ThyssenKrupp: differenze tra le versioni

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|data chiusura =
|nazione = DEU
|sede = [[Essen]] e Duisburg
|gruppo =
|controllate = [[Acciaierie di Terni|Terni]]
|persone chiave = Guido Kerkhoff [[chiefAmministratore executiveDelegato officer|CEOA.D.]]
|settore = Siderurgia, Automotive, Ascensori, Sottomarini, Navi, Impianti chimici, Componenti meccanici
|prodotti =
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[[File:ThyssenKrupp Hauptquartier.jpg|thumb|Sede della ThyssenKrupp AG di [[Essen]].]]
[[File:ThyssenKrupp HQ Entrance DSC 0240.JPG|thumb|ThyssenKrupp HQ Entrance]]
La '''ThyssenKrupp AG''' è un gruppo industriale [[Germania|tedesco]] conspecializzato il focus sullain lavorazione dell'acciaio. Il gruppo ha sede a [[Essen]] e [[Duisburg]] ed è stato costituito nel 1999 dalla fusione di Friedrich Krupp AG Hoesch- Krupp con Thyssen AG. Classificata 724° in Forbes Global 2000, è una delle società più grandi del mondo con un valore di mercato a metà 2018 di circa 17,3 miliardi di dollari USA.
 
È quotata alla [[Borsa di Francoforte]] e alla [[Borsa di Londra]].
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===Fusione con Tata Steel===
Il 20 settembre 2017 la società ha annunciato di voler fondere le attività siderurgiche europee con [[Tata Steel]] in una joint venture paritaria. A seguito della fusione, la sede centrale del gruppo sarà trasferita ad [[Amsterdam]], nei [[Paesi Bassi]], e prenderà il nome di Thyssenkrupp Tata Steel BV. Il 30 giugno 2018 le due società hanno firmato un accordo vincolante per creare la nuova impresa comune.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://uk.reuters.com/article/uk-thyssenkrupp-tata-steel-jointventure/thyssenkrupp-tata-steel-seal-landmark-joint-venture-deal-idUKKBN1JP1LV|titolo=Thyssenkrupp, Tata Steel seal Landmark joint venture deal|data=29 giugno 2018|pubblicazione=Reuters|accesso=28 agosto 2018|dataarchivio=28 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180928201135/https://uk.reuters.com/article/uk-Thyssenkrupp-tata-steel-jointventure/Thyssenkrupp-tata-steel-seal-landmark-joint-venture-deal-idUKKBN1JP1LV|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita news|lingua=en|url=https://www.wsj.com/articles/thyssenkrupp-tata-clinch-european-steel-deal-1505891598|titolo=Thyssenkrupp, Tata Seal Long-Awaited European Steel Deal|cognome=Turner|nome=Zeke|data=20 settembre 2017|pubblicazione=[[The Wall Street Journal]]|accesso=21 settembre 2017|cognome2=Patterson|nome2=Scott|città=New York}}</ref> Una fusione molto sofferta all'interno del gruppo Thyssenkrupp: il 6 luglio 2018 si dimette Heinrich Hiesinger, CEOAmministratore delegato dal 2011, in seguito alle pressioni dei fondi attivisti, tra cui il [[fondo Elliott]] e Cevian Capital con il 20% del capitale,<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/economia/finanza/2018/07/06/news/thyssenkrupp_lascia_il_ceo_dopo_la_pressione_dei_soci_attivisti-201003273/|titolo=Thyssenkrupp, lascia il CEOl'A.D. dopo la pressione dei soci attivisti|pubblicazione=la Repubblica |data=6 luglio 2018|accesso=28 agosto 2018}}</ref> delusi dalla fusione perché invece favorevoli alla separazione delle attività più redditizie per valorizzarle al massimo. Una settimana dopo lascia anche il presidente Ulrich Lehner<ref>{{cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/umbria/terremoto_thyssen_seconda_dimissione-3861679.html |titolo=Terremoto Thyssen, seconda dimissione: dopo Hiesinger lascia anche Lehner|pubblicazione=Il Messaggero|data=18 luglio 2018|accesso=28 agosto 2018}}</ref> mentre Guido Kerkhoff, fino a quel momento [[chiefDirettore financial officer|CFOfinanziario]], è nominato CEOA.D.
 
Nel giugno 2019 l'[[Antitrust]] Ue ha dato lo stop alla fusione "che avrebbe ridotto la concorrenza e aumentato i prezzi per diversi tipi di acciaio". [[Bruxelles]] ha anche spiegato che le parti "non hanno offerto rimedi adeguati" ai dubbi espressi dall'Antistrust.<ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/2019/06/11/economia/thyssenkrupptata-lantitrust-europeo-blocca-le-nozze-dellacciaio-bAgQrTx0OIw3CZV1gsTDOP/pagina.html |titolo=Thyssenkrupp-Tata, l'Antitrust europeo blocca le nozze dell'acciaio|data=11 giugno 2019|accesso=13 giugno 2019}}</ref>
 
=== Vendita della divisione ascensori ===
ll CeoL'A.D. del gruppo Martina Merz decide di vendere la divisione dedicata agli ascensori, business valutato 17,2 mld di euro. Tale ramo di attività è stato rilevato da una cordata anglo-americana costituita da Advent, Cinven e RAG foundation. Da rilevare l'interesse manifestato da alcuni ''private equity'' cinesi ai quali è stata preferita la cordata anglo americana.
 
== La società ==
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{{Albero genealogico| ct | | et | | is | | mx | | se | |12=|13=|border=0| ct=Components Technology |boxstyle_ ct =background-color: #e0e0e0; | et=[[Thyssenkrupp Elevator|Elevator Technology]] |boxstyle_ et =background-color: #e0e0e0; | is=[[thyssenkrupp Industrial Solutions|Industrial Solutions]] |boxstyle_ is =background-color: #e0e0e0; | mx=[[Thyssenkrupp Materials Services|Materials Services]] |boxstyle_ mx =background-color: #e0e0e0; | se=[[ThyssenKrupp Steel Europe|Steel Europe]] |boxstyle_ se =background-color: #e0e0e0; }}
{{Albero genealogico/fine}}
 
=== Acciai Speciali Terni ===
{{vedi anche|Acciai Speciali Terni|}}
Dal 1994 al 31 gennaio 2022 la [[ThyssenKrupp AG]] ha controllato la Acciai Speciali Terni e le sue sedi, assumendo la denominazione ''ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni'' (''TK-AST''). La società è stata poi ceduta, il 31 gennaio 2022, al gruppo italiano [[Arvedi]] SpA<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.cremonaoggi.it/2022/01/31/acciai-terni-ad-arvedi-ce-la-firma-arvedi-presidente-e-caldonazzo-a-d/|titolo=Acciai Terni ad Arvedi, c'è la firma Arvedi presidente e Caldonazzo a.d.|sito=Cremonaoggi|data=2022-01-31|lingua=it-IT|accesso=2022-04-02}}</ref>.
 
== Incidente di Torino ==
{{vedi anche|incidente della ThyssenKrupp di Torino}}
Nella notte fra il 5 e il 6 dicembre [[2007]] otto operai dello stabilimento di [[Torino]] furono investiti da un getto di olio bollente in pressione che prese fuoco<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/incendio-acciaieria/incendio-acciaieria/incendio-acciaieria.html |titolo=Articolo su Repubblica (Torino, incendio in acciaieria un operaio morto, sei in fin di vita) |accesso=21 maggio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100923204339/http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/incendio-acciaieria/incendio-acciaieria/incendio-acciaieria.html |urlmorto=no }}</ref>. Sette morirono nel giro di un mese, mentre un altro operaio subì ferite non gravi. Critiche all'azienda furono sollevate da più parti, sia perché alcuni degli operai coinvolti nell'incidente stavano lavorando da 12 ore, avendo quindi accumulato 4 ore di straordinario, sia perché secondo le testimonianze di alcuni operai i sistemi di sicurezza non funzionarono (estintori scarichi, idranti inefficienti, mancanza di personale specializzato)<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/incendio-acciaieria/indagati-torino/indagati-torino.html|titolo=Articolo su Repubblica|accesso=21 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101025035802/http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/incendio-acciaieria/indagati-torino/indagati-torino.html|urlmorto=no}}</ref>. L'azienda ha smentito che all'origine dell'incendio vi fosse una violazione delle norme di sicurezza<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/incendio-acciaieria/prodi-vita-sacra/prodi-vita-sacra.html|titolo=Articolo su Repubblica|accesso=21 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101025035751/http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/incendio-acciaieria/prodi-vita-sacra/prodi-vita-sacra.html|urlmorto=no}}</ref>.
 
Secondo quanto riportato dal [[quotidiano]] [[La Stampa]], nell'ambito dell'inchiesta seguita all'incidente, la [[Guardia di Finanza]] avrebbe sequestrato all'amministratore delegato Herald Espenhahn un documento dove si afferma che [[Antonio Boccuzzi]], l'unico testimone sopravvissuto, «va fermato con azioni legali», in quanto sostiene in televisione accuse pesanti contro l'azienda. Il documento attribuisce la colpa dell'incendio ai sette operai, che si erano distratti<ref>{{Cita web|url=http://www1.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200801articoli/5665girata.asp|titolo=La Thyssen contro il sopravvissuto "Lo denunceremo" - LASTAMPA.it|accesso=30 novembre 2021|dataarchivio=30 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220330064836/http://www1.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200801articoli/5665girata.asp|urlmorto=sì}}</ref>. A carico dell'amministratore delegato i pubblici ministeri formularono l'ipotesi di reato di omicidio volontario con [[dolo eventuale]] e incendio doloso (dolo eventuale), mentre altri cinque dirigenti furono accusati di omicidio colposo ed incendio colposo (con l'aggravante della previsione dell'evento); fu contestata l'omissione dolosa dei sistemi di prevenzione antincendio ed antinfortunistici<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/08_novembre_17/thyssen_rinvio_giudizio_f53b5f78-b4c7-11dd-adce-00144f02aabc.shtml|titolo=Articolo sul Corriere|accesso=21 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100406071818/http://www.corriere.it/cronache/08_novembre_17/thyssen_rinvio_giudizio_f53b5f78-b4c7-11dd-adce-00144f02aabc.shtml|urlmorto=no}}</ref>. Fu rinviata a giudizio anche l'azienda come persona giuridica.
 
Il 1º luglio [[2008]] i familiari delle sette vittime accettarono l'accordo con l'azienda in merito al risarcimento del danno per una somma complessiva pari a {{formatnum:12970000}} euro. In seguito all'accordo i familiari rinunciarono al diritto di costituirsi parte civile nel processo ai dirigenti<ref>{{cita web|url=http://torino.repubblica.it/dettaglio/Thyssen-il-giorno-del-processo-due-parenti-esclusi-dai-risarcimenti/1482302|titolo=Articolo su Repubblica|accesso=21 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110419071254/http://torino.repubblica.it/dettaglio/Thyssen-il-giorno-del-processo-due-parenti-esclusi-dai-risarcimenti/1482302|urlmorto=no}}</ref>.
 
Il 15 aprile [[2011]] la [[Corte d'assise]] di [[Torino]], sezione seconda, ha confermato i capi d'imputazione a carico di Herald Espenhahn, amministratore delegato della società "THYSSENKRUPP Acciai Speciali Terni s.p.a.", condannandolo a 16 anni e 6 mesi di reclusione. Altri cinque manager dell'azienda (Marco Pucci, Gerald Priegnitz, Daniele Moroni, Raffaele Salerno e Cosimo Cafueri) sono stati condannati a pene che vanno da 13 anni e 6 mesi a 10 anni e 10 mesi.
 
Il 28 febbraio [[2013]] la [[Corte d'assise d'appello]] modifica il giudizio di primo grado, non riconoscendo l'omicidio volontario, ma l'[[omicidio colposo]], riducendo anche le pene ai manager dell'azienda: 10 anni a Herald Espenhahn, 7 anni per Gerald Priegnitz e Marco Pucci, 8 anni per Raffaele Salerno e Cosimo Cafueri, 9 per Daniele Moroni.<ref>{{Cita web |url=http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/02/28/news/sentenza_thyssen_non_fu_omicidio_volontario-53575069/ |titolo=Thyssen, non fu omicidio volontario pene ridotte, i parenti occupano l'aula - Torino - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=28 febbraio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130303005533/http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/02/28/news/sentenza_thyssen_non_fu_omicidio_volontario-53575069/ |urlmorto=no }}</ref>
 
Nella notte del 24 aprile [[2014]] la [[Suprema Corte di Cassazione]] ha confermato le colpe dei sei imputati e dell'azienda, ma ha ordinato un nuovo processo d'appello per ridefinire le pene. Queste non potranno aumentare rispetto a quelle definite nel 2013<ref>{{cita news|url=http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2014/04/24/thyssen-pg-chiede-conferma-pene_7ff8f253-4db6-495c-b0fd-a18b9fbae496.html|titolo=Thyssen: Cassazione, colpe certe ma pene non aumentino|pubblicazione=[[ANSA]]|data=25 aprile 2014|accesso=27 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140426195050/http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2014/04/24/thyssen-pg-chiede-conferma-pene_7ff8f253-4db6-495c-b0fd-a18b9fbae496.html|urlmorto=no}}</ref>.
 
La Corte d'Appello di Torino ha così ridefinito le pene il 29 maggio 2015: 9 anni ed 8 mesi a Espennahn, 7 anni e 6 mesi a Moroni, 7 anni e 2 mesi a Salerno, 6 anni e 8 mesi a Cafueri, 6 anni e 3 mesi a Pucci e Priegnitz.<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2016/05/13/thyssen-pg-cassazione-annullare-condanne-serve-un-appello-ter_111e9dd4-ceca-48a3-94b9-9fc0f1734776.html|titolo=Thyssen: il pg di Torino firma, scatta il carcere per i primi quattro - Piemonte|sito=ANSA.it|data=13 maggio 2016|lingua=it|accesso=30 novembre 2021}}</ref>
 
Il 13 maggio 2016 la Cassazione ha confermato tutte le condanne ridefinite in Appello, non accogliendo le richieste del sostituto Procuratore Generale, Paola Filippi, la quale aveva chiesto di annullare la sentenza del 9 maggio 2015 per rimandare il procedimento in corte d'assise.<ref>{{Cita news|autore=Andrea Giambartolomei|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/13/thyssenkrupp-cassazione-non-accoglie-la-richiesta-del-pg-confermate-le-condanne/2725399/|titolo=Thyssenkrupp, condanne confermate in Cassazione. Non accolta la richiesta del pg|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|data=13 maggio 2016|accesso=13 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160514102827/http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/13/thyssenkrupp-cassazione-non-accoglie-la-richiesta-del-pg-confermate-le-condanne/2725399/|urlmorto=no}}</ref>
 
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