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{{Azienda
|nome =
|immagine = Palazzo sede Atlantia.jpg
|
|forma societaria = Società per azioni
|data fondazione = 1950
|forza cat anno =
|luogo fondazione = [[Roma]] (come Società Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.A)
|data chiusura =
|causa chiusura =
|nazione = ITA
|gruppo = [[Edizione (azienda)|Edizione]]
|controllate = *[[Abertis]]
*[[Aeroporti di Roma]]
*[[Telepass (azienda)|Telepass]]
|persone chiave = * [[Giampiero Massolo]] ([[Presidente del consiglio di amministrazione|Presidente]])
* [[Alessandro Benetton]] (vicepresidente)
* Andrea Mangoni ([[Amministratore Delegato |A.D.]] e direttore generale)
|settore = Trasporti
|prodotti = Gestione [[Autostrada|autostrade]], [[Aeroporto|aeroporti]], [[Mobilità sostenibile]], [[Intelligent transportation system]]
|fatturato = 9,3 [[miliardo|miliardi]] di [[Euro|€]]<ref name="Ricavi consolidati Mundys">{{Cita web|url=https://www.mundys.com/sites/default/files/documents/2024%20RAI%20MUNDYS%20ENG%20004_WEB.pdf|titolo = IntegratedAnnualReport2024}}</ref>
|anno fatturato =
|utile netto =
|anno utile netto =
|dipendenti = oltre 23.000<ref name="Ricavi consolidati Mundys"></ref>
|anno dipendenti =
|slogan = ''Improve moving life''
|note =
}}
'''Mundys S.p.A.''', precedentemente '''Atlantia S.p.A.''', già '''Autostrade S.p.A.''', è una società [[italia]]na attiva nel settore delle infrastrutture [[autostrada]]li, aeroportuali e dei servizi legati alla mobilità.
Il gruppo ha in concessione autostrade a pedaggio in 11 paesi, per un totale di 8.900 km, principalmente attraverso la controllata [[Abertis]]. Gestisce 5 aeroporti, tra cui [[Aeroporto di Roma-Fiumicino|Fiumicino]] e [[Aeroporto di Roma-Ciampino|Ciampino]] in Italia e lo scalo di [[Aeroporto di Nizza Costa Azzurra|Nizza Costa Azzurra]] in Francia, per un totale di circa 60 milioni di passeggeri in transito all'anno.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.mundys.com/it/chi-siamo/il-gruppo|titolo=Mundys: Infrastrutture e Servizi di Mobilità {{!}} Mundys|sito=www.mundys.com|accesso=2025-04-28}}</ref> È inoltre attiva nel settore dei servizi alla mobilità, principalmente attraverso la controllata [[Telepass (azienda)|Telepass]].
Nasce nel 1950 come '''Società''' '''Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.A.''', società di proprietà pubblica facente capo all'[[IRI]], poi privatizzata nel 1999 e facente capo al gruppo [[Edizione (azienda)|Edizione]]. Nel 2003 prende il nome di Autostrade S.p.A., per diventare poi Atlantia nel 2007.
In seguito al [[crollo del Ponte Morandi]] nel 2018, nel maggio 2022 ha ceduto il controllo di [[Autostrade per l'Italia]] (sua controllata per la gestione delle concessioni italiane) a una cordata guidata da [[Cassa depositi e prestiti|Cassa Depositi e Prestiti]].<ref name="ces" />
È stata quotata nell'indice [[FTSE MIB]] della [[Borsa Italiana]] dal 1987 fino al 9 dicembre 2022, giorno di avvenuto [[delisting]] in seguito ad un [[Offerta pubblica di acquisto|OPA]] da parte di una cordata di azionisti, guidati dalla stessa Edizione.<ref>{{Cita web|url=https://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/teleborsa/finanza/atlantia-da-oggi-effettivo-il-delisting-da-piazza-affari-11_2022-12-09_TLB.html?lang=it|titolo=Atlantia, da oggi effettivo il delisting da Piazza Affari - Borsa Italiana|sito=www.borsaitaliana.it|accesso=2023-01-05}}</ref> Il 15 marzo 2023 Mundys diventa il nome ufficiale.<ref>{{Cita web|url=https://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/finanza/dettaglio/atlantia-cambia-nome-e-diventa-mundys-leader-globale-in-mobilita--sostenibile-2-nRC_15032023_1121_269665204.html|titolo=ATLANTIA: CAMBIA NOME E DIVENTA MUNDYS, LEADER GLOBALE IN MOBILITA' SOSTENIBILE}}</ref>
== Storia ==
=== Le origini (1950-2000) ===
Nel 1950 fu costituita dall'[[IRI]] la '''Società Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.A.''', per partecipare alla ricostruzione post bellica dell'Italia insieme ad altri gruppi industriali.
Nel 1956 fu firmata la prima Convenzione tra [[ANAS|Anas]] e la Società Autostrade, che prevedeva che la Società Autostrade co-finanziasse assieme ad Anas la costruzione e la gestione dell'[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada del Sole Milano - Napoli]], poi inaugurata nel 1964.
===
Nel 1982 in seguito all'aggregazione di più società concessionarie autostradali viene costituito il gruppo '''Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.A.''', sempre facente capo all'IRI.
Il 1987 è l'anno in cui la società viene quotata presso la [[Borsa Italiana]], nel listino [[FTSE MIB|Mib30]]. Il Gruppo IRI mantiene l'86% del capitale sociale, con il restante 14% collocato in borsa.<ref name="Volata solitaria2">{{cita news|nome=Enzo|cognome=Cirillo|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/10/21/privatizzazione-autostrade-volata-solitaria-di-benetton.html|titolo=Privatizzazione Autostrade volata solitaria di Benetton|pubblicazione=|data=|giornale=la Repubblica|giorno=21|mese=ottobre|anno=1999}}</ref>
Nel 1990 Autostrade introduce il [[Telepass]], il primo sistema al mondo su larga scala per il [[Telepedaggio|pagamento dinamico]] del [[pedaggio]].
A partire dal 1992 il gruppo partecipa al primo progetto di autostrada a pedaggio nel [[Regno Unito]], la [[Motorway M6|M6 Toll di Birmingham]], che entrerà in esercizio nel 2003. Nel 1995 la Società realizza la prima autostrada a pedaggio [[Finanza di progetto|finanziata con risorse private]] negli [[Stati Uniti d'America]], la [[Interstate Highway System|Dulles Greenway]], in [[Virginia]].
Ancora sotto il controllo pubblico, nel 1997 viene firmata la nuova Convenzione tra [[Anas (azienda)|Anas S.p.A.]] e Autostrade S.p.A., che prevede l'estensione della concessione italiana dal 2018 al 2038.
=== La privatizzazione (2000-2007) ===
Il processo di [[privatizzazione]] è stato perfezionato nel marzo del 2000, come parte della privatizzazione del gruppo IRI.
In lizza c'erano la '''Schemaventotto S.p.A'''. (cordata guidata da [[Edizione (azienda)|Edizione]] al 60%, [[Fondazione CRT]] con il 13,33%, [[Abertis]] con il 12,83%, [[Assicurazioni Generali]] e [[Unicredito Italiano]] entrambe al 6,67% e [[Brisa|Brisa International SGPS S.A]]. con lo 0,50%)<ref name=":0">{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.consob.it/web/area-pubblica/w/autostrade-spa-concessioni-e-costruzioni-autostrade-estratto-dei-patti-parasociali-2007-01-10?redirect=/web/area-pubblica/quotate/informazioni-storiche?p_p_id=it_consob_QuotateAssettiPortlet&p_p_lifecycle=0&p_p_state=normal&p_p_mode=view&_it_consob_QuotateAssettiPortlet_codConsob=255261&_it_consob_QuotateAssettiPortlet_delta=50&_it_consob_QuotateAssettiPortlet_resetCur=false&_it_consob_QuotateAssettiPortlet_cur=2|titolo=AUTOSTRADE SPA - CONCESSIONI E COSTRUZIONI AUTOSTRADE - Estratto dei patti parasociali|sito=AREA PUBBLICA|accesso=2025-04-27}}</ref> ed un secondo raggruppamento trainato dalla banca d'affari [[Australia|australiana]] Macquarie che però si ritirò all'ultimo.<ref>''Autostrade a 7 anni dalla privatizzazione. Fatti, numeri e risultati'', Autostrade per l'Italia</ref>
Al [[IRI|Gruppo IRI]], che era l'azionista di riferimento subentra quindi, con il 30% del capitale, Schema28,<ref name="Volata solitaria2" /> che versa all'IRI 5.050 miliardi di lire<ref>{{Cita news|url=http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-08-17/autostrade-e-concessioni-70-anni-storia-iri-privatizzazioni-115642.shtml?uuid=AEtFF5bF|titolo=Autostrade e concessioni, 70 anni di storia dall'Iri ai Benetton|pubblicazione=Il Sole 24 ORE|accesso=21 novembre 2018}}</ref>. Il restante 56% del pacchetto azionario allora posseduto dall'IRI viene destinato al [[Borsa Italiana|mercato borsistico]] attraverso un'[[offerta pubblica di vendita]]<ref name="Volata solitaria2" /> che ha permesso di ricavare altri 8.750 miliardi di lire, per un incasso complessivo per l'IRI di 13.800 miliardi di lire.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/online/economia/autostrade/autostrade/autostrade.html|titolo=la Repubblica/economia: Autostrade privatizzate azioni in vendita a 7 euro|accesso=21 novembre 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.avvenire.it/attualita/pagine/chi-paga-e-chi-guadagna-con-i-pedaggi-delle-autostrade|titolo=Dopo Genova. Concessioni autostradali: chi paga, e chi guadagna, con i pedaggi|data=17 agosto 2018|accesso=21 novembre 2018}}</ref>
Nel [[2002]] Autostrade vince una gara internazionale indetta dal governo austriaco per creare un sistema di [[telepedaggio]] elettronico non-stop per i mezzi pesanti. Il sistema, completato ed attivato nel 2004, è gestito dalla società Europass.
==== Il "Progetto Mediterraneo" ====
Gli azionisti di Schema28 sul finire dell'anno 2002 annunciarono la volontà di consolidare la propria quota di possesso della società, nell'ambito del "Progetto Mediterraneo" finalizzato alla crescita di un operatore autostradale paneuropeo.<ref name=":0" />
Autostrade fu così oggetto di [[Offerta pubblica di acquisto|OPA totalitaria]] da parte di '''NewCo28''' (controllata di Schema28) nel gennaio 2003,<ref>Documento d'Offerta Pubblica d'Acquisto Newco28, Gennaio 2003</ref> tramite un'operazione di [[leveraged buyout]]. La liquidità necessaria per l'acquisizione fu reperita da NewCo28 facendo largamente ricorso al sistema creditizio, che a seguito dell'OPA (tenutasi tra il 20 gennaio e 21 febbraio 2003) arrivò a detenere il 52,25% di Autostrade S.p.A. (81,95% se si considerano anche le azioni già detenute da Schema28).<ref>{{Cita web|autore=CONSOB|url=https://www.consob.it/web/area-pubblica/w/autostrade-spa-autostrade-spa-azionariato-2003-09-22|titolo=AUTOSTRADE SPA AUTOSTRADE SPA - AZIONARIATO - SITUAZIONE AL 22/09/2003|accesso=27 aprile 2025}}</ref>
L'esborso per il solo acquisto delle azioni fu pari a 6,46 miliardi di euro. Sempre nel 2003 ha poi avuto luogo la fusione per incorporazione della società in NewCo28, che ha poi assunto la denominazione di '''Autostrade S.p.A.''' (e assunto i debiti contratti da NewCo28 per l'operazione).<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.mediobanca.com/it/stampa-comunicazione/news/deliberata-fusione-per-incorporazione-di-autostrade-in-newco2.html|titolo=Deliberata la fusione per incorporazione di Autostrade in NewCo28.|sito=www.mediobanca.com|accesso=2025-04-29}}</ref>
Al termine dell'operazione, Schema28 è arrivata a detenere il 62,15% di Autostrade S.p.A.,<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.consob.it/web/area-pubblica/w/autostrade-spa-autostrade-spa-azionariato-2003-12-31|titolo=AUTOSTRADE SPA AUTOSTRADE SPA - Azionariato|sito=AREA PUBBLICA|accesso=2025-04-29}}</ref> quota poi subito ridotta al 52,15% per coprire i restanti costi dell'operazione.<ref>{{Cita web|autore=CONSOB|url=https://www.consob.it/web/area-pubblica/w/autostrade-spa-azionariato-2004-12-31|titolo=AUTOSTRADE SPA AZIONARIATO - SITUAZIONE AL 31/12/2004|accesso=29 aprile 2025}}</ref> Contestualmente, Brisa esce dalla compagine azionaria di Schema28, cedendo il suo 0,50% ad Abertis.<ref name=":0" />
==== Sviluppo e progetto di fusione con Abertis ====
Per dar via all'internazionalizzazione del gruppo Autostrade, e con l'intento di separare le attività inerenti alle concessioni autostradali italiane dal resto delle attività, il 1 luglio 2003 viene creata '''Autostrade per l'Italia S.p.A. (ASPI)''', controllata al 100% da Autostrade S.p.A, che conferisce alla nuova società tutte le concessioni, dipendenti e partecipazioni inerenti alla gestione della sua rete autostradale in Italia.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Alessandra Capozzi|url=https://www.ilsole24ore.com/art/autostrade-e-concessioni-70-anni-storia-iri-benetton-AEtFF5bF|titolo=Autostrade e concessioni, 70 anni di storia dall'Iri ai Benetton|sito=Il Sole 24 ORE|data=2018-08-17|accesso=2025-04-29}}</ref>
A partire dal 2005, inizia un processo di diversificazione geografica con l'acquisizione della gestione di circa 2.000 km di autostrade a pedaggio in Brasile, Cile, India e Polonia.<ref>{{Cita web|url=https://finanza-mercati.ilsole24ore.com/azioni/pagine/dettaglio_af_soc_poscompetitiva/dettaglio_af_soc_poscompetitiva.php?FILE_XML=B2410&CodSoc=2410&nome=Atlantia&IT_QUOTE_SH=IT0003506190&IT_SEARCH=F10013"E=!ATL.MI|titolo=Atlantia diversificazione geografica|accesso=26 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190327093003/https://finanza-mercati.ilsole24ore.com/azioni/pagine/dettaglio_af_soc_poscompetitiva/dettaglio_af_soc_poscompetitiva.php?FILE_XML=B2410&CodSoc=2410&nome=Atlantia&IT_QUOTE_SH=IT0003506190&IT_SEARCH=F10013"E=!ATL.MI|dataarchivio=27 marzo 2019|urlmorto=no}}</ref>
Nell'aprile 2006, Autostrade e [[Abertis]] (già azionista di Schema28) firmano un accordo per una fusione paritetica delle due società, volta a creare il più grande gestore autostradale europeo. L'accordo prevedeva che la nuova società avesse una governance condivisa, la sede legale a Barcellona con sede secondaria a Roma, e fosse quotata alle Borse di Milano e Madrid. L'operazione prevedeva un premio per gli azionisti Autostrade pari al 9% (incluso dividendo straordinario). Al termine della fusione, Schema28 sarebbe rimasto l'azionista di riferimento (ma perdendo il controllo) con il 24,9%.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Abertis - Autostrade|data=24 aprile 2006|titolo=Creation of the world leader in the management of infrastructures|url=https://abertis.com/media/web_abertis/24%20April%202006-3_20230315094606.pdf}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Abertis|data=23 aprile 2006|titolo=ABERTIS AND AUTOSTRADE ANNOUNCE PLANS FOR
MERGER OF EQUALS|url=https://abertis.com/media/web_abertis/24%20April%202006-2_20230315094608.pdf}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it|autore=MF Milano Finanza|url=https://www.milanofinanza.it/news/autostrade-abertis-una-fusione-che-divide-il-mondo-politico-e-le-banche-d-affari-159497?refresh_cens|titolo=Autostrade-Abertis, una fusione che divide il mondo politico e le banche d'affari {{!}} MilanoFinanza News|sito=MF Milano Finanza|data=2006-04-24|accesso=2025-04-29}}</ref>
La fusione viene approvata dalle assemblee straordinarie delle due società il 30 giugno 2006. Tuttavia, l'operazione verrà contrastata dal [[Governo Prodi II|governo Prodi,]] che lamenterà in particolare lo spostamento della sede all'estero, la perdita di controllo da parte dell'azionista italiano (Edizione) e la presenza nell'azionariato del costruttore [[Grupo ACS|ACS]] di Florentino Pérez, che avrebbe avuto il 12,5%. Il 4 agosto, attraverso ANAS, il governo italiano ufficializza la bocciatura dell'operazione, in virtù dei poteri concessi allo Stato sulle società concessionarie.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/economia/autostrade-grande-fusione2/autostrade-grande-fusione2/autostrade-grande-fusione2.html|titolo=No di Padoa-Schioppa e Di Pietro alla fusione Autostrade-Abertis - economia - Repubblica.it|sito=www.repubblica.it|accesso=2025-04-29}}</ref>
Dopo una serie di contestazioni legali per dirimere la questione, inclusa una possibile causa allo Stato italiano per danni economici, il 13 dicembre 2006 le due società ufficializzano la rinuncia al progetto di fusione.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Abertis|data=13 dicembre 2006|titolo=ABERTIS AND AUTOSTRADE JOINT STATEMENT|url=https://abertis.com/media/web_abertis/13%20Desember%202006-2_20230315094538.pdf}}</ref>
=== In seguito come Atlantia (2007-2018) ===
[[File:Atlantia logo.svg|thumb|Logo di Atlantia]]Il 4 maggio 2007 l'assemblea straordinaria ha approvato la variazione della denominazione della società in '''Atlantia S.p.A.'''.<ref>{{Cita web|url=http://www.filtabruzzo.it/filt/_rassegna_dett.asp?offset=55399&ID_notizie=5343|titolo=Autostrade: diventa 'Atlantia', da giovedì in borsa|sito=www.filtabruzzo.it|accesso=2025-04-29}}</ref>
==== Controllo ====
Nel marzo 2007 la partecipazione di Edizione in Schema28 (60%) passa a '''[[Sintonia (azienda)|Sintonia S.A]].''', nuova holding indipendente di partecipate, controllata dalla famiglia Benetton.<ref>In realtà, Sintonia S.A. assume la partecipazione già dal 21 febbraio 2007, ma diventa indipendente solo il 2 marzo 2007, data in cui è divenuta efficace la scissione parziale proporzionale di Edizione Holding S.p.A. a favore di Sintonia S.p.A., società beneficiaria di nuova costituzione.
Sintonia S.p.A., che controlla Sintonia S.A., è partecipata al 100% da "Ragione di Gilberto Benetton e & C S.a.p.A", che esercita il controllo su entrambe.</ref> Il 28 giugno 2007 gli azionisti di Schema28 rinnovano i patti parasociali, a seguito dei quali Sintonia assume il controllo indiretto su Atlantia.<ref name=":1">{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.consob.it/web/area-pubblica/w/atlantia-spa-estratto-dei-patti-parasociali-2022-11-18|titolo=ATLANTIA SPA - Estratto dei patti parasociali|sito=AREA PUBBLICA|accesso=2025-04-29}}</ref>
Tuttavia (anche per via della mancata fusione), già il 29 gennaio 2008 Abertis annuncia di voler esercitare i propri diritti di liquidazione per uscire da Schema28.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=MF Milano Finanza|url=https://www.milanofinanza.it/news/abertis-esce-da-schema28-colpa-del-governo-che-ha-reso-impossibile-un-integrazione-con-atlantia-200801291908532047|titolo=Abertis esce da Schema28, colpa del Governo che ha reso impossibile un'integrazione con Atlantia {{!}} MilanoFinanza News|sito=MF Milano Finanza|data=2008-01-29|accesso=2025-04-29}}</ref> In seguito a ciò, il 15 febbraio tutti gli azionisti hanno esercitato il diritto di recesso, comportando il 25 giugno la distribuzione di tutte le quote Atlantia di Schema28 agli azionisti (Sintonia, Unicredit, Ass. Generali, CRT e Abertis). Sintonia riceve una quota del 30,06%, al quale si aggiunge una quota del 7,56% acquistata individualmente, e rimane l'azionista di riferimento.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.consob.it/web/area-pubblica/w/atlantia-spa-azionariato-2008-06-30|titolo=ATLANTIA SPA Azionariato|sito=AREA PUBBLICA|accesso=2025-04-29}}</ref><ref name=":1" />
Anche per rafforzare la quota in Atlantia in seguito a questa scissione, già a gennaio 2008 i Benetton aprono il capitale di Sintonia S.A. a soci terzi (mantenendo la maggioranza), ovvero [[Goldman Sachs]], [[Mediobanca]] e [[Government of Singapore Investment Corporation|GIC]] (fondo sovrano di Singapore). Il 1 gennaio 2009 Sintonia rientra nel gruppo Edizione.<ref>{{Cita web|url=https://st.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/07/Benetton-holding-Edizione.shtml?uuid=88144a20-5952-11dd-801b-491370f5ebd6&type=Libero|titolo=Benetton taglia le holding: Edizione sale al vertice - Il Sole 24 ORE|sito=st.ilsole24ore.com|accesso=2025-04-29}}</ref> Il 27 giugno 2012, la società viene trasferita in Italia, per diventare '''Sintonia S.p.A.'''.<ref>Società che, in quanto trasformazione di "Sintonia S.A.", è diversa dalla precedente "Sintonia S.p.A", che è stata fusa in Edizione già nel 2009.</ref><ref name=":1" /> Dal 2008 al 2015, grazie al capitale apportato dai soci di minoranza, Sintonia sale al 45,56% di Atlantia, e risulta essere partecipata da Edizione al 66,4%.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Edizione srl|titolo=Bilancio consolidato 2014|accesso=29 aprile 2025|url=https://www.edizione.com/wp-content/uploads/2018/06/edizione_srl-bilancio_consolidato_2014_definitivo.pdf}}</ref>
Nel dicembre 2014, i soci di Sintonia decidono la liquidazione della società, mediante attribuzione proporzionale ai soci delle partecipazioni. La scissione ha effetto il 16 giugno 2015.<ref name=":1" /> '''Edizione srl''' riceve una quota pari al 30,25% di Atlantia, e rimane l'azionista di riferimento.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.consob.it/web/area-pubblica/w/atlantia-spa-azionariato-2015-06-30|titolo=ATLANTIA SPA Azionariato|sito=AREA PUBBLICA|accesso=2025-04-29}}</ref>
==== Acquisizioni ====
Nel corso del 2013 è stata portata a conclusione la fusione per incorporazione di [[Gemina|Gemina S.p.A.]] in Atlantia: Gemina, già partecipata dai Benetton attraverso Sintonia, è azionista di maggioranza della società [[Aeroporti di Roma|'''Aeroporti di Roma S.p.A. (ADR)''']]. L'aggregazione porta Atlantia nel settore della gestione aeroportuale, acquisendo la gestione degli aeroporti di [[Aeroporto di Roma-Ciampino|Ciampino]] e [[Aeroporto di Roma-Fiumicino|Fiumicino]].<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/12/01/news/gemina_addio_fusione_atlantia-72456970/ |titolo=Gemina saluta Piazza Affari dopo la fusione con Atlantia |data=1º dicembre 2013 |accesso=15 marzo 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180316024321/http://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/12/01/news/gemina_addio_fusione_atlantia-72456970/ |dataarchivio=16 marzo 2018 |urlmorto=no}}</ref> La presenza nel settore aeroportuale si è consolidata nel 2016, con l'acquisizione (assieme ad ADR) di "Aéroports de la Côte d'Azur", la società che controlla gli [[Aeroporto di Nizza Costa Azzurra|aeroporti di Nizza]], Cannes-Mandelieu e Saint Tropez<ref>{{Cita web |url=https://finanza.repubblica.it/News/2016/11/09/atlantia_perfeziona_l'acquisto_di_aeroports_de_la_côte_d’azur-269/ |titolo=Atlantia perfeziona l'acquisto di Aéroports de la Côte d'Azur}}</ref>.
Nel 2017 Atlantia annuncia la decisione di promuovere un'OPA (offerta pubblica d'acquisto) sulla totalità delle azioni emesse da [[Abertis|'''Abertis Infraestructuras S.A.''']]. A ottobre 2017, la [[Comisión Nacional del Mercado de Valores]] autorizza l'OPA. Dopo poco più di una settimana il gruppo [[Grupo ACS|ACS]] lancia una contro OPA per la conquista della società spagnola (di cui è primo azionista). Nel marzo 2018 Atlantia e ACS (assieme alla controllata Hochtief) raggiungono un accordo per presentare un'offerta congiunta per il controllo di Abertis.<ref>{{Cita web |url=http://www.corriere.it/economia/18_marzo_14/ai-benetton-autostrade-spagnole-accordo-atlantia-hochtief-abertis-ba555ff2-275f-11e8-bb9f-fef48ac89c0b.shtml |titolo=Ai Benetton le autostrade spagnole, accordo Atlantia-Hochtief per Abertis |data=14 marzo 2018 |accesso=15 marzo 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180315200254/http://www.corriere.it/economia/18_marzo_14/ai-benetton-autostrade-spagnole-accordo-atlantia-hochtief-abertis-ba555ff2-275f-11e8-bb9f-fef48ac89c0b.shtml |dataarchivio=15 marzo 2018 |urlmorto=no}}</ref> L'operazione viene perfezionata a ottobre 2018, con "Abertis HoldCo S.A." (partecipata da Atlantia al 50% + 1 azione) che acquisisce il 98,7% del capitale di Abertis. Atlantia e ACS hanno investito complessivamente 16,5 miliardi di euro, di cui 6,9 miliardi di capitale proprio.<ref>{{Cita web |url=https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-10-26/atlantia-acs-pronto-closing-abertis-via-riassetto-17-miliardi-euro-225926.shtml?uuid=AEHQKLWG |titolo=Atlantia-Acs chiudono su Abertis. Al via riassetto da 17 miliardi di euro |accesso=26 marzo 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190327090835/https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2018-10-26/atlantia-acs-pronto-closing-abertis-via-riassetto-17-miliardi-euro-225926.shtml?uuid=AEHQKLWG |dataarchivio=27 marzo 2019 |urlmorto=no}}</ref><ref name=":2">{{Cita web |url=https://www.repubblica.it/economia/finanza/2018/10/29/news/atlantia_chiusa_l_operazione_su_abertis_al_via_partnership_con_hochtief-210284224/ |titolo=Atlantia, chiusa l'operazione su Abertis: al via partnership con Hochtief |accesso=26 marzo 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190326145602/https://www.repubblica.it/economia/finanza/2018/10/29/news/atlantia_chiusa_l_operazione_su_abertis_al_via_partnership_con_hochtief-210284224/ |dataarchivio=26 marzo 2019 |urlmorto=no}}</ref>
Come parte dell'accordo su Abertis, Atlantia ha anche acquistato da ACS il 23,9% di '''Hochtief''' (controllata di ACS) per 2,4 miliardi di euro.<ref name=":2" />
Nel marzo 2018 Atlantia acquisisce inoltre il 15,49% di [[Getlink]], la società che controlla l'Eurotunnel che attraversa il canale della Manica.<ref name="dati">{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/economia/finanza/2018/03/02/news/atlantia_entra_nel_tunnel_della_manica_1_miliardo_per_il_15_di_getlink-190187993/ |titolo=Atlantia entra nel tunnel della Manica, 1 miliardo per il 15,5% di Getlink |data=2 marzo 2018 |accesso=15 marzo 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180315032409/http://www.repubblica.it/economia/finanza/2018/03/02/news/atlantia_entra_nel_tunnel_della_manica_1_miliardo_per_il_15_di_getlink-190187993/ |dataarchivio=15 marzo 2018 |urlmorto=no}}</ref>
=== Disastro ponte Morandi ===
La società affronta un periodo critico dopo il crollo, il 14 agosto 2018, del [[viadotto Polcevera]] a [[Genova]] (noto anche come [[ponte Morandi]]) che provoca 43 morti e 566 sfollati.<ref>{{Cita web |url=http://www.ansa.it/liguria/notizie/2018/08/18/-le-43-vittime-del-crollo-del-ponte-morandi_9f53cd46-1b85-45ae-a23a-dc92c9c5cef3.html |titolo=Genova, le 43 vittime del crollo del ponte Morandi |data=18 agosto 2018 |accesso=3 dicembre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180901033542/http://www.ansa.it/liguria/notizie/2018/08/18/-le-43-vittime-del-crollo-del-ponte-morandi_9f53cd46-1b85-45ae-a23a-dc92c9c5cef3.html |dataarchivio=1º settembre 2018 |urlmorto=no}}</ref><ref name="rev">{{Cita web |url=https://it.reuters.com/article/topNews/idITKCN1LK1P6-OITTP |titolo=Ponte Genova, Toninelli: prepariamo decreto urgente, 566 sfollati |editore=[[Reuters]] |data=4 settembre 2018 |accesso=3 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180912091958/https://it.reuters.com/article/topNews/idITKCN1LK1P6-OITTP |dataarchivio=12 settembre 2018 |urlmorto=sì }}</ref> Scoppia infatti la polemica sulle concessioni date a suo tempo alla società controllata [[Autostrade per l'Italia]]. Il [[Movimento 5 Stelle]], parte della maggioranza di governo, chiede la revoca della concessione.<ref name="rev" /> A settembre 2019 Giovanni Castellucci si dimette dai ruoli di amministratore delegato e direttore generale di Atlantia e nello stesso CDA del 17 settembre 2019 Giancarlo Guenzi viene nominato Direttore Generale, con attribuzione di ampi poteri precedentemente di competenza di Castellucci.
Il 13 gennaio 2020 Carlo Bertazzo, che siede nel Consiglio di Amministrazione di Atlantia S.p.A. dall’aprile del 2013, è nominato amministratore delegato di Atlantia.<ref name="nom">{{Cita web |url=https://www.repubblica.it/economia/finanza/2020/01/13/news/atlantia_bertazzo_nuovo_amministratore_delegato_per_le_attivita_in_italia-245683185/ |titolo=Atlantia, Bertazzo nuovo amministratore delegato per le attività in Italia |data=13 gennaio 2020 |accesso=21 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200115155751/https://www.repubblica.it/economia/finanza/2020/01/13/news/atlantia_bertazzo_nuovo_amministratore_delegato_per_le_attivita_in_italia-245683185/ |dataarchivio=15 gennaio 2020 |urlmorto=no}}</ref> Nello stesso periodo [[Moody's]], [[Fitch]] e [[Standard and Poor's]] tagliano il rating di Atlantia a livello junk (spazzatura).<ref>{{Cita web |url=https://tg24.sky.it/economia/2020/01/13/azioni-atlantia-rating.html |titolo=Atlantia, anche S&P taglia il rating dopo Mody's e Fitch |data=13 gennaio 2020 |accesso=21 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200113232143/https://tg24.sky.it/economia/2020/01/13/azioni-atlantia-rating.html |dataarchivio=13 gennaio 2020 |urlmorto=no}}</ref>
In relazione ai rating di sostenibilità, fin dal luglio 2014 Atlantia aveva un basso rating da parte di [[Standard Ethics]] pari a "E" su una scala da F a EEE<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://standardethicsrating.eu/component/finances/?project_id=1&option=com_finances&view=items&filter_order=it.date_item&filter_order_Dir=DESC&Itemid=103|titolo=Corporate Rating}}</ref> nell’ambito dello SE Italian Index. Venne ulteriormente ridotto a "E-" il 10 ottobre 2019 in relazione alla gestione successiva al crollo del ponte Morandi, per poi essere definitivamente sospeso con comunicato stampa del 22 settembre 2022.
Nel corso degli anni la società però ha ricevuto diversi riconoscimenti in tema di sviluppo sostenibile ottenendo nel 2022 il rating A da Carbon Disclosure Project (Cdp), un punteggio di 73 da parte di Moody’s e registrando un miglioramento del proprio rating da "BBB" ad "AA" nell’indice Msci Esg. Nel 2022 l’azienda è stata inoltre inclusa nel Gender Equality Index di Bloomberg (GEI).<ref>{{Cita news|titolo=Atlantia ottiene il rating di CDP Cimate e si rafforza nella lotta al climate change|data=22 dicembre 2022|url=https://www.ilmessaggero.it/economia/news/atlantia_ottiene_il_rating_di_cdp_cimate_e_si_rafforza_nella_lotta_al_climate_change-7129397.html|accesso=25 luglio 2023}}</ref><ref>{{Cita news|titolo=Atlantia, migliora la pagella di sostenibilità|data=23 dicembre 2022|url=https://www.repubblica.it/green-and-blue/dossier/viaggio-al-centro-del-futuro-ok/2022/12/23/news/atlantia_migliora_la_pagella_di_sostenibilita-380393991/|accesso=25 luglio 2023}}</ref>
===Cessione di Autostrade per l'Italia===
Il 31 maggio 2021 l'assemblea societaria di Atlantia ha deliberato (con l'88,06% di soci favorevoli) la vendita di [[Autostrade per l'Italia]]
=== Offerta pubblica di acquisto e delisting ===
A inizio aprile 2022 il finanziere spagnolo [[Florentino Pérez]] (azionista al 50% meno un’azione della società di trasporti [[Abertis]], detenuta a maggioranza da Atlantia) unitamente ai due fondi di private equity [[Global Infrastructure Partners]] e [[Brookfield Infrastructure Partners]], avanza l’ipotesi di un'Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) su Atlantia.
La famiglia Benetton, in cordata con il fondo statunitense [[Blackstone Group|Blackstone]], a metà aprile annuncia un'OPA difensiva, così da preservare il gruppo da possibili controffensive finanziarie, come quella promossa da Pérez. Questa offerta pubblica di acquisto prende avvio il 10 ottobre 2022, con un'offerta di 23 euro per azione e un importo di 19 miliardi. L'operazione viene lanciata da Schema Alfa, società veicolo controllata da Schemaquarantadue S.p.A., a sua volta partecipata al 65% dalla holding Edizione (presieduta da [[Alessandro Benetton]]) e al 35% dal fondo americano di private equity Blackstone.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ilsole24ore.com/radiocor/nRC_17.11.2022_08.20_16210162|titolo=***Atlantia: confermati risultati opa, offerta pienamente efficace|sito=Il Sole 24 ORE|accesso=2025-08-09}}</ref> L'OPA riguarda la totalità delle azioni di Atlantia non detenute da Edizione, pari quindi al 66,9% del capitale, essendo il 33,1% in mano a Edizione. L’operazione si conclude a novembre 2022, con Schema Alfa che giunge a detenere il 95,933% di Atlantia, escluse le azioni proprie.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Andrea Rinaldi|url=https://www.corriere.it/economia/finanza/22_novembre_24/atlantia-adesioni-all-opa-superano-90percento-l-uscita-mercato-7098af8a-6bdf-11ed-a1e9-9f4731a1c832.shtml|titolo=Atlantia, le adesioni all’Opa superano il 90%: verso l’uscita dal mercato|sito=Corriere della Sera|data=2022-11-24|accesso=2025-08-09}}</ref>
Il nuovo assetto azionario della holding si presenta composto da Edizione per circa il 57%, da Blackstone per circa il 37,8% (tramite un fondo open end) e da [[Fondazione CRT]] per le restanti quote.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.teleborsa.it/News/2022/12/09/atlantia-da-oggi-effettivo-il-delisting-da-piazza-affari-11.html|titolo=Atlantia, da oggi effettivo il delisting da Piazza Affari|sito=www.teleborsa.it|accesso=2025-08-09}}</ref>
Il 9 dicembre 2022 vengono revocate le quotazioni delle azioni Atlantia da Piazza Affari, uscendo quindi dalla Borsa dopo 35 anni di permanenza.<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Massimiliano Carrà|url=https://forbes.it/2022/12/09/atlantia-lascia-piazza-affari-35-anni/|titolo=I Benetton dicono addio alla Borsa: Atlantia lascia Piazza Affari dopo 35 anni|sito=Forbes Italia|data=2022-12-09|accesso=2025-08-09}}</ref>
== Azionariato ==
L’azionariato della società è il seguente:
* [[Edizione (azienda)|Edizione S.p.A.]] (Mediante [[Sintonia (azienda)|Sintonia S.p.A]]): 57%
* [[Blackstone Group|Blackstone]]: 37,8%
* [[Fondazione CRT|Fondazione Cassa di Risparmio di Torino]]: 5,2%<ref>{{Cita web|url=https://www.mundys.com/it/investors/azionariato|titolo=Azionariato|sito=Mundys|lingua=it-IT|accesso=2023-06-26}}</ref>
==Principali
* [[Abertis|Abertis HoldCO]] (50%)<ref name="Aggiornamento quote Abertis">{{Cita web|lingua=it|url=https://www.mundys.com/it/mobilita/business-autostradale/abertis|titolo=Abertis: Autostrade in Sicurezza {{!}} Mundys|sito=www.mundys.com|accesso=2025-08-09}}</ref> <ref name="Nuovo accordo di collaborazione per Abertis">{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2023/07/27/mundys-acs-group-nuovo-accordo-di-collaborazione-per-abertis_4b7b5e5b-34fb-4b78-a204-22226231168b.html|titolo=Mundys-Acs Group, nuovo accordo di collaborazione per Abertis - Notizie - Ansa.it|sito=Agenzia ANSA|data=2023-07-27|accesso=2025-08-09}}</ref> <ref name="Incremento capitale Abertis">{{Cita web|url=https://www.eleconomista.es/infraestructuras-servicios/noticias/12482838/10/23/acs-y-mundys-daran-capital-a-abertis-para-comprar-activos-y-blindar-su-rating.html|titolo=Incremento capitale Abertis}}</ref>
* [[Aeroporti di Roma|
* [[
* Yunex Traffic (100%)
* [[Aeroporto di Bologna]]
* Aéroports de la Côte d'Azur (64%)
* Sanef (100%)
== Principali partecipazioni finanziarie ==
* [[Getlink]] (Eurotunnel) - Parigi - 15,49%
== Dati economici e finanziari ==
* Nel 2016 il gruppo ha registrato un fatturato di 5,4 miliardi di €, Ebitda di 3,3 miliardi, cash flow di 2,4 miliardi. La capitalizzazione è di 18,4 miliardi.<ref>{{Cita web |url=http://www.borsaitaliana.it/borsa/azioni/profilo-societa-dettaglio.html?isin=IT0003506190&lang=it |titolo=Borsa, profilo Atlantia in dettaglio |data=marzo 2018 |accesso=15 marzo 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180315200300/http://www.borsaitaliana.it/borsa/azioni/profilo-societa-dettaglio.html?isin=IT0003506190&lang=it |dataarchivio=15 marzo 2018 |urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://quotes.wsj.com/IT/ATL/financials/annual/income-statement |titolo=Conto economico Atlantia S.p.A. |sito=The Wall Street Journal |lingua=en |accesso=7 dicembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171208003302/http://quotes.wsj.com/IT/ATL/financials/annual/income-statement |dataarchivio=8 dicembre 2017 |urlmorto=no}}</ref>
* Nel
* Nel
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Aeroporti di Roma]]
* [[Aeroporto di Nizza Costa Azzurra]]
* [[Aeroporto di Cannes Mandelieu|Aeroporto di Cannes]]
* [[Telepass]]
* [[Abertis]]
* [[Autostrade per l'Italia]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
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