Rohingya: differenze tra le versioni
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|popolazione3 = 300 000<ref>{{Cita news|titolo=Myanmar Rohingya refugees call for Suu Kyi's help|url=https://www.google.com/hostednews/afp/article/ALeqM5jW_OsfW4nM_kqqa4Iu6aQcmQtD7g?docId=CNG.a1b878f71ac27feae178698ffd633dd4.521|accesso=9 luglio 2012|data=13 giugno 2012|editore=Agence France-Presse |lingua= en }}</ref>
|distribuzione4 = {{PAK}}
|popolazione4 = 200 000<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.outlookindia.com/article.aspx?200305 |titolo=Homeless In Karachi | Owais Tohid, Arshad Mahmud |editore=Outlookindia.com |data=29 novembre 1995 |accesso=18 ottobre 2013}}</ref><ref>{{en}}{{Cita web |url=http://www.burmalibrary.org/docs/SRI-rohingya.htm |titolo=Box 5925 Annapolis, MD 21403 info@srintl |editore=Burmalibrary.org |data= |accesso=18 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110911115620/http://www.burmalibrary.org/docs/SRI-rohingya.htm |dataarchivio=11 settembre 2011 |urlmorto=sì }}</ref><ref name="huffington">{{cita web |1= http://www.huffingtonpost.com/derek-flood/from-south-to-south-refug_b_100387.html |2= From South to South: Refugees as Migrants: The Rohingya in Pakistan |lingua= en
|distribuzione5 = {{THA}}
|popolazione5 = 100 000<ref>{{en}}{{Cita news|cognome=Husain|nome=Irfan|titolo=Karma and killings in Myanmar|url=http://dawn.com/2012/07/30/karma-and-killings-in-myanmar/|accesso=10 agosto 2012|giornale=[[Dawn (quotidiano)|Dawn]]|data=30 luglio 2012}}</ref>
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== Etimologia ==
[[File:Area di diffusione della cultura dei Rohingya.gif|upright=1.4|thumb|destra|Le aree in verde indicano gli stati in cui ci sono insediamenti di Rohingya]]
Il termine "rohingya" deriva da ''Rohang'', denominazione in lingua rohingya dello stato di [[Stato Rakhine|Rakhine]] (precedentemente ''Arakan''), dove vive la maggior parte dei rohingya. Alcuni storici di etnia rohingya, come Khalilur Rahma, sostengono invece che questo termine possa derivare dalla parola [[Lingua
Questa storia è stata contestata da Jahiruddin Ahmed e Nazir Ahmed, rispettivamente ex presidente e segretario della ''Conferenza islamica di Arakan'', i quali sostengono che quei naufraghi fossero musulmani della popolazione ''thambu kya'', che attualmente risiedono lungo la costa Rakhine, e che sarebbero quindi stati i ''thambu kya'' ad assumere per primi il nomignolo "Rahma". La tesi dei due Ahmed si fonda su una possibile discendenza dei rohingya dagli abitanti di Ruha, in [[Afghanistan]].<ref name=chowdhury /> L'altro storico M.A. Chowdhury sostiene invece che il termine ''Mrohaung'' (nome di un antico regno arakanese) si sia modificato tra le popolazioni musulmane della Birmania fino ad arrivare a "Rohang", termine che ha dato poi il nome alla regione abitata dai rohingya.<ref name=chowdhury />
Storici della Birmania, tra i quali Khin Maung Saw, affermano che il termine ''rohingya'' era sconosciuto in quelle zone prima del 1950.<ref>{{cita|Maung Saw|p. 90}}.</ref> Anche lo storico Aye Chan, dell'Università di [[Kanda (Tokyo)|Kanda]] afferma che quel termine non è mai esistito in nessuna lingua prima del 1950, quando è stato importato probabilmente da dei bengalesi emigrati in Arakan durante il periodo coloniale. Tuttavia egli ammette che numerose popolazioni musulmane hanno per secoli vissuto in quella zona, stabilendosi lì durante il [[Regno di Mrauk U]], quando Arakan intratteneva rapporti politici, militari e commerciali con il [[Sultanato di Bengala]].<ref>{{cita|Chan|p. 396}}.</ref> Questo punto di vista è stato ripreso dall'ex ambasciatore britannico Derek Tonkin secondo il quale, in assenza di qualsiasi documentazione archivistica britannica nei 112 anni della loro gestione di Arakan, il termine ''rohingya'' è entrato in uso dopo la seconda guerra mondiale". Egli sostenne inoltre che la campagna internazionale per sostenere i rohingya ha avuto tale successo da generare un effetto controproducente e contrario e propose di usare il termine ''maomettani di Arakan'' per riferirsi alla minoranza. Aggiunse che per risolvere l'impasse gli abitanti indigeni di Rakhine dovrebbero accettare la realtà storica della presenza continua di musulmani in Arakan per un periodo molto lungo, mentre i rohingya dovrebbero riconoscere che la denominazione "rohingya" non ebbe alcun riscontro storico prima dell'indipendenza nel 1948
Secondo l'esperto di storia Arakan dr. Jacques P. Leider, il termine ''Rooinga'' fu invece utilizzato in un rapporto di fine XVIII secolo pubblicato dal britannico [[Francis Buchanan-Hamilton]].<ref name="leider_arakan">{{Cita news|cognome=Leider |nome=Jacques P.|titolo=Interview: History Behind Arakan State Conflict |lingua= en |url=http://www.irrawaddy.org/archives/8642|accesso=9 luglio 2012 |pubblicazione=[[The Irrawaddy]] |data=9 luglio 2012}}</ref> Nel suo articolo nel ''Vocabolario comparativo di alcune delle lingue parlate nell'Impero Birmano'' del 1779, Buchanan-Hamilton scrisse che uno dei dialetti parlati in quel tempo in Birmania, ma evidentemente derivati dall'Hindu, era
== Lingua ==
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== Storia ==
Insediamenti musulmani sono esistiti in Arakan dopo l'arrivo degli [[Arabi]] nell'VIII secolo d.C. Si ritiene che i diretti discendenti dei coloni arabi abbiano vissuto in Arakan presso le civiltà di [[Mrauk U]] e [[Kyauktaw]], piuttosto che nelle zone di frontiera del ''Mayu'' (vicino all'attuale [[Chittagong]], [[Bangladesh]]).<ref>{{cita|Chan|p. 397}}.</ref> Anche se alcune popolazioni musulmane hanno vissuto in Arakan a partire almeno dal XIV secolo, non c'è consenso tra gli storici nel ritenere che l'attuale minoranza discenda da ondate migratorie avvenute prima della colonizzazione britannica.<ref>{{en}}{{Cita web|url=https://www.bbc.com/news/world-asia-18395788 |titolo=Q&A: Communal violence in Burma |editore=BBC |accesso=20 marzo 2014}}</ref> Oltre all'etnia rohingya, nello Stato Rakhine sono presenti le minoranze musulmane ''kamein'' (insediatesi ai tempi dell'[[Moghul|impero Mughal]]) e ''thet'', che sono ufficialmente riconosciute dal governo come gruppi etnici indigeni e hanno la cittadinanza birmana.<ref>{{cita news |url= http://www.voanews.com/content/burmas-kaman-muslims-cite-religious-ethnic-conflict-in-rakhine-state/1555524.html |titolo= Kaman Muslims Raise Concerns of Wider Conflict |lingua= en |editore= [[Voice of
=== Regno di Mrauk U ===
I primi insediamenti bengalesi musulmani in Arakan risalgono all'epoca di re [[Min Saw Mon|Narameikhla]] (1430-1434) del [[Regno di Mrauk U]], che nel 1430 aveva riguadagnato il possesso del trono arakanese con l'assistenza militare del [[Sultanato del Bengala]]. I
Anche dopo aver conquistato l'indipendenza dai bengalesi, i re [[Stato Rakhine|arakanesi]] continuarono a mantenere i titoli musulmani.<ref name="yegar23"/> I sovrani [[Buddhismo|buddhisti]] iniziarono così a considerarli alla pari dei [[Sultano|sultani]] e successori dei [[Moghul]], anche perché continuarono a inserire musulmani nelle alte cariche amministrative.<ref name="yegar23"/> I musulmani aumentarono in Birmania nel XVII secolo, quando molti furono portati in Arakan come forza
=== Conquista birmana ===
Dopo la conquista birmana di Arakan, avvenuta nel 1785, circa 35.000 [[Arakanesi]] fuggirono verso la vicina [[Chittagong]] per sfuggire alla [[persecuzione]] birmana e trovare rifugio presso i britannici, che controllavano quella regione del [[Bengala]].<ref>{{cita|Chan|pp.
In un articolo pubblicato nel 1799 su ''"The Burma Empire"'', il britannico [[Francis Buchanan-Hamilton]] scrisse: ''i [[Maomettano|maomettani]], che da tempo si sono stabiliti in Arakan, si autodefiniscono "rooinga", o "nativi di Arakan"''.<ref name="buchanan_burma"/> Sir [[Henry Yule]], mentre era in quei luoghi in missione diplomatica, disse che molti musulmani erano impiegati come [[eunuco|eunuchi]] durante la [[dinastia Konbaung]] in [[Birmania]].<ref>{{cita|Myint-U|p. 126}}.</ref><ref>{{cita|Yegar|p
=== Dominio coloniale britannico ===
La politica britannica favorì il ripopolamento delle fertili valli di Arakan, dove si trasferirono numerosi abitanti del [[Bengala]] per lavorare come braccianti agricoli. La [[Compagnia britannica delle Indie Orientali]] estese l'amministrazione bengalese anche su [[Stato Rakhine|Arakan]], eliminando ogni possibile barriera tra quest'ultimo e il Bengala e favorendo così le migrazioni di popoli. Nel XIX secolo migliaia di bengalesi si trasferirono dalla regione di [[Chittagong]] in Arakan in cerca di lavoro<ref name="chan399"/>; questo processo migratorio fu anche contrario, nel senso che molte persone di etnia [[Rakhine]] andarono invece in [[Bengala]].<ref>{{en}} {{Cita web|url= http://www.joshuaproject.net/peoples.php?peo3=13207|titolo=Rakhine people in Bangladesh|editore=Joshuaproject.net|accesso=22 luglio 2010}}</ref><ref>{{en}} {{Cita web|url= http://www.joshuaproject.net/people-profile.php?peo3=17671&rog3=BG|titolo=Rakhine people who speak Marma|editore=Joshuaproject.net |accesso=22 luglio 2010}}</ref>
Il censimento britannico del 1891 segnalò la presenza di 58.225 musulmani in Arakan. Nel 1911, la popolazione musulmana aumentò, raggiungendo quota 178.647 unità.<ref>{{cita|Chan|p. 401}}.</ref> Queste ondate migratorie si dovettero principalmente alla forte necessità da parte dei britannici di manodopera da impiegare nelle risaie del territorio. Molti immigrati birmani si trasferirono da [[Chittagong]] ad Arakan, specialmente nella zona occidentale di questa regione, anche se questa immigrazione è comunque da considerarsi un fenomeno nazionale, e non solo legato a piccole zone della Birmania.<ref name=tmu-2006-185-187>{{cita|Myint-U|pp.
Lo storico Thant Myint-U scrive: "All'inizio del XX secolo gli indiani arrivavano in [[Birmania]] al ritmo di non meno di un quarto di milione all'anno, con questi numeri che sono aumentati ogni anno fino a raggiungere il proprio picco massimo nel 1927, quando con 480.000 immigrati, Rangoon superò New York come maggiore centro di immigrazione al mondo". Da allora, nelle maggiori città birmane quali [[Yangon]] (allora Rangoon), [[Sittwe]], [[Pathein]] e [[Moulmein]], la popolazione indiana superò in numero quella musulmana. Questi ultimi, ovvero gli indigeni birmani, si sentirono impotenti rispetto al dominio britannico e denunciarono questa politica di ripopolamento della zona come un ''razzismo che combina sentimenti di superiorità e paura''.<ref name="tmu-2006-185-187" />
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Durante la seconda guerra mondiale, le forze [[giapponesi]] invasero la Birmania, allora sotto il [[Impero britannico|dominio coloniale britannico]]. Le forze britanniche si ritirarono e nel vuoto di potere lasciato, scoppiò una notevole violenza tra i rakhine e i rohingya. I britannici armarono i rohingya nel nord Arakan, al fine di creare una zona cuscinetto che proteggesse il Bengala da un'invasione giapponese quando loro si fossero ritirati del tutto. Il periodo di violenza vide anche scontri tra i gruppi fedeli ai britannici e i nazionalisti birmani.<ref name="Field-Marshal Viscount William Slim 2009">{{en}} {{Cita libro|titolo=Defeat Into Victory: Battling Japan in Burma and India, 1942–1945|autore=Field-Marshal Viscount William Slim|anno=2009|editore=Pan|città=London|isbn=0-330-50997-7}}</ref>
Aye Chan, uno storico dell'Università di Kanda, scrisse che con le armi ricevute dagli inglesi durante la seconda guerra mondiale, i rohingya cercarono di distruggere i villaggi rakhine invece di resistere ai giapponesi.<ref name="aye-chan">{{en}} {{Cita web |url=http://www.soas.ac.uk/sbbr/editions/file64388.pdf |titolo=The Development of a Muslim Enclave in Arakan (Rakhine) State of Burma (Myanmar) |editore=SOAS |anno=2005 |accesso=1º novembre 2011 |autore=Aye Chan |cid=harv |dataarchivio=12 luglio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130712065830/http://www.soas.ac.uk/sbbr/editions/file64388.pdf |urlmorto=sì }}</ref> Il 28 marzo 1942 i rohingya dal nord uccisero circa 20 000 rakhine. In quel periodo, circa 5 000 rohingya nelle città di Minbya e Mrohaung furono uccisi da rakhine e karenni.<ref name=kzt>{{en}} {{Cita pubblicazione|titolo=Background of Rohingya Problem |autore=Kyaw Zan Tha, MA |data=July 2008 |p=1}}</ref>
I giapponesi si resero responsabili di innumerevoli atti di stupro, omicidio e torture contro migliaia di rohingya.<ref>{{en}} {{Cita libro|url=http://books.google.com/books?id=jIxCUXI38zcC&pg=PA263 |titolo=Genocide and gross human rights violations: in comparative perspective|autore=Kurt Jonassohn|anno=1999|editore=Transaction Publishers |p=263|isbn=0-7658-0417-4|accesso=12 aprile 2011}}</ref> Si ritiene che durante quel periodo, circa 22 000 Rohingya abbiano attraversato il confine con il Bengala, allora parte dell'India britannica, per sfuggire alle violenze.<ref>{{en}} {{Cita libro|url=http://books.google.com/books?id=oyzfkz1gcVsC&pg=PA86 |titolo=Protracted displacement in Asia: no place to call home|autore=Howard Adelman|anno=2008|editore=Ashgate Publishing, Ltd.|p=86|isbn=0-7546-7238-7|accesso=12 aprile 2011}}</ref><ref>{{en}} {{Cita libro|url=http://books.google.com/books?id=gIOFAAAAMAAJ |titolo=Burma/Bangladesh: Burmese refugees in Bangladesh: still no durable solution|autore=AA. VV. |anno=2000|editore=Human Rights Watch |p=6|accesso=12 aprile 2011}}</ref> Sconfitti, 40 000 rohingya infine fuggirono a Chittagong dopo ripetuti massacri da parte dei birmani e delle forze giapponesi.<ref>{{en}} {{Cita libro|url=http://books.google.com/books?id=tdMtAQAAIAAJ |titolo=Asian profile, Volume 21|anno=1993|editore=Asian Research Service|città=|p=312|accesso=12 aprile 2011}}</ref>
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Nel 1948, quando la Birmania ottenne l’indipendenza dal dominio coloniale britannico, ai rohingya fu concessa la cittadinanza birmana, il permesso di ottenere dei documenti personali e alcuni membri riuscirono ad essere eletti nel parlamento di Yangon<ref name="geopolitica.info">{{Cita web|url=http://www.geopolitica.info/le-origini-dei-rohingya/|titolo=Le origini dei Rohingya|cognome=Pelaggi|nome=Stefano}}</ref>.
Il partito Mujahid fu fondato dagli anziani rohingya che sostennero un movimento Jihad nel nord Arakan nel 1947.<ref>{{en}} {{Cita libro|titolo=The Talibanization of Southeast Asia: Losing the War on Terror to Islamist Extremists|url=https://archive.org/details/talibanizationof0000sing|autore=Bilveer Singh|anno=2007|p=[https://archive.org/details/talibanizationof0000sing/page/42 42]|isbn=0-275-99995-5}}</ref> L'obiettivo del partito Mujahid era quello di creare uno stato islamico autonomo nell'Arakan. Era molto più attivo prima del 1962, quando ci fu il colpo di stato dal generale birmano [[Ne Win]], il quale promosse alcune operazioni militari contro di loro per un periodo di due decenni. Quella più estesa fu l'operazione "Re Drago" che ebbe luogo nel 1978; dopo la quale molti musulmani nella regione si rifugiarono nel vicino Bangladesh. Oltre al Bangladesh, un gran numero di rohingya migrò a [[Karachi]], in [[Pakistan]].<ref name="huffington" />
Durante il [[Movimento Pakistano]] negli anni 40, i musulmani Rohingya in Birmania occidentale provarono a separarsi dallo stato e ad unire la loro regione al Nord-Pakistan. Prima dell'indipendenza della Birmania nel gennaio del 1948, i leader musulmani di Arakan si sono rivolti a [[Mohammad Ali Jinnah]], il fondatore del Pakistan, chiedendo la sua assistenza per attaccarsi alla regione Mayu in Pakistan in considerazione della loro affinità religiosa e la vicinanza geografica con il Pakistan orientale. Due mesi più tardi, la Lega Musulmana del Nord Arakan venne fondata ad [[Akyab]] (capitale dello Stato Rakhine), che, fra le altre cose, richiedeva l'annessione al Pakistan. La proposta non si concretizzò mai, non sarebbe mai stata accettata dalle autorità birmane e la Lega non era in grado di imporre la propria volontà al governo.<ref name="yegar-1">{{en}} {{Cita libro|cognome=Yegar|nome=Moshe|titolo=Muslims of Burma|anno=1972|editore=Verlag Otto Harrassowitz|città=Wiesbaden|p=96 |cid=Yegar}}</ref>
I [[mujahideen]] rohingya sono ancora attivi nelle aree remote dell'Arakan.<ref>{{en}} [http://www.fas.org/irp/world/para/docs/NEWS-14.htm ''Global Muslim News''], nº 14, luglio-settembre 1996, Nida'ul Islam magazine.</ref> Le relazioni tra mujahideen rohingya e mujaheddin del Bangladesh furono significative ed entrambi i gruppi estesero le loro reti a livello internazionale. Si finanziano con donazioni e ricevono un addestramento militare-religioso al di fuori della Birmania.<ref name="asiantribune.com">{{en}}
=== Giunta militare in Birmania/Myanmar ===
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== Violazioni dei diritti umani e dei rifugiati ==
[[File:Rohingya flag.svg|thumb|right|200px|La bandiera rohingya]]
{{Vedi anche|Genocidio dei rohingya}}
I rohingya sono stati descritti come "il popolo meno voluto al mondo" e "una delle minoranze più perseguitate al mondo".<ref>{{cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/8521280.stm|titolo=Bangladesh accused of ‘crackdown’ on Rohingya refugees|data=18 febbraio 2010|accesso=19 gennaio 2015|autore=Mark Dummett|lingua=en}}</ref> Secondo una legge del 1982, essi non possono prendere la cittadinanza birmana.<ref name=rohingya>{{Cita web| url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/7872635.stm|titolo=What drive the Rohingya to sea?| data = 5 febbraio 2009|accesso=19 gennaio 2015|autore=Jonathan Head|lingua=en}}</ref> Non è consentito ai rohingya di viaggiare senza un permesso ufficiale, di possedere terreni e sono tenuti a firmare un impegno a non avere più di due figli.<ref name=rohingya/>
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Nel 1978 oltre 200 000 rohingya sono fuggiti in Bangladesh, in seguito all'operazione ''Nagamin'' (''Re Drago'') dell'esercito birmano. Ufficialmente questa campagna aveva lo scopo di "controllare ogni residente dello stato Rakhine, distinguere i cittadini e gli stranieri in conformità con la legge e intraprendere azioni contro gli stranieri che si erano infiltrati nel paese illegalmente." Questa campagna militare era mirata direttamente contro i civili e portò a omicidi diffusi, stupri e distruzione di moschee e a ulteriori persecuzioni religiose. [...]
Durante il 1991 e il 1992 una nuova ondata di oltre un quarto di milione di Rohingya fuggì in Bangladesh <ref>https://openmigration.org/analisi/la-citta-dei-rohingya/</ref>. Riferirono di essere stati costretti al lavoro forzato e vittime di esecuzioni sommarie, torture, e stupri. I rohingya furono costretti a lavorare senza paga da parte dell'esercito birmano su progetti infrastrutturali ed economici, spesso in condizioni difficili. Molte altre violazioni dei diritti umani sono state commesse dalle forze di sicurezza riguardo al lavoro forzato di civili rohingya.|Rapporto di [[Amnesty International]] del 2004<ref>{{cita web|url=http://www.amnesty.org/en/library/info/ASA16/005/2004/|titolo=Myanmar – The Rohingya Minority: Fundamental Rights Denied|autore=[[Amnesty International]]|anno=2004|accesso=19 gennaio 2015 |lingua=en |urlmorto=sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20141213205322/http://www.amnesty.org/en/library/info/ASA16/005/2004|dataarchivio=13 dicembre 2014}}</ref>}}
A partire dal 2005, l'[[Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati]] ha insistito per il rimpatrio dei rohingya dal Bangladesh, ma le accuse di violazioni dei diritti umani nei campi profughi resero ancor più difficile lo sforzo.<ref>{{cita web|url=http://www.newagebd.com/2005/may/21/front.html#9|titolo=UNHCR threatens to wind up Bangladesh operations|editore=New Age BDNEWS, Dhaka|data=21 maggio 2005|accesso=25 aprile 2007 |lingua=en |urlmorto=sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20090425140346/http://www.newagebd.com/2005/may/21/front.html#9|dataarchivio=25 aprile 2009}}</ref>
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Il 16 ottobre 2011, il nuovo governo della Birmania accettò di accogliere i rifugiati Rohingya di ritorno dai campi profughi all'estero. Tuttavia, la violenza, la persecuzione e i disordini nella comunità continuarono senza sosta contro la minoranza.<ref>{{en}}{{Cita news|titolo=Myanmar to 'take back' Rohingya refugees|url=http://www.thedailystar.net/newDesign/news-details.php?nid=206713|giornale=The Daily Star|data=16 ottobre 2011}}</ref><ref>{{en}} {{Cita news|url=http://www.guardian.co.uk/commentisfree/belief/2011/dec/01/rohingya-burma?INTCMP=SRCH |titolo=Little help for the persecuted Rohingya of Burma | Akbar Ahmed and Harrison Akins | Comment is free |editore=theguardian.com |data= 1º dicembre 2011|accesso=18 ottobre 2013 |città=Londra}}</ref> Il 29 marzo 2014, il governo birmano vietò il termine rohingya dal censimento e impose che la loro registrazione avvenisse sotto il nome di bengalesi e così è stato nel censimento del Paese per tre decenni.<ref>{{en}} {{cita web|http://www.digitaljournal.com/news/world/myanmar-bans-rohingya-term-from-census/article/378773 |Myanmar says 'Rohingya' term banned from census |data= 29 marzo 2014 }}</ref><ref>{{en}} {{Cita news|url=http://www.thehindu.com/todays-paper/tp-international/no-registration-for-rohingya-in-myanmar-census/article5849870.ece |città=Chennai, India |pubblicazione=The Hindu |titolo=No registration for ‘Rohingya’ in Myanmar census |data=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{en}} {{cita web|https://www.bbc.com/news/world-asia-26807239 |Burma census bans people registering as Rohingya |data= 30 marzo 2014 }}</ref>
Il 7 maggio 2014, la [[
Nel settembre 2017, il [[Tribunale Permanente dei Popoli|Tribunale Internazionale Permanente dei Popoli]] sentenziò che la [[Genocidio dei rohingya|repressione contro i rohingya]] era da considerare inequivocabilmente come un [[genocidio]], ritenendo che l’utilizzo del termine [[pulizia etnica]] da parte delle [[Nazioni Unite]] fosse un “eufemismo” con “nessuna base nel diritto internazionale”<ref>{{cita web|http://serenoregis.org/2017/10/30/sentenza-del-tribunale-permanente-dei-popoli-la-tragedia-dei-rohingya-e-genocidio-ali-mc/ |Sentenza del Tribunale Permanente dei Popoli: la tragedia dei Rohingya è genocidio | data= 30 ottobre 2017 }}</ref>.
== Rivolta del 2012 ==
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== 2017 ==
Nell'estate del 2017 la violenza tornò a divampare nella regione dopo gli attacchi a stazioni di polizia effettuati dall'Esercito di salvezza
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|nome=G. E.|cognome=Harvey|titolo=History of Burma: From the Earliest Times to 10 March 1824|editore=Frank Cass & Co. Ltd|anno=1925|città=Londra|cid=Harvey |lingua= en }}
* {{cita libro|nome=Thant|cognome=Myint-U|titolo=The River of Lost Footsteps—Histories of Burma|url=https://archive.org/details/riveroflostfoots0000than_d0r2|editore=Farrar, Straus and Giroux|anno=2006|isbn=978-0-374-16342-6|cid=Myint-U |lingua= en }}
* {{cita libro|nome=Lt. Gen. Sir Arthur P.|cognome=Phayre|titolo=History of Burma|anno=1967|editore=Susil Gupta |città=Londra |lingua=en |cid=Phayre}}
* {{cita libro|url= https://books.google.co.jp/books?id=3_hyDwAAQBAJ |titolo= Myanmar's 'Rohingya' Conflict |autore= Anthony Ware, Costas Laoutides |editore= Oxford University Press, 2018 |isbn= 9780190928865 |lingua=en |cid=Ware e Laoutides}}
== Voci correlate ==
* [[Conflitto rohingya]]
* [[Genocidio dei rohingya]]
* [[Operazione Dragon King]]
* [[Operazione Pyi Thaya]]
== Altri progetti ==
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* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|titolo=Myanmar, The Rohingya Minority: Fundamental Rights Denied|editore=Amnesty International|url=http://www.amnesty.org/en/library/info/ASA16/005/2004/en|accesso=19 gennaio 2015|lingua=en|cid=Amnesty }}
* {{cita web|autore=Aye Chan|url=http://www.soas.ac.uk/sbbr/editions/file64388.pdf|titolo=The Development of a Muslim Enclave in Arakan (Rakhine) State of Burma (Myanmar)|editore=SOAS|anno=2005|accesso=19 gennaio 2015|lingua=en|cid=Chan|dataarchivio=12 luglio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130712065830/http://www.soas.ac.uk/sbbr/editions/file64388.pdf|urlmorto=sì}}
* {{cita conferenza|autore=M. A. Chowdhury|titolo=The advent of Islam in Arakan and the Rohingyas|url=http://karnafuli.angelfire.com/articles/ArakanandRohingyas.pdf|organizzazione=Arakan Historical Society|accesso=31 ottobre 2011|data=31 dicembre 1995|conferenza=Chittagong University, 31 dicembre 1995|lingua=en|cid=Chowdhury|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111202061841/http://karnafuli.angelfire.com/articles/ArakanandRohingyas.pdf|dataarchivio=2 dicembre 2011}}
* {{cita pubblicazione|autore=Khin Maung Sa|titolo=The "Rohingyas": Who Are They? The Origin of the Name "Rohingya"
{{Gruppi etnici in Birmania}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|antropologia|Bangladesh|Birmania|Thailandia}}
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