Arduino Pellegrini: differenze tra le versioni

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Biografia: Carriera politica
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{{Carica pubblica
|nome = Arduino Pellegrini
|partito=[[Partito Socialista ItalianoUnitario]]
|immagine =
|carica = [[Presidenti della Provincia di Terni|Presidente della Provincia]] di [[Terni]]
|mandatoinizio = [[1945]]
|mandatofine = [[1952]]
|predecessore = [[Ascanio Marchini]]
|successore = [[Rutilio Robusti]]
|coalizione = [[Partitocentro Socialista Italianosinistra]]}}
{{Bio
|Nome = Arduino
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Montecastrilli
|GiornoMeseNascita = 1222 lugliofebbraio
|AnnoNascita = 18961903
|LuogoMorte = Terni
|GiornoMeseMorte = 4 settembre
|AnnoMorte = 19761977
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
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== Biografia ==
Arduino Pellegrini nacque a [[Castel dell'Aquila]] piccola frazione del comune di [[Montecastrilli]] da una famiglia di piccoli proprietari terrieri, dedita alla coltivazione in condizioni economiche disagiate. Era figlio di Guido Pellegrini e Assunta Petrucci. Di idee socialiste, fu instradatoistradato allo studio benché in famiglia nessuno avesse mai percorso questa carriera. Laureatosi in Giurisprudenza, divenne un noto avvocato. All'indomani della [[caduta del Fascismo]], fu tra i pochi giovani professionisti della Provincia di Terni a non essere compromesso col Regime Fascista.
All'indomaniDopo dellala liberazione di Terni da parte degli Alleati nel 1944 fu infatti chiamato dal CNL locale, di cui faceva parte lo stesso avvocato Pellegrini in rappresentanza dei Socialisti,a ricoprire cariche pubbliche, una volta che l'amministrazione locale fu restituita alle autorità italiane, e a riorganizzare la amministrazione della [[provincia di Terni]].
A guidare la Provincia di Terni negli anni dopo la Liberazione, furono chiamati anziani esponenti socialisti come l'avvocato Piero Tentoni, che nell'ottobre del 1944 venne nominato capo della Provincia, dapprima con il titolo di commissario straordinario e poi di presidente della Deputazione. Il 9 maggio 1945, dopo la sua morte, il prefetto nominò lo stesso avvocato Arduino Pellegrini.
 
Senza essere passato per alcuna elezione democratica, Pellegrini si impegnò per la defascistizzazione della Provincia, con la messa a riposo o la rimozione degli esponenti compromessi col regime fascista.
 
A fine carriera fu presidente dell'Ordine degli Avvocati della provincia di Terni dal 1970 alla morte avvenuta nel 1976.
L'avv. Pellegrini si candidò alle elezioni politiche del 1948, nel collegio di Perugia-Terni-Rieti, per il partito dell'Unione dei Socialisti, risultando primo tra i candidati della propria lista con oltre 1700 preferenze, che tuttavia non furono sufficienti per essere eletto. L'Unione dei Socialisti era nata alcuni mesi prima da una scissione del Partito Socialista Italiano, che nelle elezioni del 1948 si era invece presentato insieme ai comunisti nel Fronte Democratico Popolare.
 
La restaurazione dei consigli provinciali non seguì immediatamente la caduta del regime Fascista: pesava infatti il dibattito sulla creazione dell'istituto regionale e la divisione dei compiti con la nuova realtà. Non arrivando ad un accordo sulla questione, solo nel 1951 si decise di cominciare a riportare la vita democratica nelle province.
 
Fu così che l'avv. Pellegrini mantenne questa carica fino al 1952, allorché i consiglieri della Provincia, cui spettava l'elezione del Presidente, divennero di nuovo elettivi.
 
L'avvocato Pellegrini continuò a fare politica fino alla fine degli anni cinquanta: passato nel PSDI nel 1953 è primo nelle preferenze del suo partito nel collegio di Terni e Rieti con oltre 1100 voti.
 
A fine carriera fu presidente dell'Ordine degli Avvocati della provincia di Terni dal 1970 alla morte avvenuta nel 19761977.
 
== Bibliografia ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://cms.provincia.terni.it/on-line/Home/ArchivioStorico/LaprovincianellordinamentodelloStatoItaliano/articolo4609.html/ Sito della Provincia di Terni] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200120080225/http://cms.provincia.terni.it/on-line/Home/ArchivioStorico/LaprovincianellordinamentodelloStatoItaliano/articolo4609.html |date=20 gennaio 2020 }}
 
{{Box successione