Progetto Pozzo: differenze tra le versioni
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== L'infinita crescita del campionato ==
Sin dalla sua origine, il campionato italiano si era quasi sempre articolato su una fase eliminatoria a carattere regionale, seguita da un torneo finale a livello nazionale. Nel suo primo decennio, il numero delle partecipanti al campionato si era mantenuto basso e abbastanza stabile, soprattutto a causa dei notevoli costi per equipaggiamento, campi sportivi e spese di trasporto.
Con i primi successi delle squadre di provincia (come la [[Football Club Pro Vercelli 1892|Pro Vercelli]]) e la trasformazione dei campionati a doppio girone (andata e ritorno) nel 1909, per arginare le aumentate richieste di partecipazione, la [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] dovette porre dei limiti quali il possesso di un campo sportivo proprio, la solidità finanziaria e una prova che stabilisse il livello tecnico-sportivo acquisito dalla compagine richiedente l'ammissione alla massima serie.
Col passaggio della FIGC da Milano a Torino nel 1911, all'assemblea federale del luglio 1912 fu proposta la trasformazione della [[Seconda Categoria]] a campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]], istituendo i meccanismi di promozione e retrocessione. Il numero di squadre al campionato di [[Prima Categoria]] cominciò ad aumentare a dismisura, perché di fatto non avvenivano mai retrocessioni: le retrocesse (salvo rinunce) venivano sempre riammesse e i gironi aumentavano.
Nella stagione [[Prima Categoria 1920-1921|1920-1921]] si arrivò a 88 squadre di cui 64 iscritte al torneo del Nord e la [[finalissima]] si dovette disputare il 24 luglio.
{| class="wikitable" style="text-align:center"
! Stagione !! Fase regionale !! Fase nazionale !! Finalissima
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| [[Campionato Italiano di Football 1901|1901]] || 5 || 3 ||
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| [[Campionato Italiano di Football 1902|1902]] || 8 || 3 ||
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| [[Campionato Italiano di Football 1903|1903]] || 6 || 3 ||
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| [[Campionato Federale di Prima Categoria 1909|1909]] || 9 || 4 ||
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| [[Prima Categoria 1909-1910|1909-1910]] || – || 9 ||
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| [[Prima Categoria 1910-1911|1910-1911]] || – || 9 || Andata e ritorno
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| [[Prima Categoria 1911-1912|1911-1912]] || – || 10 || Andata e ritorno
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| [[Prima Categoria 1912-1913|1912-1913]] || 18 || 6 || A [[Genova]]
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| [[Prima Categoria 1913-1914|1913-1914]] || 29 || 6 || Andata e ritorno
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| [[Prima Categoria 1914-1915|1914-1915]] || 36 || 16 ||
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| [[Prima Categoria 1919-1920|1919-1920]] || 48 || 18 || A [[Bologna]]
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| [[Prima Categoria 1920-1921|1920-1921]] || 64 || 16 || A [[Torino]]
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Il nodo principale che Pozzo affrontò fu quello delle eliminatorie regionali, che erano un possibile fastidio per le squadre che le vedevano come una perdita di tempo che sottraeva spazio alle più stimolanti e redditizie gare nazionali. La soluzione proposta fu drastica: la loro cancellazione e sostituzione con grandi gironi estesi all'intero Nord Italia. Ciò postulava ovviamente una decisa decurtazione delle partecipanti al campionato e ci si orientò verso la cifra di ventiquattro partecipanti divise in due gruppi, un livello leggermente superiore a quello delle sedici ammesse alle semifinali della stagione in via di conclusione, calcolato in modo da mantenere sostanzialmente invariato il numero di gare disputate dai futuri campioni d'Italia rispetto al recente passato.
Essenziale per non ripiombare nel caos precedente fu la formulazione di una rigorosa reintroduzione e applicazione della regola della retrocessione. A tal fine Pozzo propose che l'ultima classificata di ogni girone scendesse in [[Seconda Divisione]], sostituita dalle vincitrici della stessa categoria cadetta. Tuttavia l'intero meccanismo era subito concepito come un periodo di transizione e la prospettiva finale era quello di allargare il torneo sul completo territorio nazionale fino ad arrivare a un campionato a girone unico sul modello del [[Premier League|campionato inglese]], già sperimentato in Italia nella [[Prima Categoria 1909-1910|stagione 1909-1910]], ma poi inopinatamente accantonato.<ref>{{cita news|url=http://blog.guerinsportivo.it/blog/2011/02/01/le-grandi-se-ne-vogliono-andare/|titolo=Le grandi se ne vogliono andare|pubblicazione=[[Guerin Sportivo|blog.guerinsportivo.it]]|autore=Stefano Olivari|data=1º febbraio 2011|accesso=14 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6DmKdpWBl?url=http://blog.guerinsportivo.it/blog/2011/02/01/le-grandi-se-ne-vogliono-andare/|dataarchivio=19 gennaio 2013}}</ref> Il progetto Pozzo prevedeva così:<ref name="8lug">[http://emeroteca.braidense.it/gea/sfoglia_fascicolo.php?IDTestata=386&CodScheda=0BAM&PageRec=25&PageSel=12&PB=2&Anno=1921&Mese=07&Giorno=08&IDG=76594&RecSel=0 La
# Una [[Prima Divisione]] o Divisione A a 24 squadre, così suddivise: sette del Piemonte, cinque della Lombardia, tre della Liguria, quattro dell'Emilia, tre del Veneto e due della Toscana.
# Una [[Seconda Divisione]] o Divisione B a 48 squadre, a cui avrebbero partecipato le partecipanti al campionato [[Prima Categoria 1920-1921]], ma non ammesse alla nuova [[Prima Divisione 1921-1922|Prima Divisione]], più le vincenti delle finali di [[Promozione (calcio)#La Promozione Regionale|Promozione Regionale]].
# Una [[Terza Divisione (Italia)|Terza Divisione]] o Divisione C a livello regionale, a cui avrebbero partecipato le squadre di Promozione non ammesse alla [[Seconda Divisione 1921-1922|Seconda Divisione]], più le vincenti dei campionati di Terza Categoria Regionale.
# Una [[Quarta Divisione]] o Divisione D a livello regionale, corrispondente alla vecchia Terza Categoria Regionale.
== L'assemblea del 24 luglio 1921 ==
Le spinte delle grandi per l'approvazione del progetto Pozzo furono molto forti, anche per motivi contingenti. Il campionato che si stava concludendo aveva visto infatti numerose di esse in gravi difficoltà, spesso a causa della lunghezza spossante del torneo. Le squadre milanesi fecero magre figure, come in parte il [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]]. Alla {{Calcio Juventus|N}} e al {{Calcio Casale|N}} furono fatali le eliminatorie piemontesi e con gravi perdite di incassi. Il calcio italiano non era più quello puramente dilettantistico di fine Ottocento e i primi colpi di [[calciomercato]], che avvenivano sotto gli occhi fintamente distratti dei dirigenti federali, richiedevano quei ritorni economici per gli investimenti fatti, che solo gli incassi di botteghino, in occasione dei grandi incontri, potevano garantire.
Fu così che
Fu così che le società minori proposero un piano di riforma alternativo di quello Pozzo, il progetto delle società minori, concordato a Novi e a Milano:<ref name="15lug" />
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# [[Promozione (calcio)|Promozione]], senza cambiamenti e con le sei vincenti promosse.
# [[Terza Categoria]], con l'esclusione delle terze squadre delle società di Prima Categoria.
Il progetto prevedeva inoltre la disputa di una [[Coppa Italia]], riservata per le eliminate dalla Prima Categoria e dalla Promozione.
A capo del gruppo di oppositrici vi era la neopromossa [[Unione Sportiva Dilettantistica Novese|Novese]], che avrebbe poi vinto il [[Prima Categoria 1921-1922|campionato FIGC]] successivo: essa, tramite il proprio organo di informazione, ''Il biancoceleste'', dichiarò sfrontatamente di non essere del tutto contraria al progetto Pozzo, ma che sarebbe stato preferibile rinviare tale riforma per la stagione 1922-1923 perché «l'anno venturo vi saremo anche noi, nel novero delle migliori 24 squadre italiane».<ref name="15lug" /> La predizione in un certo senso si avverò: dopo lo scudetto vinto nel 1922 nel campionato FIGC e l'ammissione alla provvisoria Prima Divisione a trentasei squadre nel [[Prima Divisione 1922-1923|1922-1923]], la Novese riuscì a essere ammessa nella ridotta Prima Divisione a ventiquattro squadre nella stagione [[Prima Divisione 1923-1924|1923-1924]]. Tuttavia tutto ciò durò poco: dopo appena una stagione venne retrocessa nei campionati minori, non riuscendo più a risalire in massima serie e nemmeno in [[Serie B]]. Alcuni degli oppositori non erano del tutto contrari alla riduzione del numero di partecipanti alla Prima Categoria, perché effettivamente il campionato era diventato «elefantiaco», ma trovavano il numero di ventiquattro squadre troppo ridotto e pretendevano un numero non inferiore a quaranta partecipanti, magari da suddividere in quattro gironi da dieci per avere le finaliste entro diciotto domeniche e la campione del Nord dopo ulteriori sei domeniche (le giornate del girone finale a quattro squadre).<ref name="8lug" />
Fu così che Pozzo arrivò a presentare il suo progetto a Torino (sede della FIGC), in un clima di tensione, all'assemblea federale del 23-24 luglio, in concomitanza con la [[finalissima]] tra Pro Vercelli e [[Associazione Calcio Pisa 1909|Pisa]] (che ebbe luogo domenica 24 sempre nel capoluogo piemontese). Le piccole società, ritrovatesi a loro volta a Novi Ligure in quei giorni, erano decise a dar battaglia e fecero valere il loro peso numerico: il 23 luglio l'assemblea federale con 113 voti contro 65 bocciò la riforma Pozzo. Secondo il ''Corriere della Sera'' del 24 luglio 1921, le società minori dichiararono, durante la prima giornata di assemblea, di non essere contrarie al progetto Pozzo in sé e per sé, «ma al patto di Milano, che 24 squadre hanno stretto, per proclamarsi appartenenti all'élite del football italiano, senza diritti di appello alle altre».<ref>''Corriere della Sera'' del 24 luglio 1921, p. 2.</ref> Il giorno successivo il presidente uscente della FIGC, [[Luigi Bozino]], tentò di mediare tra le due fazioni proponendo che al campionato 1921-1922 avrebbero partecipato 36 squadre da ridursi a 24 dopo una sola stagione, ma le società maggiori furono intransigenti e respinsero la proposta preparandosi allo scisma.<ref>{{cita news|editore=La Stampa|titolo=L'assemblea generale delle società di foot-ball |data=25 luglio 1921|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1174_01_1921_0175A_0004_24861163/|p=4}}</ref><ref>{{cita news|editore=La Gazzetta del Popolo|titolo=L'assemblea della società di foot-ball si chiude con una grave scissione|data=25 luglio 1921|url=http://www.14-18.it/periodici/TO00184720/1921/n.175bis|p=3}}</ref> Parrebbe che fu in quest'occasione che avvenne l'espulsione dell'US Torinese (semifinalista nazionale) dalle 24, sostituita dallo Spezia, provvedimento che suscitò delle polemiche.<ref>Secondo il Bollettino ufficiale del Parma F.B.C. (che cita come fonte ''La Gazzetta dello Sport'' del 9 luglio 1921), tra le 24 vi era l'U.S. Torinese, che successivamente ne sarebbe stata estromessa, sostituita dallo Spezia. Vedasi [http://www.internetculturale.it/jmms/iccuviewer/iccu.jsp?id=oai%3Awww.internetculturale.sbn.it%2FTeca%3A20%3ANT0000%3AIT%5C%5CICCU%5C%5CCFI%5C%5C0360929_167896&mode=all&teca=MagTeca+-+ICCU&fulltext=1 ''Parma F.B.C.: Bollettino mensile'' n. 3/1921, p. 2], e {{cita news|editore=La Gazzetta del Popolo|titolo=L'assemblea della società di foot-ball si chiude con una grave scissione|data=25 luglio 1921|url=http://www.14-18.it/periodici/TO00184720/1921/n.175bis|p=3}}</ref>
== La spaccatura della federazione calcistica ==
{{vedi anche|Confederazione Calcistica Italiana}}
===Quadro della società secessioniste===
Sono qui elencate le formazioni del concluso [[Prima Categoria 1920-1921|campionato del 1921]]. Le società secessioniste sono evidenziate in verde chiaro. Un tricolore segnala le squadre ex-campioni d'Italia. In '''grassetto''', le squadre che ebbero accesso, in virtù della propria posizione, alla fase nazionale dell'ultimo torneo. In ''corsivo'', infine, le società retrocesse, fallite o disciolte nel corso dell'estate in oggetto.
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! width=190px | Lombardia
! width=190px | Veneto
! width=190px | Emilia-Romagna
! width=190px | Toscana
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| style="text-align:center" | 1 || style="background-color:#DDFCDD" | '''{{Calcio Novara|N}}''' || style="background-color:#DDFCDD" | '''{{Calcio Andrea Doria|N}}''' || style="background-color:#DDFCDD" | '''{{Calcio Legnano|N}}''' || style="background-color:#DDFCDD" | '''{{Calcio Padova|N}}''' || style="background-color:#DDFCDD" | '''{{Calcio Bologna|N}}''' || style="background-color:#DDFCDD" | {{Calcio Pisa|N}}
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| style="text-align:center" | 2 || style="background-color:#DDFCDD" | '''{{Calcio Alessandria|N}}''' || style="background-color:#DDFCDD" | '''{{Calcio Genoa|N}}''' {{simbolo|Scudetto.svg|15}} || style="background-color:#DDFCDD" | '''{{Calcio Inter|N}}''' {{simbolo|Scudetto.svg|15}} || '''{{Calcio Bentegodi|N}}''' || style="background-color:#DDFCDD" | '''{{Calcio Modena|N}}''' || style="background-color:#DDFCDD" | {{Calcio Livorno|N}}
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| style="text-align:center" | 3 || style="background-color:#DDFCDD" | '''{{Calcio Torino|N}}''' || style="background-color:#DDFCDD" | {{Calcio Spezia|N}} || style="background-color:#DDFCDD" | '''{{Calcio US Milanese|N}}''' || style="background-color:#DDFCDD" | {{Calcio Verona|N}} || style="background-color:#DDFCDD" | '''{{Calcio Mantova|N}}''' || {{Calcio Lucchese|N}}
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| style="text-align:center" | 4 || style="background-color:#DDFCDD" | '''{{Calcio Pro Vercelli|N}}''' {{simbolo|Scudetto.svg|15}} || style="background-color:#DDFCDD" | {{Calcio Savona|N}} || style="background-color:#DDFCDD" | '''{{Calcio Milan|N}}''' {{simbolo|Scudetto.svg|15}} || {{Calcio Petrarca Padova|N}} || {{Calcio Parma|N}} || {{Calcio Prato|N}}
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| style="text-align:center" | 5 || '''{{Calcio US Torinese|N}}''' || {{Calcio Sampierdarenese|N}} || {{Calcio Saronno|N}} || style="background-color:#DDFCDD" | {{Calcio Vicenza|N|1921}} || {{Calcio Piacenza|N}} || {{Calcio CS Firenze|N}}
|-
| style="text-align:center" | 6 || style="background-color:#DDFCDD" | {{Calcio Casale|N}} {{simbolo|Scudetto.svg|15}} || {{Calcio Spes Genova|N}} || {{Calcio Trevigliese|N}} || style="background-color:#DDFCDD" | {{Calcio Venezia|N}} || {{Calcio SPAL|N}} || {{Calcio Libertas Firenze|N}}
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| style="text-align:center" | 7 || style="background-color:#DDFCDD" | {{Calcio Juventus|N}} {{simbolo|Scudetto.svg|15}} || {{Calcio Sestrese|N}} || {{Calcio Pavia|N}} || {{Calcio Udinese|N}} || {{Calcio Virtus Bolognese|N}} || {{Calcio Viareggio|N}}
|-
| style="text-align:center" | 8 || {{Calcio Biellese|N}} || {{Calcio Rivarolese|N}} || {{Calcio Juventus Italia|N}} || {{Calcio Schio|N}} || {{Calcio Reggiana|N}} || ''{{Calcio Giovanni Gerbi Pisa|N}}''
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| style="text-align:center" | 10 || {{Calcio Pastore|N}} || {{Calcio Pro Patria|N}} || ''{{Calcio Dolo|N}}'' || ''{{Calcio Nazionale Emilia|N}}''
|-
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| style="text-align:center" | 12 || ''{{Calcio Carignano|N}}'' || {{Calcio AC Libertas|N}}
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| style="text-align:center" | 15 || ''{{Calcio Giovani Calciatori Legnanesi|N}}''
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| style="text-align:center" | 16 || ''{{Calcio Nazionale Lombardia|N}}''
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|-
| style="text-align:center" | 24 || ''{{Calcio Ausonia Pro Gorla|N}}''
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