WASP-12 b: differenze tra le versioni

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* con un raggio di 1,7 [[Raggio gioviano|R<sub>J</sub>]] il pianeta era il più grande scoperto fino ad allora, record ora detenuto da [[HAT-P-32 b]];
* pianeta più caldo mai scoperto, 2516 [[Kelvin|K]] nel lato diurno;<ref name=WASP12b/>
* secondo pianeta dal [[periodo di rivoluzione]] più corto, poco più di 25 ore, dopo [[55 Cnc e]];
* terzo pianeta meno denso, con una densità del 24% di quella gioviana, preceduto solo da [[OGLE-TR-10 b]] e [[WASP-1 b]];
* il più vicino gigante gassoso a una stella di tipo solare;
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Un primo studio ipotizzò la concomitanza di diversi fattori oltre alla vicinanza della stella, quali una forte presenza di metalli nell'atmosfera e dinamiche interne da studiare, come il [[decadimento radioattivo]] o il [[riscaldamento mareale]].
 
Uno studio successivo ([[2009]])<ref name=Shunli>{{cita pubblicazione|autore=Shu-lin Li|coautori=N. Miller, Douglas N. C. Lin, Jonathan J. Fortney|data=25 febbraio 2010|titolo=WASP-12b as a prolate, inflated and disrupting planet from tidal dissipation|rivista=[[Nature]]|volume=463|doi=10.1038/nature08715|url=https://www.nature.com/nature/journal/v463/n7284/full/nature08715.html|lingua=inglese|accesso=4 luglio 2012}}</ref> del professore Shu-lin Li (Università di Pechino) scoprì dall'analisi della [[curva di luce]] che il pianeta differisce per il 10% da una sfera, e la sua forma è quindi più simile a quella di un uovo. Il pianeta, infatti, dista dalla propria stella solo 3,1 volte il raggio della stessa, e ciò lo rende soggetto a forti effetti mareali. Lo studio conclude che la dissipazione del calore generato nello strato convettivo del pianeta dalla deformazione mareale sia la principale fonte dell'energia che mantiene il pianeta espanso oltre le previsioni basate sul solo calore di irraggiamento. La pubblicazione prevedeva inoltre che la stella stesse cannibalizzando il pianeta ad un ritmo di 10<sup>−7</sup> [[Massa gioviana|M<sub>J</sub>]] ({{M|1,9|e=20|ul=kg}}) all'anno, sempre in ragione della sua grande vicinanza.
 
Tra il 24 e il 25 settembre [[2009]] il [[telescopio spaziale Hubble]] ha osservato WASP-12 b usando il Cosmic Origins Spectrograph ([[Telescopio spaziale Hubble#Ottiche correttive assiali (COSTAR)|COS]]) con una precisione senza precedenti, e dai dati raccolti si sono dedotte evidenze della distruzione del pianeta da parte della stella e del disco di gas strappato a quest'ultimo, confermando così lo studio dello scienziato cinese.<ref name=hubble>{{cita pubblicazione|autore=L. Fossati et al.|volume=714|data=14 aprile 2010|titolo=Metals in the exosphere of the highly irradiated planet WASP-12 b|rivista=[[The Astrophysical Journal]]|doi=10.1088/2041-8205/714/2/L222|url=http://iopscience.iop.org/2041-8205/714/2/L222/|lingua=inglese|accesso=14 luglio 2012}}</ref> L'espansione dell'atmosfera infatti è così pronunciata che l'esosfera del pianeta fuoriesce dalla sfera di influenza gravitazionale del pianeta, il [[lobo di Roche]], e ricade in quella della stella, andando così a formare un disco di gas attorno a questa.
La [[NASA]] ha stimato che il pianeta abbia 10 milioni di anni di vita residua.<ref>{{cita web|autore=NASA|url=https://www.nasa.gov/mission_pages/hubble/science/planet-eater.html|titolo=Hubble Finds a Star Eating a Planet|accesso=5 luglio 2012|lingua=inglese|data=20 maggio 2010|dataarchivio=9 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180909164720/https://www.nasa.gov/mission_pages/hubble/science/planet-eater.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Disturbi dell'orbita ===
 
Un altro dato interessante del pianeta è l'eccentricità della sua orbita, pari a 0,049. Il modello di evoluzione attuale prevede che le orbite dei pianeti gioviani caldi siano circolarizzate nel giro di pochi milioni di anni, mentre WASP-12 b possiede un'eccentricità notevole per la categoria, considerando l'età stimata del sistema di {{M|1,7|0,8}} [[Giga (prefisso)|G]][[Anno|yr]]. Una spiegazione potrebbe essere la presenza nel sistema di un altro pianeta in [[risonanza orbitale]] con WASP-12 b.<ref name=Shunli/>
La presenza di TTV (Transit Timing Variations, [[Metodi di scoperta#Variazione dei tempi di transito|variazione deidel tempitempo di transito]]) è data per positiva con una precisione di 3,4 sigma, e la loro ampiezza suggerisce un pianeta di massa terrestre in una posizione di risonanza 2:1 (interno) o 1:2 (esterno) con il gioviano caldo.<ref>{{cita pubblicazione| autore =G. Maciejewski| coautori =R. Errmann, St. Raetz, M. Seeliger, I. Spaleniak, R. Neuhäuse | data =02| anno =2011| mese =03| titolo =High-precision photometry of WASP-12 b transits| rivista =Astronomy & Astrophysics| volume =528|doi =10.1051/0004-6361/201016268| url =http://www.aanda.org/index.php?option=com_article&access=standard&Itemid=129&url=/articles/aa/abs/2011/04/aa16268-10/aa16268-10.html| lingua =inglese | accesso =26/11/2012}}</ref>
Analisi più recenti sembrano indicare un'orbita più circolare di quanto rilevato inizialmente,<ref>{{cita pubblicazione| autore =Bryce Croll| coautori =David Lafreniere, Loic Albert| data =29| anno =2010| mese =12| titolo = Near-infrared thermal emission from WASP-12 b: detections of the secondary eclipse in Ks, H, and J| rivista =Astronomical Journal| volume =141| doi =10.1088/0004-6256/141/2/30| url =http://iopscience.iop.org/1538-3881/141/2/30| lingua =inglese| accesso =26/11/2012}}</ref> ma ciò non toglie che le TTV misurate sperimentalmente siano statisticamente significative e che quindi l'esistenza di un pianeta in risonanza non vada esclusa.
 
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=== Pianeta di Carbonio ===
Un'analisi [[Fotometria (astronomia)|fotometrica]] del lato diurno del pianeta ha rivelato un rapporto [[Carbonio]]/[[Ossigeno]] maggiore di 1, significativamente maggiore del rapporto solare (0,54), ed è quindi definibile come un [[gigante gassoso]] ricco di carbonio. Il rapporto delle abbondanze di Carbonio e Ossigeno è un indicatore delle condizioni primordiali del [[disco protoplanetario]] e di come il sistema si sia evoluto nel tempo. Un rapporto superiore a 0,8, per esempio, implica la formazione di pianeti il cui interno è costituito essenzialmente da composti del Carbonio, al contrario dei pianeti del [[Sistema Solare]] dominati dai silicati. L'atmosfera del pianeta mostra infatti una netta abbondanza di [[Monossido di Carbonio|CO]] e [[metano]] a discapito della presenza di vapore acqueo, lo squilibrio è maggiore di due ordini di grandezza rispetto alle abbondanze attese a tali temperature secondo un modello solare. Il pianeta mostra anche la mancanza di una forte [[inversione termica]] ([[stratosfera]]) e ha un ricircolo dell'energia tra i lati diurno e notturno molto efficiente, in forte contrasto con le previsioni teoriche per questo tipo di pianeti.<ref>{{cita pubblicazione| autore =Nikku Madhusudhan| coautori = e altri 18| anno =2010| mese =12|giorno=8| titolo =A high C/O ratio and weak thermal inversion in the atmosphere of exoplanet WASP-12b| rivista =Nature| volume =469| pagine =64-67| doi =10.1038/nature09602| url =https://www.nature.com/nature/journal/v469/n7328/full/nature09602.html| lingua =inglese| accesso =31/10/2012 }}</ref>
Uno dei ricercatori dello studio ha commentato: "''Con più carbonio che ossigeno si avrebbero rocce anche di puro carbonio, come [[Diamante|diamanti]] e [[grafite]]''".