Quercus petraea: differenze tra le versioni

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{{Tassobox
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Il '''rovere'''<ref>Sostantivo anche femminile, la rovere.</ref> ('''''Quercus petraea''''' <small>([[Heinrich Gottfried von Mattuschka|Matt.]]) [[Franz Kaspar Lieblein|Liebl.]]</small>), o la rovere, è una [[quercia]] semi-caducifoglia di prima grandezza, appartenente alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Fagaceae|Fagacee]].<ref name="POWO">{{cita web|url=http://www.plantsoftheworldonline.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:359961-1|titolo=Quercus petraea (Matt.) Liebl.|lingua=en|sito=Plants of the World Online|accesso=19 gennaio 2021|editore=Royal Botanic Gardens, Kew}}</ref>
 
==Descrizione==
Le foglie sono semplici, decidue, di forma ellitticaovale, con margine lobato e 5-8 paia di lobi arrotondati, senza peli. L'apice è ottuso e arrotondato. La paginaparte superiore è verde lucido, quella inferiore è più pallida. Il tronco è eretto, robusto e slanciato, ramificato solo nellain parte superiorecima. I rami sono molto nodosi e formano una corona densa, globosasferica e regolare. I rami giovani non sono pelosi. La sua chioma si espande verso l'alto raggiungendo un'altezza di 30-40 metri in bosco. È unaUna quercia dallada discretauna longevitàlunga vita, raggiunge infatti i 500-800 anni d'età e le dimensioni massime definitive vengono raggiunte a 120-200 anni.<ref name="Ticli">{{cita libro|autore=[[Dino Ticli|Ticli]] B. |titolo=Enciclopedia degli alberi d'Italia e d'Europa.|città=Milano|editore=De Vecchi Editore|anno=2004}}</ref>
 
È molto simile alla [[Farnia]] con cui si ibrida spesso dando origine a degli alberi di difficile determinazione. Presenta una chioma più aperta della Farnia, con rami patenti più dritti. Si differenzia dalla [[roverella]] (''Quercus pubescens'') per le dimensioni del [[Fusto (botanica)|fusto]] e per il lato inferiore delle [[foglie]], che si presenta glabro.
 
===Corteccia===
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== Distribuzione e habitat ==
 
Il suo areale va dall'Europa centrale a quella nord-orientale, anche se è meno esteso di quello della Farnia. In Italia è presente nelle vallate alpine e prealpine e nell'Appennino. In Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia cresce in boschi mesofili la sottospecie ''Q. petraea'' subsp. ''austrotyrrhenica''. Nei pressi di [[Umbertide (PG)]], esiste un bosco di rovere, di probabile origine artificiale; in Italia sarebbe la specie tipica del piano collinare e montano inferiore (300–1100&nbsp;m), se l'antropizzazione subita dal bosco negli ultimi secoli non avesse introdotto al suo posto il [[castagno]].
 
L'[[epiteto specifico]] (''petraea'') indicherebbe proprio il fatto che la pianta ama i luoghi pietrosi ben drenati.
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== Usi ==
 
Il legno di rovere è del tutto simile a quello della farnia, dal quale non risulta distinguibile. Piuttosto pregiato viene utilizzato, oltre che nella fabbricazione di mobili, nell'edilizia, per travature, parquet, nei cantieri navali, nella costruzione di doghe per botti per l'invecchiamento dei vini e altre bevande alcoliche come ad esempio la birra e il sidro, ed anche per la costruzione di bare. Ottimo combustibile, è anche utilizzato per la produzione di carbone.
 
== Media ==
Nel libro "Essere una quercia", lo scrittore Laurent Tillon racconta e descrive la vita di un esemplare di rovere nato 250 anni fa in una foresta francese, ripercorrendo gli avvenimenti della vita non solo dell'albero in sé, ma anche i mutamenti verificatisi durante la storia del paesaggio e delle vicende umane, della fauna e della flora che lo circondano.<ref>{{Cita libro|autore=Laurent Tillon|titolo=Essere una quercia|edizione=Contrasto|ISBN=8869658716}}</ref>
 
== Note ==