false | lingua=francese}}</ref>
 
=== Gli anniAnni successivi ===
Nel [[Elezioni politiche italianein Italia del 2001|2001]] Mattarella fu rieletto alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] nelle liste de [[Democrazia è Libertà - La Margherita|La Margherita]], che comprendeva l'intera componente dei popolari e nella quale pochi mesi dopo il PPI si sarebbe fuso. A differenza delle elezioni precedenti, non fu candidato in Sicilia ma in [[Trentino-Alto Adige]].<ref name="Stella" /> Nominato, su iniziativa del presidente della Camera, componente del [[Comitato per la legislazione]], ne fu vicepresidente sino al 2002 e presidente fino al 2003.
 
Alle [[elezioni politiche italianein Italia del 2006|elezioni politiche del 2006]] fu candidato nella lista del[[l'Ulivo]] e venne eletto deputato per la settima volta. Nel 2007 fu tra gli estensori del manifesto fondativo dei valori del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]],<ref>{{cita libro | autore= Ernesto Paolozzi| titolo= Il Partito Democratico e l'orizzonte della complessità| anno=2007 | editore=Guida editore | città=Napoli |ISBN=978-88-6042-280-4 |p=63 }}</ref> ma con lo scioglimento anticipato della [[XV legislatura della Repubblica Italiana|XV legislatura]] il 28 aprile 2008, non si ricandidò.
 
Lasciato il Parlamento, il 22 aprile 2009 Mattarella è stato eletto dalla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] componente del [[Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa]],<ref>{{cita news |url=http://www.unionesarda.it/articoli/articolo/117834 |titolo=Giustizia: La Camera ha eletto i membri laici delle magistrature speciali |pubblicazione=[[L'Unione Sarda]] |data=22 aprile 2009 |accesso=29 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150129163335/http://www.unionesarda.it/articoli/articolo/117834 |dataarchivio=29 gennaio 2015 |urlmorto=sì }}</ref> di cui è poi diventato vicepresidente. In seguito all'elezione abbandona il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], per preservare la sua indipendenza.<ref name=Quaranta/>
 
[[File:Oath of Mattarella 1.jpg|miniatura|left|Mattarella presta giuramento come [[giudice costituzionale]] dinnanzi ai presidenti della Repubblica, del Senato e della Camera]]
[[File:Oath of Mattarella 1.jpg|miniatura|Mattarella presta giuramento come [[giudice costituzionale]] dinnanzi ai presidenti della Repubblica, del Senato e della Camera]]
Il 5 ottobre 2011 il [[Parlamento in seduta comune]] lo ha eletto giudice della [[Corte costituzionale della Repubblica Italiana|Corte costituzionale]] alla quarta votazione con 572 voti, uno più del [[Giudici della Corte costituzionale della Repubblica Italiana#Nomina parlamentare|quorum richiesto]].<ref>{{cita news |autore=Nicoletta Cottone |url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-10-05/mattarella-riprova-conclusa-votazione-110834.shtml |titolo=Il democratico Sergio Mattarella eletto a giudice della Consulta con un voto di scarto |pubblicazione=[[Il Sole-24 Ore]] |data= 5 ottobre 2011 |accesso=29 gennaio 2015}}</ref> Come giudice della Corte è stato relatore di 39 sentenze.<ref>{{cita web| url=http://www.cortecostituzionale.it/actionPronuncia.do |titolo=Pronunce |editore=Corte Costituzionale della Repubblica Italiana |accesso=8 febbraio 2015}}</ref> È stato uno dei giudici costituzionali che il 4 dicembre 2014 hanno dichiarato l'incostituzionalità della legge elettorale detta ''[[Legge Calderoli|Porcellum]]'' in funzione dell'eccessivo [[premio di maggioranza]] che essa concede e della presentazione di liste elettorali 'bloccate', nella parte in cui non consentono all'elettore di esprimere una [[Voto di preferenza|preferenza]].
Il 5 ottobre 2011 il [[Parlamento in seduta comune]] lo ha eletto giudice della [[Corte costituzionale (Italia)|Corte costituzionale]] alla quarta votazione con 572 voti, uno più del [[Giudici della Corte costituzionale della Repubblica Italiana#Nomina parlamentare|quorum richiesto]].<ref>{{cita news |autore=Nicoletta Cottone |url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-10-05/mattarella-riprova-conclusa-votazione-110834.shtml |titolo=Il democratico Sergio Mattarella eletto a giudice della Consulta con un voto di scarto |pubblicazione=[[Il Sole 24 Ore]] |data= 5 ottobre 2011 |accesso=29 gennaio 2015}}</ref> Come giudice della Corte è stato relatore di 39 sentenze.<ref>{{cita web| url=http://www.cortecostituzionale.it/actionPronuncia.do |titolo=Pronunce |editore=Corte Costituzionale della Repubblica Italiana |accesso=8 febbraio 2015}}</ref> È stato uno dei giudici costituzionali che il 4 dicembre 2014 hanno dichiarato l'incostituzionalità della legge elettorale detta ''[[Legge Calderoli|Porcellum]]'' in funzione dell'eccessivo [[premio di maggioranza]] che essa concede e della presentazione di liste elettorali 'bloccate', nella parte in cui non consentono all'elettore di esprimere una [[Voto di preferenza|preferenza]].
In occasione dell'[[elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2013]] per la successione a [[Giorgio Napolitano]] il suo nome era in una terna di nomi proposta dal segretario del PD [[Pier Luigi Bersani]] per arrivare a un'ampia convergenza tra [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], [[Il Popolo della Libertà]] e [[Scelta Civica]] nel primo scrutinio con il quorum più alto. Il nome fu poi scartato dalla rosa ristretta dal presidente del PdL [[Silvio Berlusconi]] in cui figuravano invece [[Giuliano Amato]] e [[Franco Marini]], su cui infine cadde la scelta e che poi non venne eletto.<ref>{{cita news |autore=Goffredo De Marchis |url=http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni-presidente-repubblica-edizione2013/2013/04/13/news/quirinale_spunta_nome_mattarella-56525760/ |titolo=Quirinale, Bersani ora punta su un cattolico: con Marini spunta il nome di Mattarella |pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] |data= 13 aprile 2013 |accesso=29 gennaio 2015}}</ref>
 
=== Presidente della Repubblica ===
==== Primo mandato (2015-2022)====
{{vedi anche|Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2015}}
[[File:OathPresidente ofSergio Mattarella 2.jpg|miniatura|SergioRitratto Mattarellaufficiale con il suo predecessore alla carica didel [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente]] dellaSergio Repubblica]]Mattarella, 4 marzo [[Giorgio Napolitano2015]]]]
 
Nel gennaio 2015, con le dimissioni di [[Giorgio Napolitano]] si rese necessario eleggere un [[elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2015|nuovo presidente della Repubblica]] e il nome di Mattarella fu subito considerato tra quelli spendibili. Il 29 gennaio l'assemblea degli elettori del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], accogliendo la proposta del segretario [[Matteo Renzi]], decise di votarlo nel quarto scrutinio.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni-presidente-repubblica-edizione2015/2015/01/29/news/renzi_sfida_berlusconi_il_candidato_mattarella_no_ai_veti_di_forza_italia_cos_il_pd_torna_unito-106032101/ |titolo=Quirinale, al via la partita. Renzi: "Il nome è Mattarella"|pubblicazione= [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] |data=29 gennaio 2015 |accesso=29 gennaio 2015}}</ref> La candidatura di Mattarella ottenne subito l'appoggio di [[Sinistra Ecologia Libertà]], [[Scelta Civica]] e di vari gruppi minori della maggioranza di governo, cui si aggiunsero al momento del quarto scrutinio anche i grandi elettori di [[Area Popolare]].
[[File:Sergio Mattarella bid farewell to Giorgio Napolitano (1).jpg|miniatura|Sergio Mattarella incontra il suo predecessore [[Giorgio Napolitano]] dopo l'elezione a presidente]]
Così, il 31 gennaio, Mattarella poté essere eletto [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente]] con 665 voti, poco meno di due terzi dell'assemblea elettiva,<ref name="presidente" /> prestando [[Giuramento e insediamento del presidente della Repubblica Italiana|giuramento]] e insediandosi al Quirinale il successivo 3 febbraio.<ref>[http://www.ansa.it/sito/notizie/speciali/corsa_al_colle/2015/02/03/discorso-mattarella-presidente-quirinale_9a869671-39d9-49f6-84a1-737874b368a8.html Quirinale, Mattarella a Montecitorio: 'Crisi ha inferto ferite ed emarginazioni']</ref> È il primo [[sicilia]]no a ricoprire la carica di [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]].<ref>{{Cita web|url = http://livesicilia.it/2016/02/08/obama-saluta-mattarella-primo-presidente-siciliano_713375/|titolo = Obama saluta Mattarella: "Primo presidente siciliano"|autore = |sito = LiveSicilia|data = 8 febbraio 2016|accesso = 18 aprile 2016}}</ref>
Nel gennaio 2015, con le dimissioni di [[Giorgio Napolitano]], si rese necessario eleggere un [[elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2015|nuovo presidente della Repubblica]] e il nome di Mattarella fu subito considerato tra quelli spendibili. Il 29 gennaio l'assemblea degli elettori del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], accogliendo la proposta del segretario [[Matteo Renzi]], decise di votarlo nel quarto scrutinio.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni-presidente-repubblica-edizione2015/2015/01/29/news/renzi_sfida_berlusconi_il_candidato_mattarella_no_ai_veti_di_forza_italia_cos_il_pd_torna_unito-106032101/ |titolo=Quirinale, al via la partita. Renzi: "Il nome è Mattarella"|pubblicazione= [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] |data=29 gennaio 2015 |accesso=29 gennaio 2015}}</ref> La candidatura di Mattarella ottenne subito l'appoggio di [[Sinistra Ecologia Libertà]], [[Scelta Civica]] e di vari gruppi minori della maggioranza di governo, cui si aggiunsero al momento del quarto scrutinio anche i grandi elettori di [[Area Popolare]].
Così, il 31 gennaio, Mattarella poté essere eletto [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente]] con 665 voti, poco meno di due terzi dell'assemblea elettiva,<ref name="presidente" /> prestando [[Giuramento e insediamento del presidente della Repubblica Italiana|giuramento]] e insediandosi al Quirinale il successivo 3 febbraio.<ref>[http://www.ansa.it/sito/notizie/speciali/corsa_al_colle/2015/02/03/discorso-mattarella-presidente-quirinale_9a869671-39d9-49f6-84a1-737874b368a8.html Quirinale, Mattarella a Montecitorio: 'Crisi ha inferto ferite ed emarginazioni']</ref> È il primo [[sicilia]]no a ricoprire la carica di [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]].<ref>{{Cita web|url = http://livesicilia.it/2016/02/08/obama-saluta-mattarella-primo-presidente-siciliano_713375/|titolo = Obama saluta Mattarella: "Primo presidente siciliano"|autore = |sito = LiveSicilia|data = 8 febbraio 2016|accesso = 18 aprile 2016|dataarchivio = 9 febbraio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160209215739/http://livesicilia.it/2016/02/08/obama-saluta-mattarella-primo-presidente-siciliano_713375/|urlmorto = sì}}</ref>
 
[[File:Sergio Mattarella Discorso Insediamento.jpg|miniatura|left|Sergio Mattarella pronuncia il discorso di insediamento dinanzi al [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento]]]]
Tra i primi atti della sua presidenza ci sono la rinuncia alla pensione da professore universitario (decurtata dallo stipendio da presidente)<ref>{{cita news|url=http://www.huffingtonpost.it/2015/05/17/mattarella-rinuncia-a-vitalizio-da-prof_n_7299732.html|titolo= Mattarella rinuncia al vitalizio da professore universitario|pubblicazione=[[L'Huffington Post]]|data=17 maggio 2015}}</ref> e l'ampliamento della zona visitabile del [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]]<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/cronaca/2015/06/02/news/palazzo_del_quirinale_l_annuncio_di_mattarella_sara_anche_un_museo_aperto_ai_cittadii_raddoppiato_il_percorso_della_vis-115904454/|titolo=Palazzo del Quirinale, Mattarella: "Sarà un museo aperto ai cittadini". Raddoppiato il percorso della visita|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=2 giugno 2015}}</ref>. La sua prima visita presidenziale avvenne il giorno della sua elezione, quando visitò le [[Eccidio delle Fosse Ardeatine|Fosse Ardeatine]] dove, nel 1944 durante la seconda guerra mondiale, le truppe di occupazione nazista uccisero 335 persone come rappresaglia per un attacco partigiano. Mattarella in tale occasione ha dichiarato che "l'Europa e il mondo devono essere uniti per sconfiggere chiunque voglia trascinarci in una nuova era di terrore".
 
[[File:Carte des pays visités par Sergio Mattarella.png|miniatura|Le visite di Stato effettuate dal presidente Sergio Mattarella]]
Il 6 maggio 2015, Mattarella ha firmato la nuova legge elettorale, nota come [[Legge elettorale italiana del 2015|Italicum]], che prevede un sistema a due round basato su una rappresentanza proporzionale partito-lista, corretta da un bonus maggioritario e da una soglia di sbarramento del 3%. I candidati si candidano per l'elezione in 100 collegi elettorali multi-membri con liste aperte, eccetto per un singolo candidato scelto da ciascuna delle parti che è il primo ad essere eletto. La legge è stata dichiarata incostituzionale nel 2017.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/25/italicum-la-decisione-della-consulta-ballottaggio-incostituzionale-ma-sopravvive-il-premio-di-maggioranza/3339824/|titolo=Italicum, la decisione della Consulta: "Ballottaggio incostituzionale". Ma sopravvive il premio di maggioranza|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2017-01-25|lingua=it-IT|accesso=2020-01-05}}</ref>
 
Il 6 maggio 2015, Mattarella ha [[Promulgazione|promulgato]] la nuova legge elettorale, nota come ''[[Legge elettorale italiana del 2015|Italicum]]'', che prevede un sistema a due turni basato su una rappresentanza proporzionale partito-lista, corretta da un bonus maggioritario e da una soglia di sbarramento del 3%. La legge è stata dichiarata incostituzionale nel 2017.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/25/italicum-la-decisione-della-consulta-ballottaggio-incostituzionale-ma-sopravvive-il-premio-di-maggioranza/3339824/|titolo=Italicum, la decisione della Consulta: "Ballottaggio incostituzionale". Ma sopravvive il premio di maggioranza|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2017-01-25|lingua=it|accesso=2020-01-05}}</ref>
Il 3 novembre 2017, Mattarella, ha firmato la legge 165/2017 di riforma del sistema elettorale nota con il nome di [[Legge Rosato|Rosatellum bis,]] che disciplina l'elezione della [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] e del [[Senato della Repubblica]] e che ha visto la sua prima applicazione alle [[Elezioni politiche italiane del 2018|elezioni politiche del 4 marzo 2018]].
[[File:Renzi Mattarella 2.jpeg|miniatura|Mattarella e il [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] [[Matteo Renzi]] nel [[2015]]]]
 
Il 3 novembre 2017, Mattarella ha promulgato la legge 165/2017 di riforma del sistema elettorale nota con il nome di ''[[Legge Rosato|Rosatellum bis]]'', che disciplina l'elezione della [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] e del [[Senato della Repubblica]] e che ha visto la sua prima applicazione alle [[Elezioni politiche in Italia del 2018|elezioni politiche del 2018]].
=== Crisi politica del 2016 ===
Il 5 dicembre 2016, all'indomani del [[referendum costituzionale in Italia del 2016|referendum costituzionale]] che respinse il disegno di riforma costituzionale, Mattarella ricevette il presidente del Consiglio [[Matteo Renzi]] pronto a dimettersi ma ne respinse le dimissioni per il tempo strettamente necessario all'approvazione della legge di bilancio, avvenuta due giorni dopo.<ref>{{cita news|url=http://www.ilgiornale.it/news/politica/matteo-renzi-sale-quirinale-1339291.html|titolo=Matteo Renzi sale al Quirinale, ma Mattarella lo "congela"|pubblicazione=[[Il Giornale]]|data=5 dicembre 2016}}</ref>
L'8 dicembre, divenute effettive le dimissioni del presidente del Consiglio, Mattarella avviò le consultazioni con le varie delegazioni dei partiti e con le altre cariche dello Stato.<ref>{{Cita web|url=http://www.huffingtonpost.it/2016/12/08/consultazioni-grasso-boldrini-mattarella_n_13514902.html|titolo=Al via le consultazioni. Mattarella riceve Grasso e Boldrini, l'auspicio è chiudere entro il 15. Colloquio con Napolitano|sito = [[The Huffington Post|L'Huffington Post]]|autore = Gabriella Cerami|data = 8 dicembre 2016|accesso=10 dicembre 2016}}</ref> che si conclusero l'11 dicembre con il conferimento dell'incarico di formare un nuovo esecutivo al ministro degli esteri [[Paolo Gentiloni]],<ref>{{Cita web|url = http://www.today.it/politica/paolo-gentiloni-nuovo-premier-diretta.html|titolo = Gentiloni accetta "con riserva" l'incarico a formare il nuovo governo|autore = D.N.|sito = Today|data = 11 dicembre 2016|accesso = 3 gennaio 2017}}</ref> che presta giuramento il giorno successivo.<ref>{{Cita web|url = http://www.repubblica.it/politica/2016/12/12/news/consultazioni_gentiloni_ministri_governo-153941735/?ref=HREA-1|titolo = Il governo Gentiloni ha giurato, ministri confermati tranne Giannini. Alfano agli Esteri. Minniti all'Interno. Boschi sottosegretario|autore = Paolo Gallori e Monica Rubino|sito = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data = 12 dicembre 2016|accesso = 3 gennaio 2017}}</ref>
 
[[File:Renzi Mattarella 2.jpeg|miniatura|Mattarella e il [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] [[Matteo Renzi]] nel 2015]]
=== Elezioni politiche del 2018 ===
 
[[File:Gentiloni dimissioni.jpg|miniatura|left|Mattarella e il [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] [[Paolo Gentiloni]] nel [[2018]]]]
===== Crisi politica del 2016 =====
Il 28 dicembre [[2017]] ha sciolto anticipatamente le Camere alcune settimane prima della scadenza naturale della [[XVII legislatura della Repubblica Italiana|XVII legislatura]]<ref name="scioglimento">{{cita news|Presidenza della Repubblica|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3431|titolo=Il presidente Mattarella ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere|data=28 dicembre 2017|accesso=29 dicembre 2017}}</ref>, dando così avvio alle procedure per il rinnovo del Parlamento culminate con le [[elezioni politiche italiane del 2018|elezioni del 4 marzo 2018]]. Il 24 marzo, con l'avvio della [[XVIII legislatura della Repubblica Italiana|XVIII legislatura]] e l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, Mattarella ha accettato le dimissioni di [[Paolo Gentiloni]] da presidente del Consiglio, lasciando secondo la prassi il governo uscente in carica per il disbrigo degli affari correnti<ref>{{Cita news|autore=Umberto Rosso|url=http://www.repubblica.it/politica/2018/03/24/news/gentiloni_dimissioni-192146653/|titolo=Colle, Gentiloni si è dimesso da presidente del Consiglio: "Orgoglioso di aver servito l'Italia, grazie a tutto il governo"|pubblicazione=Repubblica.it|data=24 marzo 2018|accesso=18 aprile 2018}}</ref>.
Il 5 dicembre 2016, all'indomani del [[referendum costituzionale in Italia del 2016|referendum costituzionale]] che respinse il disegno di riforma costituzionale, Mattarella ricevette il presidente del Consiglio [[Matteo Renzi]] pronto a dimettersi, ma ne respinse le dimissioni per il tempo strettamente necessario all'approvazione della legge di bilancio, avvenuta due giorni dopo.<ref>{{cita news|url=http://www.ilgiornale.it/news/politica/matteo-renzi-sale-quirinale-1339291.html|titolo=Matteo Renzi sale al Quirinale, ma Mattarella lo "congela"|pubblicazione=[[Il Giornale]]|data=5 dicembre 2016}}</ref>
L'8 dicembre, divenute effettive le dimissioni del presidente del Consiglio, Mattarella avviò le consultazioni con le varie delegazioni dei partiti e con le altre cariche dello Stato.<ref>{{Cita web|url=http://www.huffingtonpost.it/2016/12/08/consultazioni-grasso-boldrini-mattarella_n_13514902.html|titolo=Al via le consultazioni. Mattarella riceve Grasso e Boldrini, l'auspicio è chiudere entro il 15. Colloquio con Napolitano|sito = [[HuffPost|L'Huffington Post]]|autore = Gabriella Cerami|data = 8 dicembre 2016|accesso=10 dicembre 2016}}</ref> che si conclusero l'11 dicembre con il conferimento dell'incarico di formare un nuovo esecutivo al ministro degli esteri [[Paolo Gentiloni]],<ref>{{Cita web|url = http://www.today.it/politica/paolo-gentiloni-nuovo-premier-diretta.html|titolo = Gentiloni accetta "con riserva" l'incarico a formare il nuovo governo|autore = D.N.|sito = Today|data = 11 dicembre 2016|accesso = 3 gennaio 2017}}</ref> che presta giuramento il giorno successivo.<ref>{{Cita web|url = http://www.repubblica.it/politica/2016/12/12/news/consultazioni_gentiloni_ministri_governo-153941735/?ref=HREA-1|titolo = Il governo Gentiloni ha giurato, ministri confermati tranne Giannini. Alfano agli Esteri. Minniti all'Interno. Boschi sottosegretario|autore = Paolo Gallori e Monica Rubino|sito = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data = 12 dicembre 2016|accesso = 3 gennaio 2017}}</ref>
 
===== Elezioni politiche del 2018 =====
[[File:Gentiloni dimissioni.jpg|miniatura|left|Mattarella e il [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] [[Paolo Gentiloni]] nel 2018]]
Il 28 dicembre 2017 ha sciolto anticipatamente le Camere alcune settimane prima della scadenza naturale della [[XVII legislatura della Repubblica Italiana|XVII legislatura]]<ref name="scioglimento">{{cita news|Presidenza della Repubblica|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3431|titolo=Il presidente Mattarella ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere|data=28 dicembre 2017|accesso=29 dicembre 2017}}</ref>, dando così avvio alle procedure per il rinnovo del Parlamento culminate con le [[elezioni politiche in Italia del 2018|elezioni del 4 marzo 2018]]. Il 24 marzo, con l'avvio della [[XVIII legislatura della Repubblica Italiana|XVIII legislatura]] e l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, Mattarella ha accettato le dimissioni di [[Paolo Gentiloni]] da presidente del Consiglio, lasciando secondo la prassi il governo uscente in carica per il disbrigo degli affari correnti<ref>{{Cita news|autore=Umberto Rosso|url=http://www.repubblica.it/politica/2018/03/24/news/gentiloni_dimissioni-192146653/|titolo=Colle, Gentiloni si è dimesso da presidente del Consiglio: "Orgoglioso di aver servito l'Italia, grazie a tutto il governo"|pubblicazione=Repubblica.it|data=24 marzo 2018|accesso=18 aprile 2018}}</ref>.
 
In occasione della [[Giornata della Memoria]], nel gennaio 2018 Mattarella condanna pubblicamente le colpe del [[fascismo]] per le [[leggi razziali fasciste|leggi razziali]] e le persecuzioni degli ebrei nel 1938, parlando di ''"un regime che non ebbe alcun merito, e nel quale la caccia agli ebrei non fu affatto una deviazione ma fu insita stessa alla natura violenta e intollerante di quel sistema"''.<ref>{{Cita news|autore=Umberto Rosso|url=https://www.repubblica.it/cronaca/2018/01/25/news/mattarella_giornata_della_memoria_2018_shoah_unica_nella_storia_europea_-187252149/|titolo=Giornata della memoria, Mattarella: "Leggi razziali macchia indelebile della nostra storia"|pubblicazione=Repubblica.it|data=25 gennaio 2018|accesso=10 novembre 2018}}</ref>
 
Il 5 aprile 2018 Mattarella ha avviato le [[Consultazioni del presidente della Repubblica Italiana|consultazioni]] delle forze politiche per la formazione del nuovo governo, che tuttavia non hanno lasciato emergere la possibilità di formare una maggioranza parlamentare<ref>{{Cita news|autore=Umberto Rosso|url=http://www.repubblica.it/politica/2018/04/05/news/consultazioni_apre_il_pd_chiude_il_m5s_mattarella_nuovo_governo-193011176/|titolo=Consultazioni, Mattarella: "Nessuna intesa, serve tempo". Di Maio: "Lega e Pd nostri interlocutori". E il centrodestra si divide|pubblicazione=Repubblica.it|data=5 aprile 2018|accesso=24 maggio 2018}}</ref>. Dopo un secondo giro di consultazioni rivelatosi altrettanto infruttuoso,<ref>{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3719|titolo=Calendario delle consultazioni del 12 e 13 aprile per la formazione del nuovo Governo|autore=Segretariato generale della Presidenza della Repubblica|sito=Quirinale.it|accesso=18 aprile 2018}}</ref> il 18 aprile ha conferito alla presidente del Senato [[Maria Elisabetta Alberti Casellati]] un mandato esplorativo, finalizzato a verificare l'esistenza di una possibile maggioranza parlamentare tra la [[Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche italianein Italia del 2018|coalizione di centro-destra]] e il [[Movimento 5 Stelle]]<ref>{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=82251|titolo=Mattarella ha affidato il compito alla Presidente del Senato di verificare l'esistenza di una maggioranza parlamentare|autore=Segretariato generale della Presidenza della Repubblica|sito=Quirinale.it|data=18 aprile 2018|accesso=18 aprile 2018}}</ref>. Il 20 aprile, alla scadenza dell'incarico conferitole, la presidente Casellati ha comunicato il mancato raggiungimento dell'obiettivo<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/politica/casellati-spunti-mattarella-individui-percorso-politico-1517638.html|titolo=Casellati: "Spunti per Mattarella. Individui un percorso politico"|autore=Luca Romano|sito=[[il Giornale]]|data=20 aprile 2018|accesso=23 aprile 2018}}</ref>.
Il 23 aprile il capo dello Stato ha quindi affidato un mandato esplorativo al presidente della Camera [[Roberto Fico]], con l'obiettivo di investigare la possibilità di un'intesa di governo tra il [[Movimento 5 Stelle|M5S]] e il [[Partito Democratico (Italia)|PD]]<ref>{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=82450|titolo=Mattarella ha affidato il compito al Presidente della Camera di verificare la possibilità di un'intesa di maggioranza parlamentare tra il Movimento Cinque Stelle ed il Partito Democratico per costituire il Governo|autore=Segretariato generale della Presidenza della Repubblica|sito=Quirinale.it|data=23 aprile 2018|accesso=23 aprile 2018}}</ref>. Seppur il mandato di Fico abbia avuto un iniziale esito positivo<ref>{{Cita news|autore=F.Q.|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/26/governo-fico-al-quirinale-finito-mandato-esplorativo-con-esito-positivo-dialogo-m5s-pd-avviato/4318479/|titolo=Governo, Fico al Quirinale: "Finito il mandato esplorativo con esito positivo: il dialogo tra M5s e Pd è avviato" - Il Fatto Quotidiano|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|data=26 aprile 2018|accesso=7 maggio 2018}}</ref>, le successive consultazioni tra le due forze politiche sono terminate in modo negativo<ref>{{Cita news|nome=Paola Di|cognome=Caro|url=http://www.corriere.it/politica/18_aprile_29/renzi-chi-ha-perso-elezioni-non-puo-andare-governo-no-un-governo-pd-m5s-f33ff0e2-4bdc-11e8-8cfa-f9edba92b6ed.shtml|titolo=Renzi: «Chi ha perso non governa, incontro Di Maio ma non gli voto la fiducia»|pubblicazione=Corriere della Sera|accesso=7 maggio 2018}}</ref>. Il 7 maggio, dopo un ulteriore giro di consultazioni in cui non sono emersi accordi tra i partiti, il presidente Mattarella ha chiesto alle forze politiche la disponibilità ad appoggiare un "governo di garanzia" fino a dicembre, per poi svolgere nuove elezioni nel 2019<ref>{{Cita news|autore=Euronews|url=http://it.euronews.com/2018/05/07/mattarella-governo-di-garanzia-fino-a-dicembre-poi-il-voto-|titolo=Mattarella: "governo di garanzia fino a dicembre poi il voto"|pubblicazione=euronews.com|data=7 maggio 2018|accesso=24 maggio 2018}}</ref>.
Il 23 maggio 2018, dopo un accordo tra M5S e [[Lega per Salvini Premier|Lega]] in cui sono presenti elementi comuni dei programmi politici dei partiti e nuove consultazioni,<ref>{{Cita web|url = https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/associazionerousseau/documenti/contratto_governo.pdf|titolo = Contratto per il governo del cambiamento |formato = pdf |accesso = 28 maggio 2018|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180522041800/https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/associazionerousseau/documenti/contratto_governo.pdf |dataarchivio = 22 maggio 2018|urlmorto = no}}</ref> il presidente della Repubblica ha ricevuto al Quirinale [[Giuseppe Conte]] (indicato dai leader dei due schieramenti come candidato premier), conferendogli l'incarico, che accetterà con riserva, di formare un nuovo governo.<ref>{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3875|titolo=Il Presidente Mattarella ha incaricato il professor Giuseppe Conte di formare il Governo|autore=Presidenza della Repubblica|sito=quirinale.it|accesso=23 maggio 2018}}</ref>
Il 27 maggio<ref>{{Cita web|url =https://www.agi.it/politica/ministri_conte_mattarella-3957196/news/2018-05-27/|titolo = Ecco la lista dei ministri proposti a Sergio Mattarella|data = 27 maggio 2018 |lingua = it |accesso = 28 marzo 2019|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180528093403/https://www.agi.it/politica/ministri_conte_mattarella-3957196/news/2018-05-27/ |dataarchivio = 28 maggio 2018|urlmorto = no}}</ref> Conte, sciogliendo la riserva, rimette l'incarico a seguito dell'opposizione di Mattarella al nome di [[Paolo Savona]] al [[Ministero dell'economia e delle finanze]] ufficialmente a causa delle sue posizioni anti-euro e dell'instabilità economica creatasi in quei giorni;<ref name="messa-stato-accusa">[https://www.ilpost.it/2018/05/28/messa-stato-accusa-presidente-repubblica/ Come funziona la messa in stato d'accusa del presidente della Repubblica] su ''ilpost.it''</ref><ref name="conferenza p.d.r. 27 maggio 2018">[https://www.youtube.com/watch?v=kRDi1yxssdo Dichiarazione alla stampa del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella] su ''youtube.com''</ref> a seguito di ciò, [[Giorgia Meloni]] e [[Luigi Di Maio]] annunciano quindi la volontà di mettere in [[Impeachment#Italia|stato di accusa]] Mattarella ai sensi dell'articolo 90 della Costituzione.<ref name="messa-stato-accusa" /><ref>{{cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/27/governo-di-maio-occorre-impeachment-mattarella-per-evitare-reazioni-della-popolazione-e-poi-si-torna-al-voto/4385875/|titolo=Governo, Di Maio: “Occorre impeachment Mattarella per evitare reazioni della popolazione. Poi si torna al voto”|sito=[[il Fatto Quotidiano]]|autore=F.Q.|data=27 maggio 2018|accesso=29 maggio 2018}}</ref> Dopo la dichiarazione del presidente della Repubblica, il Quirinale fa sapere che il giorno seguente verrà ricevuto l'economista [[Carlo Cottarelli]], al quale viene conferito l'incarico di formare il Governo, che accetta con riserva.<ref>{{cita web|url=https://www.corriere.it/cronache/18_maggio_28/cottarelli-convocato-quirinale-tronca-cantone-squadra-49223022-6246-11e8-bb5f-63b58f0e7bef.shtml|titolo=Governo, a Cottarelli l’incarico da Mattarella: «Se non otterrò la fiducia alle Camere, elezioni dopo agosto»|sito=[[Corriere della Sera]]|autore=Cesare Zapperi|data=28 maggio 2018|accesso=29 maggio 2018}}</ref>
 
Il 31 maggio Cottarelli rimette il mandato poiché vicinissima la prospettiva di un governo politico che ''"è di gran lunga la migliore soluzione per il Paese"''. Infatti poco dopo il professor Conte viene convocato al Quirinale e, dopo la consultazione, rende nota la composizione del [[Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Consiglio dei ministri]]<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/qrnw/attivita/consultazioni/2018apr/2018-05-07.html|titolo=Consultazioni per la formazione di un nuovo governo}}</ref>, nel quale il professor Savona compare come [[Ministri per gli affari europei della Repubblica Italiana|ministro per gli Affari europei]] invece che dell'Economia e delle finanze come nella vecchia proposta non andata a buon fine. L'indomani il [[Governo Conte I]] giura dinanzi al Presidente.<ref name=":0" />
 
===== Crisi politica del 2019 =====
[[File:Mattarella Conte 2019.jpg|miniatura|Mattarella con il [[Presidente del Consiglio incaricato]] [[Giuseppe Conte]] il 29 agosto [[2019]]]]
Nella serata del 20 agosto [[2019]], al termine di un lungo e animato confronto parlamentare in Senato, dovuto ad una mozione di sfiducia presentata ed in seguito ritirata dalla [[Lega Nordper Salvini Premier|Lega]], il Presidente del Consiglio [[Giuseppe Conte]] si è recato dal Presidente della Repubblica, al quale ha presentato le dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio dei Ministri, restando in carica per il disbrigo degli affari correnti.
 
Il 21 agosto, il Capo dello Stato avvia una prima fase di consultazioni per risolvere la crisi di governo, tuttavia il giorno seguente, vista la non risoluzione della crisi e la richiesta di alcune forze politiche di altro tempo, decide di avviare nuove consultazioni per le giornate di martedì 27 e mercoledì 28.<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2019/08/20/governo-in-senato-e-il-giorno-di-conte_57d1a36a-11ff-48b7-ba74-d2380fb14a93.html|titolo=Conte si è dimesso, furia contro Salvini: "Irresponsabile" - Speciali|sito=ANSA.it|data=2019-08-20|lingua=it|accesso=2019-08-24}}</ref>
Al termine delle consultazioni è emersa una possibile nuova maggioranza, tra il [[Movimento 5 Stelle]] e il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]. Il 28 agosto, il leader del PD [[Nicola Zingaretti]] dichiara al [[Palazzo del Quirinale]] di essere favorevole nel mantenere [[Giuseppe Conte]] alla guida del nuovo governo, così come era stato richiesto dal Movimento 5 Stelle. Il 29 agosto, Mattarella convoca il premier dimissionario Conte a Palazzo del Quirinale per conferirgli l'incarico di formare un nuovo governo, che il presidente del Consiglio incaricato accetta con riserva.<ref>{{Cita web|url=https://www.tgcom24.mediaset.it/politica/notizia_3228642201902a.shtml|titolo=Governo, Mattarella dà l'incarico a Conte {{!}} "Esecutivo non contro ma per l'Italia"|sito=Tgcom24|lingua=IT|accesso=2019-08-29|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190829095241/https://www.tgcom24.mediaset.it/politica/notizia_3228642201902a.shtml|dataarchivio=29 agosto 2019|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il Presidente incaricato [[Giuseppe Conte]] scioglie positivamente la riserva, accettando di formare un nuovo Governo di coalizione con [[Movimento 5 Stelle|M5S]], [[Partito Democratico (Italia)|PD]] e [[Liberi e Uguali|LeU]] e comunicando contestualmente la lista dei ministri. Il 5 settembre [[2019]] il [[Governo Conte II]] giura al [[Palazzo del Quirinale]].<ref>{{Cita news|titolo=Il secondo governo Conte ha giurato|pubblicazione=il Post|url=https://www.ilpost.it/2019/09/05/giuramento-secondo-governo-conte/}}</ref>
 
===== Crisi politica del 2021 =====
[[File:Mattarella Draghi Quirinale 2021.jpg|thumb|Sergio Mattarella a colloquio con il [[Presidente del Consiglio incaricato]] [[Mario Draghi]] il 3 febbraio [[2021]]]]
A seguito di alcune settimane di tensioni all'interno della maggioranza di governo, il leader di [[Italia Viva]] Renzi ritira la propria delegazione di ministri. Il premier Conte, si presenta quindi alle Camere per verificare la tenuta del governo, ottenendo la maggioranza assoluta alla Camera e quella relativa in Senato, insufficiente per l'approvazione dei provvedimenti in alcune commissioni. Il 26 gennaio 2021 Conte si reca quindi al Quirinale, ove rassegna le proprie dimissioni al Presidente Mattarella, restando in carica per il disbrigo degli affari correnti.
 
Mattarella, a seguito delle consuete consultazioni con i rappresentanti delle istituzioni e le delegazioni dei partiti, conferisce al [[Presidente della Camera dei deputati (Italia)|Presidente della Camera]] [[Roberto Fico|Fico]] un mandato esplorativo con lo scopo di costituire un nuovo governo con l'appoggio della maggioranza uscente. Il 2 febbraio Fico rimette il mandato esplorativo al Presidente della Repubblica, non avendo raggiunto un accordo con i renziani.
Mattarella convoca quindi l'ex [[Presidente della Banca centrale europea|Presidente della BCE]] [[Mario Draghi|Draghi]] con lo scopo di costituire un governo di alto profilo istituzionale aperto a tutte le forze politiche.
A seguito delle consuete consultazioni del premier incaricato, Draghi trova un accordo con le forze politiche per la formazione di un nuovo governo, ottenendo l'appoggio di tutti i partiti presenti in Parlamento, con l'esclusione di [[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]].
Il 13 febbraio il nuovo governo giura al Quirinale nelle mani del Presidente Mattarella ed ottiene in seguito un'ampia maggioranza in entrambe le Camere.
 
Mattarella convoca quindi l'ex [[Presidente della Banca centrale europea|Presidente della BCE]] [[Mario Draghi]] con lo scopo di costituire un governo di alto profilo istituzionale aperto a tutte le forze politiche.
=== Nomine presidenziali ===
A seguito delle consuete consultazioni del premier incaricato, Draghi trova un accordo con le forze politiche per la formazione di un nuovo governo, ottenendo l'appoggio di tutti i partiti presenti in Parlamento, con l'esclusione di [[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]] e di [[Sinistra Italiana]].
[[File:President Trump Meets With the President of the Italian Republic (48913782961).jpg|miniatura|Sergio Mattarella e [[Donald Trump]] alla [[Casa Bianca]]]]
;Governi
 
Il 13 febbraio il [[governo Draghi|nuovo governo]] giura al Quirinale nelle mani del Presidente Mattarella ed ottiene in seguito un'ampia maggioranza in entrambe le Camere.<ref>{{Cita news|titolo=Il governo Draghi ha giurato|pubblicazione=il Post|url=https://www.ilpost.it/2021/02/13/giuramento-governo-draghi-diretta-foto/}}</ref>
* [[XVII legislatura della Repubblica Italiana|XVII legislatura]] (2013-2018)
 
==== Secondo mandato (dal 2022)====
{{vedi anche|Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2022}}
[[File:Sergio Mattarella Montecitorio 2022.jpg|miniatura|destra|Il Presidente della Repubblica tiene il discorso d'insediamento dinnanzi al Parlamento in seduta comune]]
[[File:Alte cariche dello Stato Italiano alla parata del 2 giugno 2022.jpeg|miniatura|destra|Il Presidente della Repubblica e le altre alte cariche dello Stato alla parata del 2 giugno 2022]]
Nel corso dell'[[Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2022|elezione presidenziale del 2022]] Sergio Mattarella è stato riconfermato [[Presidente della Repubblica Italiana]] per un secondo mandato,<ref>{{Cita news|titolo=Mattarella è stato rieletto|pubblicazione=il Post|url=https://www.ilpost.it/2022/01/29/quirinale-settimo-scrutinio/}}</ref> ottenendo all'ottavo scrutinio 759 voti su 1009 elettori (ovvero il 75,2% dell'assemblea) e risultando così il secondo Presidente eletto con il maggior numero di voti nella storia repubblicana dopo Pertini (eletto con 832 voti su 1011: 82,3%)<ref>{{Cita web|url=http://www.camera.it/leg18/browse/1132?shadow_primapagina=13505|titolo=XVIII legislatura - Sergio Mattarella eletto Presidente della Repubblica|sito=Camera dei Deputati|lingua=it|accesso=2022-01-31}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/articoli/2022/01/quirinale-sergio-mattarella-eletto-presidente-della-repubblica-italiana-all-ottavo-scrutinio-64bba534-56b0-485a-80c5-df6e542fe98e.html|titolo=Sergio Mattarella rieletto presidente della Repubblica con 759 voti|sito=RaiNews|lingua=it|accesso=2022-01-31}}</ref> e il terzo per percentuale di suffragi, dopo Gronchi (658 voti su 843: 78,1%) e prima di Cossiga (752 voti su 1011: 74,3%).
 
Ha [[giuramento e insediamento del presidente della Repubblica Italiana|prestato giuramento]] il successivo 3 febbraio, dando così inizio al suo secondo mandato.
 
=====Crisi politica del 2022=====
Il 14 luglio, i senatori del Movimento 5 Stelle non partecipano al [[questione di fiducia|voto di fiducia]] sul d.l. aiuti.<ref>{{Cita web|url=https://www.fanpage.it/live/governo-draghi-a-un-passo-dalla-crisi-m5s-non-vota-la-fiducia-al-dl-aiuti-lega-elezioni-subito-le-news-in-diretta/|titolo=Governo Draghi, news sulla crisi oggi: concluso colloquio al Quirinale con Mattarella, Senato approva decreto Aiuti senza fiducia M5S|sito=fanpage.it|accesso=2022-09-19}}</ref> Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, che aveva in precedenza affermato che non avrebbe proseguito l'attività di governo se il Movimento 5 Stelle avesse ritirato il suo supporto all'esecutivo, presenta di conseguenza al Capo dello Stato le sue dimissioni. Mattarella tuttavia non le accetta e invita Draghi a presentarsi alle Camere per effettuare una valutazione della situazione creatasi.<ref>{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/elementi/70441|titolo=Mattarella non accoglie le dimissioni del governo Draghi e invita il Presidente del Consiglio a presentarsi al Parlamento|sito=www.quirinale.it|data=14 luglio 2022|accesso=19 settembre 2022}}</ref>
 
Il 20 luglio una mozione di pieno sostegno all'esecutivo, su cui il governo aveva posto la questione di fiducia, non ottiene la maggioranza assoluta a causa della mancata partecipazione al voto di Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle.<ref>{{Cita web|url=https://www.quotidiano.net/politica/draghi-senato-diretta-live-1.7902175|titolo=Governo, Draghi da Mattarella. Lega, FI e M5s non votano la fiducia|data=20 luglio 2022|accesso=19 settembre 2022}}</ref> Il 21 luglio il Presidente del Consiglio reitera dunque le dimissioni al Capo dello Stato, che ne prende atto e scioglie le Camere, indicendo le [[elezioni politiche in Italia del 2022|elezioni anticipate]].<ref>{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/elementi/70473|titolo=Mattarella ha ricevuto il Presidente Draghi che ha reiterato le dimissioni del Governo da lui presieduto|wkautore=quirinale.it|accesso=19 settembre 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/07/21/mattarella-scioglie-le-camere-si-vota-il-25-settembre.-draghi-ai-ministriorgogliosi-del-lavoro-svolto_8a08bf5e-bb74-4e5c-b1a6-fdfce445c5d7.html|titolo=Mattarella scioglie le Camere, si vota il 25 settembre. Draghi ai ministri:'Orgogliosi del lavoro svolto'|data=21 luglio 2022|accesso=19 settembre 2022}}</ref>
===== Elezioni politiche del 2022 =====
[[File:100th anniversary of the Italian Air Force (15).jpg|thumb|Mattarella e la Presidente del Consiglio [[Giorgia Meloni]] durante il centenario dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]], 28 marzo 2023]]
A seguito delle [[elezioni politiche in Italia del 2022|elezioni politiche del 2022]], che hanno visto la vittoria di una maggioranza assoluta da parte della [[Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche in Italia del 2022|coalizione di centro-destra]], il 21 ottobre Mattarella ha conferito l'incarico di formare il governo a [[Giorgia Meloni]], leader di [[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]].
 
====Nomine presidenziali====
;Governi
* ''[[XVII legislatura della Repubblica Italiana|XVII legislatura]] (2013-2018)''
** [[Governo Gentiloni|Gentiloni]], 12 dicembre 2016
* ''[[XVIII legislatura della Repubblica Italiana|XVIII legislatura]] (dal 2018-2022)''
** [[Governo Conte I|Conte I]], 1º giugno 2018
** [[Governo Conte II|Conte II]], 5 settembre 2019
** [[Governo Draghi|Draghi]], 13 febbraio 2021
* ''[[XIX legislatura della Repubblica Italiana|XIX legislatura]] (2022-)''
**[[Governo Meloni|Meloni]], 22 ottobre 2022
 
;Senatori a vita
 
* [[Liliana Segre]], 19 gennaio 2018
 
;Giudici della Corte costituzionale
 
* [[Francesco Viganò (giurista)|Francesco Viganò]], 24 febbraio 2018
* [[Emanuela Navarretta]], 9 settembre 2020
* [[Marco D'Alberti]], 15 settembre 2022
* [[Giovanni Pitruzzella]], 10 novembre 2023
* [[Antonella Sciarrone Alibrandi]], 10 novembre 2023
 
== Vita privata ==
[[File:Mattarella, Sanremo 2023 (4).jpg|miniatura|Sergio Mattarella e la figlia [[Laura Mattarella|Laura]] ospiti del [[Festival di Sanremo 2023]]]]
È stato sposato con Marisa Chiazzese, figlia dell'ex rettore dell'Università di Palermo e docente di diritto romano [[Lauro Chiazzese]] e deceduta il 1º marzo 2012. Il fratello [[Piersanti Mattarella|Piersanti]] aveva sposato la sorella di lei, Irma.<ref name=Next>{{cita news|autore=|url=http://www.nextquotidiano.it/marisa-chiazzese-era-moglie-sergio-mattarella/|titolo=Marisa Chiazzese: chi era la moglie di Sergio Mattarella|pubblicazione=Next quotidiano|data=30 gennaio 2015|accesso=31 gennaio 2015}}</ref>
 
Ha tre figli<ref>{{Cita web|url=https://www.lanotiziagiornale.it/presidenti-della-repubblica-italiana-tutte-le-mogli-e-i-figli/|titolo=Presidenti della Repubblica italiana: tutte le mogli e i figli|autore=Fabrizio Capecelatro|sito=LA NOTIZIA|data=2022-01-22|lingua=it|accesso=2023-06-15}}</ref>: [[Laura Mattarella|Laura]] (che durante il mandato presidenziale del padre svolge le funzioni di protocollo tipiche del [[Consorti dei presidenti della Repubblica Italiana|consorte]]), Bernardo Giorgio e Francesco. Bernardo Giorgio, professore ordinario di diritto amministrativo all'[[Università degli Studi di Siena|Università di Siena]], presso la [[Luiss Guido Carli]] di Roma e presso la [[Scuola nazionale dell'amministrazione|Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione]],<ref>{{Cita web|url=https://urbanpost.it/sergio-mattarella-ecco-chi-sono-figli/|titolo=Sergio Mattarella: ecco chi sono i figli|sito=Urban Post|data=2023-04-15|accesso=2024-04-26|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230415030111/https://urbanpost.it/sergio-mattarella-ecco-chi-sono-figli/|dataarchivio=2023-04-15}}</ref> nel 2014 è stato posto dalla ministra [[Marianna Madia]] a capo dell'ufficio legislativo del [[Dipartimento della funzione pubblica]] presso la [[Presidenza del Consiglio dei ministri]].<ref name=Next/>
 
== Incarichi parlamentari ==
[[File:Sergio Mattarella and Xi Jinping 2019.jpg|miniatura|Sergio Mattarella con il [[Presidente della Repubblica popolare cinese|presidente cinese]] [[Xi Jinping]] nel [[2019]]]]
* [[IX legislatura della Repubblica Italiana|IX legislatura]]
** Componente della I Commissione (Affari costituzionali)
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== Onorificenze ==
[[File:Mattarella 25 Aprile 2020.jpg|thumb|Mattarella all'[[Altare della patria]] con la mascherina protettiva durante le [[Anniversario della liberazione d'Italia|celebrazioni del 25 aprile]] [[2020]], in piena [[Pandemia di COVID-19 del 2020 in Italia|pandemia]]]]
=== Onorificenze italiane ===
==== Come presidente della Repubblica ====
[[File:2019-11-25 Sergio Mattarella, Milano.jpg|thumb|Il presidente Mattarella con la [[Senatore a vita (ordinamento italiano)|senatrice a vita]] [[Liliana Segre]] nel 2019]]
Nelle sue funzioni di [[presidente della Repubblica Italiana]] è dal 3 febbraio [[2015]]:
[[File:Mattarella 25 Aprile 2020.jpg|thumb|Mattarella all'[[Altare della patria]] con la mascherina protettiva durante le [[Anniversario della liberazione d'Italia|celebrazioni del 25 aprile]] 2020, in piena [[Pandemia di COVID-19 in Italia|pandemia]]]]
 
Nelle sue funzioni di [[presidente della Repubblica Italiana]] è dal 3 febbraio 2015:
{{Onorificenze
|immagine = ITA OMRI 2001 GC-GCord BAR.svg
|nome_onorificenza = Capo dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica italiana
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Cavaliere BAR.svg
|nome_onorificenza = Capo dell'Ordine militare d'Italia
|collegamento_onorificenza = Ordine militare d'Italia
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = OrdineLavoro.png
|nome_onorificenza = Capo dell'Ordine al merito del lavoro
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito del lavoro
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = StellaItalia-GCO2Cav.png
|nome_onorificenza = Capo dell'Ordine della Stella d'Italia
|collegamento_onorificenza = Ordine della Stella d'Italia
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ordine di Vittorio Veneto BAR.svg
|nome_onorificenza = Capo dell'Ordine di Vittorio Veneto
|collegamento_onorificenza = Ordine di Vittorio Veneto
|motivazione =
|luogo = quiescente dal [[2008]]
}}
 
Riga 300 ⟶ 348:
{{Onorificenze
|immagine = Gran Croce al merito CRI BAR.svg
|nome_onorificenza = GranCavaliere di gran croce al merito della Croce Rossa Italiana
|collegamento_onorificenza = Croce Rossa Italiana
|motivazione =
|data = 9 luglio [[2019]]<ref>[https://www.quirinale.it/elementi/30834/ Quirinale]</ref>
}}
Personalmente, prima di assumere l'incarico di [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]], era stato insignito di:
{{Onorificenze
|immagine = ITA OMRI 2001 GC BAR.svg
Riga 311 ⟶ 359:
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica italiana
|motivazione = Giudice della Corte costituzionale. Di iniziativa del Presidente della Repubblica
|data = 24 ottobre [[2011]]<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=320010|sito= Sito web del Quirinale| titolo=Dettaglio decorato Mattarella Avv. Sergio|accesso=2 febbraio 2015}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = benemeriti della cultura BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza = medaglia ai benemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione =
|data = 27 dicembre [[1991]]<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=5376|sito= Sito web del Quirinale | titolo=Dettaglio decorato MATTARELLA On. Prof. Dott. Sergio|accesso=2 febbraio 2015}}</ref>
}}
 
=== Onorificenze straniereestere ===
[[File:MattarellaVisita nella Repubblica Federale di Germania 2015 Obama- 2016106.jpg|miniaturathumb|Il presidente Sergio Mattarella nel corso dell'incontro con la stampa al termine dei colloqui con il [[presidente deglifederale Statidella UnitiGermania]] [[BarackJoachim ObamaGauck]], nel2 [[2016]]marzo 2015]]
[[File:Visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel Regno del Belgio ed alle Istituzioni dell'Unione Europea - 121.jpg|thumb|Il presidente Sergio Mattarella con l'[[Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza|alto rappresentante]] [[Federica Mogherini]], e il [[vicepresidente del Parlamento europeo]] [[Antonio Tajani]] nel marzo 2015]]
[[File:Visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel Regno del Belgio ed alle Istituzioni dell'Unione Europea - 128.jpg|thumb|Il presidente Sergio Mattarella con il [[presidente della Commissione europea]] [[Jean-Claude Juncker]] nel 2015]]
[[File:Mattarella Obama 2016.jpg|miniatura|Mattarella con il [[presidente degli Stati Uniti d'America|presidente degli Stati Uniti]] [[Barack Obama]] nel 2016]]
[[File:President Trump Meets With the President of the Italian Republic (48913782961).jpg|miniatura|Sergio Mattarella e [[Donald Trump]] alla [[Casa Bianca]]]]
[[File:Vladimir Putin with Sergio Mattarella (2019-07-04) 08.jpg|thumb|Mattarella con il [[Presidente della Federazione Russa|presidente russo]] [[Vladimir Putin]] nel 2019]]
[[File:Sergio Mattarella and Xi Jinping 2019.jpg|miniatura|Sergio Mattarella con il [[Presidente della Repubblica Popolare Cinese|presidente cinese]] [[Xi Jinping]] nel 2019]]
[[File:Mattarella Biden 2021.jpg|thumb|Mattarella con [[Joe Biden]] nel 2021]]
[[File:Zuzana Čaputová and Sergio Mattarella 1.jpg|thumb|Il presidente Sergio Mattarella con la [[presidente della Slovacchia]] [[Zuzana Čaputová]], in visita ufficiale il 20 aprile 2022]]
{{Onorificenze
|immagine = OBE Civil ribbon.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere ComandanteCommendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico (Regno Unito)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Impero Britannico
|motivazione = come Ministro della Difesa nel Governo Amato
|data = 16 ottobre [[2000]]<ref name="parliament.uk">[http://data.parliament.uk/DepositedPapers/Files/DEP2009-2154/DEP2009-2154.doc]</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 334 ⟶ 390:
|nome_onorificenza = Cavaliere di Collare dell'Ordine Piano (Santa Sede)
|collegamento_onorificenza = Ordine Piano
|motivazione =
|data = 17 aprile [[2015]]<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=291|titolo=Comunicato}}</ref><ref>[http://www.quirinale.it/elementi/5115#&gid=1&pid=1/ Quirinale]</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 341 ⟶ 397:
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine del Salvatore (Grecia)
|collegamento_onorificenza = Ordine del Salvatore
|motivazione =
|data = 26 novembre [[2015]]<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Foto&key=4746|titolo=Immagine}}</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 348 ⟶ 404:
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine del Valore (Camerun)
|collegamento_onorificenza = Ordine del Valore
|motivazione =
|luogo = 11 marzo [[2016]]<ref>http://www.quirinale.it/elementi/5492#&gid=1&pid=16/</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order Sint Olaf 1 kl.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine reale norvegese di Sant'Olav (Norvegia)
|collegamento_onorificenza = Ordine Realereale Norvegesenorvegese di Sant'Olav
|motivazione =
|data = 6 aprile [[2016]]<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Foto&key=6665|titolo=Immagine}}</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 362 ⟶ 418:
|nome_onorificenza = Collare dell'Ordine della stella di Romania
|collegamento_onorificenza = Ordine della Stella di Romania
|motivazione =
|data = 13 giugno [[2016]]<ref>{{cita web|url=http://canord.presidency.ro/Ord.St.Rom..xls|titolo=Tabella degli insigniti|accesso=22 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140328054109/http://canord.presidency.ro/Ord.St.Rom..xls|dataarchivio=28 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Foto&key=8230|titolo=Immagine}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = MEX Orden del Aguila Azteca 2011 Collar BAR.svg
|nome_onorificenza = Collare dell'Ordine dell'aquilaAquila azteca (Messico)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila Aztecaazteca
|motivazione =
|data = 4 luglio [[2016]]<ref>{{cita web|url=http://dof.gob.mx/nota_detalle.php?codigo=5443245&fecha=01/07/2016|titolo=Bollettino Ufficiale della Federazione}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Foto&key=8475|titolo=Immagine}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = BUL Order Stara planina ribbon.gifsvg
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine delladei StaraMonti PlaninaBalcani (Bulgaria)
|collegamento_onorificenza = Ordine della Stara Planina
|motivazione =
|data = 12 settembre [[2016]]
}}
{{Onorificenze
|immagine = OPMM-co.svg
|nome_onorificenza = Collare dell'Ordine pro Meritomerito Melitensimelitensi (SMOM)
|collegamento_onorificenza = Ordine pro merito Melitensimelitensi
|motivazione =
|data = 27 ottobre [[2016]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Foto&key=9790]</ref><ref>[{{Cita web |url=http://www.orderofmalta.int/it/2016/10/27/il-gran-maestro-ricevuto-al-quirinale-dal-presidente-della-repubblica/] |titolo=Copia archiviata |accesso=28 ottobre 2016 |dataarchivio=29 ottobre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161029044941/http://www.orderofmalta.int/it/2016/10/27/il-gran-maestro-ricevuto-al-quirinale-dal-presidente-della-repubblica/ |urlmorto=sì }}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = ARG Order of the Liberator San Martin - Grand Cross BAR.png
|nome_onorificenza = Collare dell'Ordine del Liberatore San Martin (Argentina)
|collegamento_onorificenza = Ordine del liberatore San Martín
|motivazione =
|data = 8 maggio [[2017]]<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=QSww3DZVXOU]</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 397 ⟶ 453:
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone dei Paesi Bassi (Paesi Bassi)
|collegamento_onorificenza = Ordine del Leone dei Paesi Bassi
|motivazione =
|data = 20 giugno [[2017]]<ref>http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Foto&key=14421</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = MLT National Order of Merit BAR.svg
|nome_onorificenza = Compagno d'Onore Onorario con Collare dell'Ordine Nazionalenazionale al Meritomerito (Malta)
|collegamento_onorificenza = Ordine Nazionalenazionale al Meritomerito (Malta)
|motivazione =
|luogo = 13 settembre [[2017]]<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Foto&key=15357|titolo=Immagine}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = FIN Order of the White Rose Grand Cross BAR.png
|nome_onorificenza = Commendatore di Gran Croce con Collare dell'Ordine della Rosa Biancabianca (Finlandia)
|collegamento_onorificenza = Ordine della Rosa Biancabianca
|motivazione =
|luogo = 27 settembre [[2017]]<ref>http://www.ritarikunnat.fi/index.php/fi/ritarikunnat/rekisterit/216-suomen-valkoisen-ruusun-ritarikunnan-suurristin-ketjuineen-saajat-ulkomaalaiset/</ref><ref>http://www.quirinale.it/elementi/6112#&gid=1&pid=7/</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 418 ⟶ 474:
|nome_onorificenza = Gran Collare dell'Ordine della Libertà (Portogallo)
|collegamento_onorificenza = Ordine della libertà (Portogallo)
|motivazione =
|data = 6 dicembre [[2017]]<ref>http://www.quirinale.it/elementi/6196#&gid=1&pid=13/</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = LVA Order of the Three Stars - Commander BAR.pngsvg
|nome_onorificenza = Commendatore di gran croce con collare dell'Ordine delle Tre Stellestelle (Lettonia)
|collegamento_onorificenza = Ordine delle Tre Stellestelle
|data = 29 giugno [[2018]]<ref>https://www.vestnesis.lv/op/2018/131.14/</ref><ref>http://www.quirinale.it/elementi/9224/</ref>
|luogo = [[Riga]]
}}
Riga 432 ⟶ 488:
|nome_onorificenza = Collare dell'Ordine della Croce della Terra Mariana (Estonia)
|collegamento_onorificenza = Ordine della Croce della Terra Mariana
|data = 4 luglio [[2018]]<ref>{{cita web|lingua=en, et|url=https://www.president.ee/en/estonia/decorations/bearer/19761/sergio-mattarella|titolo=Decorato sul sito delle onorificenze di stato dell'Estonia}}</ref>
|luogo = [[Tallinn]]
}}
Riga 439 ⟶ 495:
|nome_onorificenza = Gran Collare dell'Ordine di Vytautas il Grande (Lituania)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Vytautas il Grande
|data = 5 luglio [[2018]]<ref>{{cita web|lingua=en, lt, fr, ru|url=https://www.lrp.lt/en/press-centre/press-releases/lithuania-and-italy-stand-united-against-challenges/30409|titolo=Lithuania and Italy stand united against challenges|data=5 luglio 2018|accesso=6 luglio 2018|dataarchivio=4 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210204100916/https://www.lrp.lt/en/press-centre/press-releases/lithuania-and-italy-stand-united-against-challenges/30409|urlmorto=sì}}</ref>
|luogo = [[Vilnius]]
}}
{{Onorificenze
|immagine = AZ Geyidar Aliyev Order rib.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine di HeydarHeydər AliyevƏliyev (Azerbaigian)
|collegamento_onorificenza = Ordine di HeydarHeydər AliyevƏliyev
|motivazione = Per meriti speciali nello sviluppo delle relazioni amichevoli e della cooperazione tra l'Azerbaigian e la Repubblica Italiana
|luogo = 18 luglio [[2018]]<ref>https://en.president.az/</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ribbon_bar_of_Order_of_GloryRibbon bar of Order of Glory.png
|nome_onorificenza = Ordine della gloria (Armenia)
|collegamento_onorificenza = Ordine_della_gloria_(Armenia)
|data = 30 luglio [[2018]]<ref>http://www.president.am/en/press-release/item/2018/07/30/President-Armen-Sarkissian-met-with-President-of-Italy/</ref>
|Luogoluogo = [[JerevanErevan]]
}}
{{Onorificenze
Riga 460 ⟶ 516:
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia)
|collegamento_onorificenza = Ordine dei Serafini
|motivazione =
|data = 13 novembre [[2018]]<ref>http://www.quirinale.it/elementi/18954#&gid=1&pid=2/</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = AUT Honour for Services to the Republic of Austria - 1st Class BAR.png
|nome_onorificenza = Grande Stella dell'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca (Austria)
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica austriaca
|motivazione =
|data = 1º luglio [[2019]]<ref>https://www.quirinale.it/</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 474 ⟶ 530:
|nome_onorificenza = Classe speciale della gran croce dell'Ordine al merito di Germania
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito di Germania
|motivazione =
|data = 19 settembre 2019<ref>https://www.quirinale.it/elementi/36765#&gid=1&pid=1/</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Legion Honneur GC ribbon.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'onore (Francia)
|collegamento_onorificenza = Legion d'onore
|motivazione =
|data = 5 luglio 2021<ref>https://www.quirinale.it/elementi/58918#&gid=1&pid=3/</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = SMR Order of Saint Marinus - Grand Cross BAR.png
|nome_onorificenza = Collare dell'Ordine equestre per il merito civile e militare (San Marino)
|collegamento_onorificenza = Ordine equestre per il merito civile e militare
|motivazione =
|luogo= 5 ottobre 2021
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order for Exceptional Merits (Slovenia).png
|nome_onorificenza = Ordine per meriti eccezionali (Slovenia)
|collegamento_onorificenza = Onorificenze slovene
|motivazione =
|data = 21 ottobre 2021<ref>https://www.quirinale.it/elementi/60383#&gid=1&pid=34/</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = National Order of Merit - Athir v.1 (Algeria) - ribbon bar.gif
|nome_onorificenza = Collare dell'Ordine Nazionale al merito (Algeria)
|collegamento_onorificenza = Ordine nazionale al merito (Algeria)
|motivazione =
|data = 6 novembre 2021
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order of Isabella the Catholic - Sash of Collar.svg
|nome_onorificenza = Collare dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Isabella la Cattolica
|motivazione =
|luogo = [[Madrid]], 8 novembre 2021<ref>[https://www.boe.es/diario_boe/txt.php?id=BOE-A-2021-18336 Bollettino ufficiale di Stato]</ref><ref>https://www.quirinale.it/elementi/61069#&gid=1&pid=1/</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Grand Crest Ordre de Leopold.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Cordone dell'Ordine di Leopoldo (Belgio)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Leopoldo
|motivazione =
|luogo = [[Roma]], 1º dicembre 2021<ref>[https://www.quirinale.it/elementi/61400]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = National Order of Merit (Paraguay) - ribbon bar.png
|nome_onorificenza = Collare dell'Ordine nazionale al merito (Paraguay)
|collegamento_onorificenza = Ordine nazionale al merito (Paraguay)
|motivazione =
|data = 19 gennaio 2023<ref>[https://www.quirinale.it/elementi/75794#&gid=1&pid=11]</ref>
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Bianca (Polonia)
|immagine = POL_Order_Orła_Białego_BAR.svg
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila Bianca
|data = 17 aprile 2023<ref>https://www.quirinale.it/elementi/84113</ref><ref>https://www.prezydent.pl/aktualnosci/wydarzenia/oficjalna-wizyta-prezydenta-wloch,67100</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = ANG Order of Agostinho Neto.svg
|nome_onorificenza = Membro dell'Ordine di Agostinho Neto (Angola)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Agostinho Neto
|motivazione =
|data = 25 maggio 2023<ref>https://www.quirinale.it/elementi/89719#&gid=1&pid=37/</ref><ref>https://www.africa-press.net/angola/all-news/head-of-state-receives-order-of-merit-of-the-italian-republic/</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Grand Order of Mugunghwa (South Korea) - ribbon bar.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine di Mugunghwa (Corea del Sud)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Mugunghwa
|motivazione =
|data = 7 novembre [[2023]]<ref>https://www.quirinale.it/elementi/102025#&gid=1&pid=11/</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = CYP Order of Makarios III ribbon.svg
|nome_onorificenza= Gran Collare dell'Ordine di Makarios III (Cipro)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Makarios III
|motivazione =
|data =26 febbraio [[2024]]<ref>https://www.pio.gov.cy/en/gallery.html?galAlbum=5674#gallery-28/</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=BRA - Order of the Southern Cross - Grand Cross BAR.svg
|nome_onorificenza=Gran Collare dell'Ordine Nazionale della Croce del Sud (Brasile)
|collegamento_onorificenza=Ordine Nazionale della Croce del Sud
|motivazione=
|data=15 luglio [[2024]]<ref>https://www.quirinale.it/elementi/118532#&gid=1&pid=21/</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Decoration without ribbon - it.svg
|nome_onorificenza = Spada del fondatore Sceicco Jassim bin Mohammed bin Thani (Qatar)
|collegamento_onorificenza = Jassim bin Mohammed Al Thani
|motivazione =
|data = 21 ottobre [[2024]]<ref>https://www.quirinale.it/elementi/122317/</ref><ref>https://x.com/AmiriDiwan/status/1848464879759265989/photo/2/</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of Charles III - Sash of Collar.svg
|nome_onorificenza=Collare dell'Ordine di Carlo III (Spagna)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Carlo III
|motivazione=
|luogo=11 dicembre [[2024]]<ref>https://www.quirinale.it/elementi/123362#&gid=1&pid=11/</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ordre du Dragon d'Annam (par l’Empereur d’Annam) Chevalier ribbon.svg
|nome_onorificenza = Membro di 2ª Classe dell'Ordine della Repubblica del Montenegro
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|data = 18 febbraio [[2025]]<ref>https://predsjednik.me/en/press/article/predsjednik-republike-italije-serdo-matarela-boravi-u-zvanicnoj-posjeti-crnoj-gori-na-poziv-predsjednika-drzave-jakova-milatovica/</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ribbon bar of the Order of Zayed.svg
|nome_onorificenza=Collare dell'Ordine di Zayed (Emirati Arabi Uniti)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Zayed
|motivazione=
|luogo= 23 febbraio [[2025]]<ref>https://www.quirinale.it/elementi/128585/</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order of the Bath (ribbon).svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce Onorario dell'Ordine del Bagno (Regno Unito)
|collegamento_onorificenza = Ordine del Bagno
|motivazione =
|data = 8 aprile [[2025]]<ref>https://www.quirinale.it/elementi/130339#&gid=1&pid=28/</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = Huisorde_van_de_Gouden_Leeuw_van_Nassau_Ribbon.gif
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine del Leone d'Oro di Nassau (Lussemburgo)
|collegamento_onorificenza = Ordine del Leone d'oro di Nassau
|motivazione =
|data = 10 giugno [[2025]]<ref>{{Cita web|autore=Presidenza della Repubblica Italiana|wkautore=Presidente della Repubblica Italiana|url=https://www.quirinale.it/elementi/133471#&gid=1&pid=12|titolo=Il Presidente Mattarella incontra le Loro Altezze Reali il Granduca e la Granduchessa di Lussemburgo|data=10 giugno 2025|accesso=10 giugno 2025}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order Dostik 1kl rib.png
|nome_onorificenza = Membro di I Classe dell'Ordine dell'amicizia (Kazakistan)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'amicizia (Kazakistan)
|motivazione =
|luogo = 29 settembre [[2025]]<ref>https://akorda.kz/kz/memleket-basshysy-italiya-prezidenti-serdzho-mattarellany-i-darezheli-dostyk-ordenimen-marapattady-298946/</ref>
}}
 
=== Titoli accademici ===
{{Onorificenze
|immagine = Laurel wreath.svg
|nome_onorificenza = [[Laurea honoris causa]] in ''Relazioni Internazionali ed Europee''
|collegamento onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università degli Studi di Parma]], 4 ottobre 2021<ref>{{Cita web|url= https://www.unipr.it/notizie/universita-di-parma-laurea-honoris-causa-al-presidente-della-repubblica-sergio-mattarella|titolo= Università di Parma: Laurea Honoris Causa al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella|accesso = 7 agosto 2021 |data=29 luglio 2021}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Laurel wreath.svg
|nome_onorificenza = Laurea honoris causa in ''Giurisprudenza''
|collegamento onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università degli Studi di Trieste]], 12 aprile 2024<ref>{{Cita web|url=http://portale.units.it/it/notizie/conferita-laurea-ad-honorem-sergio-mattarella-e-borut-pahor|titolo=Conferita Laurea ad honorem a Sergio Mattarella e Borut Pahor|sito=Università degli Studi di Trieste|data=12 aprile 2024|accesso=12 aprile 2024}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Laurel wreath.svg
|nome_onorificenza = Laurea honoris causa in ''Scienze delle Pubbliche Amministrazioni''
|collegamento onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università degli Studi di Messina]], 22 gennaio 2025<ref>{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/elementi/126002|titolo=Conferito al Presidente Mattarella il Dottorato honoris causa dall'Università di Messina|sito=Università degli Studi di Trieste|data=22 gennaio 2025|accesso=22 gennaio 2025}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Laurel wreath.svg
|nome_onorificenza = Laurea honoris causa
|collegamento onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università di Aix-Marseille]], 5 febbraio 2025<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/02/06/mattarella-usurpatori-democrazia-musk/|titolo=Mattarella contro Musk, di nuovo|sito=il Post|data=6 febbraio 2025|accesso=6 febbraio 2025}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Laurel wreath.svg
|nome_onorificenza = Laurea honoris causa in ''Economia''
|collegamento onorificenza =
|motivazione =
|dataluogo = 19 settembre [[2019Università di Coimbra]], 13 maggio 2025<ref>{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/elementi/36765#&gid131877|titolo=1&pidIl Presidente Mattarella riceve il Dottorato Honoris Causa dell’Università di Coimbra|data=1/13 maggio 2025|accesso=15 maggio 2025}}</ref>
}}
 
Riga 496 ⟶ 719:
* [[Commissione parlamentare per le riforme costituzionali]]
* [[Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa]]
* [[Morotei|Corrente morotea]]
* [[Democrazia Cristiana]]
* [[Democrazia è Libertà - La Margherita]]
* [[Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2015]], [[Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2022|2022]]
* [[Elezioni politiche italiane del 1983]]
* [[Elezioni politiche italiane del 1987]]
* [[Elezioni politiche italiane del 1992]]
* [[Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2015]]
* [[Giudici della Corte costituzionale della Repubblica Italiana]]
* [[Governo Amato II]]
* [[Governo Andreotti VI]]
* [[Governo D'AlemaAmato III]]
* [[Governo D'Alema I]], [[Governo D'Alema II|II]]
* [[Governo De Mita]]
* [[Governo Goria]]
* [[Legge Mattarella]]
* [[Ministri della difesa della Repubblica Italiana]]
* [[Ministri della pubblica dell'istruzione della Repubblica Italiana]]
* [[Ministri per i rapporti con il Parlamento della Repubblica Italiana]]
* [[Operazione Allied Force]]
Riga 542 ⟶ 761:
|carica = [[Presidente della Repubblica Italiana]]
|immagine = Flag of the President of Italy.svg
|periodo = dal 3 febbraio [[2015]]
|precedente = [[Giorgio Napolitano]]
|successivo = ''In carica''
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica=[[Ministri della difesa della Repubblica Italiana|Ministro della difesa della Repubblica Italiana]]
|carica = [[Ministri della difesa della Repubblica Italiana|Ministro della difesa della Repubblica Italiana]]
|immagine=Italy-Emblem.svg
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 22 dicembre [[1999]] – 11 giugno [[2001]]
|periodo = 22 dicembre 1999 – 11 giugno 2001
|precedente = [[Carlo Scognamiglio Pasini]]
|successivo = [[Antonio Martino]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 21 ottobre [[1998]] – 22 dicembre [[1999]]
|precedente = [[Walter Veltroni]]
|successivo = [[Gianfranco Fini]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica=[[Ministri della pubblica istruzione della Repubblica Italiana|Ministro della pubblica istruzione della Repubblica Italiana]]
|carica = [[Ministri dell'istruzione della Repubblica Italiana|Ministro della pubblica istruzione della Repubblica Italiana]]
|immagine=Italy-Emblem.svg
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 22 luglio [[1989]] – 27 luglio [[1990]]
|periodo = 22 luglio 1989 – 27 luglio 1990
|precedente = [[Giovanni Galloni]]
|successivo = [[Gerardo Bianco]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Ministri per i rapporti con il Parlamento della Repubblica Italiana|Ministro per i rapporti con il Parlamento della Repubblica Italiana]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 28 luglio [[1987]] – 22 luglio [[1989]]
|precedente = [[Gaetano Gifuni]]
|successivo = [[Egidio Sterpa]]
}}
{{Presidenti della Repubblica Italiana}}
{{Capi di Stato d'Italia}}
{{Capi di Stato d'Europa}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|diritto|politica|università}}
 
[[Categoria:Avvocati italiani del XX secolo]]
[[Categoria:Avvocati italiani del XXI secolo]]
[[Categoria:Cavalieri di gran croce OMRI]]
[[Categoria:DeputatiGran croce della DemocraziaLegion Cristianad'onore]]
[[Categoria:Deputati della IX legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della X legislatura della Repubblica Italiana]]
Riga 590 ⟶ 812:
[[Categoria:Deputati della XIV legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della XV legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Figli d'arte]]
[[Categoria:Giudici della Corte costituzionale (Italia)]]
[[Categoria:Governo Amato II]]
Riga 598 ⟶ 819:
[[Categoria:Governo De Mita]]
[[Categoria:Governo Goria]]
[[Categoria:Ministri per i rapporti con il Parlamento della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Ministri della pubblica istruzione della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Ministri della difesa della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:MinistriVicepresidenti delladel PubblicaConsiglio Istruzionedei ministri della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Ministri per i Rapporti con il ParlamentoPresidenti della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Politici della Democrazia Cristiana]]
[[Categoria:Politici della Margherita]]
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[[Categoria:Politici del Partito Popolare Italiano (1994)]]
[[Categoria:Politici figli d'arte]]
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