Andria: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Andria
|Panorama = Andria, monumentipanorama.pngjpg
|Didascalia = Panorama di Andria
|Bandiera = Andria-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Andria-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
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|Amministratore locale = [[Giovanna Bruno]]
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2020#Andria|13-10-2020]]
|Data istituzione =
|Abitanti = 97723
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens/query.php?lingua=ita&Rip=S4&Reg=R16&Pro=P110&Com=1&anno=2021&submit=Tavola Dato Istat] - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
|Aggiornamento abitanti = 31-5-2021
|Sottodivisioni = [[Castel del Monte]], [[Montegrosso (Andria)|Montegrosso]], [[Troianelli]], Punta di bosco spirito, Citulo, Posta di Grotte, Petrone, Le Palombe
|Divisioni confinanti = [[Barletta]], [[Canosa di Puglia]], [[Corato]] ([[città metropolitana di Bari|BA]]), [[Minervino Murge]], [[Ruvo di Puglia]] (BA), [[Spinazzola]], [[Trani]]
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|Mappa = Map of comune of Andria (province of Barletta-Andria-Trani, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Andria nella provincia di Barletta-Andria-Trani
|Diffusività =
}}
 
'''Andria''' ({{IPA|/ˈandrja/|it}} o {{IPA|/ˈandri.a/|it}}<ref>{{dipi|Andria}}</ref> {{Link audio|It-Andria.ogg| <small>ascolta</small>}}, ''Àndrie'', {{IPA|[ˈandrjə]}}, o ''Iàndrie'', {{IPA|[ˈjandrjə]}} in [[Dialettidialetto della Puglia centrale|andriese]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | titolo=Dizionario di toponomastica.: Storiastoria e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=29 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/n4/mode/1up |editore=[[Garzanti]]|anno=1990|p=29|ISBN=88-11-30500-4|accesso=17 agosto 2024|urlmorto=no}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:97723Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />,<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> capoluogo, insieme a [[Barletta]] e [[Trani]], della [[provincia di Barletta-Andria-Trani]], in [[Puglia]]. Fino al 2004 ha fatto parte della [[provincia di Bari]].
 
La città<ref>[{{Cita web|url=http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/16-novembre-2010/andria-diventa-citta-si-quirinale-1804181543531.shtml |titolo=Andria diventa città, sì del Quirinale|autore=Carmen - Carbonara|sito=[[Corriere del Mezzogiorno<!--]]|data=16 Titolonovembre generato2010|accesso=27 automaticamenteagosto 2023|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220205054225/http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/16-novembre->]2010/andria-diventa-citta-si-quirinale-1804181543531.shtml}}</ref> ospita la sede legale e il consiglio provincialedella eprovincia, nonché la [[Questuraquestura]]<ref>{{Cita web|url=https://www.andrialive.it/news/attualita/1051378/operativa-da-ieri-la-questura-di-via-indipendenza|titolo=Operativa da ieri la Questura di via Indipendenza|sito=AndriaLive Andrialive.it|linguadata=it-IT|accesso=2021-07-23}}</ref> dellaluglio provincia di Barletta-Andria-Trani<ref>[http://www.andrialive.it/news/news.aspx?idnews=14315 AndriaLive.it - Adesso è ufficiale: Andria è la sede legale della sesta provincia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e fa parte dell'[[Associazione nazionale città dell'olio]]<ref>{{cita web|url=http://www.cittadellolio.it/content/socio/comune-di-andria|titolo=Pagina sul sito delle Città dell'olio2021|accesso=717 maggioagosto 2010|urlmorto=sì2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/2010050417403020220204101401/httphttps://www.cittadellolioandrialive.it/contentnews/socioattualita/comune1051378/operativa-da-ieri-la-questura-di-andriavia-indipendenza|dataarchiviourlmorto=4 maggio 2010no}}</ref>. Perdella laprovincia presenzadi dei suoi tre alti [[Campanile|campanili]], viene conosciuta anche come la città dei tre campaniliBarletta-Andria-Trani.<ref>{{citaCita web|url=httphttps://www.diocesiandriaandrialive.it/itrecampanilinews/Categoria/14315/news.aspx|titolo=SitoAdesso deiè treufficiale: campanili|accesso=7Andria maggioè la sede 2010legale della sesta provincia|urlmortosito=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100125231404/http://www.diocesiandriaAndriaLive.it/itrecampanili/|dataarchivioaccesso=2527 gennaiofebbraio 20102022}}</ref>, oltre che città federiciana per via del suo legame con [[Federico II di Svevia]].
 
Simbolo della città è [[Castel del Monte]], situato su una collina a {{M|17|ul=km}} dall'abitato all'interno del [[parco nazionale dell'Alta Murgia]],<ref name="Parco Nazionale dell'Alta Murgia">[http{{Cita web|url=https://www.parcoaltamurgia.it/ |titolo=Homepage|sito=Parco Nazionale dell'Alta Murgia]|accesso=27 febbraio 2022}}</ref>, uno dei [[patrimonio dell'umanità|patrimoni dell'umanità]] dichiarati dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]].<ref name="UNESCO"/>. Ad Andria nasce e viene prodotta la [[burrata di Andria]] [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|IGP]].<ref name="Burrata di Andria IGP">[{{Cita web|url=http://www.burratadiandria.it/|titolo=Consorzio della Burrata di Andria IGP]|accesso=27 febbraio 2022}}</ref><ref name="Disciplinare di produzione della Burrata di Andria IGP">[{{Cita web|url=https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/309 |titolo=Disciplinare di produzione della Burrata di Andria IGP]|sito=Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste|accesso=27 agosto 2023|urlmorto=no}}</ref><ref name="Disciplinare e descrizione del prodotto">[http{{Cita web|url=https://www.qualivita.it/news/burrata-di-andria-igp-italia/|titolo=Burrata Disciplinaredi eAndria descrizioneIGP del- prodotto]ITALIA :|sito=Fondazione Qualivita|data=3 dicembre 2016|accesso=27 febbraio 2022}}</ref>
 
== Geografia fisica ==
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=== Territorio ===
La città è situata sul pendiopendìo inferiore delle [[Murge (altopiano)|Murge]], a 151 {{m s.l.m.}} e a 10&nbsp;km dal [[mare Adriatico]]. Ha una superficie di quasi 403&nbsp;km²,<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttitalia.it/puglia/36-andria/|titolo=Andria|sito=Tuttitalia|accesso=1º luglio 2021}}</ref>, che la rende il [[Primi 100 comuni italiani per superficie|18º comune italiano per superficie]].
 
Nei pressi di Andria vi è una forte [[Carsismo|depressione carsica]], o [[Dolina carsica|dolina]] chiamata Gurgo.<ref>{{cita web|url=http://www.videoandria.com/2010/04/24/treninandria-tra-storia-e-natura-la-dolina-carsica-del-gurgo/|titolo=“TreninAndria – tra storia e natura”: La dolina carsica del Gurgo|sito=VideoAndria.com|data=24 aprile 2010|accesso=25 novembre 2020|urlarchivio=https://archive.is/U6YB2#selection-413320130412032449/http://www.507-4133videoandria.522|dataarchivio=12 aprile 2013|urlmorto=sìcom/2010/04/24/treninandria-tra-storia-e-natura-la-dolina-carsica-del-gurgo/}}</ref>. All'interno del Gurgo, le numerose grotte fungevano forse da [[Ipogeo|ipogei]], mentre la ''Grotta della Trimoggia'' era adibita al culto mariano.<ref>{{cita web|url=http://www.proloco.andria.ba.it/pulo.php|titolo=Grotta della Trimoggia sul sito della Proloco|accesso=7 maggio 2010}}</ref>. Nel Gurgo il [[microclima]] permette una diversità varietale di piante non trascurabile e vi si può trovare anche lo [[Datura stramonium|stramonio]].<ref>{{cita web|url=http://www.domaniandriese.it/?p=406|titolo=Storia del Gurgo|accesso=7 maggio 2010}}</ref>.
 
Il territorio è connotato da alcune [[lama (geologia)|lame]], incisioni paleotorrentizie in secca. La lama più importante è denominata [[canale Ciappetta-Camaggio|Ciappetta-Camaggio]] ed è il letto di un antico fiume chiamato ''Aveldium''.<ref>{{cita web|url=http://www.viaggiando-murgia.it/ambgeo.htm|titolo=Gurgo e Ciappetta Camaggio|accesso=7 maggio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121120131553/http://www.viaggiando-murgia.it/ambgeo.htm|dataarchivio=20 novembre 2012}}</ref>. Oggi è un canale di bonifica che si riversa nel [[Mare Adriatico|Mar Adriatico]], presso l'ex zona Paludosa di [[Barletta]] (Ariscianne).
 
12.000 ettari del territorio comunale sono inclusi nel [[Parco nazionale dell'Alta Murgia]],<ref name="Parco Nazionale dell'Alta Murgia"/>, istituito nel 2004.
 
=== Clima ===
Il clima è [[clima mediterraneo|mediterraneo]], con inverni quasi miti ed estati calde e secche, condizioni che determinano l'alternarsi di due stagioni favorevoli alla vegetazione, quali primavera ed autunno. La vegetazione comprende numerosissime specie selvatiche (pseudo [[Prateria mediterranea|steppa mediterranea]]) a cui si contrappongono vasti uliveti e vigneti.
 
La piovosità annua si aggira attorno ai 597&nbsp;mm di pioggia.<ref>{{Cita web|url=http://www.biopuglia.iamb.it/agroecologia/web2658.htm|titolo=CopiaMurge archiviatabasse|accesso=4 giugno 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060506042959/http://www.biopuglia.iamb.it/agroecologia/web2658.htm|dataarchivio=6 maggio 2006|urlmorto=sì}}</ref>.
 
{{ClimaAnnuale
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}}
 
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]] di Andria:<ref>{{cita web|url=http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm|titolo=Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani|urlmorto=sì|accesso=17 febbraio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100127140928/http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm|dataarchivio=27 gennaio 2010}}</ref>
** [[Zona climatica]]: C
** [[Grado giorno|Gradi giorno]]: 1377
 
== Origini del nome ==
Esistono diverse versioniipotesi dellesulle origini del suo nome, che appaiono misteriose:
* Alcuni affermano che deriva da "Andros" isola dell'[[Egeo]] nome ricevuto dall'eroe greco [[Diomede]]
* Altri affermano che il nome deriva da "''Andreia"'', in seguito all'evangelizzazione della zona ad opera degli [[Apostolo|apostoli]] [[Pietro apostolo|san Pietro]] e [[Andrea apostolo|sant'Andrea]], prendendo il nome da quest'ultimo, costretto a soggiornarvi a lungo a causa di una malattia
* In seguito agli insediamentoinsediamenti in epoca [[Alto Medioevo|alto-medioevale]] di nuovi abitanti negli "antri", che diedero il nome al nuovo centro. Questi sarebbero stati costituiti dalle rovine dell'abitato greco di ''Netium'' (dove si erano rifugiati alcuni profughi in cerca di riparo dalle devastazioni della [[seconda guerra punica]]), che avrebbe cambiato nome in "''Andri''", in "''Andra''" e infine in "''Andria''", forse in epoca umanistica, ad opera del duca Francesco II Del Balzo opero per conferire alla città natali più nobili e classici, ispirandosi alla commedia ''L'Andria'' di Terenzio, il cui volume risulta nell'elenco dei volumi presenti nbellanella biblioteca del figlio Angilberto Del Balzo.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=V. C. Galati,|titolo=" ' NE QUID NIMIS': il busto di Francesco II Del Balzo nella chiesa di San Domenico ad Andria. Autocelebrazione politica o monumento sepolcrale?,, in in Monumentalia. Monumenti tra identità e celebrazione|rivista=«Bollettino della Società di Studi Fiorentini»|volumevol=II|numero=29, |anno=2019}}</ref>. l nome sta a significare "borgata"
* Dagli insediamentoinsediamenti di [[monaci basiliani]], fuggiti dall'[[impero bizantino]] tra il [[VII secolo]] e il [[IX secolo]]: anche in questo caso il nome deriverebbe dal vocabolo latino ''antrum'' o "grotta", in riferimento ai ripari (le "Laure") che i religiosi avevano scavato nella roccia [[tufo|tufacea]] visibili ancora oggi in città.<ref>Giuseppe Volpe{{Cita web|url=https://www.odysseo.it/le-origini-storiche-del-nome-e-della-citta-di-andria/|titolo=Le origini storiche del nome e della città di Andria|autore=Giuseppe Volpe|sito=Odysseo|data=6 novembre 2015|accesso=27 febbraio 2022}}</ref>
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia della Puglia}}
{{Citazione|...…&#32;alberi di ulivo, e vigneti, si spiegano, e par che fuggano mentre passi; indi il suon d'una squilla ti percote l'orecchio - eccomi in Andria - ecco Andria la ricca, Andria l'antichissima [...] Andria la ridente, dalle belle mandorle, dalle belle ulive|[[Cesare Malpica]], ''Il giardino d'Italia''}}
 
=== Età antica ===
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 250px
|titolo = ''Lo Stemma''
|contenuto = Descrizione dello stemma: ''"D'azzurro, al leone coronato all'antica d'oro, lampassato di rosso, rampante ad un ramo di quercia reciso, al naturale"''.<ref>{{cita web|http://www.comuni-italiani.it/110/001/stemma.html|titolo=Stemma Comune di Andria|editore=comuni-italiani.it}}</ref>
 
Lo stemma di Andria raffigura un leone rampante ad un ramo di [[quercus|quercia]], a testimonianza della presenza di querce nel territorio circostante<ref>{{cita web|url=http://www.proloco.andria.ba.it/querce.php|titolo=Querce di Andria}}</ref>.
[[File:Andria-Stemma.png|center|70px]]}}
Le prime tracce di insediamenti nel territorio di Andria risalgono al [[neolitico]], sono infatti stati rinvenuti alcuni oggetti, coltellini di [[ossidiana]] ed armi litiche.
 
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Nel [[1000 a.C.]] gli [[Iapigi]] abitarono la [[Puglia]], in seguito nell'[[VIII secolo a.C.]] vennero ad abitare i [[Peucezi]]. La nascita del primo agglomerato urbano viene fatta risalire alla seguente colonizzazione degli [[Antica Grecia|Ellenici]]. Vicino all'attuale Andria sorse ''Netium'', città greca per lingua e civiltà, citata da [[Strabone]] nella Geografia Universale. A ''Netium'' si erano rifugiati in cerca di riparo alcuni profughi scampati alla distruzione di [[Canne]] nel [[216 a.C.]] durante la [[seconda guerra punica]]. Decenni dopo ''Netium'' ebbe un declino e non rimasero che poche rovine dopo le [[Guerra civile romana (83-82 a.C.)|lotte sociali]] tra [[Gaio Mario|Mario]] e [[Lucio Cornelio Silla|Silla]] nell'[[88 a.C.]] Alcuni abitanti della città con molta probabilità si spostarono più a sud, sulla costa, dove fondarono ''Juve-Netium'' o ''Neo-Netium'' l'attuale [[Giovinazzo]].
 
Sulla [[Tavola Peutingeriana]] viene indicata una città di nome ''Rudas'', probabilmente la vecchia ''Netium'' greca, di sicuro una stazione sulla [[via Traiana]].<ref>[{{Cita web|url=http://www.sitiunesco.it/index.phtml?id=123|titolo=Andria, Castel del Monte|sito=Siti unesco]Unesco|accesso=27 {{webarchiveagosto 2023|urlurlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101130171040/http://sitiunesco.it/index.phtml?id=123 |data=30 novembre 2010 }}</ref>. I successivi insediamenti [[Alto Medioevo|alto-medievali]] dei [[Longobardi]] e dei [[Impero bizantino|Bizantini]], sorsero vicino alle rovine della vecchia ''Netium''. Si hanno notizie di 12 casali, forse in origine [[Villa romana|ville rustiche]], che ebbero in gran parte nomi di santi (Sant'Andrea, San Martino, Santa Caterina, Casalino e San Ciriaco, che si trovavano all'interno delle successive mura cittadine, e San Candido, San Vittore, San Pietro, San Valentino, San Lizio, San Lorenzo, Borghello, Trimoggia e Cicaglia, che restarono all'esterno di esse).
 
Nel [[44|44 d.C.]] [[Pietro apostolo]] nel suo viaggio verso [[Roma]] evangelizzò Andria che nel [[492|492 d.C.]] circa, divenne [[Diocesi di Andria|sede vescovile]] sotto [[papa Gelasio I]].<ref name="ReferenceA">Informazione proveniente dal sito ufficiale della diocesi, la Catholic Encyclopedia del 1917 riporta che tradizionalmente Riccardo è datato al tempo di [[papa Gelasio I]] ([[492]] circa).</ref>. In un documento del [[915]], Andria viene citata come villaggio (''locus'') dipendente da [[Trani]].
 
=== Medioevo normanno e svevo ===
[[File:Portale Sant'Agostino Andria.JPG|thumb|left|Il Portale della Chiesachiesa di S.Sant'Agostino costruita dai [[Cavalieri templari]]]]
[[File:Porta santandrea andria.jpg|thumb|Porta Sant'Andrea |228x228px]]
[[File:Castel del Monte BW 2016-10-14 12-26-11 r.jpg|thumb|upright=0.7|[[Castel del Monte]]]]
[[File:DeathofYolande-Isabella.jpg|thumb|upright=0.7|Morte di [[Jolanda di Brienne]] (1228)]]
Nel [[1046]] fu sottratta al dominio [[Impero bizantino|bizantino]] da [[Pietro di Trani|Pietro il Normanno]], insieme a [[Trani]] e al resto del suo territorio e come altri centri ([[Barletta]], [[Bisceglie]] e [[Corato]]) divenne una città fortificata, elevandola al rango di ''civitas'',<ref>{{Cita web|url=http://www.proloco.andria.ba.it/storia.php|titolo=Proloco Andria}}</ref>, con dodici torri, tre porte e una rocca nel punto più alto.
 
Al figlio Pietro II venne riconosciuto il titolo di [[contea di Andria|conte]] nel [[1073]]. Ancora nell'XI secolo fu fondata sulle vicine alture delle [[Murge (altopiano)|Murge]] l'abbazia [[Ordine di San Benedetto|benedettina]] di Santa Maria del Monte.
 
Nel [[1155]] l'esercito siciliano di [[Guglielmo I di Sicilia]] fu decimato nei pressi di Andria<ref name=Cinn17>Cinnamo, pp. 138, 5-146, 17.</ref> dall'[[esercito bizantino]] di [[Manuele I Comneno]]. In quella battaglia perse la vita, il conte di Andria [[Riccardo de Lingèvres]], che fu ucciso sotto le mura della città.<ref>Fonte: [[Giovanni Cinnamo]].</ref><ref>{{en}}Cita libro|titolo=The history of the tyrants of Sicily by 'Hugo Falcandus' 1154-69|autore1=[[Ugo Falcando]]|autore2=G. A. Loud|autore3=Thomas E. J. Wiedemann|url=http://books.google.fr/books?id=LlkpnG1iAEwC&lpg=PA150&dq=RICHARD%20DE%20LING%C3%88VRES&lr=&as_brr=0&pg=PA150#v=onepage&q=&f=false ''The history of the tyrants of Sicily by "Hugo Falcandus," 1154-69''], [[Ugo Falcando]], G. A. Loud, Thomas E. J. Wiedemann,|editore= Manchester University Press (|anno=1998). |lingua=en|ISBN =0-7190-5435-4|accesso=27 agosto 2023}}</ref><ref>[{{Cita web|url=http://www.stupormundi.it/GuglielmoI.htm |titolo=Guglielmo I detto il Malo<!-- TitoloRe generatodi automaticamenteSicilia|autore=Alberto -->]Gentile|sito=stupormundi.it|accesso=17 {{webarchiveagosto 2024|urlurlarchivio= https://web.archive.org/web/20111013071809/http://www.stupormundi.it/GuglielmoI.htm|dataurlmorto=13 ottobre 2011}}</ref>.
 
L'ultimo dei conti normanni discendenti di Pietro fu il conte Ruggero, che combatté nel [[1176]] a [[Battaglia di Legnano|Legnano]] con [[Federico Barbarossa]].
 
Nel XIII secolo fu fedele al dominio svevo e fu residenza del re [[Federico II di Svevia|Federico II]], che nei pressi fece costruire il celebre [[Castel del Monte]]<ref name="Castel del Monte">[http{{Cita web|url=https://www.casteldelmonte.beniculturali.it/|titolo=Home|data=24 Castelluglio del2021|accesso=27 Monte]febbraio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220311101657/https://casteldelmonte.beniculturali.it/|urlmorto=sì}}</ref> eletto a [[Patrimonio dell'umanità]] dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]],<ref name="UNESCO">[http{{Cita web|url=https://wwwen.unesco.org/new|titolo=UNESCO|autore=https:/en/unescoplus.google.com/ +UNESCO]|sito=UNESCO|lingua=en|accesso=27 febbraio 2022}}</ref>, sul sito della precedente abbazia benedettina normanna.
 
[[Federico II di Svevia|Federico II]] di ritorno dalla [[sesta crociata]], fece scolpire sulla normanna porta Sant'Andrea la celebre frase: «''Andria fidelis, nostri affixa medullis; absit, quod Federicus sit tui muneris iners, Andria, vale, felix omnisque gravaminos expers.''».
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Sotto il dominio [[Angiò|angioino]] Andria fu data in dote a Beatrice, figlia di [[Carlo II di Napoli]] e sposa di [[Bertrando II di Baux|Bertrando del Balzo]], conte di [[Montescaglioso]], che risiedette nella città dal [[1308]] alla sua morte nel [[1330]]. La città passò poi in eredità alla figlia Maria.
 
Ad Andria intanto Maria del Balzo vendette al padre Bertando la città. Il [[Papa Clemente VI]] incaricò Bertrando, che era anche gran giustiziere del regno, di investigare sulla morte di [[Andrea d'Ungheria]].<ref>Nel [[1343]] la regina [[Giovanna I di Napoli|Giovanna I]] aveva sposato [[Andrea d'Ungheria|Andrea]], fratello di [[Luigi I d'Ungheria]], strangolato nella notte del 18 settembre [[1345]].</ref>. Istituito il processo, Bertrando fece cadere la colpa su alcuni addetti alla casa reale escludendo lela regina [[Giovanna I di Napoli|Giovanna I]] da qualsiasi responsabilità. Nel [[1350]] la città fu assediata e saccheggiata dalle forze di [[Luigi I d'Ungheria]] convinto della colpevolezza della regina Giovanna I.
 
In quei giorni un sacerdote, Oliviero Matusi, all'insaputa di tutti nascose il corpo di [[Riccardo di Andria|San Riccardo]] in un luogo sicuro all'interno della [[Cattedrale di Andria|Cattedrale]] per far sì che gli [[Magiari|Ungheresi]] non potessero trafugarlo. Il segreto fu tramandato per anni solo di padre in figlio da parenti del sacerdote.
 
Bertando del Balzo, che in occasione dell'assedio riparò ad [[Avignone]] presso Papa Clemente VI, morì improvvisamente nel [[1357]] a [[Napoli]] ove si era recato per affari di stato. La sua salma fu tumulata nella [[Chiesa di San Domenico Maggiore (Napoli)|Chiesachiesa di San Domenico Maggiore di Napoli]].
 
In quell'anno gli succedette [[Francesco I del Balzo]], suo figlio, che ottenne il titolo ducale e la città (1351). La moglie di Francesco I, Sveva Orsini, fondò in quegli anni il [[Chiesa di San Domenico (Andria)|convento di San Domenico]].
 
Dall'11 novembre [[1420]] fu duca del feudo [[Jacopo Caldora]],<ref>Scipione Ammirato, ''Delle famiglie nobili napoletane'', vol. 2, Firenze, 1651, p. 192.</ref>, che dovette possederlo per alcuni anni. Nel [[1431]] il ducato passò al nipote di Francesco I, [[Francesco II del Balzo]]. Dal [[1434]] al [[1436]] duca del feudo fu [[Berlingiero Caldora]].<ref>César de Notre-Dame, ''L'histoire et chronique de Provence'', 1614, p. 588.</ref><ref>André Borel d'Hauterive, ''Annuaire de la pairie et de la noblesse de France et des maisons souverines de l'Europe'', vol. 4, Parigi, 1846, p. 187.</ref>. Nel [[1438]] venne rinvenuto il corpo del santo protettore della città, [[Riccardo di Andria|san Riccardo d'Inghilterra]], che era andato disperso durante il precedente assedio: in memoria dell'episodio fu istituita una festa ("Fiera d'Aprile")<ref>{{Cita web|url=http://www.fieradaprile.it/|titolo=Fiera d'Aprile|accesso=22 novembre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070904115506/http://www.fieradaprile.it/|dataarchivio=4 settembre 2007|urlmorto=sì}}</ref> che si tiene tuttora dopo ormai quasi 600 anni, dal 23 al 30 di aprile.
[[File:San Francesco, campanile, notturna (Andria).JPG|left|thumb|Campanile di San Francesco in notturna]]
Nel [[1453]], [[Pirro del Balzo|Pirro]], figlio di Francesco II del Balzo, sposò a [[Castel del Monte]] Maria Donata Orsini, cugina di Isabella, moglie del re [[Ferdinando I di Napoli|Ferrante d'Aragona]].
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Nel [[1462]] il principe di [[Taranto]] [[Giovanni Antonio Orsini del Balzo|Giannantonio Orsini]], non avendo avuto quali alleati nella lotta contro Ferrante d'Aragona Francesco e Pirro del Balzo, assediò Andria. Non riuscendovi a penetrare, l'Orsini fece scavare una galleria che passasse sotto le mura della città, ma il duca [[Francesco II del Balzo|Francesco II]] scoperta la notizia fece scavare anch'egli una galleria in senso contrario. I nemici furono tutti catturati e rilasciati. Dopo 49 giorni di assedio il duca di Andria viste le gravi condizioni del suo popolo si arrese e tornò la pace tra i [[del Balzo]] e gli [[Orsini]].
 
[[Francesco II del Balzo|Francesco II]], cognato del re di Napoli Ferrante d'Aragona, ottenne il titolo di [[Connestabile|gran connestabile]] del [[Regno di Napoli]].
 
Il Duca nominato ambasciatore del Re presso la corte pontificia era presente durante l'insediamento di Pio II al soglio pontificio. Era anche presente insieme a Giacomo della Ratta alla Dieta di Mantova nel 1459 e li probabilmente intessé una serie di rapporti con principi ed intellettuali del periodo tra i quali Leon Battista Alberti.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=F. Canali,|autore2=V. C. Galati|titolo=Architetture e ornamentazioni dlladalla Toscana agli 'Umanesimi baronali' del Regno di Napoli alla fine del Quattrocento, p. V, Fulcri architettonici e artistici nella committenza di Francesco II Del Balzo di Andria (1431-1482). Un'Architettura umanistica nell'orizzonte di Leon Battista Alberti e di Andrea Mantegna. Interventi a Napoli, Andria, Irsina/Montepeloso e Bisceglie, in 'Monumentalia'. Monumenti tra identità e Celebrazione,|rivista=«Bollettino della Società di Studi Fiorentini»,|volume=1|numero=28-29, 2019-2020}}</ref>. Alla morte di Francesco II nel [[1482]], divenne duca il figlio [[Pirro del Balzo]], il quale partecipò nel [[1485]] alla [[congiura dei baroni]] per cui venne messo a morte.
 
Quando la figlia [[Isabella del Balzo]] sposò ad Andria [[Federico I di Napoli|Federico d'Aragona]],<ref>[{{Cita web|url=http://genealogy.euweb.cz/baux/baux3.html#AF1 |titolo=Baux 3<!--|sito=genealogy.euweb.cz|accesso=27 Titolofebbraio generato automaticamente -->]2022}}</ref>, portò il ducato alla casa reale e il marito lo governò fino al [[1496]], quando divenne re di Napoli.
 
=== Età moderna ===
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[[File:"Andria" (22088485620).jpg|thumb|left|Andria disegnata da [[Giovan Battista Pacichelli|Pacichelli]] nel XVII secolo]]
[[File:Andria, palazzo ducale.jpg|thumb|Palazzo Ducale |240x240px]]
Nel [[1503]] nella piana fra Andria e [[Corato]], precisamente in "Terra Quadrati" si svolse la famosa [[Disfida di Barletta]], che opponeva gli italiani capeggiati da [[Ettore Fieramosca]] ai francesi. In mattinata i 13 cavalieri italiani pregarono nel cappellone della cattedrale di Andria. Dopo la conquista del [[regno di Napoli]] da parte di [[Ferdinando II d'Aragona|Ferdinando il Cattolico]] nel [[1504]], Andria venne assegnata al "Gran Capitano" [[Gonzalo Fernández de Córdoba]] e poi al nipote di questi, Fernando Consalvo II. Egli vendette la città nel [[1552]] a Fabrizio Carafa, I°º duca di Andria e conte di [[Ruvo di Puglia|Ruvo]] e parente deldi [[Papa Paolo IV|Papapapa Paolo IV Carafa]], che sistemò splendidamente il Palazzo Ducale. A questi succedette nel [[1554]] il figlio Antonio Carafa; la madre e il fratello, Vincenzo Carafa (che nel [[1571]] aveva partecipato alla [[battaglia di Lepanto]]), fecero edificare nel [[1577]] il convento dei Cappuccini. Al successore, Fabrizio Carafa si deve la costruzione del monastero dei [[Ordine di San Benedetto|Benedettini]] e della basilica di Santa Maria dei Miracoli, in seguito alla scoperta nel [[1576]] di un'icona ritenuta miracolosa.<ref>Rino Cammilleri, ''Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni'', Edizioni Ares, 2020, pp. 102-103 (formato Kindle).</ref>.
 
Successivamente, nei secoli XVII e XVIII, la città rimase sempre sotto il dominio dei duchi Carafa, in continuo conflitto con il vescovo e il capitolo della Cattedrale, con il quale la famiglia divideva il possesso della maggior parte delle terre. L'epidemia di [[peste del 1656]] ne decimò la popolazione mentre nel [[1741]] la città subì un'invasione di cavallette.
 
Nel [[1797]] la città ottenne di poter eleggere il proprio sindaco e nel [[1799]], al momento della [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica partenopea]], fu assediata dall'esercito francese capitanato dal generale [[Jean-Baptiste Broussier]] e appoggiato dallo stesso conte [[Ettore Carafa]]. Si voleva annettere Andria alla [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Partenopea]], liberandola dal dominio Borbonico, ma la città rimase fedele ai [[Borbone]]. Nella battaglia, perirono circa {{formatnum:2000}} persone da entrambe le parti. Successivamente, fallita l'idea della [[Repubblica]], e mancata la [[rivoluzione]], i Borbone fecero giustiziare i [[Repubblicani napoletani giustiziati nel 1799-1800|repubblicani napoletani]] di spicco, tra cui lo stesso Ettore Carafa [[ghigliottina]]to a [[Napoli]] il 4 settembre del [[1799]]. Nel [[1806]] gli eredi dei [[Carafa]] vendettero il Palazzo ducale alla famiglia Spagnoletti Zeuli.
 
Per la sua fedeltà a [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] ottenne il titolo di [[Città regia (Italia)|Città Regia]]. Sotto il governo napoleonico e i regni di [[Giuseppe Bonaparte]] e di [[Gioacchino Murat]] fu abolito il sistema feudale e soppressi molti conventi, mentre vennero aumentati i diritti elettorali.
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[[File:Andria, i tre campanili.png|thumb|left|I tre campanili che dominano la città|197x197px]]
[[File:The Main Square in Andria (Bari).jpg|upright=1.4|thumb|Piazza Vaglio nel 1851, di [[Achille Vianelli]]]]
Durante il [[Risorgimento]] vi ebbe sede la [[Carboneria|carbonara]] "Società degli Spettri" o "Tomba Centrale" e una sezione della [[Giovine Italia]]. Circa 100 uomini di Andria, guidati da Federico Priorelli e da Niccolò Montenegro, parteciparono alla [[spedizione dei Mille]] di [[Giuseppe Garibaldi]] eletto in seguito [[Deputato]] del [[Regno d'Italia|Regno]] presso il collegio elettorale di Andria.<ref>[http{{Cita web|url=https://www.discoverypuglia.com/it/dove-andare/terra-di-bari/4-andria|titolo=Terms Andria<!--& TitoloConditions|accesso=27 generatofebbraio automaticamente -->]2022}}</ref><ref>[{{Cita web|url=http://www.emgoing.com/puglia/bari/andria/ |titolo=Andria - |sito=Emgoing<!--|accesso=17 Titoloagosto generato automaticamente -->] {{webarchive2024|urlurlarchivio= https://web.archive.org/web/20100611004616/http://www.emgoing.com/puglia/bari/andria/ |dataurlmorto=11 giugno 2010 }}</ref><ref>[{{Cita web|url=http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=365791&IDCategoria=1 La Gazzetta del Mezzogiorno.it | titolo=Garibaldi parlamentare eletto da lucani e pugliesi<!--|autore=Riccardo TitoloRiccardi|sito=[[La generatoGazzetta automaticamentedel -->Mezzogiorno]].it|data=12 {{webarchivesettembre 2010|urlaccesso=17 agosto 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140201230701/http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=365791&IDCategoria=1 |dataurlmorto=1º febbraio 2014 }}</ref><ref>[{{cita testo|url=http://www.comune.andria.bt.it/leggi.asp?id=10018 |titolo=150º ANNIVERSARIO UNITA'UNITÀ D'ITALIA: DOMANI 'ANDRIA RICORDA GARIBALDI' - Comune di Andria<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20121105042652/http://www.comune.andria.bt.it/leggi.asp?id=10018 |data=5 novembre 2012 }}</ref>. Dopo l'annessione al [[Regno d'Italia]] il territorio fu teatro di azioni di [[brigantaggio]]: nel 1865 vi fu fucilato il capo-brigante Riccardo Colasuonno ("il Ciucciariello").
 
L'abolizione del [[latifondo]] e la confisca dei beni ecclesiastici diede impulso alla formazione di una borghesia terriera, sviluppando le produzioni agricole specializzate e un fiorente artigianato. Anche la città si accrebbe, vi furono edificate dimore signorili per i ceti emergenti e vi sorsero due piccole banche locali e le sedi di diversi partiti politici. Grazie allo sviluppo economico, Andria non fu particolarmente toccata dal fenomeno dell'[[emigrazione]].
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Nel 1851, l'artista [[Achille Vianelli]] realizzò un dipinto dedicato a Piazza Vaglio di Andria. L'opera fu presto dimenticata dall'opinione pubblica locale e custodita presso il [[Metropolitan Museum of Art|Metropolitan Museum of Art di New York.]] Il 6 ottobre 2015 il reporter e documentarista Nicola Ferrara ritrovò il quadro nell'elenco delle opere esposte nel museo e rese pubblica l'immagine attraverso un documentario ad esso dedicato.<ref>{{Cita web|url=http://andriarte.it/ViePiazze/piazza_la_corte1.html|titolo=Andriarte}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.videoandria.com/2015/10/06/museo-di-new-york-scoperto-dipinto-che-mostra-comera-andria-nel-xix-secolo-video/|titolo=Museo di New York: scoperto dipinto che mostra com’era Andria nel XIX secolo – VIDEO - VideoAndria.com}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.metmuseum.org/art/collection/search/340984|titolo=The Main Square in Andria (Bari) - MET}}</ref>
 
Nel [[1913]], il primo maggio, ad Andria viene indetta dalle classi operaie la [[Festa del lavoro]]. Da segnalare che il produttore cinematografico [[Cataldo Balducci]] presenta il documentario ''[[Grandiosa manifestazione per il primo maggio 1913 ad Andria]]"'' (indetta dalle classi operaie) che riprende la festa in 7 quadri, e si può -, così -, vedere il corteo che percorre via Cavour, via Ettore Fieramosca, piazza Vittorio Emanuele II, raggiunge via Garibaldi, la piazza ed il palazzo Municipale, Porta Sant'Andrea. Nel filmato appaiono il monumento a Federico II e il panorama della Città visto dal campanile di Via Carmine.<ref>[https://www.youtube.com/watch?NR{{YouTube|titolo=1&v=uQFRYGLV2UsFilmato FILMATOstorico STORICO ANDRIAAndria 1913|accesso=27 -febbraio YouTube<!--2022|id= Titolo generato automaticamente -->]uQFRYGLV2Us}}</ref>
 
Circa 800 andriesi perirono durante il [[prima guerra mondiale|primo conflitto mondiale]], questi furono ricordati nel ''Monumento ai Caduticaduti'' all'interno del Parco della Rimembranza inaugurato nel [[1930]].
 
Quattro Podestàpodestà governarono Andria durante il [[Fascismo]]: Pasquale Cafaro, Ernesto Fuzio, l'Onorevoleonorevole [[Consalvo Ceci]] e Marco Jeva. Durante il [[Fascismo|regime fascista]] alcuni terreni ([[Montegrosso (Andria)|Montegrosso]], Trojanelli) vennero suddivisi tra i reduci della [[prima guerra mondiale]]. Dopo l'armistizio del [[1943]] la città subì devastazioni da parte dei tedeschi, fino all'arrivo delle truppe [[alleati della seconda guerra mondiale|alleate]].
 
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], nel marzo del [[1946]], a causa del rifiuto di una ditta locale di assumere quattro reduci, scoppiò una rivolta contadina, che vide il sequestro di alcuni proprietari terrieri e l'erezione di barricate. Ci furono scontri cruenti con le forze dell'ordine e sembrò che fosse stato trovato un accordo: ma al momento del discorso che doveva tenere il celebre [[Sindacato|sindacalista]] [[Giuseppe Di Vittorio]] fu sparato un colpo d'arma da fuoco, facendo rinascere i disordini: fu assaltato il palazzo della famiglia [[Porro (famiglia)#Ramo andriesePorro di Andria (Puglia)|Porro]], grandi proprietari terrieri della città e vennero linciate due anziane sorelle (Carolina e Luisa Porro).<ref>{{cita web|url=http://lesorelleporro.iporro.it/|titolo=Le sorelle Porro}}</ref>. In seguito a tali fatti fu inviato l'esercito che riuscì a sedare la rivolta con una dura repressione. Si manifestò in quel periodo una crisi economica, in seguito alla quale diversi abitanti furono costretti ad emigrare.
 
A partire dagli [[anni 1950|anni cinquanta]] si ebbe una progressiva ripresa economica, favorita dall'inaugurazione nel [[1965]] della [[Ferrovia Bari-Barletta|linea ferroviaria Bari-Barletta]] che metteva in comunicazione [[Bari]] con i comuni dell'entroterra del nord della provincia. Nel 2004 viene istituita la nuova provincia di [[Barletta-Andria-Trani]] (poi resa attiva dal 2009) la città abbandona la [[provincia di Bari]] anche se la città di Bari è sempre stata e continua ad essere un punto di riferimento per Andria e le altre città del nord barese (vedi anche la frequenza dell'Università da parte di tanti giovani).
 
Il 30 aprile 2011 il suo [[codice di avviamento postale]] passa da 70031 a 76123.
 
Il 12 luglio 2016, Andria balza alle cronache nazionali e internazionali a causa dell'[[Incidente ferroviario tra Andria e Corato|incidente ferroviario]], avvenuto nelle campagne tra Andria e Corato, che totalizzò 23 vittime e 57 feriti. Ad oggi rappresenta il più grave incidente mai accaduto sulle ferrovie pugliesi e uno dei più gravi nella storia delle ferrovie italiane.
 
Il 12 luglio 2016, Andria balza alle cronache nazionali e internazionali a causa dell'[[Incidente ferroviario tra Andria e Corato|incidente ferroviario]], avvenuto nelle campagne tra Andria e Corato, che totalizzò 23 vittime e 57 feriti. Ad oggi rappresenta il più grave incidente mai accaduto sulle ferrovie pugliesi ed uno dei più gravi nella storia delle ferrovie italiane.
{{Immagine grande|Andriapanorama.jpg|770px|Panorama di Andria}}
 
===Simboli===
[[File:Andria-Stemma.svg|left|70px]]
{{Citazione|D'azzurro, al leone coronato all'antica d'oro, lampassato di rosso, rampante ad un ramo di quercia reciso, al naturale. Ornamenti esteriori da Città.<ref>{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/110/001/stemma.html|titolo=Stemma Comune di Andria|editore=comuni-italiani.it}}</ref>}}
 
Lo stemma di Andria raffigura un leone rampante ad un ramo di [[quercus|quercia]], a testimonianza della presenza di querce nel territorio circostante.<ref>{{cita web|url=http://www.proloco.andria.ba.it/querce.php|titolo=Querce di Andria}}</ref><ref>{{cita web|url= https://www.andriarte.it/Biblioteca/LoStemmaDiAndria-RRuotolo/5-Capitolo_V.html |titolo= Lo stemma di Andria }}</ref>
[[File:Andria-Gonfalone.svg|thumb|upright=1.2|Gonfalone comunale]]
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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|nome = Castel del Monte
|nomeInglese = Castel del Monte
|immagine = CasteldelmontertpAndria - Castel del Monte - 2024-09-23 22-54-05 002.jpg
|anno = 1996
|tipologia = Architettonico
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|link = 398rev
}}
Il centro storico della città è caratterizzato da un suggestivo e fitto dedalo di vie e stretti vicoli traboccanti di monumenti di grande pregio. Fuori dal centro abitato, in cima ad una collina, è collocato [[Castel del Monte]]<ref name="Castel del Monte"/>, fatto realizzare nel [[XIII secolo]] da [[Federico II di Svevia]], con l'unica [[trifora]] rivolta verso la città; il castello, simbolo della città e di tutta la [[Puglia]], fa parte dei [[patrimonio dell'umanità|patrimoni dell'umanità]] dichiarati dall'[[UNESCO]]<ref name="UNESCO"/> ed attrae un notevole flusso turistico. [[Castel del Monte]] è raffigurato sulla moneta italiana da [[1 centesimo di euro]]<ref name="European Central Bank">[http{{Cita web|url=https://www.ecb.inteuropa.eu/home/html/index.en.html|titolo=European Central Bank|autore=European Central Bank]|sito=European Central Bank|lingua=en|accesso=27 febbraio 2022}}</ref>.
 
Da ricordare inoltre:
 
[[File:Andria,_chiostro_di_San_Francesco.jpg|thumb|Chiostro medievale di San Francesco]]
* Palazzo Comunale. Costruito dopo il ritorno di [[Federico II di Svevia]] dalla [[sesta crociata]], pare per volere dello stesso imperatore nel [[1230]], in origine era un [[Ordine francescano|convento Francescano]]. Nel [[1813]] un decreto di [[Gioacchino Murat|Gioacchino Napoleone Murat]], [[Regno delle Due Sicilie|Re delle due Sicilie]] soppresse tutti i conventi ed il palazzo divenne l'attuale sede del comune di Andria.
* Porta Sant'Andrea o Arco di Federico II (XI secolo)<ref name="Porta sant'Andrea">[{{cita testo|url=http://www.andriainrete.it/andriaturistica/arte-e-storia/monumenti/8-portasanandrea.html |titolo=Porta sant'Andrea] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20110129032025/http://www.andriainrete.it/andriaturistica/arte-e-storia/monumenti/8-portasanandrea.html |data=29 gennaio 2011 }}</ref>. Fu edificata all'epoca dei normanni e [[Federico II di Svevia|Federico II]] di ritorno dalla [[sesta crociata]], trovando la città fedele vi fece scolpire sopra di essa le famose parole che egli dedicò alla comunità;
* Torre dell'Orologio, costruita all'epoca di Francesco II del Balzo<ref>{{cita web|url=http://www.proloco.andria.ba.it/monumenti.php|titolo=Monumenti Andria}}</ref>;
* Palazzo Ducale (residenza fortificata rimaneggiata nel XVI secolo);
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* Palazzo Ceci Ginistrelli (XIX secolo);
*Palazzo Jannuzzi (XIX secolo)
*Palazzo Schettini Accetta (XIX secolo);<ref>[{{Cita web|url=http://andriarte.it/ViePiazze/via_ferrucci1.html]|titolo=Andria: Strada Nuova di Barletta (Via Ferrucci)|sito=andriarte.it|accesso=27 febbraio 2022}}</ref>
* Le Maschere Apotropaiche;
* Piazza Vittorio Emanuele II<ref>{{cita web|url=http://www.architetturadipietra.it/wp/?p=1365|titolo=Piazza Catuma}}</ref> (nota come piazza Catuma, in seguito alla presenza delle Catacombe sotto di essa);
* Laure Basiliane;
* Andria sotterranea. Vecchie abitazioni risalenti al periodo medievale si snodano nei sotterranei dell'intero centro storico, si tratta di grotte o di vere e proprie stanze murate in pietra con archi e colonne (visitabili solo in alcune specifiche circostanze);<ref>{{Cita web|url=https://www.videoandria.com/andria-trovati-sotterranei-20-metri-profondita-nei-pressi-palazzo-ducale-video/|titolo=Andria: trovati sotterranei a 20 metri di profondità nei pressi di Palazzo Ducale - VIDEO|autore=Redazione|sito=Andria Barletta Trani News - Notizie e Video sulla BAT, Cultura, Cronaca, Eventi|data=14 giugno 2016-06-14|lingua=it-IT|accesso=4 ottobre 2021-10-04}}</ref>
* [[Museo diocesano (Andria)|Museo diocesano]] con alcune opere di [[Antonio Vivarini]] e [[Tuccio di Andria]];
* Museo del Confetto "Giovanni Mucci"
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=== Architetture religiose ===
[[File:Piazza_Duomo_Andria.jpg|thumb|Piazza Duomo, [[Cattedrale di Andria]] e sullo sfondo il campanile della chiesa di San Francesco]]
[[File:ChiesaimmacolataAndria-Dom-Krypte-Gräber.jpg|thumb|ChiesaTomba delladi Beata[[Jolanda Verginedi ImmacolataBrienne]] e di [[Isabella d'Inghilterra]]]]
[[File:Domenico_gagini,_busto_di_francesco_ii_del_balzo,_1470_ca._(andria,_museo_diocesano).jpg|thumb|Busto di [[Francesco II del Balzo]] 1470 ca. attribuito a [[Francesco Laurana]] custodito nel [[Museo diocesano (Andria)|Museo diocesano]]]]
* [[Cattedrale di Andria|Cattedrale]] (XII secolo) e la sua cripta o San Pietro in Cattedrale (VII secolo)<ref>[http://andriarte.it/Cattedrale/Cripta/cripta-presentazione.html Andria: cripta della Cattedrale<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. All'interno sono custodite le reliquie di [[Riccardo di Andria|San Riccardo]], la [[Sacra Spina]] di [[Gesù]] e le mogli di Federico II, [[Jolanda di Brienne]] ed [[Isabella d'Inghilterra]]<ref>[http://www.proloco.andria.ba.it/storia.php Proloco Andria - Chiese]</ref>. Il campanile fu eretto su una vecchia torre longobarda del (VII-VIII secolo);
* [[Cattedrale di Andria|Cattedrale]] (XII secolo) e la sua cripta o San Pietro in Cattedrale (VII secolo)<ref>{{Cita web|url=http://www.andriarte.it/Cattedrale/Cripta/cripta-presentazione.html|titolo=Andria: cripta della Cattedrale|accesso=27 febbraio 2022|dataarchivio=14 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210614044045/http://www.andriarte.it/Cattedrale/Cripta/cripta-presentazione.html|urlmorto=sì}}</ref>. All'interno sono custodite le reliquie di [[Riccardo di Andria|San Riccardo]], la [[Sacra Spina di Andria|Sacra Spina]] di [[Gesù]] e le mogli di Federico II, [[Jolanda di Brienne]] ed [[Isabella d'Inghilterra]]<ref>{{Cita web|url=http://www.proloco.andria.ba.it/storia.php|titolo=..: Associazione Turistica Pro Loco - Andria (BA) - Storia :..|accesso=27 febbraio 2022}}</ref>. Il campanile fu eretto su una vecchia torre longobarda del VII-VIII secolo;
* [[Chiesa di San Domenico (Andria)|Chiesa di San Domenico]] (XIV secolo) con portale rinascimentale e campanile barocco. All'interno è conservato il busto del duca [[Francesco II del Balzo]] attribuito allo scultore [[Francesco Laurana]] (1430-1502);
* Chiesa di Sant'Agostino (XIII secolo): costruita in origine dai [[Cavalieri templari]], la chiesa passò successivamente ai [[Ordine di San Benedetto|Benedettini]] ed infine agli [[Ordine di Sant'Agostino|Agostiniani]], che la ricostruirono dopo gli assedi del 1350. Il pregevole portale gotico risale al XIV secolo, mentre l'interno è barocco;
* Chiesa di San Nicola (XII secolo);
* Chiesa di San Francesco ed il suo chiostro (XII secolo). Pregevole campanile del 1772;
* Chiesa di Santa Chiara costruita intorno al 1200 in uno dei vicoli del centro storico<ref>{{Cita web|url=http://www.geoplan.it/luoghi-interesse-italia/monumenti-provincia-bari/cartina-monumenti-andria/monumenti-andria-chiesa-di-santa-chiara.htm|titolo=Chiesa di Santa Chiara|sito=Comune di Andria|accesso=25 novembre 2020|urlarchivio=https://archive.is/cmEQ#selection-12720120731033056/http://www.0geoplan.it/luoghi-interesse-italia/monumenti-provincia-bari/cartina-monumenti-andria/monumenti-andria-chiesa-di-santa-131chiara.6|dataarchivio=31 luglio 2012|urlmorto=sìhtm}}</ref>;
* Chiesa dell'Annunziata (XII secolo) con affresco della Vergine attribuibile alla [[scuola giottesca]] e altare della pietà di [[arte del Rinascimento|arte rinascimentale]]<ref>{{Cita web |url=http://www.domaniandriese.it/wordpress/2009/10/annunziata-chiesa-del-prodigio-della-vergine/ |titolo=Annunziata, chiesa del prodigio della Vergine | Il Domani Andriese – Giornale on line della città di Andria<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=22 aprile 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110913122614/http://www.domaniandriese.it/wordpress/2009/10/annunziata-chiesa-del-prodigio-della-vergine/ |dataarchivio=13 settembre 2011 |urlmorto=sì }}</ref>;
* [[Santuario di Santa Maria dei Miracoli (Andria)|Santuario di Santa Maria dei Miracoli]] sviluppato su tre livelli. Il livello inferiore, la chiesa rupestre di Santa Margherita (IX secolo) è il più antico. La laura basiliana, include un'interessante sala a tre navate con decorazioni tratte dalla [[Genesi]]. In questa grotta è stata rinvenuta ed è presente tuttora l'icona bizantina della Madonna dei Miracoli<ref>[{{cita web|url=http://www.domaniandriese.it/wordpress/2010/06/grotta-s-margherita-e-il-suo-percorso-di-purificazione/ |titolo=Grotta S. Margherita e il suo percorso di purificazione | Il Domani Andriese – Giornale on line della città di Andria<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20150322135304/http://www.domaniandriese.it/wordpress/2010/06/grotta-s-margherita-e-il-suo-percorso-di-purificazione/ |data=22 marzo 2015 }}</ref>. Il livello medio (Tempietto) (XVI secolo) ha tre arcate in marmi policromi. Di particolare interesse la cappella della Crocifissione con bellissimi affreschi. Il livello superiore del XVIII secolo fu progettato da [[Cosimo Fanzago]] (1591-1678)<ref>[{{Cita web|url=http://www.proloco.andria.ba.it/santuari.php |titolo=..: Associazione Turistica Pro Loco - Andria (BA) - I santuari :<!--..|accesso=27 Titolofebbraio generato automaticamente -->]2022}}</ref>.
* Santa Maria Mater Gratiae costruita intorno al 1600 in seguito ad una apparizione della vergine, sorge dove un tempo c'era la cappella di San Giovanni Battista<ref>[{{Cita web|url=http://www.andriarte.it/MaterGratiae/mater_gratiae-index.html |titolo=Andria: chiesa Mater Gratiae<!--|accesso=27 Titolofebbraio generato automaticamente -->]2022}}</ref>;
* [[Santuario della Madonna dell'Altomare]] (1598) e laura basiliana di Santa Sofia, all'interno la scultura "La Pietà dell'Altomare" di Luigi Enzo Mattei dichiarata insieme alle sue altre opere "Patrimonio per una cultura della pace" dall'[[UNESCO]];
* Sant'Anna o Chiesa del Conservatorio<ref>[{{Cita web|url=http://www.andriarte.it/SAnna/sant_anna-index.html |titolo=Andria: Sant'Anna o chiesa del Conservatorio<!--|accesso=27 Titolofebbraio generato automaticamente -->]2022}}</ref>;
* Chiesa di San Bartolomeo citata in un documento del 1196 si presuppone sia sorta su un antico tempio di [[Mercurio (divinità)|Mercurio]]. Il vescovo [[Riccardo di Andria|Riccardo II]] vi trasferì le reliquie dei santi [[Erasmo di Formia|Erasmo]] e [[Ponziano da Spoleto|Ponziano]]<ref>[{{Cita web|url=http://www.andriarte.it/SBartolomeo/san_bartolomeo-index.html |titolo=Andria: San Bartolomeo<!--|accesso=27 Titolofebbraio generato automaticamente -->]2022}}</ref>;
* Chiesa rupestre di Santa Croce (X secolo);
* Chiesa rupestre di Cristo di Misericordia (IX secolo)<ref>{{Cita web |url=http://www.domaniandriese.it/wordpress/2010/05/gesu-misericordia-chiesa-della-speranza-del-signore/ |titolo=Gesù misericordia, chiesa della speranza del Signore | Il Domani Andriese – Giornale on line della città di Andria<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=22 aprile 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150322144838/http://www.domaniandriese.it/wordpress/2010/05/gesu-misericordia-chiesa-della-speranza-del-signore/ |dataarchivio=22 marzo 2015 |urlmorto=sì }}</ref>;
* Chiesa di Sant'Angelo de' Meli o San Micheluzzo con affresco del Cristo Pantocràtore (XIII secolo)<ref>[{{Cita web|url=http://www.andriarte.it/SAngeloMeli/s_micheluzzo-index.html |titolo=Andria: Sant'Angelo de' Meli o San Micheluzzo<!--|accesso=27 Titolofebbraio generato automaticamente -->]2022}}</ref>;
* Chiesa di Santa Maria di Porta Santa (XIII secolo) costruita sotto [[Corrado IV di Svevia|Corrado IV]];
* Chiesa di San Michele Arcangelo e San Giuseppe (1881) costruita sulla vecchia chiesa di San Michele al Lago (XII secolo);
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* Chiesa di Santa Maria del Carmine;
* Chiesa di Santa Lucia contrada Santa Lucia;
* Chiesa parrocchiale della Beata Vergine Immacolata (1911)<ref>{{citaChiese webitaliane|url=http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=86150&Chiesa_della_Beata_Vergine_Immacolata|titolo=Chiesa della Beata Vergine Immacolata|stampa=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.domaniandriese.it/wordpress/2011/05/oratorio-salesiano-festa-di-una-comunita/|titolo=Oratorio salesiano, festa di una comunità|sito=Domani Andriese|accesso=25 novembre 2020|urlarchivio=https://archive.is/DhfZt|dataarchivio=6 giugno 2015|urlmorto=sì20150606124323/http://www.domaniandriese.it/wordpress/2011/05/oratorio-salesiano-festa-di-una-comunita/}}</ref> costruita dai [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|Salesiani]].
* [[Chiesa di Santa Maria Assunta e San Isidoro]], parrocchiale nella frazione di [[Montegrosso (Andria)|Montegrosso]]
 
=== Villa comunale "Giuseppe Marano" ===
[[File:Vista aerea della città di Andria.jpg|thumb|upright=1.2|Vista aerea della città. Sono ben visibili la [[Villa comunale Giuseppe Marano]] e lo [[Stadio Degli Ulivi]].]]
La [[Villa comunale Giuseppe Marano]] di Andria è uno dei polmoni verdi più grandi della Regione Puglia. Sorge nella parte nord-est della città in un'area di 70.000 [[Metro quadrato{{M|m²]]70000|ul=mq}}. La villa venne promossa e ideata durante l'Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Giuseppe Marano e il 21 dicembre 1959, alla presenza del Senatore [[Onofrio Jannuzzi]] e di altre personalità dell'epoca, l'aria verde fu ufficialmente consegnata alla città con una cerimonia pubblica.
 
Il 2 giugno 2013, dopo i lavori di recupero e riqualificazione, la villa comunale viene ufficialmente intitolata dall'amministrazione guidata da [[Nicola Giorgino]].
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== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
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Abitanti censiti dal 1861:<graph>{
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 20192023 i cittadini stranieri residenti ad Andria sonoerano {{formatnum:2013}}1869, pari al 2all'1,093% della popolazione.<ref>[http{{cita web|url=https://demo.istat.it/strasa2016app/index?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|accesso=26 luglio 2026}}</ref>.html DatoDi Istatseguito alsono riportati gennaioi 2016]gruppi più consistenti:</ref>,{{Cita cosìweb|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione suddivisiresidente per nazionalità:cittadinanza o paese di nascita|accesso=26 luglio 2025}}</ref>
 
# [[Romania]], {{formatnum:1308}}
#* [[CinaRomania]], 961046
#* [[NigeriaCina]], 62111
#* [[TunisiaNigeria]], 5987
# [[Marocco]], 53
# [[Algeria]], 53
 
=== Lingue e dialetti ===
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{{vedi anche|Diocesi di Andria|Museo diocesano (Andria)}}
Andria è sede vescovile.
La [[diocesi di Andria]] (in latino <i>''Dioecesis Andriensis</i>'') è una sede della [[Chiesa cattolica]] suffraganea dell'[[Arcidiocesiarcidiocesi di Bari-Bitonto]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Puglia]]. Nel 2012 contava 138.000{{formatnum:138000}}
battezzati su 141.006{{formatnum:141006}} abitanti.
È attualmente retta dal vescovo [[Luigi Mansi]].
La diocesi comprende i comuni di Andria, [[Canosa di Puglia]] e [[Minervino Murge]].
 
Si ritiene che il primo vescovo fosse un inglese, “[[Riccardo di Andria|Richardus anglicus]]”, scelto da [[papa Gelasio I]] ([[492]] circa).<ref name="ReferenceA"/>.
 
[[Riccardo di Andria|Riccardo II]] vescovo di Andria presenziò al [[concilio Lateranense III]] tenutosi durante il pontificato di [[papa Alessandro III]].
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La città dispone di due biblioteche principali. La Biblioteca Comunale è stata istituita nel settembre 1880 e nel 1941 è stata intitolata professor Giuseppe Ceci, studioso andriese: ha un patrimonio librario di circa 42.000 volumi, incluse 16 cinquecentine e altri 242 volumi antichi e 3000 CD/DVD. La biblioteca diocesana "San Tommaso d'Aquino" è ubicata presso il seminario vescovile.
 
Nel luglio 2020 Andria ha ottenuto il riconoscimento di "[[Città che legge]]" 2020-2021.<ref>{{cita web|url=https://www.cepell.it/it/documenti/amministrazione-trasparente/sovvenzioni,-contributi,-sussidi,-vantaggi-economici/qualifica-%E2%80%9Ccitt%C3%A0-che-legge%E2%80%9D-2020-2021/comuni-2/671-comuni-sopra-a-100-001-abitanti-2/file.html|titolo=Comuni superiori ai 100.001 abitanti|accesso=6 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200704193250/https://www.cepell.it/it/documenti/amministrazione-trasparente/sovvenzioni,-contributi,-sussidi,-vantaggi-economici/qualifica-%E2%80%9Ccitt%C3%A0-che-legge%E2%80%9D-2020-2021/comuni-2/671-comuni-sopra-a-100-001-abitanti-2/file.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== Ricerca ====
* Il Centro Ricerche agroalimentari Bonomo (CRB), svolge attività di ricerca applicata, con progetti nazionali e internazionali, in collaborazione con istituti universitari, enti di ricerca, consorzi e imprese private, nei seguenti settori: gestione post-raccolta dei prodotti ortofrutticoli freschi, trasformazione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari, utilizzazione dei sottoprodotti e degli [[Scarto di produzione|scarti di produzione]] delle aziende agroalimentari.<ref>[{{cita testo|url=http://www.centroricerchebonomo.it/centro.html |titolo=:: Centro Ricerche Bonomo:: Il Centro<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20111204085745/http://www.centroricerchebonomo.it/centro.html|data=4 dicembre 2011}}</ref>.
 
==== Scuole ====
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* Museo del giocattolo antico
*Museo Diocesano
*Museo dell'Olio e del Frantoio storico<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/puglia-musei-monumenti/museo-dell-olio-e-del-frantoio-storico|titolo=Museo dell'Olio e del Frantoio storico}}</ref>
*CasaMuseo Borgomurgia<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/puglia-musei-monumenti/casamuseo-borgomurgia|titolo=CasaMuseo Borgomurgia}}</ref>
*MU.d’A.V. Museo d'Arte Venatoria<ref>{{Cita web|url=http://www.andriapp.it/index.php?com=player&task=scheda&id=263|titolo=MU.d’A.V. Museo d'Arte Venatoria}}</ref>
*Museo del latte<ref>{{Cita web|url=https://caseificioolanda.it/museo-del-latte/|titolo=Museo del Latte}}</ref>
*Museo Privato Arciconfraternita M. SS. Addolorata<ref>{{Cita web|url=http://www.andriapp.it/index.php?com=player&task=scheda&id=279|titolo=Museo Privato Arciconfraternita M. SS. Addolorata}}</ref>
 
=== Media ===
==== Radio ====
Le uniche emittenti radiofoniche presenti nel comune sono:
* Radio Antenna Adriatica, attiva dal 28 marzo 1975.<ref>{{Cita web|url=http://www.antennaadriatica.it/|titolo=Radio Antenna Adriatica|sito=www.antennaadriatica.it|accesso=2 giugno 2016}}</ref>
* Radio 2000 Stereo.
 
==== Televisioni ====
Nel comune hanno sede tredue emittenti televisive:
* [[Tele Dehon]]: attiva dal 3 maggio 1978.
* [[Telesveva]]: nasce principalmente a [[Lucera]] nel 1979, da una costola di un'emittente radiofonica, la sua prima denominazione è infatti TeleRadioSveva. Negli anni ottanta, trasferirà la propria sede ad Andria.<ref>{{Cita web|url = http://www.storiaradiotv.it/TELESVEVA.htm|titolo = TELESVEVA|accesso = 3 dicembre 2015|sitourlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151108111423/http://www.storiaradiotv.it|urlmorto = sì/TELESVEVA.htm}}</ref>
 
=== Cinema ===
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* ''Ameluk'', regia di Mimmo Mancini (2014)
* [[Il racconto dei racconti - Tale of Tales]], regia di [[Matteo Garrone]] (2015)
* [[Wonder Woman (film 2017)|Wonder Woman]], regia di [[Patty Jenkins]] (2017)
* Ferita di Parola, regia di Riccardo Cannone (2017)
 
=== Cucina ===
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* Tre Nocelle
* [[Cartellate]]
Le campagne andriesi sono ricche di oliveti. Capitale mondiale dell'[[olio extravergine di oliva]], la produzione olivicola andriese riesce a produrre tanto olio quanto l'intera [[Toscana]].<ref>{{Cita web|url = http://www.org-olio.it/olio-andria-monumenti.asp|titolo = Andria e i suoi monumenti - Olio extravergine di oliva pugliese - Org.Olio - Ardito Felice|accesso = 1º settembre 2015|sito = www.org-olio.it|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151230035741/http://www.org-olio.it/olio-andria-monumenti.asp|dataarchivio = 30 dicembre 2015}}</ref>
 
=== Eventi ===
* Festival internazionale Castel dei Mondi (agosto-settembre), è un festival che presenta un'anteprima a luglio ed è interamente dedicato al teatro. Per più di una settimana, nella dimora federiciana di [[Castel del Monte]] e in vari monumenti e piazze del centro storico di Andria, si svolgono spettacoli di ogni tipo e in contemporanea tra loro.
* Fiera d'aprile: si tiene dal 1438.<ref name="fieradaprile.it">[{{cita testo|url=http://www.fieradaprile.it/home.htm |titolo=Fiera d'Aprile 2008<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20120724015332/http://www.fieradaprile.it/home.htm |data=24 luglio 2012 }}</ref>. Celebra il ritrovamento delle ossa di [[Riccardo di Andria|San Riccardo]] da parte di Francesco II Del Balzo, Duca di Andria. Il Duca istituì la fiera dal 23 al 30 aprile di ogni anno.<ref name="fieradaprile.it"/>.
* Festival internazionale del cortometraggio “Cortolandria”: è un evento culturale di punta del comune di Andria e conosciuto e apprezzato in tutta [[Europa]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], [[Nordafrica|nord Africa]] e [[America Latina]], la rassegna internazionale di cortometraggi "Cortolandria", alla vigilia del suo primo lustro, nasce dall'idea del musicista e pluripremiato regista di corti [[Giuseppe Massarelli]].<ref>{{Cita web|url=http://www.andriapp.it/index.php?com=player&task=scheda&id=300|titolo=Festival internazionale del cortometraggio “Cortolandria” - AndriaApp|sito=www.andriapp.it|accesso=3 maggio 2016}}</ref>
* Festival di musica classica "[[Farinelli]]", appuntamento rituale che si avvale della direzione artistica del Maestro [[Nicola Frisardi]], in programma nella prima decade di settembre.<ref>{{Cita web|url=http://www.andriapp.it/index.php?com=player&task=scheda&id=304|titolo=Festival di musica classica "Farinelli" - AndriaApp|sito=www.andriapp.it|accesso=3 maggio 2016}}</ref>.
* Festival Suoni Dal Mediterraneo: Vi partecipano vari artisti folk provenienti da tutto il mondo.<ref>{{Cita web|url=http://www.suonidalmediterraneo.it/|titolo=Suoni dal Mediterraneo|sito=www.suonidalmediterraneo.it|accesso=2 giugno 2016}}</ref>.
* Qoco: Concorso internazionale di cucina.<ref>{{Cita web|url=http://www.andriaweb.it/index_it.asp|titolo=Qoco - Un filo d'olio nel piatto|sito=www.andriaweb.it|accesso=2 giugno 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160524091756/http://www.andriaweb.it/index_it.asp|dataarchivio=24 maggio 2016}}</ref>
* Biol: Concorso internazionale tra oli extravergini di oliva biologici.<ref>{{Cita web|url=http://premiobiol.it/|titolo=Home - Premiobiol|sito=Premiobiol|accesso=2 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160531002057/http://premiobiol.it/|dataarchivio=31 maggio 2016|urlmorto=sì}}</ref>
*Game-fiera del gioco.<ref>{{Cita web|url=https://www.andriaviva.it/notizie/piu-di-8-000-presenze-nella-terza-edizione-della-fiera-del-gioco-game-ad-andria|urlmorto=sì|titolo=CopiaPiù archiviatadi 8.000 presenze nella terza edizione della Fiera del Gioco "Game" ad Andria|accesso=14 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190414081700/https://www.andriaviva.it/notizie/piu-di-8-000-presenze-nella-terza-edizione-della-fiera-del-gioco-game-ad-andria|dataarchivio=14 aprile 2019}}</ref>
 
== Economia ==
{{Vedi anche|Economia della Puglia}}
[[File:Andria - la strada dell'olio.jpg|thumb|upright|Andria, [[Associazione nazionale città dell'olio|città dell'olio]]: la ''strada dell'olio extravergine di oliva'']]
L'economia locale presenta un prodotto interno lordo pro capite pari al 71% della media europea, con un tasso d'attività della popolazione residente del 38%, allineato al dato regionale e inferiore a quello italiano. Il tasso di disoccupazione è leggermente inferiore a quello regionale (26% contro 29.,9%) e quello di disoccupazione giovanile è significativamente più basso (42.,5% contro 54.,3%).
 
La struttura economica è caratterizzata dalla presenza importante del settore primario, dell'industria e del commercio. Andria è stata eletta dal [[ministero dello sviluppo economico]] come una delle 22 [[Zona franca|zone franche]]<ref>[{{Cita web|url=http://www.dps.tesoro.it/zone_franche_urbane/ZFU_cosa_sono.asp |titolo=Zone Franche Urbane] {{webarchive!}} Cosa sono e il loro stato di attivazione|urlaccesso=17 agosto 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160701182302/http://www.dps.tesoro.it/zone_franche_urbane/zfu_cosa_sono.asp|dataurlmorto=1º luglio 2016}}</ref> italiane, questo dovrebbe aiutare lo sviluppo economico per i prossimi anni grazie ad alcuni alleggerimenti fiscali a carico delle imprese nascenti.
 
** Il settore primario conta numerosissime micro-imprese agricole di tipo familiare;, c'èfinalizzate unasoprattutto fortealla frazionalizzazioneproduzione edi spessoolive lada proprietàolio delladi terravarietà è unicamente finalizzata ad integrare il reddito familiare[[Coratina]]. Sono presenti nel territorio attività di trasformazione e di lavorazione di prodotti agricoli, soprattutto per i prodotti lattieri caseari tra i quali la famosa [[burrata]],<ref>{{cita web|url=http://www.laculturadelcibo.it/articolo-1299.html|titolo=Burrata di Andria|accesso=16 febbraio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130410031754/http://www.laculturadelcibo.it/articolo-1299.html|urlmorto=sì}}</ref>, per la produzione d'olio EVO e vini (importante presenza di vitigni autoctoni ''[[Uva di Troia|Uve di Troia]]''). Da ricordare i marchi [[DOC Castel del Monte]] e [[Terra di Bari (olio di oliva)|DOP Terra di Bari]]. Andria fa parte dell'[[associazione nazionale città dell'olio]].<ref>[{{Cita web|url=http://www.cittadellolio.it/|titolo=Benvenuti cittànel sito ufficiale delle Città dell'olio]Olio|sito=Città dell'Olio|accesso=17 agosto 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20010516222756/http://www.cittadellolio.it/|urlmorto=no}}</ref>{{cn|La città di Andria risulta tra le prime in Italia per quantità di olive da olio prodotte e trasformate.}}
* Per quanto riguarda l'industria, le piccole imprese sono inserite nel settore commerciale (ingrosso e dettaglio 41.,1&#32;%), manifatturiero (20.,6&#32;%), seguito da attività immobiliari e da costruzioni. L'industria manifatturiera e il commercio assorbono il 64.,8&#32;% degli addetti, contro il 56.,8&#32;% regionale; in particolare le aziende del tessile&nbsp;– /abbigliamento costituiscono una componente importante dell'economia andriese. Il sistema calzaturiero risulta attualmente in crisi a causa della crescente competitività dai paesi asiatici. In complesso il livello d'industrializzazione tiene bene rispetto alla media regionale, con il 48.,8&#32;% contro il 44.,1&#32;% della Puglia.
* Per quanto concerne l'indice di terziarizzazione, Andria è in linea con il livello regionale, 81.,4% locale contro 80.,9&#32;% di media regionale.
 
* Il turismo è uno dei settori economici in maggiore espansione, sia sul piano produttivo sia su quello occupazionale. La città attira un sorprendente movimento di turisti, grazie soprattutto alla presenza del [[Castel del Monte]]<ref name="Castel del Monte"/>, riconosciuto dall'[[UNESCO]]<ref name="UNESCO"/> [[patrimonio dell'umanità]] dal 1996 ed effiggiato sulla moneta da [[1 centesimo di euro]]<ref name="European Central Bank"/>
=== Turismo ===
Il turismo è uno dei settori economici in maggiore espansione, sia sul piano produttivo sia su quello occupazionale. La città attira un sorprendente movimento di turisti, grazie soprattutto alla presenza del [[Castel del Monte]],<ref name="Castel del Monte" /> riconosciuto dall'[[UNESCO]]<ref name="UNESCO" /> [[patrimonio dell'umanità]] dal 1996 ed effiggiato sulla moneta da [[1 centesimo di euro]]<ref name="European Central Bank" />. Per la presenza dei suoi tre alti [[Campanile|campanili]], viene conosciuta anche come la città dei tre campanili<ref>{{cita web|url=http://www.diocesiandria.it/itrecampanili/|titolo=Sito dei tre campanili|accesso=7 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100125231404/http://www.diocesiandria.it/itrecampanili/|urlmorto=sì}}</ref>, oltre che città federiciana per via del suo legame con [[Federico II di Svevia]].
 
=== Servizi ===
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== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
[[File:Viabilita Barletta-Andria-Trani.jpg|thumb|Viabilità nella [[provincia di Barletta-Andria-Trani]]|169x169px]]
Andria è raggiungibile con l'[[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14]], con uscita al casello autostradale di Andria/Barletta, situato a circa 1&nbsp;km dal centro abitato.
 
La parte sud della città è servita inoltre dalla [[Strada statale 98 Andriese-Coratina|SP 231 Andriese-Coratina (ex SS 98)]], che collega la città con il [[Bari|capoluogo pugliese]] e dalla [[Strada statale 170 di Castel del Monte|SS 170 dir. A]], che nel tratto in questione, di circa 10&nbsp;km, ha caratteristiche di superstrada a due corsie per senso di marcia e spartitraffico centrale.
 
Nel novembre [[2009]] la [[provincia di Bari]] ha pubblicato il bando di gara per l'allargamento e l'ammodernamento della SP 1 "Andria-Trani".<ref>[http{{Cita web|url=https://www.andrialive.it/news/Categoria/11563/news.aspx?idnews|titolo=11563Pubblicato Andrialive.itil - Il primo giornale telematico dellabando cittàper dil'allargamento dell'Andria -Trani|sito=AndriaLive.it|accesso=27 Piùfebbraio vita in comune<!-- Titolo generato automaticamente -->]2022}}</ref> Tale strada provinciale collega due dei capoluoghi della [[provincia di Barletta-Andria-Trani]] e permette un rapido accesso alla [[Strada statale 16 Adriatica]]. Nel dicembre [[2010]] fu inaugurato l'ampliamento a 4 corsie della [[tangenziale di Andria]], nel tratto compreso tra il casello autostradale di [[Autostrada A14 (Italia)|Andria-Barletta]] e lo svincolo con la provinciale per Trani.
 
=== Ferrovie ===
LaAndria è dotata di tre stazioni: Andria [[stazioneStazione di Andria|centrale]], attualmente disattiva a causa dei lavori d'interramento situata in Piazza Bersaglieri d'Italia, èAndria nord e Andria Sud. Le stazioni sono postaposte sulla [[ferrovia Bari-Barletta]], gestita dalla [[Ferrotramviaria]]<ref>{{cita web|url=http://www.ferrovienordbarese.it/|titolo=Ferrovienordbarese|accesso=16 febbraio 2010|dataarchivio=6 aprile 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220406214911/https://www.ferrovienordbarese.it/|urlmorto=sì}}</ref>, che ricalca il tracciato della [[Tranvia Bari-Barletta|precedente tranvia a vapore]].
 
Nel mese di agosto [[2009]] è stato pubblicato il progetto preliminare dell'interramento del tracciato ferroviario nell'abitato di Andria per la procedura di verifica di assoggettabilità alla [[Valutazionevalutazione di impatto ambientale]], che prevede il raddoppio, velocizzazione e potenziamento nella tratta [[Corato]]-[[Barletta]].[[File:Mappa del Servizio Autolinee Urbane Autobus ASA di Andria.png|thumb|Mappa del Servizio Autobus ASA di Andria]]
 
Il [[21 maggio]] [[2020]], è stato sottoscritto l'appalto ai fini della progettazione e realizzazione dell'interramento della linea ferroviaria nel centro urbano della città. Il progetto, i cui lavori sono tuttora in corso, prevede l'abbassamento di 7 metri sotto il manto stradale della linea ferroviaria e, per mezzo della rimozione di 4 [[passaggio a livello|passaggi a livello]], la ricucitura delle due parti della città da anni separate dalla ferrovia. Il progetto, inoltre, prevede la costruzione della nuova [[stazione ferroviaria|stazione]] di Andria Sud (già realizzata a sud-est del centro abitato) e l'attivazione della nuova fermata, anch'essa interrata, di Andria Nord. La vecchia linea ferroviaria sarà smantellata e lungo la stessa verranno realizzate una [[pista ciclabile]], un'area verde e zone ludiche.<ref>{{citaCita web|url=https://www.ferrovienordbarese.it/progetti/interramento-andria|titolo=Interramento Andria|sito=Ferrotramviaria SPA|accesso=27 agosto 2023|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230323013418/https://www.ferrovienordbarese.it/progetti/interramento-andria}}</ref>
 
I lavori di interramento procedono secondo programma avendo completato gli scavi lungo Via Milite Ignoto fino all'incrocio di Via Barletta<ref>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/photo/?fbid=622146376383654&set=a.394458299152464|titolo=Comunicazione Sindaca Giovanna Bruno riguardo lo stato dei lavori}}</ref>.
È fra le città capoluogo non collegate dalla rete ferroviaria statale, assieme a [[Matera]] e [[Nuoro]].
 
=== MobilitàTrasporto urbanapubblico Urbano ===
La città dispone di una rete di 1211 [[Autobus|linee urbane]] feriali, gestita2 festive e 6 scolastiche, gestite dal 2007 dalla società Servizio Autolinee UrbaneServizi Andriesi (ASA), il servizio tuttavia è decisamente sottosviluppato e poco utilizzato:<ref>{{Cita web|url=https://pumsandria.sprintech.it/_documenti/sez_11/pums_andria_relazione_tecnica_generale_2022.pdf|titolo=Relazione tecnica Pums pag. 43}}</ref> la frequenza sulle circolari è di una corsa ogni 45 minuti mentre le altre linee hanno frequenza intorno all'ora <ref>{{Cita web|url=http://www.autolineeandriesi.it/index.html|titolo=autolinee andriesi servizio urbano andria home|cognome=MACFLY76|sito=www.autolineeandriesi.it|accesso=8 agosto 2016|dataarchivio=7 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160807211305/http://www.autolineeandriesi.it/index.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il trasporto pubblico locale si compone anche di un servizio [[taxi]].<ref>{{Cita web|url=http://www.andriaviva.it/notizie/al-via-il-primo-servizio-taxi-nella-citta-di-andria/|titolo=Al via il primo servizio Taxi nella Città di Andria. Assegnata la licenza numero 1, terminal in Piazza della 'stazione'.|accesso=8 agosto 2016}}</ref>
 
=== Trasporto pubblico Interurbano e suburbano su gomma ===
Il servizio di trasporto interurbano è gestito da diverse aziende, su 4 direttrici coincidenti con le città vicine: verso Corato e Barletta gestite da [[Ferrotramviaria]] e [[Sita Sud|SITA SUD]], verso Trani gestite da [[STP Bari|STP]] e verso Canosa e Cerignola gestite da MAROZZI e SAPS
 
== Amministrazione ==
{{Vedi anche|Sindaci di Andria}}
Con la nascita della cosiddetta [[Provincia di Barletta-Andria-Trani|sesta provincia pugliese]], formalmente istituita l'11 giugno 2004 e operativa dal 2009, Andria condivide con le vicine città di [[Barletta]] e [[Trani]] lo status di capoluogo e ospita una parte degli uffici. La città, in particolare, è sede legale della provincia, ospita il [[consiglio provinciale]] e la [[Presidente della provincia|presidenza provinciale]], sede dell'[[Istituto nazionale della previdenza sociale|INPS]], sede della [[Questura]] (in costruzione),e inoltre è sede dell'[[Azienda sanitaria locale]] Asl-BT; mentre la città di [[Barletta]] è sede della [[Prefettura (Italia)|Prefettura]],del comando provinciale dei Vigili del Fuoco, del Comando provinciale della [[Guardia di Finanza]] e dell'[[Agenzia delle Entrateentrate]]; [[Trani]] ospiterà il Comando provinciale dell'[[Arma dei Carabinieri]].
 
=== Gemellaggi ===
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== Sport ==
La squadra di calcio più rilevante del comune è la [[Fidelis Andria 2018]], che ha iniziato la sua attività nel [[1928]], cambiando numerose denominazioni. Milita in [[Serie CD]] e nella sua storia ha raggiunto come massimo risultato il campionato di [[Serie B]]. L'altra società calcistica della città è l'A.S.D. Polisportiva Virtus Andria militante nel campionato di [[Prima Categoria]] pugliese girone A. La squadra locale di [[calcio a 5]] è la A.S.D. Futsal Andria, fondata il 17l'11 settembre 2013.
 
Le squadre locali di [[pallavolo]] sono la Manzoni Sport - Pallavolo Andria, fondata nel 2003 e militante nel campionato di serie B, l'Audax Volley Andria in serie D.
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La società di [[pallacanestro]] attiva nel comune è la Pallacanestro Andria, fondata nel 2017.
 
Per quanto riguarda gli sport natatori, ha sede ad Andria la società Planet Andria S.S.D. ARL.<ref>[http{{Cita web|url=https://www.federnuotopuglia.it/federazione/societa/planet-andria/ |titolo=FIN Puglia |{{!}} Società | PLANET ANDRIA{{!}} S.S.D. ARL<!--PLANET TitoloANDRIA generatoA automaticamenteR.L.|accesso=27 febbraio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220227140242/https://www.federnuotopuglia.it/federazione/societa/planet-->]andria/|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Impianti sportivi ===
[[File:Stadio Degli Ulivi, AndriaDegli_Ulivi_di_Andria.pngjpg|thumb|[[Stadio Degli Ulivi]]]]
Il principale stadio cittadino è lo [[Stadio Degli Ulivi|Stadio degli Ulivi]]. L'impianto ha una capienza di circa {{formatnum:15000}} posti,<ref name=stadio1>{{Cita web|url=http://www.nuovaandria.it/stadiodegliulivi/|titolo=Stadio Degli Ulivi|editore=http://www.nuovaandria.it/|accesso=5 maggio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150710213629/http://www.nuovaandria.it/stadiodegliulivi/|dataarchivio=10 luglio 2015}}</ref><ref name=stadio2>{{Cita web|url=http://www.fidelisandria.it/stadio-2/|titolo=Stadio|editore=http://www.fidelisandria.it/|accesso=5 maggio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150507030831/http://www.fidelisandria.it/stadio-2/|dataarchivio=7 maggio 2015}}</ref> dalla stagione 2013-2014 ridotti a {{formatnum:9140}}<ref name=stadio1/><ref name=stadio2/> per inagibilità del settore distinti, in attesa di lavori di messa in sicurezza. Costruito nel [[1949]], ha subito vari interventi di ammodernamento; è munito di tabellone elettronico e tribuna coperta.
 
Il secondo impianto di calcio cittadino è il Sant'Angelo dei Ricchi, munito di tribuna coperta e pista di atletica (rimodernato di recente). La sua capienza è di circa 1.500{{formatnum:1500}} spettatori seduti.
 
Le altre strutture sportive sono:
* il palasport, con una capienza di 4.370{{formatnum:4370}} posti a sedere; è uno dei più grandi della regione e ha ospitato numerosi eventi anche a livello mondiale;
* un impianto natatorio, che ospita una piscina semi-olimpica di 25,00x1200&#32;x&#32;12,50&nbsp;m e una più piccola di 12,50x650&#32;x&#32;6,00&nbsp;m; all'esterno si trova una vasca semiolimpica, di 25,00x1200&#32;x&#32;12,50&nbsp;m;
* un circolo di tennis;
* vari impianti polivalenti.
 
=== Eventi sportivi ===
Dal 21 luglio al 3 agosto [[2003]] ad Andria si è tenuta la fase finale dell'XI [[Fédération Internationale de Volleyball|FIVB]] [[World Grand Prix di pallavolo femminile 2003|World Grand Prix 2003]], manifestazione sportiva di [[pallavolo]] femminile, conosciuta col nome di [[World League di pallavolo maschile|World League]].<ref>[{{Cita web|url=http://www.fivb.org/EN/Volleyball/Competitions/WorldGrandPrix/2003/press/press_final.asp |titolo=Press Info<!--|accesso=27 Titolofebbraio generato automaticamente -->]2022}}</ref>.
 
A novembre si tiene l'[[Internazionali di Tennis Castel del Monte|ATP Challenger Castel del Monte]], un torneo internazionale di tennis giocato su campi in cemento indoor. Fa parte dell'[[ATP Challenger Tour]].
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* di Franco da Catania Giovanni, ''Di Santa Maria De' Miracoli d'Andria'', Napoli, Tarquinio Longo, 1606; ristampa anastatica, Bari, Wip Edizioni, 2010
*C. Gelao, ''Andria rinascimentale. Episodi di Arte figurativa'', 2018.
*F. Canali, V. C. Galati, ''Architetture e ornamentazioni dlladalla Toscana agli 'Umanesimi baronali' del Regno di Napoli alla fine del Quattrocento, p. V, Fulcri architettonici e artistici nella committenza di Francesco II Del Balzo di Andria (1431-1482). Un'Architettura umanistica nell'orizzonte di Leon Battista Alberti e di Andrea Mantegna. Interventi a Napoli, Andria, Irsina/Montepeloso e Bisceglie'', in ''<nowiki/>'Monumentalia'. Monumenti tra identità e Celebrazione'', a cura di F. Canali e V. C. Galati,«Bollettino della Società di Studi Fiorentini», 28-29, 2019-2020.
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web | url = http://www.casteldelmonte.beniculturali.it/index.php?it/93/il-castello | titolo = Informazioni sul Castel del Monte | accesso = 7 maggio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220814131546/https://www.casteldelmonte.beniculturali.it/index.php?it/93/il-castello | urlmorto = sì }}
 
{{Comuni della provincia di Barletta-Andria-Trani}}