Canto delle balene: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Humpback underwater.jpg|thumb|Le [[megattera|megattere]] sono ben note per i loro suoni.]]
Il '''canto delle balene''' consiste in una serie di [[suono|suoni]]
Il processo biologico usato per produrre i suoni varia da una [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di [[Cetacea|Cetacei]] all'altra. Tutti i Cetacei, comunque, ([[balena|balene]], [[delfino|delfini]] e [[focena|focene]]) sono molto più dipendenti dal suono per la comunicazione e i sensi rispetto ai loro cugini terrestri perché l'assorbimento della [[luce]] da parte dell'acqua rende la [[Vista|visione]] difficile e perché il movimento relativamente lento dell'acqua rispetto all'aria diminuisce l'efficacia del senso dell'[[olfatto]].
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Gli odontoceti non emettono i suoni lunghi e a bassa [[frequenza]] responsabili del canto delle balene. Producono invece rapide serie di fischi e ''click'' ad alta frequenza. I ''click'' singoli sono usati in genere per l'[[ecolocalizzazione]], mentre gruppi di ''click'' e fischi sono usati per la comunicazione. Anche se grossi ''[[pod (orca)|pod]]'' di delfini producono una notevole [[cacofonia]] di suoni differenti, molto poco si sa circa il significato di questi suoni. Frankell (1998) cita un ricercatore che paragona l'ascolto di un tale gruppo di delfini all'ascolto di un gruppo di bambini in un parco giochi.
I suoni sono prodotti facendo passare aria attraverso una struttura presente nella testa, simile alla cavità nasale dell'uomo, chiamata "labbra foniche" <!-- non ho trovato una traduzione esatta -->. Quando l'aria passa attraverso questo stretto passaggio, le membrane del labbro fonico vengono risucchiate assieme, provocando la vibrazione dei tessuti circostanti. Queste vibrazioni possono, come quelle nella laringe umana, essere controllate inconsciamente con grande sensibilità. Le vibrazioni passano attraverso il tessuto della testa fino al [[melone (Odontoceti)|melone]], che forma e dirige il suono in un raggio sonoro usato per l'ecolocalizzazione. Tutti gli odontoceti eccetto il [[capodoglio]] hanno due insiemi di labbra foniche e sono quindi in grado di produrre due suoni indipendentemente. Una volta che l'aria è passata attraverso le labbra foniche, entra nella sacca vestibolare. Da qui l'aria può essere riciclata nella parte inferiore del complesso nasale, pronta per essere usata per produrre altri suoni, o espulsa tramite lo [[sfiatatoio]].
Il termine francese per "labbra foniche" — ''museau de singe'' — si traduce in "labbra di scimmia", che la struttura delle labbra foniche dovrebbe ricordare. Nuove analisi del [[cranio]], fatte nel 2004 impiegando la [[tomografia assiale computerizzata]] e la [[tomografia a singola emissione di fotoni]], mostrano che, almeno nel caso del [[Tursiops truncatus|Tursiope]], l'aria può essere fornita dai polmoni al complesso nasale, tramite lo [[sfintere palatolaringeale]], permettendo al processo di creazione dei suoni di continuare fintanto che il delfino è in grado di trattenere il respiro (Houser et al., 2004).
===Produzione del suono nelle balene===
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Due gruppi di balene, le [[megattera|Megattere]] e le sottospecie di balenottera azzurra trovate nell'oceano indiano, sono note per la produzione dei suoni ripetitivi in varie frequenze conosciuti come canto delle balene. Il biologo marino Philip Clapham descrive il canto come il "probabilmente più complesso nel regno animale" (Clapham, 1996).
Le vocalizzazioni delle Megattere sono eseguite solo dai maschi e solo durante la stagione dell'accoppiamento, facendo supporre che lo scopo dei canti sia aiutare la [[selezione naturale]]. Se le canzoni siano un comportamento competitivo tra maschi che seguono uno stesso potenziale partner, un sistema per definire il territorio o una tecnica di corteggiamento da maschio a femmina non è conosciuto ed è tuttora soggetto di studi.
L'interesse per il canto delle balene venne sollecitato dai ricercatori Roger Payne e Scott McVay, che analizzarono i canti nel 1971. I canti seguono una struttura distinta e gerarchica. Le unità di base del canto (talvolta chiamate "note" per praticità) sono emissioni unitarie ed ininterrotte di suoni che persistono fino ad alcuni secondi. Questi suoni variano in frequenza da 20 Hz a 10 kHz (la banda tipicamente udibile da un umano è da 20 Hz a 20 kHz). Le unità possono essere [[modulazione di frequenza|modulate in frequenza]] (es. la tonalità può salire, scendere o rimanere costante durante la nota) o anche [[modulazione di ampiezza|modulato in ampiezza]] (salire di volume o diventare più silente).
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Clark sostiene che prima dell'introduzione dei suoni di origine umana, i rumori potevano viaggiare direttamente da una sponda all'altra dell'oceano. La sua ricerca indica che il rumore ambientale dalle imbarcazioni raddoppia ogni decade. Questo ha l'effetto di dimezzare la portata dei suoni delle balene. Coloro che credono che i canti delle balene siano significativi per un continuato benessere delle popolazioni sono particolarmente preoccupati per questo aumento del rumore ambientale. Altre ricerche hanno mostrato che l'aumentato traffico di imbarcazioni, ad esempio nelle acque al largo di [[Vancouver]], ha fatto sì che alcune [[orcinus orca|orche]] abbiano cambiato la frequenza e aumentato il volume dei loro suoni, apparentemente nel tentativo di continuare ad ascoltarsi. Gli ambientalisti temono che le attività delle imbarcazioni stiano sottoponendo gli animali a stress eccessivi, e anche che ne ostacolino la ricerca di un partner per l'accoppiamento.
==Note==▼
<references/>▼
==Media==
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*[[Media:Killer whale simple.ogg|Il canto di un'orca]] ([[:Image:Killer whale simple.ogg|info]])
*[[Media:Killer whale residents broadband.ogg|Vocalizzazioni di un'orca]] ([[:Image:Killer whale residents broadband.ogg|info]])
▲==Note==
▲<references/>
==Bibliografia==
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*''BBC News'', 28 febbraio 2005. [http://news.bbc.co.uk/1/hi/sci/tech/4297531.stm Unweaving the song of whales]
*''Humpback Whales'', di Phil Clapham, Colin Baxter Photography, 1996, ISBN 0-948661-87-9
*Dorian S. Houser, James Finneran, Don Carder, William Van Bonn, Cynthia Smith, Carl Hoh, Robert Mattrey e Sam Ridgway, 2004, ''Structural and functional imaging of bottlenose dolphin (Tursiops
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