U-Boot 96: differenze tra le versioni
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ho sostituito la parola "capitano" (semplice grado anche di modesto livello) con "comandante" che identifica il militare che ha effettivamente la responsabilità di comando a bordo dell'unità e ne risponde. |
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{{nota disambigua|la serie TV del 2018, sequel del film|Das Boot (serie televisiva)|Das Boot}}{{F|film di guerra|dicembre 2021}}{{Film
▲|titolo italiano = U-Boot 96
|immagine = U Boot 96.png
|didascalia = [[Jürgen Prochnow]] e [[Herbert Grönemeyer]] in una scena del film
|titolo originale = Das Boot
|paese = [[Germania Ovest]]
|anno uscita =
|durata = 149 min <small>(versione cinematografica)</small><br />209 min <small>(director's cut)</small>
|aspect ratio = 1,85:1
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|genere 2 =
|regista = [[Wolfgang Petersen]]
|soggetto = dal romanzo di [[Lothar G. Buchheim]]
|sceneggiatore = [[Wolfgang Petersen]]
|produttore = [[Günter Rohrbach]]
|produttore esecutivo =
|art director =
|casa produzione = [[Bavaria
|casa distribuzione italiana = [[
|attori = *[[Jürgen Prochnow]]: comandante (''Kapitänleutnant'' / tenente di vascello) / ''Der Alte'' ("il Vecchio")
* [[Herbert Grönemeyer]]: tenente (''Oberfähnrich zur See'' / guardiamarina) Werner
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* [[Otto Sander]]: ''Kapitänleutnant'' / tenente di vascello Phillip Thomsen
* [[Sky du Mont]]: ufficiale della Weser
|doppiatori italiani = '''Doppiaggio originale''' (versione cinematografica) (1982)
* [[Luciano De Ambrosis]]: comandante (''Kapitänleutnant'' / tenente di vascello) / ''Der Alte'' ("il vecchio") il Comandante
* [[Loris Loddi]]: tenente (''Oberfähnrich zur See'' / guardiamarina) Werner
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* [[Michele Gammino]]: ''Kapitänleutnant'' / tenente di vascello Phillip Thomsen
'''Ridoppiaggio''' (director's cut) (1997)
*
* [[Vittorio De Angelis]]: tenente (''Oberfähnrich zur See'' / guardiamarina) Werner
* [[Marco Mete]]: direttore di macchina Fritz Garde
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|effetti speciali = [[Karl Baumgartner]]
|musicista = [[Klaus Doldinger]]
|scenografo = [[Rolf Zehetbauer]], [[Götz Weidner]]
|costumista = [[Monika Bauert]]
|truccatore = [[Rüdiger von Sperl]], [[Alfred Rasche]], [[Ago von Sperl]]
}}
'''''U-Boot 96'''''
La pellicola è ispirata all'omonimo romanzo di [[Lothar-Günther Buchheim]] del
La produzione della pellicola cominciò nel
Uno degli obiettivi che si poneva Petersen era guidare il pubblico «in un viaggio ai limiti della mente umana» (motto [''tagline''] tedesco della pellicola, «''Eine Reise ans Ende des Verstandes''»), volendo illustrare «cos'è davvero la guerra». Per ''Das Boot'' (pronuncia [[lingua tedesca|tedesca]]: [das ˈboːt], traducibile in [[lingua italiana|italiano]] come ''Il battello''<ref>''Boot'' in tedesco significa più precisamente «[[Imbarcazione|barca]]», termine che nel gergo della marina indica anche i [[sommergibile|sommergibili]], come pure ciò accade nella [[United States Navy]] con ''boat''. Questa convenzione non sussiste nella terminologia navale italiana, derivata in modo preponderante dalla [[Marina militare]] italiana, in cui si applica invece «battello».</ref>) fu stanziato un budget di 35 milioni di [[Marco tedesco|marchi]] (circa 16 milioni di [[euro]], al lordo dell'inflazione, cifra che lo porta fra i più costosi film tedeschi di tutti i tempi) e ottenne ricavi per 187 milioni di euro. Il film fu distribuito il 17 settembre
== Trama ==
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La missione è snervante: l{{'}}''U-96'' non riesce a individuare navi nemiche e il morale dell'equipaggio è basso; a seguito di un segnale radio proveniente dall{{'}}''U-32'', viene segnalata la presenza di un convoglio [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleato]] a dieci ore di navigazione dalla sua posizione. All'arrivo sul posto una fitta [[nebbia]] rende difficoltosa la vista; d'improvviso il sommergibile viene individuato da un [[cacciatorpediniere]] inglese (una nave progettata appositamente per contrastare sommergibili), che lo attacca. Nonostante l'immersione rapida, il sommergibile tedesco subisce un attacco con [[bomba di profondità|bombe di profondità]], riuscendo tuttavia ad allontanarsi.
L'equipaggio ha il morale a terra ed è tormentato dalle [[Pthirus pubis|piattole]], ormai ampiamente diffuse. Durante una tempesta
La notte del quarantacinquesimo giorno di navigazione l{{'}}''U-96'' avvista un convoglio e, nonostante il forte chiarore di luna che rende facilmente individuabile il sommergibile, il comandante ordina l'attacco: vengono lanciati tre [[siluro|siluri]] ma, prima che questi raggiungano i bersagli, un caccia di scorta al convoglio scorge il sommergibile e lo costringe a immergersi. Dopo che sono state avvertite le esplosioni che indicano che i siluri hanno colpito le navi, incomincia il bombardamento subacqueo, con le bombe di profondità che colpiscono il sommergibile per ore, producendo un estremo logorio negli uomini dell'equipaggio. Il primo a cedere è inaspettatamente il coscienzioso e affidabile capo macchina, il motorista Johann che, in preda al panico, cerca di aprire il [[Glossario dei termini marinareschi (A-B)|boccaporto]] della torretta, ma viene bloccato e presto allontanato dagli altri marinai, rischiando perfino la vita poiché, colpevole di [[insubordinazione]], ha indotto il comandante a correre nel suo alloggio per armarsi della pistola di ordinanza.
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La missione sembra al suo epilogo e il rientro in Francia imminente, ma il sommergibile riceve nuovi ordini: dovrà dirigersi verso la base di [[La Spezia]], in [[Italia]], dopo aver fatto una sosta per approvvigionarsi nel porto di [[Vigo (Spagna)|Vigo]], in [[Spagna]], dove una nave di rifornimenti tedesca lasciatasi internare lì attende l'arrivo del sommergibile. Per giungere in Italia sarà necessario forzare lo [[stretto di Gibilterra]], presidiato dalla [[flotta]] britannica; di conseguenza il comandante, rendendosi conto del pericolo dell'impresa, tenta di fare sbarcare Werner e il capo ingegnere a Vigo, in modo da salvare loro la vita: ma la richiesta viene rifiutata dall'alto comando tedesco, e la navigazione riprende.
Avvistata [[Gibilterra]], il sommergibile, che secondo i piani avrebbe dovuto immergersi e a motori spenti lasciarsi trasportare dalla [[Corrente oceanica|corrente]] di là dallo stretto, viene individuato da un aereo e colpito da una bomba che lo danneggia e ferisce gravemente il capo timoniere Kriechbaum. Il comandante, non avendo altre alternative, dà ordine di dirigere verso le coste africane alla massima velocità consentita e, con la base in allarme e la notte rischiarata dai razzi di segnalazione e due cacciatorpediniere inglesi che iniziano a inquadrarlo coi loro cannoni, tenta la fuga, ma questa non ha successo e viene ordinata l'immersione: il colpo ricevuto, oltre ad aver divelto e scaraventato a mare il cannone prodiero ha danneggiato gli strumenti per regolare l'immersione e l'assetto longitudinale del sommergibile che continua la sua discesa senza più controllo. Ma, quando tutto sembra perduto, un [[banco di sabbia]] arresta la mortale corsa; la profondità è molto oltre il livello di tenuta del
Il sommergibile riesce infine a raggiungere il porto e fa il suo ingresso nella base: accolti dalla banda e da una folla plaudente, gli uomini dell'equipaggio sbarcano il ferito Kriechbaum e si preparano a qualche giorno di meritato riposo. All'improvviso però la base subisce un bombardamento aereo nel corso del quale Johann, Ullman e il secondo ufficiale muoiono, mentre il comandante, ferito alla schiena, fissa impietrito l{{'}}''U-96'' che affonda, esalando l'ultimo respiro solo dopo l'inabissamento nella solitudine disperata della sconfitta.
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La realizzazione del film richiese due anni, tra il 1979 e il 1981. Per rendere più realistico possibile l'aspetto degli [[attore|attori]], le scene all'interno del sommergibile vennero girate tutte di seguito, per far acquistare agli attori il caratteristico pallore di chi vive al chiuso per giorni interi, oltre alla barba incolta, i vestiti sdruciti e così via. Addirittura venne fatto loro seguire un corso speciale per imparare a muoversi rapidamente negli angusti spazi del sommergibile senza inciampare o scontrarsi con i compagni, onde limitare al massimo incidenti e interruzioni accidentali.
La scena finale, la morte del
=== Modelli e ambientazioni ===
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Fu anche approntato un modello della sola torretta, per gli esterni che non richiedevano la ripresa dell'intero [[scafo]]. Questa torretta venne piazzata in una piscina, nei [[Bavaria Studios]] di [[Monaco di Baviera|Monaco]]. Per simulare le [[Onda marina|onde]] che investono la torretta venivano lanciati getti d'acqua.
Il film costò 25 milioni di [[marco tedesco|marchi]] (il budget fu di 12 milioni di dollari) e la riproduzione tecnica dei particolari fu molto fedele: il modello realizzato è veramente la riproduzione perfetta di un [[U-Boot Tipo VII|''U-Boot'' Tipo VII-C]] e tutti i particolari ([[divisa|divise]], apparecchiature, ecc.) sono ugualmente curati. Addirittura la pistola visibile per pochi secondi nelle mani del
== Colonna sonora ==
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* L'urlo del capo macchinista, quando i motori Diesel si mettono in moto dopo le riparazioni effettuate mentre era affondato, non era previsto nel copione, ma improvvisato sul momento.
* Le esplosioni subacquee delle cariche di profondità sono realizzate molto bene; in un'intervista, il regista ha raccontato che sono state realizzate filmando con cineprese ad alta velocità delle esplosioni di piccole cariche.
* Le scene in movimento all'interno del sommergibile, tipo quella della prima immersione rapida, sono state realizzate utilizzando una piccola ''[[steadicam]]'' artigianale, una cinepresa stabilizzata
* C'è una scena interessante da un punto di vista fotografico, in cui il più vicino addetto radio/sonar
* La produzione non disponeva delle attrezzature evolute delle produzioni americane [[hollywood]]iane, perciò nelle scene in cui i protagonisti venivano bagnati l'acqua non era riscaldata, bensì fredda, e quando gli attori tremavano per il freddo non stavano recitando. Questo, unitamente al fatto che il film è stato girato in sequenza, utilizzando sempre gli stessi abiti (non lavati), dona al film un'aura di autenticità, che si contrappone a tutti i film western, di guerra o d'azione in cui attori e attrici indossano magliette e camicette bianche che passano indenni a tutto.
* Il film è stato girato in sequenza in un periodo di due anni, ricavando fino a cinque ore di film da cui sono state tratte sia la versione originale cinematografica, sia
* All'uscita del film, moltissimi ex soldati in lacrime ringraziarono la produzione, poiché per la prima volta un'opera cinematografica li rappresentava in modo non derisorio né umiliante, tra cui anche personalità non-militari costretti a partecipare alla guerra e
== Distribuzione ==
== Versione ''Director's cut'' ==▼
Il film è uscito nelle sale cinematografiche della [[Germania Ovest]] il 17 settembre 1981. Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e in [[Italia]], invece, è uscito rispettivamente nei giorni 10 febbraio e 18 marzo 1982.
=== Adattamento italiano ===
====Doppiaggio====
Il [[Doppiaggio italiano|doppiaggio]] originale, diretto da [[Giorgio Piazza]] sui [[Dialoghista|testi]] di Sergio Jacquier, fu eseguito dalla C.D.S. con la collaborazione della [[Cooperativa Doppiatori Cinematografici|C.D.C]]. Nel 1997, in occasione dell'uscita della ''Director's cut'', è stato effettuato un ridoppiaggio dalla [[CDC Sefit Group|Sefit-CDC]] sotto la direzione di [[Manlio De Angelis]], anche autore di dialoghi con l'assistenza di Antonella Bartolomei: in entrambe le edizioni ha partecipato [[Michele Gammino]] (il quale ha doppiato nell'82 il Kapitänleutnant / tenente di vascello Phillip Thomsen e nell'edizione del '97 il comandante Der Alte; detto "il vecchio").<ref>{{Cita web|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/film1/uboot96.htm|titolo=Das Boot: U-Boot 96|sito=[[Il mondo dei doppiatori|AntonioGenna.net]]|accesso=5 febbraio 2023}}</ref>
▲=== Versione ''Director's cut'' ===
Nel 1997 è stata distribuita la versione ''Director's cut'', della durata di 209 minuti. Durante le riprese nel "tubo" (l'interno del sommergibile), lo spazio era talmente angusto che in una scena del ''Director's cut'', guardando con attenzione, è possibile scorgere una segretaria di produzione.
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== Differenze rispetto al libro ==
L'autore del libro, [[Lothar-Günther Buchheim]] ha espresso varie critiche alla realizzazione del film.<ref>Lothar-Günter Buchheim, ''Kommentar - Die Wahrheit blieb auf'', 1981.</ref> A parer suo, infatti, alcune scene sono state esagerate, come le scene di isterismo o di gioia, così come le scene in cui si vedono saltare dei bulloni durante le esplosioni delle cariche di profondità, quando secondo Buchheim per mettere in apprensione l'intero equipaggio è sufficiente che salti un solo bullone. Lo scrittore ha inoltre criticato alcune scene presenti solo nel film, quale quella in cui viene lanciato in faccia al tenente Werner uno straccio sporco d'olio: una cosa simile su un sommergibile non sarebbe stata tollerata.
Quando il sommergibile sta per affondare nello [[stretto di Gibilterra]], il comandante lo manda a tutta velocità in superficie e quando affonda finisce in un punto in cui il fondale è più basso; nel libro è molto chiaro che il comandante aveva già studiato questa soluzione a tavolino avendo molti dubbi sulla possibilità di riuscire a passare lo stretto di Gibilterra.
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== Differenze rispetto alla realtà ==
* Nel film il narratore è il tenente Werner, corrispondente di guerra a bordo del sommergibile ''U-96''. Nella realtà l'autore del libro Lothar Günter Buchheim era un ufficiale corrispondente di guerra che nel 1941 venne imbarcato a bordo dell{{'}}''U-96'' nella sua settima missione, con il compito di scattare fotografie e descrivere quanto avveniva per scopi di propaganda. Dopo la guerra, nel 1973, scrisse il libro ''Das Boot'', basandosi sulle sue esperienze, mentre successivamente scrisse altri cinque libri, corredati da oltre cinquemila fotografie scattate durante la guerra.
* La missione in questione consisteva nel pattugliamento di una zona dell'Atlantico per intercettare i convogli delle navi alleate. Nella realtà durante questa missione non accadde molto, tranne che il sommergibile, il 31 ottobre 1941, affondò la nave olandese di 5 998 tonnellate di stazza ''Bennekom'', appartenente al convoglio OS-10. Come conseguenza fu attaccato con 37 cariche di profondità dalla corvetta di scorta HMS ''Lulworth'' (costruita negli Stati Uniti e prestata alla ''Royal Navy'' per la scorta dei convogli in funzione anti sommergibile). L{{'}}''U-96'' riuscì a salvarsi e ritornò nel porto di [[Base
* Nel libro viene narrato un fatto eccezionale, vale a dire l'incontro casuale in pieno Atlantico di due sommergibili. In effetti l'incontro di due sommergibili è storicamente accaduto, anche se non all{{'}}''U-96''.
* Nel libro, così come nel film, l'equipaggio (a parte il primo ufficiale, dichiaratamente filo-nazista) è apolitico, indifferente e cinico. Gli storici concordano che nel 1941 la marina degli ''U-Boot'' è stata uno dei rami meno filo-nazisti delle forze armate tedesche, e tale scetticismo in quel momento della guerra è plausibile.
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== Accoglienza ==
=== Incassi ===
Il film ha incassato globalmente 84 970 337 dollari del
=== Critica ===
Il film venne accolto con grande ammirazione dalla [[critica]] e tutt'oggi è considerato uno dei migliori film tedeschi di tutti i tempi, oltre che uno dei migliori [[Cinema di guerra|film di guerra]] mai realizzati a livello mondiale. Ottenne sei [[Candidatura|nomination]] all'[[Premio Oscar|Oscar]].
Oltre alle qualità tecniche, la cura dei particolari e gli [[effetti speciali]], il film è stato il primo a descrivere i soldati tedeschi come vittime anziché come "cattivi"
Il film ebbe anche un enorme successo di pubblico, specialmente in Germania e negli USA, e s'inserisce in un filone di film di guerra, per così dire, antimilitaristi ma non troppo, di cui fanno parte anche ''[[Stalingrad (film 1993)|Stalingrad]]'' di [[Joseph Vilsmaier]] e ''[[Platoon]]'' di [[Oliver Stone]].
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== Riconoscimenti ==
* [[Premi Oscar 1983|1983]] - '''[[Premio Oscar]]'''
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* [[Golden Globe 1982|1982]] - '''[[
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* [[Premi BAFTA 1983|1983]] - '''[[British Academy Film Awards|Premio BAFTA]]'''
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== Sequel ==
Il film ha avuto un seguito nel 2018 con la serie televisiva ''[[Das Boot (serie televisiva)|Das Boot]]'', ancora prodotta dalla Bavaria Film e sempre basata sui romanzi di [[Lothar-Günther Buchheim|Buchheim]] ''Das Boot'' e il successivo ''Die Festung'' del 1995.
== Galleria d'immagini ==
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File:Baselapallice08.jpg|La [[Base
File:U995 2004 1.jpg|L'''U-995'', un [[U-Boot Tipo VII|''U-Boot'' Tipo VII]]
File:Baselapallice05.jpg|L'interno della base sommergibilistica di [[La Rochelle]], dove i marinai dell'''U-Boot 96'' cercano riparo durante il bombardamento della [[Royal Air Force|RAF]]
File:Das Boot Bavaria-Studios 02.JPG|Torretta del modello dell'''U-Boot 96'' in esposizione ai Bavaria-Studios
File:Bavaria Filmstudio Das Boot 4.jpg|Il tavolo del [[Timoniere|capo timoniere]] dell'''U-Boot 96
File:Bavaria Filmstudio Das Boot 1.jpg|Sala macchine con i motori Diesel
File:Bavaria Filmstudio Das Boot 5.jpg|Camera di manovra
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== Note ==
<references />
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
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[[Categoria:Film di sottomarini]]
[[Categoria:Film sulla seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Film basati su
[[Categoria:Film diretti da Wolfgang Petersen]]
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