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|nome = Vidkun Quisling
|immagine = Portrett av Vidkun Quisling i sivile klær, ukjent datering.jpg
|carica = [[Regime di Quisling|Fører]] e [[Primi ministri della Norvegia|Ministro-presidente della Norvegia]]
|mandatoinizio = 1º febbraio [[1942]]
|mandatofine = 9 maggio [[1945]]
|predecessore = [[Johan Nygaardsvold]] (come Primo ministro)<br>[[Haakon VII di Norvegia]] (come Capo di Stato)
|successore = [[Johan Nygaardsvold]] (come Primo ministro)<br>[[Haakon VII di Norvegia]] (come Capo di Stato)
|carica2 = [[Politica della Norvegia|Ministro della Difesa della [[Norvegia]]
|mandatoinizio2 = [[1931]]
|mandatofine2 = [[1933]]
|predecessore2 = [[Torgeir Anderssen-Rysst]]
|successore2 = [[Jens Isak de Lange Kobro]]
|carica3 = Leader dell'[[Unione Nazionale (Norvegia)|Fører dell'Unione Nazionale]]
|mandatoinizio3 = 13 maggio [[1933]]
|mandatofine3 = 8 maggio [[1945]]
|predecessore3 = ''carica istituita''
|successore3 = ''carica abolita''
|partito = [[Partito di Centro (Norvegia)|Partito deglidi AgricoltoriCentro]]<small><br />(1931-1933)<br /small> <br> [[Unione Nazionale (Norvegia)|Unione Nazionale]]<small><br />(1933-1945)</small>
|religione = [[Luteranesimo|Luterano]]
|firma = Quisling signature.png
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}}
 
Ufficiale dell'esercito e fondatore nel 1933 del [[Partito politico|partito]] [[Fascismo|fascista]] norvegese, il [[Unione Nazionale (Norvegia)|Nasjonal Samling]], fu uno dei più famosi [[collaborazionismo|collaborazionisti]] di sempre, mettendosi al servizio di [[Adolf Hitler|Hitler]] e delle forze armate tedesche che all'inizio della [[seconda guerra mondiale]] avevano occupato la [[Norvegia]]. Durante l'invasione capeggiò un [[Stato fantoccio|governo fantoccio]] che aveva il compito di tradurre in atto la volontà degli occupanti, diventando il [[Primi ministri della Norvegia|Primo ministro della Norvegia]] dal febbraio 1942 alla fine della seconda guerra mondiale, mentre il legittimo governo socialdemocratico di [[Johan Nygaardsvold]] si trovava [[governo in esilio|in esilio]] a [[Londra]].
 
Nel corso del conflitto ilIl termine "quisling" fu perciò usato per indicare tutti i capi dei governi collaborazionistiche collaboravano con i [[Nazionalsocialismo|nazisti]]. Talee denominazioneviene si adoperaadoperato ancora oggi neiper confrontiindicare dei governi chechi si mettonomette al servizio degli occupanti stranieri<ref>Current Biography 1940, pag. 669</ref>. Al termine della guerra Quisling venne fatto prigioniero dal [[Resistenza norvegese|Fronte patriottico norvegese]]. Dopo un processo per [[alto tradimento]], fu [[Pena di morte|condannato a morte]] e giustiziato il 24 ottobre [[1945]].
 
== Biografia ==
Quisling era figlio del [[genealogia|genealogista]] e sacerdote della [[Chiesa di Norvegia]], Jon Lauritz Qvisling, di [[Fyresdal]]. Entrambi i genitori appartenevano ad alcune delle più antiche e note famiglie didel [[Telemark (contea)|Telemark]] ("Qvisling" era il cognome usato da suo padre, ma la famiglia era anticamente ricordata anche come "Quislinus" e "Quislin").
===Carriera militare===
I primi anni furono coronati da un relativo successo; nel [[1911]], l'anno del diploma, era il miglior cadetto dell'Accademia di guerra e conseguì il grado di [[maggiore]] nell'[[esercito norvegese]].
 
La Norvegia era neutrale durante la prima guerra mondiale. Nel marzo 1918 fu inviato in Russia come [[addetto militare]] alla legazione norvegese a [[Pietrogrado]].
I primi anni furono coronati da un relativo successo; nel [[1911]], l'anno del diploma, era il miglior cadetto dell'Accademia di guerra e conseguì il grado di [[maggiore]] nell'[[esercito norvegese]]. Lavorò con [[Fridtjof Nansen]] in [[Unione Sovietica]] durante la [[Carestia russa del 1921-1923|carestia degli anni venti]]<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,754021,00.html ''Quisling Victory''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101122152844/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,754021,00.html |date=22 novembre 2010 }}, ''[[Time Magazine]]'', 30 ottobre 1933</ref>, contribuendo al miglioramento delle relazioni diplomatiche tra [[Gran Bretagna]] e [[Unione Sovietica|URSS]] (per questo nel [[1929]] gli fu attribuito l'[[Ordine dell'Impero Britannico]], poi revocato nel [[1940]] da re [[Giorgio VI del Regno Unito|Giorgio VI]]<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,764097,00.html ''People''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130721023318/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,764097,00.html |date=21 luglio 2013 }}, ''Time Magazine'': p. 1. 24 giugno 1940</ref>). CominciòDopo laun carrieraprimo politicasostegno come ministro della difesa neial [[governi agraribolscevismo]] e al [[1931]]-[[1933]]<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,763850-2,00.htmlPartito ''TaleLaburista of(Norvegia)|Partito Two Brothers''Laburista]], ''Timesi Magazine'':spostò p.su 2.posizioni 22 apriledi [[1940anticomunismo]]</ref>.
 
===Carriera politica===
Il 17 maggio [[1933]], [[giorno della Costituzione norvegese]], Quisling e l'avvocato [[Johan Bernhard Hjort]] fondarono il [[Unione Nazionale (Norvegia)|Nasjonal Samling]] ("Unità Nazionale"), il partito [[Fascismo|fascista]] norvegese. Il Nasjonal Samling aveva una connotazione anti-[[Democrazia|democratica]], conforme al ''[[Führerprinzip]]'', e Quisling era in procinto di diventare il ''Fører'' (''leader'', equivalente al tedesco ''Führer'' e all'italiano "Duce"). In alcune occasioni fu definito l'"Hitler di Norvegia". Il partito ebbe un modesto successo; alle elezioni del 1933, quattro mesi dopo, ottenne 27.850 voti (approssimativamente il 2%), col sostegno dell'Associazione di aiuto ai contadini norvegesi con cui Quisling aveva rapporti dal tempo in cui era membro del Movimento agrario. Tuttavia, quando la linea del partito si spostò da una connotazione religiosa a una di maggior sostegno verso i tedeschi e apertamente [[antisemitismo|antisemita]], nel [[1935]], la Chiesa non offrì più il suo supporto, e alle elezioni del 1936 il partito ottenne ancor meno voti che nel 1933.
Tornato in Norvegia nel 1929, cominciò la carriera politica nel [[Partito di Centro (Norvegia)|Partito di Centro]] e nel 1931 divenne ministro della difesa nei [[governi agrari]], fino al [[1933]]<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,763850-2,00.html ''Tale of Two Brothers''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090129182907/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,763850-2,00.html |date=29 gennaio 2009 }}, ''Time Magazine'': p. 2. 22 aprile [[1940]]</ref>.
 
Il 17 maggio [[1933]], [[giorno della Costituzione norvegese]], Quisling e l'avvocato [[Johan Bernhard Hjort]] fondarono il [[Unione Nazionale (Norvegia)|Nasjonal Samling]] ("Unità Nazionale"), il partito [[Fascismo|fascista]] norvegese. Il Nasjonal Samling aveva una connotazione anti-[[Democrazia|democratica]], [[Nazionalsocialismo|nazionalsocialistia]] e conforme al ''[[Führerprinzip]]'', e Quisling eraaspirava in procinto dia diventare il ''Fører'' (''leader'', equivalente al tedesco ''[[Führer]]'' e all'italiano "[[Duce]]"). In alcune occasioni fu definito l'"[[Hitler]] di Norvegia". Il partito ebbe un modesto successo; alle elezioni del 1933, quattro mesi dopo, ottenne 27.850 voti (approssimativamente il 2%), col sostegno dell'Associazione di aiuto ai contadini norvegesi con cui Quisling aveva rapporti dal tempo in cui era membro del Movimento agrario. Tuttavia, quando la linea del partito si spostò da una connotazione religiosa a una di maggior sostegno verso i tedeschi e apertamente [[antisemitismo|antisemita]], nel [[1935]], la Chiesa non offrì più il suo supporto, e alle elezioni del 1936 il partito ottenne ancor meno voti che nel 1933.
Quando il 9 aprile [[1940]] [[Operazione Weserübung|la Germania invase la Norvegia]], Quisling divenne il primo nella storia a proclamare un [[colpo di Stato]] durante un programma radiofonico, annunciando l'instaurarsi di un governo ''ad hoc'' durante la confusione dell'invasione, nella speranza che i tedeschi lo sostenessero. Lo scenario in cui si svolse questa azione fu la fuga in treno verso nord del re e del governo, e Quisling ebbe il timore che il potere politico finisse in mani tedesche, a discapito della popolazione norvegese<ref>Paul M. Hayes, "Quisling" (David & Charles, Newton Abbot, 1971), p. 212–7.</ref>. Quisling aveva fatto visita ad [[Adolf Hitler]] in [[Germania]] l'anno precedente, ma il dittatore tedesco ritenne che non gli potesse essere utile. Quisling aveva scarso appoggio e il suo governo durò solo cinque giorni, dopo i quali [[Josef Terboven]] fu nominato [[Reichskommissar]], l'incarico più elevato in Norvegia, agli ordini diretti del [[Führer]]. Il rapporto tra Quisling e Terboven fu teso anche se quest'ultimo, considerando probabilmente un vantaggio avere un norvegese in un'apparente posizione di potere, per ridurre il risentimento della popolazione nominò Quisling [[Primi ministri della Norvegia|Ministro-presidente]] il 1º febbraio 1942.
[[File:8. riksmøte. Faneoverrekkelse på Bislett stadion. (8612619215) (cropped).jpg|thumb|180px|left|Quisling esegue il [[saluto nazista]] durante una visita in Germania (1941)]]
Il 14 dicembre 1939 Quisling incontrò Hitler che gli promise di rispondere a un'eventuale invasione britannica della Norvegia (Piano R 4), e lo assicurò che avrebbe comunque ricevuto fondi per sostenere il Nasjonal Samling. Lo stesso anno ricevette la visita dell'ideologo nazista [[Alfred Rosenberg]], che orientò Quisling verso l'[[Razza ariana|arianismo]] e il [[nordicismo]].
 
Quando il 9 aprile [[1940]] [[Operazione Weserübung|la Germania invase la Norvegia]], Quisling divenne il primo nella storia a proclamare un [[colpo di Stato]] durante un programma radiofonico, annunciando l'instaurarsi di un governo ''ad hoc'' durante la confusione dell'invasione, nella speranza che i tedeschi lo sostenessero. Lo scenario in cui si svolse questa azione fu la fuga in treno verso nord del re (che rifiutò di nominarlo ministro) e del governo, e Quisling ebbe il timore che il potere politico finisse in mani tedesche, a discapito della popolazione norvegese<ref>Paul M. Hayes, "Quisling" (David & Charles, Newton Abbot, 1971), p. 212–7.</ref>. Quisling aveva fatto visita ad [[Adolf Hitler]] in [[Germania]] l'anno precedente, ma il dittatore tedesco ritenne che non gli potesse essere utile. Quisling aveva scarso appoggio e il suo governo durò solo cinque giorni, dopo i quali [[Josef Terboven]] fu nominato [[Reichskommissar]], l'incarico più elevato in Norvegia, agli ordini diretti del [[Führer]]. Il rapporto tra Quisling e Terboven fu teso anche se quest'ultimo, considerando probabilmente un vantaggio avere un norvegese in un'apparente posizione di potere, per ridurre il risentimento della popolazione nominò Quisling [[Primi ministri della Norvegia|Ministro-presidente]] il 1º febbraio 1942.
Vidkun Quisling rimase al potere fino al suo arresto, avvenuto il 9 maggio 1945 in una residenza di [[Bygdøy]], a [[Oslo]], cui aveva dato il nome di [[Gimlé]], come il posto dove, nella [[mitologia norrena]], si erano stabiliti i sopravvissuti dal [[Ragnarǫk]]; la casa, ora chiamata [[Villa Grande]], è oggi un museo dedicato alle vittime dell'[[Olocausto]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.highbeam.com/doc/1P1-112640182.html|titolo=Norway turns traitor Quisling's home into symbol of tolerance|editore=highbeam.com|data=30 agosto 2005|accesso=21 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121025140736/http://www.highbeam.com/doc/1P1-112640182.html|dataarchivio=25 ottobre 2012|urlmorto=sì}}</ref>. Nei processi che seguirono la guerra, Quisling, insieme con altri due dirigenti del ''Nasjonal Samling'', [[Albert Viljam Hagelin]] e [[Ragnar Skancke]], fu dichiarato colpevole di alto tradimento e condannato a morte. Le accuse si basavano soprattutto sulla sua condotta durante la guerra: il colpo di Stato dell'aprile 1940, la revoca dell'ordine di mobilitazione, i suoi innumerevoli incoraggiamenti alla popolazione norvegese ad arruolarsi volontariamente nell'esercito tedesco, la collaborazione alla deportazione degli ebrei, le responsabilità nell'esecuzione di patrioti norvegesi e molto altro.
 
Quisling aveva scarso appoggio e il suo governo durò solo cinque giorni, dopo i quali come primo ministro fu scelto [[Ingolf Elster Christensen]], fino al 25 settembre 1940.
La fucilazione fu eseguita nella [[fortezza di Akershus]]<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,852394,00.html Justice-I], ''Time Magazine'', 5 novembre 1945</ref>. Le sue ultime parole furono: "Sono condannato ingiustamente, e muoio innocente."<ref>{{harvnb|Bratteli|Myhre|1992|p=198}}.</ref> Dopo la morte il suo corpo fu cremato e le ceneri interrate nella sua cittadina natale, Fyresdal.<ref>{{harvnb|Cohen|2000|p=279}}.</ref> La sentenza fu oggetto di controversie, in quanto la pena capitale era stata reintrodotta nel codice norvegese dal governo in esilio nel gennaio del [[1942]], dopo esser stata abolita nel [[1815]]. La Corte Suprema definì le condanne a morte incostituzionali in base all'articolo 97 ([[Legge ex post facto|effetto retroattivo]]). Maria Vasilijevna, la vedova russa di Quisling, visse a Oslo fino alla morte nel 1980<ref>Yourieff, Alexandra Andreevna Voronine; Kirsten A. Seaver (2007), [http://books.google.com/books?id=kaiyKJZxjBUC&pg=PR12&lpg=PR12&dq=maria+quisling+oslo+died+1980&source=bl&ots=qa2rFAAx3J&sig=JEvV74qj7nA5rDah45IPy0hZAdA&hl=en&ei=Nz3dSoTYC4_usQPZ1N3iDw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=6&ved=0CBwQ6AEwBQ#v=onepage&q=1980&f=false. In Quisling's shadow: the memoirs of Vidkun Quisling's first wife, Alexandra], Hoover Institution Press. p. 457. ISBN 978-0-8179-4832-0</ref>. Non avevano avuto figli<ref>Dahl, Hans Fredrik (1999). [http://books.google.com/books?id=GaR-7WVcVjgC&pg=PA129&dq=maria+quisling+childless&ei=Qj_dSsuuMZX6lQSlvoX-Bw#v=snippet&q=childless&f=false. Quisling: A Study in Treachery], Cambridge University Press. p. 129. ISBN 978-0-521-49697-1</ref>.
 
Il 24 aprile fu istituito il [[Reichskommissariat Norwegen]], con [[Josef Terboven]] nominato Governatore generale ([[Reichskommissar]]), l'incarico più elevato in Norvegia, agli ordini diretti del [[Führer]].
== Influenze ==
Terboven volle assicurarsi che non ci sarebbe stato spazio nel governo per il Nasjonal Samling né per il suo leader Quisling, con il quale non andava d'accordo.
 
Alla fine del 1940 la monarchia fu sospesa, sebbene il parlamento norvegese e un organo simile a un gabinetto di governo fossero rimasti.
Il termine ''quisling'' divenne sinonimo, in alcune lingue europee, tra cui inglese, italiano, norvegese, danese, svedese, finlandese, olandese, greco, croato e serbo, per "traditore", riferito a chi collabora con gli invasori. Il termine fu coniato dal quotidiano inglese ''[[The Times]]'' nel fondo del 15 aprile 1940 intitolato ''Quisling ovunque''. L'articolo affermava: «Ci sono Quisling in ogni paese d'Europa»<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,794977,00.html Quislers], ''Times Magazine'', 15 aprile 1940</ref>. [[Filippo Anfuso]], ambasciatore della [[Repubblica Sociale Italiana]] in Germania, nelle sue memorie scrive: «La cosa che più offendeva Hitler, sulle labbra di Mussolini, era sentirgli dire che non voleva essere un Quisling»; «A [[Hirschberg (Turingia)|Hirschberg]] lo ripeté tante volte che [[Alexander von Dörnberg|Dornberg]] [il capo del protocollo di Hitler] mi fece presente che sarebbe stato opportuno che gli dicessi che Hitler stimava grandemente Quisling e come questo suo disprezzo per Quisling sarebbe stato incomprensibile in Germania»<ref>Filippo Anfuso, ''Roma Berlino Salò'', p. 389, cit. in {{cita libro|Luigi|Ganapini|La repubblica delle camicie nere. I combattenti, i politici, gli amministratori, i socializzatori|2010|annooriginale=1999|ed=3|Garzanti|Milano|ISBN=88-11-69417-5}}</ref>.
Il 5 dicembre 1940 Quisling volò a Berlino per negoziare il futuro dell'indipendenza della Norvegia. Quando tornò il 13 dicembre, aveva accettato di reclutare volontari per combattere con le Schutzstaffel tedesche ([[SS]]). A gennaio 1941, il capo delle SS [[Heinrich Himmler]] si recò in Norvegia per supervisionare i preparativi. Quisling credeva chiaramente che se la Norvegia avesse sostenuto la Germania nazista sul campo di battaglia, non ci sarebbe stato motivo per la Germania di annetterla.
 
===Primo ministro===
{{vedi anche|Regime di Quisling}}
[[File:Bundesarchiv Bild 183-2004-1001-500, Vidkun Quisling, Autogramm schreibend.jpg|thumb|Vidkun Quisling mentre firma un autografo nel [[1943]]]]
Il rapporto tra Quisling e Terboven restò teso anche se quest'ultimo, considerando probabilmente un vantaggio avere un norvegese in un'apparente posizione di potere, e per ridurre il risentimento della popolazione, nel gennaio 1942 annunciò che l'amministrazione tedesca sarebbe stata liquidata. Poco dopo disse a Quisling che Hitler aveva approvato il trasferimento del potere, previsto per il 30 gennaio. Quindi Quisling fu nominato [[Primi ministri della Norvegia|Ministro-presidente]] il 1º febbraio 1942. Quello stesso mese fece la sua prima visita ufficiale a Berlino.
 
Il 12 marzo 1942 la Norvegia divenne ufficialmente uno Stato a partito unico. Nonostante le prospettive della guerra fossero sempre più terribili nel 1943 e nel 1944, la posizione di Nasjonal Samling a capo del governo, nonostante il suo rapporto ambiguo con il ''Reichskommissariat'', rimase inattaccabile. Tuttavia, i tedeschi esercitarono un controllo crescente sulla legge e sull'ordine in Norvegia.
 
Vidkun Quisling rimasemantenne al poterel'incarico fino al suo arresto, avvenuto il 9 maggio 1945 in una residenza di [[Bygdøy]], a [[Oslo]], cui aveva dato il nome di [[Gimlé]], come il posto dove, nella [[mitologia norrena]], si erano stabiliti i sopravvissuti dal [[Ragnarǫk]]; la casa, ora chiamata [[Villa Grande]], è oggi un museo dedicato alle vittime dell'[[Olocausto]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.highbeam.com/doc/1P1-112640182.html|titolo=Norway turns traitor Quisling's home into symbol of tolerance|editore=highbeam.com|data=30 agosto 2005|accesso=21 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121025140736/http://www.highbeam.com/doc/1P1-112640182.html|dataarchivio=25 ottobre 2012|urlmorto=sì}}</ref>. Nei processi che seguirono la guerra, Quisling, insieme con altri due dirigenti del ''Nasjonal Samling'', [[Albert Viljam Hagelin]] e [[Ragnar Skancke]], fu dichiarato colpevole di alto tradimento e condannato a morte. Le accuse si basavano soprattutto sulla sua condotta durante la guerra: il colpo di Stato dell'aprile 1940, la revoca dell'ordine di mobilitazione, i suoi innumerevoli incoraggiamenti alla popolazione norvegese ad arruolarsi volontariamente nell'esercito tedesco, la collaborazione alla deportazione degli ebrei, le responsabilità nell'esecuzione di patrioti norvegesi e molto altro.
 
===La condanna e la fucilazione===
Nei processi che seguirono la guerra, Quisling, insieme con altri due dirigenti del ''Nasjonal Samling'', [[Albert Viljam Hagelin]] e [[Ragnar Skancke]], fu dichiarato colpevole di alto tradimento e condannato a morte. Le accuse si basavano soprattutto sulla sua condotta durante la guerra: il colpo di Stato dell'aprile 1940, la revoca dell'ordine di mobilitazione, i suoi innumerevoli incoraggiamenti alla popolazione norvegese ad arruolarsi volontariamente nell'esercito tedesco, la collaborazione alla deportazione degli ebrei, le responsabilità nell'esecuzione di patrioti norvegesi e molto altro.
 
La fucilazione fu eseguita nell'ottobre 1945 nella [[fortezza di Akershus]].<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,852394,00.html Justice-I] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080905001857/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,852394,00.html |date=5 settembre 2008 }}, ''Time Magazine'', 5 novembre 1945</ref>. Le sue ultime parole furono: "''Sono condannato ingiustamente, e muoio innocente.''".<ref>{{harvnbcita|Bratteli| Myhre|, 1992|p=. 198}}.</ref> Dopo la morte il suo corpo fu cremato e le ceneri interrate nella sua cittadina natale, [[Fyresdal]].<ref>{{harvnbcita|Cohen|, 2000|p=. 279}}.</ref> La sentenza fu oggetto di controversie, in quanto la pena capitale era stata reintrodotta nel codice norvegese dal governo in esilio nel gennaio del [[1942]], dopo esser stata abolita nel [[1815]]. La Corte Suprema definì le condanne a morte incostituzionali in base all'articolo 97 ([[Legge ex post facto|effetto retroattivo]]). Maria Vasilijevna, la vedova russa di Quisling, visse a Oslo fino alla morte nel 1980.<ref>Yourieff, Alexandra Andreevna Voronine; Kirsten A. Seaver (2007), [http://books.google.com/books?id=kaiyKJZxjBUC&pg=PR12&lpg=PR12&dq=maria+quisling+oslo+died+1980&source=bl&ots=qa2rFAAx3J&sig=JEvV74qj7nA5rDah45IPy0hZAdA&hl=en&ei=Nz3dSoTYC4_usQPZ1N3iDw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=6&ved=0CBwQ6AEwBQ#v=onepage&q=1980&f=false. In Quisling's shadow: the memoirs of Vidkun Quisling's first wife, Alexandra], Hoover Institution Press. p. 457. ISBN 978-0-8179-4832-0</ref>. Non avevano avuto figli.<ref>Dahl, Hans Fredrik (1999). [http://books.google.com/books?id=GaR-7WVcVjgC&pg=PA129&dq=maria+quisling+childless&ei=Qj_dSsuuMZX6lQSlvoX-Bw#v=snippet&q=childless&f=false. Quisling: A Study in Treachery], Cambridge University Press. p. 129. ISBN 978-0-521-49697-1</ref>.
 
== Influenze ==
[[File:Albert Viljam Hagelin with Adolf Hitler and Vidkun Quisling, 13 February 1942.png|thumb|Quisling con Hitler e [[Albert Viljam Hagelin]] a Berlino il 13 febbraio 1942]]
IlQuisling è universalmente considerato uno dei più grandi [[Collaborazionismo|collaborazionisti]] della storia, al punto che il termine ''quisling'' divenne sinonimo, in alcune lingue europee, tra cui inglese, italiano, norvegese, danese, svedese, finlandese, olandese, greco, croato e serbo, perdi "traditore", riferitodi asoggetto chiche durante una guerra collabora con gli invasori. Il termine fu coniato dal quotidiano inglese ''[[The Times]]'' nel fondo del 15 aprile 1940 intitolato ''Quisling ovunque''. L'articolo affermava: «Ci sono Quisling in ogni paese d'Europa»<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,794977,00.html Quislers] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101116022943/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,794977,00.html |date=16 novembre 2010 }}, ''Times Magazine'', 15 aprile 1940</ref>. [[Filippo Anfuso]], ambasciatore della [[Repubblica Sociale Italiana]] in Germania, nelle sue memorie scrive: «La cosa che più offendeva Hitler, sulle labbra di Mussolini, era sentirgli dire che non voleva essere un Quisling»; «A [[Hirschberg (Turingia)|Hirschberg]] lo ripeté tante volte che [[Alexander von Dörnberg|Dornberg]] [il capo del protocollo di Hitler] mi fece presente che sarebbe stato opportuno che gli dicessi che Hitler stimava grandemente Quisling e come questo suo disprezzo per Quisling sarebbe stato incomprensibile in Germania»<ref>Filippo Anfuso, ''Roma Berlino Salò'', p. 389, cit. in {{cita libro|Luigi|Ganapini|La repubblica delle camicie nere. I combattenti, i politici, gli amministratori, i socializzatori|2010|annooriginale=1999|ed=3|Garzanti|Milano|ISBN=88-11-69417-5}}</ref>.
 
== Onorificenze ==
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* [[Collaborazionismo]]
* [[Fascismi nel mondo]]
* [[PotenzeReichskommissariat dell'AsseNorwegen]]
* [[Psicologia del quislingismo]]
* [[Purga dei traditori della patria in Norvegia]]
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|periodo = 1º febbraio [[1942]] - 9 maggio [[1945]]
}}
 
{{Primi ministri della Norvegia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica|fascismo|nazismo}}
 
[[Categoria:Personalità norvegesiNorvegesi della seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Politici e combattenti fascisti nel mondo]]
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[[Categoria:Persone giustiziate per tradimento]]
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[[Categoria:Collaborazionismo]]
[[Categoria:Anticomunisti norvegesi]]
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[[Categoria:Fascisti norvegesi]]