Monte Malbe: differenze tra le versioni
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▲{{F|montagne d'Italia|marzo 2020|}}
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Il '''Monte Malbe''', o '''Montemalbe''', è una [[collina]] [[italia]]na in [[provincia di Perugia]], alta 654 metri, situata a nord-ovest del centro della città di [[Perugia]].▼
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▲Il '''Monte Malbe''', o '''Montemalbe''', è una [[collina]] [[italia]]na in [[provincia di Perugia]], alta
Comprende territori dei comuni di [[Corciano]] e Perugia, oltre che innumerevoli frazioni di entrambi, per la maggior parte borghi fortificati, castelli ([[Chiugiana]], [[Migiana]], [[Castello di Pieve del Vescovo|Pieve del Vescovo]], [[Canneto (Perugia)|Canneto]], [[Capocavallo]]), romitori e conventi (Santa Maria del Sasso, San Salvatore, Seradino, Palazzi) o insediamenti di epoca moderna ([[Colle della Trinità|La Trinità]]). Numerose aziende agricole e vigneti sfruttano il terreno acido e argilloso per la produzione di ottimi vini e olio extravergine d'oliva, attività nota sin dal XIII secolo assieme alla caccia (cinghiali, caprioli, cervi e cacciagione da piuma), alla pesca (presso l'adiacente Valle dell'Oscano) e al taglio di [[Ceduo|bosco ceduo]] per la produzione di legna da ardere, attività che contraddistingue tutto il contado di [[Cassero di Porta di Sant'Angelo|Porta Sant'Angelo]]. Di fondamentale importanza sono le cave, alcune delle quali tuttora in funzione, che sin dai tempi degli [[Etruschi]] riforniscono i due comuni di calce, gesso ed argilla<ref>{{Cita libro|titolo=Giovanni Riganelli, L'economia rurale nel Medioevo - Un'indagine sulle comunità dell'attuale territorio di Corciano - EFFE Editore, 1999}}</ref>, così come le innumerevoli risorse d'acqua, tra cui il [[Genna (fiume)|torrente Genna]], affluente di sinistra del [[Nestore (fiume)|Nestore]], che da esso nasce.
== Origine del nome ==
Diverse fonti storiografiche<ref name="
== Morfologia ==
Durante il [[Miocene]]-[[Pliocene]] un’intensa fase tettonica ha determinato il corrugamento delle formazioni sedimentarie caratteristiche dell’Appennino centrale e conseguentemente di Monte Malbe. Gli affioramenti di Monte Malbe sono costituiti dalla successione carbonatica, che va dalla scaglia cinerea al rosso ammonitico, tipica dell'[[appennino umbro-marchigiano]], rappresentandone l'unità più esterna, ed unicamente visibile ad occhio nudo. Un tempo questi affioramenti dovevano costituire il fianco occidentale del monte, e con il passare degli anni ora questo settore è mutato profondamente, mascherandone la sua granulometria.
Espressione della formazione calcarea del monte sono le ''trosce'' (piccoli invasi di acqua), spesso asciutte nel periodo estivo, e le ''[[Dolina carsica|doline]]''. Dal punto di vista geologico, il “panettone” del monte ospita in affioramento una delle formazioni geologiche più antiche dell’Umbria: il [[Calcare|Calcare Cavernoso]]. Nel periodo di sedimentazione di questa formazione geologica, il [[Triassico superiore]], si era in presenza di un mare poco profondo nel quale andavano depositandosi successioni sottilmente stratificate di gessi e calcari. Successivamente il gesso, dissolvendosi in soluzione, ha determinato il “collasso” di tutta la serie calcareo-gessosa, con la conseguente fratturazione di tutti gli strati calcarei. Oggi, il Calcare Cavernoso viene utilizzato come pietra da costruzione e per l’abbellimento e la “naturalizzazione” di parchi e giardini.
Il Monte Malbe ospita grandi cave: di fronte a [[Corciano]], ad esempio, viene estratto un calcare particolarmente puro utilizzato come [[inerte]] da costruzione. Anche gli antichi conoscevano il pregio di certi materiali: il grande spazio oggi sito in corrispondenza dell’incrocio della salita per La Trinità, è nato come conseguenza dell'estrazione di travertino, effettuata prima dagli Etruschi e poi dai [[Civiltà romana|Romani]]. Il continuo approfondimento del [[Tetide|mare della Tetide]] ed i cambiamenti di ambiente deposizionale hanno poi determinato la successiva formazione geologica: il Calcare Massiccio, che oggi si trova in affioramento nei pressi della cima del monte. Nell’abitato di Migiana di Corciano, in corrispondenza di una grande cava, non è difficile trovare frammenti di [[Ammonoidea|ammoniti]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Regione Toscana - Università degli Studi di Siena (archivio E-Geo)|titolo=SCHEMA IDROGEOLOGICO DELL'ITALIA CENTRALE: A. CARTA IDROGEOLOGICA. COMPLESSI IDROGEOLOGICI, ACQUIFERI ALLUVIONALI, LINEAMENTI STRUTTURALI, SORGENTI, POZZI SIGNIFICATIVI, PROFILI GEOLOGICI|rivista=|volume=|numero=Pubb. 1996}}</ref>
== Flora e
Il territorio di Monte Malbe presenta particolari caratteristiche che sono l’espressione di diverse influenze bioclimatiche. La vegetazione mediterranea di [[Sclerofillo|sclerofille]] [[Pianta sempreverde|sempreverdi]] e [[Caducifoglio|caducifoglie]] è rappresentata sul versante meridionale dalle estese [[Lecceta|leccete]], con
*[[Acer campestre|Acero]]
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*[[Sus scrofa|Cinghiale]]
*[[Capreolus capreolus|Capriolo]]
*[[Meles meles|Tasso]]
*[[Martes foina|Faina]] e [[Mustela nivalis|Donnola]]
*[[Erinaceus europaeus|Riccio]]
*[[Sciurus vulgaris|Scoiattolo]]
*[[
*[[Natrix
*[[Anguis veronensis|Orbettino italiano]]
*[[Buteo buteo|Poiana]]
*[[Falco]]
*[[Garrulus glandarius|Ghiandaia]]
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*[[Coturnix coturnix|Quaglia]]
*[[Strix aluco|Allocco]]
*[[Athene noctua|Civetta]]
*[[Tyto alba|Barbagianni]]
*[[Bubo bubo|Gufo]]
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== Storia ==
[[File:Cassa di urna con oreste perseguitato dalle erinni, in travertino, II secolo ac, da monte malbe (PG).jpg|miniatura|''Oreste perseguitato dalle Erinni'', cassa funeraria in travertino, II secolo a.C., Monte Malbe]]
Della storia di Montemalbe esistono notizie sparse. Queste zone furono sfruttate dai comuni di Perugia e Corciano per la fornitura di legna da ardere, calce, cacciagione e sporadiche colture collinari, perlopiù graminacee, olivi e vite. Gli scarsissimi rinvenimenti riscontrati durante gli interventi di esplorazione e di scavo nella zona che da Perugia costeggia dapprima Cenerente e Colle Umberto ad Ovest per poi coinvolgere parzialmente [[Monte Acuto (Umbria)|Monte Acuto]] a Nord e [[Monte Tezio]] ad Est, parlano di un'impronta etrusca da far risalire ai secoli VII e VI a.C.<ref>A.E. Feruglio, Un carro da parata da Castel San Mariano di Corciano presso Perugia, in AA.VV., Antichità dell'Umbria a New York, Perugia 1991, pp. 131-40</ref>, caratterizzata dalla presenza di grandi latifondi di proprietà delle ricche aristocrazie agrarie locali dell'epoca, cioè di famiglie gentilizie etrusche<ref>AA.VV., Il Tezio racconta, a.c. dell'Associazione Ecologista "Colli del Tezio", Perugia 1995, pp. 49 e ss.</ref>. Nella ''Historia di Perugia'' redatta dallo storico [http://www.treccani.it/enciclopedia/pompeo-pellini_(Dizionario-Biografico)/ Pompeo Pellini] è menzionata la presenza di un tempio a Montemalbe che le leggende locali farebbero ricondurre al sepolcrale di Malot Tages o ad un tempio delle divinazioni; in luogo di verità comprovata, ciò risulterebbe un
=== Documentazione ===
L'importanza del bosco dell'areale di Monte Malbe vide, nel corso del medioevo, numerose regolamentazioni da parte dei due comuni sopracitati, che ne regolassero l'utilizzo e multassero chiunque danneggiasse il patrimonio boschivo. Queste regolamentazioni prendevano il nome di ''comunanze.'' Di seguito le più significative
* '''1275, gennaio 11'''
Il consiglio cittadino, a larga maggioranza, delibera di accogliere quanto in precedenza
1) Nel caso in cui un servo di qualche nobile fosse stato sorpreso a danneggiare il bosco di Monte Malbe doveva amputarglisi la mano;
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Oltre a tali leggi, l'amministrazione di Monte Malbe sfruttava la divisione in vocaboli per la gestione e la facilitazione nelle pratiche burocratiche. I vocaboli sono rimasti tali dal medioevo e sono i seguenti: Casa Nuova, Sasso, Orto di Lullo, Troscia, Poggio, Cisterna, Le Compre, L'Aiola, Lo Schiacciaro, La Tanella, Carpaneto, Castaldo, Patumelle, Le Vaglie, La Murcia.<ref>{{Cita libro|titolo=Giovanni Riganelli, L'economia rurale nel Medioevo - Un'indagine sulle comunità dell'attuale territorio di Corciano, EFFE Editore 1999}}</ref>
In merito a quest'ultima località, si riporta un
In un luogo di Montemalbe, località Santo Manno, detta anche “Le Forche”, si giustiziavano i rei; qui il capitano di ventura [[Pier Saccone Tarlati]] fece impiccare un gran numero di perugini nel 1335 durante feroci scontri contro la città di Perugia e la [[Compagnia della Colomba]].<ref>{{Cita libro|titolo=Pompeo Pellini, Dell'historia di Perugia, Venezia 1664 (ristampa anastatica: Bologna, Arnaldo Forni Editore, 1968, ISBN 88-271-0276-0)}}</ref>
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Dal 1815, e per quattro o cinque anni di seguito, troviamo che le folte macchie di Monte Malbe erano infestate da un'invasione di lupi i quali facevano, giornalmente, strage di pecore, di capre ed altre bestie che dai possidenti si mandavano a pascolare, turbando la tranquillità dei coloni e dei viandanti. Il Comune adottò questi due provvedimenti: chiese l'autorizzazione di formare una squadra di giovani volonterosi o di spargere della carne avvelenata. Il primo fu approvato ed il secondo respinto, essendo sembrato l'espediente stravagante e pericoloso. Dopo il 1820 gli atti non parlano più di lupi, ciò dimostra che furono sterminati.<ref name="ReferenceA"/>
=== La battaglia di Monte Malbe (1944) ===
{{Vedi anche|Campagna d'Italia (1943-1945)}}
Perugia fu liberata dall'occupazione nazifascista nei giorni 19-20 giugno 1944. Tuttavia, oltre a numerosi tafferugli, bombardamenti, raid aerei e scontri a fuoco molto violenti nei pressi del capoluogo, è ricordata la battaglia di Monte Malbe come la più significativa del teatro perugino, poiché la zona, proprio come era accaduto per altri avvenimenti dell'antichità, fu sfruttata per la sua posizione strategica ''a guardia incuneata'' sulle due vie principali dirette verso la Toscana e il Nord Italia. La [[Wehrmacht]], infatti, aveva dato inizio ad una rapida ritirata, che fu testimoniata come un continuo via vai di colonne motorizzate nella zona di Cenerente, a partire dal 10 giugno. Il 18 giugno, prima dell'arrivo delle forze alleate, i
Il 19 giugno, dopo una rapida avanzata alleata, diversi scontri a fuoco scatenati da cecchini tedeschi diedero inizio alla battaglia nella zona di [[San Marco (Perugia)|San Marco]], protrattasi sulla strada di Cenerente e Canneto, con diverse vittime civili; nel frattempo, gli Alleati si resero conto che i Tedeschi avevano stipato un ordine di batterie [[7,5 cm PaK 40|PaK
== Romitori, conventi e luoghi di culto ==
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==Note==
<references />
{{Portale|montagna|Umbria}}
[[Categoria:Geografia della provincia di Perugia]]
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