Dialetto tabarchino: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nenardu (discussione | contributi)
Altri progetti: preposizione
 
(23 versioni intermedie di 14 utenti non mostrate)
Riga 4:
| colore = #ABCDEF
| stati = {{ITA}}
| regione = {{bandiera|Sardegna|nome}}<br /><small>({{simbolo|Carloforte-Stemma.png|12}} [[Carloforte]] e {{simbolo|Calasetta-Stemma.png|12}} [[Calasetta]] nel [[SudProvincia Sardegnadel Sulcis Iglesiente|Sulcis Iglesiente]])</small>
| persone = ~15.000
| fam1 = [[Lingue indoeuropee]]
Riga 27:
}}
 
Il '''tabarchino'''{{ISO 639}} (in [[lingua ligure|ligure]] '''''tabarchin''''') è una variantevarietà deldella [[lingua ligure|ligure]] parlata nelle isole dell'[[arcipelago del Sulcis]], nella [[Sardegna]] sud-occidentale.
 
Era parlata in [[Spagna]] sull'isola di [[Nueva Tabarca]] a una ventina di chilometri da [[Alicante]] e, originariamente, a [[Tabarka|Tabarca]], nell'odierna [[Tunisia]], da cui prende nome.
 
== Diffusione ==
Il tabarchino è parlato nei comuni di [[Carloforte]] (''U Pàize'') nell'[[isola di San Pietro]] (''San Pé'') e di [[Calasetta]] (''Câdesédda''), nell'[[isola di Sant'Antioco]] (''Sant'Antióccu''), nell'[[arcipelago del Sulcis]], nella [[provincia del SudSulcis SardegnaIglesiente]] nella parte sud-occidentale dell'isola.
 
È parlato, secondo stime recenti (2007), dall'87% degli abitanti di [[Carloforte]], dal 68% degli abitanti di [[Calasetta]], dal 72% dei bambini di [[Carloforte]] e dal 62% dei bambini di [[Calasetta]] in età scolare. Gruppi di emigrati che mantengono un uso familiare del tabarchino sono residenti in [[Sardegna]] a [[Carbonia]], [[Iglesias (Italia)|Iglesias]], [[Cagliari]] (circa 5.000 persone) e a [[Genova]].
Riga 38:
== Storia del ligure dalla Tunisia a Carloforte e Calasetta ==
{{Vedi anche|Carloforte|Calasetta|Tabarca}}
Alcuni pescatori di [[corallo]] provenienti dalla [[Liguria]] e in particolare dalla cittadina di [[Pegli]], a ovest di [[Genova]], ora quartiere del capoluogo, attorno al [[1540]] andarono a colonizzare [[Tabarca]], isola assegnata dall'imperatore spagnolo [[Carlo V]] alla [[Lomellini (famiglia)|famiglia Lomellini]], nell'odierna [[Tunisia]] ma vicina al confine con l'[[Algeria]]; qui la comunità prosperò fino ai primi anni del XVIII secolo, sviluppando anche un intenso commercio con le popolazioni del retroterra, sfruttando la propria caratteristica di unica enclave europea sulla costa maghrebina. Mutate le condizioni politiche in seguito all'accresciuta ingerenza della Francia e all'esigenza della nuova dinastia tunisina degli [[Husainidi]] di rafforzare il proprio controllo sul territorio, nel [[1738]] una parte della popolazione preferì trasferirsi in Sardegna, sull'isola di San Pietro; nel [[1741]] Tabarca fu occupata dal [[bey (carica)|bey]] di [[Tunisi]], e gli abitanti rimasti divennero schiavi, ma [[Carlo Emanuele III]] di [[casa Savoia|Savoia]], [[Regno di Sardegna|Re di Sardegna]], riscattò una parte di questa popolazione, portandola ad accrescere nel 1745 la comunità di Carloforte. Altri [[Tabarchini]] rimasero schiavi e furono ceduti al [[Governatori ottomani dell'Algeria|bey di Algeri]], che a sua volta nel [[1769]] li affidò dietro pagamento di un riscatto al [[re di Spagna]], [[Carlo III di Spagna|Carlo III]], il quale fece da loro popolare l'isola di [[Nueva Tabarca]] vicino ad Alicante. Una parte dei Tabarchini rimasti a Tunisi in condizione di libertà si trasferirono nel [[1770]], su invito del maggiorente carlofortino [[Giovanni Porcile]] sull'isola di Sant'Antioco, dove fondarono Calasetta. Gli ultimi Tabarchini rimasti in Tunisia, prevalentemente nei porti di [[Tunisi]], [[Biserta]] e [[Sfax]], costituirono un [[millet (Impero ottomano)|millet]], minoranza etnico-linguistica e religiosa riconosciuta dal bey di Tunisi, e come tale godettero di una certa tutela: molti di loro fecero parte dell'amministrazione della Reggenza soprattutto sotto il regno di [[Ahmad I ibn Mustafa|Ahmed I]], figlio a sua volta di una schiava tabarchina, svolgendo un ruolo attivo nella politica e nell'economia del paese, spesso a diretto contatto con imprenditori liguri quali [[Giuseppe Raffo]] e [[Raffaele Rubattino]]. L'uso del tabarchino in Tunisia è attestato fino ai primi del Novecento quando, con l'instaurazione del [[Protettorato francese in Tunisia|protettorato francese]], la maggior parte dei Tabarchini optò per la naturalizzazione. I loro discendenti vivono oggi prevalentemente in Francia.
 
== Riconoscimento legislativo ==
Né il tabarchino né i dialetti liguri in genere sono riconosciuti dallo stato italiano come lingue, né quindi i relativi parlanti come minoranza linguistica. Il riconoscimento giuridico deriva dal quarto comma del secondo articolo della Legge Regionale dell'11 settembre 1997 della Regione Autonoma della [[Sardegna]] sulla ''Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna''<ref>http://www.regione.sardegna.it/j/v/86?v=9&c=72&file=1997026 {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20210226213750/http://www.regione.sardegna.it/j/v/86?v=9&c=72&file=1997026 |date=26 febbraio 2021 }} - "Art.2 Oggetto - l. Ai sensi della presente legge la Regione assume come beni fondamentali da valorizzare la lingua sarda - riconoscendole pari dignità rispetto alla lingua italiana - la storia, le tradizioni di vita e di lavoro, la produzione letteraria scritta e orale, l'espressione artistica e musicale, la ricerca tecnica e scientifica, il patrimonio culturale del popolo sardo nella sua specificità e originalità , nei suoi aspetti materiali e spirituali."</ref> che riconosce al tabarchino la stessa valenza alle altre lingue diffuse sull'isola, quale "patrimonio culturale" linguistico della regione Sardegna, con queste parole:
 
{{citazione|La medesima valenza attribuita alla cultura ed alla lingua sarda è riconosciuta con riferimento al territorio interessato, alla cultura ed alla lingua catalana di Alghero, '''al tabarchino delle isole del Sulcis''', al dialetto sassarese e a quello gallurese.}}
Riga 57:
Qui in particolare il tabarchino di [[Calasetta]] è rimasto meno esposto all'influsso del genovese standard, per una situazione culturale di maggiore conservazione, malgrado una più forte apertura lessicale verso il retroterra sardo. Entrambi i dialetti hanno un limitato numero di prestiti di derivazione [[lingua araba|araba]] e dei [[lingua francese|francesismi]].
 
Oggi il tabarchino dispone di una grafia normalizzata che agevola il larghissimo uso che se ne fa non solo nella pratica quotidiana, ma anche nell'insegnamento scolastico, per il quale sono stati redatti dal corpo insegnante adeguati sussidi didattici. La notevole vitalità dell'uso anche presso le più giovani generazioni fa del tabarchino un caso unico nel contesto delle minoranze linguistiche presenti in Italia<ref>{{Cita web |url=http://www.treccani.it/lingua_italiana/speciali/minoranze/Toso_tabarchino.html |titolo=La minoranza negata: i Tabarchini, Fiorenzo Toso - Treccani |accesso=29 settembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160307014829/http://www.treccani.it/lingua_italiana/speciali/minoranze/Toso_tabarchino.html |dataarchivio=7 marzo 2016 |urlmorto=no }}</ref>, e il tabarchino risulta la varietà tradizionale maggiormente diffusa in Sardegna nell'ambito territoriale di sua storica pertinenza.
 
== Grammatica ==
Riga 120:
 
* Mi sun
* Ti t'èé
* Le u l'è
* NiotriNiòtri sémmu
* ViotriViòtri sài
* LiotriLiòtri sun/en
 
Imperfetto:
 
* Mi èaéa
* Ti t'èiéi
* Lé u l'èaéa
* NiotriNiòtri ému
* ViotriViòtri éi
* LiotriLiòtri éan
 
Futuro semplice:
 
* Mi saiòsaió
* Ti ti saiésaiè
* Lé u saiò
* NiotriNiòtri saiému
* ViotriViòtri saiài
* Liòtri saiàn
* Liotri saian
 
Passato Prossimo:
 
* Mi sun stetustètu
* Ti t'èé stetustètu
* Lè u l'è stetustètu
* NiotriNiòtri sémmu stetistèti
* ViotriViòtri sài stetistèti
* LiotriLiòtri sun / En stetistèti
 
Trapassato prossimo:
 
* Mi éa stetustètu
* Ti t'éi stetustètu
* Lé u l'éa stetustètu
* NiotriNiòtri ému stetistèti
* ViotriViòtri éi stetistèti
* LiotriLiòtri éan stetistèti
 
=== Genere ===
Riga 179:
 
== La tutela legislativa della minoranza linguistica ==
Il tabarchino in quanto minoranza linguistica, così come le altre [[Alloglossia|alloglossie]] [[Dialetti gallo-italici di Sicilia|gallo-italiche]] della Sicilia]] e [[Dialetti gallo-italici di Basilicata|della Basilicata]], non gode di tutela da parte dello Stato Italiano.<ref>''«La popolazione dei centri di dialetto gallo-italico della Sicilia si calcola in circa 60.000 abitanti, ma non esistono statistiche sulla vitalità delle singole parlate rispetto al contesto generale dei dialetti siciliani. Per quanto riguarda le iniziative istituzionali di tutela, malgrado le ricorrenti iniziative di amministratori e rappresentanti locali, né la legislazione isolana né quella nazionale (legge 482/1999) hanno mai preso in considerazione forme concrete di valorizzazione della specificità delle parlate altoitaliane della Sicilia, che pure rientrano a pieno titolo, come il tabarchino della Sardegna, nella categoria delle isole linguistiche e delle alloglossie»''. Fiorenzo Toso, Gallo-italica, comunità, Enciclopedia dell'Italiano (2010), Treccani</ref><ref>[http://www.ald-monaco.org/uploads/pages/Langues_Dialectales_de_l_Aire_Latine/Alcuni_episodi_di_applicazione_delle_norme_di_tutela_della_minoranze_linguistiche_in_Italia_Ladinia_XXXII_2008.pdf] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131202233728/http://www.ald-monaco.org/uploads/pages/Langues_Dialectales_de_l_Aire_Latine/Alcuni_episodi_di_applicazione_delle_norme_di_tutela_della_minoranze_linguistiche_in_Italia_Ladinia_XXXII_2008.pdf |data=2 dicembre 2013 }} ''« Nel caso del tabarchino le contraddizioni e i paradossi della 482 appaiono con tutta evidenza se si considera che questa varietà, che la legislazione nazionale ignora completamente, è correttamente riconosciuta come lingua minoritaria in base alla legislazione regionale sarda (L.R. 26/1997), fatto che costituisce di per sé non soltanto un assurdo giuridico, ma anche una grave discriminazione nei confronti dei due comuni che, unici in tutta la Sardegna, non sono in linea di principio ammessi a fruire dei benefici della 482 poiché vi si parla, a differenza di quelli sardofoni e di quello catalanofono, una lingua esclusa dall'elencazione presente nell'art. 2 della legge»'', Fiorenzo Toso, ''Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia'', 2008, p. 77.</ref> A partire dalla [[XIV legislatura della Repubblica Italiana|XIV legislatura]],<ref>N° 4032, 3 giugno 2003.</ref> è stata presentata alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] una proposta di legge che prevede una "modifica dell'articolo 2 della legge 15 dicembre 1999, n. 482" affinché vengano incluse anche queste minoranze linguistiche nella legge di tutela.<ref>{{Cita web |url=http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/schedela/apriTelecomando_wai.asp?codice=16PDL0059050 |titolo=N° 5077, 22 marzo 2012. Modifica dell'articolo 2 della legge 15 dicembre 1999, n. 482, in materia di tutela delle lingue delle comunità tabarchine in Sardegna e galloitaliche in Basilicata e Sicilia. |accesso=13 aprile 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150303091011/http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/schedela/apriTelecomando_wai.asp?codice=16PDL0059050 |dataarchivio=3 marzo 2015 |urlmorto=no }}</ref> Allo stato attuale, il tabarchino gode solamente di tutela a livello regionale.<ref>Regione Sardegna, Legge Regionale n. 26/1997</ref>
 
== Archivio digitale Ràixe ==
{{Archivio documentale
|Nome = Archivio digitale Ràixe
|Stato = Italia
|Località = Calasetta
|Indirizzo = Via Umberto 61
|Tipologia = Video, immagini, documenti, racconti
}}
'''Ràixe''' (Spazi digitali per la Cultura [[Tabarchini|Tabarchina]])<ref name=":0" /> è l'[[archivio]] digitale e installazione museale per la cultura tabarchina sito a [[Calasetta]].<ref>{{Cita web|url=http://www.sardegnacultura.it/j/v/287?s=38610&v=2&c=2487|titolo=SardegnaCultura|sito=www.sardegnacultura.it|accesso=2022-06-30|dataarchivio=21 novembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221121190031/http://www.sardegnacultura.it/j/v/287?s=38610&v=2&c=2487|urlmorto=sì}}</ref> All'interno della struttura si racconta la storia della comunità tabarchina e dei viaggi da essa compiuti dal [[1538]] da [[Pegli|Genova Pegli]] verso [[Tabarka]] per poi fondare [[Carloforte]] nel [[1738]], [[Tabarca (Spagna)|Nuova Tabarca]] nell'aprile del [[1770]] e, infine, [[Calasetta]] nel settembre del 1770.<ref>{{Cita libro|titolo=A. Riggio: Genovesi e tabarchini in Tunisia settecentesca. In Giornale storico e letterario della Liguria, vol. XIX anno 1943.}}</ref>
 
L'archivio è stato realizzato a seguito dell'avvio del relativo progetto Ràixe nel [[2018]]. Lo scopo dell'iniziativa è quello di riscoprire e valorizzare il patrimonio intangibile della cultura tabarchina tramite la creazione di una rete tra le cinque comunità, la salvaguardia delle antiche radici comuni, il confronto delle tradizioni [[Etnografia|etnografiche]] ed [[Antropologia|antropologiche]] e la creazione di nuovi canali per la promozione territoriale per favorire lo sviluppo economico e sociale. I documenti digitali in esso raccolti sono frutto del coinvolgimento della popolazione locale e delle comunità tabarchine che hanno contribuito con la condivisione di ricordi, saperi e abilità.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.raixe.it/|titolo=Ràixe {{!}} Spazi digitali per la Cultura Tabarchina|lingua=it-IT|accesso=2022-04-28}}</ref>
 
== Note ==
Riga 195 ⟶ 207:
* Fiorenzo Toso, ''Il tabarchino. Strutture, evoluzione storica, aspetti sociolinguistici'', in Il bilinguismo tra conservazione e minaccia. Esempi e presupposti per interventi di politica linguistica e di educazione bilingue, a cura di Augusto Carli, Milano, Franco Angeli 2004, pp.&nbsp;21–232
* Fiorenzo Toso, ''Dizionario Etimologico Storico Tabarchino''. Volume I, a-cüzò, Recco, Le Mani (Udine, Centro Internazionale sul Plurilinguismo) 2004, pp.&nbsp;577
* Fiorenzo Toso, ''Grammatica del tabarchino''. Presentazione di Nicolo Capriata, Recco, Le Mani 2005, pp.&nbsp;254; Le eteroglossie interne. Aspetti e problemi a cura di Vincenzo Orioles e Fiorenzo Toso. Numero tematico di “Studi Italiani di Linguistica Teorica e Applicata”, n.s. 34 (2005), 3, pp.&nbsp; 206
* Fiorenzo Toso, ''Formazione di repertori lessicali in contesti di eteroglossia contigua. Raccolta, inventariazione e presentazione dei materiali per il Dizionario Etimologico Storico Tabarchino'', in Bruni, Francesco e Marcato, Carla “Lessicografia dialettale. Ricordando Paolo Zolli. Atti del convegno di studi (Venezia, 9-11 dicembre 2004)”, Roma-Padova, Ed. Antenore 2006, vol. II, pp.&nbsp; 447–470
* Fiorenzo Toso, ''Il ruolo delle comunità tabarchine in Sardegna fra Settecento e Novecento'', in Lussana, Fiamma e Pissarello, Giulia (cur.), Isola/Mondo. La Sardegna fra arcaismi e modernità (1718-1918). Atti del convegno (Sassari, 22-24 novembre 2006), Roma, Aracne 2007, pp.&nbsp; 17–24
* Fiorenzo Toso, ''Linguistica di aree laterali ed estreme. Contatto, interferenza, colonie linguistiche e “isole” culturali nel Mediterraneo occidentale'', Recco, Le Mani (Udine, Centro Internazionale sul Plurilinguismo) 2008, pp.&nbsp;333 333
* {{cita web|url=http://www.isoladisanpietro.org/libri/grammatica_del_tabarchino/pagina/copertina.htm|titolo=Grammatica del Tabarchino di Fiorenzo Toso}}
 
== Voci correlate ==
Riga 207 ⟶ 219:
* [[Calasetta]]
* [[Nueva Tabarca]]
* [[Tabarchini]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sul}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.isoladisanpietro.org/libri/grammatica_del_tabarchino/pagina/copertina.htm|Grammatica del Tabarchino di Fiorenzo Toso}}
 
* {{cita web|http://www.isoladisanpietro.org/|Carloforte e l'Isola di San Pietro su Internet}}
* {{cita web|url=http://www.hieraconisoladisanpietro.itorg/Dialettolibri/00-diffusionegrammatica_del_tabarchino/pagina/copertina.phphtm|Carlofortetitolo=Grammatica edel l'IsolaTabarchino di SanFiorenzo PietroToso}}
* {{cita web|url=http://www.isoladisanpietro.org/|titolo=Carloforte e l'Isola di San Pietro su Internet}}
* {{cita web | 1 = http://www.istcompcarloforte.it/scuolaprimaria/progetto/index.asp | 2 = il tabarchino a scuola | accesso = 21 maggio 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070401012322/http://www.istcompcarloforte.it/scuolaprimaria/progetto/index.asp | dataarchivio = 1º aprile 2007 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.hieracon.it/Dialetto/00-diffusione.php|titolo=Carloforte e l'Isola di San Pietro}}
* {{cita web|url=http://www.geocities.com/Athens/Thebes/8042/San_Pe.html|titolo=L'ìsoa de San Pê|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090730105121/http://geocities.com/Athens/Thebes/8042/San_Pe.html|urlarchivio2=https://www.webcitation.org/query.php?url=http://www.geocities.com/Athens/Thebes/8042/San_Pe.html|accesso=21 maggio 2007|dataarchivio=30 luglio 2009}}
* {{cita web | 1url = http://webwww.tiscalinetistcompcarloforte.it/matscuolaprimaria/progetto/index.htmlasp | 2titolo = Dizionarioil deltabarchino dialettoa di Calasettascuola | accesso = 21 maggio 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/2016030411391220070401012322/http://webwww.tiscalinetistcompcarloforte.it/matscuolaprimaria/progetto/index.html | dataarchivio = 4 marzo 2016asp | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.geocities.com/Athens/Thebes/8042/San_Pe.html|titolo=L'ìsoa de San Pê|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090730105121/http://geocities.com/Athens/Thebes/8042/San_Pe.html|urlarchivio2=https://www.webcitation.org/query.php?url=http://www.geocities.com/Athens/Thebes/8042/San_Pe.html|accesso=21 maggio 2007|dataarchivio=30 luglio 2009}}
* {{cita web|http://www.pegli.com/sto_colo.php|Storia di Pegli - le colonie del Mediterraneo}}
* {{cita web | 1url = http://wwwweb.istcompcarlofortetiscalinet.it/scuolaprimaria/progettomat/index.asphtml | 2titolo = ilDizionario tabarchinodel adialetto scuoladi Calasetta | accesso = 21 maggio 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/2007040101232220160304113912/http://wwwweb.istcompcarlofortetiscalinet.it/scuolaprimaria/progettomat/index.asp | dataarchivio = 1º aprile 2007html | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.pegli.com/sto_colo.php|titolo=Storia di Pegli - le colonie del Mediterraneo|accesso=17 marzo 2014|dataarchivio=5 agosto 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130805030504/http://www.pegli.com/sto_colo.php|urlmorto=sì}}
 
{{Minoranze in Italia}}
Riga 228 ⟶ 243:
[[Categoria:Minoranze linguistiche della Sardegna|Tabarchino]]
[[Categoria:Comunità tabarchine della Sardegna| ]]
[[Categoria:Archivi della Sardegna]]