Nitriera: differenze tra le versioni
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[[File:Salnitrera.jpg|thumb|upright=1.4|Una tipica fabbrica di salnitro (Germania, 1580) con serbatoi di lisciviazione (C) riempito con materiale vegetale in decomposizione mescolato con le feci. Un operaio raccoglie dalla superficie le efflorescenze di salnitro per poi passare ad un processo di ebollizione e purificazione nelle caldaia della fabbrica (A).]]
Una '''nitriera artificiale'''<ref
== Fabbricazione ==
Il processo consisteva nel seppellimento di feci umane o animali nei campi, in letti di {{chiarire|[[nitro]]}}, in una successiva [[irrigazione]], attendendo che la [[lisciviazione]] facesse il suo lavoro. Dopo un po' si raccoglieva il [[salnitro]] "uscito" in superficie per azione dell'[[efflorescenza]]. Veniva poi immesso in
</ref>
=== Storia ===
Oltre in "Montepellusanus",<ref
Infatti nel
Nel 1783, [[Giuseppe Maria Giovene]] e [[Alberto Fortis (scienziato)|Alberto Fortis]] scoprirono una "nitriera naturale" in una [[dolina carsica]] presso [[Molfetta]], conosciuta come [[Pulo di Molfetta]]. I due scienziati scoprirono che il salnitro, in particolari condizioni di umidità e temperatura, si formava sulle pareti delle grotte della dolina<ref>[[#necrologio-giovene|necrologio-giovene, pag. 39]]</ref>. Prima della scoperta, le nitriere artificiali erano diffuse in tutto il [[Regno di Napoli]]: il letame veniva raccolto dal governo e usato per la produzione di salnitro, ingrediente fondamentale per la polvere da sparo. Dopo la scoperta della dolina, venne suggerito di utilizzare il letame in agricoltura, al fine di aumentare la produzione di derrate<ref>{{Cita web | url=https://books.google.com/books?id=hr3g4qMtHfsC&pg=PA301 |titolo = Opuscoli scelti sulle scienze e sulle arti tratti dagli Atti delle Accademie, e dalle altre Collezioni filosofiche, e letterarie, e dalle opere più recenti inglesi, tedesche, francesi, latine, e italiane, e da manoscritti originali, e inediti: 12|anno= 1789}}</ref>
La scoperta generò anche attriti; essa fu inizialmente messa in dubbio. Successivamente, il chimico [[Giuseppe Vairo (chimico)|Giuseppe Vairo]] e il suo allievo [[Antonio Pitaro]] confermarono la scoperta. Questa generò un danno ai produttori di salnitro artificiale, e alcuni studiosi, verosimilmente sostenuti dai produttori, cercarono di confutare la scoperta. Il salnitro era un ingrediente fondamentale nella produzione della [[polvere da sparo]], e di conseguenza tali giacimenti rivestivano notevole interesse strategico.<ref name=elogio-storico_pp8-10>{{Cita|elogio-storico|pagg. 8-10}}.</ref> In seguito alla scoperta, i naturalisti di tutta Europa accorsero in gran numero per visitare il [[Pulo di Molfetta]], inviati dalle loro accademie, e tra questi ci fu lo stesso professor [[Eberhard August Wilhelm von Zimmermann|Zimmermann]], il quale scrisse anche una pubblicazione.<ref>{{Cita|zimmermann-nitriere|pag. 303}} "il tufo nitroso di Gravina [...] potrebbe rendere [...] più di 6400 libbre di nitro all'anno ove fosse ben trattato"</ref> Giovene, inoltre, non perse l'occasione per confrontarsi con gli studiosi con cui veniva in contatto per via della nitriera.▼
▲La scoperta generò anche attriti; essa fu inizialmente messa in dubbio. Successivamente, il chimico [[Giuseppe Vairo (chimico)|Giuseppe Vairo]] e il suo allievo [[Antonio Pitaro]] confermarono la scoperta. Questa generò un danno ai produttori di salnitro artificiale, e alcuni studiosi, verosimilmente sostenuti dai produttori, cercarono di confutare la scoperta. Il salnitro era un ingrediente fondamentale nella produzione della [[polvere da sparo]], e di conseguenza tali giacimenti rivestivano notevole interesse strategico.<ref
Presto il governo borbonico cominciò a estrarre salnitro dal [[Pulo di Molfetta]] e oggi la dolina contiene ancora i resti degli antichi impianti di estrazione del salnitro e ciò rende la dolina anche un sito di [[archeologia industriale]]. [[Pulo di Molfetta]] è al momento non aperto ai turisti.<ref>[https://www.molfettafree.it/content_/zoom.asp?id_news=7117&id_categoria=23 Molfetta Free: Sito intenrnet di politica, cronaca, attualità, sport e cultura di Molfetta (BA)]</ref>▼
▲Presto il governo borbonico cominciò a estrarre salnitro dal [[Pulo di Molfetta]] e oggi la dolina contiene ancora i resti degli antichi impianti di estrazione del salnitro e ciò rende la dolina anche un sito di [[archeologia industriale]]. [[Pulo di Molfetta]] è al momento non aperto ai turisti.<ref>[https://www.molfettafree.it/content_/zoom.asp?id_news=7117&id_categoria=23 Molfetta Free: Sito
In seguito, [[Giuseppe Maria Giovene]] scoprì che il salnitro si formava naturalmente anche in altri luoghi della Puglia.<ref name=elogio-storico_pp9-10>{{Cita|elogio-storico|pagg. 9-10}}.</ref><ref>{{Cita|lettera-a-fortis-1784}}.</ref>▼
▲In seguito, [[Giuseppe Maria Giovene]] scoprì che il salnitro si formava naturalmente anche in altri luoghi della Puglia.<ref
==Note==
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==Bibliografia==
* {{Cita pubblicazione |titolo=Elogio storico del canonico arciprete Giuseppe Maria Giovene
* {{Cita pubblicazione |titolo=Necrologia - Giuseppe Maria Giovene - Arciprete della Cattedrale Chiesa di Molfetta |autore=Pietro Filioli |rivista=Annali civili del Regno delle Due Sicilie |anno=1837 |volume=25, gennaio e febbraio |editore=Tipografia del Real Ministero degli Affari Interni nel Reale Albergo de' Poveri |url=https://books.google.it/books?id=CC1FAAAAYAAJ&pg=PA35&lpg=PA35#v=onepage&q&f=false |cid=necrologio-giovene}}
* {{Cita libro |titolo=Voyage a la nitrière naturelle qui se trouve à Molfetta dans la terre de Bari en Pouille |autore=[[Eberhard August Wilhelm von Zimmermann]] |anno=1790 |editore=Jacque Storti
* {{Cita libro |titolo=Lettera del Sig. canonico D. Giuseppe Maria Giovene, Vicario generale di Molfetta, al Sig. Abate Alberto Fortis, contenente varie osservazioni sulla nitrosità naturale della Puglia |autore=Giuseppe Maria Giovene |data=7 agosto 1784 |città=[[Molfetta]] |url=https://books.google.it/books?id=hr3g4qMtHfsC&pg=PA309#v=onepage&q&f=false |cid=lettera-a-fortis-1784}}
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* [[Efflorescenza]]
* [[Letamaio]]
{{Portale|chimica}}
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