Vandenberg Space Force Base: differenze tra le versioni

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{{Aeroporto
{{S|aeroporti degli Stati Uniti d'America|basi militari}}
{{Infobox aeroporto
|Struttura = aeroporto
|Immagine= Titan IV Centaur launch - Vandenberg AFB.jpg
|Didascalia= Lancio di un [[Titan (famiglia di razzi)#Titan IV|Titan IV Centaur.]]
|Nomecommerciale =
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}}
La '''Vandenberg AirSpace Force Base''' è una [[base aerea]] situata vicino a [[Lompoc]] nella [[contea di Santa Barbara]], [[California]], negli [[Stati Uniti d'America]], divenuta successivamente un [[poligono]] per il lancio di [[satellite artificiale|satelliti]] e [[missile balistico|missili balistici]] che vengono lanciati verso l'[[atollo]] [[Kwajalein]] nell'[[Oceano Pacifico]].
 
Il poligono di lancio per i missili a breve gittata è disposto lungo la costa e risulta orientato grosso modo in senso nord-ovest. Verso occidente si estende il poligono per missili intercontinentali, il quale è suddiviso in due aree. Una è per la prova di missili balistici a breve e medio raggio (oltre {{M|8000 |ul=km}}), l'altra, orientata in direzione sud, viene utilizzata per il lancio di [[Satellite artificiale|satelliti artificiali]] su [[orbita polare|orbite polari]].
 
La base, essendo militare, è inoltre riservata a tutti i lanci coperti da segreto.
 
== Storia ==
=== United States Army ===
==== Camp Cooke (1941–1953) ====
A marzo 1941 l'[[United States Army|esercito statunitense]] acquisì circa {{converti|86000|acri|ha}} di terreni in [[California]] tra [[Lompoc]] e [[Santa Maria (California)|Santa Maria]] per l'addestramento della fanteria e delle truppe corazzate. La maggior parte dei terreni fu acquistato, e altre porzioni furono invece ottenute tramite affitti, permessi o espropri. L'area, che comprendeva bassopiani circondati da colline e diversi canyon, trovandosi relativamente distante da aree popolate, fu giudicata ideale per svolgere diversi tipi di addestramento<ref name="vafbhistory">{{cita web|url=http://www.vandenberg.af.mil/library/factsheets/factsheet_print.asp?fsID=4606&page=1|titolo=Vandenberg AFB history office fact sheet|editore=Vandenberg.af.mil|accesso=31 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110927080357/http://www.vandenberg.af.mil/library/factsheets/factsheet_print.asp?fsID=4606&page=1 }}</ref>.
 
La costruzione di una base dell'esercito iniziò nel settembre 1941, e anche se erano necessari ancora diversi mesi per completarla, la base venne attivata il 5 ottobre 1941, con il nome di '''Camp Cooke''', in onore del Generale [[Philip St. George Cooke]]<ref name="vafbhistory"/>.
 
Il Generale Cooke fu un ufficiale della cavalleria, la cui carriera militare durò quasi metà secolo, dal diploma da [[United States Military Academy|West Point]] nel 1827 fino al pensionamento nel 1873. Partecipò alla [[guerra messico-statunitense]], alle [[guerre indiane]], alla [[guerra di secessione americana]]. Nativo della [[Virginia]], Cooke rimase leale all'Unione, durante la guerra civile. Una delle sue maggiori imprese fu durante la guerra con il Messico, quando guidò con il grado di colonnello il [[battaglione mormone]] dal [[Missouri]] alla [[California]]<ref name="vafbhistory"/>.
 
Anche se la costruzione di Camp Cooke continuò durante il 1942, a febbraio e marzo del 1942 la [[5th Armored Division (United States Army)|5th Armored Division]] iniziò le esercitazioni. Da allora fino al termine della guerra, altre divisioni corazzate e di fanteria si addestrarono prima di essere inviate in servizio attivo oltreoceano<ref name="vafbhistory"/>.
 
Durante il periodo della guerra, la quinta, la sesta, l'undicesima e la ventesima divisione corazzata, e la 86ª e 97ª divisione fanteria erano di stanza a Camp Cooke. Inoltre, venivano addestrati [[Artiglieria contraerea|artiglieri contraerei]], [[Genio militare|genieri]] e unità ospedaliere<ref name="vafbhistory"/>.
Mentre la guerra continuava, qui vennero tenuti prigionieri di guerra tedeschi e italiani (questi ultimi organizzati in [[Italian Service Units]])<ref name="vafbhistory"/><ref>[https://web.archive.org/web/20060520185543/http://home.arcor.de/kriegsgefangene/usa/camps_usa/cooke.html Branch Camps of Camp Cooke, California, The Western Front: The War Years in Santa Barbara County]</ref>.
Nel 1946 venne costruito un carcere militare di massima sicurezza per l'esercito, dove furono detenuti militari appartenenti all'esercito.
Dall'agosto 1950 a febbraio 1953, Camp Cooke fu impiegato come base di addestramento per le unità destinate al [[Guerra di Corea|combattimento in Corea]]. La base venne disattivata nel 1953.
Il carcere militare venne trasferito al [[Federal Bureau of Prisons]] che lo impiegò per i detenuti civili nell'agosto 1959. Attualmente è noto come "Penitenziario di Lompoc"<ref name="vafbhistory"/>.
 
=== United States Air Force ===
==== Cooke Air Force Base ====
Con l'avvento dell'era missilistica negli [[anni '50]], si ebbe la necessità urgente di un sito di addestramento che potesse essere anche impiegato come la prima base missilistica statunitense. Nel gennaio 1956 venne creato un comitato di selezione che esaminò più di 200 siti potenziali prima di scegliere Camp Cooke. I motivi della scelta furono essenzialmente gli stessi per cui venne creato, tra cui le sue dimensioni, la lontananza da aree altamente popolate e un clima mite. La posizione permetteva il lancio di missili verso l'[[oceano Pacifico]] senza che sorvolassero centri popolati, e il lancio di satelliti in [[orbita polare]] verso il [[polo sud]] senza che sorvolassero terre emerse<ref name="vafbhistory"/>.
 
Nel settembre 1956, l'allora [[Segretario all'aeronautica degli Stati Uniti d'America|segretario all'aviazione]] [[Donald Quarles]] accettò la raccomandazione del comitato. Qualche settimana dopo, il 16 novembre 1956, il [[Segretario della difesa degli Stati Uniti d'America|segretario della difesa]] [[Charles Erwin Wilson]] trasferì i {{converti|64000|acri|ha}} gestiti dall'esercito all'[[United States Air Force|aeronautica militare statunitense]] perché fossero impiegati come base missilistica e di addestramento.
Nel giugno 1957, la base venne rinominata '''Cooke Air Force Base''' e il 21 giugno venne trasferita all'aeronautica. Inizialmente serviva come sito di addestramento per i missili [[PGM-17 Thor]], [[SM-65 Atlas]] e [[HGM-25A Titan I]] e ospitava una struttura operativa di emergenza per l'ICBM Atlas<ref name="vafbhistory"/><ref name="Chronology">{{cita web|url=http://www.alternatewars.com/WW3/WW3_Documents/USAF/SAC_MSL_CHRON_1939-88.htm|titolo=SAC Missile Chronology 1 May 1990 Office of the Historian, Strategic Air Command|editore=Alternatewars.com|accesso=31 marzo 2013|dataarchivio=3 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303184443/http://www.alternatewars.com/WW3/WW3_Documents/USAF/SAC_MSL_CHRON_1939-88.htm|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Per rendere operativa la base, il 15 aprile 1957 venne attivato il 392° air base group, in sostituzione del 6591° Support Squadron. Il 392° venne assegnato al [[704th Strategic Missile Wing]], che fu attivato il 1 luglio 1957. Questo fu il primo [[Stormo (unità militare)|stormo]] missilistico dell'aeronautica statunitense. Il 16 luglio venne trasferito alla base Cooke la [[1st Missile Division]], attivata tre mesi prima a [[Inglewood (California)|Inglewood]] in California. La prima divisione venne assegnata alla ''Air Force Ballistic Missile Division'' (AFBMD) a Inglewood, che a sua volta faceva parte dell{{'}}''[[Air Research and Development Command]]'' (ARDC) della [[Andrews Air Force Base]] nel [[Maryland]]<ref name="vafbhistory"/>
 
Il lancio del satellite [[Sputnik 1]] il 4 ottobre 1957, seguito un mese dopo dal satellite [[Sputnik 2]], che trasportava la cagnolina [[Laika]], ebbe implicazioni militari e causò una immediata accelerazione del programma missilistico dell'aeronautica statunitense. L'effetto fu quello di autorizzare da parte del [[Dipartimento della difesa degli Stati Uniti d'America|dipartimento della difesa statunitense]] il lancio di missili balistici in tempo di pace dalla base di Cooke. L'aeronautica statunitense trasferì il 1 gennaio 1958 la gestione dalla base Cooke dalla ARDC allo [[Strategic Air Command]] (SAC)<ref name="vafbhistory"/>. Con questa riorganizzazione la ARDC mantenne la responsabilità per l'attivazione del sito e le attività di ricerca e sviluppo dei missili balistici, che in precedenza erano gestite dalla AFBMD. I lanci spaziali vennero gestiti dal SAC, e prevalentemente dall'ARDC. La condivisione delle missioni permise ai due comandi di creare un buon rapporto di collaborazione che durò 35 anni<ref name="vafbhistory"/>.
 
Il 12 febbraio 1958, il [[Dipartimento della difesa degli Stati Uniti d'America|dipartimento della difesa]] trasferì la gestione del [[PGM-19 Jupiter]] dal [[Dipartimento dell'esercito degli Stati Uniti d'America|dipartimento dell'esercito]] all'[[United States Air Force|aeronautica]]. I quartier generali dello ''Strategic Air Command'' trasferirono l'864º squadrone missilistico strategico ([[Missile balistico a raggio intermedio|IRBM]] Jupiter) da [[Huntsville (Alabama)|Huntsville]] alla base area Cooke. Nell'aprile 1958 nella base di Cooke fu attivato il 576º squadrone missilistico strategico ([[Missile balistico intercontinentale|ICBM]] Atlas), il primo squadrone SAC a gestire il lancio di missili ICBM. A luglio dello stesso anno iniziò la costruzione di un ''Operational System Test Facility'' (OSFT) per l'ICBM [[Titan I]], il prototipo delle successive ''Launch Control Facilities'', costituito da un silo con un sollevatore per far fuoriuscire il missile prima del lancio e il relativo equipaggiamento. Il primo missile IRBM ''Thor'' giunse a Cooke nell'agosto del 1958<ref name="vafbhistory"/><ref name="Chronology"/>.
 
Il 1 gennaio 1958 al tenente generale David Wade fu affidato il comando della 1ª divisione missilistica, la prima unità missilistica operativa dell'aeronautica. Il suo incarico consisteva nel mantenere le capacità operative dei missili ICBM e istituire un addestramento per la preparazione degli addetti al lancio dei missili. Wade si impegnò per lo sviluppo dei sistemi satellitari [[Corona (satelliti)|Corona]], del ''Satellite and Missile Observation System'' (SAMOS) e del ''[[Missile Defense Alarm System]]'' (MIDAS)<ref>{{cita web|url=http://www.af.mil/information/bios/bio.asp?bioid=7485|titolo=Lieutenant General David Wade|editore=United States Air Force Military Information Biographies|accesso=10 giugno 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130311053234/http://www.af.mil/information/bios/bio.asp?bioID=7485}}</ref>
 
==== Espansione della base ====
La parte meridionale della base Cooke (precedentemente Camp Cooke), che si estendeva per {{converti|19800|acri|ha}}, fu trasferita alla [[United States Navy|marina statunitense]] a maggio 1958. La marina stava creando un poligono missilistico per l'area del Pacifico (''Pacific Missile Range'') con quartier generale a [[Point Mugu]], e installazioni lungo la costa della California e in diverse isole nel Pacifico. I terreni acquisiti vennero rinominati in ''Naval Missile Facility'' di [[Point Arguello]] e divennero un centro primario per le operazioni di ''sange safety'' per tutti i lanci missilistici e satellitari nell'area del Pacifico.
 
Il 16 novembre 1963, il [[Segretario della difesa degli Stati Uniti d'America|segretario della difesa]] [[Robert S. McNamara]] ristrutturò la gestione delle basi missilistiche da parte del [[Dipartimento della difesa degli Stati Uniti d'America|dipartimento della difesa]].Di conseguenza la marina trasferì molte sezioni della ''Pacific Missile Range'', tra cui l'installazione di Point Arguello, all'aeronautica<ref name="vafbhistory"/>.
 
L'aeronautica assunse il controllo e la responsabilità della ''range safety'' missilistica della base e di gran parte dell'oceano Pacifico. Quest'area geografica venne rinominata ''Air Force Western Test Range''. Il nome rimase fino al 1979 quando fu cambiato in ''Western Test Range''<ref name="vafbhistory"/>.
 
Il 1 marzo 1966 ci fu l'ultima acquisizione di terreni, dopo che l'aeronautica progettò di costruire il [[Complesso di lancio 6]] per il programma [[Manned Orbiting Laboratory]]. Con questa espansione, la base raggiunse le dimensioni odierne di {{converti|99099|acri|ha}}, che la rendono la terza base per grandezza degli Stati Uniti, dopo la [[Eglin Air Force Base]] in [[Florida]] e la [[Edwards Air Force Base]] in [[California]]<ref name="vafbhistory"/>.
 
==== Vandenberg Air Force Base ====
[[File:Main Gate - Vandenberg AFB.jpg|thumb|Ingresso principale della Vandenberg Air Force Base]]
[[File:Thor IRBM.jpg|thumb|upright|PGM-17 Thor IRBM]]
[[File:Atlas missiles on alert at Vandenberg Air Force Base - 1960.jpg|thumb|Missili ''[[SM-65 Atlas|Atlas]]'']]
[[File:Titan I missile emerges from its silo at Vandenberg Operational System Test Facility in 1960.jpg|thumb|Un missile ''[[Titan (famiglia di razzi)#Titan I|Titan I]]'' fuoriesce dal proprio silo nella ''Operational System Test Facility'' nel 1960. Il missile ''Titan I'' era immagazzinato all'interno di un silo sotterraneo rinforzato, ma prima del lancio un sollevatore doveva far fuoriuscire il missile.]]
[[File:Titan2 color silo.jpg|thumb|upright|Lancio di prova di un missile ''[[Titan (famiglia di razzi)#Titan II|Titan II]]'' da Vandenberg]]
[[File:Minuteman3launch.jpg|thumb|upright|Lancio del missile ''[[Minuteman III]]'']]
[[File:Peacekeeper missile.jpg|thumb|upright|Lancio di prova di un missile ''[[LGM-118 Peacekeeper]]'']]
[[File:MDA interceptor on launch pad ift107.jpg|thumb|upright|Missile anti-balistico ''[[Ground-Based Midcourse Defense]]'' (GMD) nel sito di lancio alla base Vandenberg]]
 
Il 4 ottobre 1958, la Cooke Air Force Base venne rinominata '''Vandenberg Air Force Base''', in onore al Generale [[Hoyt Vandenberg]], il secondo [[Chief of Staff of the United States Air Force|Chief of Staff]] dell'aeronautica statunitense<ref name="vafbhistory"/>.
 
===== Test dei missili balistici =====
====== PGM-17 Thor ======
Il 15 dicembre 1958 venne lanciato con successo il primo missile dalla base Vandenberg, un [[PGM-17 Thor]], di tipo [[Intermediate Range Ballistic Missile|IRBM]]. Il lancio venne effettuato da personale della 1ª divisione missilistica. Il 16 aprile dell'anno seguente venne lanciato con successo un missile IRBM ''Thor'' da parte di personale della [[Royal Air Force]]. Nell'ambito del [[project Emily]], i missili a medio raggio ''Thor'' vennero schierati nel [[Regno Unito]].
 
Il 22 aprile 1960 fu completato l'addestramento del quarto e ultimo squadrone inglese per l'impiego del missile ''Thor''<ref name="vafbhistory"/><ref name="Chronology"/>.
 
====== SM-65 Atlas ======
Il 16 ottobre 1959 iniziò la costruzione del primo sito di lancio (indicato con 576A-1) per il missile ''Atlas'', e il primo missile balistico intercontinentale ''[[SM-65 Atlas|Atlas-D]]'' fu consegnato al 576º squadrone missilistico strategico il 18 febbraio dello stesso anno. Il primo ''Atlas-D'' venne lanciato il 9 settembre e a seguito al successo, il General [[Thomas S. Power]], a capo dello Strategic Air Command (CINCSAC), dichiarò il missile ICBM ''Atlas'' operativo.
Ad aprile 1960 fu lanciato un missile ''Atlas-D'' da un sito di lancio detto ''coffin-type'', indicato con la sigla 576B-2. Quest'ultimo sito rappresentava il prototipo del sistema di lancio impiegato dal primo squadrone operativo che utilizzò l{{'}}''Atlas'', il 564º squadrone missilistico strategico della [[Francis E. Warren Air Force Base]] nel [[Wyoming]].
A luglio 1959 iniziò la costruzione di un sito di lancio ''coffin-type'' per ''Atlas-E'' chiamato ''Atlas operational system test facility #1'' e il 28 febbraio 1962 venne effettuato il primo lancio dell{{'}}''Atlas-E''. A novembre dello stesso anno iniziò la costruzione di un lanciatore di tipo ''silo'' per il missile ''Atlas-F'', chiamato ''Atlas operational system test facility #2''. Il primo missile ''Atlas-F'' venne consegnato a giugno 1961 e il primo lancio riuscito fu effettuato il 1 agosto 1962<ref name="Chronology"/>.
Nel maggio 1964 gli Atlas-D vennero rimossi dal 576º squadrone missilistico strategico, e l'ultimo lancio di test di un Atlas-F avvenne il 18 gennaio 1965. Il 576º squadrone fu disattivato il 2 aprile 1966. Tra il 1959 e il 1965 furono condotti 53 lanci di test per l{{'}}''Atlas-D'', 7 per l{{'}}''Atlas-E'' e 7 per l{{'}}''Atlas-F''<ref name="Chronology"/>.
 
Quando non venne più utilizzato come ICBM, i booster e il primo stadio dell{{'}}''Atlas'' vennero uniti ad un secondo stadio [[RM-81 Agena]] per essere impiegati come veicolo di lancio. Rinominato [[Atlas-Agena]], fu utilizzato per il lancio di vari satelliti in orbita fino agli [[anni '80]]<ref name="vafbhistory"/>.
 
====== HGM-25A Titan I ======
Il [[HGM-25A Titan I]] fu il primo ICBM multistadio degli Stati Uniti e complementò l'SM-65 Atlas come forza di deterrenza nucleare dell'aeronautica.
 
Nel luglio 1958 iniziò la costruzione della ''Operational System Test Facility'' (OSTF) per il ''Titan I'', il prototipo delle successive ''Launch Control Facilities'', costituito da un silo con un sollevatore per far fuoriuscire il missile prima del lancio e il relativo equipaggiamento. Designata con la sigla OSTF-8, venne distrutta il 3 dicembre 1960 quando il sollevatore ebbe un'avaria mentre stava facendo discendere un missile provvisto di propellente all'interno del silo<ref name="Chronology"/>.
 
Il primo lancio con successo del ''Titan I'' avvenne a settembre 1961, e di conseguenza il complesso di lancio del Titan I (indicato con la sigla 395-A1/A2/A3) venne trasferito al 395th Strategic Missile Squadron dello [[Strategic Air Command]]. La vita operativa del ''Titan I'' fu breve, e nel novembre 1964 venne annunciato il ritiro di tutti i restanti ICBM di prima generazione (''Atlas-E'', ''Atlas-F'' e ''Titan I'') entro la fine del 1965.
 
Prima di passare al successore, il 395º squadrone effettuò 19 lanci di test tra il 1963 e il 1965. L'ultimo lancio avvenne il 5 marzo 1965. Durante gli [[anni '80]], alcuni secondi stadi del ''Titan I'' vennero impiegati come bersagli nei primi test del programma [[Strategic Defence Initiative]] (SDI)<ref name="Chronology"/>.
 
====== LGM-25C Titan II ======
Il [[Titan (famiglia di razzi)#Titan II|LGM-25C Titan II]] era un ICBM di seconda generazione con [[propellente ipergolico]], guida completamente inerziale e lancio dell'interno del silo. Il primo sito di lancio per il ''Titan II'' iniziò nel 1962. La base giunse ad avere quattro siti di lancio<ref name="Chronology"/><ref name="Vand Titan II Sites">{{cita web|url=http://www.techbastard.com/missile/titan2/silo/index.php|titolo=Titan II Missile Silo Coordinates |editore=Techbastard.com|accesso=31 marzo 2013}}</ref>.
La maggior parte dei test del ''Titan II'' venne effettuata dal ''6555th Aerospace Test Group'' della base [[Cape Canaveral Space Force Station]], in [[Florida]], e nell'aprile 1963 venne compiuto il primo di lancio da un silo sotterraneo. Il primo test operativo avvenne nel marzo 1965<ref name="Chronology"/>.
Come il suo predecessore ''Atlas'', il ''Titan II'' venne impiegato come veicolo di lancio. Il [[Titan (famiglia di razzi)|Titan II GLV]] (''Gemini Launch Vehicle'') fu impiegato come lanciatore della [[Programma Gemini|navetta Gemini]], mentre il [[Titan 23G]] come lanciatore di satelliti. L'ultimo lancio di test di un ''Titan II'' avvenne nel 2003<ref name="vafbhistory"/>.
 
====== LGM-30 Minuteman ======
Con l'impiego dei propellenti solidi, che fornivano diversi vantaggi rispetto a quelli liquidi, venne sviluppato l'ICBM [[LGM-30 Minuteman]] a tre stadi. La costruzione delle strutture per i lanci di test del Minuteman iniziarono nel febbraio 1961, tra cui i silos identificati con il codice 394A che furono utilizzati dal [[394th Strategic Missile Squadron]]<ref name="vafbhistory"/><ref name="Chronology"/><ref name="Vandenberg Launch Sites">{{cita web |url=http://asuwlink.uwyo.edu/~jimkirk/vandenberg.html|titolo=Vandenberg Air Force Base Launch sites|sito=asuwlink.uwyo.edu|accesso=31 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120725161454/http://asuwlink.uwyo.edu/~jimkirk/vandenberg.html}}</ref>.
 
Nel settembre 1962 iniziarono i test di lancio del Minuteman IA, mentre a maggio 1963 venne effettuato il primo test del Minuteman IB. Il 24 febbraio 1966 fu condotto un lancio di test contemporaneo di due Minuteman IA dai silo LF-04 (394A-3) e LF-06 (394A-5), che dimostrò la possibilità di effettuare lanci multipli. I test del Minuteman I continuarono fino al 1968<ref name="Chronology"/><ref name="Vandenberg Launch Sites"/>.
 
I test del Minuteman II iniziarono ad agosto 1965, con il primo lancio condotto dall{{'}}''Air Force System Command''. Il missile percorse {{converti|5000|mi|km}} lungo il ''Pacific Missile Range'' colpendo il bersaglio<ref name="Chronology"/>.
 
Il 22 ottobre 1970, vennero lanciati contemporaneamente due Minuteman II dai silos LF-25 e LF-26. L'ultimo test operativo del Minuteman II fu condotto ad aprile 1972<ref name="Chronology"/><ref>{{cita web|url=http://www.astronautix.com/m/minuteman2.html|titolo=Minuteman II|editore=Astronautix|accesso=31 marzo 2013}}</ref>.
Il 5 dicembre dello stesso anno venne effettuato il primo lancio di test del Minuteman III dal silo LF-02. Il missile impattò nell'Oceano Pacifico dopo un volo di {{converti|800|mi|km}}.
 
Nel luglio 1974, l'addestramento degli addetti al lancio dei missili, precedentemente effettuato dagli istruttori dell{{'}}''Air Training Command'' (ATC), venne incorporato nel programma ''Operational Readiness Training'' (ORT) dello squadrone ''4315th Combat Crew Training Squadron''. In questo modo l'intero addestramento degli addetti dei missili Minuteman passò sotto la responsabilità dello [[Strategic Air Command]]<ref name="Chronology"/>.
Lo Strategic Air Command effettuò l'ultimo lancio di test di un Minuteman III phase I durante l'esercitazione chiamata "Global Shield", che fu condotta nel 1979<ref name="Chronology"/>.
 
====== LGM-118 Peacekeeper ======
I test dell{{'}} [[LGM-118 Peacekeeper]] iniziarono a giugno 1983. Oltre ad avere una portata maggiore degli ICBM precedenti, il Peacekeeper era in grado di trasportare fino a 10 veicoli di rientro su altrettanti bersagli diversi<ref name="vafbhistory"/>. Il Peacekeeper era stato progettato per sostituire il Minuteman, ma ebbe tempi troppo lunghi di sviluppo e fu ritirato nel 2005, prima del ritiro del Minuteman, a seguito dei trattati per la riduzione dell'armamento nucleare.
 
Il primo Peacekeeper venne lanciato dall{{'}}''Air Force Systems Command'' da una struttura di lancio di tipo ''canister'', dal complesso di lancio TP-01 il 17 giugno 1983. Il missile percorse una traiettoria di {{converti|600|mi|km}}<ref name="Chronology"/><ref name="Peacekeeper">{{cita web |url=http://www.astronautix.com/lvs/peaeeper.htm|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071006090340/http://www.astronautix.com/lvs/peaeeper.htm|titolo=Martin Marietta LGM-118 Peacekeeper|editore=Astronautix|accesso=31 marzo 2013}}</ref>.
 
Il primo missile Peacekeeper equipaggiato con un veicolo di rientro di test Mark-21 venne lanciato il 15 giugno 1984 dal TP-01. Altri due lanci di test vennero effettuati nel 1984. L'ultimo lancio dalla struttura TP-01 fu effettuato il 30 giugno 1985<ref name="Chronology"/><ref name="Peacekeeper"/>.
 
Il 24 agosto 1985 venne utilizzato per la prima volta il silo LF-05, e dal 1986 fu impiegato anche il silo LF-02. Il 23 agosto 1986 venne lanciato per la prima volta un missile Pacekeeper da addetti appartenenti al SAC sotto il controllo dell{{'}}''Air Force Systems Command''<ref name="Chronology"/><ref name="Peacekeeper"/>.
 
Nel 1987 fu attivata una struttura per l'addestramento chiamata ''Missile Procedures Trainer'', del costo di 17 milioni di dollari, che conteneva un simulatore computerizzato impiegato per l'addestramento e la valutazione degli addetti al lancio dei missili. I primi LGM-118 Peacekeepers vennero consegnati alla [[Francis E. Warren Air Force Base]] nel [[Wyoming]] nel 1987<ref name="Chronology"/><ref name="Peacekeeper"/>. I lanci di test continuarono dalla base di Vandenberg attraverso un terzo silo che divenne operativo nel marzo 1990. L'ultimo lancio di un Pacekeeper fu effettuato il 21 luglio 2004, prima del suo ritiro<ref name="Chronology"/><ref name="Peacekeeper"/>.
 
====== Ground Based Midcourse Defense Interceptor ======
Nel 2005 iniziarono i test del booster suborbitale del missile [[Ground-Based Midcourse Defense]] (GBI), sviluppato dalla [[Orbital Sciences Corporation]] nell'ambito del sistema missilistico [[National missile defense]] introdotto dall'allora [[Presidente degli Stati Uniti d'America|Presidente]] [[George W. Bush]]. Il booster è costituito dai tre stati superiori e dal sistema di guida del vettore [[Minotaur-C|Taurus]]. Durante le fasi di sviluppo il lancio viene effettuato da una piattaforma di superficie, mentre operativamente viene lanciato da silo<ref name="OBV">{{cita web|url=http://www.astronautix.com/lvs/obv.htm|titolo=OBV|editore=Astronautix|data=15 dicembre 2010|accesso=31 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130522163218/http://www.astronautix.com/lvs/obv.htm}}</ref>.
 
Il 6 febbraio 2003 fu condotto il primo test dalla piattaforma 576-E, precedentemente utilizzata per l{{'}}''Atlas-F''. I bersagli di test sono costituiti dal secondo e terzo stadio del missile Minutemen, e sono lanciati dalla base [[Kwajalein Meck launch site]] sull'atollo di [[Kwajalein]]<ref name="OBV"/><ref>{{cita web |url=http://www.astronautix.com/sites/kwanmeck.htm|titolo=Kwajalein Meck launch site|editore=Astronautix.com |accesso=31 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130522221434/http://www.astronautix.com/sites/kwanmeck.htm }}</ref>.
 
===== Esplorazione spaziale =====
Il primo satellite in orbita polare, il ''Discoverer 1'', del [[Corona (satelliti)|programma satellitare Corona]], fu lanciato dalla base di Vandenberg il 28 febbraio 1959. Il lanciatore apparteneva alla serie [[Thor-Agena]]<ref name="vafbhistory"/>. Le serie di satelliti ''Discoverer'' stabilì molti primati: nell'agosto 1960 la capsula dei dati del satellite ''Discoverer XIII'' venne espulsa in orbita e fu recuperata nell'Oceano Pacifico, diventando il primo oggetto progettato dall'uomo ad essere recuperato dallo spazio, e la settimana successiva, la capsula del ''Discoverer XIV'' venne invece catturata in volo da un aereo, stabilendo il primo recupero di quel tipo nella storia<ref name="vafbhistory"/>. I satelliti Discoverer erano impiegati nel primo programma di ricognizione fotografica satellitare, che terminò il 13 gennaio 1962<ref name="vafbhistory"/>.
 
Negli anni successivi dalla base Vandenberg furono lanciati molti satelliti di diversi tipi, impiegando i nuovi lanciatori disponibili, tra cui il [[Titan (famiglia di razzi)|Titan IV]] (marzo 1991), il [[Minotaur-C|Taurus]] (marzo 1994), il [[Pegasus (lanciatore)|Pegasus]] (aprile 1995), il [[Delta II]] (febbraio 1996), l'[[Atlas II]] (dicembre 1999), il [[Minotaur I]] (2000) e a partire dal 2005, il [[Falcon 1]], il [[Delta IV]] e l'[[Atlas V]]<ref name="vafbhistory"/>.
 
I programmi più importanti furono il [[Manned Orbiting Laboratory]] (MOL) e lo [[Space Shuttle]]. Il lanciatore per il MOL era costituito da un booster [[Titan (famiglia di razzi)|Titan III]] che trasportava una [[programma Gemini|navetta Gemini]] modificata e chiamata ''Gemini-B'' agganciata ad un laboratorio spaziale. A giugno 1969, l'allora [[Presidente degli Stati Uniti d'America|Presidente]] [[Richard Nixon]] cancellò il programma MOL, il cui costo era stimato in 3 miliardi di dollari, a causa di ritardi nella costruzione, sforamenti di budget, avvento di nuove tecnologie e le spese relative al [[Guerra del Vietnam|conflitto in Vietnam]]<ref name="vafbhistory"/>.
 
===== Space Shuttle =====
[[File:Enterprise at Vandenberg AFB SLC-6 - DF-ST-86-09417.jpg|thumb|Lo [[Space Shuttle Enterprise]] (OV-101) viene trasportato con la piattaforma con 76 ruote verso il complesso di lancio 6. Nello sfondo è visibile la struttura chiamata ''Payload Changeout Room'']]
Nel 1972 la base di Vandenberg fu selezionata come sito di lancio e atterraggio degli [[Space Shuttle]] della costa occidentale, ma non venne mai utilizzata.
Il [[complesso di lancio 6]] (''Space Launch Complex 6'' - SLC-6), costruito originariamente per il progetto del [[Manned Orbital Laboratory]], venne fortemente modificato per gestire le operazioni del programma Shuttle. Le modifiche effettuate, che complessivamente costarono più di 4 miliardi di dollari, compresero l'abbassamento della ''Mobile Service Tower'' (MST), la creazione di due nuovi condotti per lo scarico dei [[Space Shuttle Solid Rocket Booster|solid rocket booster]], l'installazione di serbatoi per l'[[idrogeno]] e l'[[ossigeno]] liquidi, una struttura per la preparazione del payload, una nuova torre di lancio con un sistema di abbandono del lancio, un sistema di soppressione del suono e uno ''Shuttle Assembly Building''.
 
La pista di atterraggio, originariamente di {{converti|8500|ft|m}}, venne portata a {{converti|15000|ft|m}} e dotata di luci e indicazioni per il sistema [[Precision Approach Path Indicator]]. Dopo le missioni, l'orbiter sarebbe stato portato in una struttura chiamata ''Orbiter Maintenance and Checkout Facility'' (OMCF), mentre l'aggancio e lo sgancio dell'orbiter dallo [[Shuttle Carrier Aircraft]] (SCA), un aereo [[Boeing 747]] modificato per il trasporto dell'orbiter, era costituito da un sistema chiamato ''Orbiter Lifting Frame'' (OLF). L'OLF stesso poteva essere disassemblato, caricato in due aerei da trasporto C-5, inviato in un altro sito di atterraggio per gli Space Shuttle e riassemblato per poter caricare l'orbiter sul Boeing 747. Il trasporto dell'orbiter dalla struttura OMCF al complesso di lancio 6 sarebbe avvenuto su una strada lunga {{converti|22|mi|km}} dove poteva essere impiegata una piattaforma semovente con 76 ruote costruita in Italia dalla Cometto specificatamente per lo Space Shuttle.
 
Le modifiche al complesso di lancio 6 (SLC-6) furono problematiche e costose<ref>{{cita web|autore=John Pike|url=http://www.globalsecurity.org/space/facility/vafb-slc-6.htm|titolo=Space Launch Complex 6|editore=Globalsecurity.org|accesso=31 marzo 2013}}</ref>. Mentre l'SLC-6 era ancora in preparazione per supportare la prima missione Shuttle dalla base Vandenberg ([[STS-62|STS-62-A]]), prevista per il 15 ottobre 1986, ci fu la sospensione di tutta la flotta degli Space Shuttle a seguito del [[disastro dello Space Shuttle Challenger]] e successivamente la cancellazione di tutti i lanci dalla costa occidentale. Il veicolo per il trasporto dell'orbiter venne inviato al [[Kennedy Space Center]] in [[Florida]].
 
Le problematiche tecniche e la decisione di lanciare lo Space Shuttle dal Kennedy Space Center, a seguito del disastro del Challenger, causarono quindi la cessazione del programma Shuttle nella base di Vandenberg il 26 dicembre 1989.
 
Se il programma Shuttle non fosse stato interrotto, la base di Vandenberg avrebbe impiegato tre strutture spostabili su binari (la torre di lancio, il ''Mobile Service Building'' e la ''Payload Changeout Room'') per assemblare direttamente l'orbiter, il [[Serbatoio esterno dello Space Shuttle|serbatoio esterno]] e i [[Space Shuttle Solid Rocket Booster|solid rocket booster]] direttamente sulla piattaforma di lancio. Invece nel Kennedy Space Center l'assemblaggio dei componenti dello Shuttle era effettuato nel [[Vehicle Assembly Building]] e successivamente lo Shuttle era trasportato sulla piattaforma di lancio.
 
===== Delta IV =====
Dopo la cancellazione del programma Shuttle, il complesso di lancio 6 venne nuovamente riconfigurato per supportare la nuova famiglia di vettori [[Delta IV]], con la costruzione delle strutture come il ''Fixed Umbilical Tower'', il ''Mobile Service Tower'', il ''Fixed Pad Erector'', il ''Launch Control Center'', l{{'}}''Operations Building'' e l{{'}}''[[Horizontal Integration Facility]]''. Infine la struttura chiamata ''Mobile Assembly Shelter'' era ideata per proteggere il lanciatore da condizioni meteo avverse.
 
Il 27 giugno 2006 è stato effettuato dal complesso di lancio 6 il primo lancio di un razzo Delta IV, che ha portato in orbita un satellite per il [[National Reconnaissance Office]]<ref>{{cita web|url=https://www.nasaspaceflight.com/2006/06/delta-iv-nrol-22-launch-success/|titolo=Delta IV – NROL-22 launch success|editore=NASA Spaceflight.com|data=27 giugno 2006|nome=Chris|cognome=Bergin}}</ref>.
 
===== Atlas V =====
Il lanciatore [[Atlas V]] venne sviluppato da [[Lockheed Martin]] nell'ambito del programma [[Evolved Expendable Launch Vehicle]] (EELV) dell'[[United States Air Force]]<ref>{{cita web |url=http://www.lockheedmartin.com/news/press_releases/2009/1111_ss_cls.html|titolo=Lockheed Martin Ready For Launch of Intelsat 14 Spacecraft|data=11 novembre 2009|editore=Lockheed Martin |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111217062420/http://www.lockheedmartin.com/news/press_releases/2009/1111_ss_cls.html}}</ref>. I lanci sono effettuati dal [[complesso di lancio 3]]E (SLC-3E).
 
Il primo lancio di un razzo Atlas V dalla base di Vandenberg è avvenuto il 19 marzo 2008<ref>{{cita web|url=http://www.vandenberg.af.mil/news/story.asp?id=123090037 |titolo=Atlas V launch successful|data=19 marzo 2008|editore=Vandenberg Air Force Base|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120125054018/http://www.vandenberg.af.mil/news/story.asp?id=123090037}}</ref>.
 
===== SpaceX Falcon =====
[[File:Launch of Falcon 9 carrying CASSIOPE (130929-F-ET475-012).jpg|thumb|Lancio di un [[Falcon 9 v1.1]] dal complesso di lancio 4 il 29 settembre 2013]]
Durante le prime fasi di sviluppo del lanciatore [[Falcon 1]], [[SpaceX]] ha utilizzato il [[complesso di lancio 3]]W (SLC-3W), e successivamente è stato impiegato il [[complesso di lancio 4]]E (SLC-4E) per i lanci del [[Falcon 9]] e del [[Falcon Heavy]] a partire dal 2011.
 
Nell'ottobre 2018, SpaceX ha effettuato il primo lancio di un [[Falcon 9]] dal complesso di lancio 4, compreso l'atterraggio del primo stadio<ref>{{cita web|url=https://www.popularmechanics.com/science/a23640822/space-x-west-coast-falcon-9-landing/|titolo=SpaceX Completes First Ever Falcon 9 Launch and Landing on the West Coast|data=8 ottobre 2018|autore=Sam Blum|editore=Popular Mechanics}}</ref>.
 
===== Boeing X-37B =====
Il [[Boeing X-37|Boeing X-37B]], precedentemente noto come ''Orbital Test Vehicle'' (''OTV''), è un veicolo orbitale riutilizzabile senza equipaggio e impiegato dallo [[United States Space Force]] (precedentemente dalla [[United States Air Force]])<ref>{{cita web|url=https://www.af.mil/About-Us/Fact-Sheets/Display/Article/104539/x-37b-orbital-test-vehicle/|titolo=Fact Sheet Display|editore=af.mil|accesso=10 agosto 2017|dataarchivio=10 febbraio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230210102104/https://www.af.mil/About-Us/Fact-Sheets/Display/Article/104539/x-37b-orbital-test-vehicle/|urlmorto=sì}}</ref>.
Il 3 dicembre 2010, l'X-37B è atterrato alla base di Vandenberg per la prima volta dopo aver trascorso 224 giorni nello spazio e effettuando il primo atterraggio autonomo di un velivolo orbitale.
Le prime quattro missioni dell'X-37B sono state lanciate dalla [[Cape Canaveral Space Force Station]], in [[Florida]], tramite il lanciatore [[Atlas V]]. La quinta è stata lanciata dal [[Kennedy Space Center]] attraverso il lanciatore [[Falcon 9]].
 
=== United States Space Force ===
==== Vandenberg Space Force Base ====
[[File:Vandenberg renaming.jpg|thumb|Ridesignazione in base della Space Force]]
Il 14 maggio 2021 la base è stata ridesignata in '''Vandenberg Space Force Base''', per supportare la [[United States Space Force|nuova forza armata degli Stati Uniti]].<ref>{{Cita web|cognome=Flores|nome=Oscar|data=12 maggio 2021|titolo=Vandenberg AFB Renames Base and 30th Space Wing|url=https://www.nbclosangeles.com/news/local/vandenberg-afb-renames-base-and-30th-space-wing/2593887/|accesso=28 giugno 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.airforcetimes.com/news/your-air-force/2021/05/14/introducing-vandenberg-space-force-base-and-space-launch-delta-30/|titolo=Introducing: Vandenberg Space Force Base and Space Launch Delta 30|nome=Rachel|cognome=Cohen|data=14 maggio 2021|editore=Air Force Times}}</ref>
 
== Unità assegnate ==
=== United States Space Force ===
*[[Space Launch Delta 30]]
*[[Space Delta 5]]
*21st Space Operations Squadron, [[Space Delta 6]]
*65th Cyber Squadron, [[Space Delta 6]]
 
=== United States Air Force ===
'''[[Air Education and Training Command]] (AETC)'''
 
* [[Second Air Force]]
** [[381st Training Group]]
*** 81st Training Support Squadron
*** [[532d Training Squadron|532rd Training Squadron]]
*** [[533d Training Squadron|533rd Training Squadron]]
 
'''[[Air Force Global Strike Command]] (AFGSC)'''
 
* [[576th Flight Test Squadron]]
 
'''[[Air National Guard]] (ANG)'''
 
* [[California Air National Guard]]
** [[195th Wing]]
*** 195th Operations Group
**** [[148th Space Operations Squadron]] (GSU)
**** 216th Space Control Squadron (GSU)
 
=== United States Department of Defense ===
'''[[United States Space Command]]'''
 
* [[Combined Force Space Component Command]]
** [[Combined Space Operations Center]]
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
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* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Vandenberg AirSpace Force Base}}
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Astronauticaastronautica|aviazione|Stati Uniti d'America}}
 
[[Categoria:Basi della United States AirSpace Force]]