Anna Maria Princigalli: differenze tra le versioni
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|AnnoMorte = 1969
|Attività = pedagogista
|Attività2 = partigiana
|Attività3 = politica
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità =
}}
==Biografia==
Il padre Antonio<ref>{{Cita|Princigalli|p. 1}}.</ref>era un tenente colonnello originario di [[Canosa di Puglia]] di stanza nel Nord Italia durante la [[prima guerra mondiale]], la madre Maria Zell, era una maestra elementare bergamasca di origini ebraiche, svizzere e tedesche. Anna Maria è la sorella maggiore della giornalista [[Ada Princigalli]] e del dirigente [[Partito Socialista Italiano|PSI]], [[Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (1964)|PSIUP]] e [[Partito Comunista Italiano|PCI]], Giacomo Princigalli.<ref>{{Cita web|url=https://aldogiannuli.it/giacomo-princigalli/|titolo=Ciao Giacomo|accesso=5 maggio 2021}}</ref>
Anna Maria trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Canosa, che lasciò al raggiungimento della maggiore età per studiare all'[[
Nella primavera del 1944 si sottopose a Milano ad un intervento chirurgico che comportò l'asportazione parziale di un [[polmone]]. Trascorse la convalescenza nel sanatorio di [[Miazzina]] in provincia di [[Verbania]], dove prese contatto con esponenti della [[Resistenza italiana|Resistenza]] unendosi nel giugno dello stesso anno, probabilmente, alla brigata ''Giovine Italia'' nella quale militava anche [[Nino Chiovini]] che in seguito si unì alla brigata Cesare Battisti e costituì la ''Volante Cucciolo''.<ref>{{cita news|url=https://www.verbanonews.it/aree-geografiche/piemonte/2020/02/25/per-sempre-su-monti-la-volante-cucciolo-a-trarego/898349/|titolo=Per sempre sui monti: la Volante Cucciolo a Trarego|data=25 febbraio 2020|autore=Roberto Morandi|accesso=10 aprile 2021}}</ref> Con Chiovini instaurò un duraturo rapporto di amicizia.
Anna Maria Princigalli si unì ai gruppi partigiani in uno dei periodi più tragici della Resistenza in Ossola, l'11 giugno 1944 ha infatti iniziò il [[rastrellamento della Val Grande]] al quale fece seguito una riorganizzazione dei gruppi, il 1º agosto venne costituita la [[Brigate Garibaldi|brigata garibaldina]] [[85ª Brigata Garibaldi "Valgrande Martire"|Valgrande Martire]], con il nome di battaglia di "Anna Maria" vi ricoprì il ruolo di capo dell'Ufficio Stampa e Propaganda.<ref name=CDR>{{cita web|url=http://archivio.casadellaresistenza.it/archivi/flaim-scheda-persona/161|titolo= Scheda completa: Princigalli Anna Maria "Anna Maria" |accesso=7 aprile 2021}}</ref> La Valgrande Martire fu una delle brigate protagoniste della prima liberazione dell'Ossola che portò alla costituzione della [[Repubblica partigiana dell'Ossola]] nel settembre del 1944.
Venne arrestata il 15 ottobre 1944 a [[Brezzo di Bedero|Bedero]] e fu incarcerata a [[Varese]]. In carcere venne torturata dai fascisti, durante la prigionia si ripresentarono i sintomi della malattia polmonare. Rilasciata il 4 dicembre 1944,<ref name=CDR/> dal marzo 1945 entrò nella neo-costituita Divisione Mario Flaim, dove fu a capo dell'Ufficio Stampa e Propaganda, sola donna ad ottenere il grado di ufficiale.
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Lasciò la rivista per assistere [[Luciano Raimondi]] nella fondazione e direzione del [[Convitto Scuola della Rinascita]] a Milano, aperto ai partigiani e reduci di guerra privi di formazione, ma anche ai bambini ed adolescenti orfani e sfollati di guerra. Fece parte della cosiddetta "brigata universitaria" costituita da ex partigiani che per volontà del filosofo [[Antonio Banfi]] andò a rinnovare il corpo accademico dell'ateneo milanese dove insegnò psicologia infantile.
Fu la direttrice del Convitto della Rinascita di Novara che rappresentò alle Conferenze dei direttori delle comunità di bambini in Svizzera, Francia e Belgio.<ref>{{cita web|url=http://www.centrostudilucianoraimondi.it/luciano-raimonditestimonianza-sui-convitti-scuola-della-rinascita/|titolo=Testimonianza sui Convitti Scuola della Rinascita|accesso=8 aprile 2021}}</ref> Partecipò alla fondazione della FICE – ''Féderation Internationale des Communautés d’Enfants'' affiliata all'[[
Romano Chiovini, fratello del partigiano e storico della Resistenza Nino Chiovini e membro della divisione Flaim assieme alla Princigalli, ricorda di averla conosciuta alla fine degli anni Quaranta assieme alla psicologa infantile ed ex partigiana [[Marcella Balconi]] all'orfanotrofio dell'Istituto Pedroni a Cresseglio in provincia di Verbania, diretto da [[Adelina Guadagnucci]].
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Organizzò attività e discussioni tra i ragazzi vittime di guerra e ospitati nei convitti Rinascita. Utilizzava l'arte e il gioco nelle pratiche educative il cui obiettivo primario doveva essere far rifiorire la fiducia in se stessi e negli adulti che avevano tolto loro l’infanzia. Registrava le loro opinioni sulla guerra, sulla differenza tra bene e il male (i fascisti e i partigiani, i tedeschi e gli americani), sulla sfiducia e della speranza. Secondo la Princigalli i bambini dovevano partecipare alla vita democratica della loro scuola-comunità, affermava quindi che i convitti non dovevano limitarsi alla mera funzione di dare un tetto a chi aveva perso genitori e case. Anna Maria Princigalli censurava ogni forma di coercizione sui bambini ed accusava la scuola pubblica di non rendere “L’infanzia un’esperienza felice”. In effetti denunciò il fatto che i ragazzi che avevano ottenuto ottimi risultati nei convitti Rinascita, una volta inseriti nella scuola pubblica registravano peggioramenti e bocciature. Non a caso, la Princigalli fece parte della commissione del ministro [[Guido Gonella|Gonella]] per la riforma della scuola composta dai più noti pedagogisti italiani, ma la loro proposta di legge non fu mai approvata a causa dei contrasti in seno alla [[Democrazia Cristiana]].
A causa dell'aggravarsi della malattia polmonare e di altri problemi personali e di salute, si ritirò a soli 40 anni dalla vita pubblica e accademica. Mancano indicazioni precise su luoghi e date ma trascorse alcuni anni in una clinica psichiatrica di Roma, quando [[Paolo Pescetti]] venne a conoscenza della cosa ne chiese l'affidamento che gli venne negato perché non era un famigliare. Pescetti informò la direzione del partito e con la collaborazione dello stesso organizzò una rocambolesca evasione dal manicomio<ref>{{cita|Pegna|pp. 61-62}}.</ref>. Anche i vecchi capi partigiani quali [[Ferruccio Parri]], [[Aristide Marchetti]], [[Giuseppe Boffa]] e [[Gian Carlo Pajetta]] si interessarono alla sua sorte.
Anna Maria Princigalli trascorse gli ultimi anni della sua vita alloggiando, lavorando e studiando presso l'[[Istituto di studi comunisti]] delle Frattocchie. Morì il 24 gennaio del 1969.
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== Bibliografia ==
*{{cita libro|titolo=Autobiografia del Novecento - Storia di una donna che ha attraversato la Storia|autore=[[Vera Pegna]]|anno=2018|editore=Il Saggiatore|ISBN=9788865766408|cid=Pegna}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Giovanni Princigalli|anno=2016|titolo=La partigiana dei bambini, la storia dimenticata di Anna Maria Princigalli,
*{{cita libro|titolo=Miazzina e l'Eremo nelle vicende partigiane : (memorie del cappellano)|autore=Don Secondo Falciola|anno=1984|città=Miazzina}}
*{{cita web|url=http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/anna-maria-princigalli/|titolo=Anna Maria Princigalli|autore=Giovanni Princigalli|accesso=25 aprile 2021}}
*Jean Piaget, Bärbel Inhelder, Alina Szeminska, La géométrie spontanée de l'enfant, 1948
*Anna Scalfaro LAURA BASSI E IL METODO CHIAMATO “RITMICA INTEGRALE” in Rivista di Storia dell’Educazione, anno 4, 2017, numero 2
*Rosario Muratore, A scuola come in fabbrica; 2012
*Betti Dina Jovine, La pedagogia di Makarenko, in Educazione democratica, 1955.
*Autori Vari, L’internationale des communautés d’enfants, une recherche collective, Carnet de l'équipe de recherche «Histoire et socio-histoire des éducations» Paris 8 – CIRCEFT
*Annamaria Princigalli, conférence au congrés des communautés des enfants à Togen, 1948
*Anna Maria Princigalli, infanzia del dopo guerra, Rivista Rinascita,1950
*Anna Maria Princigalli, colloqui con il lettore, la figura del dirigente dei ragazzi, educazione democratica, 1954
*Anna Maria Princigalli, La pedagogia di Marakenko, Educazione democratica
*Anna Maria Princigalli, Consigli degli anziani, Educazione Democratica, 1954
*Princigalli, Annamaria. 1953. “Laura Bassi creatrice della Ritmica integrale. L’uso della musica come metodo pedagogico”. Il Paese, 2 novembre: 4.
*Elisabeth Rotten, Children's Communities- A Way of Life for War's Victims, 1949, UNESCO
*Therese Brosse, Conférence de directeurs de communautés d'enfants, 1950, UNESCO
*Assemblée généerale de la Federation Internationale des communautés des enfants, proces verbal, 1949, UNESCO
*Assemblée généerale de la Federation Internationale des communautés des enfants, liste des participants, 1950, UNESCO
*Mathias Gardet, LE MODÈLE IDÉALISÉ DES COMMUNAUTÉS D'ENFANTS À L'ÉPREUVE DE LA RÉALITÉ FRANÇAISE, 1948-1955, Ginevra 2010
*Maurizio Torrini, Lettere di Ludovico Limentani a Eugenio Garin, 2007
*Nino Chiovini, Fuori legge? Diario partigiano, 2012
*Giuseppe Boffa, memorie dal comunismo, 1998
*Juri Meda, O partigiano portami via, 2012
*Cavallero Graziella, Tesi di laurea "I Convitti scuola della Rinascita", Relatore Prof. Remo Fornaca
*Dina Rinaldi, Lettera alla direzione del PCI, 1950
*Codignola Ernesto - Princigalli Anna Maria, carteggio
*Ernesto Codignola (1951) Maestri e problemi dell'educazione moderna, Firenze;
*Articolo unità su Convitto Di Novara, 1948
*Articolo unità su Anna Maria Princigalli, 1969
*Archivi Mosca, Ist. Gramsci
*Wolfgang Nastainczyk, Makarenkos Sowjetpädagogik: Kristische Analyse seiner Kollektivation Quelle & Meyer, 1963 - 313 pagine, Università del Michigan
*Hansjurgen Schemensky Die moderne erziehungsgemeinschaft struktur und padagogischer 1966 l'Université de Californie
*Nico Tordini e Lino Tordini, Partigiani della Valgrande, 2021, Editore: Alberti Libraio Editore
*Ribelli per la Libertà. Giovani di Puglia nella Resistenza antifascista, a Cura di Radici Future, Anpi Puglia e Fondazione Rita Majerotti, edizioni Radici Future, Bari, 2020.
*Pati Luceri, Brillan nel cielo... Le donne della Resistenza, le decorate al valore, le partigiane pugliesi, Grafiche Giorgiani, Castiglione (Lecce) 2021.
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
{{Portale|biografie|politica|sociologia}}
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[[Categoria:Germano-italiani]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Firenze]]
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