Andria: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Andria
|Panorama = Andria
|Didascalia = Panorama di Andria
|Bandiera =
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
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|Amministratore locale = [[Giovanna Bruno]]
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2020#Andria|13-10-2020]]
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = [[Castel del Monte]], [[Montegrosso (Andria)|Montegrosso]], [[Troianelli]], Punta di bosco spirito, Citulo, Posta di Grotte, Petrone, Le Palombe
|Divisioni confinanti = [[Barletta]], [[Canosa di Puglia]], [[Corato]] ([[città metropolitana di Bari|BA]]), [[Minervino Murge]], [[Ruvo di Puglia]] (BA), [[Spinazzola]], [[Trani]]
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|Mappa = Map of comune of Andria (province of Barletta-Andria-Trani, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Andria nella provincia di Barletta-Andria-Trani
}}
'''Andria''' ({{IPA|/ˈandrja/|it}} o {{IPA|/ˈandri.a/|it}}<ref>{{dipi|Andria}}</ref> {{Link audio|It-Andria.ogg|
La città<ref>
Simbolo della città è [[Castel del Monte]], situato su una collina a {{M|17|ul=km}} dall'abitato all'interno del [[parco nazionale dell'Alta Murgia]],<ref name="Parco Nazionale dell'Alta Murgia">
== Geografia fisica ==
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=== Territorio ===
La città è situata sul
Nei pressi di Andria vi è una forte [[Carsismo|depressione carsica]], o [[Dolina carsica|dolina]] chiamata Gurgo.<ref>{{cita web|url=http://www.videoandria.com/2010/04/24/treninandria-tra-storia-e-natura-la-dolina-carsica-del-gurgo/|titolo=“TreninAndria – tra storia e natura”: La dolina carsica del Gurgo|sito=VideoAndria.com|data=24 aprile 2010|accesso=25 novembre 2020|urlarchivio=https://archive.is/
Il territorio è connotato da alcune [[lama (geologia)|lame]], incisioni paleotorrentizie in secca. La lama più importante è denominata [[canale Ciappetta-Camaggio|Ciappetta-Camaggio]] ed è il letto di un antico fiume chiamato ''Aveldium''.<ref>{{cita web|url=http://www.viaggiando-murgia.it/ambgeo.htm|titolo=Gurgo e Ciappetta Camaggio|accesso=7 maggio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121120131553/http://www.viaggiando-murgia.it/ambgeo.htm
12.000 ettari del territorio comunale sono inclusi nel [[Parco nazionale dell'Alta Murgia]],<ref name="Parco Nazionale dell'Alta Murgia"/>
=== Clima ===
Il clima è [[clima mediterraneo|mediterraneo]], con inverni quasi miti ed estati calde e secche, condizioni che determinano l'alternarsi di due stagioni favorevoli alla vegetazione, quali primavera ed autunno. La vegetazione comprende numerosissime specie selvatiche (pseudo [[Prateria mediterranea|steppa mediterranea]]) a cui si contrappongono vasti uliveti e vigneti.
La piovosità annua si aggira attorno ai 597 mm di pioggia.<ref>{{Cita web|url=http://www.biopuglia.iamb.it/agroecologia/web2658.htm|titolo=
{{ClimaAnnuale
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}}
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]] di Andria:<ref>{{cita web|url=http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm|titolo=Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani|urlmorto=sì|accesso=17 febbraio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100127140928/http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm
** [[Zona climatica]]: C
** [[Grado giorno|Gradi giorno]]: 1377
== Origini del nome ==
Esistono diverse
* Alcuni affermano che deriva da
* Altri affermano che il nome deriva da
* In seguito agli
* Dagli
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia della Puglia}}
{{Citazione|
=== Età antica ===
Le prime tracce di insediamenti nel territorio di Andria risalgono al [[neolitico]], sono infatti stati rinvenuti alcuni oggetti, coltellini di [[ossidiana]] ed armi litiche.
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Nel [[1000 a.C.]] gli [[Iapigi]] abitarono la [[Puglia]], in seguito nell'[[VIII secolo a.C.]] vennero ad abitare i [[Peucezi]]. La nascita del primo agglomerato urbano viene fatta risalire alla seguente colonizzazione degli [[Antica Grecia|Ellenici]]. Vicino all'attuale Andria sorse ''Netium'', città greca per lingua e civiltà, citata da [[Strabone]] nella Geografia Universale. A ''Netium'' si erano rifugiati in cerca di riparo alcuni profughi scampati alla distruzione di [[Canne]] nel [[216 a.C.]] durante la [[seconda guerra punica]]. Decenni dopo ''Netium'' ebbe un declino e non rimasero che poche rovine dopo le [[Guerra civile romana (83-82 a.C.)|lotte sociali]] tra [[Gaio Mario|Mario]] e [[Lucio Cornelio Silla|Silla]] nell'[[88 a.C.]] Alcuni abitanti della città con molta probabilità si spostarono più a sud, sulla costa, dove fondarono ''Juve-Netium'' o ''Neo-Netium'' l'attuale [[Giovinazzo]].
Sulla [[Tavola Peutingeriana]] viene indicata una città di nome ''Rudas'', probabilmente la vecchia ''Netium'' greca, di sicuro una stazione sulla [[via Traiana]].<ref>
Nel [[44|44 d.C.]] [[Pietro apostolo]] nel suo viaggio verso [[Roma]] evangelizzò Andria che nel [[492|492 d.C.]] circa, divenne [[Diocesi di Andria|sede vescovile]] sotto [[papa Gelasio I]].<ref name="ReferenceA">Informazione proveniente dal sito ufficiale della diocesi, la Catholic Encyclopedia del 1917 riporta che tradizionalmente Riccardo è datato al tempo di [[papa Gelasio I]] ([[492]] circa).</ref>
=== Medioevo normanno e svevo ===
[[File:Portale Sant'Agostino Andria.JPG|thumb|left|Il Portale della
[[File:Porta santandrea andria.jpg|thumb|Porta Sant'Andrea |228x228px]]
[[File:Castel del Monte BW 2016-10-14 12-26-11 r.jpg|thumb|upright=0.7|[[Castel del Monte]]]]
[[File:DeathofYolande-Isabella.jpg|thumb|upright=0.7|Morte di [[Jolanda di Brienne]] (1228)]]
Nel [[1046]] fu sottratta al dominio [[Impero bizantino|bizantino]] da [[Pietro di Trani|Pietro il Normanno]], insieme a [[Trani]] e al resto del suo territorio e come altri centri ([[Barletta]], [[Bisceglie]] e [[Corato]]) divenne una città fortificata, elevandola al rango di ''civitas'',<ref>{{Cita web|url=http://www.proloco.andria.ba.it/storia.php|titolo=Proloco Andria}}</ref>
Al figlio Pietro II venne riconosciuto il titolo di [[contea di Andria|conte]] nel [[1073]]. Ancora nell'XI secolo fu fondata sulle vicine alture delle [[Murge (altopiano)|Murge]] l'abbazia [[Ordine di San Benedetto|benedettina]] di Santa Maria del Monte.
Nel [[1155]] l'esercito siciliano di [[Guglielmo I di Sicilia]] fu decimato nei pressi di Andria<ref name=Cinn17>Cinnamo, pp. 138, 5-146, 17.</ref> dall'[[esercito bizantino]] di [[Manuele I Comneno]]. In quella battaglia perse la vita, il conte di Andria [[Riccardo de Lingèvres]], che fu ucciso sotto le mura della città.<ref>Fonte: [[Giovanni Cinnamo]].</ref><ref>{{
L'ultimo dei conti normanni discendenti di Pietro fu il conte Ruggero, che combatté nel [[1176]] a [[Battaglia di Legnano|Legnano]] con [[Federico Barbarossa]].
Nel XIII secolo fu fedele al dominio svevo e fu residenza del re [[Federico II di Svevia|Federico II]], che nei pressi fece costruire il celebre [[Castel del Monte]]<ref name="Castel del Monte">
[[Federico II di Svevia|Federico II]] di ritorno dalla [[sesta crociata]], fece scolpire sulla normanna porta Sant'Andrea la celebre frase: «''Andria fidelis, nostri affixa medullis; absit, quod Federicus sit tui muneris iners, Andria, vale, felix omnisque gravaminos expers.''».
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Sotto il dominio [[Angiò|angioino]] Andria fu data in dote a Beatrice, figlia di [[Carlo II di Napoli]] e sposa di [[Bertrando II di Baux|Bertrando del Balzo]], conte di [[Montescaglioso]], che risiedette nella città dal [[1308]] alla sua morte nel [[1330]]. La città passò poi in eredità alla figlia Maria.
Ad Andria intanto Maria del Balzo vendette al padre Bertando la città.
In quei giorni un sacerdote, Oliviero Matusi, all'insaputa di tutti nascose il corpo di [[Riccardo di Andria|San Riccardo]] in un luogo sicuro all'interno della [[Cattedrale di Andria|Cattedrale]] per far sì che gli [[Magiari|Ungheresi]] non potessero trafugarlo. Il segreto fu tramandato per anni solo di padre in figlio da parenti del sacerdote.
Bertando del Balzo, che in occasione dell'assedio riparò ad [[Avignone]] presso Papa Clemente VI, morì improvvisamente nel [[1357]] a [[Napoli]] ove si era recato per affari di stato. La sua salma fu tumulata nella [[Chiesa di San Domenico Maggiore (Napoli)|
In quell'anno gli succedette [[Francesco I del Balzo]], suo figlio, che ottenne il titolo ducale e la città (1351). La moglie di Francesco I, Sveva Orsini, fondò in quegli anni il [[Chiesa di San Domenico (Andria)|convento di San Domenico]].
Dall'11 novembre [[1420]] fu duca del feudo [[Jacopo Caldora]],<ref>Scipione Ammirato, ''Delle famiglie nobili napoletane'', vol. 2, Firenze, 1651, p. 192.</ref>
[[File:San Francesco, campanile, notturna (Andria).JPG|left|thumb|Campanile di San Francesco in notturna]]
Nel [[1453]], [[Pirro del Balzo|Pirro]], figlio di Francesco II del Balzo, sposò a [[Castel del Monte]] Maria Donata Orsini, cugina di Isabella, moglie del re [[Ferdinando I di Napoli|Ferrante d'Aragona]].
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Nel [[1462]] il principe di [[Taranto]] [[Giovanni Antonio Orsini del Balzo|Giannantonio Orsini]], non avendo avuto quali alleati nella lotta contro Ferrante d'Aragona Francesco e Pirro del Balzo, assediò Andria. Non riuscendovi a penetrare, l'Orsini fece scavare una galleria che passasse sotto le mura della città, ma il duca [[Francesco II del Balzo|Francesco II]] scoperta la notizia fece scavare anch'egli una galleria in senso contrario. I nemici furono tutti catturati e rilasciati. Dopo 49 giorni di assedio il duca di Andria viste le gravi condizioni del suo popolo si arrese e tornò la pace tra i [[del Balzo]] e gli [[Orsini]].
[[Francesco II del Balzo|Francesco II]], cognato del re di Napoli Ferrante d'Aragona, ottenne il titolo di [[Connestabile|gran connestabile]] del [[Regno di Napoli]].
Il Duca nominato ambasciatore del Re presso la corte pontificia era presente durante l'insediamento di Pio II al soglio pontificio. Era anche presente insieme a Giacomo della Ratta alla Dieta di Mantova nel 1459 e li probabilmente intessé una serie di rapporti con principi ed intellettuali del periodo tra i quali Leon Battista Alberti.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=F. Canali,|autore2=V. C. Galati|titolo=Architetture e ornamentazioni
Quando la figlia [[Isabella del Balzo]] sposò ad Andria [[Federico I di Napoli|Federico d'Aragona]],<ref>
=== Età moderna ===
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[[File:"Andria" (22088485620).jpg|thumb|left|Andria disegnata da [[Giovan Battista Pacichelli|Pacichelli]] nel XVII secolo]]
[[File:Andria, palazzo ducale.jpg|thumb|Palazzo Ducale |240x240px]]
Nel [[1503]] nella piana fra Andria e [[Corato]], precisamente in "Terra Quadrati" si svolse la famosa [[Disfida di Barletta]], che opponeva gli italiani capeggiati da [[Ettore Fieramosca]] ai francesi. In mattinata i 13 cavalieri italiani pregarono nel cappellone della cattedrale di Andria. Dopo la conquista del [[regno di Napoli]] da parte di [[Ferdinando II d'Aragona|Ferdinando il Cattolico]] nel [[1504]], Andria venne assegnata al "Gran Capitano" [[Gonzalo Fernández de Córdoba]] e poi al nipote di questi, Fernando Consalvo II. Egli vendette la città nel [[1552]] a Fabrizio Carafa, I
Successivamente, nei secoli XVII e XVIII, la città rimase sempre sotto il dominio dei duchi Carafa, in continuo conflitto con il vescovo e il capitolo della Cattedrale, con il quale la famiglia divideva il possesso della maggior parte delle terre. L'epidemia di [[peste del 1656]] ne decimò la popolazione mentre nel [[1741]] la città subì un'invasione di cavallette.
Nel [[1797]] la città ottenne di poter eleggere il proprio sindaco e nel [[1799]], al momento della [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica partenopea]], fu assediata dall'esercito francese capitanato dal generale [[Jean-Baptiste Broussier]] e appoggiato dallo stesso conte [[Ettore Carafa]]. Si voleva annettere Andria alla [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Partenopea]], liberandola dal dominio Borbonico, ma la città rimase fedele ai [[Borbone]]. Nella battaglia, perirono circa {{formatnum:2000}} persone da entrambe le parti. Successivamente, fallita l'idea della [[Repubblica]], e mancata la [[rivoluzione]], i Borbone fecero giustiziare i [[Repubblicani napoletani giustiziati nel 1799-1800|repubblicani napoletani]] di spicco, tra cui lo stesso Ettore Carafa [[ghigliottina]]to a [[Napoli]] il 4 settembre del [[1799]]. Nel [[1806]] gli eredi dei [[Carafa]] vendettero il Palazzo ducale alla famiglia Spagnoletti Zeuli.
Per la sua fedeltà a [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] ottenne il titolo di [[Città regia (Italia)|Città Regia]]. Sotto il governo napoleonico e i regni di [[Giuseppe Bonaparte]] e di [[Gioacchino Murat]] fu abolito il sistema feudale e soppressi molti conventi, mentre vennero aumentati i diritti elettorali.
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[[File:Andria, i tre campanili.png|thumb|left|I tre campanili che dominano la città|197x197px]]
[[File:The Main Square in Andria (Bari).jpg|upright=1.4|thumb|Piazza Vaglio nel 1851, di [[Achille Vianelli]]]]
Durante il [[Risorgimento]] vi ebbe sede la [[Carboneria|carbonara]] "Società degli Spettri" o "Tomba Centrale" e una sezione della [[Giovine Italia]]. Circa 100 uomini di Andria, guidati da Federico Priorelli e da Niccolò Montenegro, parteciparono alla [[spedizione dei Mille]] di [[Giuseppe Garibaldi]] eletto in seguito [[Deputato]] del [[Regno d'Italia|Regno]] presso il collegio elettorale di Andria.<ref>
L'abolizione del [[latifondo]] e la confisca dei beni ecclesiastici diede impulso alla formazione di una borghesia terriera, sviluppando le produzioni agricole specializzate e un fiorente artigianato. Anche la città si accrebbe, vi furono edificate dimore signorili per i ceti emergenti e vi sorsero due piccole banche locali e le sedi di diversi partiti politici. Grazie allo sviluppo economico, Andria non fu particolarmente toccata dal fenomeno dell'[[emigrazione]].
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Nel 1851, l'artista [[Achille Vianelli]] realizzò un dipinto dedicato a Piazza Vaglio di Andria. L'opera fu presto dimenticata dall'opinione pubblica locale e custodita presso il [[Metropolitan Museum of Art|Metropolitan Museum of Art di New York.]] Il 6 ottobre 2015 il reporter e documentarista Nicola Ferrara ritrovò il quadro nell'elenco delle opere esposte nel museo e rese pubblica l'immagine attraverso un documentario ad esso dedicato.<ref>{{Cita web|url=http://andriarte.it/ViePiazze/piazza_la_corte1.html|titolo=Andriarte}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.videoandria.com/2015/10/06/museo-di-new-york-scoperto-dipinto-che-mostra-comera-andria-nel-xix-secolo-video/|titolo=Museo di New York: scoperto dipinto che mostra com’era Andria nel XIX secolo – VIDEO - VideoAndria.com}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.metmuseum.org/art/collection/search/340984|titolo=The Main Square in Andria (Bari) - MET}}</ref>
Nel [[1913]], il primo maggio, ad Andria viene indetta dalle classi operaie la [[Festa del lavoro]]. Da segnalare che il produttore cinematografico [[Cataldo Balducci]] presenta il documentario
Circa 800 andriesi perirono durante il [[prima guerra mondiale|primo conflitto mondiale]], questi furono ricordati nel ''Monumento ai
Quattro
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], nel marzo del [[1946]], a causa del rifiuto di una ditta locale di assumere quattro reduci, scoppiò una rivolta contadina, che vide il sequestro di alcuni proprietari terrieri e l'erezione di barricate. Ci furono scontri cruenti con le forze dell'ordine e sembrò che fosse stato trovato un accordo: ma al momento del discorso che doveva tenere il celebre [[Sindacato|sindacalista]] [[Giuseppe Di Vittorio]] fu sparato un colpo d'arma da fuoco, facendo rinascere i disordini: fu assaltato il palazzo della famiglia [[Porro (famiglia)#Ramo
A partire dagli [[anni 1950|anni cinquanta]] si ebbe una progressiva ripresa economica, favorita dall'inaugurazione nel [[1965]] della [[Ferrovia Bari-Barletta|linea ferroviaria Bari-Barletta]] che metteva in comunicazione [[Bari]] con i comuni dell'entroterra del nord della provincia. Nel 2004 viene istituita la nuova provincia di [[Barletta-Andria-Trani]] (poi resa attiva dal 2009) la città abbandona la [[provincia di Bari]] anche se la città di Bari è sempre stata e continua ad essere un punto di riferimento per Andria e le altre città del nord barese (vedi anche la frequenza dell'Università da parte di tanti giovani).
Il 30 aprile 2011 il suo [[codice di avviamento postale]] passa da 70031 a 76123.
Il 12 luglio 2016, Andria balza alle cronache nazionali e internazionali a causa dell'[[Incidente ferroviario tra Andria e Corato|incidente ferroviario]], avvenuto nelle campagne tra Andria e Corato, che totalizzò 23 vittime e 57 feriti. Ad oggi rappresenta il più grave incidente mai accaduto sulle ferrovie pugliesi e uno dei più gravi nella storia delle ferrovie italiane.
{{Immagine grande|Andriapanorama.jpg|770px|Panorama di Andria}}
===Simboli===
[[File:Andria-Stemma.svg|left|70px]]
{{Citazione|D'azzurro, al leone coronato all'antica d'oro, lampassato di rosso, rampante ad un ramo di quercia reciso, al naturale. Ornamenti esteriori da Città.<ref>{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/110/001/stemma.html|titolo=Stemma Comune di Andria|editore=comuni-italiani.it}}</ref>}}
Lo stemma di Andria raffigura un leone rampante ad un ramo di [[quercus|quercia]], a testimonianza della presenza di querce nel territorio circostante.<ref>{{cita web|url=http://www.proloco.andria.ba.it/querce.php|titolo=Querce di Andria}}</ref><ref>{{cita web|url= https://www.andriarte.it/Biblioteca/LoStemmaDiAndria-RRuotolo/5-Capitolo_V.html |titolo= Lo stemma di Andria }}</ref>
[[File:Andria-Gonfalone.svg|thumb|upright=1.2|Gonfalone comunale]]
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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|nome = Castel del Monte
|nomeInglese = Castel del Monte
|immagine =
|anno = 1996
|tipologia = Architettonico
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|link = 398rev
}}
Il centro storico della città è caratterizzato da un suggestivo e fitto dedalo di vie e stretti vicoli traboccanti di monumenti di grande pregio. Fuori dal centro abitato, in cima ad una collina, è collocato [[Castel del Monte]]<ref name="Castel del Monte"/>, fatto realizzare nel [[XIII secolo]] da [[Federico II di Svevia]], con l'unica [[trifora]] rivolta verso la città; il castello, simbolo della città e di tutta la [[Puglia]], fa parte dei [[patrimonio dell'umanità|patrimoni dell'umanità]] dichiarati dall'[[UNESCO]]<ref name="UNESCO"/> ed attrae un notevole flusso turistico. [[Castel del Monte]] è raffigurato sulla moneta italiana da [[1 centesimo di euro]]<ref name="European Central Bank">
Da ricordare inoltre:
[[File:Andria,_chiostro_di_San_Francesco.jpg|thumb|Chiostro medievale di San Francesco]]
* Palazzo Comunale. Costruito dopo il ritorno di [[Federico II di Svevia]] dalla [[sesta crociata]], pare per volere dello stesso imperatore nel [[1230]], in origine era un [[Ordine francescano|convento Francescano]]. Nel [[1813]] un decreto di [[Gioacchino Murat|Gioacchino Napoleone Murat]], [[Regno delle Due Sicilie|Re delle due Sicilie]] soppresse tutti i conventi ed il palazzo divenne l'attuale sede del comune di Andria.
* Porta Sant'Andrea o Arco di Federico II (XI secolo)<ref name="Porta sant'Andrea">
* Torre dell'Orologio, costruita all'epoca di Francesco II del Balzo<ref>{{cita web|url=http://www.proloco.andria.ba.it/monumenti.php|titolo=Monumenti Andria}}</ref>;
* Palazzo Ducale (residenza fortificata rimaneggiata nel XVI secolo);
Riga 261 ⟶ 257:
* Palazzo Ceci Ginistrelli (XIX secolo);
*Palazzo Jannuzzi (XIX secolo)
*Palazzo Schettini Accetta (XIX secolo);<ref>
* Le Maschere Apotropaiche;
* Piazza Vittorio Emanuele II<ref>{{cita web|url=http://www.architetturadipietra.it/wp/?p=1365|titolo=Piazza Catuma}}</ref> (nota come piazza Catuma, in seguito alla presenza delle Catacombe sotto di essa);
* Laure Basiliane;
* Andria sotterranea. Vecchie abitazioni risalenti al periodo medievale si snodano nei sotterranei dell'intero centro storico, si tratta di grotte o di vere e proprie stanze murate in pietra con archi e colonne (visitabili solo in alcune specifiche circostanze);<ref>{{Cita web|url=https://www.videoandria.com/andria-trovati-sotterranei-20-metri-profondita-nei-pressi-palazzo-ducale-video/|titolo=Andria: trovati sotterranei a 20 metri di profondità nei pressi di Palazzo Ducale - VIDEO|autore=Redazione|sito=Andria Barletta Trani News - Notizie e Video sulla BAT, Cultura, Cronaca, Eventi|data=14 giugno 2016
* [[Museo diocesano (Andria)|Museo diocesano]] con alcune opere di [[Antonio Vivarini]] e [[Tuccio di Andria]];
* Museo del Confetto "Giovanni Mucci"
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=== Architetture religiose ===
[[File:Piazza_Duomo_Andria.jpg|thumb|Piazza Duomo, [[Cattedrale di Andria]] e sullo sfondo il campanile della chiesa di San Francesco]]
[[File:
[[File:Domenico_gagini,_busto_di_francesco_ii_del_balzo,_1470_ca._(andria,_museo_diocesano).jpg|thumb|Busto di [[Francesco II del Balzo]] 1470 ca. attribuito a [[Francesco Laurana]] custodito nel [[Museo diocesano (Andria)|Museo diocesano]]]]
* [[Cattedrale di Andria|Cattedrale]] (XII secolo) e la sua cripta o San Pietro in Cattedrale (VII secolo)<ref>{{Cita web|url=http://www.andriarte.it/Cattedrale/Cripta/cripta-presentazione.html|titolo=Andria: cripta della Cattedrale|accesso=27 febbraio 2022|dataarchivio=14 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210614044045/http://www.andriarte.it/Cattedrale/Cripta/cripta-presentazione.html|urlmorto=sì}}</ref>. All'interno sono custodite le reliquie di [[Riccardo di Andria|San Riccardo]], la [[Sacra Spina di Andria|Sacra Spina]] di [[Gesù]] e le mogli di Federico II, [[Jolanda di Brienne]] ed [[Isabella d'Inghilterra]]<ref>{{Cita web|url=http://www.proloco.andria.ba.it/storia.php|titolo=..: Associazione Turistica Pro Loco - Andria (BA) - Storia :..|accesso=27 febbraio 2022}}</ref>. Il campanile fu eretto su una vecchia torre longobarda del VII-VIII secolo;
* [[Chiesa di San Domenico (Andria)|Chiesa di San Domenico]] (XIV secolo) con portale rinascimentale e campanile barocco. All'interno è conservato il busto del duca [[Francesco II del Balzo]] attribuito allo scultore [[Francesco Laurana]] (1430-1502);
* Chiesa di Sant'Agostino (XIII secolo): costruita in origine dai [[Cavalieri templari]], la chiesa passò successivamente ai [[Ordine di San Benedetto|Benedettini]] ed infine agli [[Ordine di Sant'Agostino|Agostiniani]], che la ricostruirono dopo gli assedi del 1350. Il pregevole portale gotico risale al XIV secolo, mentre l'interno è barocco;
* Chiesa di San Nicola (XII secolo);
* Chiesa di San Francesco ed il suo chiostro (XII secolo). Pregevole campanile del 1772;
* Chiesa di Santa Chiara costruita intorno al 1200 in uno dei vicoli del centro storico<ref>{{Cita web|url=http://www.geoplan.it/luoghi-interesse-italia/monumenti-provincia-bari/cartina-monumenti-andria/monumenti-andria-chiesa-di-santa-chiara.htm|titolo=Chiesa di Santa Chiara|sito=Comune di Andria|accesso=25 novembre 2020|urlarchivio=https://archive.is/
* Chiesa dell'Annunziata (XII secolo) con affresco della Vergine attribuibile alla [[scuola giottesca]] e altare della pietà di [[arte del Rinascimento|arte rinascimentale]]<ref>{{Cita web |url=http://www.domaniandriese.it/wordpress/2009/10/annunziata-chiesa-del-prodigio-della-vergine/ |titolo=Annunziata, chiesa del prodigio della Vergine | Il Domani Andriese – Giornale on line della città di Andria<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=22 aprile 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110913122614/http://www.domaniandriese.it/wordpress/2009/10/annunziata-chiesa-del-prodigio-della-vergine/
* [[Santuario di Santa Maria dei Miracoli (Andria)|Santuario di Santa Maria dei Miracoli]] sviluppato su tre livelli. Il livello inferiore, la chiesa rupestre di Santa Margherita (IX secolo) è il più antico. La laura basiliana, include un'interessante sala a tre navate con decorazioni tratte dalla [[Genesi]]. In questa grotta è stata rinvenuta ed è presente tuttora l'icona bizantina della Madonna dei Miracoli<ref>
* Santa Maria Mater Gratiae costruita intorno al 1600 in seguito ad una apparizione della vergine, sorge dove un tempo c'era la cappella di San Giovanni Battista<ref>
* [[Santuario della Madonna dell'Altomare]] (1598) e laura basiliana di Santa Sofia, all'interno la scultura "La Pietà dell'Altomare" di Luigi Enzo Mattei dichiarata insieme alle sue altre opere "Patrimonio per una cultura della pace" dall'[[UNESCO]];
* Sant'Anna o Chiesa del Conservatorio<ref>
* Chiesa di San Bartolomeo citata in un documento del 1196 si presuppone sia sorta su un antico tempio di [[Mercurio (divinità)|Mercurio]]. Il vescovo [[Riccardo di Andria|Riccardo II]] vi trasferì le reliquie dei santi [[Erasmo di Formia|Erasmo]] e [[Ponziano da Spoleto|Ponziano]]<ref>
* Chiesa rupestre di Santa Croce (X secolo);
* Chiesa rupestre di Cristo di Misericordia (IX secolo)<ref>{{Cita web |url=http://www.domaniandriese.it/wordpress/2010/05/gesu-misericordia-chiesa-della-speranza-del-signore/ |titolo=Gesù misericordia, chiesa della speranza del Signore | Il Domani Andriese – Giornale on line della città di Andria<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=22 aprile 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150322144838/http://www.domaniandriese.it/wordpress/2010/05/gesu-misericordia-chiesa-della-speranza-del-signore/
* Chiesa di Sant'Angelo de' Meli o San Micheluzzo con affresco del Cristo Pantocràtore (XIII secolo)<ref>
* Chiesa di Santa Maria di Porta Santa (XIII secolo) costruita sotto [[Corrado IV di Svevia|Corrado IV]];
* Chiesa di San Michele Arcangelo e San Giuseppe (1881) costruita sulla vecchia chiesa di San Michele al Lago (XII secolo);
Riga 292 ⟶ 289:
* Chiesa di Santa Maria del Carmine;
* Chiesa di Santa Lucia contrada Santa Lucia;
* Chiesa parrocchiale della Beata Vergine Immacolata (1911)<ref>{{
* [[Chiesa di Santa Maria Assunta e San Isidoro]], parrocchiale nella frazione di [[Montegrosso (Andria)|Montegrosso]]
=== Villa comunale "Giuseppe Marano" ===
[[File:Vista aerea della città di Andria.jpg|thumb|upright=1.2|Vista aerea della città. Sono ben visibili la [[Villa comunale Giuseppe Marano]] e lo [[Stadio Degli Ulivi]].]]
La [[Villa comunale Giuseppe Marano]] di Andria è uno dei polmoni verdi più grandi della Regione Puglia. Sorge nella parte nord-est della città in un'area di
Il 2 giugno 2013, dopo i lavori di recupero e riqualificazione, la villa comunale viene ufficialmente intitolata dall'amministrazione guidata da [[Nicola Giorgino]].
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== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Andria}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre
=== Lingue e dialetti ===
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{{vedi anche|Diocesi di Andria|Museo diocesano (Andria)}}
Andria è sede vescovile.
La [[diocesi di Andria]] (in latino
battezzati su
È attualmente retta dal vescovo [[Luigi Mansi]].
La diocesi comprende i comuni di Andria, [[Canosa di Puglia]] e [[Minervino Murge]].
Si ritiene che il primo vescovo fosse un inglese, “[[Riccardo di Andria|Richardus anglicus]]”, scelto da [[papa Gelasio I]] ([[492]] circa).<ref name="ReferenceA"/>
[[Riccardo di Andria|Riccardo II]] vescovo di Andria presenziò al [[concilio Lateranense III]] tenutosi durante il pontificato di [[papa Alessandro III]].
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La città dispone di due biblioteche principali. La Biblioteca Comunale è stata istituita nel settembre 1880 e nel 1941 è stata intitolata professor Giuseppe Ceci, studioso andriese: ha un patrimonio librario di circa 42.000 volumi, incluse 16 cinquecentine e altri 242 volumi antichi e 3000 CD/DVD. La biblioteca diocesana "San Tommaso d'Aquino" è ubicata presso il seminario vescovile.
Nel luglio 2020 Andria ha ottenuto il riconoscimento di "[[Città che legge]]" 2020-2021.<ref>{{cita web|url=https://www.cepell.it/it/documenti/amministrazione-trasparente/sovvenzioni,-contributi,-sussidi,-vantaggi-economici/qualifica-%E2%80%9Ccitt%C3%A0-che-legge%E2%80%9D-2020-2021/comuni-2/671-comuni-sopra-a-100-001-abitanti-2/file.html|titolo=Comuni superiori ai 100.001 abitanti|accesso=6 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200704193250/https://www.cepell.it/it/documenti/amministrazione-trasparente/sovvenzioni,-contributi,-sussidi,-vantaggi-economici/qualifica-%E2%80%9Ccitt%C3%A0-che-legge%E2%80%9D-2020-2021/comuni-2/671-comuni-sopra-a-100-001-abitanti-2/file.html|urlmorto=sì}}</ref>
==== Ricerca ====
* Il Centro Ricerche agroalimentari Bonomo (CRB), svolge attività di ricerca applicata, con progetti nazionali e internazionali, in collaborazione con istituti universitari, enti di ricerca, consorzi e imprese private, nei seguenti settori: gestione post-raccolta dei prodotti ortofrutticoli freschi, trasformazione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari, utilizzazione dei sottoprodotti e degli [[Scarto di produzione|scarti di produzione]] delle aziende agroalimentari.<ref>
==== Scuole ====
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* Museo del giocattolo antico
*Museo Diocesano
*Museo dell'Olio e del Frantoio storico<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/puglia-musei-monumenti/museo-dell-olio-e-del-frantoio-storico|titolo=Museo dell'Olio e del Frantoio storico}}</ref>
*CasaMuseo Borgomurgia<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/puglia-musei-monumenti/casamuseo-borgomurgia|titolo=CasaMuseo Borgomurgia}}</ref>
*MU.d’A.V. Museo d'Arte Venatoria<ref>{{Cita web|url=http://www.andriapp.it/index.php?com=player&task=scheda&id=263|titolo=MU.d’A.V. Museo d'Arte Venatoria}}</ref>
*Museo del latte<ref>{{Cita web|url=https://caseificioolanda.it/museo-del-latte/|titolo=Museo del Latte}}</ref>
*Museo Privato Arciconfraternita M. SS. Addolorata<ref>{{Cita web|url=http://www.andriapp.it/index.php?com=player&task=scheda&id=279|titolo=Museo Privato Arciconfraternita M. SS. Addolorata}}</ref>
=== Media ===
==== Radio ====
Le uniche emittenti radiofoniche presenti nel comune sono:
* Radio Antenna Adriatica, attiva dal 28 marzo 1975.<ref>{{Cita web|url=http://www.antennaadriatica.it/|titolo=Radio Antenna Adriatica
==== Televisioni ====
Nel comune hanno sede
* [[Tele Dehon]]: attiva dal 3 maggio 1978.
* [[Telesveva]]: nasce principalmente a [[Lucera]] nel 1979, da una costola di un'emittente radiofonica, la sua prima denominazione è infatti TeleRadioSveva. Negli anni ottanta, trasferirà la propria sede ad Andria.<ref>{{Cita web|url = http://www.storiaradiotv.it/TELESVEVA.htm|titolo = TELESVEVA|accesso = 3 dicembre 2015|
=== Cinema ===
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* ''Ameluk'', regia di Mimmo Mancini (2014)
* [[Il racconto dei racconti - Tale of Tales]], regia di [[Matteo Garrone]] (2015)
* [[Wonder Woman (film 2017)|Wonder Woman]], regia di [[Patty Jenkins]] (2017)
* Ferita di Parola, regia di Riccardo Cannone (2017)
=== Cucina ===
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* Tre Nocelle
* [[Cartellate]]
Le campagne andriesi sono ricche di oliveti. Capitale mondiale dell'[[olio extravergine di oliva]], la produzione olivicola andriese riesce a produrre tanto olio quanto l'intera [[Toscana]].<ref>{{Cita web|url = http://www.org-olio.it/olio-andria-monumenti.asp|titolo = Andria e i suoi monumenti - Olio extravergine di oliva pugliese - Org.Olio - Ardito Felice|accesso = 1º settembre 2015
=== Eventi ===
* Festival internazionale Castel dei Mondi (agosto-settembre), è un festival che presenta un'anteprima a luglio ed è interamente dedicato al teatro. Per più di una settimana, nella dimora federiciana di [[Castel del Monte]] e in vari monumenti e piazze del centro storico di Andria, si svolgono spettacoli di ogni tipo e in contemporanea tra loro.
* Fiera d'aprile: si tiene dal 1438.<ref name="fieradaprile.it">
* Festival internazionale del cortometraggio “Cortolandria”: è un evento culturale di punta del comune di Andria e conosciuto e apprezzato in tutta [[Europa]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], [[Nordafrica|nord Africa]] e [[America Latina]], la rassegna internazionale di cortometraggi "Cortolandria", alla vigilia del suo primo lustro, nasce dall'idea del musicista e pluripremiato regista di corti [[Giuseppe Massarelli]].<ref>{{Cita web|url=http://www.andriapp.it/index.php?com=player&task=scheda&id=300|titolo=Festival internazionale del cortometraggio “Cortolandria” - AndriaApp
* Festival di musica classica "[[Farinelli]]", appuntamento rituale che si avvale della direzione artistica del Maestro [[Nicola Frisardi]], in programma nella prima decade di settembre.<ref>{{Cita web|url=http://www.andriapp.it/index.php?com=player&task=scheda&id=304|titolo=Festival di musica classica "Farinelli" - AndriaApp
* Festival Suoni Dal Mediterraneo: Vi partecipano vari artisti folk provenienti da tutto il mondo.<ref>{{Cita web|url=http://www.suonidalmediterraneo.it/|titolo=Suoni dal Mediterraneo
* Qoco: Concorso internazionale di cucina.<ref>{{Cita web|url=http://www.andriaweb.it/index_it.asp|titolo=Qoco - Un filo d'olio nel piatto
* Biol: Concorso internazionale tra oli extravergini di oliva biologici.<ref>{{Cita web|url=http://premiobiol.it/|titolo=Home - Premiobiol|sito=Premiobiol|accesso=2 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160531002057/http://premiobiol.it/
*Game-fiera del gioco.<ref>{{Cita web|url=https://www.andriaviva.it/notizie/piu-di-8-000-presenze-nella-terza-edizione-della-fiera-del-gioco-game-ad-andria|urlmorto=sì|titolo=
== Economia ==
{{Vedi anche|Economia della Puglia}}
[[File:Andria - la strada dell'olio.jpg|thumb|upright|Andria, [[Associazione nazionale città dell'olio|città dell'olio]]: la ''strada dell'olio extravergine di oliva'']]
L'economia locale presenta un prodotto interno lordo pro capite pari al 71% della media europea, con un tasso d'attività della popolazione residente del 38%, allineato al dato regionale e inferiore a quello italiano. Il tasso di disoccupazione è leggermente inferiore a quello regionale (26% contro 29
La struttura economica è caratterizzata dalla presenza importante del settore primario, dell'industria e del commercio. Andria è stata eletta dal [[ministero dello sviluppo economico]] come una delle 22 [[Zona franca|zone franche]]<ref>
** Il settore primario conta numerosissime micro-imprese agricole di tipo familiare
* Per quanto riguarda l'industria, le piccole imprese sono inserite nel settore commerciale (ingrosso e dettaglio 41
* Per quanto concerne l'indice di terziarizzazione, Andria è in linea con il livello regionale, 81
=== Turismo ===
Il turismo è uno dei settori economici in maggiore espansione, sia sul piano produttivo sia su quello occupazionale. La città attira un sorprendente movimento di turisti, grazie soprattutto alla presenza del [[Castel del Monte]],<ref name="Castel del Monte" /> riconosciuto dall'[[UNESCO]]<ref name="UNESCO" /> [[patrimonio dell'umanità]] dal 1996 ed effiggiato sulla moneta da [[1 centesimo di euro]]<ref name="European Central Bank" />. Per la presenza dei suoi tre alti [[Campanile|campanili]], viene conosciuta anche come la città dei tre campanili<ref>{{cita web|url=http://www.diocesiandria.it/itrecampanili/|titolo=Sito dei tre campanili|accesso=7 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100125231404/http://www.diocesiandria.it/itrecampanili/|urlmorto=sì}}</ref>, oltre che città federiciana per via del suo legame con [[Federico II di Svevia]].
=== Servizi ===
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== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Andria è raggiungibile con l'[[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14]], con uscita al casello autostradale di Andria/Barletta, situato a circa 1 km dal centro abitato.
La parte sud della città è servita inoltre dalla [[Strada statale 98 Andriese-Coratina|SP 231 Andriese-Coratina (ex SS 98)]], che collega la città con il [[Bari|capoluogo pugliese]] e dalla [[Strada statale 170 di Castel del Monte|SS 170 dir. A]], che nel tratto in questione, di circa 10 km, ha caratteristiche di superstrada a due corsie per senso di marcia e spartitraffico centrale.
Nel novembre [[2009]] la [[provincia di Bari]] ha pubblicato il bando di gara per l'allargamento e l'ammodernamento della SP 1 "Andria-Trani".<ref>
=== Ferrovie ===
Nel mese di agosto [[2009]] è stato pubblicato il progetto preliminare dell'interramento del tracciato ferroviario nell'abitato di Andria per la procedura di verifica di assoggettabilità alla [[
Il [[21 maggio]] [[2020]], è stato sottoscritto l'appalto ai fini della progettazione e realizzazione dell'interramento della linea ferroviaria nel centro urbano della città. Il progetto, i cui lavori sono tuttora in corso, prevede l'abbassamento di 7 metri sotto il manto stradale della linea ferroviaria e, per mezzo della rimozione di 4 [[passaggio a livello|passaggi a livello]], la ricucitura delle due parti della città da anni separate dalla ferrovia. Il progetto, inoltre, prevede la costruzione della nuova [[stazione ferroviaria|stazione]] di Andria Sud (già realizzata a sud-est del centro abitato) e l'attivazione della nuova fermata, anch'essa interrata, di Andria Nord. La vecchia linea ferroviaria sarà smantellata e lungo la stessa verranno realizzate una [[pista ciclabile]], un'area verde e zone ludiche.<ref>{{
I lavori di interramento procedono secondo programma avendo completato gli scavi lungo Via Milite Ignoto fino all'incrocio di Via Barletta<ref>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/photo/?fbid=622146376383654&set=a.394458299152464|titolo=Comunicazione Sindaca Giovanna Bruno riguardo lo stato dei lavori}}</ref>.
===
La città dispone di una rete di
Il trasporto pubblico locale si compone anche di un servizio [[taxi]].<ref>{{Cita web|url=http://www.andriaviva.it/notizie/al-via-il-primo-servizio-taxi-nella-citta-di-andria/|titolo=Al via il primo servizio Taxi nella Città di Andria. Assegnata la licenza numero 1, terminal in Piazza della 'stazione'.|accesso=8 agosto 2016}}</ref>
=== Trasporto pubblico Interurbano e suburbano su gomma ===
Il servizio di trasporto interurbano è gestito da diverse aziende, su 4 direttrici coincidenti con le città vicine: verso Corato e Barletta gestite da [[Ferrotramviaria]] e [[Sita Sud|SITA SUD]], verso Trani gestite da [[STP Bari|STP]] e verso Canosa e Cerignola gestite da MAROZZI e SAPS
== Amministrazione ==
{{Vedi anche|Sindaci di Andria}}
Con la nascita della cosiddetta [[Provincia di Barletta-Andria-Trani|sesta provincia pugliese]], formalmente istituita l'11 giugno 2004 e operativa dal 2009, Andria condivide con le vicine città di [[Barletta]] e [[Trani]] lo status di capoluogo e ospita una parte degli uffici. La città, in particolare, è sede legale della provincia, ospita il [[consiglio provinciale]] e la [[Presidente della provincia|presidenza provinciale]], sede dell'[[Istituto nazionale della previdenza sociale|INPS]], sede della [[Questura]]
=== Gemellaggi ===
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== Sport ==
La squadra di calcio più rilevante del comune è la [[Fidelis Andria 2018]], che ha iniziato la sua attività nel [[1928]], cambiando numerose denominazioni. Milita in [[Serie
Le squadre locali di [[pallavolo]] sono la Manzoni Sport - Pallavolo Andria, fondata nel 2003 e militante nel campionato di serie B, l'Audax Volley Andria in serie D.
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La società di [[pallacanestro]] attiva nel comune è la Pallacanestro Andria, fondata nel 2017.
Per quanto riguarda gli sport natatori, ha sede ad Andria la società Planet Andria S.S.D. ARL.<ref>
=== Impianti sportivi ===
[[File:
Il principale stadio cittadino è lo [[Stadio Degli Ulivi|Stadio degli Ulivi]]. L'impianto ha una capienza di circa {{formatnum:15000}} posti,<ref name=stadio1>{{Cita web|url=http://www.nuovaandria.it/stadiodegliulivi/|titolo=Stadio Degli Ulivi|editore=http://www.nuovaandria.it/|accesso=5 maggio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150710213629/http://www.nuovaandria.it/stadiodegliulivi/
Il secondo impianto di calcio cittadino è il Sant'Angelo dei Ricchi, munito di tribuna coperta e pista di atletica (rimodernato di recente). La sua capienza è di circa
Le altre strutture sportive sono:
* il palasport, con una capienza di
* un impianto natatorio, che ospita una piscina semi-olimpica di 25,
* un circolo di tennis;
* vari impianti polivalenti.
=== Eventi sportivi ===
Dal 21 luglio al 3 agosto [[2003]] ad Andria si è tenuta la fase finale dell'XI [[Fédération Internationale de Volleyball|FIVB]] [[
A novembre si tiene l'[[Internazionali di Tennis Castel del Monte|ATP Challenger Castel del Monte]], un torneo internazionale di tennis giocato su campi in cemento indoor. Fa parte dell'[[ATP Challenger Tour]].
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* di Franco da Catania Giovanni, ''Di Santa Maria De' Miracoli d'Andria'', Napoli, Tarquinio Longo, 1606; ristampa anastatica, Bari, Wip Edizioni, 2010
*C. Gelao, ''Andria rinascimentale. Episodi di Arte figurativa'', 2018.
*F. Canali, V. C. Galati, ''Architetture e ornamentazioni
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web | url = http://www.casteldelmonte.beniculturali.it/index.php?it/93/il-castello | titolo = Informazioni sul Castel del Monte | accesso = 7 maggio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220814131546/https://www.casteldelmonte.beniculturali.it/index.php?it/93/il-castello | urlmorto = sì }}
{{Comuni della provincia di Barletta-Andria-Trani}}
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