Arte sovietica: differenze tra le versioni
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[[File:Death_of_a_Commissar_(Petrov-Vodkin).jpg|
L''''arte sovietica''' è l'arte visiva che è stata prodotta
== Primi anni (1917-1922) ==
=== Avanguardie ===
[[File:Lenin_attempt.jpg|destra|
Durante la [[Rivoluzione d'ottobre]], nacque un movimento per porre tutte le arti al servizio della [[dittatura del proletariato]]. Lo strumento per tale scopo fu creato pochi giorni prima della rivoluzione e divenne noto come il [[Proletkult]], di cui un teorico prominente fu [[Aleksandr Aleksandrovič Bogdanov|Aleksandr Bogdanov]]. Inizialmente, il [[Commissariato del popolo per l'istruzione]] (Narkompros), incaricato delle arti, appoggiò il Proletkult ma in seguito quest'ultimo guadagnò una maggior indipendenza dal [[Partito Bolscevico]], ottenendo la diffidenza di [[Lenin]]. Nel 1922, il Proletkult subì un declino e venne dismesso nel 1932, ma le idee del movimento riuscirono ad attrarre l'interesse dell'[[avanguardia russa]] che cercava di allontanarsi dalle convenzioni dell'arte borghese. Tra le persone più importanti di questo movimento, si può citare [[Kazimir Severinovič Malevič|Kazimir Malevič]]. Tuttavia, le idee dell'avanguardia sparirono con l'emergere del realismo socialista sostenuto dallo Stato.
In cerca di nuove forme espressive, l'organizzazione del Proletkult era altamente eclettica nella sua arte, e di conseguenza fu prona alle aspre critiche per l'inclusione delle correnti più moderni come l'[[impressionismo]] e il [[cubismo]], dato che questi movimenti esistevano ben prima della rivoluzione e venivano quindi associati con la "decadente arte borghese". Tra i primi esperimenti del Proletkult vi era l'[[estetica pragmatica]] dell'arte industriale, teorizzata da Boris Arvatov. Un altro gruppo è stato il poco longevo [[UNOVIS]], formato da giovani artisti influenti guidati da Malevič negli anni venti.
=== Politica del governo sull'arte ===
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=== Manifesti politici ===
[[File:Где работа, идите туда. Первое мая — праздник труда.jpg|miniatura|Manifesto del Primo Maggio di I. Maljutin, 1920 (
Gli stili artistici nati per essere esposti nelle vie, nei primi anni dopo la rivoluzione, ebbero un ruolo cruciale nel "plasmare la coscienza sociale ed estetica del popolo rivoluzionario". Pertanto, insieme alla scultura monumentale, i manifesti politici ricevettero uno sviluppo maggiore, essendo considerati come la forma d'arte più mobile ed efficace.<ref name="S298">{{Cita|Sarab’janov|pp. 298-302}}.</ref>
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* Nelle repubbliche sorelle, vi erano A. A. Azimzade ([[RSS Azera]]), Akop Kodžojan, K. Alabjan e S. Аrakeljan ([[RSS Armena]]).
Un ruolo importante nello sviluppo dei manifesti fu quello delle vignette satiriche ''Okna ROSTA'' ([[Finestre della ROSTA]]), alle quali [[Michail Michajlovič Čeremnych|Michail Čeremnych]] e [[Vladimir Vladimirovič Majakovskij|Vladimir Majakovskij]] diedero un contributo importante. Questi manifesti venivano stampati e dipinti a mano con didascalie poetiche sul tema del giorno e giocarono un ruolo enorme nella [[Propaganda in Unione Sovietica|propaganda politica]] diventando una nuova forma di arte figurativa.<ref name="S298" />
=== Decorazione delle città nelle feste ===
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=== Pittura e grafica ===
[[File:Petrograd_Madonna_(Petrov-Vodkin).jpg|
[[File:Rylov_Blue_Expanse.jpg|miniatura|''Nella distesa blu'', A. Rylov.]]
Nei primi anni del regime, molti degli artisti si erano già formati prima della rivoluzione e "il contatto con una nuova vita veniva associato a delle notevoli difficoltà".<ref name="S303">{{Cita|Sarab’janov|pp. 303-304}}.</ref> Un esempio di tale scontro può essere ritrovato nelle opere di [[Nikolaj Ivanovič Fešin|Nikolaj Fešin]] create tra il 1917 e il 1923 prima della sua partenza per gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].<ref>{{Cita libro|autore=Pëtr Maksimilianovič Dul’skij|titolo=Библиотека иллюстрированных монографий отдела изобразительных искусств Казанского народного комиссариата по просвещению|anno=1921|editore=Казанское отделение государственного издательства|capitolo=Н. Фешин}}</ref>
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Durante la [[prima guerra mondiale]], molti architetti rimasero senza lavoro e poterono impegnarsi soltanto nella progettazione, mentre alcuni riuscirono a collaborare con gli scultori nella creazione di monumenti, come [[Lev Vladimirovič Rudnev|Lev Rudnev]] che realizzò un'opera "Alle vittime della repressione" per il Marsovo pole di Pietrogrado.
[[Vladimir Tatlin]] concepì nel 1920 il celebre [[Monumento alla Terza Internazionale]]: ideato come sede in stile [[Costruttivismo (arte)|costruttivista]] per il [[Comintern]] a Pietrogrado, divenne un simbolo della nuova direzione artistica sovietica ed un'espressione di coraggio e determinazione della ricerca.<ref name="S305">{{Cita|Sarab’janov|p. 305}}.</ref> Secondo alcuni, la torre avrebbe dovuto rappresentare le aspirazioni della nascente Unione Sovietica<ref name="C716">{{Cita libro|autore=Francis D. K. Ching|titolo=Global History of Architecture|url=https://archive.org/details/globalhistoryofa0000chin_d9i6|anno=2011|p=[https://archive.org/details/globalhistoryofa0000chin_d9i6/page/716 716]}}</ref> e una sfida alla [[Torre Eiffel]] come simbolo della modernità.<ref>{{Cita libro|autore=William H. McNeill|autore2=Jerry H. Bentley|titolo=Berkshire Encyclopedia of World History|anno=2005|isbn=978-1-933782-65-2}}</ref> Il critico sovietico Viktor Šklovskij lo definì come un monumento "fatto di acciaio, vetro e rivoluzione".<ref name="C716" />
=== Porcellane ===
[[File:S.v._chekhonin,_piatto_rivoluzionario_con_slogan_'Il_govenro_dei_lavoratori_e_dei_contadini_non_finirà_mai',_1920.JPG|
Insieme ai manifesti, le porcellane sovietiche possono essere considerate come una parte integrante dell'arte pratica sovietica del periodo post-rivoluzionario, diventando in seguito uno degli strumenti più importanti per la propaganda.
La prima porcellana sovietica fu creata tra il 1918 e il 1923 da un gruppo di artisti guidato da [[Sergej Vasil’evič Čechonin|Sergej Čechonin]] presso la fabbrica statale Lomonosov. La porcellana impiegava nuove immagini e colori e venivano firmate con un marchio emblematico creato appositamente.
[[File:DankoFahnenstickerin.jpg|alt=|sinistra|
L'arte della propaganda monumentale influenzò anche quella della porcellana, relegando al piatto la stessa funzione di un poster o di un volantino propagandistico. I piatti assunsero il ruolo di diffondere un nuovo stile di vita socialista incentrato sul lavoro, sullo studio e sul riposo. I temi della riorganizzazione della società, l'industrializzazione, la [[Collettivizzazione in Unione Sovietica|collettivizzazione]], la politica estera e la rivoluzione culturale iniziarono a comparire tramite le decorazioni sulle stoviglie destinate alle masse.
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==== AChRR ====
[[File:Brodski_lenin.jpg|
Fondata nel 1922, l'[[Associazione degli artisti della Russia rivoluzionaria]] ({{russo|Ассоциация художников революционной России, АХРР|Associacija chudožnikov revoljucionnoj Rossii, AChRR}}) era composta da ex artisti itineranti i cui stili ebbero una grande influenza sull'approccio artistico in generale del gruppo, basato su un linguaggio quotidiano e realistico vicino al popolo. Oltre ai dipinti dettati principalmente da ideali rivoluzionari, l'AChRR organizzò anche mostre tematiche come "Vita e vite dei lavoratori" o "Vita e vite dell'Armata Rossa".<ref name="S307">{{Cita|Sarab’janov|pp. 305-307}}.</ref>
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La ''Četyre iskusstva'' ({{russo|Четыре искусства||Quattro arti}}) venne fondata da artisti che avevano precedentemente fatto parte della ''[[Mir iskusstva]]'' e della ''Golubaja roza'', che si occupavano della cultura e del linguaggio della pittura. Tra i membri più importanti dell'associazione vi erano: [[Pavel Varfolomeevič Kuznecov|Pavel Kuznecov]], [[Kuz'ma Sergeevič Petrov-Vodkin|Kuz'ma Petrov-Vodkin]], [[Martiros Sergeevič Sar'jan|Martiros Sar'jan]] e [[Vladimir Andreevič Favorskij|Vladimir Favorskij]]. La società era caratterizzata da un'impronta filosofica unita ad un'adeguata espressione plastica.<ref name="S310">{{Cita|Sarab’janov|pp. 310-314}}.</ref>
La ''Obščestvo moskovskich chudožnikov'' ({{russo|Общество московских художников}}) comprende ex membri delle associazioni ''Moskovskie živopiscy'', ''Makovec'' e ''Bytie'', nonché membri
La creatività di questi due gruppi era il risultato dell'adattamento dei maestri della vecchia generazione alle nuove realtà moderne. Negli anni venti si tennero due mostre importanti che consolidarono i movimenti in occasione del decimo anniversario della Rivoluzione d'ottobre e dell'Armata Rossa, nonché della "Mostra d'Arte dei Popoli dell'URSS" (1927).<ref name="S310" />
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In un primo momento, lo stile si basò sulla grafica illustrativa tradizionale, come quella della ''[[Mir iskusstva]]''. Una delle opere più rappresentative di quegli anni è l'illustrazione realizzata da [[Mstislav Valerianovič Dobužinskij|Msitslav Dobužinskij]] per un'edizione de ''[[Le notti bianche]]'' di [[Fëdor Dostoevskij]]. A questo tipo di arte si dedicarono [[Vladimir Vasil’evič Lebedev|Vladimir Lebedev]] (grafico di libri per l'infanzia), [[Vladimir Michajlovič Konaševič|Vladimir Konaševič]], [[Nikolaj Andreevič Tyrsa|Nikolaj Tyrsa]] e molti grafici di Leningrado.<ref name="S315" />
[[File:Stanislavsky_by_N.A._Andreev.jpg|
Gli artisti di Mosca riscoprirono le tecniche della [[xilografia]], come Favorvskij, [[Aleksej Il’ič Kravčenko|Aleksej Kravčenko]], [[Pavel Jakovlevič Pavlinov|Pavel Pavlinov]] e gli artisti già menzionati. Favorvskij rappresentò la figura più importante nello sviluppo delle xilografie sovietiche degli anni venti (''Kreml'. Sverdlovskij zal'', 1921; ''Gody revoljucii'', 1928; illustrazioni per i libri ''Domnik v Kolomne'' del 1929, ecc.), mentre Kravčenko divenne famoso per le sue illustrazioni dei libri di letteratura romantica, come quelli di [[E. T. A. Hoffmann|Ernst Hoffmann]], [[Nikolaj Gogol']] e [[Honoré de Balzac]].<ref name="S315" />
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Andreev ha anche realizzato una serie di ritratti scultorei del leader, tra cui ''Lenin il Leader'' ({{russo|Ленин — вождь|Lenin - vožd'}}) (1931-1932). Un altro importante scultore di questo periodo è [[Ivan Dmitrievič Šadr|Ivan Šadr]], autore nel 1922 delle statue ''Il lavoro'',<!--Рабочий, Rabočij--> ''Il seminatore'', <!--Сеятель, Sejatel’-->''Il contadino''<!--Крестьянин, Krest’janin--> e ''Soldato dell'Armata rossa''.<!--Красноармеец, Krasnoarmeec--> La particolarità del suo stile è una generalizzazione dell'immagine sulla base di un genere specifico, una modellizzazione potente dei volumi, un movimento espresso e un pathos romantico. L'opera più famosa di Šadr è ''Roccia - l'arma del proletariato. 1905'' ({{russo|Булыжник — оружие пролетариата|Bulyžnik — oružie proletariata. 1905 god}}) del 1927, una statua in bronzo e gesso conservata attualmente nella Galleria Tret'jakov. Nello stesso anno, vicino alla centrale idroelettrica ''Zemo-Avčal’skaja GES'' nella [[RSS Georgiana]], venne installato un monumento dedicato a Lenin. La scultrice [[Vera Muchina]] iniziò la propria formazione artistica proprio negli anni venti.<ref name="S319">{{Cita|Sarab’janov|pp. 317-319}}.</ref>
La scultrice [[Sarra
=== Architettura ===
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== Anni trenta ==
=== Realismo socialista ===
{{Vedi anche|Realismo socialista}}
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Anche la pittura sovietica sperimentò il suddetto desiderio di forme e immagini significative monumentali, e nei dipinti penetrò una certa "generalizzazione eroica".<ref name="S323">{{Cita|Sarab’janov|pp. 323-327}}.</ref>
Uno dei rappresentanti più significativi dell'arte pittorica di questo periodo fu [[Boris Vladimirovič Ioganson|Boris Ioganson]], che nel suo lavoro si rivolse alle tradizioni della pittura russa del XIX secolo raccogliendo l'eredità di [[Il'ja Efimovič Repin|Repin]] e [[Vasilij Ivanovič Surikov|Surikov]]. Con la sua interpretazione, introdusse nelle sue opere "un nuovo contenuto rivoluzionario, in consonanza con il periodo".<ref name="S323" /> Due dei suoi dipinti più famosi sono ''L'interrogazione dei comunisti'' (1933) ({{russo|Допрос коммунистов|Dopros kommunistov}}) e ''Alla vecchia fabbrica degli Urali'' (1937) ({{russo|На старом уральском заводе|Na starom ural'skom zavode}}). Il primo venne esposto per la prima volta all'esposizione dedicata ai 15 anni dell'Armata Rossa, mentre il secondo fu realizzato per la mostra "Industria del socialismo".<ref name="S323" /> Intanto, Petrov-Vodkin continuò a lavorare, creando opere come ''Festa per la nuova casa'' ({{russo|Новоселье|Novosel'e}}) e ''Ritratto di Tatuli'' ({{russo|Портрет Татули|Portret Tatuli}}), entrambi del 1937.
Un altro artista importante è stato [[Sergej Vasil'evič Gerasimov|Sergej Gerasimov]], la cui opera più famosa è ''Giuramento dei partigiani siberiani'' (1933) ({{russo|Клятва сибирских партизан|Kljatva sibirskich partizan}}. Si distingue per la sua espressività con i colori e la composizione dinamica. Ma prestò la massima attenzione al tema dei contadini, percorrendo la via del ritratto e realizzando un certo numero di quadri contadini come ''Il guardiano contadino'' (1933) ({{russo|Крестьянский сторож|Krest’janskij storož}}). Il suo quadro ''Vacanza in un Kolchoz'' (1937) ({{russo|Колхозный праздник|Kolchoznyj prazdnik}}) è considerato come una delle opere più significative dell'arte sovietica di questo decennio.<ref name="S323" /> Il suo omonimo [[Aleksandr Gerasimov]] è stato l'autore di un ritratto cerimoniale premiato del leader Stalin sullo sfondo di Mosca (''I. V. Stalin e K. Е. Vorošilov al Cremlino'', 1938).<ref>{{Cita web|url=https://ru.wikipedia.org/w/index.php?title=%D0%A4%D0%B0%D0%B9%D0%BB:A._Gerasimov_Stalin-and-Voroshilov.jpg&oldid=87157594|titolo=Файл:A. Gerasimov Stalin-and-Voroshilov.jpg|sito=Wikipedia|data=20 agosto 2017|lingua=ru}}</ref><!--И. В. Сталин и К. Е. Ворошилов в Кремле-->
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Alla fine degli anni trenta, Muchina partecipò a numerosi concorsi, tra cui la creazione di un progetto per un monumento rinominato in onore al giovane Maksim Gor'kij posto a [[Nižnij Novgorod]], ma fornì anche una varietà di modelli e disegni ornamentali per la decorazione di nuove strutture come il Ponte Moskvoreckij e la statua ''Patria'' per il nodo Rybinsk del canale Mosca-Volgauna.<ref name="S328" />
Ivan Šadr continuò a lavorare con le sue opere, contemporaneamente a Muchina, definendo il carattere e l'orientamento dell'intera scultura monumentale sovietica. La sua opera principale di questo periodo è stata il modello della statua di Gor'kij (1938) per la piazza della stazione [[Belorusskaja-Radial'naja]] della metropolitana di Mosca, una scultura che fu completata dopo la sua morte da un gruppo guidato da Muchina (N. G. Zelenskaja e Z. G. Ivanova, con l'architetto Z. M. Rosenfeld).<ref name="S328" />
[[File:Ivan_Shadr._Maxim_Gorki.jpg|sinistra|
Matvej Manizer fu un rappresentante della direzione accademica della scultura sovietica: la sua tecnica combinava le tecniche narrative basate su un'accurata riproduzione della natura con una sufficiente emotività. Tra le opere più famose, vi è monumento situato a [[Charkiv]] dedicato al poeta, scrittore e umanista ucraino [[Taras Ševčenko]].<ref name="S328" />
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Gli scultori sovietici continuarono a dare il proprio contributo all'arte delle porcellane, della terracotta e di altri materiali dotati di grandi possibilità decorative.<ref name="S328" />
Oltre alle forme monumentali e decorative, le tendenze scultoree continuarono a svilupparsi, in particolare nel genere dei ritratti. [[Sarra
=== Grafica ===
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Anche se l'incisione si sviluppò con discreto successo, negli anni trenta fu ampiamente utilizzata per le illustrazioni dei libri, prima di esser stata sostituita dalla [[litografia]], dal disegno a carboncino o in acquerello nero. Tra i maestri di queste tecniche vi erano [[Sergej Vasil'evič Gerasimov|Sergej Gerasimov]], [[Dementij Alekseevič Šmarinov|Dementij Šmarinov]], [[Evgenij Adol'fovič Kibrik|Evgenij Kibrik]], e i [[Kukryniksy]]. Šmarinov realizzò un ciclo di illustrazioni per ''[[Delitto e castigo]]'' (1935-56), Pietro il Grande di [[Aleksej N. Tolstoj|Aleksej Tolstoj]] (1940) e ''[[Un eroe del nostro tempo (Lermontov)|Un eroe del nostro tempo]]'' (1940), prediligendo situazioni drammatiche e caratterizzazioni psicologiche. Kibrik divenne famoso per le litografie di ''Colas Breugnon'' (1936) di [[Romain Rolland]], mentre il ciclo di illustrazioni di Gerasimov realizzato in acquerello nero per ''L'affare degli Artamonov'' di Gor'kij (1938-39) venne considerato come il migliore dell'artista.<ref>{{Cita|Sarab’janov|p. 332}}.</ref>
I Kukryniksy iniziarono la propria attività con le caricature e impiegarono la loro esperienza per realizzare le illustrazioni. Nel loro ciclo per ''[[I signori Golovlëv]]'' di [[Michail Evgrafovič Saltykov-Ščedrin|Saltykov-Ščedrin]] utilizzarono un linguaggio grottesco-metaforico, mentre enfatizzarono i momenti satirici in ''Vita di Klim Samgin'' e le loro illustrazioni per il libro ''Angoscia'' di [[Anton
In quel periodo, la politica ideologica dello stato portò alla pubblicazione di numerose opere nazionali, di cui molte ampiamente illustrate, come il ''Canto della schiera di Igor''', ''
=== Architettura ===
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La [[seconda guerra mondiale]] (nota nelle ex-repubbliche sovietiche come la [[Grande Guerra Patriottica]]) divenne il fattore più importante che influenzò lo sviluppo dell'arte sovietica degli anni quaranta. Gli artisti e gli scultori, come gli altri cittadini, furono attivamente attivi nella difesa del paese e, a causa delle specificità della loro professione, furono coinvolti assieme agli scrittori nelle attività di propaganda promosse dal governo, che in questo periodo svolgeva un ruolo enorme.
Il manifesto ''
=== Manifesti e grafica ===
I manifesti di propaganda ebbero un ruolo molto importanti dell'arte sovietica durante la seconda guerra mondiale,<ref>{{Cita|Sarab’janov|p. 336}}.</ref> e furono coinvolti gli artisti che si erano formati durante gli anni della [[Guerra civile russa|guerra civile]] (D. Moore, V. Denis, M. Čeremnych) e quelli della generazione successiva, come I. Toidze (''Rodina-mat' zovët!''<!--Родина-мать зовёт!. La madre patria chiama!-->), A. Kokorekin (''Za Rodinu!'',<!--За Родину! Per la patria!--> 1942), V. Ivanonv (''P'ëm vodu iz rodnogo Dnepra, budem pit' iz Pruta, Nemana i Buga!'',<!--Пьём воду из родного Днепра, будем пить из Прута, Немана и Буга!--> 1943)<ref>{{Cita web
Le ''Okna TASS'', alle quali collaborarono i Kukryniksy e molti altri, divennero un elemento importante nella propaganda di stato.
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Molti grafici presero parte anche al conflitto: Jurij Petrov, l'autore del ''Diario di Spagna'' ({{russo|Испанского дневника|Ispanskogo dnevnika}}), morì sul fronte finlandese, mentre Ivan Bilibin, Pavel Šillingovskij e Nikolaj Tyrsa furono uccisi durante il blocco di Leningrado. Molti artisti che si offrirono come volontari per il fronte morirono in battaglia, tra cui Nikita Favorskij, Aron Kravtsov e Michail Gurevič.
[[File:1942._Кровь_за_кровь!_Смерть_за_смерть!.jpg|alt=1942. Кровь за кровь! Смерть за смерть!.jpg|
La serialità divenne una caratterista della grafica di quel periodo, in particolare quando il ciclo di lavori doveva esprimere un'unica idea e tema, e nel 1941 cominciarono ad essere pubblicate delle lunghe serie. Molte di queste si conclusero dopo la guerra, collegando il presente e il passato.
Leonid Sojfertis realizzò due serie di disegni: ''Sebastopol''' (Севастополь) e ''Krym'' (Крым). Soyfertis si trovava a [[Sebastopoli]] fin dai primi giorni della guerra, essendo andato al fronte come un artista militare, e trascorse tutti gli anni della guerra nella flotta del [[Mar Nero]]. I suoi schizzi familiari diventano parte di un'epica militare. Uno dei suoi fogli più curioso è ''Mai!'' ({{russo|Некогда!|Nekogda!}}) (1941), con un marinaio e degli spazzini. Il foglio ''Fotografia per un documento di partito'' ({{russo|Фотография для партдокумента|Fotografija dlja partdokumenta}}) (1943) raffigura un marinaio e un fotografo il cui treppiede è posto in un cratere provocato dalle bombe.
Dementij Šmarinov realizzò la serie di disegni ''Non dimenticare, non perdonare!'' ({{russo|Не забудем, не простим!|Ne zabudem, ne prostim!}}) (1942) con carboncino e acquerello nero, raffigurante le situazioni tragiche del primo anno di guerra. Di questi, la ''Madre'' ({{russo|Мать|Mat{{'}}}}) sul corpo del figlio assassinato e ''Il ritorno'' ({{russo|Возвращение|Vozvraščenie}}) di una contadina ricoperta di cenere, così come l{{'}}''Esecuzione partigiana'' ({{russo|Казнь партизанки|Kazn' partizanki}}). Qui apparve per la prima volta un argomento che divenne poi tradizionale per l'arte degli anni della guerra: il popolo sovietico e la sua resistenza all'invasore. Il principale significato emotivo della serie è la sofferenza del popolo, la sua rabbia e il potere eroico, prevedendo la sconfitta dei fascisti.
Durante il suo soggiorno a Leningrado, Aleksej Pachomov creò una sorta di suite grafica denominata ''Leningrado ai tempi del blocco'' ({{russo|Ленинград в дни блокады|Leningrad v dni blokady}}). Iniziata nel 1941, i primi sei fogli furono mostrati all'esposizione delle opere militari degli artisti di Leningrado nel 1942,
Oltre alle serie, furono realizzati diversi disegni individuali e varie incisioni: gli acquerelli di ''Berlino. Sole'' ({{russo|Берлин. Солнце|Berlin. Solnce}}) di Dejneka e ''Nel giorno della firma della dichiarazione'' ({{russo|В день подписания декларации|V den' podpisanija deklaracii}}) (1945).<ref>{{Cita|Sarab’janov|pp. 338-340}}.</ref>
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=== Scultura ===
[[File:
Anche la guerra divenne il tema principale della scultura, anche se per gli artisti fu molto più difficile lavorare in condizioni estreme.
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=== Architettura ===
Durante la seconda guerra mondiale, vennero costruiti pochi edifici ma nuovi progetti continuarono ad essere creati nel campo dell'edilizia abitativa e della pianificazione urbana. Nel 1943, al fine di migliorare la qualità dell'architettura e delle costruzioni, fu organizzata la commissione per gli affari architettonici che guidò il restauro delle città e degli insediamenti distrutti dalla guerra. La commissione dovette ripristinare 70
Nel 1943, alla [[Galleria Tret'jakov]], fu organizzata una mostra di opere architettoniche dedicate al "Fronte eroico e della retrovia".
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Nel 1950, un gruppo di autori ([[Boris Vladimirovič Ioganson|Boris Ioganson]] e [[Vasilij Vasil’evič Sokolov|Vasilij Sokolov]], [[Dmitrij Kapitonovič Tegin|Dmitrij Tegin]], [[Natalija Petrovna Fajdyš-Krandievskaja|Natal'ja Fajdyš-Krandievskaja]], Nikita Chebakov) realizzò la tela di grandi dimensioni ''Discorso di V. I. Lenin al III Congresso del Komsomol'' ({{russo|Ленин на III съезде комсомола|Lenin na III s<nowiki>''</nowiki>ezde komsomola}})<ref>{{Cita web|url=http://history.sgu.ru/?wid=1186|titolo=Ленин на III съезде комсомола|lingua=ru}}</ref> ritraendo il leader sovietico durante l'evento del 1920 nel [[Teatro Lenkom]]. "Lo spettatore è partecipe all'evento, è nella scena; copre tutto lo spazio con i suoi occhi."<ref>{{Cita|Sarab’janov|p. 347}}.</ref> Il quadro divenne un punto di riferimento per molti artisti dell'epoca. Vladimir Serov, l'"erede" di Brodskij, interpretò il tema leninista in modo diverso: nel 1950 realizzò il dipinto ''I camminatori da Lenin'' ({{russo|Ходоки у Ленина}}), dove inserì la figura storica di Lenin in un contesto di genere realista usando un approccio fotografico.
[[Georgij Stepanovič Melichov|Georgij Melichov]] ambientò i suoi dipinti in epoche precedenti: il suo ''Giovane Taras Ševchenko con l'artista K. P. Brjullov'' ({{russo|Молодой Тарас Шевченко у художника К. П. Брюллова|Molodoj Taras Ševčenko u chudožnika K. P. Brjullova}}) (1947)<ref>{{cita web|url=http://namu.kiev.ua/assets/images/collection/1238426790big.jpg|titolo=Immagine della tela|accesso=1 aprile 2019|dataarchivio=31 agosto 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210831200315/http://namu.kiev.ua/assets/images/collection/1238426790big.jpg|urlmorto=sì}}</ref> è un'opera dallo stile tradizionale creata con una certa attenzione ai dettagli storici e una cura nella scelta dei colori.
[[File:Kostecky_V._N._Homecoming.jpg|miniatura|''Il ritorno'', Vladimir Kosteckij.]]
I sentimenti patriottici nati con la seconda guerra mondiale suscitarono l'interesse per la storia nazionale in generale, rendendo il conflitto un genere storico al quale aderirono molti artisti.<ref>{{Cita|Sarab’janov|p. 348}}.</ref> Un esempio è la tela di [[Jurij Mihajlovič Neprincev|Jurij Neprincev]] ''Riposo dopo la battaglia'' ({{russo|Отдых после боя|Otdych posle boja}}) (1951)<ref>{{Cita web|url=http://www.museum.ru/alb/image.asp?12772|titolo=Отдых после боя
Anche i temi del lavoro e della quotidianità in tempo di pace ricevettero un'attenzione speciale, dove la vita senza la guerra e il "lavoro gioioso", grazie al quale poter sentirsi particolarmente giovani e felici, venivano espressi in dipinti come ''Pane'' ({{russo|Хлеб|Chleb}}) di [[Tat'jana Nilovna Jablonskaja|Tat'jana Jablonskaja]] (1949): "la pittura energica rivela lo stato poetico delle persone che lavorano nelle fattorie collettive".<ref name="S349" /> L'artista realizzò altri dipinti tra la fine degli anni quaranta e i primi anni cinquanta, come ''Primavera. Sulla via'' ({{russo|Весна. На бульваре|Vesna. Na bul'vare}}) del 1950 e ''Mattino'' ({{russo|Утро|Utro}}) del 1954. Aleksandr Dejneka sviluppò invece il tema dello sport come nella tela ''La staffetta'' ({{russo|Эстафета|Ėstafeta}}) del 1947).
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Poiché sorse la necessità di rappresentare la felicità e la gioia in tempo di pace, lo stile paesaggistico in chiave lirica ricevette della direzione lirica ha ricevuto nuovi impulsi nel suo sviluppo. Così, Sergej Gerasimov dipinse dei paesaggi vicino a Mosca in tele di piccole dimensioni, modeste, convincenti e specifiche nel caratterizzare la natura della Russia centrale ma liriche e personali nell'esprimere lo stato d'animo del tempo (''Inverno'', 1959; ''Paesaggio con un fiume'', 1959; ''Primavera'', 1954 ). Allo stesso tempo, gli elementi della cultura epica invasero l'immagine lirica della natura, rivelando così l'idea del patriottismo in una chiave lirica. Della vecchia scuola, il lavoro del pittore paesaggista [[Vasilij Vasil’evič Meškov|Vasilij Meškov]] è rivelante, in particolare con le opere ''Il racconto degli Urali'' ({{Russo|Сказ об Урале|Ckaz ob Urale}}) (1949), ''Kama'' e ''Distese del Kama'' ({{Russo|Просторы Камы|Prostory Kamy}}) (1950). Nei suoi dipinti sono rappresentate ampie distese e viene enfatizzata la maestosa severità della natura. La stessa monumentalità fu vista da Sarjan ("''La fattoria collettiva del villaggio di Karinj sulle montagne del Tumanjan'', 1952). Anche [[Nikolaj Michajlovič Romadin|Nikolaj Romadin]] è stato un rappresentante di questa direzione del paesaggio lirico-epico.<ref name="S352">{{Cita|Sarab’janov|p. 352}}.</ref>
[[Georgij Grigor’evič Nisskij|Gregorij Nisskij]] si approcciò al paesaggio in un modo diverso. Negli anni trenta e quaranta, aveva padroneggiato un nuovo dinamismo, un nuovo "tipo" di natura, un'energia trasformata e il lavoro dell'uomo moderno. I motivi principali dei suoi dipinti sono i binari delle ferrovie, le autostrade e linee di trasmissione ad alta tensione, gli aerei, le vedute della terra dal cielo, i porti, gli yacht e i bacini di riserva. Nella maggior parte dei suoi paesaggi, la base della composizione è il movimento, veloce e attivo, che si sviluppa in decisi ritmi monumentali; angoli inaspettati e acuti e bizzarri giri vengono usati assieme a grandi piani di colori (di solito secondo il principio del contrasto). Lo schema cromatico è sobrio, fresco, con del grigio acciaio da accenti di colore brillante. Tra le opere luminose di questo periodo vi è ''Paesaggio bielorusso'' ({{russo|Белорусский пейзаж|Belorusskij pejzaž}}) (1947), ma è da ricordare anche il quadro ''Regione di Mosca. Febbraio'' ({{russo|Подмосковье. Февраль|Podmoskov'e. Fevral{{'}}}}) del 1957.<ref name="S352" /><ref>{{Cita web|url=http://www.tretyakovgallery.ru/ru/collection/_show/image/_id/2264|titolo=Подмосковье. Февраль|lingua=ru|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305014655/http://www.tretyakovgallery.ru/ru/collection/_show/image/_id/2264|urlmorto=sì}}</ref>
Pavel Korin, durante questo periodo, continuò a lavorare come ritrattista per persone attive nell'ambito culturale e creativo come ''Konenkov'' (1947), ''Sar'jan'' (1956) o i ''Kukryniksy'' (1957). Le caratteristiche sono accurate e nitide, il dipinto rimane laconico e austero mentre viene selezionato uno speciale schema di colori e viene sottolineato un gesto o una postura.<ref name="S352" />
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=== Scultura ===
Negli anni del dopoguerra le caratteristiche monumentali si intensificano nella scultura: ciò venne facilitato dalla pubblicazione di un decreto governativo riguardo alla costruzione di monumenti/busti di due eroi dell'URSS e di due eroi del lavoro socialista da esser installati nella loro terra d'origine.<ref name="S354">{{Cita|Sarab’janov|p. 354}}.</ref>
Sulla base dei monumenti e dei busti creati in precedenza, [[Nikolaj Vasil’evič Tomskij|Nikolaj Tomskij]] realizzò i monumenti per i generali [[Iosif Rodionovič Apanasenko|Iosif Apanasenko]] ([[Belgrado]], 1949) e [[Ivan Danilovič Černjakovskij|Ivan Černjakovskij]] ([[Vilnius]], 1950 - trasferito a [[Voronež]]). In essi, lo scultore combina la somiglianza concreta e la modellazione generalizzata, l'armonia della scultura e del piedistallo architettonico, la chiarezza e l'espressività del piedistallo. Evgenij Vučëtič continuò a lavorare sui busti di eroi e a vari monumenti. Le prime opere che realizzò furono i ritratti degli eroi del lavoro (''Agricoltore collettivo uzbeko Nizarali Nijazov'', 1948), pur conservando l'esperienza nel ritratto militare, ricorrendo a una composizione spettacolare. Nel 1946, il lituano [[Juozas Mikėnas]] realizzò un espressivo ''Monumento alle 1200 guardie'' ({{russo|Памятник 1200 гвардейцам|Pamjatnik 1200 gvardejcam}}) situato a [[Kaliningrad]]: con due figure dinamiche protese in avanti, il monumento esprime lo spirito della vittoria.<ref name="S354" />
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=== Architettura ===
[[File:Kyiv_Chrestjatyk_administrative_arc.jpg|
Nel dopoguerra, gli architetto furono impegnati attivamente nel restauro degli edifici distrutti e nella creazioni di nuovi, cercato di correggere i vecchi difetti. A [[Kiev]], in questo periodo, venne ricostruita la [[Chreščatyk]], e nel restauro della capitale ucraina furono impiegati non solo architetti locali, ma anche quelli provenienti da Mosca e Leningrado. Nel 1949 fu proposto un progetto per il ripristino della via della Chreščatyk, con un cambio della forma che costò "un tributo al decorazionismo superficiale", ideato da [[Aleksandr Vasil'evič Vlasov|Aleksandr Vlasov]], [[Anatolij Vladimirovič Dobrovol'skij|Anatolij Dobrovol'skij]], [[Viktor Dmitrievič Elizarov|Viktor Elizarov]], A. Zacharov, Aleksandr Malinovskij e [[Boris Ivanovič Prijmak|Boris Prijmak]].
[[File:The_central_embankment_of_Volgograd_002.JPG|sinistra|
Grande attenzione fu data al nuovo piano generale di [[Stalingrado]], rasa al suolo dopo la [[Battaglia di Stalingrado|battaglia del 1942-1943]]: l'idea architettonica ed estetica integrale venne proposta dagli architetti [[Karo Halabyan|Karo Alabjan]] e [[Vasilij Nikolaevič Simbircev|Vasilij Simbircev]], e furono introdotte nel piano la Piazza della Lotta ({{Russo|площадь Борьбы|ploščad' Bor'by}}), la Via degli Eroi ({{Russo|аллея Героев|alleja Geroev}}) e un [[propileo]] con una grande scala sul [[Volga]]. Il tutto combinato con le aree industriali.
Anche [[Minsk]] fu oggetto di rinnovamento, in particolare per il centro della città nell'area di Piazza Lenin e Via Lenin (le attuali Piazza e Via dell'Indipendenza). La via principale fu progettata come un viale con case di uguale altezza dagli architetti [[Michail Pavlovič Parusnikov|Michail Parusnikov]], [[Michail Osipovič Baršč|Michail Baršč]], Michail Osmolovskij, [[Vladimir Adamovič Korol'|Vladimir Korol']] e Gennadij Badanov. Le zone vecchie e nuove della città furono unite da una piazza rotonda con un obelisco in memoria degli eroi della Grande guerra patriottica. [[Novgorod]] venne restaurata da un gruppo di architetti sotto la direzione di [[Aleksej Viktorovič Ščusev|Aleksej Ščusev]], seguendo un progetto che prevedeva la fusione degli edifici antichi con quelli nuovi.
Si diffuse la tendenza di realizzare opere molto alte e grosse, come le [[Sette Sorelle (Mosca)|Sette Sorelle di Mosca]] tra le quali spicca l'[[edificio principale dell'Università statale di Mosca]] (1949-1953).
[[File:Moscow_State_University_crop.jpg|
Uno dei problemi principali rimase ancora quello delle abitazioni popolare devastate della guerra, e proprio in questi anni fu avviato lo sviluppo di alloggi per le masse. Tuttavia, all'inizio la qualità costruttiva era bassa qualità, a causa della mancanza della necessaria base produttiva e tecnica. I primi esperimenti iniziarono con gli edifici popolari di Mosca, concepiti dagli architetti [[Zinovij Moiseevič Rozenfel'd|Zinovij Rosenfel'd]] e Vladimir Sergeev, e successivamente furono estesi in altre città: Iniziarono a comparire grattacieli a [[Čeljabinsk]] e [[Perm']], furono realizzati quartieri con case costruite con grandi blocchi di cemento, vennero introdotti nuovi metodi di costruzione industriale sempre più economici. Tuttavia, il gran numero di edifici popolari doveva includere la decorazione della facciata con la scarsità di pochi cortili e di spazi interni al quartiere. Nel periodo successivo venne attivamente condannato il principio di una facciata di stile con l'uso abbondante di colonnati, modanature di stucchi e abbellimenti. Il 4 novembre del 1955, la risoluzione n. 1871 del [[Comitato Centrale del PCUS]] e del [[Consiglio dei Ministri dell'URSS]] ''Sull'eliminazione degli eccessi nella progettazione e nella costruzione'' pose fine a questo stile lussuoso.<ref>{{Cita web|url=http://www.sovarch.ru/postanovlenie55/|titolo=«Об устранении излишеств в проектировании и строительстве»
== Anni sessanta e settanta ==
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Tuttavia, gli artisti della nuova generazione, con lo stile severo, hanno coerentemente riflesso nei dipinti il significato dei cambiamenti avvenuti in quel periodo. Gli artisti più notevoli di questo stile furono i fratelli Aleksandr e Pëtr Smolin: il loro lavoro dimostrava il forte carattere romantico, fusosi con la tendenza generale dell'arte contemporanea e con la monumentalizzazione delle esperienze di vita. Nel loro quadro ''Esploratori polari'' ({{russo|Полярники|Poljarniki}}) (1961) viene espresso "il vero eroismo degli esploratori, la natura romantica della loro professione. [...] Gli esploratori polari sono raffigurati in uno stato di estrema fatica dopo un lungo e faticoso lavoro in una notte polare senza fine. Tuttavia, per quanto riguarda lo "scrutare" nella foto, il significato e la singolarità di queste persone che conducono una vita eroica nelle condizioni più difficili si fanno sentire sempre di più, e questo eroismo è la loro vita quotidiana professionale".<ref>{{Cita|Sarab’janov|pp. 360-361}}.</ref> La tela ''Sciopero'' ({{russo|Стачка|Stačka}}) (1964)<ref>{{Cita web|url=http://www.tretyakovgallery.ru/ru/collection/_show/image/_id/2397|titolo=Стачка|lingua=ru|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201170322/http://www.tretyakovgallery.ru/ru/collection/_show/image/_id/2397|urlmorto=sì}}</ref> è dedicata a temi storici e rivoluzionari, dove "Nuova qui è un'ombra di leggendario, la descrizione di un evento che da tempo andato è una cosa del passato. L'immagine è caratterizzata dall'astrazione, dalla concretezza. Pertanto, le persone qui sono percepite come tutti i proletari prima del primo passo nella storia. Le tendenze poetiche e metaforiche, che presto diventarono una nuova scoperta figurativa per tutta l'arte sovietica, apparvero nel dipinto ''Sciopero'' e in alcune tele successive dei fratelli Smolin".<ref name="dfgou">{{Cita|Sarab’janov|p. 361}}.</ref>
Un altro artista
Da questi esempi è chiaro che il genere storico attirò gli artisti della nuova generazione come [[Gelij Koržev]] autore del trittico ''I comunisti'' ({{russo|Коммунисты|Kommunisty}}) (1957-60) e del ciclo ''Bruciato dalla guerra'' ({{russo|Опалённые войной|Opalënnye vojnoj}}). Le sue opere sono caratterizzate da figure di grandi dimensioni vicine allo spettatore, rapporti drammatici, e dalla coerenza e sincerità del pensiero dell'autore.
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[[Nikolaj Ivanovič Andronov|Nikolaj Andronov]] è un altro rappresentante di questa generazione. Nei suoi primi lavori segue le tradizioni del ''[[Bubonogo valeta]]'', in particolare il primo periodo di [[Pëtr Končalovskij]]. Un esempio di questo periodo è ''Gli zattieri'' ({{russo|Плотогоны|Plotogony}}) (1959-61):<ref>{{Cita web|url=http://www.tretyakovgallery.ru/ru/collection/_show/image/_id/2356|titolo=Плотогоны|lingua=ru|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201170419/http://www.tretyakovgallery.ru/ru/collection/_show/image/_id/2356|urlmorto=sì}}</ref> lo schema compositivo è sottolineato dal ponte, mentre nella tela sono presenti contorni nitidi e taglienti, contrasti dei piani e l'armonia degli altri colori, dove il tutto contribuisce all'espressione dell'eroismo nella vita di tutti i giorni.
[[Viktor Efimovič Popkov|Viktor Popkov]] si avvicinò alla pittura sovietica alla fine degli anni cinquanta, distinguendosi tra gli artisti attivi nel suo campo civile e creativo. Il suo lavoro è caratterizzato da un'ansia eterna, dalla mancanza di benessere e della soddisfazione personale. La metà e la fine degli anni sessanta divennero la fase più significativa del suo lavoro, e nel 1960 realizzò il famoso quadro ''I costruttori di Bratsk'' ({{russo|Строители Братска|Stroiteli Bratska}}). Al tema dell'unità delle persone nel lavoro è dedicato il dipinto ''La brigata a riposo'' ({{russo|Бригада отдыхает|Brigada otdychaet}}) (1965), mentre l'amore è presente in ''Due'' ({{russo|Двое|Dvoe}}) (1966),,<ref>{{Cita web|url=http://www.tretyakovgallery.ru/ru/collection/_show/image/_id/2399|titolo=Двое|lingua=ru|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305014412/http://www.tretyakovgallery.ru/ru/collection/_show/image/_id/2399|urlmorto=sì}}</ref>, ''Mattina. Luglio'' ({{russo|Лето. Июль|Leto. Ijul{{'}}}}) (1969), ''Il mio giorno'' ({{russo|Мой день|Moj den'}}) (1968).<ref>{{Cita web|url=http://www.tretyakovgallery.ru/ru/collection/_show/image/_id/2401|titolo=Мой день|lingua=ru|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304211430/http://www.tretyakovgallery.ru/ru/collection/_show/image/_id/2401|urlmorto=sì}}</ref> Una serie significativa di Popkov è il trittico ''Oh, come tutti i mariti furono portati in guerra'' ({{russo|Ой, как всех мужей побрали на войну|Oj, kak vsech mužej pobrali na vojnu}}), composto da ''Memorie'', ''Uno'' e ''Canzone del nord''<!--«Воспоминания», «Одна», «Северная песня»,--> (1966-68), dedicato alle vedove dei soldati.
<!--Ancora vivo-->[[Viktor Ivanovič Ivanov|Viktor Ivanov]] ha dedicato il suo lavoro alla campagna sovietica degli anni della guerra e del dopoguerra. Negli anni sessanta ha realizzato il ciclo ''Donne russe'' ({{russo|Русские женщины|Russkie ženščiny}}), unendo un approccio lirico al mondo con una composizione chiara e nitida. In generale, l'interesse di Popkov e Ivanov per il mondo contadino e dei villaggio non è casuale: molti pittori degli anni sessanta e settanta apprezzavano la vita del villaggio per la naturalezza e la bellezza semplice. Ciò è evidente per gli artisti che hanno sperimentato l'influenza di Gerasimov e Plastov, come [[Vladimir Nikolaevič Gavrilov|Vladimir Gavrilov]], [[Vladimir Fëdorovič Stožarov|Vladimir Stožarov]] e i fratelli [[Sergej Petrovič Tkačëv|Sergej]] e [[Aleksej Petrovič Tkačëv|Aleksej Tkačëv]]. Questi artisti non hanno sperimentato l'influenza dello stile severo preferendo gli studi della vita.
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==== Complessi memoriali ====
Molti memoriali furono realizzati in molti paesi dove l'URSS aveva lasciato il segno: complessi commemorativi furono creati negli ex campi di concentramento nazisti ([[Auschwitz]], [[Buchenwald]], [[Campo di concentramento di Sachsenhausen|Sachsenhausen]], [[Majdanek]], [[Mauthausen-Gusen|Mauthausen]], [[Ravensbruck]]) e nei siti di battaglie (Stalingrado). Furono realizzati complessi nel territorio sovietico e nelle aree prossime al blocco orientale (Come il [[Memoriale sovietico (Treptower Park)|memoriale sovietico di Treptower Park]] e il [[Memoriale sovietico (Tiergarten)|memoriale sovietico di Tiergarten]], entrambi a Berlino. Oppure il monumento al generale Karbyšev a Mauthausen).<ref name="S371">{{Cita|Sarab’janov|pp. 370-371}}.</ref>
Il disegno del monumento è determinato in base al paesaggio circostante, e quest'ultimo diventa la parte principale del complesso che non ha bisogno di strutture aggiuntive. Ciò è avvenuto per le opere situate sul luogo di eventi storici come il monumento a [[Babij Jar]] (Kiev) e il Memoriale ''Nevskij pjatčok'' vicino a Leningrado.<ref name="S371" />
Un complesso memoriale include spesso un'esposizione museale, come per la Fortezza di [[Brėst]] dove è anche esposto un monumento agli eroi della battaglia di Stalingrado (scultore [[Evgenij Viktorovič Vučetič|E. V. Vučetič]]). Altri monumenti furono progettati per il cimitero di Piskarevskoe (scultori [[Vera Isaeva]], [[Robert Taurit]]) e per il complesso memoriale di Salaspils (1969, scultori Lev Bukovskij, Janis Sarin', Oleg Skarajnis; architetti Gunnar Asaris, Oleg Zakamennyj, Ivars Strautmanis e Ol'gerts Ostenbergs). Lo spazio della natura è combinato con i volumi architettonici e scultorei, rimanendo pur sempre un punto di riferimento: il monumento nel villaggio di Pirčupis (1960) di Gediminas Iokubonis venne creato con questo principio. Per il memoriale di [[Chatyn']] in Bielorussia fu impiegata una soluzione diversa, in modo da rappresentare e ricordare i resti dei villaggi bruciati dai nazisti. In tutti questi casi, la scultura gioca un ruolo fondamentale. I critici dell'arte sovietici consideravano questa serie di monumenti commemorativi come una nuova fase moderna del piano leninista per la propaganda commemorativa.<ref name="S371" />
=== Grafica ===
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L'architettura nazionale delle repubbliche sovietiche si sviluppò secondo gli stessi principi, ma sottolineò l'originalità. Il Palazzo delle Arti di [[Tashkent]] (1962-1964)<ref>{{Cita web|url=http://architime.ru/specarch/uzgosproject/palace_of_arts.htm#1.jpg|titolo=Дворец искусств в Ташкенте|sito=architime.ru|lingua=ru}}</ref> collega semplici forme architettoniche con degli affreschi colorati, ma la forma dell'edificio è originale ed assomiglia a una colonna scanalata orizzontale. La facciata dell'Ufficio Karakumstroj (1967) dell'ex Ministero della bonifica e gestione delle risorse idriche dell'URSS ad [[Aşgabat]] intreccia gli ornamenti nazionali e le immagini scultoree convenzionali.<ref name="S377" />
Lo stile dell'architettura sovietica di questo periodo era in continua evoluzione. Si allontanò dal razionalismo, superando l'aridità inerente alla fase iniziale e avvicinandosi alla conformità con le forme organiche. Alcuni esempi sono il Palazzo delle esposizioni d'arte a Vilnius (1967) e il padiglione dell'URSS per l'[[Expo 1970]] di Osaka (1967-68).<ref>{{Cita web|url=http://architectuul.com/architecture/expo-70-soviet-pavilion|titolo=Expo 70 Soviet Pavilion|sito=architectuul.com|lingua=en|accesso=1 aprile 2019|dataarchivio=20 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140720233104/http://architectuul.com/architecture/expo-70-soviet-pavilion|urlmorto=sì}}</ref> Quest'ultimo era composto da linee curve e da forme fluide e mantenne il rigore e la fattibilità delle precedenti strutture architettoniche.<ref name="S377" />
=== Arti decorative e design ===
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Dmitrij V. Sarab’janov|titolo=История русского и советского искусства|anno=1979|editore=Высшая школа|cid=Sarab’janov}}
* {{Cita libro|autore=Alkesandr I. Morozov|titolo=Конец утопии: Из истории искусства в СССР 1930-х гг.|url=https://www.worldcat.org/oclc/34123705|data=1995|editore=Izd-vo "Galart"|
* {{Cita libro|autore=Ekaterina J. Degotʹ|titolo=Русское искусство XX века|url=https://www.worldcat.org/oclc/47188736|data=2000|editore=Трилистник|ISBN=5-89480-031-5}}
* {{Cita libro|autore=Aleksandr I. Morozov|titolo=Поколения молодых: Живопись советских художников 1960-х — 1980-х гг.|url=https://www.worldcat.org/oclc/20596450|data=1989|editore=Советский художник|ISBN=5-269-00092-X}}
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* [[Monumento a Jurij Gagarin]]
* ''[[L'operaio e la kolchoziana]]''
* ''[[
* [[Fontana Barmalej]]
* ''[[Ai liberatori del Donbass]]''
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|url=http://www.rsu.edu.ru/files/e-learning/History_of_Art/List.html|titolo=Отечественная художественная культура|lingua=ru|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101219130742/http://www.rsu.edu.ru/files/e-learning/History_of_Art/List.html|urlmorto=sì}}
* {{Cita web|url=http://painting.artyx.ru/books/item/f00/s00/z0000007/index.shtml|titolo=Историко-революционная тема в советском изобразительном искусстве|autore=M. A. Oplova|data=1964|lingua=ru}}
* {{Cita web|url=http://www.bibliotekar.ru/istoria-iskusstva-russia/index.htm|titolo=ИСКУССТВО - История русского изобразительного искусства
{{Unione Sovietica}}
{{Controllo di autorità}} {{Portale|
[[Categoria:Storia dell'arte]]
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