Ta'if: differenze tra le versioni
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=== 620 – 632: l'età di Maometto ===
==== 620: il tentativo di lapidazione di Maometto ====
Maometto giunse nella cittadina di Tā'if ed esortò i suoi abitanti ad abbracciare l'Islam, ma essi risposero in modo rude e cominciarono a lanciargli contro sassi, causandogli sanguinose ferite. L'intera visita si esaurì in una sola giornata. Infine egli abbandonò la città e si sedette accanto a una fonte, in uno stato di prostrazione tale da fargli offuscare la vista. L'
==== 630: la battaglia di Ḥunayn e la conversione della città ====
Dieci anni più tardi, nel 630, la posizione di Maometto era radicalmente mutata. Egli era ora il signore di [[La Mecca|Mecca]] e il padrone di quasi tutto l'Hijāz.<br/>
Nel 630, ebbe luogo la [[battaglia di Hunayn|battaglia di Ḥunayn]], nei pressi della città. Immediatamente dopo si ebbe l'infruttuoso [[Assedio di Ta'if|Assedio di Ṭāʾif]]. La città fu assaltata con [[catapulta|catapulte]] dai [[Banu Daws]], ma gli attacchi vennero respinti. La [[spedizione di Tabuk|spedizione di Tabūk]] del 631 lasciò Ṭāʾif completamente isolata, cosicché membri dei Thaqīf giunsero a Mecca per negoziare la conversione della città all'Islam.<br/>
L'idolo [[Allat|al-Lāt]] fu distrutto dal thaqafita musulmano [[al-Mughira ibn Shu'ba|al-
==== ?: esilio di
{{s sezione|storia}}
[[Al-Hakam ibn Abi al-As]] e suo figlio [[Marwan ibn al-Hakam]] furono esiliati da [[Medina]] a Ta'if da [[Maometto]] per bestemmie. Furono perdonati e autorizzati a riguadagnare Medina dal [[califfo]] [[Uthman ibn Affan|‘Uthmān]]. Più tardi Marwān divenne il primo califfo della branca marwanide della dinastia [[Omayyadi|omayyade]].<ref>{{collegamento interrotto|1=http://www.dartabligh.org/books/ebooks/Role_vol1/p |data=gennaio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}. 139.asp</ref>
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=== 632 – 661: età dei califfi Rāshidūn era ===
{{...|centri abitati}}
=== 661 – 750: età
{{...|centri abitati}}
=== 750 – 1258: età
{{...|centri abitati}}
=== 1517 – 1922:
{{...|centri abitati}}
==== 1517: resa
{{s sezione|storia}}
Il 17 luglio [[1517]] lo [[
==== 1802 – 1813: conquista
La città continuò ad essere governata da [[Istanbul]] per i successivi tre secoli, fino al [[1802]], quando fu conquistata dalle forze [[Wahhabismo|wahhabite]] provenienti dal [[Najd]], alleate col casato degli Āl Sa‘ūd. Tali forze avanzarono poi per prendere anche Mecca e Medina. Tale perdita non era ammissibile da parte ottomana, visto l'alto significato simbolico (ma anche politico) delle due Città Sante, il cui controllo legittimava il titolo califfale che [[Istanbul]] aveva di fatto preso a rivendicare dopo il [[Trattato di Küçük Kaynarca]]. Il sultano [[Mahmud II]], chiese allora aiuto al suo [[Chedivè]] d'[[Egitto]] [[Mehmet Ali]], che scatenò un attacco in {{unicode|Ḥ|}}ijāz e riconquistò Tā'if nel [[1813]].
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Il castello e i baraccamenti militari a Tā'if furono ricostruiti dagli [[Ottomani]] nel 1843, una ''Hükümet Konağı'' – sede per attività governative – fu costruita nel 1869, e un ufficio postale fu eretto poco più tardi.
=== 1916 – 1924: la
[[File:Taifroad.jpg|thumb|Strada per Ṭāʾif in primo piano. Montagne di Ṭāʾif sullo sfondo]]
Prima dello scoppio della [[rivolta araba]], [[Ahmed Bey]] era stato il comandante delle forze ottomane a Ṭāʾif. Aveva sotto di lui una forza di 3.000 soldati e 10 cannoni da montagna. [[Ghalib Pascià]], il governatore del [[Hijaz]] era anch'egli presente in città. Nel 1916, gli [[hashemiti]] proclamarono a [[La Mecca|Mecca]] a giugno la rivolta araba contro l'[[Impero ottomano]]. In luglio [[Abd Allah I di Giordania|ʿAbd Allāh b. al-Ḥusayn]], il primogenito del capo della rivolta, lo [[
=== 1924 – presente: regno dell'
==== 1924: conquista da parte degli ''Ikhwān'' di
Tā'if tuttavia non rimase a lungo in mano hascemita. Le tensioni fra il re del Hijaz, [[al-Husayn ibn Ali]], e [[Abd al-Aziz dell'Arabia Saudita|‘Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd]], [[Sultano]] del [[Najd]], esplosero presto in violenta contrapposizione. Malgrado le tensioni avessero conosciuto un momento di calma nel 1919 (quando ancora non era chiaro quale sarebbe stato l'atteggiamento [[Regno Unito|britannico]] nei confronti del [[Vicino Oriente]] [[Arabi|arabo]] liberato), dal settembre 1924, gli ''[[Ikhwan|Ikhwān]]'' (lett. "fratelli"), allora sostenuti dai sauditi, sotto la guida di [[Sultan ibn Bijad]] e [[Khalid ibn Luwayy]] furono pronti a scatenare il loro attacco contro Tā'if. La città si pensava sarebbe stata difesa dal figlio del re, [[Ali del Hijaz|‘Alī]], ma costui fuggì in preda al panico con le sue truppe e molti degli abitanti della città. Trecento di essi furono sterminati dagli ''Ikhwān''.<ref>David Holden, in ''The House of Saud''</ref> Nel 1926 ‘Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd fu ufficialmente riconosciuto come nuovo re del Hijaz. Tā'if rimase parte del Regno del Hijāz finché ‘Abd al-‘Azīz Āl Sa‘ūd unificò i suoi due regni in un'unica entità, assumendo il nome di [[Arabia Saudita|Regno dell'Arabia Saudita]] nel 1932. Lo stesso morirà proprio a Tā'if il 9 novembre 1953.
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Forte turco: le rovine del forte sono a poche decine di km dalla città. La leggenda vuole che [[Thomas Edward Lawrence|Lawrence d'Arabia]] (Urens) abbia combattuto qui nel 1917.
[[Stadio Città dello sport Re Fahd]]: stadio di calcio della città.
Guidando verso [[Gedda (Arabia Saudita)|Gedda]] da Ta'if, i non musulmani dovranno essere in possesso di un lasciapassare per cristiani e girare attorno al territorio ''haram'' (sacro, inviolabile) di Mecca. Questo farà loro allungare il tragitto di più di 100 km.
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