Leopoldo I d'Asburgo: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il duca d'Austria che regnò negli anni 1308-1326|Leopoldo I d'Asburgo (duca)}}
{{F|sovrani|agosto 2016}}
{{Monarca
|nome = Leopoldo I d'Asburgo
|immagine = Benjamin von Block 001.jpg
|legenda = [[Benjamin von Block]], ''Leopoldo I in armatura'', [[1672]], [[Kunsthistorisches Museum]], [[Vienna]]
|incoronazione = 1º agosto [[1658]], [[Francoforte]]
|inizio regno = 18 luglio [[1658]]
|fine regno = 5 maggio [[1705]]
|titolo = [[Imperatori del Sacro Romano Impero|Imperatore deldei Sacro Romano ImperoRomani]]
|sottotitolo = ('''Imperatore Eletto dei Romani''')
|stemma = Greater Coat of Arms of Leopold I, Holy Roman Emperor.svg
|predecessore = [[Ferdinando III d'Asburgo|Ferdinando III]]
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|inizio regno1 = 2 aprile [[1657]]
|fine regno1 = 5 maggio [[1705]]
|titolo1 = [[ReSovrani d'Ungheria|Re di Ungheria]] <br/>[[RegnoSovrani di Boemia|eRe di Boemia]]
|predecessore1 = [[Ferdinando III d'Asburgo|Ferdinando III]]
|successore1 = [[Giuseppe I d'Asburgo|Giuseppe I]]
|incoronazione1 = 27 giugno [[1655]], [[Presburgo]]<br>14 settembre [[1656]], [[Praga]]
|nome completo = Leopoldo Ignazio Giuseppe Baldassarre Feliciano
|altrititoli = [[Sovrani di Germania|Re in Germania]]<br />[[Regno di Croazia (Asburgo)|Re di Croazia e Slavonia]]<br/>[[Arciduca d'Austria]]<br />[[Conti del Tirolo|Conte del Tirolo]] (1665-1705)
|data di nascita = 9 giugno [[1640]]
|luogo di nascita = [[Vienna]]
|data di morte = 5{{Calcola maggio [[età3|1705]]|5|5|1640|6|9}}
|luogo di morte = [[Vienna]]
|luogo di sepoltura = [[Cripta Imperiale (Vienna)|Cripta imperiale]], [[Vienna]]
|dinastia = [[Asburgo d'Austria]]
|padre = [[Ferdinando III d'Asburgo|Ferdinando III]]
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|coniuge 2 = [[Claudia Felicita d'Austria]];
|coniuge 3 = [[Eleonora del Palatinato-Neuburg|Eleonora Maddalena del Palatinato-Neuburg]]
|figli = '''Prime nozze:'''<br/>Ferdinando Venceslao<br/>[[Maria Antonia d'Austria|Maria Antonia]]<br/>Giovanni Leopoldo<br/>Maria Anna<br/>'''Seconde nozze:'''<br/>Anna Maria Sofia<br/>Maria Giuseppina Clementina<br/>'''Terze nozze:'''<br/>[[Giuseppe I d'Asburgo|Giuseppe]]<br/>Cristina<br/>[[Maria Elisabetta d'Asburgo|Maria Elisabetta]]<br />[[Leopoldo Giuseppe d'Austria|Leopoldo Giuseppe]]<br />[[Maria Anna d'Asburgo (1683-1754)|Maria Anna]]<br />[[Maria Teresa d'Asburgo (1684-1696)|Maria Teresa]]<br />[[Carlo VI d'Asburgo|Carlo]]<br />Maria Giuseppa<br />[[Maria Maddalena d'Asburgo|Maria Maddalena]]<br />Maria Margherita
|religione = [[Chiesa cattolica|Cristianesimo CattolicoCattolicesimo]]
|firma = Leopold I signature.jpg
|}}
{{Bio
|Nome = Leopoldo Ignazio Giuseppe Baldassarre Feliciano
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|GiornoMeseMorte = 5 maggio
|AnnoMorte = 1705
|AttivitàEpoca = 1600
|Epoca2 = 1700
|Attività = imperatore
|Nazionalità =
|Categorie = no
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}}
 
Il regno di Leopoldo è noto per i conflitti con l'[[Impero Ottomano]] nella [[Guerra austro-turca (1683-1699)|Grande Guerra Turca]] (1683–1699) e per la rivalità con [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]]. Dopo più di un decennio di guerra, Leopoldo uscì vittorioso in Oriente grazie ai talenti militari del principe [[Eugenio di Savoia]]. Con il [[Pace di Carlowitz|trattato di Karlowitz]], Leopoldo recuperò quasi tutto il [[Regno d'Ungheria (1538-1867)|Regno d'Ungheria]], che era caduto sotto il potere turco negli anni successivi alla [[Battaglia di Mohács (1526)|battaglia di Mohács del 1526]].
Era il secondo figlio dell'Imperatore [[Ferdinando III d'Asburgo]] e della sua prima moglie, [[Maria Anna di Spagna]]. Suoi nonni materni furono [[Filippo III di Spagna]] e [[Margherita d'Austria]]; Leopoldo era fratello minore di [[Ferdinando IV del Sacro Romano Impero|Ferdinando IV]] e di [[Maria Anna d'Asburgo (1634-1696)|Maria Anna D'Asburgo]].
 
Leopoldo combatté tre guerre contro la [[Francia]]: la [[Guerra d'Olanda|guerra franco-olandese]], la [[Guerra della Grande Alleanza|guerra dei nove anni]] e la [[guerra di successione spagnola]]. In quest'ultima, Leopoldo cercò di dare al figlio minore [[Carlo VI d'Asburgo|Carlo]] l'intera eredità spagnola, ignorando la volontà del defunto [[Carlo II di Spagna|Carlo II]]. Leopoldo iniziò una guerra che presto inghiottì gran parte dell'Europa. I primi anni della guerra andarono abbastanza bene per l'Austria, con vittorie a [[Battaglia di Schellenberg|Schellenberg]] e [[Battaglia di Blenheim|Blenheim]], ma la guerra si trascinò senza esito fino al [[1714]], nove anni dopo la morte di Leopoldo. Quando la pace tornò con il [[Pace di Rastatt|Trattato di Rastatt]], non si può dire che l'Austria sia emersa trionfante come dalla guerra contro i turchi<ref name="Schumann2012">{{Cita libro|cognome=Schumann |nome=Jutta |titolo=Die andere Sonne: Kaiserbild und Medienstrategien im Zeitalter Leopolds I. |url=https://books.google.com/books?id=EbBJAAAAQBAJ&pg=PP3 |data=13 settembre 2012 |editore=Walter de Gruyter |isbn=978-3-05-005581-7 |p=3}}</ref>.
 
== Biografia ==
=== I primi anni ===
Era il secondo figlio dell'Imperatore [[Ferdinando III d'Asburgo]], e della sua prima moglie, [[Maria Anna di Spagna]]. Suoi nonni materni furono [[Filippo III di Spagna]] e [[Margherita d'Austria]]; Leopoldo era fratello minore di [[Ferdinando IV del Sacro Romano Impero|Ferdinando IV]] e di [[Maria Anna d'Asburgo (1634-1696)|Maria Anna D'Asburgo]]. Leopoldo era basso ed era stato, da bambino, di salute malferma, ma, da adolescente, si era irrobustito; aveva inoltre ereditato il caratteristico ''[[Mento asburgico|Labbro sporgente degli Asburgo]]'', che tendeva ad afflosciarsi verso il basso. Di carattere era freddo, riflessivo e flemmatico. Ricevette il tradizionale programma di educazione nelle arti liberali, storia, letteratura, scienze naturali e astronomia. Era particolarmente interessato alla musica, come lo era stato suo padre<ref name="JPS">John P. Spielman, ''Leopold I of Austria'' (1977)</ref>. Fin dalla tenera età Leopoldo mostrò un'inclinazione verso l'apprendimento. Parlava fluentemente in latino, italiano, tedesco, francese e spagnolo. Oltre al tedesco, l'italiano sarebbe diventata la lingua preferita a corte<ref name="JPS" />.
Destinato alla vita ecclesiastica, vista la sua posizione di fratello minore dell'erede al trono, Leopoldo ricevette una buona educazione, ma le sue prospettive di carriera cambiarono radicalmente alla morte del fratello maggiore Ferdinando IV, Re dei Romani, deceduto il 9 luglio [[1654]] a causa di morbillo, morte che rese Leopoldo erede del padre.
 
Allo stesso modo aveva ricevuto una formazione ecclesiastica completa poiché era stato originariamente destinato per una carriera nell'alto clero. Questo piano, tuttavia, fu abbandonato alla morte del fratello maggiore, Ferdinando IV nel [[1654]], quando Leopoldo divenne l'erede apparente<ref name="JAB">Joseph A. Biesinger, "Germany: European nations", in ''Facts on File library of world history''. p. 529.</ref>. Tuttavia, l'educazione spirituale di Leopoldo ebbe un impatto evidente su di lui. Leopoldo rimase sotto l'incantesimo della sua educazione clericale e dell'influenza gesuita per tutta la vita. Per essere un monarca era straordinariamente esperto di teologia, metafisica, giurisprudenza e scienze. Ha anche mantenuto il suo interesse per l'astrologia e l'alchimia che aveva sviluppato sotto i tutori gesuiti<ref name="JAB" />. Persona profondamente religiosa e devota, Leopoldo personificava la pietas Austriaca, o l'atteggiamento leale cattolico della sua casa. D'altra parte, la sua pietà e la sua educazione possono aver causato in lui una tensione fatalistica che lo ha portato a rifiutare ogni compromesso sulle questioni denominazionali, che non sempre è considerato una caratteristica positiva di un governante<ref name="Schumann2012" /><ref>Heide Dienst; Professor, Institute of Austrian History Research, University of Vienna.</ref>.
Leopoldo era basso ed era stato, da bambino, di salute malferma, ma, da adolescente, si era irrobustito; aveva inoltre ereditato il caratteristico ''[[Mento asburgico|Labbro sporgente degli Asburgo]]'', che tendeva ad afflosciarsi verso il basso. Di carattere era freddo, riflessivo e flemmatico. Conosceva bene il tedesco, il latino, l'italiano e lo spagnolo. Non amava il francese, al punto che anche a [[Luigi XIV]] scriveva in italiano, lingua in cui si esprimeva volentieri, tanto che l'italiano "da allora prese a venir utilizzato come lingua comune alla corte viennese"<ref>Cf. F. Cardini, ''Il Turco a Vienna'', Laterza, Roma-Bari 2011, p. 142.</ref>.
 
==Regno==
[[File:Pietro Liberi or Guido Cagnacci (attr.) - Emperor Leopold I in coronation armor.jpg|thumb|left|Leopoldo I. Ritratto di [[Guido Cagnacci]], (1657/1658).]]
Eletto re d'Ungheria nel [[1655]], seguì l'esempio nel [[1656]] e nel [[1657]] rispettivamente in [[Boemia]] e [[Croazia]]. Nel luglio [[1658]], più di un anno dopo la morte del padre, Leopoldo fu eletto imperatore del Sacro Romano Impero a [[Francoforte sul Meno|Francoforte]] in opposizione al cardinale francese [[Giulio Mazzarino|Mazzarino]], che cercava di porre la corona imperiale sulla testa del principe elettore [[Ferdinando Maria di Baviera|Ferdinando Maria]] o di qualche altro che non fosse un principe asburgico. Per conciliare la [[Francia]], che aveva una notevole influenza negli affari tedeschi grazie alla [[Lega del Reno]], il neoeletto imperatore promise di non aiutare la [[Spagna]], allora in guerra con la [[Francia]]<ref name="O'Connor">{{cita|O'Connor, 1978|pp. 7-14}}.</ref>. Questo segnò l'inizio di un regno di quasi 47 anni caratterizzato da una duratura rivalità con la Francia e il suo re, [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]]. La personalità e il potere dominanti di quest'ultimo hanno completamente oscurato Leopoldo, fino ad oggi. Sebbene Leopoldo non guidasse le sue truppe di persona come fece Luigi XIV, non era meno un re guerriero dato che la maggior parte della sua vita pubblica era diretta all'organizzazione e alla promozione delle guerre<ref>{{Cita libro|titolo=Vollendung und Neuorientierung des frühmodernen Reiches |url=https://www.hsozkult.de/publicationreview/id/reb-9726 |cognome=Johannes Burkhardt |editore=H-Soz-Kult |isbn=9783608600117 |accesso=19 marzo 2020}}</ref>.
Nel [[1655]] venne eletto [[re d'Ungheria]] e nel [[1656]] divenne [[re di Boemia]], [[1657]] [[Regno di Croazia (Asburgo)|re di Croazia]] e nel luglio [[1658]], a più di un anno di distanza dalla morte del fratello, venne eletto imperatore a [[Francoforte sul Meno|Francoforte]], malgrado gli intrighi del cardinale [[Giulio Mazzarino]], che intendeva porre sul trono imperiale l'elettore [[Ferdinando Maria di Baviera]] o qualche altro principe che avesse potuto precludere il trono agli [[Asburgo]].
 
Mazzarino, ad ogni modo, ottenne dal nuovo monarca la promessa che l'Impero non avrebbe sostenuto la [[Spagna]], in guerra con la [[Francia]], la quale aveva già preso le proprie contromisure, realizzando una confederazione di principi tedeschi, detta Confederazione del Reno (da non confondere con l'omonima [[Confederazione del Reno]] di epoca napoleonica), che avrebbe assicurato alla Francia una certa influenza negli affari di stato del Sacro Romano Impero. Il lungo regno di Leopoldo coprì uno dei periodi più ricchi di avvenimenti della storia europea; per tutti i suoi 47 anni di reggenza fu costantemente in guerra con [[Luigi XIV di Francia]], il quale era per carattere una persona dominante che riuscì il più delle volte a surclassare la figura di Leopoldo {{citazione necessaria}}. L'Imperatore stesso non era un tipico uomo d'armi, e non guidò mai personalmente le proprie truppe (anche se viene ritratto in molti quadri alla testa del proprio esercito); trascorse gran parte della propria vita pubblica nel tentativo di riappacificare i vari stati. Il primo fu la [[Impero svedese|Svezia]], il cui re [[Carlo X di Svezia|Carlo X]] si era alleato con il [[principe di Transilvania]], [[Giorgio II Rákóczi]], un vassallo ribelle della corona ungherese.
 
===Seconda Guerra del Nord===
La prima guerra di Leopoldo fu la [[Grande guerra del Nord|Seconda Guerra del Nord]] (1655–1660), in cui il re [[Carlo X di Svezia]] cercò di diventare re di Polonia con l'aiuto di alleati tra cui [[Giorgio II Rákóczi]], principe di Transilvania. Il predecessore di Leopoldo, [[Ferdinando III d'Asburgo|Ferdinando III]], si era alleato con il re [[Giovanni II Casimiro di Polonia]] nel [[1656]]. Nel [[1657]] Leopoldo allargò questa alleanza per includere le truppe austriache (pagate dalla Polonia). Queste truppe aiutarono a sconfiggere l'esercito della Transilvania e fecero una campagna fino alla [[Danimarca]]. La guerra si concluse con il [[Trattato di Oliva]] nel [[1660]]<ref name="Schumann2012" /><ref name="Press1991">{{Cita libro|cognome=Volker Press |url=https://books.google.com/books?id=Q-ZhpUD_ggAC |titolo=Kriege und Krisen: Deutschland 1600-1715 |editore=C.H.Beck |anno=1991 |isbn=978-3-406-30817-8}}</ref>.
[[File:Double thaler à l'effigie de Léopold I.jpg|thumb|Leopoldo I d'Asburgo]]
=== La Prima Guerra contro l'Impero Ottomano ===
[[File:Double thaler à l'effigie de Léopold I.jpg|thumb|Leopoldo I d'Asburgo]]
Questa guerra, retaggio dei predecessori, venne combattuta da Leopoldo al fianco del [[Confederazione Polacco-Lituana|Regno di Polonia]] sino alla firma della [[trattato di Oliva|Pace di Oliva]] nel [[1660]].
Non molto tempo dopo la firma del trattato, però, l'[[Impero Ottomanoottomano]] tentò di interferire negli affari di governo della Transilvania, un distretto ungherese non retto dagli Asburgo attraverso vassallaggio del principe locale, e questo intervento portò alla [[guerra austro-turca (1663-1664)|guerra austro-turca del 1663]]. A causa della conclamata inferiorità numerica delle proprie truppe rispetto all'agguerrito esercito turco guidato dal gran visir [[Fazıl Ahmed Köprülü]]<ref>Più di 100.000 soldati turchi contro 12.000 regolari austriaci e circa 15.000 croati del conte Nicola Zrinski.</ref> l'imperatore Leopoldo I, nell'inverno 1663, chiese aiuto ai principi tedeschi con una convocazione personale della Dieta di [[Ratisbona]] e poi all'intera Europa.
 
La perdita della fortezza di Nové Zámky ed i susseguenti saccheggi fino al territorio [[Moravia|moravo]] da parte dei turchi portarono ad un generale sostegno europeo all'imperatore. [[Baviera|Bavaresi]], [[Brandeburgo|brandeburghesi]] e [[Sassonia|sassoni]] offrirono un esercito e persino il tradizionale rivale europeo [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]], nella sua qualità di protettore dei confini del Reno, inviò un corpo forte di 5.000 effettivi. Nell'agosto del [[1664]] il generale imperiale, [[Raimondo Montecuccoli]], ottenne una rimarchevole vittoria nella [[battaglia di San Gottardo (1664)|battaglia di San Gottardo]]. Con la [[pace di Eisenburg]] l'Imperatore firmò la fine del conflitto con il sultano ottomano [[Mehmet IV]], con una clausola di non belligeranza per i 20 anni a venire, garantendo ad ogni modo a quest'ultimo favorevoli condizioni, la qual cosa fu molto sgradita all'alta nobiltà ungherese ed a quella croata, che percepirono questo comportamento dell'imperatore come un tradimento ed iniziarono contro di lui un [[Congiura dei magnati|movimento cospiratorio]]. Leopoldo reagì con estrema durezza, mandando a morte il principale esponente della sollevazione il [[magnate]] [[Ferenc II Nádasdy]].
 
=== Le guerre contro la Francia ===
[[File:Westfaelischer Friede in Muenster (Gerard Terborch 1648).jpg|thumb|upright=1.4|La Ratifica del Trattato di Münster, una delle fasi più significative della Pace di Vestfalia.]]
===Guerre contro la Francia===
Dopo diversi anni di pace, la guerra scoppiò nuovamente tra Francia ed Impero. La politica aggressiva perseguita da [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]] verso le [[Province Unite]] aveva attirato l'attenzione di tutta l'[[Europa]], conoscendo le mire espansionistiche del Re di Francia. Sebbene Luigi XIV avesse stretto un'alleanza con molti principi tedeschi ed avesse incoraggiato i turchi nei loro attacchi contro l'[[Austria]], in un primo tempo l'Imperatore non prese posizioni sulla questione. Egli aveva un'amicizia personale con Luigi, con il quale era peraltro imparentato strettamente e col quale aveva anche discusso la partizione delle terre della monarchia spagnola; nel tentativo di scongiurare il conflitto, nel [[1671]] i due monarchi firmarono un trattato di neutralità.
L'espansione francese minacciò sempre più l'Impero, in particolare l'invasione dello strategico [[Ducato di Lorena]] nel [[1670]], seguito dalla [[Guerra d'Olanda|guerra franco-olandese]] del [[1672]]. A metà giugno, la [[Repubblica delle Sette Province Unite|Repubblica olandese]] era sull'orlo della distruzione, il che portò Leopoldo ad accettare un'alleanza con il [[Brandeburgo-Prussia]] e la Repubblica il 25 giugno. Il suo comandante, [[Raimondo Montecuccoli]], fu ordinato di rimanere sulla difensiva ed evitare un conflitto diretto. La logistica caotica rese impossibile mantenere le truppe e il Brandeburgo lasciò la guerra nel giugno [[1673]] con il [[Trattato di Vossem]]<ref name="Schumann2012" /><ref name="Mckay">{{cita|Mckay, 1997|p. 207}}.</ref>.
 
Ad agosto si formò una quadrupla alleanza antifrancese, composta dalla Repubblica, dalla Spagna, dall'imperatore Leopoldo e dal duca di Lorena, mentre nel maggio [[1674]] la dieta imperiale la dichiarò guerra imperiale. Il [[Trattato di Nimega]] del [[1678]] è generalmente visto come una vittoria francese, sebbene l'Alleanza sia riuscita a limitare i loro guadagni<ref name="Press1991" />.
Nel [[1672]], ad ogni modo, Leopoldo I venne forzato ad entrare in guerra. Egli si pose in difesa dell'Olanda nell'ambito della [[Guerra d'Olanda|Guerra Franco-Olandese]]; successivamente, quando la lega di difesa collassò per la defezione dell'[[Elettore di Brandeburgo]], venne costituita una più duratura Quadruplice Alleanza, formata con gli stessi propositi della precedente, includendo al fianco dell'Imperatore, il [[Re di Spagna]] e molti principi tedeschi, il che fece riprendere le ostilità. A quel tempo, 25 anni dopo la [[Pace di Vestfalia]], l'Impero era virtualmente una confederazione di stati in mano a diversi principi, e risultava quindi molto difficile per il suo capo, l'Imperatore, condurre una qualsiasi guerra con vigore e successo, dal momento che molti di questi principi erano alleati coi nemici o altri semplicemente non intendevano supportare l'Impero. Questa fase, che perdurò sino al [[1678]], fu totalmente sfavorevole agli imperiali e le condizioni della [[Pace di Nimega]] furono prevalentemente a favore della Francia.
 
Quasi subito dopo la conclusione della pace, Luigi XIV rinnovò le sue aggressioni alla frontiera tedesca attraverso la politica delle [[Camera di riunione|Réunions]]. Impegnato in una seria lotta con l'Impero ottomano, l'imperatore fu di nuovo lento a muoversi e, sebbene si unì alla Lega dell'Associazione contro la Francia nel [[1682]], fu lieto di concludere una tregua a [[Ratisbona]] due anni dopo. Nel [[1686]] fu costituita dall'imperatore e dai principi imperiali la [[Grande Alleanza|Lega di Augusta]], per preservare i termini dei [[Pace di Vestfalia|trattati di Westfalia]] e di [[Trattato di Nimega|Nimega]]. Tutta la posizione europea era ormai legata alle vicende inglesi, e la tensione durò fino al [[1688]], quando [[Guglielmo III d'Inghilterra|Guglielmo III d'Orange]] conquistò la corona inglese attraverso il [[Gloriosa rivoluzione]] e Luigi XIV invase la [[Germania]]. Nel maggio [[1689]] fu formata la Grande Alleanza, che comprendeva l'imperatore, i re d'Inghilterra, Spagna e Danimarca, l'elettore di Brandeburgo e altri, e una feroce lotta contro la Francia fu condotta in quasi tutta l'Europa occidentale. In generale le numerose campagne furono favorevoli agli alleati e nel settembre [[1697]] Inghilterra, Spagna e Province Unite fecero la pace con la Francia nel [[Trattato di Rijswijk]]<ref name="Schumann2012" />.
[[File:William III of England.jpg|thumb|left|Guglielmo III d'Orange.]]
Ad ogni modo, immediatamente dopo la firma della pace, Luigi XIV riprese le proprie aggressioni sulla frontiera tedesca, attraverso le [[Camera di riunione]]. Impegnato in seri conflitti in [[Turchia]], l'Imperatore non era in grado di muovere in breve tempo le proprie truppe da un capo all'altro dell'Europa, e preferì perciò aderire alla [[Grande Alleanza]] che si costituì contro la Francia nel [[1682]] e che venne approvata a [[Ratisbona]] due anni più tardi. Nel [[1686]] l'Imperatore ed altri principi imperiali diedero vita alla [[Lega di Augusta]], con l'intento di far rispettare i termini delle paci di [[Vestfalia]] e [[Nimega]]. L'interesse di tutta l'Europa era però focalizzato in quel momento su quanto stava accadendo in [[Inghilterra]], e le tensioni continuarono sino al [[1688]], quando [[Guglielmo III d'Inghilterra|Guglielmo III d'Orange]] ottenne con una rivoluzione la corona d'Inghilterra e Luigi XIV invase la Germania. Nel maggio del [[1689]] venne fondata la [[Grande Alleanza]], che includeva l'Imperatore, i re d'Inghilterra, Spagna e [[Danimarca]], l'[[Elettore di Brandeburgo]] e altri principi, soprattutto dell'Europa dell'Ovest, in funzione anti-francese. [[Guerra della Grande Alleanza|Questa campagna]] fu in generale favorevole agli alleati e nel settembre del [[1697]] Inghilterra, Spagna e [[Province Unite]] imposero alla Francia la [[Trattato di Rijswijk|Pace di Rijswijk]].
 
In un primo momento Leopoldo si rifiutò di aderire a questoal trattato, dal momento chepoiché riteneva che i proprisuoi alleati avessero in partequalche danneggiatomodo trascurato i suoi interessi, ma ilnel mese successivo sifece acconsentìi checonti numerosie territoriun certo numero di confineposti furono passasserotrasferiti dalla Francia alla Germania. La pace con la Francia durò per circa duequattro anni, sine quandopoi l'Europa non vennefu coinvolta nella [[Guerraguerra di successione spagnola]]. Il Rere di Spagna, [[Carlo II di Spagna|Carlo II]], era un Asburgoasburgico discendentedi discendenza ed era imparentato per matrimonio con lail linearamo austriacaaustriaco, dellamentre un legame simile lo legava alla casa reale di Francia. Era debole e senza famigliafigli, e unle similepotenze legameeuropee loavevano facevatentato imparentaredi conorganizzare una divisione pacifica del suo vasto regno. Leopoldo si rifiutò di acconsentire a qualsiasi spartizione, e quando nel novembre 1700 Carlo morì, lasciando la casatasua realecorona a [[Filippo V di Spagna|Filippo di Francia]], duca d'Angiò, nipote di Luigi XIV, tutte le speranze di una soluzione pacifica svanirono. EgliSotto la guida di Guglielmo III si formò contro la Francia una potente lega, una rinnovata Grande Alleanza; di questo l'imperatore era senzaun membro di eredispicco e giànel in[[1703]] vitatrasferì moltila statisua europeipretesa avevanosulla tentatomonarchia spagnola al suo secondo figlio, [[Carlo VI d'Asburgo|Carlo]]. Il corso iniziale della guerra non fu favorevole agli imperialisti, ma l'ondata di realizzaresconfitte unaera pacificastata divisionerespinta deidalla suoigrande domini[[Battaglia di Blenheim|vittoria di Blenheim]] prima che Leopoldo morisse il 5 maggio [[1705]]<ref name="Neuhaus2019">{{Cita libro|cognome=Helmut Neuhaus |url=https://books.google.com/books?id=X2KEDwAAQBAJ&pg=PA35 |titolo=Die Frühe Neuzeit als Epoche |data=6 maggio 2019 |editore=Walter de Gruyter GmbH & Co KG |isbn=978-3-11-065083-9 |p=35}}</ref>.
 
===Problemi interni===
Leopoldo si era però rifiutato di consentire una qualsiasi partizione del regno e quando, nel novembre del [[1700]], Carlo morì lasciando la corona a [[Filippo V di Spagna|Filippo di Borbone]], nipote di Luigi XIV, tutte le speranze di pace tra Francia ed impero vennero vanificate. Sotto la guida di [[Guglielmo III d'Inghilterra|Guglielmo III]] si costituì una potente lega con l'intento di rinnovare gli obbiettivi della Grande Alleanza in funzione anti-francese; l'Imperatore era un membro fondamentale di questa lega, e nel [[1703]] egli decise di trasferire i propri diritti sulla corona spagnola al proprio secondo figlio, l'Arciduca [[Carlo VI d'Asburgo|Carlo]]. La prima parte di questa nuova guerra non fu favorevole agli imperiali, ma la sconfitta definitiva venne scongiurata dalla vittoria della [[Battaglia di Blenheim]], combattuta prima che Leopoldo morisse il 5 maggio [[1705]].
Lo stesso imperatore definì le linee guida della politica. [[Giovanni Weikhard di Auersperg]] fu rovesciato nel [[1669]] come primo ministro. Fu seguito da [[Wenzel Eusebius von Lobkowicz]]. Entrambi avevano organizzato alcuni collegamenti con la Francia all'insaputa dell'imperatore. Nel [[1674]] anche Lobkowicz perse l'incarico.
 
Nel governare le proprie terre Leopoldo trovò le sue principali difficoltà in [[Ungheria]], dove i disordini furono causati in parte dal suo desiderio di schiacciare il protestantesimo e in parte dalla cosiddetta cospirazione dei magnati. Una rivolta fu soppressa nel [[1671]] e per alcuni anni l'Ungheria fu trattata con grande severità. Nel [[1681]], dopo un'altra insurrezione, furono rimosse alcune lamentele e fu adottata una politica meno repressiva, ma ciò non scoraggiò gli ungheresi dal ribellarsi nuovamente. Sposando la causa dei ribelli, il sultano inviò un enorme esercito in Austria all'inizio del [[1683]]; questo avanzò quasi incontrollato verso [[Vienna]], che fu assediata da luglio a settembre, mentre Leopoldo si rifugiò a [[Passavia|Passau]]. Rendendosi conto un po' tardi della gravità della situazione, alcuni principi tedeschi, tra cui gli [[Sovrani di Sassonia|elettori di Sassonia]] e [[Elettorato di Baviera|Baviera]], condussero i loro contingenti all'esercito imperiale, che era comandato dal cognato dell'imperatore, [[Carlo V di Lorena|Carlo, duca di Lorena]], ma il più temibile degli alleati di Leopoldo era il re di Polonia, [[Giovanni III Sobieski]], già temuto dai turchi. Le forze austriache occuparono il [[Trebišov|castello di Trebišov]] nel [[1675]]. Nel [[1692]] Leopoldo rinunciò ai suoi diritti sulla proprietà, cedendo i suoi diritti mediante donazione a [[Keglević|Theresia Keglević]]<ref>''Das Königreich Ungarn: Ein topograph.-hist.-statistisches Rundgemälde, d. Ganze dieses Landes in mehr denn 12,400 Artikeln umfassend'', Band 3, p. 271, J.C. von Thiele, 1833.</ref><ref>Henryk Rechowicz, ''Bielsko-Biała. Zarys Rozwoju miasta i powiatu'', Katowice: Wydawnictwo "Śląsk", 1971.</ref>.
=== Problemi interni ===
{| align= left
|-
|{{Asburgo (1519-1740)}}
|}
Nel governo delle proprie terre, Leopoldo trovò molte difficoltà in Ungheria, che in parte furono causate dalla sua volontà di combattere il protestantesimo. Nel [[1671]] venne repressa una rivolta popolare e per molti anni l'Ungheria venne trattata con estrema severità dal governo di Vienna. Nel [[1681]], dopo un'altra rivolta, vennero abolite molte tasse e venne adottata una politica meno repressiva, ma questo non impedì agli ungheresi di rivoltarsi nuovamente. Appoggiando la causa dei ribelli, il sultano Mehmet IV, allo scadere dei termini previsti dal trattato di pace di Eisenburg, dichiarò una [[Guerra austro-turca (1683-1699)|nuova guerra contro l'impero asburgico]]. Egli inviò un enorme esercito contro l'Austria nel [[1683]], agli ordini del Gran Vizir [[Kara Mustafa]], con l'obiettivo di occupare Vienna. Nella sua rapida avanzata l'esercito turco raggiunse le mura della capitale imperiale, che venne assediata da luglio a settembre, mentre Leopoldo, abbandonatala, si era rifugiato a [[Passavia]]. Comprendendo, seppur in ritardo, la gravità della questione, molti principi tedeschi, tra cui gli elettori di [[Sassonia]], risolsero di rinsanguare con dei loro contingenti l'esercito imperiale, guidato dal cognato dell'Imperatore, il Duca [[Carlo V di Lorena]].
 
Ha anche espulso le comunità ebraiche dal suo regno, ad esempio la comunità ebraica viennese, che viveva in un'area chiamata "Im Werd" al di là del Canale del [[Danubio]]. Dopo l'espulsione della popolazione ebraica, con il sostegno popolare, l'area fu ribattezzata ''Leopoldstadt'' come ringraziamento. Ma [[Federico Guglielmo I di Brandeburgo|Federico Guglielmo I, elettore di Brandeburgo]], emanò un editto nel [[1677]], in cui annunciava la sua protezione speciale per 50 famiglie di questi ebrei espulsi<ref name="Schumann2012" />.
[[File:Grottger-Jan III Sobieski i Leopold I pod Schwechat.jpg|thumb|upright=1.6|Leopoldo I e Giovanni III di Polonia nella [[Battaglia di Vienna]].]]
 
=== Successi contro i turchi e in Ungheria ===
Il 12 settembre [[1683]] l'esercito alleato si abbatté sul nemico, che fu completamente sconfitto, e [[Vienna]] fu salva. Le forze imperiali divennero rapidamente vincitrici sul campo (sul quale ebbe il battesimo del fuoco il principe [[Eugenio di Savoia]]), proseguendo di vittoria in vittoria, tra cui quelle di [[battaglia di Mohács (1687)|Mohács]] nel [[1687]], di [[battaglia di Slankamen|Slankamen]] nel [[1691]] e di [[battaglia di Zenta|Zenta]] nel [[1697]]. Nel gennaio del [[1699]] il sultano [[Mustafa II]] firmò la [[pace di Carlowitz|pace di Karlowitz]] con la quale riconobbe la sovranità degli Asburgo sull'Ungheria. Quando le forze asburgiche si ritirarono, ritirarono 37.000 famiglie serbe sotto il patriarca [[Arsenije III Čarnojević]] del Patriarcato serbo di Peć. Nel [[1690]] e nel [[1691]] l'imperatore aveva concepito attraverso una serie di editti (Privilegi) l'autonomia dei Serbi nel suo Impero, che sarebbe durata per più di due secoli fino alla sua abolizione nel [[1912]]. Prima della conclusione della guerra, ad ogni modo, Leopoldo aveva preso misure per rafforzare le proprie armate. Nel [[1687]], il Parlamento ungherese, a [[Bratislava]] (a quel tempo chiamata [[Presburgo]]) cambiò la costituzione, ammettendo il diritto di successione per gli Asburgo ed in particolare per il figlio maggiore dell'Imperatore, l'Arciduca [[Giuseppe I d'Asburgo|Giuseppe]] che venne incoronato re ereditario d'Ungheria.
Il 12 settembre [[1683]] le armate imperiali, guidate dal re di Polonia [[Giovanni Sobieski]], riuscirono a sbaragliare quelle del sultano e nella [[battaglia di Vienna]] la capitale fu salvata.
 
== Il Sacro Romano Impero ==
Le forze imperiali divennero rapidamente vincitrici sul campo (sul quale ebbe il battesimo del fuoco il principe [[Eugenio di Savoia]]), proseguendo di vittoria in vittoria, tra cui quelle di [[battaglia di Mohács (1687)|Mohács]] nel [[1687]], di [[battaglia di Slankamen|Slankamen]] nel [[1691]] e di [[battaglia di Zenta|Zenta]] nel [[1697]]. Nel gennaio del [[1699]] il sultano [[Mustafa II]] firmò la [[pace di Carlowitz|pace di Karlowitz]] con la quale riconobbe la sovranità degli Asburgo sull'Ungheria. Prima della conclusione della guerra, ad ogni modo, Leopoldo aveva preso misure per rafforzare le proprie armate. Nel [[1687]], il Parlamento ungherese, a [[Bratislava]] (a quel tempo chiamata [[Presburgo]]) cambiò la costituzione, ammettendo il diritto di successione per gli Asburgo ed in particolare per il figlio maggiore dell'Imperatore, l'Arciduca [[Giuseppe I d'Asburgo|Giuseppe]] che venne incoronato re ereditario d'Ungheria.
La [[Pace di Vestfalia|pace di Westfalia]] nel [[1648]] era stata una sconfitta politica per gli Asburgo. Ha posto fine all'idea che l'Europa fosse un unico impero cristiano; governato spiritualmente dal Papa e temporalmente dal Sacro Romano Impero. Inoltre, il trattato era dedicato alla lottizzazione della terra e dell'influenza ai "vincitori", l'alleanza anti-asburgica guidata da Francia e Svezia. Tuttavia, gli Asburgo ottennero alcuni vantaggi dalle guerre; l'aristocrazia protestante nei territori asburgici era stata decimata e i legami tra [[Vienna]] e i domini asburgici in [[Boemia]] e altrove si erano notevolmente rafforzati. Questi cambiamenti avrebbero consentito a Leopoldo di avviare le necessarie riforme politiche e istituzionali durante il suo regno per sviluppare una sorta di stato assolutista lungo le linee francesi. Le conseguenze più importanti della guerra furono in retrospettiva l'indebolimento degli Asburgo come imperatori ma il loro rafforzamento nelle proprie terre. Leopoldo fu il primo a rendersi conto di questo stato di cose alterato e ad agire in conformità con esso<ref name="Neuhaus2019" /><ref name="Noble">Thomas Noble. "Western Civilization: Beyond Boundaries". Cengage Learning. 2008. p. 507-508.</ref>.
 
Il regno di Leopoldo vide alcuni importanti cambiamenti apportati alla costituzione dell'Impero. Nel [[1663]] la dieta imperiale entrò nell'ultima fase della sua esistenza e divenne un organismo permanentemente in seduta a [[Ratisbona]]. Questa dieta perpetua sarebbe diventata uno strumento vitale per il consolidamento del potere asburgico sotto Leopoldo<ref name="Schindling">[[Anton Schindling]]. "The Development of the Eternal Diet in Regensburg". The Journal of Modern History 58 (December 1986). p. S69.</ref>.
=== Il Sacro Romano Impero ===
Durante il regno di Leopoldo I vennero apportate importanti modifiche alla costituzione dell'Impero. Nel [[1663]], la dieta imperiale giunse alla parte finale della propria esistenza, e venne costituita in un corpo parlamentare permanente a [[Ratisbona]]. Nel [[1692]], il Duca di [[Hannover]] venne elevato al rango di Elettore, divenendo il nono membro del collegio elettorale dell'Imperatore. Nel [[1700]], Leopoldo I, grato per l'assistenza recata nella guerra contro la Francia, garantì il titolo di [[re di Prussia]] all'Elettore di Brandeburgo. Il risultato di questi cambiamenti fu più che altro quello di indebolire il potere dell'Imperatore sul Sacro Romano Impero, incrementandone invece il ruolo di reggente in Austria, Ungheria e Boemia. Leopoldo fu il primo a realizzare questo stato delle cose ed a prendere efficaci contromisure per tentare di mantenere il potere, premiando giustamente i meritevoli.
 
Nel [[1692]] il duca di Hannover fu elevato al rango di elettore, diventando il nono membro del collegio elettorale. Nel [[1700]] Leopoldo, fortemente bisognoso di aiuto per l'imminente guerra con la Francia, concesse il titolo di [[Sovrani di Prussia|re di Prussia]] all'elettore di Brandeburgo. Il risultato netto di questi e simili cambiamenti fu di indebolire l'autorità dell'imperatore sui membri dell'Impero e di costringerlo a fare sempre più affidamento sulla sua posizione di sovrano degli arciducati austriaci e dell'[[Ungheria]] e della [[Boemia]]<ref name="Klueting1999">{{Cita libro|cognome=Harm Klueting |url=https://books.google.com/books?id=W7MzdP2N9hUC&pg=PA56 |titolo=Das Reich und Österreich 1648-1740 |editore=LIT Verlag Münster |anno=1999 |isbn=978-3-8258-4280-2 |p=56}}</ref>.
=== Riforme, arte, cultura ===
 
Leopoldo si schierò a favore dell'industria e dell'educazione, e durante i suoi ultimi anni, egli mostrò una notevole abilità politica in questi campi. Pur considerandosi un monarca assoluto, egli si dimostrò tenace verso i propri diritti. Influenzato fortemente dai [[Gesuiti]], fu uno strenuo sostenitore della controriforma. Personalmente non aveva una particolare inclinazione per la vita militare, preferendo a questa gli esercizi all'aria aperta, come la caccia o l'equitazione; aveva anche gran gusto per l'arte e per la musica: compose infatti molti "Oratori" e "Suites" di danza.
==Personalità==
Leopoldo era un uomo di industria e istruzione e durante i suoi ultimi anni mostrò una certa abilità politica. Considerandosi un sovrano assoluto, era estremamente tenace dei suoi diritti. Fortemente influenzato dai gesuiti, fu un convinto sostenitore della Controriforma. Di persona era basso, ma forte e sano. Pur non avendo alcuna inclinazione per la vita militare, amava gli esercizi all'aria aperta, come la caccia e l'equitazione; aveva anche gusto e talento molto spiccati per la musica e compose una notevole quantità di [[oratorio (musica)|oratori]] e [[suite (musica)|suites]].
 
Nel [[1660]] compose l'oratorio ''Il sacrifizio d'Abramo'' che ebbe la prima assoluta il 26 marzo a [[Hofburg]], nel [[1664]] l'opera ''La simpatia nell'odio, ovvero Le Amazoni amanti'' in Vienna, il 29 marzo [[1668]] ''Il lutto dell'universo'' con il libretto di [[Francesco Sbarra]] a [[Wiener Neustadt]] ed il 12 aprile [[1675]] ''L'ingratitudine rimproverata'' con il libretto di [[Nicolò Minato]] a Vienna. Chiamò a lavorare a Vienna vari artisti, fra cui il pittore [[Guido Cagnacci]] e lo [[scrittore]], [[docente]] e gesuita [[Nicola Avancini]].
 
Nel 1669, inoltre, istituisce l'[[Università di Zagabria]], la più antica università della Croazia.
== Matrimoni e figli ==
 
== Matrimoni ==
===Primo Matrimonio===
[[File:Diego Rodriguez de Silva y Velázquez - Infanta Margarita Teresa in a Blue Dress - Google Art Project.jpg|thumb|Margherita Teresa d'Asburgo in uno dei quadri di Velázquez che giunsero alla corte di Vienna]]
[[File:Charles Boit, Emperor Leopold with family.png|thumb|Charles Boit, La famiglia dell'imperatore Leopoldo I, 1703]]
Nel [[1666]] Leopoldo I sposò sua nipote (e cugina, in quanto figlia di sua sorella e di suo zio) [[Margherita Teresa d'Asburgo]] ([[1651]]-[[1673]]), figlia del re [[Filippo IV di Spagna]]. Margherita Teresa è la bionda principessa raffigurata da [[Diego Velázquez]] nel suo capolavoro, ''[[Las Meninas (Velázquez)|Las Meninas]]''. La meravigliosa serie di ritratti di Velázquez dell'amata principessa nei vari stati della sua fanciullezza vennero inviati dalla corte di Madrid a Leopoldo, il quale seguiva da Vienna, passo dopo passo, la crescita della fidanzata. Questa stupenda ragazza divenne sua moglie all'età di 15 anni. Diede alla casata d'AsburgoEbbero quattro eredi per poi morire alla sola età di 22 anni, {{senza fonte|lasciando Leopoldo in un grande sconforto, dal momento che egli l'amava veramente.}}figli:
 
* Ferdinando Venceslao (1667-1668);
* [[Maria Antonia d'Austria|Maria Antonia]] (1669-1692), sposò l'Elettore [[Massimiliano II Emanuele di Baviera]];
* Giovanni Leopoldo (1670);
* Maria Anna (1672).
 
===Secondo Matrimonio===
Figli della coppia furono:
Leopoldo I si risposò, il 15 ottobre [[1673]], con l'arciduchessa [[Claudia Felicita d'Austria]] (30 maggio 1653-2 settembre 1676), figlia di [[Ferdinando Carlo d'Austria]]. Ebbero due figlie:
 
* Anna Maria Sofia (11 settembre 1674-22 dicembre 1674);
* Ferdinando Venceslao (1667-1668), Arciduca d'Austria;
* Maria Giuseppina Clementina (11 ottobre 1675-11 luglio 1676).
* [[Maria Antonia d'Austria|Maria Antonia]] (1669-1692), Arciduchessa d'Austria ed erede presunta della monarchia spagnola, la quale sposò l'Elettore [[Massimiliano II Emanuele di Baviera]]. Essi furono i genitori di [[Giuseppe Ferdinando Leopoldo di Baviera]], principe delle [[Asturie]];
* Giovanni Leopoldo (1670), arciduca d'Austria;
* Maria Anna (1672), arciduchessa d'Austria.
 
===Terzo Matrimonio===
Leopoldo I si risposò con l'arciduchessa [[Claudia Felicita d'Austria]], erede del Tirolo. Anch'ella morì all'età di 22 anni il 2 settembre [[1676]]. È oggi sepolta nella cripta della chiesa dei Domenicani di Vienna. Morirono in tenera età anche le due figlie della coppia:
Il 14 dicembre [[1676]] sposò [[Eleonora del Palatinato-Neuburg]] (6 gennaio 1655–19 gennaio 1720), figlia di [[Filippo Guglielmo del Palatinato]]. Ebbero dieci figli:
* Anna Maria Sofia ([[1674]]);
* Maria Giuseppina Clementina ([[1675]]-[[1676]]).
 
* [[Giuseppe I d'Asburgo]] (26 luglio 1678-17 aprile 1711);
Terza moglie di Leopoldo fu [[Eleonora del Palatinato-Neuburg|Eleonora-Maddalena del Palatinato-Neuburg]], principessa del [[Palatinato-Neuburg|Palatinato]], da cui ebbe i seguenti figli:
* Maria Cristina Giuseppa (nata e morta il 18 giugno 1679);
* [[Giuseppe I d'Asburgo|Giuseppe]], poi imperatore con il nome di Giuseppe I ([[1678]]-[[1711]]);
* [[Maria Elisabetta d'Asburgo|Maria Elisabetta]] (13 febbraio 1680-26 agosto 1741), governatrice dei Paesi Bassi austriaci;
* Cristina ([[1679]]-[[1679]]), arciduchessa d'Austria;
* Leopoldo Giuseppe (2 giugno 1682-3 agosto 1684);
* [[Maria Elisabetta d'Asburgo|Maria Elisabetta]] ([[1680]]-[[1741]]), arciduchessa d'Austria, Governatrice dei Paesi Bassi austriaci;
* [[Maria Anna d'Austria (1683-1754)|Maria Anna]] (7 settembre 1683-14 agosto 1754), sposò [[Giovanni V del Portogallo]];
* [[Leopoldo Giuseppe d'Austria|Leopoldo Giuseppe]] ([[1682]]-[[1684]]), arciduca d'Austria;
* [[Maria AnnaTeresa d'AustriaAsburgo (16831684-17541696)|Maria AnnaTeresa]] ([[1683]]-[[1754]]),22 arciduchessaagosto d'Austria,1684-28 sposòsettembre re [[Giovanni V del Portogallo]]1696);
* [[MariaCarlo TeresaVI d'Asburgo]] (1684-1696)|Maria1 Teresa]]ottobre ([[1684]]1685-[[1696]]),20 arciduchessaottobre d'Austria1740);
* Maria Giuseppa (6 marzo 1687-14 aprile 1703);
* [[Carlo VI d'Asburgo|Carlo]], poi imperatore con il nome di Carlo VI ([[1685]]-[[1740]]);
* [[Maria Maddalena d'Asburgo|Maria Maddalena]] (26 marzo 1689-1 maggio 1743);
* Maria Giuseppa ([[1687]]-[[1703]]), arciduchessa d'Austria;
* Maria Margherita (22 luglio 1690-22 aprile 1691).
* [[Maria Maddalena d'Asburgo|Maria Maddalena]] ([[1689]]-[[1743]]), arciduchessa d'Austria;
* Maria Margherita ([[1690]]-[[1691]]), arciduchessa d'Austria.
 
== Ascendenza ==
{{Asburgo (1519-1740)}}
{{Ascendenza
| 1 = Leopoldo I d'Asburgo
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== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Order of the Golden Fleece Ribribbon bar.gifsvg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro
|collegamento_onorificenza=Toson d'Oro
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== Bibliografia ==
* {{de}} Constantin Wurzbach, ''Biographisches Lexikon des Kaisertums Österreich'', Vienna, 1860, Vol. VI, pp.&nbsp;418–431 [{{cita testo|url=http://www.literature.at/webinterface/library/ALO-BOOK_V01?objid=11804&page=426&zoom=3&ocr= |titolo=(versione online)]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070929100049/http://www.literature.at/webinterface/library/ALO-BOOK_V01?objid=11804&page=426&zoom=3&ocr= }}
* {{fr}} Jean Bérenger, ''Léopold Ier (1640-1705), fondateur de la puissance autrichienne'', Parigi, 2004;.
* {{de}} Evliyâ Çelebi, ''Im Reich des goldenen Apfels'', Vienna, 1964.
* Crankshaw, Edward, ''The Habsburgs: Portrait of a Dynasty'' (New York, The Viking Press, 1971).
* {{Cita news|cognome1=Frey |nome1=Linda |cognome2=Frey |nome2=Marsha |anno=1978 |titolo=A Question of Empire: Leopold I and the War of Spanish Succession, 1701–1715 |rivista=Austrian History Yearbook |volume=14 |pp=56-72 |doi=10.1017/s0067237800009061}}
* {{Cita news|cognome1=Frey |nome1=Linda |cognome2=Frey |nome2=Marsha |anno=1978 |titolo=The Latter Years of Leopold I and his Court, 1700–1705: A Pernicious Factionalism |url=https://archive.org/details/sim_historian_1978-05_40_3/page/479 |rivista=Historian |volume=40 |numero=3 |pp=479-491 |doi=10.1111/j.1540-6563.1978.tb01904.x}}
* Linda Frey e Marsha Frey, ''A Question of Empire: Leopold I and the War of Spanish Succession, 1701–1705'' (1983)
* Maria Goloubeva, ''The Glorification of Emperor Leopold I in Image, Spectacle and Text'' (Mainz, 2000) (Veröffentlichungen des Instituts für Europäische Geschichte. Abteilung für Universalgeschichte, 184).
* {{Cita news|cognome=Kampmann |nome=Christoph |anno=2012 |titolo=The English Crisis, Emperor Leopold, and the Origins of the Dutch Intervention in 1688 |url=https://archive.org/details/sim_historical-journal_2012-06_55_2/page/521 |rivista=Historical Journal |volume=55 |numero=2 |pp=521-532 |doi=10.1017/S0018246X1200012X}}
* {{Cita libro|cognome=Mckay |nome=Derek |curatore1=Oresko |curatore2=Gibbs |url=https://archive.org/details/royalrepublicans0000unse |titolo=Small Power Diplomacy in the age of Louis XIV in Royal and Republican Sovereignty: Essays in Memory of Ragnhild Hatton |data=1997 |editore=Cambridge University Press |isbn=978-0521419109|cid=Mckay, 1997 }}
* {{Cita libro|cognome=O'Connor |nome=John T. |titolo=Negotiator out of Season |url=https://archive.org/details/negotiatoroutofs0000ocon |editore=University of Georgia Press |anno=1978 |isbn=0-8203-0436-0 |città=Athens, GA|cid=O'Connor, 1978}}
 
== Voci correlate ==
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{{Re d'Italia}}
{{Controllo di autorità}}
 
{{Portale|Asburgo|biografie|storia}}