Al Qaida: differenze tra le versioni
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|Nome=al-Qāʿida
|Immagine=Flag of al-Qaeda.svg
|Dimensioniimm=
|Didascalia=Bandiera attribuita ad al-Qāʿida (il testo in [[Lingua araba|arabo]] è la ''[[shahada]]'', professione di fede in Dio e nella missione profetica di [[Maometto]])
|Attiva=
|Ideologia=[[Jihādismo]]<br />[[Takfirismo]]<br />[[Fondamentalismo islamico]] [[Sunnismo|sunnita]]
|Nazione=Nucleo in [[Afghanistan]] e [[Pakistan]]; affiliati in [[Siria]], [[Yemen]], [[Somalia]] e [[Maghreb]]<ref>{{cita web|url=http://www.bloombergview.com/quicktake/al-qaedas-heirs|titolo=Al Qaeda's Heirs|pubblicazione=Bloomberg|data=4 febbraio 2015|accesso=4 aprile 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150408223628/http://www.bloombergview.com/quicktake/al-qaedas-heirs|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.economist.com/news/briefing/21586834-adaptable-and-resilient-al-qaeda-and-its-allies-keep-bouncing-back-unquenchable-fire|titolo=The unquenchable fire|pubblicazione=The Economist|data=28 settembre 2013}}
</ref><ref>{{cita web|url=http://web.stanford.edu/group/mappingmilitants/cgi-bin/maps/view/alqaeda|titolo=Global al-Qaeda|pubblicazione=Stanford University|data=2013}}</ref>
|Alleanze='''Affiliati diretti:'''<ref>{{cita web|url=http://fas.org/sgp/crs/mideast/R43756.pdf|titolo=Al Qaeda-Affiliated Groups: Middle East and Africa|pubblicazione=Congressional Research Service|data=11 ottobre 2014}}</ref><br />[[AQMI|al-Qāʿida nel Maghreb Islamico]] (dal 2006)<ref>{{cita web|url=https://www.ctc.usma.edu/posts/the-gspc-newest-franchise-in-al-qaidas-global-jihad|titolo=Newest Franchise in Al-Qa'ida's Global Jihad|pubblicazione=Combating Terrorism Center|data=2 aprile 2007|accesso=4 aprile 2015|dataarchivio=14 agosto 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140814071056/https://www.ctc.usma.edu/posts/the-gspc-newest-franchise-in-al-qaidas-global-jihad|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.cfr.org/terrorist-organizations-and-networks/al-qaeda-islamic-maghreb-aqim/p12717|titolo=Al-Qaeda in the Islamic Maghreb (AQIM)|pubblicazione=Council on Foreign Relations|data=27 marzo 2015|accesso=4 aprile 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150511122144/http://www.cfr.org/terrorist-organizations-and-networks/al-qaeda-islamic-maghreb-aqim/p12717
'''Affiliati fino al 2013:'''<br />[[Stato Islamico (organizzazione)|al-Qāʿida in Iraq]] (2004-2006), poi [[Stato Islamico (organizzazione)|Stato Islamico
'''Alleati:'''<br />[[Talebani]]<br />[[Gruppo dei combattenti islamici libici]]<br />[[Ansar al-Shari'a (Libia)]]<br />[[Ansar al-Shari'a (Tunisia)]]<br />[[al-Murabitun]] ([[Mali]])
|Contesto='''In Afghanistan:'''<br />[[Guerra civile afghana]] (1988-presente)<br />'''In Somalia:'''<br />[[Guerra civile in Somalia]] (1991-presente)<br />'''In Yemen:'''<br />[[Insurrezione di al-Qaida in Yemen]] (1998-presente)<br />[[Guerra civile dello Yemen (2015)|Guerra civile in Yemen]] (2015-presente)<br />'''Nel Maghreb:'''<br />[[Insurrezione islamica nel Maghreb]] (2002-presente)<br />[[Guerra in Mali]] (2012-presente)<br />'''In Iraq:'''<br />[[Guerra
|Fondatori=[[Osama bin Laden]] †, [[
|Componenti principali=[[Ayman al-Zawahiri|Ayman al-
|Collab giustizia=[[Jamal al-Fadl]]<ref>{{cita web|url=https://www.newyorker.com/magazine/2006/09/11/junior|titolo=Junior|pubblicazione=New Yorker|data=11 settembre 2006}}</ref>
|Azioni=[[Attentati alle ambasciate statunitensi del 1998]], [[attentato allo USS Cole]], [[attentati dell'11 settembre 2001]], [[attentati dell'11 marzo 2004 a Madrid]], [[attentati di Londra del 7 luglio 2005]]
|Tipo=terroristico
|Ref=Fonti citate nell'infobox
}}
'''Al-Qāʿida''' ({{Arabo|القاعدة|al-qāʿida}}, "la Base", italianizzata
È stato guidato sino alla morte, avvenuta il 2 maggio
Al-Qāʿida è stata classificata come [[
== Origine del nome ==
Il nome dell'organizzazione deriva dall'[[Lingua araba|arabo]] ''qāʿida'' che significa "fondazione" o "base" e può riferirsi sia a una base militare sia a un [[database]]. L'iniziale ''al-'' è l'articolo determinativo. In arabo ''qāʿida bayānāt'' è il "database", dove la parola ''bayānāt'' significa "dati" e la parola ''qāʿida'' significa "base".<ref>''Arabic Computer Dictionary: English-Arabic, Arabic-English'', by Ernest Kay, Multi-lingual International Publishers, 1986</ref>
[[Osama bin Laden]] spiegò l'origine del nome in una registrazione di un'intervista concessa al giornalista di [[Al Jazeera]] Taysir Aluni nell'ottobre del [[2001]]: {{citazione|Il nome di al-Qāʿida fu stabilito molto tempo fa per caso. Il defunto [[Abū ʿUbayda al-Banshīrī]] creò dei campi di addestramento per i nostri [[mujahedin|mujāhidīn]] contro il terrorismo
Secondo Saʿd al-Faqīh, esperto [[Arabia Saudita|saudita]] di al-Qāʿida, il nome deriverebbe dal sistema di documentazione in uso nella "guesthouse" della ''Bayt al-[[Ansar|Anṣār]]'' dal [[1980]].<ref name=JamestownId2907>{{Cita news|url=https://www.jamestown.org/single/?no_cache=1&tx_ttnews%5Btt_news%5D=26273#.VJsGll4AKA|titolo=The Essence of Al Qaeda: An Interview With Saad Al-Faqih|editore=[[Jamestown Foundation]]|autore=[[Mahan Abedin]]|data=5 febbraio 2004|volume=2|numero=2|accesso=24 dicembre 2014|citazione=The Bait al-Ansar or “Dwelling of the Partisans” was a guesthouse established by Bin Laden in the
Secondo l'ex-ministro degli Esteri britannico [[Robin Cook (politico)|Robin Cook]] ([[Partito Laburista (Regno Unito)|laburista]] dimessosi per protesta contro la partecipazione britannica all'invasione in [[Iraq]]), ''al-Qāʿida'' sarebbe la traduzione in arabo di "''data-base''": «Per quanto ne so io, ''al-Qāʿida'' era originariamente il nome di un ''data-base'' del governo USA, con i nomi di migliaia di [[Mujaheddin|mujāhidīn]] arruolati dalla [[Central Intelligence Agency|CIA]] per combattere contro i [[Unione Sovietica|sovietici]] in Afghanistan».<ref>
Altre fonti affermano che il nome derivi dal centro logistico situato a Peshāwar: in tale luogo sarebbero stati registrati i nomi dei volontari arabi successivamente mandati a combattere in Afghanistan contro le truppe [[Russia|russe]].<ref>
Un giornalista, [[Peter Bergen]], conferma che in origine al-Qāʿida era il nome dato al centro di raccolta di guerriglieri di [[Peshawar|Peshāwar]] e che successivamente, durante un incontro dei principali leader dell'organizzazione, fu deciso di mantenere quel nome.<ref>
== Storia ==
[[File:Al-Qaida crée une brigade dirigée par des Touaregs (8246938011).jpg|thumb|Militante di al-Qāʿida nel [[Sahel]]]]
Secondo alcune fonti, al-Qāʿida nacque ai tempi dell'invasione [[Unione Sovietica|sovietica]] dell'[[Afghanistan]]<ref name="national commission">
Dietro la genesi dell'organizzazione si trova una teorizzazione religiosa di ispirazione [[wahhabita]], che col tempo ha raccolto elementi di altre correnti religiose islamiche, appoggiandosi di volta in volta al "clero" locale, come i [[deobandi]] e i [[talebani]], preservando altresì la propria indipendenza.
La prima definizione giuridica di al-Qāʿida come di "organizzazione terroristica internazionale" venne data nel maggio 2001 dalla [[Corte di Giustizia Federale (FIGC)|corte federale]] di New York nell'ambito del processo per gli [[attentati alle ambasciate statunitensi del 1998]] in Kenya e Tanzania<ref name=autogenerato6>[http://www.pbs.org/wgbh/pages/frontline/shows/binladen/bombings/bombings.html The U.S. Embassy Bombings Trial - A Summary]</ref>. La maggior parte delle descrizioni di al-Qāʿida venne fornita da [[Jamal al-Fadl]], uno degli agenti commerciali di Osama Bin Laden. Appropriatosi indebitamente di 110.000 dollari di quest'ultimo, a fronte della richiesta di restituzione abbandonò il lavoro e divenne un testimone chiave degli Stati Uniti<ref>[https://www.9-11commission.gov/report/ The 9/11 Commission Report] p. 62 "Jamal Ahmed al Fadl, a Sudanese-born Arab, (...) serving as one of his business agents. Then Bin Ladin discovered that Fadl had skimmed about $110.000, and he asked for restitution. (...) He defected and became a star informant for the United States."</ref>. La sua testimonianza permise di definire al-Qāʿida un'organizzazione gerarchica, sulla base del [[Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act]], in maniera non dissimile da quanto avvenuto per la mafia americana, e di condannare quindi in contumacia Osāma bin Lāden in qualità di persona al vertice dell'organizzazione.<ref name=autogenerato6/><ref>[http://uniset.ca/other/cs5/109FSupp2d211.html United States v. Usama Bin Laden (''pdf'')]</ref>▼
▲La prima definizione giuridica di al-Qāʿida come di "organizzazione terroristica internazionale" venne data nel maggio 2001 dalla [[Corte di Giustizia Federale (FIGC)|corte federale]] di New York nell'ambito del processo per gli [[attentati alle ambasciate statunitensi del 1998]] in Kenya e Tanzania<ref name="autogenerato6">
[[Osama bin Laden]] era il 17° dei 57 figli di un immobiliarista [[yemen]]ita. Utilizzò soldi e macchinari della propria impresa di costruzioni proprio per aiutare la resistenza dei [[mujaheddin]] nella [[Guerra in Afghanistan (1979-1989)|guerra sovietica in Afghanistan]], dove arrivò quando aveva 23 anni.<ref>{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/south_asia/155236.stm |titolo=Who is Osama Bin Laden?|editore=BBC News |data=18 settembre 2001|accesso=28 maggio 2010}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://fufor.twoday.net/stories/2302873|titolo=Photo: Zbigniew Brzezinski & Osama bin Laden|data=23 marzo 2006|accesso=28 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090602052000/http://fufor.twoday.net/stories/2302873|dataarchivio=2 giugno 2009|urlmorto=sì}}</ref> Sulla consistenza del patrimonio personale di bin Laden esistono comunque stime secondo le quali, a causa della tendenza nella cultura saudita a non dividere il patrimonio familiare ma a farlo gestire solo al figlio maggiore, il patrimonio personale di bin Laden sarebbe ammontato ad alcuni milioni di dollari.<ref>Burke, p. 64</ref>▼
▲[[Osama bin Laden]] era il 17
Secondo l'ex agente della [[Central Intelligence Agency|CIA]]<ref>[http://www.upenn.edu/pennpress/book/14036.html "Marc Sageman is a former CIA case officer who worked undercover on the Afghan frontier during the 1980s." Washington Post, citato in Understanding Terror Networks]</ref> ed esperto di organizzazioni terroristiche [[Marc Sageman]] "non c'è nessuna organizzazione capillare. Ci piace pensare esista un'entità fittizia chiamata Al-Qāʿida, ma non è la realtà con cui dobbiamo confrontarci".<ref>[https://www.ft.com/intl/cms/s/0/173635a6-046f-11df-8603-00144feabdc0.html#axzz2lSLwoOWt Al-Qaeda: A threat transformed] in [[Financial Times]], 18/01/2010 "“There is no umbrella organisation. We like to create a mythical entity called al-Qaeda in our minds but that is not the reality we are dealing with."</ref>▼
▲Secondo l'ex agente della [[Central Intelligence Agency|CIA]]<ref>
Il giorno 2 maggio [[2011]] [[Osama bin Laden]] venne ucciso ad [[Abbottabad]] ([[Pakistan]]), durante un attacco di [[Assaltatore|assaltatori]] [[Navy SEAL]] della [[United States Navy|Marina degli Stati Uniti]] avvenuto nel suo complesso fortificato. Gli è succeduto il suo braccio destro nonché cofondatore del gruppo [[Ayman al-Zawahiri]].<ref>[http://www.infooggi.it/articolo/nuovo-leader-di-al-qaeda-ayman-al-zawahiri-erede-di-bin-laden/14458/ Nuovo leader di Al Qaeda: Ayman al-Zawahiri erede di Bin Laden] Fino al 14 Novembre 2020 infooggi.it, 16-06-2011</ref>▼
▲Il giorno 2 maggio [[2011]] [[Osama bin Laden]] venne ucciso ad [[Abbottabad]] ([[Pakistan]]), durante un attacco di [[Assaltatore|assaltatori]] [[Navy SEAL]] della [[United States Navy|Marina degli Stati Uniti]] avvenuto nel suo complesso fortificato. Gli è succeduto il suo braccio destro nonché cofondatore del gruppo [[Ayman al-Zawahiri]]. Alle 6:30 del 31 luglio 2022, gli Stati Uniti affermano di aver ucciso Zawahiri in un'operazione eseguita con un drone a Kabul, in Afghanistan. L'annuncio proviene dal Presidente Joe Biden, che prosegue esaltando l'operazione antiterroristica, inferiore per importanza solo a quella che nel 2011, sotto la presidenza Obama, uccise Bin Laden in Pakistan. Secondo il Presidente USA nessuno della famiglia Ẓawāhirī è stato ucciso nell'operazione e non ci sono state altre vittime civili.<ref>
== Obiettivi ==
I suoi atti terroristici si basano su attacchi suicidi e omicidi e fanno ricorso all'uso simultaneo di esplosivi contro differenti obiettivi.<ref>Wright, ''Looming Tower'', (2006), pp. 185, 270-1, 107-8</ref> Tali attività terroristiche sono sviluppate da uomini che hanno prestato giuramento di fedeltà (in arabo ''[[bayʿa]]'') a Osama bin Laden o da quanti siano comunque legati ad al-Qāʿida pur senza aver prestato detto giuramento e che non abbiano necessariamente ricevuto uno specifico addestramento in un campo di al-Qāʿida in [[Afghanistan]] o in [[Sudan]].<ref>Wright, ''Looming Tower'', (2006), p. 270</ref> Altri campi di addestramento sarebbero stati in Libano, Bosnia, Burkina.{{
La sua filosofia di management è stata descritta come "centralizzata nelle decisioni e decentrata nell'esecuzione".<ref>Khalid al-Hammadi, 'The Inside Story of al-Qa'ida', part 4, ''Al-Quds al-ʿArabi'', March 22, 2005</ref> Dopo gli [[Attentati dell'11 settembre 2001|attentati dell'11 settembre]] si pensa che la leadership di al-Qāʿida sia diventata geograficamente isolata e che essa abbia lasciato a diversi gruppi di dirigenti locali la conduzione delle azioni terroristiche e l'utilizzo da parte loro del nome di al-Qāʿida<ref>{{Cita web |url=http://www.atimes.com/atimes/Middle_East/FH13Ak05.html |titolo=Evolution of the al-Qaeda brand name |accesso=29 novembre 2008 |dataarchivio=23 aprile 2005 |urlarchivio=http://webarchive.loc.gov/all/20050423141837/http://www.atimes.com/atimes/Middle_East/FH13Ak05.html |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.sitemaker.umich.edu/satran/files/twq06spring_atran.pdf# |titolo=The Moral Logic and Growth of Suicide Terrorism |accesso=29 novembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150623022648/http://www.sitemaker.umich.edu/satran/files/twq06spring_atran.pdf#
I legami tra al-Qāʿida e le organizzazioni "affiliate" non sono chiari né semplici, e a volte sono stati anche conflittuali, come quando bin Laden cercò di reclutare persone in Algeria, suscitando la reazione del [[Gruppo Islamico Armato]]. I campi di addestramento si sono rivelati un investimento a lungo termine in quanto progressivamente molti gruppi sono stati infiltrati da adepti che, con la progressiva eliminazione e sostituzione dei quadri dirigenti, ne hanno spostato gli equilibri interni verso una maggiore contiguità ad al-Qāʿida. Spesso le finalità generali dell'organizzazione vengono contestualizzate dalle organizzazioni affiliate, come ad esempio per [[al-Shabaab]] in [[Somalia]]<ref>{{cita web |url=http://www.rand.org/pubs/testimonies/CT400.html|titolo= The Terrorist Threat from Al Shabaab | accesso=7 ottobre 2013}}</ref>.
==
[[File:TerroristAttacksAlQaeda.png|thumb|upright=1.8|Attacchi terroristici attribuiti ad al-Qāʿida]]
Nel tempo, al-Qāʿida è divenuta così un'etichetta generica utilizzata dai ''media'' e in sede politica per indicare una serie di organizzazioni militanti e apparentemente dedite a un ripristino di un "puro" [[Islam]] "delle origini" attraverso mezzi violenti e gravi attentati, anche laddove non è affatto provato per via giudiziaria che tali attentati siano stati perpetrati da una medesima organizzazione.<ref>Cfr. per es.
In assoluto il più significativo di tutti gli attentati operati da al-Qāʿida,<ref>{{Cita web|url=http://www.ict.org.il/articles/fatwah.htm|titolo=Text of Fatwah Urging Jihad Against Americans|accesso=5 luglio 2006|data=23 febbraio 1998|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060422210853/http://www.ict.org.il/articles/fatwah.htm|urlmorto=sì}}</ref> è stato il dirottamento di quattro [[Aereo di linea|aerei di linea]], fatti schiantare l'[[11 settembre 2001]] contro le Torri Gemelle del [[World Trade Center]] di [[Manhattan]] e sul [[il Pentagono|Pentagono]] presso [[Washington]], con tutto il loro carico umano, compresi i 19 dirottatori. Osāma bin Lāden ha rivendicato la responsabilità di al-Qāʿida solo nel marzo del [[2002]], pur lodando gli esecutori dell'attentato già nell'ottobre del [[2001]].<ref>{{Cita web|url=http://archives.cnn.com/2001/US/09/16/inv.binladen.denial/|titolo=Bin Laden says he wasn't behind attacks|editore=[[CNN]]|accesso=6 luglio 2006|data=17 settembre 2001|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060705161654/http://archives.cnn.com/2001/US/09/16/inv.binladen.denial/|urlmorto=sì}}</ref>
Secondo alcuni [[Documento|documenti]] (sequestrati nel complesso fortificato di Bin Lāden ad [[Abbottabad]] nel corso dell'[[Morte di Osama bin Laden|Operazione "Lancia di Nettuno"]]), Al-Qāʿida avrebbe architettato nuovi attacchi terroristici per il decimo anniversario degli attentati dell'11 settembre, progettando possibili assalti a [[petroliera|petroliere]] e ai trasporti americani, nonché nuovi attentati a [[Manhattan]], [[Chicago]] e Washington, allo scopo di esaltare la centralità della sua rete terroristica. Al-Qāʿida avrebbe inoltre progettato l'assassinio dell'ex [[Presidente degli Stati Uniti d'America|presidente]] [[Barack Obama]] e del [[generale]] [[David Petraeus]], comandante dell'[[United States Army|Esercito degli Stati Uniti]] ed ex-[[Direttori della CIA|direttore]] della [[Central Intelligence Agency|CIA]].
Al-Qāʿida avrebbe numerosi campi di addestramento e centri di attività sparsi in diversi paesi del mondo [[islam]]ico. Secondo il Daily Times è presente anche in [[Somalia]]<ref>
=== Al-Qāʿida nella Penisola Arabica e attentato
{{vedi anche|attentato alla sede di Charlie Hebdo}}
Nel [[2009]] viene fondata la ramificazione di al-Qāʿida in [[Yemen]], detta ''[[Al-Qāʿida nella Penisola Arabica]]'', la quale il 7 gennaio del [[2015]] si rende responsabile del commando di due uomini che alla sede del giornale satirico francese ''[[Charlie Hebdo]]'' di [[Parigi]] uccide 12 giornalisti della redazione a colpi di [[AK-47]]; la causa dell'irruzione secondo i terroristi sarebbe la pubblicazione nei mesi precedenti di vignette offensive contro il profeta [[Maometto]], considerato un atto [[Blasfemia|blasfemo]].<ref>
== Uomini chiave ==
Oltre
* [[
* [[Anwar al-Awlaki]], yemenita nato nel [[Nuovo Messico]] era un imam e predicatore radicale dedito al reclutamento di uomini attraverso internet (ucciso da un [[Aeromobile a pilotaggio remoto|drone]] statunitense nel settembre [[2011]]);<ref>
* [[Fazul Abdullah Mohammed]], originario di [[Moroni (Comore)]] era il direttore di al-Qāʿida nell'Africa orientale e l'interfaccia con gli [[Al-Shabaab]] somali, coinvolto negli [[attentati alle ambasciate statunitensi del 1998]], è stato ucciso in [[Somalia]] nel giugno [[2011]];
* [[Adam Yahiye Gadahn]], americanizzazione di Ādam Yaḥyā Ghadan. Nato Adam Pearlman si è convertito all'Islam e svolgeva il compito di reclutatore su Internet, ricercato con una taglia da un milione di dollari dagli USA per tradimento e atti terroristici è stato poi ucciso da un drone statunitense nel gennaio [[2015]];
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* [[Fahd Muhammad Ahmad al-Quso]], yemenita responsabile dell'attentato del [[2000]] contro la nave USS ''Cole'' ad [[Aden]] e ucciso nel maggio [[2012]] da un drone;
* [[Abdullah Ahmed Abdullah]], alto comandante egiziano di al-Qāʿida coinvolto negli [[attentati alle ambasciate statunitensi del 1998]] ed ucciso a [[Teheran]] il 7 agosto [[2020]] da agenti segreti israeliani per conto degli USA;
* [[Abu Anas al-Libi]], libico, già rifugiato in Gran Bretagna, anch'egli ricercato per gli [[attentati alle ambasciate statunitensi del 1998|attentati del 1998]]; è stato catturato a [[Tripoli]] in un raid delle forze speciali americane il 5 ottobre [[2013]], per poi morire di [[cancro al fegato]] a [[New York]] il 2 gennaio [[2015]]
* [[Ali Sa'id ibn Ali al-Huri]], saudita ricercato per gli attentati del [[1996]] alle [[Khobar Towers]] di [[Dhahran]].
* [[Qasim al-Raymi]], nuovo emiro di [[al-Qāʿida nella Penisola Arabica]] (divenuto tale dopo la confermata eliminazione dell'emiro fondatore [[Nasir al-Wuhayshi]] nel giugno [[2015]] e in precedenza del suo numero due [[Sa'id al-Shihri]] nel gennaio [[2013]]), ucciso nel gennaio [[2020]] da un drone statunitense;
* [[Abdelmalek Droukdel]] e [[Mokhtar Belmokhtar]], emiri rivali in seno ad [[al-Qa'ida nel Maghreb islamico]]
== Classificazioni ufficiali come organizzazione terroristica ==
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* [[Australia]]<ref name="Australia"/>
* [[Canada]]<ref name="Canada"/>
* [[Corea del Sud]]<ref name=autogenerato1/>
* [[Filippine]]{{
* [[Italia]]{{Senza fonte}}
* [[
* [[India]]<ref>{{Cita web|url=http://www.hinduonnet.com/2002/04/09/stories/2002040903651100.htm|titolo=The Hindu : Centre bans Al-Qaeda|editore=Hinduonnet.com|data=9 aprile 2002|accesso=22 marzo 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090427232058/http://www.hinduonnet.com/2002/04/09/stories/2002040903651100.htm#|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Irlanda]]
* [[Israele]]<ref name=autogenerato2>{{Cita web|url=http://www.mfa.gov.il/MFA/Terrorism-+Obstacle+to+Peace/Terrorism+and+Islamic+Fundamentalism-/Summary+of+indictments+against+Al-Qaeda+terrorists+in+Samaria+21-Mar-2006.htm |titolo=Summary of indictments against Al-Qaeda terrorists in Samaria|data=21 marzo 2006|accesso=10 giugno 2007|autore=Israel Ministry of Foreign Affairs|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140107025958/http://www.mfa.gov.il/MFA/Terrorism-+Obstacle+to+Peace/Terrorism+and+Islamic+Fundamentalism-/Summary+of+indictments+against+Al-Qaeda+terrorists+in+Samaria+21-Mar-2006.htm
* [[Giappone]]<ref name=autogenerato5>{{Cita web|url=http://www.mofa.go.jp/policy/other/bluebook/2002/chap1-b.pdf|titolo=B. Terrorist Attacks in the United States and the Fight Against Terrorism|autore=Diplomatic Bluebook|anno=2002|accesso=11 giugno 2007|formato=PDF}}</ref>
* [[NATO]]<ref name="NATOQaeda"/><ref name="nato.int"/>
* [[Paesi Bassi]]<ref name="Netherlands"/>
* [[Regno Unito]]<ref name="UK"/>
* [[Russia]]<ref name=autogenerato7>{{Cita news|url=http://www.mosnews.com/news/2006/07/28/russiaterrorlist.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061114154904/http://www.mosnews.com/news/2006/07/28/russiaterrorlist.shtml
* [[Stati Uniti d'America]]<ref name=autogenerato3>{{Cita web|url=http://www.state.gov/s/ct/rls/fs/37191.htm|titolo=Foreign Terrorist Organizations (FTOs)|accesso=3 luglio 2006|autore=United States Department of State|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060628111524/http://www.state.gov/s/ct/rls/fs/37191.htm
* [[Svezia]]<ref>{{Cita web|url=http://www.sweden.gov.se/content/1/c6/06/12/67/01b99143.pdf|titolo=Radical Islamist Movements in the Middle East|autore=Ministry for Foreign Affairs Sweden|data=marzo – June 2006|accesso=11 giugno 2007|formato=PDF|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070614032136/http://www.sweden.gov.se/content/1/c6/06/12/67/01b99143.pdf
* [[Svizzera]]<ref name="a" />
* [[Turchia]]<ref name="Emniyet">{{Cita web|autore=|url=http://www.egm.gov.tr/temuh/terorgrup1.html|titolo="Türkiye'de halen faaliyetlerine devam eden başlıca terör örgütleri listesi" (Emniyet Genel Müdürlügü)|editore=Egm.gov.tr|data=|accesso=22 marzo 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://www.webcitation.org/61qNUjn5v?url=http://www.egm.gov.tr/temuh/terorgrup1.html|dataarchivio=20 settembre 2011}}</ref>
Riga 116 ⟶ 120:
* {{Cita libro|cognome=Burke|nome=Jason|titolo=Al Qaeda - La vera storia|anno=2004|editore=Feltrinelli|isbn=88-07-17103-1|cid=burke2004}}
* {{cita web|url=http://www.canalplus.fr/c-infos-documentaires/pid3357-c-special-investigation.html?vid=462742|titolo=L'11 settembre raccontato da al-Qaida|lingua=fr|editore=[[Canal+]], Documentario con le interviste a terroristi di al-Qaida sugli attentati e sull'organizzazione}}
* {{en}} Sara Daly - Scott Gerwehr, ''
* [[Gilles Kepel]] e Jean-Pierre Milelli (cura), ''Al-Qaeda. I testi'', Laterza, Roma-Bari, 2006
* {{Cita libro|cognome=Wright|nome=Lawrence|wkautore=Lawrence Wright (giornalista)|titolo=The Looming Tower: Al-Qaeda and the Road to 9/11|url=https://archive.org/details/loomingtoweralqa00wrig|anno=2006|editore=Knopf|lingua=en|isbn=0-375-41486-X}}
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* {{Cita libro|cognome=Gerges|nome=Fawaz A.|titolo=The Rise and Fall of al-Qaeda|anno=2011|editore=Oxford University Press|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://fas.org/sgp/crs/mideast/R43756.pdf|titolo=Al Qaeda-Affiliated Groups: Middle East and Africa|lingua=en|editore=Congressional Research Service|anno=ottobre 2014}}
*{{Cita libro|autore=Marcella Andreoli|titolo=Il telefonista di Al Qaeda : la confessione del primo terrorista pentito della jihad in Italia|anno=2005|editore=Baldini Castoldi|città=Milano|lccn=2006418476|ISBN=8884907950}}
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
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