Launeddas: differenze tra le versioni

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|Didascalia = <!-- didascalia dell'immagine -->
|Data di invenzione = Preistoria
|Origine geografica = [[{{Bandiera|Sardegna]]|nome}}
|Codice classificazione = 4.3.1
|Utilizzo 1 = folk
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L'[[accordatura]] viene effettuata appesantendo o alleggerendo le ance con l'ausilio di [[cera]] d'api.
 
Per la costruzione delle Launeddas non si usa la canna palustre [[phragmites australis]], bensì la canna di fiume [[arundo donax]], o canna comune, e la [[arundo|arundo pliniana turra]], detta ''canna mascu'' o ''cann'e Seddori'', un tipo particolare di canna che cresce principalmente nel territorio compreso fra [[Samatzai]], [[Sanluri]] e [[Barumini]].
 
La canna comune viene utilizzata per la costruzione de ''su tumbu'' e delle ance, mentre ''la cann'e Seddori'' viene utilizzata per la costruzione della ''mancosa'' e della ''mancosedda''.
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Dai tipi principali, attraverso opportuni accoppiamenti tra ''crobas'' e ''mancoseddas'', si ottengono sottotipi:
* ''mediana a pipìa''
* ''mediana'' (o ''mediana sciuta'')
* ''fiuda bagadìa''
* ''tzampogniafiuda''
* simponia
* ''spinellu''
* ''frassettuispinellu a pipia''
* ''contrappuntu(*)ispiellu''
* ''fiudedda'' (''fiuda bagadia'')
* ''su para e sa mongia(*)''
* ''frassetu'' (o ''contrappuntu'')
* ''morisku(*)''
*
* ''su para e sa mongia''(*)''
* ''moriscu''(*)
 
(*) caduti in disuso
 
La ''mancosedda'' della ''mediana'' ha la particolarità di avere cinque fori per la diteggiatura, di cui il primo o l'ultimo sono otturati con cera per ottenere rispettivamente la ''mediana'' propriamente detta (o ''mediana sciuttasciuta'') e la ''mediana a pipìa''. Lo stesso accorgimento è utilizzato nello ''spinellu''. Tutti gli strumenti possono essere costruiti in varie tonalità.
 
== Origini ==
Uno strumento simile caratterizza [[Pan]], il dio pastore del mondo greco. Strumenti congeneri, suonati con tecniche simili, sono presenti nell'[[Africa Settentrionale]] ed in [[Medio Oriente]].
[[File:Civiltà nuragica, prima età del ferro, suonatore di launeddas itifallico, da ittiri.jpg|thumb|left|Bronzetto nuragico]]
L'uso delle ''launeddas'' è attestato in un arco temporale che va dalla [[preistoria]], come si evince dal celebre [[Bronzetto sardo|bronzetto]] [[itifallico]] ([[nuraghe|nuragico]]), ritrovato ad [[Ittiri]], rappresentante presumibilmente un suonatore di ''launeddas'' e, attraverso varie vicissitudini e con le modificazioni dovute al riuso, sino ai nostri giorni.
[[File:Map Folklore I 1990 - Strumenti musicali tradizionali - Touring Club Italiano CART-TEM-096.jpg|thumb|upright=2|Mappa degli strumenti musicali tradizionali in Italia]]
Le occasioni d'utilizzo, laiche o religiose, contemplavano l'esecuzione di brani originali; è credibile l'uso in rituali magico-rituali, come nel caso dei riti della [[Latrodectus tredecimguttatus|malmignatta]] (''argia''),(vedova nera) analoghi alle [[Tarantismo|tarantolate]] dell'[[Italia Meridionalemeridionale]] o altri riti consimili e, per trasposizione sincretica, all'attuale uso religioso.
 
Il [[ballo sardo]], che vanta una maggiore sopravvivenza e ricchezza di ''Nodasnodas'' o ''Picchiadaspichiadas'' (frasi musicali), pur rivelando una sua specificità, deve essere necessariamente ricondotto ai balli orgiastico-cultuali in cerchio attorno agli officianti o al fuoco dei riti primitivi e questo è dimostrato dal fatto che, in epoca storica, l'occasione di ballo era indissolubilmente legata al ciclo dell'annata agraria, svolta nei sagrati delle chiese o d'antichi siti sacri.
Le occasioni d'utilizzo, laiche o religiose, contemplavano l'esecuzione di brani originali; è credibile l'uso in rituali magico-rituali, come nel caso dei riti della [[Latrodectus tredecimguttatus|malmignatta]] (''argia''),(vedova nera) analoghi alle [[Tarantismo|tarantolate]] dell'[[Italia Meridionale]] o altri riti consimili e, per trasposizione sincretica, all'attuale uso religioso.
 
Sino agli inizi degli anni sessanta, il suonatore (o più di uno) si poneva al centro di un cerchio di ballerini (su ''[[Ballo sardo|Ballusu ballu Tundutundu]]''), che tenendosi per mano ruotavano lentamente attorno allo stesso, andando avanti e indietro al ritmo della musica, secondo uno schema ossessivo ed ipnotico che prevedeva diversi tipi di passo e di movenze codificati, sincronizzati con i diversi momenti della sonata che normalmente durava 20-30 minuti, ma che poteva protrarsi anche per più di un'ora.
Il [[ballo sardo]], che vanta una maggiore sopravvivenza e ricchezza di ''Nodas'' o ''Picchiadas'' (frasi musicali), pur rivelando una sua specificità, deve essere necessariamente ricondotto ai balli orgiastico-cultuali in cerchio attorno agli officianti o al fuoco dei riti primitivi e questo è dimostrato dal fatto che, in epoca storica, l'occasione di ballo era indissolubilmente legata al ciclo dell'annata agraria, svolta nei sagrati delle chiese o d'antichi siti sacri.
Altri usi attestati dello strumento sono l'accompagnamento al canto (''Muttettus[[mutettu]]s'', ''Goggius[[Gosos|goccius]]'', ''Cantzoniscantzonis a curba''.., etc.), l'accompagnamento de ''Isis obreris'', l'accompagnamento nei cortei delle sagre, dei matrimoni e di tutte quelle attività che prevedevano partecipazione popolare alla vita sociale.
 
La diffusione e la coincidenza della [[scala modale]] dello strumento con tutta la musica sarda suggerisce la sua diffusione, in passato, in tutta la Sardegna,; Inad epoca storicaoggi, lo strumento sopravvive soprattutto nel [[Sarrabus]], a [[Cabras]], in [[Ogliastra]], nella [[Trexenta]] e adinfine a [[Ovodda]], per via di un unico suonatore, l'ultimo suonatorerimasto dellain Barbagia.
Sino agli inizi degli anni sessanta, il suonatore (o più di uno) si poneva al centro di un cerchio di ballerini (su [[Ballo sardo|Ballu Tundu]]), che tenendosi per mano ruotavano lentamente attorno allo stesso, andando avanti e indietro al ritmo della musica, secondo uno schema ossessivo ed ipnotico che prevedeva diversi tipi di passo e di movenze codificati, sincronizzati con i diversi momenti della sonata che normalmente durava 20-30 minuti, ma che poteva protrarsi anche per più di un'ora.
Altri usi attestati dello strumento sono l'accompagnamento al canto (''Muttettus'', ''Goggius'', ''Cantzonis a curba''...), l'accompagnamento de ''Is obreris'', l'accompagnamento nei cortei delle sagre, dei matrimoni e di tutte quelle attività che prevedevano partecipazione popolare alla vita sociale.
 
La diffusione e la coincidenza della [[scala modale]] dello strumento con tutta la musica sarda suggerisce la sua diffusione, in passato, in tutta la Sardegna, In epoca storica lo strumento sopravvive soprattutto nel [[Sarrabus]], a [[Cabras]], in [[Ogliastra]], nella [[Trexenta]] e ad [[Ovodda]], per via di un unico suonatore, l'ultimo suonatore della Barbagia.
 
== Suonatori ==
[[File:Lotzorai - Costume tradizionale (08).JPG|thumb|upright=1.2|Suonatori di launeddas alla [[Cavalcata sarda]]]]
 
=== Scuola del Campidano ===
* Antonio "Antoniccu" Pireddu, Sinnai (CA) 1850 - 1896
* Raffaele Marras, Sestu (CA) 1860 - 1933
* Francesco Vacca, Cagliari 1865 - 1953
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* Benigno Sestu, San Vito
* [[Luigi Lai]], San Vito
*Benigno Lai, San Vito 1926 - 2023
* Franco Melis, Tuili
*Giancarlo Seu,Villaputzu(SU)1980
*Andrea Pisu, Villaputzu
 
altri suonatori furono Antioco Cabras padre di Giovanni"Giuaniccu" Cabras, Giuseppe Lara padra di Antonio ed Emanuele Lara e Cesarino Cinus.suonatori super quotati
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*''unedone''
*''leonella''
*''monaunellamonaulella''.
Recentemente [[Giulio Paulis]] ha proposto un lat. ''ligulella'' ("linguetta").
Recentemente [[Giulio Paulis]] ha proposto un lat. ''ligulella'' ("linguetta"), mentre, sulla base del ritrovamento di uno ''scolio'' [[omero|omerico]], dove si parla dell'[[lingua etrusca|etrusco]] ''ligūn'' come di uno strumento simile al [[flauto]] [[frigio]], Alberto Areddu ha sostenuto l'origine greco-etrusca della parola, introdotta tuttavia attraverso coloni [[falisci]], durante la [https://www.academia.edu/26668427/LAUNEDDAS_UN_IPOTESI_ETRUSCO_ITALICA.pdf latinità].
 
== Studi sullo strumento ==
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== Bibliografia ==
*[[Pier Enea Guarnerio]], ''Le launeddas sarde'', in ''Rendiconti del Regio Istituto lombardo di scienze e lettere'', s. 2, LI (1918)
*[[Andreas Fridolin Weis Bentzon]], ''The launeddas. A Sardinian folk-music instrument'', I-II, Copenaghen, Akademisk Forlag, 1969 (ed. it. ''Launeddas'', Cagliari, Iscandula, 2002);
*[[Giulio Angioni]] et al. (a cura di Gian Nicola Spanu), ''Sonos. Strumenti della musica popolare sarda'', Nuoro, Ilisso e Istituto Superiore Regionale Etnografico, 1994, Introduzione di [[Pietro Sassu]], allegati CD ROM, ISBN 978-88-85098-30-5;
*[[Giulio Angioni]], ''Postfazione'' a Cosimo Zene, ''Dialoghi Nulesi: Storia, memoria, identità di [[Nule]] (Sardegna) nell'antropologia di Andreas F. W. Bentzon'', Nuoro, Edizioni ISRE, 2009, ISBN 978-88-96094-10-5.
*Efisio Melis avec Gavino de Lunas et Antonio Pisano, ''Les launeddas en Sardaigne'' (a cura di R. Leydi e P. Sassu), compact disc con libretto, Silex Y225106, Cedex 1994;
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==Collegamenti esterni==
*''Launeddas: un'ipotesi etrusco-italica.pdf'' in [https://independent.academia.edu/albertoareddu ''independent.academia.edu/albertoareddu'']
* {{YouTube|autore=Cuncordia a Launeddas|||n=|lingua=||id=ljzucZtd9PA|titolo=Accumpangiamentu a is Isposus - Naschid'est - Anninnora|data=28 febbraio 2016}}
*{{cita web | 1 = http://www.giardinoautore.net/SergioBalia_unaVoceneiMillenni/SergioBalia_wwwgiardinodellautorenet.htm | 2 = Sergo Balìa: costruttore e suonatore di strumenti musicali sardi a fiato di canna, ospite dello scrittore Bruno Lombardi | accesso = 15 ottobre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080314090459/http://www.giardinoautore.net/SergioBalia_unaVoceneiMillenni/SergioBalia_wwwgiardinodellautorenet.htm | dataarchivio = 14 marzo 2008 | urlmorto = sì }}
*{{cita web | 1 = http://launeddasworld.com/launeddas/sperimentazioni.php | 2 = The new launeddas - Nuovi suoni per launeddas | accesso = 10 maggio 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110507145458/http://launeddasworld.com/launeddas/sperimentazioni.php | dataarchivio = 7 maggio 2011 | urlmorto = sì }}
*{{cita web | 1 = http://www.launedda-s.com/index.html | 2 = Una lettura alternativa delle launeddas | accesso = 14 marzo 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081223064724/http://www.launedda-s.com/index.html | dataarchivio = 23 dicembre 2008 | urlmorto = sì }}
 
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{{Portale|musica}}