Massimo Scaligero: differenze tra le versioni
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|Nazionalità = italiano
|Immagine = Massimo Scaligero.jpg
|PostNazionalità = , seguace dell'[[antroposofia]]<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|url=https://epublications.marquette.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1291&context=hist_fac|titolo=Racial Ideology between Fascist Italy and Nazi Germany: Julius Evola and the Aryan Myth, 1933–43|autore=
Peter Staudenmaier|rivista=Journal of Contemporary History|volume=55|numero=3|data=1º luglio 2020|pp=473-491|via=''epublications.marquette.edu''}}</ref><ref>{{cita libro|lingua=en|url=https://epublications.marquette.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1166&context=hist_fac|autore-capitolo=Peter Staudenmaier|capitolo=Anthroposophy in Fascist Italy|titolo=Esotericism, Religion, and Politics|curatore1=Arthur Versluis|curatore2=Lee Irwin|curatore3=Melinda Phillips|città=Minneapolis|editore=New Cultures Press|anno=2012|pp=83-106}}</ref>
}}
== Biografia ==
{{citazione|Il sospetto che il succo ultimo delle ascesi orientali fosse risorto in Occidente, come potenza del tipico pensiero logico, affiorò in me sin da quando fanciullo potevo essere testimone di lunghe conversazioni sul sovrasensibile, sul magico, sull'occulto, nell'ambito familiare in cui vivevo presso mio zio, Pietro Sgabelloni, studioso di dottrine esoteriche, asceticamente adamantino come un "patriarca" Zen, umanista e poeta, a cui dovetti la mia prima formazione interiore.|Massimo Scaligero<ref>''
Ebbe contatti con [[Gabriele
Appassionatosi prevalentemente alle letture di [[Nietzsche]],<ref name=stranieri/> nella primavera del 1930 ebbe il suo primo incontro con [[Julius Evola]], recandosi personalmente presso la sua abitazione:
{{citazione|Bussai alla porta del penultimo piano di Corso Vittorio 197 e mi aprì un personaggio giovanile, alto, longilineo, indubbiamente più annoso di me: il suo sguardo era tra buddhico e olimpico, il suo portamento calmissimo. Avendo subito intuito il senso della mia visita, ossia nessuno scopo, Evola prontamente mi venne incontro con genuina simpatia e questa simpatia fu la forza di connessione estradialettica ed estradottrinaria che mi congiunse a lui per anni.|Massimo Scaligero<ref>cit. in
===Scaligero e il fascismo===
Presso gli antroposofi era opinione comune
Scaligero iniziò a scrivere per la stampa fascista fin da giovane
L'accademico americano Peter Staudenmaier ha dedicato nel 2010 la sua tesi di dottorato, intitolata ''Between Occultism and Fascism: Anthroposophy and the Politics of Race and Nation in Germany and Italy, 1900-1945''<ref>{{cita|Stadenmaier (2010)}}.</ref> ed ora pubblicata in un volume edito da Brill, all'antroposofia ed ai suoi rapporti con nazismo e fascismo. In essa, Staudenmaier ha definito Massimo Scaligero una "figura ignominiosa" per la sua intensa attività di propaganda [[razzismo|razzista]] ed [[antisemitismo|antisemita]] al servizio del regime.<ref>
Nel corso degli anni '30 divenne caporedattore di ''Nuovo Occidente,'' indi, fino alla caduta del Fascismo, del mensile ''L'Italia Marinara,'' periodico ufficiale della [[Lega Navale Italiana]]. Dalla fine degli anni '30, collaborò con articoli alla rivista di regime ''[[La difesa della razza]]''. A partire dal 1938 Scaligero produsse circa un centinaio di testi antisemiti di taglio esoterico. Nei suoi articoli affermava che la razza ariana fosse "modello dell'umanità"<ref>{{cita pubblicazione|autore=Massimo Scaligero|titolo=Limiti alia comprensione del problema razzista|rivista=La Vita Italiana|data=settembre 1941|pp=255-263}}</ref> e che il ruolo delle "genti ariane" fosse la "conquista del mondo e il consolidamento dell'egemonia coloniale". Per tale obiettivo sarebbe stato necessaria "l'assoluta mancanza di contaminazione semita". A tale scopo egli supportava la "decisiva campagna razzista" della Germania nazista.<ref>{{cita libro|Massimo|Scaligero|L'India contro l'Inghilterra|1941|il Resto del Carlino|Bologna|p=49}}</ref> Egli, inoltre, propugnava
"l'eliminazione del virus giudaico e la reintegrazione dei valori etnici ariani"<ref>{{cita pubblicazione|autore=Massimo Scaligero|titolo=Compito eroico dello spirito nell'azione razzista|rivista=La
Vita Italiana|data=settembre 1939|pp=327-333}}</ref>. Secondo Scaligero attraverso un adeguato approccio spiritual-razziale "i giudei possono essere facilmente riconosciuti ed eliminati".<ref>{{cita pubblicazione|autore=Massimo Scaligero|titolo=La razza italiana e la guerra|rivista=[[La Difesa della Razza]]|data=5 maggio 1941|pp=16-19}}</ref>
Nel 1941, su sollecitazione di [[Alessandro Pavolini]], tenne assieme a Julius Evola, Giovanni Preziosi, Piero Pellicano, Alberto Luchini, cinque "conversazioni radiofoniche" EIAR di propaganda antisemita.<ref>Cfr. {{cita libro|capitolo=La propaganda antisemita nel fascismo. Prospettive di ricerca|autore-capitolo=Manola Ida Venzo|p=104|formato=PDF|url=http://www.romaebraica.it/wp-content/uploads/2015/05/30-Antonucci-Ferrara-Folin-Venzo-Le-leggi-razziali-e-la-persecuzione-degli-ebrei-a-Roma-20131.pdf|editore= Museo della Memoria Locale di Cerreto Guidi - Comunità Ebraica di Roma (C.E.R.)|collana=I Quaderni di MuMeLoc|numero=1|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160330054946/http://www.romaebraica.it/wp-content/uploads/2015/05/30-Antonucci-Ferrara-Folin-Venzo-Le-leggi-razziali-e-la-persecuzione-degli-ebrei-a-Roma-20131.pdf|curatore=S.H. Antonucci, P. Ferrara, M. Folin e M.I. Venzo|titolo=Le leggi razziali e la persecuzione degli ebrei a Roma, 1938-1945}}</ref>
In un saggio del 1942 intitolato ''Per un razzismo integrale'' Scaligero affermò che solo un "razzismo integrale" potesse illuminare "il cammino della vera ascesi spirituale". 98
Scaligero, a proposito della sua partecipazione al fenomeno italiano del fascismo, scrisse nel suo libro autobiografico ''Dallo Yoga alla Rosacroce'':
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===Approdo all'antroposofia e gli ultimi anni===
Nei primi anni quaranta Scaligero impresse una svolta alla sua interiore ricerca spirituale in direzione dell'[[antroposofia]] di [[Rudolf Steiner]], che riconobbe come «Maestro dei nuovi tempi» dopo la lettura della sua ''Scienza occulta''.<ref name=giovetti/><ref>Andrea Federici, ''
All'indomani della [[liberazione di Roma]] Scaligero fu imprigionato alcuni mesi nel carcere di [[Regina Coeli]] per una sua passata frequentazione dell'ambasciata tedesca, alla quale tempo prima aveva chiesto la scarcerazione di due antroposofi. Quel periodo fu tuttavia l'occasione per intraprendere un proprio percorso di [[meditazione]], durante il quale riuscì anche a guarire dalla [[tubercolosi]] che lo affliggeva.<ref name=giovetti/>
Negli ultimi vent'anni della sua vita teneva regolarmente riunioni presso il suo studio romano sito in via Giovanni Cadolini, nel quartiere [[Gianicolense]]. I resoconti di questi incontri, che si sviluppavano su temi posti dalle domande dei presenti, furono pubblicati sulla rivista ''Graal''.<ref>{{Cita web|url=https://liberopensare.com/massimo-scaligero/audio-massimo-scaligero-conferenza-del-13-dicembre-1978/|titolo=AUDIO / Massimo Scaligero - Conferenza del 13 dicembre 1978|sito=Libero Pensare|accesso=28 dicembre 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://liberopensare.com/massimo-scaligero/massimo-scaligero-conferenza-del-24-dicembre-1978/|titolo=AUDIO / Massimo Scaligero - Conferenza del 24 dicembre 1978|sito=Libero Pensare|accesso=28 dicembre 2021}}</ref>
▲Fu inoltre capo redattore de ''L'Italia Marinara'', mensile della [[Lega navale italiana]], e redattore della rivista di studi orientali ''East and West'',<ref>Angelo Iacovella, ''[https://books.google.it/books?id=SZHLCQAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=%22east%20and%20west%22%20%22a%20svolgere%20le%20mansioni%22%20%22di%20redattore%20del%20periodico%22&f=false Uno sguardo a Oriente]'', introduzione a Julius Evola, ''Oriente e Occidente: Le collaborazioni a East and West, 1950-1960'', Mediterranee, 2001, pp. 20-21.</ref> organo dell'[[Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente|ISMEO]] ([[Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente]]), trimestrale in [[lingua inglese]] fondato da [[Giuseppe Tucci]].
== Elementi del pensiero ==
In antroposofia è costante in Scaligero l'indicazione della "Via del
{{citazione|L'uomo conosce e in qualche modo domina il mondo, mediante il [[pensiero]]. La contraddizione è che egli non conosce né domina il
Proprio la sua adesione alla dottrina di Rudolf Steiner, della quale «si consacrò a un'interpretazione risolutamente [[cristo|cristica]]»,<ref>{{cita libro|autore-capitolo=Jean-Pierre Laurant|capitolo=Correnti cristiane nell'esoterismo italiano contemporaneo|opera=Storia d'Italia|volume=Annali n. 25|curatore=[[Gian Mario Cazzaniga]]|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2010|p=680}}</ref> fu il motivo del progressivo distacco da Julius Evola. Quest'ultimo, infatti, così come René Guénon, considerava l'antroposofia una dottrina sprovvista della necessaria regolarità [[tradizionale]], e per questo inefficace dal punto di vista dell'operatività iniziatica.<ref>Julius Evola, ''Maschera e volto dello spiritualismo contemporaneo'', 1932.</ref> Scaligero dal canto suo affermava che il contenuto perenne, essenziale, della Tradizione non andasse confuso con la sua forma, soggetta ai mutamenti della storia:<ref>{{cita libro|Massimo|Scaligero|La tradizione Solare|1971|Teseo|Roma|citazione=L'uomo moderno non può più avvalersi delle tecniche ascetiche del passato, yogiche, esoteriche o mistiche. Quelle tecniche si basavano sulla memoria o nostalgia del Divino che era visto ''al di sopra'' del mondo, perciò esse aiutavano l'asceta antico a liberarsi dall'esperienza dei sensi. Grazie a un lungo percorso interiore, sorto parallelamente in Oriente con il [[Buddha]] e in Occidente con [[Socrate]], fino all'affermazione del pensiero fisico-matematico moderno, oggi l'uomo può sperimentare nella propria interiorità che la forza formatrice del [[concetto]], la stessa che connette pensiero a pensiero, è il principio spirituale della sua [[autocoscienza]].}}</ref> {{citazione|Sono stato sempre grato a Evola e Guénon di avermi dato modo di superare la barriera critica da loro eretta riguardo alle dottrine dello Steiner. Invero, superando simili barriere, io avrei potuto nell'avvenire riconoscerle quando mi sarebbero state prospettate da altri e dar modo loro di superarle, in quanto costoro si rivolgessero a me: e ciò mi sembrava un dovere, soprattutto trattandosi di giovani. Del resto, non avrei mai polemizzato sulla Tradizione, se da parte dei tradizionalisti non avessi incontrato attacchi gratuiti contro Steiner.|Massimo Scaligero, ''
Il rinnovamento dei misteri della Tradizione passa per Scaligero attraverso il riconoscimento della necessità, per lui non più eludibile, di approdare a un pensiero vivente, o «solare», capace di trascendere la [[dialettica]] del pensiero riflessivo o «lunare», cioè puramente cerebrale e statico, che porta a scambiare l'apparenza esteriore della realtà per la sua essenza.<ref>{{cita libro|Antonio|Massimo|url=https://www.famigliafideus.com/wp-content/uploads/2018/09/INIZIAZIONE-E-TRADIZIONE-Massimo-Scaligero.pdf|Iniziazione e Tradizione|formato=PDF|s.d.|Tilopa|Roma|p= 35|via=''famigliafideus.com''|cid=M35}}</ref> Riferendosi alla possibilità di una terza prova dopo le due [[guerre mondiali]], affermava:
{{citazione|L'ora presente è grave: non è un'espressione retorica, questa. Chi conosce come realmente stiano le cose, sa che quei pochi che hanno una qualunque responsabilità interiore, non dovrebbero ormai perdere più un minuto di tempo, non dovrebbero più rimandare di un attimo la loro decisione per quei superamenti che in segreto essi veramente conoscono di quale natura debbano essere. [...] Si è alla vigilia di eventi che possono essere gravemente distruttivi per l'uomo, o preludere a una rinascita nel segno dello Spirito.|Massimo Scaligero, {{cita|Iniziazione e Tradizione||M35}}}}
=== Aspetti filosofici ===
Il primato
▲Il primato gnoseológico ed ontologico attribuito alla coscienza pensante da Gentile, diviene in Scaligero, in senso esoterico e non più filosofico, il primato dell’Io come soggetto capace di pensare l’assoluto e di realizzarlo in sé.<ref>Giovanni Gentile, ''L'atto del pensare come atto puro'' (1912)</ref><ref>M.Scaligero, ''Trattato del pensiero vivente,'' (1961)</ref>
▲L'attenzione rivolta da Scaligero a [[Giovanni Gentile]] era semmai dovuta al fatto che «in verità l'entusiasmo, o il contenuto poetico, dell'attualismo non era tanto il pensiero, quanto ciò che esso rivestiva: la mirabile ricchezza del sentire del suo fondatore: l'ultimo filosofo europeo».<ref>Massimo Scaligero, ''[https://www.massimoscaligero.net/wp-content/uploads/2016/09/MASSIMO_SCALIGERO_LA_LUCE.pdf La Luce. Introduzione all'immaginazione creatrice]'' (1964), pag. 82, Milano, Edilibri, 2005.</ref>
Scaligero nutrì grande interesse e ammirazione anche per la filosofia di [[Antonio Rosmini]]. In occasione del primo centenario della morte del filosofo trentino, nel 1955 redasse un articolo pubblicato da numerosi quotidiani e periodici italiani, dal titolo ''Potenza e modernità del pensiero rosminiano'', ove tra le altre cose scriveva:
{{citazione|La grandezza di Rosmini consiste nell'aver ritrovato le fonti spirituali del pensare e perciò nell'aver restituito all'uomo la fiducia nella libertà interiore, nella capacità di ricongiungersi mediante un retto pensare con la verità eterna.|Massimo Scaligero, cit. in {{cita libro|Giancarlo
Considerevole fu inoltre l'attrazione verso Scaligero esercitata dai [[filosofia rinascimentale|filosofi spiritualisti del Rinascimento]] italiano.<ref>{{cita web|url=https://www.larchetipo.com/2018/09/filosophia/massimo-scaligero-e-le-due-anime-del-pensiero-italiano/|titolo=Massimo Scaligero e le due anime del pensiero italiano|autore=G. Roggero|anno=2018}}</ref> Il pensiero e l'originalità di Scaligero indussero l'orientalista [[Giuseppe Tucci]] (amico ed allievo dello stesso Giovanni Gentile, nonché suo successore all'[[Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente|IsMEO]]) a sceglierlo come proprio collaboratore, nel ruolo di redattore, nella rivista ''East and West''.<ref
== Opere ==
*''La Razza di Roma'', (Mantero, Tivoli, 1939)
*''Niccoloso da Recco, navigatore atlantico (Milano, Editore Zucchi; ristampa:Roma, Tilopa, 2003)''
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*''Yoga, meditazione, magia'' (Roma, Teseo, 1971)
*''La tradizione solare'' (Roma, Teseo, 1971)
*''{{cita libro|titolo=[[Dallo Yoga alla Rosacroce]]|cid=''Dallo Yoga alla Rosacroce''|postscript=nessuno}} (Roma, Perseo, 1972)
*''Manuale pratico della meditazione'' (Roma, Teseo, 1973)
*''Il Logos e i nuovi misteri'' (Roma, Teseo, 1973)
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*''Il sorriso degli Dei'' (Roma, Tilopa, 1986)
*''La pietra e la folgore'' (Roma, Tilopa, 1988)
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
*{{cita libro|curatore=[[Gianfranco de Turris]]|url=https://books.google.it/books?id=3pgrCbVilI8C&newbks=1&newbks_redir=0&hl=it&source=gbs_navlinks_s|titolo=Esoterismo e fascismo: storia, interpretazioni, documenti|anno=2006|editore=Mediterranee|città=Roma|isbn=8827218319|cid=De Turris (2006)}}
*
*
* {{cita testo|autore=Peter Staudenmaier
*{{cita libro|Sante Elio|Uccelli|Introduzione alla lettura di Massimo Scaligero|altri=prefazione di Mario Bussagli|1982|Veroli}}
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*''
*Michele Beraldo,
* ''
*
*
*
▲* Peter Staudenmaier, ''[http://lust-for-life.org/Lust-For-Life/_Textual/PeterStaudenmaier_BetweenOccultismAndFascism-AnthroposophyAndThePoliticsOfRaceAndNationInGermanyAndItaly1900-1945_2010_797pp/PeterStaudenmaier_BetweenOccultismAndFascism-AnthroposophyAndThePoliticsOfRaceAndNationInGermanyAndItaly1900-1945_2010_797pp.pdf Between Occultism and Fascism: Anthroposophy and the Politics of Race and Nation in Germany and Italy], 1900-1945'' - Cornell University 2010, pag.410 - 499
*
▲* [https://web.archive.org/web/20180624204705/http://www.comunedipignataro.it/?p=21512 Mario Avagliano, Marco Palmieri, ''Di pura razza italiana,'' ''L'Italia "ariana" di fronte alle leggi razziali'', Baldini&Castoldi - recensione]
*
▲* [http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/reneguenon/teoriaindividuo.pdf Julius Evola, ''Teoria dell'Individuo assoluto''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160317015419/http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/reneguenon/teoriaindividuo.pdf |date=17 marzo 2016 }} (PDF), 1927
* Articolo di Ezio Albrile su Scaligero e il "golpe esoterico" [https://www.quadernidaltritempi.eu/frances-stonor-saunders-la-donna-che-sparo-a-mussolini/]
▲* [https://web.archive.org/web/20170519021206/http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/reneguenon/iniziazioneerealizzazione.pdf René Guénon, Iniziazione e realizzazione spirituale, Luni Editrice, capitolo II, pag.7, "Metafisica e Dialettica", risposta all'articolo di Massimo Scaligero " Esoterismo moderno. L’opera e il pensiero di René Guénon" apparso nel primo numero della rivista italiana Imperium (maggio 1950)]
▲* [http://www.archivio900.it/it/documenti/doc.aspx?id=546 "Il fascismo e il problema della razza", 14 luglio 1938, Manifesto sulla purezza della razza Italiana redatto da 10 scienziati ed elenco dei nomi di coloro che vi aderirono, fra cui Massimo Scaligero]
▲*[https://www.ruhrbarone.de/hitler-steiner-mussolini-anthroposophie-und-faschismus-gestern-und-heute Hitler, Steiner, Mussolini - Anthroposophie und Faschismus gestern und heute]
▲*[https://liberopensare.com/biblioteca-sx/massimo-scaligero Piero Cammerinesi, "Massimo Scaligero"] su liberopensare.com
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