Trotula: differenze tra le versioni

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|Nome = Trotula
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = conosciuta anche con i nomi di '''Trotula de Ruggiero''', '''Trota''', '''Trottula''', '''Trotta''', '''Trocta''' o '''Troctula'''
|Sesso = F
|AnnoNascita = circa 1050
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|Attività = medica
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità = , probabilmente attiva nell'ambiente della [[scuola medica salernitana]] nella seconda metà dell'XI secolo.<ref>«''Trotula, il medico''» di [[Ferruccio Bertini]], p. 99, tratto da {{cita libro|autore= Ferruccio Bertini, [[Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri]], [[Franco Cardini]], Claudio Leonardi|titolo= Medioevo al femminile|annooriginale= 1989|anno= 2005|ed=4|editore= [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]]|isbn=88-420-4972-7}}</ref><ref>[https://www.linkiesta.it/2017/02/la-crusca-si-puo-dire-anche-medica-e-medichessa/ Quesiti linguistici : La Crusca: si può dire anche “medica” e “medichessa”]</ref>
|Immagine = Trotula_of_SalernoTrotula of Salerno Miscellanea medica XVIII Early 14th Century.jpg
}}
 
Sulla biografia di Trotula<ref>[https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC8182603/figure/F2/ Immagine di Trotula da Salerno assieme ad altre donne medico salernitane]</ref> non si hanno informazioni affidabili, ma a lei è stata attribuita già nel XII secolo l'opera medica in latino ''Summa qui dicitur Trotula'' (nota anche con molti altri titoli, tra cui ''[[De passionibus mulierum ante in et post partum]]''), fondamentale per l'affermazione dell'[[ostetricia]] e della [[ginecologia]] come scienze mediche.<ref name="ReferenceA">{{DBI| nomeurl=trotula| autore=Arianna Bonnini | accesso=13 aprile 2021}}</ref> Su questa base, il nome di Trotula come medica rimase famoso fino all'età moderna.
 
==Notizie biografiche==
Il nome di Trotula fu celebre nel [[Medioevo]] in tutta Europa, in particolar modo per gli studi legati alla medicina delle donne. Tuttavia, sul suo conto non esiste nessuna informazione certa.<ref>{{DBI| nomeurlname=trotula| autore=Arianna Bonnini | accesso=13 aprile 2021}}<"ReferenceA"/ref>
 
Di sicuro, il nome "Trota", di cui "Trotula" è un diminutivo, era comune a Salerno durante il XII secolo: si può stimare che in quel periodo vivessero in città circa 90 donne con quel nome. Negli archivi sono stati trovati anche due casi di donne che avevano come nome proprio "Trotula", anche se uno dei due è riferito ad una bambina.<ref name="Development of Trotula" />
 
Un'altra certezza è la presenza di donne che a Salerno praticavano la professione di guaritrici: esistono circa 60 testimonianze storiche che confermano l'esistenza delle ''[[mulieres salernitanae]],'' studiose che insegnavano o erano attive intorno alla [[Scuola medica salernitana|Scuola medica di Salerno]]. Le testimonianze provengono anche da scrittori come [[Orderico Vitale]] e {{chiarire|[[Maria di Francia (poetessa)|Maria di Francia]]}} che raccontano di come i viaggiatori elogiassero le capacità guaritrici di una donna salernitana, senza mai esplicitarne il nome.
 
Nei necrologi della cattedrale di Salerno viene ricordata una medica morta nel 1155, anche se non vi è alcun riferimento a Trotula o alle ''mulieres salernitanae''.
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=== Ricostruzioni tradizionali ===
Una vita ipotetica di Trotula è stata ricostruita in passato in modo fantasioso da diversi autori ed è spesso riproposta anche in opere recenti. Gli studi storici moderni hanno mostrato che queste ricostruzioni, interessanti per l'immagine del personaggio nella storia, sono del tutto prive di basi e non hanno nessuna affidabilità scientifica.<ref>{{DBI| nomeurlname=trotula| autore=Arianna Bonnini | accesso=13 aprile 2021}}<"ReferenceA"/ref>
 
In particolare, secondo una tradizione antica, Trotula sarebbe stata una componente della nobile famiglia [[normanni|normanna]] De Ruggiero, famosa al suo tempo per aver donato a [[Roberto il Guiscardo]] parte dei propri averi per la costruzione del [[Duomo di Salerno]].<ref>[{{Cita web |url=http://www.lascuolamedicasalernitana.beniculturali.it/index.php?it/98/maestri&pag=15 |titolo=Maestri - La Scuola Medica Salernitana] |accesso=10 novembre 2016 |dataarchivio=12 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160312121904/http://www.lascuolamedicasalernitana.beniculturali.it/index.php?it/98/maestri&pag=15 |urlmorto=sì }}</ref> Sarebbe inoltre nata a [[Salerno]] e, grazie alla posizione della sua famiglia, avrebbe avuto l'opportunità di intraprendere studi superiori e di [[medicina]]. Secondo questa ricostruzione, avrebbe operato al tempo dell'ultimo [[principato di Salerno|principe longobardo di Salerno]], [[Gisulfo II di Salerno|Gisulfo II]], prima dell'arrivo in città del medico [[Constantino l'Africano]].<ref>Salvatore De Renzi, [http://books.google.it/books?id=cE11NxJB2wIC&printsec=titlepage#PPA195,M1 ''Storia documentata della scuola medica di Salerno''], Gaetano Nobile, Napoli, 1857, p. 195 ([[Google book search]])</ref>
 
Secondo un'ipotesi avanzata nell'Ottocento da [[Salvatore De Renzi]], anch'essa del tutto priva di riscontri, Trotula avrebbe inoltre sposato un altro medico, Giovanni Plateario;<ref>Salvatore De Renzi, [http://books.google.it/books?id=cE11NxJB2wIC&printsec=titlepage#PPA195,M1 ''Storia documentata della scuola medica di Salerno''], Gaetano Nobile, Napoli, 1857, pp. 198-199 ([[Google book search]])</ref> da lui avrebbe avuto due figli, [[Giovanni Plateario il Giovane]] e [[Matteo Plateario|Matteo]], a loro volta medici, che, insieme al padre, sono ricordati come ''Magistri Platearii''.<ref name=":0">{{Treccani|plateario_(Dizionario-Biografico)|PLATEARIO}}</ref> Un'altra teoria sarebbe quella secondo cui ella avrebbe sposato un Matteo senior, in seguito definito [[Arcimatteo]], l'autore del ''[[De adventu medici ad aegrotum]]'' e delle ''[[Regule urine]]''.<ref name=":0" />
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=== ''Summa qui dicitur Trotula'' ===
{{Vedi anche|De passionibus mulierum ante in et post partum}}
La ''Summa qui dicitur Trotula'', nota con molti altri titoli, tra cui semplicemente ''Trotula'' oppure ''[[De passionibus mulierum ante in et post partum]]'' ('Sulle malattie delle donne prima, durante e dopo il parto'), è un'opera medica in latino della fine del XII secolo. L'opera è stata attribuita sinfin dal [[Medioevo]] a "Trotula", "Trota" o "Trocta", ma in realtà è la somma di tre testi medici indipendenti scritti nel XII secolo da autori diversi. Nel comporre la ''Summa qui dicitur Trotula'' i testi furono rielaborati aggiungendo altro materiale e rielaborando alcune sezioni.<ref name="Development of Trotula">{{Cita web|url=https://www.persee.fr/doc/rht_0373-6075_1996_num_26_1996_1441|titolo=The development of the Trotula|autore=Monica H. Green}}</ref><ref name="ReferenceB">{{Cita libro|autore=Monica H. Green|capitolo=Prefazione all'edizione italiana|titolo=Trotula. Un compendio medievale di medicina delle donne|curatore=Monica H. Green|anno=2009|editore=SISMEL - Edizioni del Galluzzo|città=Firenze|ISBN=9788884503367|cid=GreenSISMEL|p=3}}</ref>
 
Il titolo ''Summa qui dicitur Trotula'' significa semplicemente "compendio chiamato 'Trotula'". Il nome "Trotula", che in latino è il diminutivo di ''trota'' e significa quindi "piccola trota", fu inserito nel titolo perché "Trota" era indicata come l'autrice dell'unico testo non anonimo tra quelli raccolti nell'opera, il ''De curis mulierum''. In questo modo si voleva probabilmente suggerire al lettore che la ''Summa'' era una versione ridotta del testo di Trota, distinguendolo al tempo stesso da un'altra compilazione, la ''Medicina pratica'', scritta da un'altra guaritrice di nome Trota. Negli anni successivi la maggior parte dei copisti e degli editori interpretò però "Trotula" non come il nome dell'opera ma come il nome dell'autrice.<ref>{{Cita libro|autorename=Monica H. Green|capitolo=Prefazione all'edizione italiana|titolo=Trotula. Un compendio medievale di medicina delle donne|curatore=Monica H. Green|anno=2009|editore=SISMEL - Edizioni del Galluzzo|città=Firenze|ISBN=9788884503367|cid=GreenSISMEL|p=3}}<"ReferenceB"/ref>
 
La ''Summa qui dicitur Trotula'' divenne la raccolta di informazioni sulla medicina della donna più diffusa nell'Europa medievale.<ref name="ReferenceC">{{Cita libro|autore=Monica H. Green|capitolo=Prefazione all'edizione italiana|titolo=Trotula. Un compendio medievale di medicina delle donne|curatore=Monica H. Green|anno=2009|editore=SISMEL - Edizioni del Galluzzo|città=Firenze|ISBN=9788884503367|cid=GreenSISMEL|p=1}}</ref> Del testo sono sopravvissute in totale 122 copie manoscritte, mentre un'altra cinquantina di manoscritti è composta da traduzioni in diverse lingue. Sono note in particolare sette versioni in francese, cinque in inglese, tre in olandese, due in italiano e una in ebraico e in irlandese, in aggiunta a una resa in prosa latina e una in versi.<ref>{{Cita libro|autorename=Monica H. Green|capitolo=Prefazione all'edizione italiana|titolo=Trotula. Un compendio medievale di medicina delle donne|curatore=Monica H. Green|anno=2009|editore=SISMEL - Edizioni del Galluzzo|città=Firenze|ISBN=9788884503367|cid=GreenSISMEL|p=1}}<"ReferenceC"/ref>
 
L'opera fu pubblicata a stampa per la prima volta a stampa nel 1544, a [[Strasburgo]], da a opera di [[Georg Kraut]]. Kraut non mise in dubbio il fatto che la ''Summa qui dicitur Trotula'' fosse un unico testo. Tuttavia, notando le numerose imprecisioni e contraddizioni, decise di riordinare il testo eliminando gli elementi superflui e contraddittori. Questo intervento rese il suo testo molto diverso dall'assemblaggio medievale e rese anche difficile ai lettori successivi comprendere che in realtà la ''Summa'' era la raccolta di testi diversi.<ref name="Development of Trotula"/>
 
====Testi inclusi nella ''Summa''====
I tre testi inclusi nella ''Summa'' sono, nella ricostruzione di Monica Green:
 
* '''''Liber de sinthomatibus mulierum''''' ('Libro delle malattie delle donne'), basato sul ''Tractatus de egritudinisegritudinibus mulierum'' ('Trattato sulle malattie delle donne'), con informazioni su ginecologia e ostetricia
*'''''De curis mulierum''''' ('Sui trattamenti per le donne'), sulle malattie delle donne e sulla cosmesi
*'''''[[De ornatu mulierum]]''''' ('Sulla cosmetica delle donne'), sulla cosmesi
[[File:Trotula.jpeg|thumb|[[Illustrazione]] da un [[manoscritto]] medievale del ''[[De passionibus mulierum ante in et post partum]]'']]
 
I tre testi circolarono anche in forma indipendente fino alla fine del Medioevo.<ref>{{Cita libro|autorename=Monica H. Green|capitolo=Prefazione all'edizione italiana|titolo=Trotula. Un compendio medievale di medicina delle donne|curatore=Monica H. Green|anno=2009|editore=SISMEL - Edizioni del Galluzzo|città=Firenze|ISBN=9788884503367|cid=GreenSISMEL|p=3}}<"ReferenceB"/ref>
 
A livello di impostazione, i tre testi sono piuttosto diversi fra loro. Il ''De ornatu mulierum'' e il ''Liber de sinthomatibus mulierum'' fanno infatti riferimento alla scienza medica araba, mentre il ''De curis mulierum'' fa riferimento alla pratica medica salernitana, e questo rende impossibile attribuirli a un unico autore.<ref name="Development of Trotula"/> Nella ricostruzione di Monica H. Green nessuno dei tre testi è stato scritto da Trotula e tutti sono stati scritti con molta probabilità da mano maschile. Tuttavia, è possibile che il ''De curis mulierum'' rielaborasse materiale scritto originariamente da una donna<ref>{{Cita web|url=https://treccani.it/enciclopedia/trotula_%28Dizionario-Biografico%29/|titolo=Dizionario Biografico degli Italiani|autore=Arianna-Bonnini}}</ref>[[File:Trotula De Ornatu Mulierum 15th century.jpg|thumb|Il ''[[De ornatu mulierum]]'', [[manoscritto]] del [[XV secolo]]. [[Musée national du Moyen Âge]]]]
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==== ''De curis mulierum'' ====
Il ''De curis mulierum'' è l' unico dei tre testi della ''Summa qui dicitur Trotula'' a fare il nome di Trota.
 
In questo testo un narratore esterno descrive come una guaritrice di nome Trota, che praticava la medicina nella città di [[Salerno]], grazie alle proprie conoscenze mediche era riuscita ad aiutare una donna che soffriva di dolori addominali. Nel testo si spiega che la paziente era stata visitata da altri guaritori che le avevano diagnosticato la rottura dell'intestino: Trota fu l'unica a capire che il problema non era di origine intestinale ma uterina. Il ''De curis mulierum'' testimonia come Trota avesse una conoscenza maggiore nelle malattie delle donne rispetto agli altri guaritori (in epoca medievale le guaritrici donne avevano una maggiore conoscenza delle malattie ginecologiche rispetto ai loro colleghi uomini, in quanto le donne si vergognavano a far visitare i propri genitali ai medici uomini).<ref name="Making women's medicine masculine"/>
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Oltre alla ''Summa qui dicitur Trotula'', altri due testi medici provenienti dalla Salerno del XII secolo hanno un collegamento a una "Trota": il ''De egritudinum curatione'' e la ''Practica secundum Trotam''.<ref name="Development of Trotula"/>
 
==== ''De egritudinum curatione'' ====
Il ''De egritudinum curatione'' ("Sul trattamento delle malattie") è un trattato che racchiude gli estratti delle pratiche mediche di sette medici salernitani del XII secolo: fra questi medici viene citata anche Trota. Nel trattato viene particolarmente elogiata la sua conoscenza dei disturbi gastrointestinali e dell'oftalmolgia.<ref name="Development of Trotula"/>
 
==== ''Practica secundum Trotam'' ====
La ''Practica secundum Trotam'' ("Pratica secondo Trota") è un trattato che descrive le cure per malattie di vario genere (dolore ai denti, problemi di milza, pidocchi, scottature e così via). La ''Practica secundum Trotam'', di cui oggi rimangono solo due manoscritti, è probabilmente una versione ridotta di un testo medico più ampio. Questo è l'unico testo la cui paternità viene assegnata alla stessa Trota<ref name=" Making women's medicine masculine">{{Cita libro|titolo=Making women's medicine masculine. The rise of male authority in pre-modern gynecology|autore=Monica H. Green|data=20 marzo|anno=2008|editore=OUP Oxford|città=Oxford|lingua=Ingleseen|ISBN=9780191607356}}</ref>.
 
Nel ''De curis mulierum'' e nella ''Pratica secundum Trotam'' si trovano 15 ricette uguali e diverse similitudini nel pensiero medico teorico e nei rimedi pratici utilizzati. Questo porta a pensare che la fonte di entrambi i libri sia la medesima <ref name="Development of Trotula"/>.
 
=== Traduzioni in italiano ===
*Il ''[[De passionibus mulierum ante, in et post partum|De passionibus mulierum]]'' in traduzione italiana, fortemente interpolata, è incorporato nell'[[edizione aldina]] di ''Medici Antiqui Omnes'', Venezia, 1547
*''Sulle malattie delle donne'', a cura di [[Pina Boggi Cavallo]], traduzione di Matilde Nubiè e Adriana Tocco, Torino, 1979
*{{Cita libro|titolo=Trotula. Un compendio medievale di medicina delle donne|curatore=Monica H. Green|anno=2009|editore=SISMEL - Edizioni del Galluzzo|città=Firenze|traduttore=Valentina Brancone|ISBN=9788884503367|cid=GreenSISMEL}}
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Un segno dell'importanza della figura di questa ''mulier salernitana'' nei secoli è la coniazione di una medaglia in bronzo a lei dedicata, unico personaggio femminile, in una serie di diciassette medaglie raffiguranti gli uomini illustri del territorio del [[Regno delle Due Sicilie]] dall'antichità classica alla contemporaneità, realizzata tra il 1830 e il 1834 su concessione reale nell'officina di Lorenzo Taglioni e con l'impiego dei maestri incisori della Regia Zecca Vincenzo Catenacci e Achille e Luigi Arnaud.
 
Per alcuni commentatori (tra i quali la [[psicanalista]] [[Pina Boggi Cavallo]]) la progressiva trasfigurazione in leggenda della figura di Trotula segna la scomparsa dell'importanza delle donne nella [[storia della medicina]], da allora in poi relegate a ruoli marginali, portatrici di una cultura popolare della cura.
 
''[[Trotula Corona]]'' è il nome attribuito in suo onore a una [[Formazione geologica|formazione]] [[esogeologia|esogeologica]] del [[Venere (pianeta)|pianeta Venere]]: la [[Corona (esogeologia)|corona]], precedentemente indicata come ''Trotula [[Patera (esogeologia)|Patera]]'', ha un diametro di 146&nbsp;km ed è ubicata a 41,3° di latitudine e 18,9° di longitudine.
A lei è dedicata una via a Salerno e una a Roma.
 
==Note==
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*{{cita libro|autore=Tommasina Soraci|titolo=Trotula de' Ruggiero. (1035?-1097) Una medica delle donne per le donne|editore=Edizioni Era Nuova|città=Perugia|anno=2016}}
*{{Cita libro|titolo=Trotula. Un compendio medievale di medicina delle donne|curatore=Monica H. Green|anno=2009|editore=SISMEL - Edizioni del Galluzzo|città=Firenze|ISBN=9788884503367|cid=GreenSISMEL}}
*{{Cita libro|titolo=The Trotula: An English Translation of the Medieval Compendium of Women's Medicine|autore=Monica H. Green|anno=2010|annooriginale=2001|editore=University of Pennsylvania|città=Philadelfia|lingua=Ingleseen|ISBN=9780812235890}}
*{{Cita libro|titolo=Making Women's Medicine Masculine: The Rise of Male Authority in Pre-Modern Gynaecology|autore=Monica H. Green|data=20 marzo|anno=2008|editore=OUP Oxford|città=Oxford|lingua=Ingleseen|ISBN=9780191607356}}
*{{Cita libro|titolo=Trotula de Ruggiero in La filosofia donna|autore=Chiara Zamboni|anno=1997|editore=Demetra}}
*{{DBI| nomeurl=trotula| autore=Arianna Bonnini | accesso=13 aprile 2021}}
*{{Cita pubblicazione|nome=P.|cognome=Cavallo|nome2=M. C.|cognome2=Proto|nome3=C.|cognome3=Patruno|data=2008-04|titolo=The first cosmetic treatise of history. A female point of view|rivista=International Journal of Cosmetic Science|volume=30|numero=2|pp=79–8679-86|doi=10.1111/j.1468-2494.2007.00414.x|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18377616}}
*{{Cita libro|nome=Paola|cognome=Presciuttini|titolo=Trotula|url=https://www.worldcat.org/oclc/898721820|data=2014|editore=Meridiano zero|OCLC=898721820|ISBN=978-88-8237-301-6}}
*Giorgio Cosmacini, Salerno e gli studi, in L'arte lunga: storia della medicina dall'antichità a oggi, Laterza, 2011
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*Elisabetta Bartoli, [http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=3&ved=0CB0QFjAC&url=http%3A%2F%2Fwww.icec-cf.it%2Fl%2527ora%2520del%2520the%2520al%2520museo%25202007-2008.pdf&rct=j&q=mulieres+salernitanae+arnaldo+villanova&ei=6oskTMqkKo6r_Qbq9bTVBA&usg=AFQjCNFI3DpolKp9KZbHz0Jvl44lggJajA ''Trotula, una donna medico dell'XI secolo''], intervento pubblicato dal Quaderno didattico del Museo Civico Archeologico di [[Castiglione del Lago]] (pp.&nbsp;5– 10)
*{{cita web|http://www.universitadelledonne.it/trotula.htm|Biografia}}
*[http://www.italiamedievale.org/sito_acim/personaggi/trotula.html Trotula] da italiamedievale.org (Associazione Culturale Italia Medievale)
*[http://www.paolocavallo.com/CosmeticaMedievale.htm ''Il Primo Trattato di Cosmetica della Storia. Un punto di vista Femminile''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120801164839/http://www.paolocavallo.com/CosmeticaMedievale.htm |data=1 agosto 2012 }}, [http://www.paolocavallo.com Paolo Cavallo] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121027010042/http://www.paolocavallo.com/ |data=27 ottobre 2012 }}, 2008, da [http://www.paolocavallo.com paolocavallo.com] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121027010042/http://www.paolocavallo.com/ |data=27 ottobre 2012 }}
*{{cita web | 1 = http://www.napoliontheroad.it/quaresimatrotula.htm | 2 = Riassunto biografico | accesso = 14 marzo 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070928004325/http://www.napoliontheroad.it/quaresimatrotula.htm | dataarchivio = 28 settembre 2007 | urlmorto = sì }}
*{{Cita web|url=https://www.persee.fr/doc/rht_0373-6075_1996_num_26_1996_1441|titolo=The development of the Trotula|autore=Monica H. Green|data=}}