Televisione: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua||
{{nota disambigua|il film del 1931|Televisione (film)}}
La '''televisione''' (parola completamente entrata in uso in [[Italia]],
Da un punto di vista [[Sociologia|sociologico]], la televisione è uno tra i [[Mezzo di comunicazione di massa|mezzi di comunicazione di massa]] più diffusi, utilizzati e apprezzati al mondo e naturalmente anche tra i più discussi. Dal punto di vista del pubblico, la semplicità d'uso e l'attuale basso costo l'hanno portata ad affiancare sempre più efficacemente la [[stampa]] e la [[Radio (mass media)|radio]] come fonte di [[informazione]], e
[[File:Tele.JPG|thumb|Il primo
[[File:1950's television.jpg|thumb|Televisore dei primi [[anni cinquanta]]]]
== Storia ==
{{vedi anche|Storia della televisione}}
La storia della televisione è lunga e complessa, coprendo decenni di evoluzioni tecnologiche, culturali e sociali.
=== Le origini: le basi scientifiche ===
La televisione si basa su una serie di scoperte e invenzioni che hanno avuto luogo tra la fine del [[XIX secolo|XIX]] e l'inizio del [[XX secolo]]. Nel 1884 il tedesco [[Paul Nipkow]] inventò un dispositivo meccanico che scansionava le immagini suddividendole in linee, detto appunto [[disco di Nipkow]], considerato uno dei primi concetti per la trasmissione visiva. Nel 1925 il britannico [[John Logie Baird]] riuscì a trasmettere immagini televisive in movimento usando un sistema elettromeccanico. Due anni più tardi lo [[statunitense]] [[Philo Farnsworth]] trasmise la prima immagine elettronica completa, basata su un [[tubo a raggi catodici]].
=== Gli anni '30: le prime trasmissioni ===
Negli [[anni '30]], la televisione comincia a diventare una realtà concreta, anche se limitata in termini di diffusione e qualità: Nel 1936 la [[BBC]] inizia regolari trasmissioni televisive nel [[Regno Unito]], uno dei primi servizi di televisione pubblica al mondo. Contemporaneamente negli [[Stati Uniti]], reti come la [[NBC]] cominciarono a trasmettere sporadicamente.
In Italia, dopo un periodo di trasmissioni sperimentali, a partire dal 1939 si avranno le prime trasmissioni regolari giornaliere con un palinsesto, trasmesse in presa diretta dall'[[Eiar]], dalle stazioni di [[Roma]] e [[Milano]].
=== Il dopoguerra e l'espansione degli anni '50 ===
Il grande boom della televisione arriva dopo la [[seconda guerra mondiale]]. I progressi tecnologici e la riduzione dei costi rendono la televisione accessibile a una popolazione più ampia. Negli [[anni cinquanta]] la televisione diventa infatti un fenomeno di massa negli [[Stati Uniti]] e in [[Europa]], con un numero crescente di famiglie che acquista un televisore.
In Italia la ripresa delle trasmissioni avviene, dopo l'interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale, nel 1954 ad opera della "[[Rai]]" Radiotelevisione Italiana.
I grandi show televisivi, come sitcom e varietà, cominciano a dominare il palinsesto, con programmi come ''I Love Lucy'' negli Stati Uniti o ''[[Lascia o raddoppia?]]'' e ''[[Il Musichiere]]'' in Italia.
Si moltiplicano i telegiornali televisivi, che iniziano a competere con la radio come fonte principale di informazione.
=== Gli anni '60: la televisione a colori ===
Negli [[anni sessanta]] la tecnologia della televisione a colori si diffonde ampiamente, ma in Italia questo avverrà negli [[anni '70]].
Negli Stati Uniti, la [[CBS]] aveva trasmesso il primo programma a colori nel 1951, ma la diffusione su larga scala si realizza solo nel decennio successivo. Eventi storici come l'[[allunaggio]] nel 1969 durante la missione spaziale [[Apollo 11]] vengono seguiti da milioni di persone in tutto il mondo.
=== Gli anni '70 e '80: crescita delle reti e dei contenuti ===
Gli [[anni '70]] e [[anni '80|'80]] vedono la rinuncia della [[Rai]] al monopolio e si assiste alla nascita di nuove reti televisive e all'espansione dei palinsesti, con canali specializzati e contenuti più diversificati. In Italia, il 1976 segna la liberalizzazione delle emittenti locali, che porta alla nascita di nuove reti private come [[Canale 5]], [[Italia 1]] e [[Rete 4]], parte del gruppo [[Mediaset]] di [[Silvio Berlusconi]].
Nel 1977, dopo anni di sperimentazioni, avviene ufficialmente il passaggio dalle trasmissioni in bianco e nero a quelle a colori.
Nel 1980 negli [[USA]] nasce [[CNN]], il primo canale solo di notizie, in inglese "[[all-news]]", che rivoluziona il modo di fare informazione con le sue coperture in tempo reale, come nel caso della [[guerra del Golfo]].
=== Gli anni '90 e 2000: la televisione digitale ===
Negli [[anni '90]] e nel decennio successivo, la tecnologia digitale inizia a prendere piede. Il passaggio dalla televisione analogica a quella digitale migliora la qualità del segnale e introduce nuovi servizi, come la [[TV satellitare]] e il [[pay-per-view]]. Nei primi anni '90 le emittenti "[[Tele+]]" e "[[Stream TV]]" seguite da "[[Sky Group]]", segnano un'evoluzione nei servizi a pagamento con una vasta offerta di canali tematici. Anche la TV via cavo si espande, soprattutto negli Stati Uniti, con una varietà sempre più ampia di canali e programmi.
=== L'era contemporanea: lo streaming e la convergenza digitale ===
Negli ultimi decenni, l’avvento di internet ha radicalmente trasformato il panorama televisivo.
Nel 2007 nasce [[Netflix]], inizialmente come servizio di noleggio [[DVD]] online, per poi diventare un gigante dello [[streaming]] globale. I servizi di streaming on-demand come [[Amazon Prime Video]], [[Disney+]], e [[HBO Max]] stanno sostituendo in parte le emittenti tradizionali, offrendo una modalità di visione non lineare, personalizzata e globale. La [[smart TV]] e i dispositivi come Chromecast e Fire Stick permettono agli spettatori di accedere facilmente ai contenuti streaming direttamente sul proprio televisore.
La televisione continua a evolversi, con un futuro che vede l'integrazione tra trasmissioni tradizionali e digitali, l'intelligenza artificiale per suggerimenti di visione, e l'aumento dell'interattività con gli spettatori.
== Sviluppo e funzionamento ==
Considerata concettualmente un'evoluzione della
Mentre per l'audio si poteva agevolmente
La telecamera, ricalcata per le ottiche sulla cinepresa, analizzava elettronicamente brandelli infinitesimali dell'immagine inquadrata, usando un pennello elettronico di lettura che scandiva l'immagine per righe, da sinistra a destra, componeva un pacchetto di dati del tipo "luce/buio" (analogo all'acceso/spento e poi allo 0/1 del sistema binario) e lo trasmetteva ordinatamente via radio.
Dall'altro lato, il ricevitore decodificava questi dati attraverso un altro pennello elettronico (di scrittura) che percorreva da dietro, sempre per righe alterne, lo schermo: questo fascio di elettroni accendeva dei [[fosfori]] che una volta "eccitati" emettevano luce, lasciando inerti quelli dove occorreva buio. Il fascio di elettroni veniva "guidato" da un campo elettromagnetico creato da bobine poste sul collo del tubo catodico. I tempi ridottissimi di scansione (25 fotogrammi al secondo) consentivano poi di rendere le immagini in sequenza a ritmi superiori a quelli del cinema, consentendo un'ottimale resa del movimento.
▲Mentre per l'audio poteva agevolmente utilizzarsi la tecnologia della radio, per la ripresa, la trasmissione e la ricezione delle immagini dovevano studiarsi nuove forme tecniche da affiancare. Partendo dal concetto della persistenza delle immagini sulla retina umana, il cui principale utilizzo comunicativo era il cinema, allora con il marcato consolidamento, e con il calcolo delle proporzioni di definizione per le quali l'occhio umano non avrebbe potuto distinguere le differenze di dimensione infinitesima, si pensò di rendere su uno schermo idoneo ([[televisore]]) un'immagine elettronica scandita altrove da una [[telecamera]] e trasmessa via radio. La telecamera, ricalcata per le ottiche sulla cinepresa, analizzava elettronicamente brandelli infinitesimali dell'immagine inquadrata, usando un pennello elettronico di lettura che scandiva l'immagine per righe, da sinistra a destra, componeva un pacchetto di dati del tipo "luce/buio" (analogo all'acceso/spento e poi allo 0/1 del sistema binario) e lo trasmetteva ordinatamente via radio.
=== Dotazioni per l'utente ===
{{vedi anche|Televisore}}
Per ricevere la televisione è necessario
In alternativa al televisore si può usare un [[Monitor (video)|monitor]]. Il monitor è l'apparecchio elettronico che riproduce contenuti visivi di tipo televisivo e/o di altro tipo, come ad esempio quelli di un [[computer]], è necessario quindi che sia predisposto per visualizzare i contenuti visivi di tipo televisivo. Può non essere predisposto per la riproduzione di contenuti sonori, in questo caso è necessario provvedere con un impianto di riproduzione sonora esterno. Inoltre il monitor è sempre sprovvisto del ricevitore, sono però disponibili ricevitori esterni.
Il ricevitore esterno per la televisione analogica è anche chiamato sintonizzatore o ''[[set-top box]]'' (set-top box è la denominazione per un generico apparecchio elettronico che aggiunge funzionalità televisive a un televisore, a un monitor, o a un videoproiettore), per la televisione digitale invece è anche chiamato ''decoder'' (decoder è una semplificazione di Integrated Receiver and Decoder, in sigla IRD, termine però che non si è mai diffuso nell'uso comune) o set-top box. In particolare se il decoder è per la televisione digitale terrestre è detto ''decoder terrestre'', se è per la televisione digitale satellitare è detto ''decoder satellitare''.
Tutti i moderni televisori sono dotati di connettori per collegare, al pari dei monitor e dei videoproiettori(fatta eccezione eventualmente per il sonoro), eventuali set-top box. Se il televisore non è compatibile con gli standard televisivi che si vuole ricevere, è quindi possibile dotarsi della compatibilità con tali standard attraverso l'appropriato set-top box utilizzato ad esempio da Samsung, Philips, LG, ecc. Inoltre è anche possibile collegare al televisore altri tipi di apparecchi come [[videocamera|videocamere]], [[videoregistratore|videoregistratori]], lettori [[DVD-Video|DVD]], ecc. Una seconda alternativa al televisore è il [[videoproiettore]]. Il videoproiettore è un apparecchio elettronico che proietta contenuti visivi di tipo televisivo e/o di altro tipo su appositi teli. Per il videoproiettore vale tutto quanto già detto per il monitor.▼
▲Tutti i moderni televisori sono dotati di connettori per collegare, al pari dei monitor e dei videoproiettori (fatta eccezione eventualmente per il sonoro), eventuali set-top box. Se il televisore non è compatibile con gli standard televisivi che si vuole ricevere, è quindi possibile dotarsi della compatibilità con tali standard attraverso l'appropriato set-top box
Per la televisione terrestre può essere sufficiente anche un'antenna di dimensioni ridotte, può quindi essere anche integrata nel televisore. La televisione terrestre e la televisione satellitare sono ricevibili anche in movimento. Ma mentre per la televisione terrestre sono possibili televisori palmari (anche integrati con altri tipi di apparecchi palmari come ad esempio gli [[smartphone]]), la televisione satellitare è ricevibile in movimento solo su mezzi mobili in quanto è necessario un certo spazio per l'installazione dell'antenna. Un'antenna satellitare per mezzi mobili è anche notevolmente più costosa di quelle per postazione fissa in quanto dovendo mantenere il puntamento sul satellite geostazionario è dotata di meccanismi automatici di puntamento. Un altro svantaggio della televisione satellitare è che tra l'antenna e il satellite non ci può essere nessun tipo di ostacolo. Non è quindi possibile ad esempio installare l'antenna satellitare all'interno di edifici. La [[televisione via cavo]] serve solo punti fissi, tipicamente luoghi abitativi. Per predisporre all'interno di abitazioni più punti di accesso alla stessa antenna, o allo stesso cavo in caso di televisione via cavo, è necessario anche un apposito impianto di telecomunicazioni.▼
Per la televisione terrestre e la televisione satellitare serve anche un'apposita [[antenna]]. Per la televisione terrestre può essere sufficiente anche un'antenna di dimensioni ridotte, può quindi essere anche integrata nel televisore. La televisione terrestre e la televisione satellitare sono ricevibili anche in movimento. Ma mentre per la televisione terrestre sono possibili televisori palmari (anche integrati con altri tipi di apparecchi palmari come ad esempio gli [[smartphone]]), la televisione satellitare è ricevibile in movimento solo su mezzi mobili in quanto è necessario un certo spazio per l'installazione dell'antenna.
▲
=== TV a colori ===
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== Categorizzazione ==
=== TV terrestre, via cavo e via satellitare ===
La televisione viene diffusa agli utenti attraverso reti per telecomunicazioni che possono
=== TV analogica e digitale ===
Da un punto di vista tecnico la televisione è un'[[informazione]] [[elettronica]] e l'informazione elettronica può essere rappresentata in due forme diverse: [[analogico|analogica]] o [[Digitale (informatica)|digitale]]. In base al tipo di rappresentazione
Sia la rappresentazione analogica dell'informazione elettronica televisiva
*
** [[televisione analogica terrestre]]
** [[televisione analogica via cavo]]
** [[televisione analogica satellitare]]
*
** [[televisione digitale terrestre]]
** [[televisione digitale via cavo]]
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Da un punto di vista tecnico televisione analogica e televisione digitale significa [[standard televisivi]] diversi. Lo standard televisivo è necessario affinché il provider televisivo e l'utente televisivo possano comunicare attraverso apparecchiature televisive interoperanti. Lo standard televisivo non è altro infatti che un "linguaggio" basato su rigorose regole, le specifiche tecniche, che le apparecchiature televisive devono seguire per risultare interoperanti. Standard televisivi diversi da un punto di vista pratico per l'utente significa doversi dotare di apparecchi televisivi compatibili, per questo è buona norma limitare il più possibile la proliferazione di standard televisivi. Spesso però interessi di tipo commerciale o anche politico vanno contro tale principio.
Dal punto di vista prestazionale televisione digitale significa la funzionalità dei servizi limitati di implementazione permessa dalla tecnologia digitale. La televisione infatti è nata come analogica ma il futuro è certamente nella tecnologia digitale per gli indubbi vantaggi e anche degli svantaggi che offre questa tecnologia rispetto alla tecnologia
=== TV lineare ===
Si tratta del servizio televisivo tradizionale, che segue un modello nel quale un'emittente centralizzata diffonde il segnale linearmente da uno a molti, senza possibilità di intervento da parte dello spettatore. Nella televisione tradizionale o ''lineare'' è l'editore dell'emittente televisiva che sceglie quali programmi televisivi fornire agli utenti e a quale ora. Una volta effettuata tale scelta, stabilito cioè il [[Palinsesto (mass media)|palinsesto]], tutti gli utenti fruiscono dei medesimi programmi televisivi nel medesimo istante. L'utente quindi non ha la possibilità di interagire con la televisione, l'unica sua forma di interazione è la possibilità di scegliere l'emittente televisiva tra quelle disponibili. Il termine ''televisione lineare'' si è diffuso dopo la nascita della televisione on
=== TV interattiva ===
<!--Se si decide di cambiare il titolo di questa sezione ricordarsi di cambiare anche i redirect che puntano qui-->
Con il passare degli anni e il progredire della tecnologia, in particolare di quella digitale, iniziano a essere disponibili i primi servizi televisivi attraverso cui l'utente interagisce con la televisione, tali servizi sono chiamati ''servizi interattivi''
Oggi i moderni [[Standard televisivi#Standard televisivi per la televisione digitale|standard televisivi per la televisione digitale]], in modo particolare l'[[IPTV]], non pongono limiti alle possibilità di interazione dell'utente con la televisione, gli unici limiti sono dati dalle capacità e dalla creatività degli sviluppatori dei servizi interattivi. In particolare si sta sviluppando molto l'interattività legata all'interazione sociale, la cosiddetta [[Social
I servizi interattivi tipicamente offerti sono:
*
▲* [[teletext]]: permette di fruire di contenuti testuali/semigrafici. I contenuti offerti sono i più vari: dalle notizie alla guida ai programmi televisivi, dalle informazioni di utilità sociale agli annunci economici, dall'orario dei treni alla pubblicità. Il teletext è stato (ed è) il primo servizio interattivo sviluppato per la televisione.
* [[pay per view]]: permette di fruire a pagamento di un programma televisivo, o di un gruppo di programmi televisivi, da un archivio messo a disposizione dal provider televisivo.
* [[video on demand]]: permette di fruire di un programma televisivo, da un archivio messo a disposizione dal provider televisivo, in qualsiasi momento non appena lo si richiede. Può essere abbinato alla pay per view.
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=== TV on demand ===
<!--Se si decide di cambiare il titolo di questa sezione ricordarsi di cambiare anche i redirect che puntano qui-->
{{Vedi anche|Video on demand}}
La televisione ''on demand'' è la televisione in cui è disponibile il video a richiesta, è quindi
La TV ''on demand'' supera quindi due dei principali limiti della televisione tradizionale: la diffusione contemporanea a tutti gli utenti dei medesimi programmi televisivi e l'impossibilità da parte dell'utente di scegliere quale programma televisivo fruire (eccezione fatta per la possibilità di scegliere il programma televisivo di un'altra emittente televisiva). Per questo la TV ''on demand'' è da ritenersi un nuovo concetto di televisione, e più che una
La TV ''on demand'' è una novità degli ultimi anni resa possibile dagli ingenti sviluppi avvenuti in campo tecnologico nei settori dell'elettronica e dell'informatica.
=== IPTV ===
{{vedi anche|IPTV}}
Con il termine
== Contenuti ==
{{vedi anche|Emittente televisiva}}
I contenuti diffusi agli utenti possono essere una ripresa della realtà, una creazione artificiale ([[cartoni animati]] o immagini digitali), o anche una combinazione delle due. Possono essere riprodotti oppure, in caso di ripresa della realtà, ripresi e contemporaneamente trasmessi agli utenti. In quest'ultimo caso si parla di "diretta" o, usando un termine inglese, di "live". La singola produzione visiva e sonora diffusa agli utenti è chiamata ''
=== Caratteristiche tecniche principali ===
{{vedi anche|Standard televisivi}}
Le caratteristiche tecniche dei contenuti visivi e sonori diffusi agli utenti variano a seconda dello [[standard televisivo]]
Le immagini in movimento sono ottenute visualizzando in rapida sequenza delle immagini fisse chiamate ''frame'', termine di lingua inglese, o ''quadri'', termine italiano, in modo analogo a quanto avviene nel cinema con la [[pellicola cinematografica]]. Per il fenomeno della [[persistenza della visione]], se le immagini fisse sono visualizzate a una velocità sufficientemente alta, sono percepite come immagini in movimento e non come sequenza di immagini fisse. La frequenza delle immagini è misurata in [[frame per secondo]] ed è quasi sempre 25 o 30.
I contenuti sonori possono essere [[monofonia (audio)|mono]], [[stereofonia|stereo]] o [[audio multicanale|multicanale]]. Può anche essere disponibile più di un sonoro contemporaneamente, uno solo dei quali
=== Formati televisivi ===
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** telequiz, game show
** varietà (spettacolo)
** divulgazione culturale (documentario, divulgazione scientifica, storica,
** pubblicità televisiva, televendita
* [[Fiction televisiva]]:
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** sceneggiato televisivo
** film per la televisione
**
** serial televisivo (soap opera e telenovela)
** serie televisiva (serie animata, anime,
Generi non propri della televisione:
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=== Aspetti sociali ed effetti sui bambini ===
{{vedi anche|Mezzi di comunicazione di massa}}
La televisione ha contribuito alle interazioni sociali dalla seconda parte del [[XX secolo]].<ref>{{Cita web|url=http://storiaefuturo.eu/media-propaganda-politica-consenso-nel-xx-secolo/|titolo=Media : propaganda, politica e consenso}}</ref> Diversi studi di [[psicologia]] hanno dimostrato che l'atteggiamento dello spettatore di cinema o televisivo rispetto al documento che sta guardando è di maggiore "passività" rispetto al lettore di un libro, in quanto nota di meno le [[contraddizione|contraddizioni]] all'interno del documento stesso<ref>[[Lucia Lumbelli]], "In che senso esiste una ''passività'' dello spettatore cinematografico?", IKON, suppl. al n. 63, ottobre-dicembre 1967, Milano : IKON, 1967, pp. 37-52</ref>.
I bambini imitano quello che fanno i genitori, se i genitori guardano molta televisione lo fanno anche i figli; inoltre in presenza di un livello di istruzione o di una condizione economica svantaggiata, aumenta il consumo di televisione<ref>Rideout V,Hamel E|The media family:Electronic media in the live of infants, toddlers, preschoolers and their parents|Kaiser Family Foundation|Menlo Park |CA|2006</ref>. Se negli anni settanta l'età media in cui un bambino iniziava un consumo regolare di televisione era di quattro anni, nel 2011 è scesa a quattro mesi<ref>Bub C |Glotzen,bis die Synapsen qualmen|Spiegel on-line|14 febbraio 2011</ref>. Studi scientifici hanno evidenziato come la televisione<ref>https://www.researchgate.net/publication/275994173_Television_and_Aggression_A_Panel_Study</ref>, anche solo in forma passiva, influisca negativamente sullo sviluppo cognitivo dei bebè da 0 a 3 anni<ref>{{Cita web |url=http://www.psicologopedia.it/2012/02/22/gli-effetti-cognitivi-e-psicologici-della-televisione-la-revisione-di-desmurget-della-letteratura-esistente/# |titolo=Gli effetti cognitivi e psicologici della televisione: la revisione di Desmurget della letteratura esistente | Studio di Psicologia e Logopedia<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=11 novembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141111200138/http://www.psicologopedia.it/2012/02/22/gli-effetti-cognitivi-e-psicologici-della-televisione-la-revisione-di-desmurget-della-letteratura-esistente/# |dataarchivio=11 novembre 2014 |urlmorto=sì }}</ref>.
L'[[Associazione dei pediatri americani]] sconsiglia l'uso della televisione in qualsiasi sua forma ai bambini sotto i
Emblematico il caso del [[DVD]] ''Baby Einstein'' commercializzato dalla [[Disney]] come altamente educativo per i bebè, in seguito smentito da studi scientifici tanto che la Disney ha cominciato nel 2009 a rimborsare le famiglie in possesso del video<ref>[http://magazine.excite.it/baby-einstein-la-disney-e-pronta-a-rimborsare-N60961.html "Baby Einstein", la Disney è pronta a rimborsare<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Il meccanismo della pubblicità televisiva produce una dipendenza da un determinato tipo di alimentazione: il
==== Esposizione alla violenza ==== {{vedi anche|Esperimento della bambola Bobo}} Secondo la [[teoria dell'apprendimento sociale]] elaborata da [[Albert Bandura]]<ref>[[Albert Bandura]], ''Disimpegno morale. Come facciamo del male continuando a vivere bene'', 2017, cap.3 ''L'industria dell'intrattenimento'', trad. Riccardo Mazzeo, Edizioni Erickson, Trento, ISBN 978-88-590-1432-4</ref>, la visione di programmi a contenuto [[violenza|violento]] aumenta la probabilità di innescare comportamenti aggressivi<ref>https://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/009365094021004004</ref><ref>https://www.scirp.org/(S(351jmbntvnsjt1aadkposzje))/reference/ReferencesPapers.aspx?ReferenceID=818157</ref> == Note ==
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* Massimo Lualdi, ''Il concetto giuridico di ambito locale alla luce dell'evoluzione tecnologica'', Milano, Planet, 2007
* [[Carlo Boccazzi Varotto]], ''Costruire la Rai. Tecnologia e televisione in Italia dai pionieri al boom economico'', in Nuova Civiltà delle Macchine, Roma, ERI, 2004
* [[Karl Popper]] e John Condry,''Cattiva maestra televisione''
* [[Pier Paolo Pasolini]], [[Lettere luterane]], Einaudi, Torino, 1976; con un'introduzione di [[Alfonso Berardinelli]], 2003
* Massimo Scaglioni, ''La tv dopo la tv. Il decennio che ha cambiato la televisione: scenario, offerta, pubblico'', prefazione di [[Aldo Grasso]], Vita e Pensiero, Milano 2011, ISBN 978-88-343-2115-7
* {{Cita testo|titolo=La televisione a colori senza matematica|url=https://archive.org/details/latelevisioneacolorisenzamatematica|autore=W. A. Holm|editore=CELI|anno=1972|ISBN=}}
* {{Cita testo|titolo=La televisione per tutti|url=https://archive.org/details/latelevisionepertutti_1930|autore=G. & B. Fracarro|editore=Radio 1BW|anno=1930}}
* Enrico Bagni, ''Il contributo di alcuni fisici italiani alla nascita della televisione in Italia negli anni '30-'40 del secolo scorso'', in Quaderni di Storia della Fisica, vol.26, n.1, pp. 93-138, 2022. [[doi:10.1393/qsf/i2022-10089-x|DOI:10.1393/qsf/i2022-10089-x]].
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.scribd.com/doc/37679718 | 2 = La Fisica della Televisione, di D. G. Fink e D. M. Lutyens | urlmorto = sì }}
* [https://web.archive.org/web/20061020103544/http://www.comunicazioni.it/it/index.php?Mn1=10&Mn2=47 Normativa Radio TV] sul sito del Ministero delle Comunicazioni
* [http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/pagina.jsp?p=500&s=1&r=Nazionale&idmenumain=2 Guida televisiva di Televideo RAI]: contiene sia i palinsesti delle emittenti della Rai, sia i palinsesti delle tv private
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