Jaca: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
<!-- Il testo commentato è SOLO UN ESEMPIO -->
|Nome = Jaca
{{Comune spagnolo|nomecomune= Jaca <!-- Barcellona -->
|Nome ufficiale =
|nomespagnolo= Jaca <!-- Barcelona -->
|Panorama = Jaca from rapitan.jpg
|nomecomunita= [[Aragona]] <!-- [[Andalusia]] -->
|Didascalia = Panorama
|nomeprovincia= [[Provincia di Huesca|Huesca]] <!-- [[Granada (provincia)|Granada]] -->
|Stato = ESP
|latitudine= 42° 34' N <!-- 37° 54' N -->
|Grado amministrativo = 3
|longitudine= 0° 33' O <!-- 12° 30' E -->
|Divisione amm grado 1 = Aragona
|altitudine= 818 <!-- 187 -->
|Divisione amm grado 2 = Huesca
|superficie= 406,3 <!-- 1.285 -->
|Amministratore locale =
|abitanti= 11.398 <!-- 346.804 -->
|Partito =
|anno= 2001 <!-- 2001 -->
|Data elezione =
|densita= 28,07 <!-- 1.747,45 -->
|Data istituzione =
|cap= 22700 <!-- 27090 -->
|Latitudine decimale = 42.5667
|prefisso= (+34) 974 <!-- (+34) 824 -->
|Longitudine decimale = -0.55
|targa= HU <!-- EX -->
|Altitudine = 818
|sito= &nbsp; <!-- http://www.ajuntament.gi/-->
|Superficie = 406.3
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune spagnolo-->
|Note superficie =
|Abitanti = 13396
'''Jaca''' (in [[lingua aragonese|aragonese]]: ''Chaca'') è un comune [[Spagna|spagnolo]] di 11.398 abitanti situato nella [[Comunità autonome della Spagna|comunità autonoma]] dell'[[Aragona]].<br />
|Note abitanti =
È il capoluogo della [[comarca]] della [[Jacetania]], alla quale ha dato il nome.
|Aggiornamento abitanti = 2009
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Aísa]], [[Borau]], [[Caldearenas]], [[Canfranc]], [[Castiello de Jaca]], [[Laruns]] ([[Pirenei Atlantici|FR-64]]), [[Las Peñas de Riglos]], [[Sabiñánigo]], [[Santa Cilia]], [[Santa Cruz de la Serós]], [[Urdos]] (FR-64), [[Valle de Hecho]], [[Villanúa]]
|Lingue =
|Prefisso = (+34) 974
|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Nome abitanti = Jaqués/Jaquesa, Jacetano/Jacetana
|Patrono =[[santa Eurosia]]
|Festivo = 25 giugno
|Raggruppamento = [[Jacetania]]
|Mappa =
|Didascalia mappa =
}}
'''Jaca''' (in [[lingua aragonese|aragonese]]: ''Chaca'') è un [[Comuni della Spagna|comune spagnolo]] di {{formatnum:13396}} abitanti (stima [[2009]])<ref>Cfr. il [http://www.ine.es/nomen2/index.do?accion=busquedaRapida&subaccion=&numPag=0&ordenAnios=ASC&nombrePoblacion=Jaca&botonBusquedaRapida=Consultar+selecci%F3n sito dell'Instituto Nacional de Estadistica (INE)]</ref> situato nella [[Comunità autonome della Spagna|comunità autonoma]] dell'[[Aragona]]. È il capoluogo della [[comarca]] della [[Jacetania]], alla quale ha dato il nome, ed è situata lungo il [[Camino Aragonés|Cammino aragonese]] di Santiago, a circa trenta km dalla frontiera [[Spagna|ispano]]-[[Francia|francese]].
 
Cittadina pirenaica dal passato illustre e prima capitale del [[Regno d'Aragona]], è considerata una fra le più importanti stazioni sciistiche di Spagna (gli impianti sono però situati a una ventina di chilometri dalla città). Oltre che per gli sport invernali, Jaca è nota anche come antico centro religioso (fu eretta a [[Diocesi di Jaca|Diocesi]] nell'[[XI secolo]], e possiede un'imponente [[Cattedrale di San Pietro (Jaca)|cattedrale]] romanica), per la ''Cittadella'' fortificata e per il [[festival musicale|festival]] internazionale di musica (a cadenza biennale).
Jaca è situata al nord-ovest della provincia, nella Valle del fiume [[Aragon (fiume)|Aragon]] e ai piedi del monte Oroel, nel cuore dei [[Pirenei]]. È considerata una fra le più importanti stazioni invernali di Spagna. Centro conosciuto per i corsi estivi organizzati dall'Università di Saragozza, fu sede vescovile dall' [[XI secolo|XI]] alla fine del [[XVI secolo]]
 
A Jaca vengono organizzati corsi estivi dall'Università di Saragozza, mentre conferenze e simposi sono spesso ospitati nel moderno e capiente Palazzo dei Congressi. È stata inoltre una delle città candidate ad ospitare i [[XVIII Giochi olimpici invernali]] ed i [[XXII Giochi olimpici invernali]].
Le sue principali attrattive turistiche sono la cattedrale e la cittadella, gli sport invernali, il [[festival musicale]] biennale della [[World music]]. Jaca è situata sul [[Camino Aragonés|Cammino aragonese]].
 
== Geografia fisica ==
Vi si trova anche un Palazzo dei congressi.
Il territorio comunale è situato ai piedi dei [[Pirenei]] centrali, nella zona nord-occidentale della regione. La città si estende lungo il margine sinistro del [[Aragón (fiume)|fiume Aragón]], nella valle che prende il nome da tale corso d'acqua. A sud si staglia imponente, a pochi chilometri di distanza dall'abitato, la ''Peña Oroel'', ultima cima dei contrafforti prepirenaici.
 
Il clima della città è di tipo subcontinentale, pur se influenzato dai venti oceanici provenienti dalla vicina Navarra, con inverni freddi ma non rigidi (la temperatura media di gennaio è di circa {{M|2,5|u=°C}}) ed estati tiepide (la temperatura media del mese più caldo, luglio, è di circa {{M|20|u=°C}}). Le precipitazioni sono generalmente comprese fra gli 800 e i {{M|900|u=mm}}.
Jaca è candidata ai [[Giochi olimpici invernali del 2014]].
 
== Storia ==
=== Epoca preromana ===
I primi abitanti della regione di cui si abbiano testimonianze furono gli [[Jacetani]], popolo di probabile origine [[Iberi|iberica]] che, attorno al [[V secolo a.C.]] occuparono una parte dei [[Pirenei]] e dei pre-Pirenei aragonesi (fra l'attuale frontiera franco-spagnola e la città di [[Huesca]]. Erano pastori che lasciavano la coltivazione dei campi alle donne. Il loro centro più importante era Jaca, una piccola città fortificata in cui sono state trovate monete dell'epoca con impresso il nome di Iacca (da cui è derivata l'attuale denominazione). Gli invasori romani guidati dal console [[Marco Porcio Catone]], penetrati nella [[Penisola iberica]] nel [[195 a.C.]] trovarono un'accanita resistenza nella regione degli Jacetani. Nella primavera del [[194 a.C.]] posero l'assedio a Jaca che nel frattempo era stata abbandonata da parte dei suoi difensori che si stavano recando in un territorio limitrofe per combattere contro i Sussetani (altra popolazione iberica). Intercettati e fatti prigionieri dai Romani non poterono più rientrare in città. Quest'ultima, rimasta semi-indifesa fu facilmente espugnata da Marco Porcio Catone che ne prese possesso con tutto il territorio circostante. Località strategica per il controllo della parte nord-occidentale della Tarraconensis e di alcuni importanti passi pirenaici, Jaca prosperò durante la dominazione romana e conobbe una rilevante crescita demografica ed economica. Gli abitanti erano dediti in prevalenza al commercio ma anche all'agricoltura ed alla pastorizia.
I primi abitanti della regione di cui possediamo testimonianze furono gli [[Jacetani]], popolo forse di origine non [[iberi]]ca, ma iberizzatosi prima della conquista romana ([[195 a.C.|195]]-[[194 a.C.]]). Tale gruppo etnico, in epoca imprecisata, si era stanziato nei [[Pirenei]] e Prepirenei aragonesi, fra l'attuale frontiera franco-spagnola e i margini settentrionali della [[Hoya de Huesca]]. Erano pastori che lasciavano la coltivazione dei campi alle donne. Il loro centro più importante era Iacca (da cui è derivata l'attuale denominazione), una piccola città fortificata in prossimità dei territori occupati dai [[Baschi (popolo)|Baschi]].
 
=== Colonizzazione romana ===
Durante il [[V secolo]] Jaca fu costretta a seguire il triste destino di tutta l'[[Hispania]] romana con un periodo di decadenza che si protrasse anche dopo il consolidamento dell'occupazione visigota (a cavallo fra il [[V secolo|V]] e il [[VI secolo]]) e l'invasione araba all'inizio dell' [[VIII secolo]]. In epoca carolingia però, il nobile [[Aznar I]], col consenso di [[Carlo Magno]] fondò qui nel [[780]] una contea che prese il nome dal fiume Aragon e che ebbe in Jaca il proprio fulcro. La città venne fortificata e difesa con successo da vari attacchi [[musulmani]] nel corso del [[IX secolo]]. Entrata in possesso dei re cristiani di [[Pamplona]], il sovrano [[Sancho III]] diede la città e tutta la contea a suo figlio [[Ramiro I]] cui conferì anche il titolo di re, avallato successivamente dal Papa mediante bolla. Nacque così il regno indipendente di [[Storia dell'Aragona|Aragona]] che, dal [[1077]] ebbe ufficialmente come capitale Jaca e che fu destinato a giocare un ruolo di primaria importanza nella penisola iberica, in [[Italia]] e in tutto il bacino del [[Mediterraneo]].
Gli invasori romani, guidati dal console [[Marco Porcio Catone]], penetrarono nella [[Penisola iberica]] nel [[195 a.C.]] trovando, in regione, un'accanita resistenza da parte degli Jacetani. In quello stesso anno (o, secondo taluni, nel [[194 a.C.]]), posero l'assedio a Jaca che poco prima era stata abbandonata da quasi tutti gli uomini atti alle armi recatisi in un territorio limitrofo per combattere i Sussetani (altra popolazione iberica). Intercettati e fatti prigionieri dai Romani, non poterono più rientrare in città. Quest'ultima, rimasta quasi indifesa, fu facilmente espugnata da Marco Porcio Catone che ne prese possesso con tutto il territorio circostante. [[File:Marcus Porcius Cato.jpeg|thumb|upright|Marco Porcio Catone, il conquistatore di Jaca]]
Località strategica per il controllo della parte nord-occidentale della Tarraconensis e di alcuni importanti passi pirenaici, Jaca prosperò durante la dominazione romana e conobbe una certa crescita demografica ed economica: ne fa fede la presenza, in città, di una [[zecca (moneta)|zecca]]. Gli abitanti erano dediti sia al commercio che all'agricoltura ed alla pastorizia.
 
=== Culla del Regno d'Aragona ===
Nel [[1010]] si tenne a Jaca un concilio della chiesa cattolica. Con l'elevazione di Jaca a capitale del [[Storia dell'Aragona|Regno d'Aragona]], il re [[Sancho Ramirez]] concesse alla città un ''Fuero'' e cioè uno statuto comunale e dei privilegi che determinarono una notevole espansione urbana cui contribuì anche il passaggio per la città del [[Cammino di Santiago di Compostela|camino de Santiago]], che vi faceva tappa venendo da [[Canfranc]] e proseguendo per [[Santa Cruz]]. Questa favorevole ubicazione comportò benefici di carattere culturale, sociale e commerciale. In questo periodo (Seconda metà dell'[[XI secolo]]) venne eretta in pieno centro cittadino la superba cattedrale, uno dei più significativi edifici [[Arte romanica|romanici]] d'Aragona e di Spagna.
Nel [[V secolo]] Jaca fu costretta a seguire il triste destino di tutta l'[[Hispania]] romana entrando in un periodo di decadenza che si protrasse anche durante la dominazione visigota (fino agli inizi dell'[[VIII secolo]]). Sembra che la città non venisse occupata militarmente dagli invasori islamici ma con ogni probabilità dovette accettarne la supremazia, divenendone tributaria. Già in epoca carolingia tuttavia, il nobile [[Aznar I]], con l'appoggio e il consenso di [[Carlo Magno]] fondò qui, attorno all'anno [[800]], una contea che prese il nome dal fiume Aragón e che ebbe in Jaca il proprio fulcro. La città venne fortificata e difesa con successo da vari attacchi [[musulmani]] nel corso del [[IX secolo]]. Entrata in possesso dei re cristiani di [[Pamplona]], il sovrano [[Sancho III Garcés di Navarra]] ''il Grande'' diede la città e tutta la contea a suo figlio [[Ramiro I di Aragona|Ramiro I]] cui conferì anche il titolo di re, riconosciuto dal Papa, mediante bolla, al suo successore, [[Sancho Ramírez di Aragona|Sancho Ramírez]]. Nacque così il regno di [[Storia dell'Aragona|Aragona]], legato da vincoli di vassallaggio alla [[Santa Sede]] e destinato a giocare un ruolo di primaria importanza nella penisola iberica e in tutto il [[bacino del Mediterraneo]] fino al [[1479]], anno in cui venne unito dinasticamente alla [[Regno di Castiglia|Spagna castigliana]]. Tale regno ebbe, come sua prima capitale, la città di Jaca.
 
Nel [[1010]] si tenne in città un concilio della chiesa cattolica. A Jaca, poco prima di essere elevata a capitale del [[Storia dell'Aragona|Regno d'Aragona]], [[Sancho Ramírez di Aragona|Sancho Ramirez I]] concesse un ''Fuero'' e cioè uno statuto speciale e dei privilegi che determinarono una notevole espansione urbana cui contribuì anche il passaggio per la città del [[Cammino di Santiago di Compostela|camino de Santiago]]. Venendo dalla [[Francia]] attraverso il [[passo del Somport]], la città costituì per secoli la prima tappa importante in terra spagnola, e l'unica dotata di strutture ricettive (locande, stalle per i cavalli) prima di raggiungere la vicina [[Navarra]], ad occidente, o [[Huesca]], a sud. Tale favorevole ubicazione comportò benefici di carattere culturale, sociale e commerciale. Subito dopo essere stata eretta a diocesi (seconda metà dell'[[XI secolo]]), a Jaca fu innalzata, in pieno centro urbano, una superba cattedrale, considerata ancor oggi uno dei più significativi edifici [[Arte romanica|romanici]] d'Aragona e di Spagna.
Anche dopo la riconquista cristiana di [[Saragozza]] nel [[1118]] che successivamente fu destinata a diventare capitale del Regno, Jaca continuò a prosperare. Nel [[XV secolo]] però, fu colpita da un incendio e da una catastrofica epidemia di peste che dimezzò il numero dei suoi abitanti. L'unione dinastica fra il Regno di Aragona e quello di [[Castiglia]] [[1479]] assestò alla città e a tutti i territori della [[Corona d'Aragona]] un colpo mortale. Divenuta una città periferica di un Regno depauperato e asservito all'imperialismo castigliano del tempo, Jaca sembrò ritrovare un certo slancio a cavallo fra il [[XVI secolo|XVI]] e il [[XVII secolo]], quando venne potenziata la sua funzione militare, in virtù della vicinanza alla frontiera francese. È di quell'epoca la ''Cittadella'' ([[1595]]), imponente fortificazione militare progettata e costruita da un architetto italiano, [[Tiburzio Spanocchi]] (o Spanochi) per ordine di [[Filippo II di Spagna|Filippo II]].
 
Anche dopo la riconquista cristiana di [[Saragozza]] ([[1118]]), destinata a diventare capitale del Regno, Jaca continuò a prosperare. Nella seconda metà del [[XV secolo]] però, fu colpita da un incendio e da una catastrofica epidemia di peste che dimezzò il numero dei suoi abitanti.
A partire dal [[1883]] Jaca conobbe un ulteriore periodo di sviluppo dovuto all'arrivo della rete ferroviaria che congiungeva la cittadina a Saragozza, mantenendo nel contempo il suo ruolo militare e strategico fino ad epoca franchista. Nel dicembre del [[1930]] si verificò in città una sollevazione militare che portò alla proclamazione della Repubblica ben presto domata dall'intervento dell'esercito. I due capi della rivolta, i capitani Galán e García Hernández furono fucilati, dopo un processo sommario, lo stesso giorno in cui vennero catturati. Molti accusati, grazie alle pressioni di alcuni aragonesi influenti e dell'opinione pubblica, furono condannati a pene detentive di varia natura e durata, e, nei casi meno gravi, indultati.
 
=== Epoca moderna ===
Persa ormai la sua funzione militare a seguito dell'integrazione della Spagna nella [[Comunità Europea]], la ricchezza della città è sempre più poggiata sul terziario e sul turismo che fanno di Jaca una delle principali stazioni sciistiche dei Pirenei, grazie anche alla sua vicinanza alle piste delle località di ''Astun'' e di ''Candanchu'', e un vivace centro di scambi favorito dalla sua prossimità alla ricca valle dell'Ebro e alla regione storica francese del [[Béarn]].
L'unione dinastica fra il Regno di Aragona e quello di [[Castiglia]] ([[1479]]) assestò a Jaca e a tutti i territori della [[Corona d'Aragona]] un colpo mortale. Divenuta una città periferica di un Regno depauperato e asservito all'imperialismo castigliano, Jaca sembrò ritrovare un certo slancio fra la fine del [[XVI secolo|XVI]] e gli inizi del [[XVII secolo]], quando venne potenziata la sua funzione militare, in virtù della vicinanza alla frontiera francese. È di quell'epoca la ''[[Cittadella di Jaca|Cittadella]]'' ([[1595]]), imponente fortificazione militare progettata e edificata da un architetto italiano, [[Tiburzio Spannocchi]] (noto anche come Tiburcio Spanochi o Tiburcio Espanoqui), per ordine di [[Filippo II di Spagna|Filippo II]].
[[File:Ciudadela Jaca Vista Aerea.JPG|thumb|[[Cittadella di Jaca]].]]
 
=== Epoca contemporanea ===
==Monumenti==
A partire dal [[1883]] Jaca conobbe un ulteriore periodo di sviluppo dovuto all'arrivo della rete ferroviaria che congiungeva la cittadina a Saragozza, mantenendo nel contempo il suo ruolo militare e strategico fino ad epoca franchista ([[1939]]-[[1975]]). Nel dicembre del [[1930]] si verificò in città una sollevazione militare che portò alla proclamazione della Repubblica ben presto domata dall'intervento dell'esercito. I due capi della rivolta, i capitani Galán e García Hernández, furono fucilati, dopo un processo sommario, lo stesso giorno in cui vennero catturati. Molti accusati, grazie alle pressioni di alcuni aragonesi influenti e dell'opinione pubblica, evitarono la pena capitale e furono condannati a pene detentive di varia natura e durata o indultati.
La città ha importanti monumenti romanici fra cui la '''Cattedrale ''', costruita nella seconda metà dell' [[XI secolo]], fra le più importanti dell'Aragona , il '''Monasterio de Monjas Benedectinas''' del secolo XII e la '''Sala Capitular''' che ospita il '''Museo diocesano''' con un'importante collezione di affreschi romanici del [[XII secolo|XII]] e [[XIII secolo]] staccati da diverse chiese dei Pirenei.
La '''Cittadella ''' di pianta pentagonale della quale resta la piazza d'armi, fu fatta costruire da [[Filippo II]] nel [[1595]] su progetto dell'architetto italiano Tiburzio Spanocchi. Al [[1546]] risale la costruzione della '''Casa del Ajuntamiento''' al cui interno è custodito il ''Libro de la Cadena '', riproduzione del [[XIII secolo]] del ''Fuero'' concesso nel [[1077]] alla città.
 
Persa la sua funzione militare a seguito dell'integrazione della Spagna nella [[Comunità Europea]] (dal [[1986]]), la ricchezza della città si è andata sempre più poggiando sul terziario e sul turismo che fanno di Jaca una delle principali stazioni sciistiche dei Pirenei, grazie anche alla sua vicinanza alle piste delle località di ''Astun'' e di ''Candanchu'', e un vivace centro di scambi favorito dalla sua prossimità a Zaragoza, alla ricca Navarra e alla regione storica francese del [[Béarn]].
==Dintorni==
A 17 Km. si trova il bel villaggio di '''Santa Cruz de la Seròs''' con due interessanti chiese romaniche entrambe del secolo XI: '' Santa Cruz'' e ''san Caprasio''.
A 23 Km. c'è il suggestivo ''''Monasterio de San Juan de la Peňa''' risalente alla fine del X secolo, nel secolo XI fu ampliata la chiesa scavata nella roccia, costruito il chiostro romanico e una nuova chiesa all'interno della quale ci sono le tombe di 27 sovrani di Aragona e di [[Jimena]] moglie del leggendario eroe del riconquista [[Cid Campeador]]. A 30 Km. il '''Puerto de Somomport''' (in aragonese ''Port d'Urdos'', l'antico ''Summus Portus'' romano a 1632 metri d'altitudine valico e posto di frontiera franco-spagnola.
 
==Feste edMonumenti eventi==
La città possiede importanti monumenti romanici fra cui la [[Cattedrale di San Pedro (Jaca)|Cattedrale di San Pedro]], costruita fra la seconda metà dell'[[XI secolo]] e i primi anni del secolo successivo, fra le più importanti dell'Aragona, il ''Monasterio de Monjas Benedectinas'' del secolo XII e la ''Sala Capitular'', che ospita il [[Museo diocesano di Jaca|Museo diocesano]], con un'importante collezione di affreschi del [[XII secolo|XII]] e [[XIII secolo]] staccati da diverse chiese dei [[Pirenei]].
La festa principale è quella del 1° maggio in ricordo della battaglia del conte Aznar contro i musulmani di [[al-Andalus]]. Dura una settimana in cui si svolgono sfilate in costumi dell'epoca, rappresentazioni fra lo storico e il leggendario della battaglia, feste e balli.
Le feste parrocchiali del capoluogo e delle frazioni si svolgono in occasione del giorno dedicato al santo protettore generalmente con cerimonie religiose, processioni e balli.
Il ''Mercado Medieval'' è dedicato alla vita medievale con esibizione nelle strade di artigiani che lavorano secondo le tecniche tradizionali anche di vecchi mestieri in disuso e vendono i loro prodotti. Il carnevale e la Settimana santa si svolgono secondo le tradizioni spagnole come nelle altre città Le ''romerias'' a santuari sono pellegrinaggi ai santuari che si svolgono come in tutta la Spagna facendo seguire ai riti religiosi del mattino una festa campestre dei partecipanti al pellegrinaggio che mangiano insieme in campagna e giocano, cantano e ballano. Si svolgono inoltre il ''Festival Folklorico de los Pirineos''nella prima settimana di agosto ogni due anni, Il ''Festival del camino de Santiago''in agosto, il ''Festival abierto en Canal'' pure in agosto, La ''Feria del Libro'' in un giorno di agosto, il ''Festival Pirineico''in giugno e la ''Feria Exporpurga'' in giugno.
 
La ''[[cittadella di Jaca|Ciudadela]]'' ([[Cittadella (fortezza)|cittadella]]), di pianta pentagonale e in perfetto stato di conservazione, fu fatta costruire da [[Filippo II di Spagna|Filippo II]] nel [[1595]] su progetto dell'architetto italiano [[Tiburzio Spannocchi]]. Al [[1546]] risale la costruzione della ''Casa del Ayuntamiento'', al cui interno è custodito il ''Libro de la Cadena '', riproduzione del [[XIII secolo]] del ''Fuero'' (in italiano, statuto municipale) concesso nel [[1077]] alla città.
 
=== Dintorni ===
A {{M|17|u=km}} si trova il paese di [[Santa Cruz de la Serós]] con due importanti chiese romaniche dell'[[XI secolo]]: [[Chiesa di Santa María (Santa Cruz de la Serós)|Santa María]] e [[Chiesa di San Caprasio (Santa Cruz de la Serós)|San Caprasio]] (quest'ultima in stile [[romanico lombardo]]).
 
A poco più di venti chilometri c'è il [[monastero di San Juan de la Peña]], risalente al [[X secolo]]. Nel secolo successivo fu ampliata la chiesa scavata nella roccia, costruito il chiostro romanico e un nuovo edificio di culto, all'interno della quale ci sono le tombe di molti sovrani e nobili di Aragona, fra cui anche quella di [[Jimena Díaz|Jimena]], moglie del leggendario eroe del riconquista [[Cid Campeador]].
 
A trenta chilometri circa è ubicato il [[Passo del Somport]] (in spagnolo ''puerto del Somport'', in aragonese ''Port d'Urdos'', l'antico ''Summus Portus'' romano) valico e posto di frontiera franco-spagnola a 1632 metri di altitudine.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia
|titolo=Jaca
|dimx=
|dimy=300
|popmax=15000
|passo1= 5000
|passo2= 1000
|a1=1900
|a2=1930
|a3=1950
|a4=1970
|a5=1991
|a6=2001
|a7=2009
|p1=4821
|p2=6517
|p3=7754
|p4=10051
|p5=10840
|p6=11398
|p7=13396
|fonte=''INE''}}<br />
Dati censuali ([[1900]]-[[2001]]) o stimati ([[2009]]) relativi alla popolazione residente (in spagnolo: ''población de derecho'').
 
== Feste ed eventi ==
La festa principale è quella del 1º maggio in ricordo della battaglia del conte Aznar contro i musulmani di [[al-Andalus]]. Dura una settimana con sfilate in costumi dell'epoca, rappresentazioni fra lo storico e il leggendario della battaglia, feste e balli.
 
Le feste patronali del capoluogo e delle frazioni, dedicate a [[Eurosia|Sant'Orosia]] (o Eurosia) e a [[San Paolo]], si svolgono generalmente con cerimonie religiose, processioni e banchetti. Il culto di Sant'Orosia, originario di Jaca (la santa è nota anche come Sant'Orosia di Jaca), si diffuse in età medievale in tutta la Spagna e, già in epoca moderna, anche in [[Francia]] ed [[Italia]] ([[XVI secolo|XVI]]-[[XVII secolo]]).
{{Camino Aragonés}}
{{Jacetania}}
 
Il ''Mercado Medieval'' è una ricostruzione della vita lavorativa medievale, con esibizione, nelle strade cittadine, strada, di artigiani intenti ad operare secondo le tecniche tradizionali oramai in disuso, per poi vendere i propri prodotti. La Settimana santa è particolarmente sentita e si svolge, con grande solennità, fra processioni e rappresentazioni sacre, secondo le tradizioni spagnole. Le ''romerias'' sono dei pellegrinaggi ai santuari che si svolgono, come in altre parti della Spagna, facendo seguire ai riti religiosi del mattino feste campestri, giochi, pranzi all'aperto, canti e balli. Di particolare importanza per l'ampia partecipazione popolare è la ''Romería a la Virgen de la Cueva'', che ha luogo nel mese di maggio. In agosto si svolgono invece il ''Festival Folklorico de los Pirineos'' (con cadenza biennale), il ''Festival del Camino de Santiago'' e la ''Feria del libro''.
 
== Amministrazione ==
{{Comuni della Provincia di Huesca}}
 
[[Categoria:Comuni della comunità dell'Aragona]]
=== Gemellaggi ===
[[Categoria:Comuni della provincia di Huesca]]
Jaca è gemellata con<ref>{{Cita web|url=https://www.jaca.es/cultura/hermanamientos/hermanamientos.html|titolo=Hermanamientos del municipio de Jaca}}</ref>:
 
* {{Gemellaggio|ESP|Elche|1963}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Cattedrale di San Pedro (Jaca)]]
* [[Pirenei]]
* [[Regno di Aragona]]
* [[Storia dell'Aragona]]
* [[Sant'Eurosia di Jaca]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.romanicoaragones.com/0-Jacetania/03-Catedral01.htm|La cattedrale di Jaca nel Sito romanicoaragones}}
 
{{Cammino di Santiago}}
{{Cammino Aragonese}}
{{Jacetania}}
{{Comuni della provincia di Huesca}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Spagna}}
 
[[anCategoria:ChacaJaca| *]]
[[bgCategoria:ХакаJacetania]]
[[Categoria:Cammino di Santiago di Compostela]]
[[ca:Jaca]]
[[da:Jaca]]
[[de:Jaca]]
[[en:Jaca]]
[[es:Jaca]]
[[eu:Jaka]]
[[fi:Jaca]]
[[fr:Jaca]]
[[ja:ハカ (スペイン)]]
[[lmo:Jaca]]
[[nl:Jaca]]
[[pl:Jaca]]
[[pt:Jaca (Espanha)]]
[[ro:Jaca]]
[[ru:Хака]]