Tolomeo I: differenze tra le versioni

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|titolo = [[Faraone|Signore d'Egitto]]
|sottotitolo =
|inizio regno = Novembrenovembre [[305 a.C.]]
|stemma = Double crown.svg
|inizio regno = Novembre [[305 a.C.]]
|fine regno = [[282 a.C.]]
|regno =
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|coniuge 3 =
|coniuge 4 =
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|figli = Dada Taide: Lago, Leontisco, Irene<br />Da Euridice: [[Tolomeo Cerauno]], [[Meleagro (re)|Meleagro]], [[Lisandra]] e [[Tolemaide (figlia di Tolomeo I)|Tolemaide]]<br />Dada Berenice I: [[Arsinoe II]], [[Tolomeo II]] e [[Filotera]]
|religione = [[Religione greca]]
|motto reale =
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}}
{{militare
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|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = [[367 a.C.|367]]/[[366 a.C.]]
|Nato_a = [[Eordia]]
|Data_di_morte = [[282 a.C.]]
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|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Nazione_servita = {{simbolo|Vergina Sun.svg}} [[Regno di Macedonia]]<br>{{simbolo|Vergina Sun.svg}} [[Impero di Alessandro Magno|Impero ellenistico]]
|Forza_armata = [[esercito macedone]]
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|Unità =
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|Anni_di_servizio = 353 a.C.-323 a.C.
|Grado = [[generale]]
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|Guerre = [[Guerre greco-macedoni]]<br>[[Guerre dei diadochi]]
|Campagne = [[Campagna balcanica di Alessandro Magno]]
|Battaglie = [[Battaglia di Cheronea (338 a.C.)]]<br>[[Battaglia di Tebe]]<br>[[Battaglia di Gaugamela]]<br>[[Battaglia di Isso]]
|Comandante_di =
|Decorazioni =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro = ''[[Somatofilachia|Somatophylakes]]'' e [[re d'Egitto]]
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|Note =
|Ref =
}}
 
{{Bio
|Nome = Tolomeo Sotère
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 282 a.C.
|Epoca = -300
|Epoca2 = -200
|Attività = sovrano
|Attività2 = militare
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|Nazionalità = macedone antico
|Categorie = no
|FineIncipit = , noto anche come '''Tolomeo Làgide'''<ref group=N>Lagide era un [[patronimico]] derivato dal nome del padre, [[Lago (generale)|Lago]], in cui onore la [[dinastia tolemaica]] è detta, appunto, anche dinastia lagide ({{cita|Chamoux 2008|pp. 43-44}}; {{cita|Worthington 2016|p. 9}}).</ref> e chiamato nella storiografia moderna '''Tolomeo I''' o semplicemente '''Tolomeo''' o '''Tolemeo''', è stato un [[militare]], [[sovrano]] e [[scrittore]] [[Regno di Macedonia|macedone antico]]
}}
 
Iniziò la carriera militare sotto il comando di [[Alessandro Magno]], suo amico d'infanzia, e diventò uno dei ''[[Somatofilachia|Somatophylakes]]'', le guardie del corpo del sovrano. Alla morte dell'imperatore e nel corso delle [[Guerre dei diadochi]], si proclamò [[Faraone|re d'Egitto]] nel [[305 a.C.]] e, riuscendo a mantenere il controllo del territorio nord-africanonordafricano, diede inizio al [[Egitto tolemaico|periodo ellenistico egizio]], fondando la [[dinastia tolemaica]], che regnò fino al [[30 a.C.]] con [[Cleopatra VII]].
 
Durante il suo regno la nuova capitale egizia, [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]], si sviluppò molto in campo culturale e artistico, con l'avvio della costruzione della famosa [[Biblioteca di Alessandria|Biblioteca]] e del [[Museo (Alessandria)|Museo]], la diffusione del culto di [[Serapide]] e la costruzione di una delle [[sette meraviglie del mondo]], il [[Faro di Alessandria|Faro]].
 
== Biografia ==
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[[File:Issus - Alexander.jpg|miniatura|upright=1.5|[[Battaglia di Isso (mosaico)|Mosaico della battaglia di Isso]] ([[333 a.C.]]), nella quale [[Alessandro Magno]] sconfisse l'imperatore [[Dario III di Persia]] ([[Museo archeologico nazionale di Napoli|Museo archeologico nazionale]], [[Napoli]])]]
 
Nel frattempo Besso, il satrapo di [[Battria]] che aveva ucciso Dario III, si era autoproclamato imperatore di Persia; Alessandro, quindi, non ebbe scelta se non armarsi contro di lui, conducendo il suo esercito nella [[Sogdiana]], dove l'usurpatore si era ritirato.<ref>{{cita|Arriano|III, 21; 25; 28}}; {{cita|Worthington 2016|p. 45}}.</ref> Nell'estate del [[329 a.C.]] Besso venne però tradito dal suo luogotenente, [[Spitamene]], e da un capo sogdiano, [[Dataferne]], che promisero di consegnarlo ad Alessandro in cambio della sua amicizia; Alessandro dette quindi a Tolomeo il suo primo incarico da comandante, ponendolo a capo di 4.000 fanti e 1.600 cavalieri e ordinandogli di andare a prelevare Besso.<ref>{{cita|Arriano|III, 29}}; {{cita|Worthington 2016|p. 46}}.</ref> L'importanza e delicatezza di questo incarico mostra come Alessandro già si fidasse di Tolomeo; nonostante la possibilità che il voltafaccia di Spitamene e Dataferne fosse una trappola, Tolomeo riuscì a riportare in catene Besso, che venne poi giustiziato.<ref>{{cita|Arriano|III, 30}}; {{cita|Worthington 2016|pp. 46-47}}.</ref> Spitamene, però, si rivoltò ai Macedoni e iniziò una guerriglia contro le armate di Alessandro; nell'estate del [[328 a.C.]] accadde che Alessandro, durante una festa, litigò con il generale [[Clito il Nero]] e, nonostante Tolomeo avesse cercato di portare via il militare, questi venne ucciso dal re.<ref>{{cita|Arriano|IV, 8}}; {{cita|Worthington 2016|pp. 47-48}}.</ref> Alessandro, quindi, per non dover continuare ad aspettare, decise di attaccare i rivoltosi in Sogdiana; attraversò il fiume [[Amu Darya|Oxos]] e divise l'esercito in cinque parti, comandate rispettivamente da [[Efestione]], Tolomeo, [[Perdicca]], [[Ceno (generale)|Ceno]] e Alessandro stesso.<ref>{{cita|Arriano|IV, 15-16}}.</ref> Spitamene fu sconfitto da Ceno nella [[battaglia di Gabe]] e ucciso.<ref>{{cita|Arriano|IV, 17}}.</ref> Alessandro iniziò quindi a spingersi ancora più in oriente, nel [[Punjab (regione)|Punjab]], dove divise in due la sua armata, che si sarebbe dovuta riunire una volta arrivati all'[[Indo]]; Tolomeo seguì l'armata guidata da Alessandro e fu ferito insieme al re durante uno scontro con gli [[Aspasi]].<ref>{{cita|Arriano|IV, 23}}; {{cita|Worthington 2016|p. 54}}.</ref> I Macedoni arrivarono quindi nella città dove si rifugiava il re degli Aspasi e durante la battaglia fu lo stesso Tolomeo a ucciderlo.<ref>{{cita|Arriano|IV, 24}}.</ref> Tolomeo partecipò anche nell'[[assedio di Aorno]], nella primavera del [[326 a.C.]], e alla successiva cattura della città, l'ultima conquistata prima dell'arrivo sul fiume Indo,<ref>{{cita|Arriano|IV, 29-30}}.</ref> così come alla conquista della città indiana di [[Sagala]].<ref>{{cita|Arriano|V, 24-25}}.</ref>
 
Nella primavera del [[324 a.C.]], dopo il ritorno dell'esercito in [[Persia]], Tolomeo sposò a [[Susa (Elam)|Susa]], nel corso delle [[Matrimoni di Susa|nozze collettive di Susa]] disposte da Alessandro stesso, [[Artacama]] (chiamata erroneamente Apama da [[Plutarco]]), una delle figlie del nobile persiano [[Artabazo II di Frigia]].<ref>{{cita|Arriano|VII, 6}}; {{cita|Plutarco|''Eumene'', I, 7}}.</ref> A metà del [[323 a.C.]] Alessandro fu colpito da una grave malattia, che ne causò la prematura morte il 10 o 11 giugno, mentre si trovava a [[Babilonia (città antica)|Babilonia]].<ref>{{cita|Arriano|VII, 25-26}}.</ref>
 
=== La scalata al potere (323-305 a.C.) ===
[[File:Ptolemy I Soter Louvre Ma849.jpg|miniatura|left|upright=0.8|Busto il cui soggetto è identificato con Tolomeo ([[Museo del Louvre]], [[Parigi]])<ref group=N>L'identificazione del busto, risalente al III secolo a.C., con Tolomeo I è avvenuta grazie a una comparazione con sue rappresentazioni sulle effigi monetarie; molti elementi dell'opera (l'estremità del naso, la calotta cranica con il copricapo, il collo e il busto) sono aggiunte moderne dello scultore francese [[Augustin Pajou]] (1730-1809) (''[http://cartelfr.louvre.fr/cartelfr/visite?srv=car_not_frame&idNotice=20680 Ptolémée Ier Sôter]'', su ''cartelfr.louvre.fr'').</ref>]]
[[File:Cairo, Egyptian Museum, Antiquities, photo 14 of 97 - Archivio fotografico Museo Egizio, Turin Album3 079.jpg|thumb|La cosiddetta "Stele del satrapo", in granito nero, una colonna con geroglifici eretta da Tolomeo I Sotere, che si autoproclamò poco dopo faraone, inaugurando così l’[[Egitto tolemaico|età tolemaica]]. [[Museo egizio (Il Cairo)|Museo Egizio del Cairo]] (Cairo CG 22182).]]
 
Con la morte di Alessandro Magno, Tolomeo ottenne dal reggente [[Perdicca]] la [[satrapo|satrapia]] d'Egitto.
 
Con l'intenzione di rafforzare il proprio potere, Tolomeo I, saputo che il corpo imbalsamato di Alessandro Magno, ormai imbalsamato, stavasarebbe venendostato riportato in Macedonia, mandò un contingente armato ad intercettare il corteo funebre e riportòfece portare il corpo in Egitto. Sepolto inizialmente nella necropoli di [[Saqqara]]<ref>{{cita libro |lingua=en |autore=[[Nicholas Saunders]] |titolo=Alexander's Tomb: The Two-Thousand Year Obsession to Find the Lost Conqueror |url=https://archive.org/details/alexanderstombtw0000saun |editore=Basic Books |anno=2007 |ISBN=0465006213 |p=[https://archive.org/details/alexanderstombtw0000saun/page/162 162]}}</ref>, in seguito fu trasferito in un grandioso mausoleo, nella città da lui fondata,ad [[Alessandria d'Egitto]] (dopo lo spostamento della capitale da [[Menfi (Egitto)|Menfi]]),. cheIl mausoleo sorgeva in un grande complesso oggi andato distrutto eche fondeva elementi ellenistici ed egizi. Questo atto politico rafforzò la rivendicazione di Tolomeo di succedere ad Alessandro come sovrano.
 
Il primo periodo del governo di Tolomeo fu dominato dalle guerre tra i vari stati sorti dalla divisione dell'[[Regno di Macedonia|impero macedone]]. L'obiettivo primario di Tolomeo fu di teneremantenere salda la sua posizione dell'in Egitto e secondariamente d'incrementare i domini egiziani. Dopo aver eliminato [[Cleomene di Naucrati]], sovrintendente alle finanze, e impadronitosi del ricco tesoro da lui custodito<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/tolomeo-i-sotere-re-d-egitto/|titolo=Tolomèo I Sotere re d'Egitto|sito=www.treccani.it|accesso=29 aprile 2016}}</ref> in pochi anni assunse il controllo di [[Libia]], [[Celesiria]] e [[Cipro]]. Quando [[Antigono I Monoftalmo]], re della [[Siria (regione storica)|Siria]], tentò di riunire l'impero di Alessandro, Tolomeo prese parte alla coalizione contro di lui. Nel [[312 a.C.]] alleato con [[Seleuco I]], il sovrano[[satrapo di [[Babilonia]], sconfisse [[Demetrio I Poliorcete]], figlio di Antigono I, nella [[battaglia di Gaza (312 a.C.)|battaglia di Gaza]]. Antigono era un altro generale di Alessandro Magno e dopo la sua morte era divenuto [[satrapo]] di [[Frigia]], [[Licia]] e [[Panfilia]].
 
Nel [[311 a.C.]] fu conclusa una pace tra i contendenti, ma nel [[309 a.C.]] la guerra scoppiò di nuovo. Tolomeo occupò [[Corinto (città antica)|Corinto]], [[Sicione]] e [[Megara (Attica)Nisea|Megara]], anche se perse [[Cipro]] dopo la [[Battaglia di Salamina in Cipro (306 a.C.)|battaglia di Salamina]] nel [[306 a.C.]] Antigono tentò poi di invadere l'Egitto, ma non vi riuscì.
 
Nel [[305 a.C.]] [[Demetrio I Poliorcete]] invasesbarcò a [[Rodi]], fedele a Tolomeo, con un'armata di 40.000 uomini. La città di Rodi era ben difesa e Demetrio costruì delle enormi [[Catapulta|catapulte]] montate sullesu navi, per distruggere le mura della città. Dopo che una tempesta gli distrusse le navi, fu costretto a costruire una [[elepoli|torre d'assedio]] ancora più grande delle precedenti catapulte: i rodiesi allagarono il terreno prospiciente le mura, impedendo alla torre d'assedio di muoversi e rendendola inoffensiva. L'assedio terminò nel [[304 a.C.]], quando il generale Politemo arrivò con una flotta in difesa della città e Demetrio dovette ripiegare abbandonando la maggior parte dell'equipaggiamento. L'assedio di Rodi da parte di Demetrio I fu l'avvenimento che ispirò la costruzione del famosissimo [[Colosso di Rodi]] che divenne una delle [[sette meraviglie del mondo]]. Il Colosso di Rodi fu completato da [[Carete di Lindoantico]] dopo 12 anni e raffigurava, in bronzo, il dio Helios. Il materiale bronzeo della statua proveniva dal bottino abbandonato in seguito al fallito assedio di Demetrio e per costruirla fu usata come impalcatura la torre di assedio abbandonata sul posto da Demetrio stesso.
 
[[File:Prise de Jérusalem.jpg|miniatura|upright=1.2|Tolomeo conquista [[Gerusalemme]]; miniatura di [[Jean Fouquet]] delle ''[[Antichità giudaiche]]'' di [[Flavio Giuseppe]].]]
 
Nonostante il fallimento di Tolomeo nell'impresa di conservare Cipro e parte della Grecia, egli tuttavia riuscì a resistere all'invasione sia in Egitto che, appunto, a Rodi e occupò la [[Palestina]] e la [[Cirenaica]].
 
=== Il regno (305-282 a.C.) ===
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Dopo varie ribellioni, [[Cirene]] fu definitivamente soggiogata verso il [[300 a.C.]] e posta sotto il controllo del figliastro [[Magas]]. In seguito Tolomeo non prese parte ad altre guerre, anche se riconquistò Cipro nel [[295 a.C.]]
 
Tolomeo strinse una un'alleanza politica con [[Lisimaco]], che nel frattempo si era proclamato re di Tracia. Tolomeo I diede sua figlia [[Arsinoe II]], avuta dalla moglie ([[317 a.C.]])<ref name="DC"/> [[Berenice I|Berenice]], in sposa a Lisimaco attorno al 300 a.C. In cambio, Lisimaco avrebbe dato qualche anno dopo la propria figlia [[Arsinoe I]] in sposa al figlio di Tolomeo, [[Tolomeo II|Tolomeo II Filadelfo]]. In tal modo Lisimaco diventava il potenziale nonno del futuro regnante d'Egitto, [[Tolomeo III]].
 
Visto che non vi erano apparentemente motivi dinastici per avere un'altra consorte, dato che dalla sua terza moglie Euridice, cugina della stessa Berenice, aveva già avuto diversi figli e la nuova moglie era imparentata solo lontanamente con lo stratega d'Europa, alcuni storici ipotizzano che quello fra Tolomeo e Berenice fosse stato un autentico matrimonio d'amore.<ref name="DC">{{cita|Donnelly Carney 2013|pp. 18-22}}.</ref> La discendenza avuta da Euridice includeva [[Lisandra]] e suo fratello [[Tolomeo Cerauno]]. La corte di Tolomeo fu un covo di complotti e cospirazioni tra Euridice e Berenice, che inizialmente era considerata unicamente l'amante ufficiale del re.
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]]
 
Tolomeo iniziò la costruzione, conclusa sotto il figlio Tolomeo II, del [[Faro di Alessandria]], considerato una delle [[sette meraviglie del mondo]] antico nonché una delle realizzazioni più avanzate ed efficaci della [[tecnologia ellenistica]]. Costruito sull'[[Faro (isola)|isola di Pharos]], di fronte al porto di [[Alessandria d'Egitto]], negli anni tra il [[300 a.C.]] e il [[280 a.C.]] e, rimase funzionante fino al [[XIV secolo]], quando venne distrutto da due [[Terremoto|terremoti]]. Lo scopo dell'imponente opera era aumentare la sicurezza del traffico marittimo in entrata e in uscita, reso pericoloso dai numerosi [[banco di sabbia|banchi di sabbia]] nel tratto di mare prospiciente il porto di Alessandria e dall'assenza di rilievi orograficibatimetrici. Esso consentiva di segnalare la posizione del porto alle navi, di giorno mediante degli speciali specchi parabolici di [[bronzo]] lucidato che riflettevano la luce del sole fino al largo, mentre di notte venivano accesi dei fuochi. Inoltre, la forma cilindrica del contenitore della sorgente di luce induce a pensare che dal faro provenisse un fascio di luce girevole, più utile per i naviganti di una sorgente fissa. Si stima che la torre fosse alta 134 metri, una delle più alte costruzioni esistenti per l'epoca, e il faro, secondo la testimonianza di [[Giuseppe Flavio]], poteva essere visto a 48&nbsp;km di distanza, cioè fino al limite consentito dalla sua altezza e dalla curvatura della superficie terrestre. Per questo è da considerarsi il primo grattacielo della storia.
 
Nel [[290 a.C.]] circa, Tolomeo avviò inoltre i lavori di costruzione della [[Biblioteca di Alessandria|Biblioteca]] e del [[Museo (Alessandria)|Museo]] cosicché Alessandria divenne il centro letterario,culturale matematico e scientifico dell'anticodel mondo occidentale e mediorientalemediterraneo, arrogandosiappropriandosi ildel ruolo in precedenza godutorivestito da [[Atene]]. La grande biblioteca di Alessandria fu costituita spedendo inviati all'estero con il compito di acquistare o copiare tutti i libri che avessero trovato. Ciascuna nave che entrava in Alessandria, veniva setacciata alla ricerca di libri che venivano momentaneamente requisiti per poi essere copiati e quindi restituiti. In tal modo, la biblioteca si ampliò fino a contenere quasi mezzo milione di rotoli o libri (quando non bastò più lo spazio, venne costruita una seconda struttura, la Biblioteca del [[Serapeo]]).<ref name="cass">[[Lionell Casson]], ''Libraries in the Ancient World'', [[Yale]] University Press (2001), ''passim'' e ''s.v.'' ISBN 978-0-300-09721-4 {{en}}; consultato anche in trad. ital., ''Biblioteche del mondo antico'', Sylvestre Bonnard (2003). ISBN 978-88-86842-56-3 {{it}}</ref> Il Museo fu un luogo d'incontro tra dotti, ed anchee di insegnamento, e rappresentò per secoli la massima istituzione culturale del mondo [[Ellenismo|ellenistico]]. e traTra le figure che hanno legatolegarono il loro nome al Museo possiamo ricordare [[Euclide]], ma anche [[Eratostene]] e il medico [[Erofilo]], fondatore della medicina sperimentale. Il termine è entrato nell'uso comune in molte lingue moderne, a partire dal [[XVII secolo]], per indicare un luogo ove sono conservate collezioni di opere d'arte o reperti archeologici. A partire dal [[XX secolo]] il termine è stato usato anche per indicare collezioni di oggetti di varia provenienza.
 
Il regno di Tolomeo fu caratterizzato anche dall'introduzione del culto di [[Serapide]]. Fece costruire [[Tolemaide di Tebaide|Tolemaide]] nell'Egitto superiore e pose le basi per un nuovo assetto amministrativo e burocratico del regno, favorendo l'insediamento nello stato di coloni greci e macedoni.
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Secondo la [[Titolatura reale dell'antico Egitto|titolatura reale egizia]], Tolomeo I ebbe diversi nomi:
* nome Horo: ''wr-pḥty nsw ḳni'' (''wer pehty nesu qeni''), "grande di forza e re coraggioso";
* nome Nebty (o delle [[Due Signore]]): ''iṯ m sḫm ḥḳꜢ ṯl'' (''itj em sekhem heqa tjel''), "colui che si è impadronito con il potere, signore di [[Tjaru|Tjel]]";
* nome Horo d'Oro: sconosciuto;
* nome del Trono: ''stp n rꜥ mry imn'' (''weser ka ra mery imen''), "scelto da [[Ra]], amato da [[Amon]];
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== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.instonebrewer.com/TyndaleSites/Egypt/ptolemies/ptolemy_i_fr.htm|Ptolemy I|lingua=en}}